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Napoli-Fiorentina 2-5: Il riassunto del match di Coppa Italia

Napoli-Fiorentina termina sul risultato di 2-5. La Fiorentina di Mister Italiano batte il Napoli allo Stadio “Diego Armando Maradona” e continua la sua avventura in Coppa Italia.

L’Atalanta di Mister Gasperini, dunque, sarà la prossima avversaria della Fiorentina ai quarti di finale.

Napoli-Fiorentina 2-5: Il riassunto del match di Coppa Italia

Primo Tempo di Napoli-Fiorentina

Prima frazione di gioco di Napoli-Fiorentina molto equilibrata in tutti i sensi, a partire dal possesso palla per finire con il numero di tiri verso lo specchio.

Il Napoli di Mister Spalletti ci prova sin da subito con un contropiede molto interessante condotto da Eljif Elmas che purtroppo non si concretizza.

Dopo qualche minuto la Fiorentina alza la testa e va all’arrembaggio della metà campo azzurra; infatti la Viola nell’arco di cinque minuti va per ben due volte vicino alla rete del vantaggio, prima con Vlahovic dal limite e poi di testa con Milenkovic che colpisce la traversa dagli sviluppi di un calcio d’angolo.

In seguito ad una prima fase di gioco molto intensa la partita torna su ritmi normali e le due squadre cominciano a studiarsi un poco fino al 40′ minuto.

Al 41′ minuto il match si sblocca finalmente grazie ad una splendida giocata di Dusan Vlahovic che su passaggio di Saponara, anticipando sul tempo Tuanzebe, riesce a girarsi e ad insaccare la palla in rete.

Il Napoli però non demorde e soltanto due minuti dopo trova la rete del pareggio grazie ad una perla di Dries Mertens che con un tiro morbido a giro spiazza un mal posizionato Dragowski sul palo lontano.

Nei minuti di recupero poi arriva il pasticcio della difesa viola che costa il cartellino rosso a Dragowski; infatti Lorenzo Venuti, su un lancio lungo di Dries Mertens, prova un retropassaggio di testa per Dragowski che è costretto a commettere fallo su Elmas.

Termina il primo tempo di Napoli-Fiorentina sul risultato di 1-1.

Secondo Tempo di Napoli-Fiorentina

La seconda frazione di gioco, invece, è molto più vivace e ricca di emozioni.

Il secondo tempo, difatti, si apre con il miracolo di Terracciano sulla conclusione ravvicinata di Diego Demme.

La Fiorentina poco dopo, nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Dragowski, trova la rete del 1-2 al 57′ con il capitano Cristiano Biraghi che, sulla ribattuta di un calcio di punizione, batte un incolpevole Meret con una splendida conclusione a giro di sinistro.

Napoli che, dopo una fase equilibrata di gioco, all’80’ prova a riacciuffare il pareggio con Irving Lozano che, però, colpisce un palo clamoroso.

Lo stesso attaccante messicano però poco dopo è autore di un’entrataccia sulla caviglia di Nico Gonzalez, fallo che in seguito all’intervento del VAR gli costa il cartellino rosso, ristabilendo così la parità numerica tra le due squadre.

Sul finire del secondo tempo Fabian Ruiz rimedia il secondo cartellino rosso per il Napoli, questa volta per somma di cartellini gialli, a causa di un fallo di ostruzione su Torreira lanciato da solo verso la porta di Meret.

Infine dopo l’episodio che ha coinvolto il centrocampista andaluso, il Napoli al quinto minuto di recupero riesce clamorosamente a pareggiare la partita con Petagna, riuscendo a portare il match ai tempi supplementari in nove contro dieci.

Tempi Supplementari di Napoli-Fiorentina

Tempi supplementari di Napoli-Fiorentina senza storia, la Fiorentina dilaga su un Napoli in nove uomini e senza centrocampo.

Il Napoli prova a resistere agli attacchi degli uomini di Mister Italiano, ma allo scadere dei primi quindici minuti supplementari subisce la rete del 2-3 da Lorenzo Venuti; il terzino viola trova l’angolino basso con un perfetto destro a volo sul cross di Maleh a tagliare tutta l’area di rigore.

Il secondo tempo supplementare, invece, si apre con il gol di Piatek alla prima presenza in maglia viola e si chiude con la rete di Maleh al 118′.

Arrestati in carcere degli scafisti, un guineano e tre egiziani

La Polizia di Stato di Agrigento, a seguito di intensa ed articolata attività investigativa svolta presso l’Hot Spot di Lampedusa, in sinergia e sotto le direttive della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, diretta da Luigi Patronaggio, ha dato esecuzione a 2 distinti provvedimenti di fermo indiziario di delitto nei confronti di scafisti:

il primo nei confronti di un uomo guineano gravemente indiziato del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di aver cagionato, come conseguenza della sua illecita condotta, la morte di una giovane donna, che si era messa in viaggio con il proprio figlio minore, rimasto orfano;

il secondo, nei confronti di 3 uomini egiziani indagati per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di uno dei più grossi sbarchi, per numero di migranti, registratisi nel mese di dicembre dell’anno appena trascorso.

LE INDAGINI

Le indagini, curate dai Sostituti Procuratori Elenia Manno e Giulia Sbocchia, traggono origine a seguito dei numerosissimi sbarchi che continuano incessanti a Lampedusa nonostante il sopraggiungere del maltempo legato all’approssimarsi della stagione invernale e si sono svolte in un contesto di evidenti difficoltà connesse alla difficile situazione sanitaria, aggravata dal sopraggiungere della contagiosissima variante Omicron del Sars-CoV-2 e all’interno di un Hot Spot dalla capienza ristretta rispetto ai costanti flussi migratori.

A conclusione dell’articolata attività investigativa, la Squadra Mobile di Agrigento, guidata Giovanni Minardi, è riuscita ad individuare S.O. guineano classe 98, A.H.S.G. egiziano cl 79, F.K.I. egiziano cl 80 ed E.M.I. egiziano cl 80, che in violazione delle norme previste dal Testo Unico dell’Immigrazione clandestina avevano trasportato nel territorio italiano extracomunitari, per i quali veniva poi accertato lo status di stranieri irregolari,  conducendoli dalle coste africane verso le acque territoriali italiane, a bordo di natanti inidonei ad effettuare la traversata. L’attività d’indagine è stata incentrata sulla ricostruzione delle dinamiche di due sbarchi verificatisi a Lampedusa nel mese di dicembre scorso, suscettibili di particolare interesse anche mediatico.

