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Nocera Superiore: Consegnati i lavori per l’efficientamento del depuratore

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Prosegue l’impegno di Gori per il potenziamento del servizio depurativo e il risanamento del bacino idrografico del fiume Sarno come quelli attivati per il comune di Nocera Superiore.

Proprio in tale ottica, tra i 42 interventi compresi nel progetto “Energie per il Sarno”, frutto della sinergia con Regione Campania ed Ente Idrico Campano, ci sono anche i lavori di adeguamento del depuratore di Nocera Superiore.

Gli interventi, di cui Gori è soggetto attuatore, sono finanziati dalla Regione Campania per un importo complessivo di 3 milioni di euro e consentiranno di ottimizzare la gestione delle portate di punta stagionali attraverso l’ammodernamento e l’adeguamento delle parti meccaniche coinvolte nel processo depurativo.

È prevista, inoltre, la messa in esercizio della linea di essiccamento termico dei fanghi, che permetterà di ridurre il quantitativo di fanghi da smaltire.

Ieri mattina, la firma del verbale di consegna da parte del Direttore dei Lavori, Roberto De Rosa, del Responsabile del Procedimento, Francesco Ascione, e del rappresentante legale del Raggruppamento Temporaneo di Imprese composto da RDR S.p.A. (mandataria) e Giotto Water s.r.l. (mandante).

L’obiettivo, che rientra in una più ampia strategia di potenziamento degli schemi fognari e depurativi in tutto il territorio Agro Nocerino-Sarnese, è quello di efficientare gli impianti gestiti, prediligendo un approccio orientato alla salvaguardia dell’ambiente, all’efficientamento energetico e al rispetto delle esigenze del territorio, intercettate anche attraverso un costante dialogo con la comunità.

Proprio a tal fine dalla sinergia tra istituzioni è nato anche il portale energieperilsarno.it, in cui è possibile trovare informazioni utili sul fiume Sarno e su tutti gli interventi in corso, con approfondimenti dedicati agli impianti di depurazione, la possibilità di navigare mappe interattive e di interagire attraverso l’invio di proposte e segnalazioni.

È legale detenere e coltivare i semi di cannabis? Ecco cosa dice la legge italiana

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Se da una parte la legalità dei prodotti a base di cannabis è tuttora oggetto di discussione, non si può certo affermare che la questione dei semi di cannabis sia più chiara.

Tuttavia, una cosa è certa: ad oggi, l’Italia consente l’acquisto di semenze. Per questa ragione, sempre più persone si rivolgono ai rivenditori autorizzati come Sensoryseeds, lo shop dove acquistare semi cannabis online in totale sicurezza e privacy.

Detto questo, cosa dice la legge italiana in merito a coltivazione e germinazione dei semi?

In questo articolo cercheremo di rispondere a tale domanda, con il proposito di apportare maggiore chiarezza in un tema ancora molto contraddittorio e pieno di interrogativi.

Semi di cannabis: questa la posizione del governo italiano in merito a collezionismo, alimentazione e coltivazione

Si possono coltivare i semi di cannabis in Italia?

Come abbiamo detto in queste righe iniziali, la legalità dei semi di cannabis è ancora oggetto di discussione e, secondo molti, vittima di un vuoto normativo che avrebbe bisogno di essere colmato, così da non lasciare spazio a fraintendimenti.

Alla luce di questa grande confusione generatasi dalla mancanza di normative mirate, cercheremo di chiarire la questione.

Ad oggi, è possibile affermare che nessuna legge vieti di comprare i semi di marijuana presso rivenditori certificati e autorizzati. Secondo quanto disciplinato dal D.P.R. 309/1990, o meglio conosciuto come Testo Unico degli Stupefacenti, le semenze non rientrerebbero all’interno delle sostanze stupefacenti o droghe, cosiddette, pesanti.

Stando così le cose, i semi di marijuana sarebbero considerati sicuri: non è strano, infatti, che oggi le persone li acquistino anche come prodotto alimentare, perché ricco di proprietà e benefici.