Il primo è avvenuto la notte del 17 dicembre u.s. e ha riguardato 26 migranti di varie nazionalità, giunti su un natante di legno della lunghezza di circa 6 metri, sicuramente inadatto a trasportare un tale numero di persone tant’è che, nel corso delle difficili operazioni di salvataggio, effettuate in condizioni marine particolarmente avverse, tutti gli occupanti del natante cadevano in mare a causa del ribaltamento dello scafo. Le immediate azioni poste in essere dai militari intervenuti, che permettevano di trasbordare sulle proprie unità navali tutti i migranti finiti in acqua, purtroppo non consentivano di salvare la vita a una giovane donna la quale, tirata a bordo già priva di sensi, poco dopo decedeva.

Gli investigatori della Squadra Mobile, superate le difficoltà legate anche al timore dei migranti di riferire informazioni circa l’identificazione dei cc.dd. scafisti per paura di eventuali ritorsioni e al trauma fisico e morale a cui gli stessi erano stati sottoposti a seguito del naufragio, sono riusciti a far luce sull’intera vicenda, l’ennesima tragedia del mare registrata nel 2021. Hanno, così, identificato la persona che aveva condotto l’imbarcazione compendiando un quadro probatorio che ha permesso di contestare all’indagato non solo il reato previsto e punito dall’art. 12 del Dlgs 286/98, con tutte le aggravanti del caso, ma anche il reato p.p.  dall’art 586 c.p. in relazione all’art 589 c.p. per aver cagionato la morte di una donna a causa della sua condotta illecita tenuta nel commettere il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

Il secondo evento è del successivo 22 dicembre ed ha riguardato 75 migranti, per lo più originari del Bangladesh, giunti a Lampedusa a bordo di una imbarcazione in precarie condizioni di galleggiabilità. Anche in questo, la Squadra Mobile, a seguito di intensa ed articolata attività investigativa, è riuscita ad individuare tre soggetti di origine egiziana i quali, dalla ricostruzione effettuata,  con il coinvolgimento di altri migranti libici ancora in corso di identificazione e in violazione delle norme previste dal Testo Unico dell’Immigrazione clandestina, hanno trasportato dal continente africano numerosi cittadini extracomunitari irregolari,  favorendo il loro ingresso nelle acque territoriali italiane pur ponendoli a rischio per la loro vita al fine di tranne profitto.

L’esecuzione dei due provvedimenti di fermo si è concretizzata a seguito del trasferimento dei predetti con la nave di linea da Lampedusa a Porto Empedocle. Espletati gli adempimenti di rito il migrante guineano è stato associato alla Casa Circondariale di Agrigento mentre i tre migranti egiziani sono stati condotti presso il carcere di Caltanissetta.

Ambedue i provvedimenti di fermo, nei giorni successivi, sono stati convalidati dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Agrigento, che ha disposto, per tutti, l’applicazione della custodia cautelare in carcere.

Adduso Sebastiano

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Sequestrato in un emporio di un cinese circa 140 mila articoli detenuti illegalmente

Nei giorni scorsi, nell’ambito dell’intensificazione del controllo economico del territorio disposta dal Comando Provinciale di Palermo in materia di sicurezza prodotti, i Finanzieri della Compagnia di Partinico (PA) hanno sequestrato, in un emporio ubicato in San Cipirello (PA) e gestito da un soggetto di etnia cinese, circa 140 mila articoli detenuti illegalmente per la vendita.

In particolare, nel corso dell’ispezione all’interno del locale commerciale le Fiamme Gialle partinicesi hanno rinvenuto, posti in vendita tra gli scaffali, circa 12.000 articoli (tra materiale elettrico ed informatico, giocattoli, articoli per la casa e prodotti di vario genere non alimentare) recanti marchiatura CE mendace e/o marchio contraffatto (D.Lgs. 54/2011, attuativo della direttiva 2009/48/CE) tale da trarre in inganno il consumatore finale nonché oltre 60.000 articoli (tra materiale elettrico, elettronico, informatico, giocattoli, prodotti per la casa e articoli di vario genere) completamente privi del marchio CE e/o sprovvisti delle indicazioni minime previste dal Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005). Questi ultimi, infatti, non riportavano sulle confezioni, in forma chiaramente visibile e/o leggibili in lingua italiana, tutte le informazioni destinate ai consumatori, quali ad esempio produttore, importatore e caratteristiche qualitative del prodotto.

Inoltre, nel prosieguo dell’attività ispettiva, venivano rinvenuti 68.000 prodotti accessori del tabacco trinciato, quali confezioni di filtri MAX 6 mm, confezioni di tubicini con filtri per sigarette e confezioni di cartine per rollare il tabacco, detenuti e commercializzati senza la prescritta autorizzazione rilasciata dai Monopoli di Stato.

Al termine del controllo, tutta la merce è stata sottoposta a sequestro per le violazioni in materia di tutela dei marchi, codice del consumo e vendita di materiale elettrico, mentre il rappresentante legale della società è stato deferito alla locale Autorità Giudiziaria per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

Lo stesso è stato altresì segnalato sia alla competente Camera di Commercio, ai sensi del Codice del Consumo, per l’irrogazione di una sanzione pecuniaria che varia da un minimo di €. 516 a un massimo di €. 25.823, che al locale Ufficio delle Dogane e dei Monopoli, ai sensi del Testo Unico Leggi Doganali, per l’irrogazione di una sanzione pecuniaria che varia da un minimo di €. 5.000 a un massimo di €. 10.000.

NOTA

Continuano, incessanti, i controlli delle Fiamme Gialle in tutta la provincia palermitana, al fine di contrastare ogni forma di illegalità economica, a tutela dei consumatori e degli esercizi commerciali che operano nel rispetto delle norme.