Ad ogni modo, la legge ne vieta la germinazione per un motivo molto semplice: dato che i semi non contengono le sostanze psicotrope della cannabis, non è possibile prevedere il quantitativo di THC che verrà prodotto dalle infiorescenze.

Ma perché il THC è un problema?

Il tetraidrocannabinolo è lo psicotropo per eccellenza della cannabis il quale, se assunto in grandi quantità, è capace di provocare uno stato di dipendenza al livello psicologico e fisico. Anche il cannabidiolo (o CBD) è presente nella cannabis ma, a differenza del THC, è una sostanza sicura e largamente utilizzata per oli e medicinali.

La regolamentazione del THC è disciplinata da una legge in particolare, la n. 242 del 2016, secondo la quale i canapicoltori sono autorizzati a coltivare piante il cui livello di THC non superi lo 0,6%.

Per essere precisi, le autorità consentono ai coltivatori di rientrare in un range di ‘tollerabilità’ che va dallo 0,2% allo 0,6%. Ignorare questo limite comporterebbe gravi sanzioni, come il pagamento di una pena pecuniaria e il rischio di reclusione dai sette ai vent’anni.

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Quali sono le varietà di semi di marijuana reperibili in Italia?

In linea di massima esistono tre tipologie di semi di marijuana: i semi regolari, i femminizzati e gli autofiorenti.

I semi delle varietà regolari danno il 50% di piante femminili e il 50% di piante maschili, anche se la proporzione può variare a seconda delle condizioni ambientali. La distribuzione esatta è la seguente: 33% femmine, 33% maschi, 33% ermafroditi.

Per i canapicoltori è fondamentale tenere presente questo aspetto, perché solo le piante femmine producono infiorescenze.

Ci sono poi i semi di marijuana femminizzati che, come immaginerai, sono quelli che producono solo piante femmine.

Ma come succede?

A questo scopo, i semi vengono creati tramite un processo particolare che comporta l’utilizzo di due piante di sesso femminile: una delle due viene forzata a produrre piante maschili mediante l’applicazione di acido gibberellico; a quel punto verrà utilzzato il polline delle infiorescenze maschili per impollinare la seconda pianta di sesso femminile.

Infine, i semi di marijuana autofiorenti derivano dall’incrocio di ruderalis con indica e sativa. Grazie alla sua genetica ruderalis, fiorisce automaticamente quando raggiunge una certa età, senza preoccuparsi dei cicli di luce, variando la sua fioritura tra i 30 e i 45 giorni.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo offerto una panoramica generale in merito alla legalità dei semi di cannabis in Italia, che oggi possono essere liberamente acquistati per collezionismo presso Sensoryseeds, l’italianissimo portale che si è convertito in un punto di riferimento per i più del settore.

Colucci: “A Cerignola 4 gol presi in contropiede. Più equilibrio con la Gelbison”

Leonardo Colucci, allenatore della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato con la Gelbison.

Le dichiarazioni di Leonardo Colucci sul match di campionato tra Juve Stabia e Gelbison sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“La partita con la Gelbison è particolare. È l’ultima dell’anno solare e la prima di ritorno, che arriva dopo una sconfitta. C’è intenzione di chiudere bene l’anno e regalare una gioia ai tifosi nonostante ci sia poco per preparare la gara, che per noi è una finale. Non vi è quasi stato tempo per recuperare energie o da eventuali acciacchi e questo è un fattore che dovremo tenere in considerazione.

Sappiamo cosa non ha funzionato a Cerignola, dove abbiamo preso quattro gol in ripartenza. Significa che abbiamo supremazia in campo, che tentiamo di giocare sempre nella metà campo degli avversari ma ciò non deve portare ad errori come quelli commessi in Puglia. Succedono intoppi così ma occorre essere più equilibrati per tutta la gara. Mi concentro sulla prestazione prima ancora che sul risultato.