Adduso Sebastiano

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Arrestati due pregiudicati per detenzione ai fini di spaccio di eroina e munizionamento

Arrestati in carcere dai CC di Ortigia-Siracusa in collaborazione del labrador “Ivan” e del pastore tedesco “Riley”, unità cinofile del Nucleo di Nicolosi (CT)

Nell’ambito della attività di contrasto alla diffusione delle droghe, i Carabinieri della Stazione di Ortigia-Siracusa, con la fondamentale collaborazione del labrador “Ivan” e del pastore tedesco “Riley”, unità cinofile del Nucleo di Nicolosi (CT), hanno arrestato in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di eroina, hashish e munizionamento, un 42enne e un 57enne, entrambi del luogo, disoccupati e noti alle Forze dell’ordine.

I predetti, nel corso di perquisizioni domiciliari sono stati trovati complessivamente in possesso di 49 dosi e 7 ovuli di eroina per 200 grammi nonché di 20 grammi di hashish e 50 cartucce calibro 9.

Nel corso delle attività i Carabinieri hanno altresì rinvenuto un bilancino di precisione e somme di denaro verosimilmente riconducibili all’attività illecita.

Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati alla Casa Circondariale di Siracusa a disposizione dall’ A.G.  aretusea.

Adduso Sebastiano

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Smantellata una pericolosa baby gang operante con reiterate e violente rapine (VIDEO)

Nelle prime ore di oggi, nel capoluogo palermitano, la locale Autorità giudiziaria ha delegato la Questura e il Comando Provinciale Carabinieri di Palermo all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 11 indagati, tra cui due minorenni (10 in carcere e 1 agli arresti domiciliari), ritenuti a vario titolo responsabili dei delitti di rapina, furto e lesioni personali. È stata così smantellata una una pericolosa “baby gang” operante con reiterate e violente rapine.

I reati contestati sono 21, avvenuti tra il 10 settembre e il 17 novembre 2021, consistenti in tre episodi di furto e – nella quasi totalità dei restanti casi – in rapine consumate o tentate in danno di vittime individuate nel pieno centro della città.

LE INDAGINI

L’operazione scaturisce da una meticolosa indagine avente ad oggetto una “baby gang”, composta da giovani, poco più che maggiorenni che, utilizzando la forza del “branco”, terrorizzavano giovani vittime che, in ora notturna, transitavano per le vie di questo centro cittadino, rapinandole di telefoni cellulari di ultima generazione e di denaro contante.

Il quadro probatorio è stato accolto dalle competenti Autorità Giudiziarie del Tribunale di Palermo e del Tribunale per i Minorenni che nel provvedimento restrittivo delineano come i reati contestati siano espressione di una “criminalità di branco” riconducibile a gruppi di giovani delinquenti che dall’azione collettiva ricavavano una maggior spinta criminale.

Il complesso contesto investigativo avviato dalla Polizia di Stato, in particolare dalla Squadra Mobile, e dall’Arma dei Carabinieri, in particolare dalla Stazione di Piazza Marina, con il puntuale coordinamento delle Procure della Repubblica, Ordinaria e per i Minorenni del capoluogo,  consentiva di raccogliere e analizzare numerosissime immagini, tratte dagli impianti di videosorveglianza presenti nei luoghi, teatro degli eventi delittuosi, e permetteva di identificare un gruppo di soggetti facenti parte della pericolosa “baby gang”.

L’identificazione degli indagati, effettuata da personale operante, trovava conforto nelle individuazioni fotografiche alle quali venivano sottoposte le singole parti offese che riconoscevano, senza alcuna ombra di dubbio, gli indagati quali autori delle rapine subite.

Come disposto dalle competenti Autorità Giudiziarie, personale della Squadra Mobile ha eseguito 6 provvedimenti restrittivi   e il Comando Provinciale di Palermo ha dato esecuzione agli altri 5 provvedimenti restrittivi.

NOTA

Giova precisare che gli odierni destinatari di misura restrittiva, sono, allo stato, indiziati in merito ai reati contestati e che la loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

Adduso Sebastiano

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In manette uno spacciatore a San Pietro a Patierno

Ennesimo spacciatore assicurato alla giustizia; la guerra al traffico nazionale di droga prosegue

 

La scoperta

 

Ieri pomeriggio, gli agenti di polizia del Commissariato di Secondigliano stavano effettuando il consueto controllo delle strade cittadine di San Pietro a Patierno quando hanno notato in via degli Ortolani un ragazzo che ha prelevato qualcosa da un cassonetto; il gesto ha destato la curiosità degli agenti, i quali hanno inoltre osservato lo stesso ragazzo consegnare quel qualcosa a degli sconosciuti in cambio di denaro, sconosciuti che si sono immediatamente dileguati.

 

L’intervento

 

I poliziotti sono tempestivamente intervenuti, bloccando il ragazzo e trovandolo in possesso di un involucro contenente 2 grammi circa di marijuana e di 65 euro in contanti ritenuti proventi illegali; all’interno della busta sono stati rinvenuti altri 37 grammi della stessa sostanza.

Il giovane è stato identificato come un 16enne napoletano con precedenti di polizia ed è stato arrestato per spaccio e per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

 

In manette uno spacciatore a San Pietro a Patierno/Antonio Cascone/redazionecampania

Arresti e denunce tra Boscoreale e Terzigno; gran lavoro dei militari

Fitta rete di setaccio dei Carabinieri nella provincia

 

Attività a Terzigno

 

All’interno della città di Terzigno, i Carabinieri della compagnia di Torre Annunziata hanno arrestato Giovanni Cozzolino, 26enne del posto con precedenti, per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio; l’uomo è stato inizialmente trovato in strada e perquisito, i militari hanno controllato anche casa sua ed hanno trovato mezzo chilo di marijuana, 123 grammi di hashish e 2 bilancini di precisione.

L’arrestato è stato trasferito in un carcere del salernitano, laddove attenderà il giudizio definitivo.

 

Attività a Boscoreale

 

Nella città, i militari hanno tratto in arresto, su ordine del Tribunale de l’Aquila, il 33enne del posto con precedenti penali Vito Santori con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e porto abusivo di armi; l’uomo dovrà scontare una pena di 1 anno e 3 mesi agli arresti domiciliari.

 

Altre attività degne di nota

 

Durante le attività di controllo del territorio nelle strade di Sarno, i Carabinieri delle unità cinofile hanno trovato e denunciato a piede libero un 32enne di Boscoreale con precedenti; l’uomo, dopo la perquisizione della propria abitazione, dovrà rispondere dell’accusa di detenzione di stupefacenti per uso personale; denunciati inoltre a piede libero un classe 77 ed un 32enne oplontino per guida senza patente.

Un 49enne agli arresti domiciliari è stato sorpreso fuori dalla propria abitazione e risponderà all’accusa di evasione.

Denunciata, infine, una 26enne per ricettazione, in quanto i militari hanno rinvenuto un veicolo nel suo garage che risulta esser stato rubato a Marigliano lo scorso 7 gennaio.

 

Arresti e denunce tra Boscoreale e Terzigno; gran lavoro dei militari/Antonio Cascone/redazionecampania

 

 

Formula Uno, Norris: “La mia è stata una buona stagione”

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Formula Uno, le parole di Lando Norris che prova a prepararsi alla suo prossima stagione, sempre con il team McLaren

 

Formula Uno, Norris: “La mia è stata una buona stagione”

 

Un’altra stagione molto positiva. Giovane, grinta e talento.  Di chi stiamo parlando? Di Lando Norris. Il pilota della McLaren scalda già i motori ed è pronto per la nuova stagione. In attesa pertanto dei primi test di Formula Uno il pilota britannico, in un’intervista esclusiva a Motorsport.com,  ha rilasciata delle dichiarazioni soffermando la sua attenzione al suo ex compagno di squadra, Sainz, e al suo attuale: Daniel Ricciardo. Ecco le sue parole:

“Penso che la mia seconda stagione sia stata buona. Penso che Carlos sia uno dei migliori piloti in Formula 1. Inoltre non mi ha fatto fare bella figura, perché è un pilota estremamente forte e ha fatto un grande lavoro, ad essere onesti. Penso di essere stato messo un po’ in ombra da lui, perché ha svolto un lavoro eccezionale. Quest’anno io credo di aver fatto quel passo in avanti che sarebbe stato lo stesso o forse meglio rispetto a lui”.

 

“Non temo Daniel”

“Ho sempre avuto la motivazione di voler battere Carlos”. Norris è chiarissimo, ma comunque non si dimentica adesso di avere un altro compagno di squadra:  “Allo stesso tempo, con Daniel, non mi sono sentito nervoso in alcun modo quando è arrivato. Molte persone pensano che invece mi fossi sentito nervoso, perché ha vinto più di una gara e ha ottenuto dei podi in Formula 1. Tutti sappiamo cosa è in grado di fare Daniel, perché ha corso con una macchina con cui ha vinto gare. Mentre con Carlos, nessuno sapeva cosa potesse fare, perché è stato in Toro Rosso, Renault e McLaren. Ma da quando si è confrontato direttamente con Charles e lo ha battuto spesso, sempre più persone si stanno rendendo conto di cosa è in grado di fare e di che tipo di pilota è”.

 

Pagelle Supercoppa, Inter 2-1 Juventus: Sanchez è decisivo

PAGELLE SUPERCOPPA – è il trionfo dell’Inter a San Siro, che batte la Juventus e conquista la sua sesta Supercoppa. Il migliore in campo è Sanchez, autore del gol decisivo.

Pagelle Supercoppa Italiana, Inter 2-1 Juventus (d.t.s.)

Pagelle Supercoppa. È la vittoria dell’Inter. Sesta Supercoppa in bacheca e primo trofeo della stagione. L’effetto Inzaghi è risultato decisivo: ha preso una squadra data per smantellata e ha vinto una coppa, è primo in classifica e si è qualificato agli ottavi di finale di Champions. La Juventus si arrende all’ultimo secondo. Ecco le pagelle Supercoppa Italiana.

Inter

Handanovic 6: non può nulla sul colpo di testa ravvicinato di McKennie. È poco impegnato per tutta la gara.

Skirniar 6,5: andrebbe ormai giudicato più nelle vesti di attaccante che in quelle di difensori, dal momento che ha giocato quasi tutto il match in proiezione offensiva. Salva su McKennie un gol quando si era ancora sullo 0-0.

De Vrij 6,5: annulla Morata con facilità. L’Inter subisce poco e il merito è anche suo.

Bastoni 6: si assume la responsabilità di quel buco che lascia lo spazio a McKennie per segnare. Prestazione sufficiente ma al di sotto delle sue aspettative.

Dumfries 6,5: una freccia e una spinta costante sulla fascia destra. Perde ritmo nel finale. (dall’89’ Darmian 7: entra per i tempi supplementari e fa la cosa giusta. Recupera l’ultimo pallone finale e lo dà a Sanchez per il gol della vittoria. Stoico.)

Barella 6,5: la solita macchina perfetta in mezzo al campo. Dà quantità e qualità alla manovra offensiva nerazzurra. (dall’89’ Vidal 6: dà grinta a un centrocampo interista apparso spento negli ultimi minuti)

Brozovic 6: si prende più di qualche rischio in uscita. Non da lui, errori che potevano costare caro. Partita sufficiente, ma alcune disattenzioni pesano sul voto finale.

Calhanoglu 6: sempre presente nelle manovre offensive. Batte bene tutti gli angoli.

Perisic 6,5: il match inizia e ha subito una ghiotta occasione tra le mani. Si perde nella fine del primo tempo, ma si riprende nella ripresa. (dal 100’ Dimarco 6,5: effettua il cross decisivo nel finale.)

Lautaro 7: segna il rigore che permette all’Inter di riacciuffare la Juve. Aiuta la squadra nel pressing e si rende pericoloso più di una volta. (dal 75’ Correa 5,5: non molto grintoso, non approccia bene alla gara.)

Dzeko 6: fornisce qualità ed esperienza all’attacco nerazzurro, ma è in difficoltà contro un ottimo Chiellini. (dal 75’ Sanchez 8: entra e spacca la partita. A tempo praticamente scaduto segna il gol della vittoria. Eroe.)

All. Inzaghi 9: ad agosto, l’Inter era data per ridimensionata. Quasi sull’orlo del fallimento. 5 mesi più tardi mette in bacheca il suo primo trofeo. Contro la Juventus. In rimonta e al 120’. Meglio di così…

Juventus

Perin 6,5; De Sciglio 5,5, Rugani 5, Chiellini 6,5, A. Sandro 4; Bernardeschi 6,5 (dal 79’ Arthur 5,5), Locatelli 6 (dal 90’ Bentancur 5), Rabiot 5,5, McKennie 6,5; Kulusevski 5,5 (dal 74’ Dybala 5), Morata 5,5 (dall’86’ Kean 4,5). All. Allegri 5.