Nell’ultima mezz’ora col Cerignola abbiamo giocato con il doppio centravanti, è una soluzione che sicuramente può vedersi altre volte. Certo, va valutata in base al momento della Juve Stabia, della gara e degli avversari però lavoriamo e la proviamo in allenamento per poi usarla in gara.

Santos l’ho visto bene. È partito forte quando è arrivato, sfruttando anche l’entusiasmo e la voglia di dimostrare di poter essere decisivo. Poi è stato condizionato da un problema alla spalla ed anche da un calo psicofisico, che credo sia fisiologico. La rovesciata col Cerignola è un colpo che ha nelle sue corde e spero possa dargli nuove energie per il prosieguo di stagione.

Inizierà poi la seconda parte di stagione che è sempre più complessa della prima. Le squadre si rafforzano, si conosco meglio e hanno più fretta di fare punti. Dico sempre che in una stagione ci sono girone di andata, ritorno e ultime dieci giornate.

Per questo per noi la gara con la Gelbison è fondamentale, sia per rialzarci dopo la sconfitta di lunedì e sia per iniziare bene la difficile seconda parte di stagione. Pensiamo però a fare bene con la Gelbison, squadra che ha cambiato tanto ed è migliorata rispetto ad un girone fa, e poi guarderemo alla seconda fase della stagione”.

Juve Stabia-Gelbison, la presentazione del match

Juve Stabia-Gelbison, la presentazione del match: le Vespe di mister Colucci vogliono chiudere bene l’anno 2022 e far dimenticare Cerignola dove è stata incassata una brutta sconfitta che ha interrotto diversi record che riguardavano la fase difensiva delle Vespe.

I TEMI DI JUVE STABIA-GELBISON.

Imperativo categorico in casa gialloblè è far dimenticare la sonora sconfitta di Cerignola dove per un’ora le Vespe hanno giocato molto male salvo poi avere un’ottima reazione nella mezz’ora finale del match in cui sono arrivati i gol di Zigoni e Santos soprattutto dopo il passaggio al 4-2-4 che ha segnato una svolta importante nel match.

Colucci vuole che non si ripetano certi errori visti a Cerignola come i 4 gol presi in contropiede e gli ultimi 3 in fotocopia. Il tecnico delle Vespe predica un maggior equilibrio in campo e soprattutto meno errori in fase difensiva.

A Cerignola si è interrotto il record del portiere Barosi a 658 minuti di imbattibilità (fallito il tentativo di attaccare il record assoluto di Branduani nell’anno della promozione 2018-2019 di 914 minuti) e anche il record di clean-sheet consecutivi fermatosi a sette gare (9 nel campionato 2018-2019). E le Vespe non prendevano 4 gol addirittura da ben due anni, da Monopoli-Juve Stabia 4-2 con Padalino in panchina del 23 gennaio 2021.

Alle Vespe quindi, a cui mancheranno Mignanelli e Maselli entrambi squalificati, si chiede un ritorno alla versione old-style della squadra che nelle prime 18 gare non concedeva niente agli avversari ed era la seconda migliore difesa del torneo in assoluto.

Discorso molto simile si potrebbe fare anche per la Gelbison di mister Fabio De Sanzo che affronterà domani le Vespe al Menti con il consueto modulo tattico 3-5-2.

La squadra cilentana concede molto poco agli avversari, eccezion fatta per l’ultimo scivolone interno contro il Monopoli per 1-5 che ha fatto vacillare alcune certezze e di cui lo stesso De Sanzo ha parlato come una gara da catalogare come una brutta giornata e di un incidente di percorso.

La Gelbison al 13esimo posto in classifica resta comunque la quarta migliore difesa del campionato con soli 18 gol subiti (meglio hanno fatto Catanzaro, Juve Stabia e Crotone) ma anche il peggior attacco del campionato in condominio con il Messina con soli 14 gol segnati.