Covid: In Belgio Potrebbero Essere Chiuse Le Corsie Preferenziali (Lo Piano Red)

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In questi giorni in Belgio si sta valutando l’ipotesi di chiudere le corsie preferenziali per i casi urgenti di Covid-19; così si darebbe più spazio nelle terapie intensive a tutti coloro che siano affetti da altre gravi patologie.

In sostanza si sosterrebbe l’idea che le cure Covid, non debbano più essere prioritarie nei confronti di altre altrettanto importanti.

La crisi sanitaria ha in sostanza ridisegnato le vecchie politiche mediche e le organizzazioni ospedaliere, in cui tante malattie e patologie non sono state prese più in cura per far fronte all’emergenza Covid.

Il Sib Santè (servizio pubblico federale per la salute), con a capo Van Der Auwera, sta preparando un nuovo progetto, fermo restando l’incessante invito a vaccinarsi.

Bisogna dire che solo il 46.8% della popolazione adulta belga ha effettuato la dose di richiamo: per la regione di Bruxelles scende al 26.2%, mentre un buon 77.6% non è ancora immunizzato.

Bisogna ancora dire che vi sono tante resistenze alle cure anti Covid, in sostanza vi sono 2 ordini di problemi, il primo a livello etico, il secondo a livello politico.

Nel primo caso si sta cercando di stabilire i criteri con cui trattare i malati di Covid, nel secondo sarà ancora più difficile metterlo in pratica visto che in Belgio le politiche della Salute non sono centralizzate, ma gestite a più livelli, federale, regionale e per comunità linguistica.

Per il momento si tratta di “annunci” che potrebbero essere presi in considerazione da altri Stati europei.

Solo per fare un esempio la Spagna vorrebbe, come si fa per gli uragani quando perdono potenza e si trasformano in tempeste tropicali, declassare il Covid ad influenza stagionale.

Lo ha dichiarato il Premier Pedro Sanchez, il quale intende proporre la questione a livello europeo; per il Primo Ministro si sarebbero create le condizioni per passare da un quadro di Pandemia ad uno di malattia endemica, l’equivalente di una malattia stagionale.

Come si evince da queste proposte “tout le monde è pais” ed i problemi non mancano in ogni parte del Mondo.

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Sicilia, Musumeci azzera la Giunta di governo. Aria di crisi nella Maggioranza di centrodestra ?

Oggi all’Assemblea Regionale Siciliana si svolgevano le votazioni per eleggere i tre delegati che andranno a Roma per l’elezione del Capo dello Stato.

Il voto ha dato dei risultati inaspettati per il Presidente della Regione Nello Musumeci.

Infatti 44 sono state le preferenze per Gianfranco Micciché, attuale presidente dell’ARS e Commissario di Forza Italia, 32 per il delegato dell’opposizione, Nuccio Di Paola dei Cinque stelle e soli 29 i voti al Presidente Musumeci, il quale è uscito dall’Aula minacciando di dimettersi.

Poi il Presidente Musumeci ha diffuso una nota “Non posso non prendere atto dell’esito del voto espresso dall’Aula e del suo significato politico. Se qualche deputato – vile e pavido – si fosse illuso, con la complicità del voto segreto, di aver fatto un dispetto alla mia persona, si dovrà ricredere. Perché il voto di questo pomeriggio – per la gravità del contesto generale – costituisce solo una offesa alle Istituzioni regionali, a prescindere da chi le rappresenta. Nella consapevolezza di avere ottenuto la fiducia del popolo siciliano, adotterò le decisioni che riterrò più giuste e le renderò note entro le prossime ventiquattr’ore”.

Dopo qualche ora attraverso una diretta Facebook, Musumeci ha comunicato di avere deciso di azzerare la sua Giunta regionale di governo.

Al momento non si può sapere quai saranno i prossimi sviluppi della vicenda, ma di fatto oggi ci sarebbe stata una votazione di sfiducia nei confronti del presidente Musumeci da parte della sua stessa maggioranza. Il voto ha messo in evidenza una crisi all’interno del centrodestra siciliano, poiché un pezzo di esso non condivide la scelta di Musumeci di ricandidarsi.

Adduso Sebastiano

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Supercoppa Italiana: trionfo Inter, Juve battuta al 120’

SUPERCOPPA ITALIANA 2022 – La Supercoppa italiana è dell’Inter! I nerazzurri battono la Juventus in un match apertissimo. Un gol di McKennie sblocca la gara. Poi la rimonta interista: Lautaro la pareggia su rigore. Sanchez manda in estasi i tifosi dell’Inter, grazie a un gol al 120’.

Supercoppa Italiana 2022, Inter 2-1 Juventus (d.t.s)

Supercoppa Italiana 2022. L’Inter vince anche la Supercoppa, battendo la Juventus nella finalissima di San Siro. I bianconeri aprono il match con il gol di McKennie. Poi i nerazzurri si scatenano nella rimonta. Lautaro segna il rigore che riporta il risultato in pari. Dopo una partita in equilibrio, al 120’, Sanchez sfrutta un errore di Alex Sandro e decide la Supercoppa Italiana. È il primo trofeo dell’era Inzaghi.

Formazioni ufficiali

Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Lautaro, Dzeko. All. Inzaghi.

Juventus (4-4-2): Perin; De Sciglio, Rugani, Chiellini, A. Sandro; Bernardeschi, Locatelli, Rabiot, McKennie; Kulusevski, Morata. All. Allegri.

Primo tempo

Dopo appena un minuto arriva la prima occasione per l’Inter. Dzeko stacca di testa, ma non colpisce la porta. Al 5’, De Vrij di testa serve involontariamente Lautaro, che però non arriva sul pallone. Continua il dominio nerazzurro anche all’8’, con Lautaro che colpisce male dopo il tocco corto di Barella. La prima occasione della Juventus arriva al 20’: Bernardeschi va da McKennie nell’area piccola, ma Skriniar è monumentale e lo ferma. Passano pochi minuti e l’asse Bernardeschi-McKennie ci riprova. E questa volta l’americano spinge in porta con un colpo di testa. 1-0 Juventus.

La risposta dell’Inter non si fa attendere. Al 30’, Calhanoglu ci prova dalla distanza, ma il tiro è centrale.  Facile per Perin. Al 34’, calcio di rigore per l’Inter! Dzeko anticipa De Sciglio, che lo atterra. Sul dischetto va Lautaro, che non sbaglia con un tiro forte. 1-1 Inter. Il primo tempo della Supercoppa italiana 2022 termina 1-1.

Secondo tempo

Prima opportunità bianconera al 50’: Bernardeschi, tutto solo in area, cerca il primo palo. Palla fuori di poco. Ancora Juve al 50’. Bernardeschi tenta il tiro dalla distanza, che esce di poco alto sopra la traversa. Azione perfetta dell’Inter al 58’: Calhanoglu taglia in due l’area juventina, Dumfries colpisce di testa. Perin e il palo salvano i bianconeri. Ancora occasione per i padroni di casa al 65’, con lo stacco di testa di Lautaro, che però non impegna Perin più di tanto. Altro tiro dell’Inter, Perisic prova di collo, ma Perin è attento. Il secondo tempo si chiude sull’1-1. La Supercoppa si giocherà ai tempi supplementari.

Tempi supplementari

Occasione Inter al 95’. Sanchez colpisce di testa e la palla esce di pochi millimetri. Nerazzurri vicinissimi al vantaggio. C’è tempo anche per il primo tiro verso la porta di Dybala, che però è alto sopra la traversa. Anche il primo tempo supplementare termina con il punteggio di 1-1. Apoteosi Inter! Al 120’, errore della difesa juventina, Darmian ne approfitta, Sanchez concretizza! 2-1 Inter. Fischio finale! L’Inter vince la Supercoppa Italiana 2022, battendo la Juventus con il risultato di 2-1.

Sequestrate nel porto oltre 5,5 tonnellate di gas fluorurati a effetto serra provenienti dalla Cina

Sequestrate nei giorni scorsi dai Finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Palermo unitamente ai funzionari della locale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, quotidianamente impegnati nei controlli dei flussi merce in import ed export dal porto del capoluogo siciliano, oltre 5,5 tonnellate di gas in bombole, stipate all’interno di 2 containers provenienti dalla Cina e destinati ad una società di Marsala.

In particolare, da accertamenti è emerso che trattavasi di un tipo di miscela artificiale e, nello specifico, di gas fluorurati a effetto serra creati in laboratorio dall’americana The Chemours Company LLC, utilizzati in una vasta gamma di attività industriali come la refrigerazione, il condizionamento dell’aria e delle pompe di calore.

La realizzazione ad hoc di tali miscele e la registrazione dei relativi “eco-brevetti” permette di focalizzare l’attenzione al rispetto degli standard qualitativi di emissione stabiliti, nel 1987, con la sottoscrizione del Protocollo di Montreal, teso alla protezione dello strato di ozono stratosferico terrestre attraverso la limitazione d’utilizzo di talune sostanze chimiche ritenute, invece, lesive.

Il riscontro in merito all’effettiva titolarità americana dell’eco-brevetto, operato dai finanzieri e dai funzionari con il Corporate Counsel Intellectual Property dell’americana The Chemours Company LLC, permetteva di appurare l’effettiva violazione del diritto di proprietà intellettuale sotteso alla realizzazione della particolare miscelazione di gas importata nel territorio dello Stato, ritenendo quindi, integrati in capo al rappresentante legale dell’importatrice marsalese i reati di contraffazione e ricettazione.

Si è provveduto quindi al sequestro del gas fluorurato a effetto serra complessivamente importato, pari a 5,8 tonnellate.

NOTA

L’attività di servizio si inquadra nell’ambito della costante azione di controllo assicurata dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane a contrasto dei traffici illeciti che, attraverso gli spazi doganali, interessano il territorio nazionale.

Adduso Sebastiano

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Arrestati coniugi: avevano una piantagione di marijuana nell’appartamento

I Carabinieri della Stazione di Palermo-Brancaccio hanno tratto in arresto due coniugi che, all’interno di una stanza della propria abitazione, avevano allestito una piantagione di cannabis, con oltre 70 piante di 60 cm di altezza circa.

La piantagione, scoperta dai Carabinieri con l’ausilio di un’unità cinofila del Nucleo di Villagrazia, era stata accuratamente approntata con condizionatori, lampade alogene e fertilizzanti, in uno spazio della casa facilmente accessibile sia alla coppia che ai loro figli minori.

All’atto del controllo, i militari, con la collaborazione di personale dell’Enel, hanno altresì accertato che era stato operato un allaccio abusivo alla rete elettrica cittadina, da cui la coppia attingeva l’energia per alimentare gli apparati.

L’arresto dei due è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo. Le piante sono state campionate e saranno analizzate dal Laboratorio Analisi Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo.

Adduso Sebastiano

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Possesso di armi e stupefacenti; denunciato un 22enne a Napoli

Efficiente intervento delle forze dell’ordine in zona Mergellina

 

La scoperta

 

Gli agenti di polizia appartenenti al Commissariato Posillipo, durante il controllo delle strade cittadine, hanno notato in via Mergellina uno scooter con a bordo due persone che procedeva ad alta velocità verso via Posillipo.

 

L’intervento

 

I poliziotti sono intervenuti per fermare lo scooter, scoprendo che uno dei due era in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 21 cm e di una stecca di hashish; l’uomo, un 22enne di Giugliano, è stato denunciato per possesso di arma bianca atta ad offendere nonché sanzionato per detenzione di stupefacente per uso personale.

 

Possesso di armi e stupefacenti; denunciato un 22enne a Napoli/Antonio Cascone/redazionecampania

Arrestato un 30enne per spaccio di cocaina e crack

I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Siracusa, durante un servizio antidroga, hanno arrestato in flagranza del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, un 30enne del luogo celibe, disoccupato che veniva sorpreso, nella zona alta del Capoluogo, a prelevare da un anfratto e cedere sostanza stupefacente ad assuntori locali, uno dei quali veniva trovato in possesso di una dose di cocaina.

All’esito della perquisizione effettuata nel luogo ove il 30enne aveva prelevato la droga, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato15 dosi di crack e 7 di cocaina, del peso complessivo di circa 15 gr..