La gara sarà diretta dal sig. Aleksandar Djurdjevic della sezione AIA di Trieste. Il sig. Djurdjevic sarà coadiuvato dal sig. Marco Sicurella della sezione AIA di Seregno e dal sig. Luca Chiavaroli della sezione AIA di Pescara, il IV° ufficiale sarà il sig. Antonio Di Reda della sezione AIA di Molfetta.

PROBABILI FORMAZIONI JUVE STABIA-GELBISON.

JUVE STABIA (4-3-3): Barosi; Maggioni, Altobelli, Caldore, Dell’Orfanello; Scaccabarozzi, Berardocco, Ricci; Silipo, Santos, Pandolfi. 

Allenatore: sig. Leonardo Colucci.

GELBISON (3-5-2): D’Agostino; Cargnelutti, Gilli, Loreto; Nunziante, Graziani, Uliano, Fornito, Foresta; De Sena, Sane. 

Allenatore: sig. Fabio De Sanzo.

Le unioni civili: cosa sono e come funzionano ad oggi

Le unioni civili sono un istituto giuridico introdotto in Italia con la legge 76 del 2016, nota anche come legge Cirinnà [3].

Le unioni civili: cosa sono e come funzionano ad oggi

Le unioni civili consentono a due persone maggiorenni, anche se dello stesso sesso (introdotte, in Italia, con la legge 20 maggio 2016, n. 76), di costituire un’unione civile mediante dichiarazione di fronte all’ufficiale di stato civile e alla presenza di due testimoni [2].

Sono state istituite come specifica formazione sociale ai sensi degli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana e regolamentano le convivenze di fatto [1].

La legge è composta da un unico articolo di 69 commi, dei quali i primi 35 sono dedicati proprio alle unioni civili [4].

Con questa legge vengono introdotte alcune novità per le coppie eterosessuali che non vogliono sposarsi, ma che vogliono tutelare la propria relazione in modo formale [5].

Ad esempio, permettono:

  1. di regolamentare gli aspetti patrimoniali e successori della coppia,
  2. di assumere il cognome del partner
  3. di avere diritto all’assistenza sanitaria e alla tutela previdenziale in caso di malattia o di invalidità.

Le unioni possono essere celebrate davanti a un ufficiale dello stato civile o davanti a un notaio.

Queste unioni rappresentano un riconoscimento giuridico delle coppie dello stesso sesso, che fino ad allora erano prive di qualsiasi forma di tutela giuridica.

Con l’introduzione delle stesse, le coppie omosessuali hanno acquisito diritti simili a quelli delle coppie eterosessuali sposate, ad eccezione della possibilità di adottare figli e della fruizione della fecondazione medicalmente assistita, e possono essere celebrate dalle coppie dello stesso sesso che abbiano compiuto 18 anni di età e che siano maggiorenni e capaci di agire.

Nonostante la legge abbia suscitato diverse polemiche e proteste, essa rappresenta un passo importante verso l’uguaglianza e la parità di diritti per le coppie omosessuali in Italia.

Unioni Civili (infodata da il Sole 24 Ore)Tuttavia, non sono equiparate al matrimonio in tutti i suoi aspetti e non sono riconosciute in tutti i Paesi, e non sono riconosciute dalla Chiesa cattolica.

Pubblicato nel 1991, il libro “Le unioni civili” di Raffaella De Santis è diventato un best seller cult, con migliaia di copie vendute e quindici edizioni [6]

FONTI:

 [1][2] “1. La presente legge istituisce l’unione civile tra persone dello stesso sesso quale specifica formazione sociale ai sensi degli articoli 2 e 3 della Costituzione e reca la disciplina delle convivenze di fatto.. 2. Due persone maggiorenni dello stesso sesso costituiscono un’unione civile mediante dichiarazione di fronte all’ufficiale di stato civile ed alla presenza di due testimoni.”