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, come disposto dall’ A.G.  di Siracusa.

Adduso Sebastiano

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Scala dei Turchi: identificati e denunciati gli autori del raid vandalico (VIDEO)

Poco meno di 48 ore. Tanto hanno impiegato i Carabinieri della Compagnia di Agrigento a dare un nome e cognome, ricostruendo in maniera certosina quanto fosse accaduto la notte fra venerdì e sabato scorsi alla Scala dei Turchi di Realmonte, agli autori del raid vandalico che ha deturpato, con polvere di ossido di ferro, la scogliera di marna bianca.

Due i denunciati alla Procura della Repubblica di Agrigento, D.Q. e F.G. entrambi di Favara, per l’ipotesi di reato di danneggiamento di beni avente valore paesaggistico.

I Carabinieri della Compagnia di Agrigento sono riusciti a fare piena luce sull’identità degli autori del maxi danneggiamento, avvalendosi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza e di una raffica di perquisizioni e verifiche effettuate fra Realmonte e Favara, passando anche da Porto Empedocle e la città dei Templi.

A coordinare il fascicolo d’inchiesta, inizialmente aperto a carico di ignoti, sono stati il Procuratore Capo di Agrigento Luigi Patronaggio e il Sostituto Chiara Bisso.

I filmati della videosorveglianza hanno permesso di accertare che un furgone, un Ford Transit, è giunto di sera alla Scala dei Turchi; poi da quel mezzo sono scese due persone trascinando dei misteriosi sacchi, quelli che contenevano la polvere di ossido di ferro.

Dopo un’attenta e ripetuta analisi delle immagini, i Carabinieri sono riusciti ad acquisire il numero di targa del furgone. Da quell’istante in poi, è stata corsa frenetica per mettere dei punti fermi nell’inchiesta su un caso che ha suscitato scalpore e indignazione a livello mondiale.

Da conoscitori del territorio e dei suoi abitanti, i sospetti dei Carabinieri si sono subito concentrati su un uomo di Favara, già noto per danneggiamenti simili. Il rintraccio, a Favara, e l’ispezione del furgone ha permesso di rinvenire tracce di polvere di ossido di ferro.

Le successive perquisizioni hanno consentito di ritrovare, all’interno dei magazzini ispezionati, guanti sporchi della stessa polvere e ulteriori, inequivocabili, prove. Due, appunto, i favaresi – si tratta di uomini di mezza età – che sono stati deferiti alla Procura della Repubblica per quello che è stato un puro atto vandalico.

Uno dei due presunti responsabili sarebbe Domenico Quaranta, un “pluripregiudicato con diversi precedenti giudiziari e di polizia, fra i quali annovera un attentato alla metropolitana di Milano e un altro alla Valle dei Templi di Agrigento”, “nonché un’altra azione di danneggiamento, con della vernice rossa ai danni della marna di Punta Bianca” in una delle spiagge più note della provincia agrigentina, tra il 2001 e 2002 dopo una presunta conversione all’Islam in carcere. L’uomo aveva danneggiato in passato anche alcuni vasi in ceramiche posizionati sul lungomare di San Leone, frazione e principale lido di Agrigento.

Lo stesso, in passato è stato sottoposto a misura di prevenzione. Di recente quest’ultima è stata rigettata da parte del Tribunale,  ma è stato sottoposto al divieto di avvicinamento ad Agrigento disposto dalla Questura.

Quanto alle motivazioni del gesto “si ipotizza – ha spiegato ancora in conferenza stampa il Procuratore Luigi Patronaggio – un atteggiamento di generica e vaga contestazione nei confronti del sistema e delle Forze dell’ordine, come è dato scorgere sulle pagine dei social dello stesso indagato”.

Nel frattempo, già domenica la Scala dei Turchi – bene candidato a diventare patrimonio mondiale dell’umanità Unesco – era stata ripulita, grazie anche all’intervento di diversi volontari. La “ferita” al paesaggio e alla bellezza della Sicilia è stata infatti immediatamente rimarginata.

Queste le dichiarazioni del Colonnello Vittorio Stingo:

L’Arma dei Carabinieri è intervenuta nell’immediatezza per individuare subito gli autori di questo crimine ad opera di scellerati che ha deturpato uno dei beni paesaggistici più importanti della Sicilia. L’Arma non molla il territorio a difesa dei nostri cittadini e delle bellezze naturali”.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

Arrestato spacciatore a Napoli; sanzionato anche l’acquirente

Beccati sul fatto, spacciatore e compratore sono finiti nelle grinfie delle forze dell’ordine

 

La scoperta

 

Ieri pomeriggio gli agenti di Napoli dell’Ufficio di Prevenzione Generale, durante il consueto controllo del territorio, hanno notato qualcosa che ha attirato la loro attenzione mentre transitavano in vico Gabella della Farina; a destare la curiosità dei poliziotti è stato uno scambio tra due uomini fatto con circospezione, cosa che li ha spinti ad intervenire.

 

L’intervento

 

I due, appena notati gli agenti, hanno subito cercato di dileguarsi attraverso l’androne di un palazzo; i poliziotti, però, sono riusciti a bloccare entrambi ed a verificare la natura del loro scambio.

Uno dei due è stato trovato in possesso di 7 involucri contenenti circa un grammo di crack, un bilancino di precisione e dei contanti ritenuti provento illecito, mentre l’altro uomo, presumibilmente un compratore, è stato trovato in possesso di una dose della stessa sostanza.

Vincenzo Di Grazia, 66enne napoletano con precedenti, è stato arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio, mentre l’acquirente è stato sanzionato per possesso di stupefacenti per uso personale.

 

Arrestato spacciatore a Napoli; sanzionato anche l’acquirente/Antonio Cascone/redazionecampania

 

 

Juve Stabia, i rumors di mercato in entrata e in uscita e gli ultimi sviluppi societari

Juve Stabia, sono giorni molto caldi con le diverse voci di mercato che la fanno da padrona in entrata e in uscita ma con nessuna trattativa definita fino a questo momento mentre la squadra si prepara in vista del ritorno in campionato previsto per domenica 23 gennaio alle 17:30 a Campobasso per la 23esima giornata del campionato di Lega Pro Girone C.

Sullo sfondo gli ultimi sviluppi societari che potrebbero incidere e non poco sui movimenti di mercato delle Vespe con la sessione invernale di calciomercato che si chiuderà il prossimo 31 gennaio alle ore 20.

Come riportato oggi dall’edizione online de Il Mattino, sarebbe slittata al prossimo febbraio la risposta dell’Agenzia delle Entrate in merito alla proposta di Concordato presentata dalla Juve Stabia tendente ad ottenere una riduzione della massa debitoria verso l’Erario e verso i debitori. Ovvio che si tratti di un passaggio molto importante che potrebbe incidere anche sulle prossime scelte di mercato del sodalizio gialloblè.

Nel frattempo mentre la squadra si prepara in vista del prossimo impegno di campionato a Campobasso del 23 gennaio, la società cerca di fornire a mister Sottili i giusti rinforzi che possano consentire alla Juve Stabia di disputare un girone di ritorno consono a quello che è l’obiettivo stagionale della società, vale a dire il raggiungimento dei playoff.

Nessuno stravolgimento della rosa attuale ma soprattutto l’obiettivo principale del mercato delle Vespe sembra essere quello di assicurare delle valide alternative agli esterni offensivi in questo momento rappresentati solo da Bentivegna e Panico. Obiettivo numero uno è proprio quello di fornire delle valide alternative ai due ai quali non si può chiedere ovviamente di giocare tutte le gare di qui alla fine della stagione.

LE VOCI DI MERCATO RIGUARDANTI LA JUVE STABIA.

Tramontata la pista Nicastro, negli ultimi giorni si è parlato di un interessamento della Juve Stabia per Antonio Piccolo, classe 1988 ex della Cremonese, in uscita dal Catania. Non ci sarebbe tuttavia una vera e propria trattativa in essere tra le due società per Piccolo, autore 2 anni fa di una buona stagione in Serie B tra le fila della Cremonese ma poi alquanto eclissatosi.

Altro nome circolato in entrata in questi ultimi giorni sempre riguardante gli esterni offensivi è quello di Flavio Di Dio, classe 2002, di proprietà del Bologna ma autore nell’ultima stagione di una parentesi a Teramo non propriamente esaltante.

Juve Stabia che si muove anche in uscita. Secondo rumors sempre più insistenti, a Luca Berardocco sarebbe molto interessata la Carrarese. Per il regista della Juve Stabia che non più tardi di qualche mese fa aveva firmato il rinnovo di contratto con le Vespe fino al giugno 2023, sarebbe pronto un contratto che lo legherebbe alla Carrarese per due anni e mezzo. Ovviamente trattativa tutta da verificare che potrebbe avere un seguito nei prossimi giorni.

Infine l’altro nome che sarebbe finito nel mirino di altre squadre di Lega Pro è quello di Alberto Rizzo, difensore di fascia sinistra della Juve Stabia classe 1997, che sarebbe attenzionato soprattutto dal Siena del neo tecnico, Pasquale Padalino, ex Juve Stabia, e dal Foggia che dopo essersi assicurato nell’estate scorsa le prestazioni di un altro ex gialloblè, Alessandro Garattoni, avrebbe interesse ad assicurarsi anche Rizzo.

Rumors di calciomercato sui quali vi forniremo aggiornamenti nei prossimi giorni nel contesto di una sessione di mercato che stenta a decollare non solo per la Juve Stabia e che molto probabilmente entrerà nel vivo solo negli ultimi giorni in prossimità della chiusura della sessione invernale che terminerà il prossimo 31 gennaio alle ore 20.

 

David Sassoli verrà salutato con solenni funerali di Stato

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Solenni funerali di Stato verranno tributati a David Sassoli, con camera ardente in Campidoglio ed esequie in Santa Maria degli Angeli

Il Governo italiano ha deliberato solenni funerali di Stato per David Sassoli, presidente del Parlamento europeo. La camera ardente sarà allestita in Campidoglio. Le esequie saranno celebrate dal cardinale Matteo Zuppi, che di Sassoli era amico sin dai tempi in cui frequentavano lo stesso liceo romano.

La morte di Sassoli ha provocato sgomento e dolore in tutto il mondo politico, nazionale ed europeo. Tutti ricordano il suo tratto umano e politico, sempre improntato a “ lealtà, coerenza, educazione, rispetto”, come scrive in un post il suo staff. Egli “credeva nella politica nella sua accezione più nobile”, come unanimemente gli viene riconosciuto anche dagli avversari politici, pur nella differenza dei propri convincimenti.

Ciononostante nello squinternato mondo no-Vax e no-Pass molte voci si sono levate nella rete, in segno di trionfante giubilo per la sua morte, attribuita dai soliti farneticanti a conseguenze o danni vaccinali immaginari.

Egli ne è stato informato, ma per non alimentare sterili polemiche e per la sua innata signorilità, ha scelto di non replicare. Nell’intento di placare gli animi e di non rinfocolare inutili diatribe, con chi si è chiuso al dialogo. E preferisce i deliri.

Il Parlamento europeo si accinge ad eleggere il suo successore. Ma tutti ci auguriamo che il prossimo presidente dell’Assemblea di Strasburgo continui l’opera di David che ha sempre creduto “in un’Europa baluardo dei diritti e delle opportunità, nell’impegno a favore delle persone più deboli e indifese, nella lotta contro ogni forma di ingiustizia e prevaricazione”.

Una Europa fatta di diritti e di accoglienza. Che non innalzi “nuovi muri contro persone che chiedono riparo dal freddo, dalla fame, dalla guerra, dalla povertà“. Questi muri rischiano di diventare il “confine, tra umanità e disumanità, tra moralità ed immoralità”, come egli afferma in uno dei suoi ultimi video natalizi.

Una Europa fatta di Stati che si confederano tra di loro, per affiancarsi e spalleggiarsi nelle difficoltà. Al di là del mero rigorismo finanziario, deve prevalere la solidarietà per combattere le inaccettabili diseguaglianze.  Per poter affrontare insieme le difficoltà (vedi recente pandemia) e guardare con fiducia al futuro. Secondo gli ideali di un altro grande italiano: Altiero Spinelli, che per una simile Europa visse e soffrì.

Caro Sassoli, grazie per l’esempio che ci hai donato.

David Sassoli verrà salutato con solenni funerali di Stato // Carmelo TOSCANO/ Redazione Lombardia