[3] “La disciplina su queste unioni trova oggi cittadinanza nel nostro Ordinamento giuridico ed è regolata dai commi da 1 a 35 dell’unico articolo della Legge 20 maggio 2016, n.76 recante …”

[4] “La prima cosa che balza all’occhio leggendo la legge 76/2016, è che questa è composta da un unico articolo di 69 commi (i primi 35 dedicati alle Unioni Civili, … Conclusioni:
Dopo aver brevemente analizzato la Legge Cirinnà, è evidente come il nuovo istituto giuridico, tanto da un punto di vista formale quanto …”

[5] “Come sintesi sulle Unioni Civili Small families ha scelto: un articolo apparso sul Fatto quotidiano – 26 febbraio 2016. Nascoste dalle polemiche sui diritti per gli omosessuali, ecco quali sono le novità per gli etero che non vogliono passare dal matrimonio. Oscurato dalle polemiche sulla parte delle unioni civili tra le coppie omosessuali …”

[6] “Pubblicato nel 1991, il libro è diventato un longseller cult da migliaia di copie vendute e quindici edizioni. Tra i lettori il Nobel Giorgio Parisi. di Raffaella De Santis 23 Ottobre 2021.”

Le unioni civili: cosa sono e come funzionano ad oggi / L’Esperto

Aleksandar Djurdjevic di Trieste arbitrerà Juve Stabia-Gelbison

Aleksandar Djurdjevic, fischietto della sezione friulana, non ha alcun precedente con entrambe le formazioni

Aleksandar DJURDJEVIC della sezione di Trieste è l’arbitro designato per la direzione di gara tra Juve Stabia e Gelbison valevole per la prima giornata di ritorno del campionato di Serie C girone C che si disputerà a Castellammare di Stabia venerdì 23 dicembre alle ore 20 e 30 allo stadio Romeo Menti.

Djurdjevic, triestino di Santa Croce Mare, è al suo secondo campionato in serie C, non ha mai diretto una gara del girone di terza serie meridionale e non ha alcun precedente con le due formazioni campane.

Djurdjevic, sarà coadiuvato da:

Marco SICURELLO della sezione di Seregno, assistente numero uno;

Luca CHIAVAROLI della sezione di Pescara, assistente numero due;

Antonio DI REDA della sezione di Molfetta, quarto ufficiale.

Giovanni MATRONE

Napoli-Lille (1-4): Le Pagelle

Il Napoli perde in casa contro il Lille per 1-4 e la squadra di Spalletti termina il suo 2022 con una sconfitta casalinga.

Napoli-Lille termina 1-4 per la squadra ospite.

La squadra di Luciano Spalletti è come se non fosse scesa in campo per tutta la partita ma nonostante ciò trova il goal della bandiera con Raspadori.

La rete del vantaggio Lille arriva nei primi 20 minuti della partita su calcio d’angolo, dopo che Juan Jesus era riuscito a deviare in angolo un tiro dei francesi.

Negli ultimi 20 minuti di gioco il Napoli subisce altre 3 reti da David (doppietta) e dall’ex Ounas.

Il Lille gioca meglio del Napoli riuscendo a segnare ben 4 reti al Maradona.

Napoli Lille Pagelle

Napoli-Lille (1-4): Le Pagelle

Meret 5.5: Il portiere italiano non ha colpe sui 4 goal del Lille ma sicuramente poteva fare meglio per quello che ha dimostrato negli ultimi mesi.

Di Lorenzo 6: Sufficiente la prestazione del capitano Giovanni Di Lorenzo ma nonostante ciò viene sostituito al minuto 82’ per dar spazio a Zanoli.

Ostigard 5.5: Quasi sufficiente la prestazione del difensore norvegese che non brilla come in altri match ma rimane in capo per tutta la partita.

Juan Jesus 5: Il difensore brasiliano si porta a casa una pesante insufficienza e Spalletti decide di sostituirlo al minuto 82’ per dar spazio al giovane capitano della primavera Barba.

Mario Rui 6: il calciatore portoghese Mario Rui spesso non riesce a trovare la conclusione per il cross ma nel complesso la sua prestazione è sufficiente.

Lobotka 5.5: Quello di oggi non era il solito Stanislav Lobotka che si è visto negli ultimi mesi. Spento sia in fase difensiva sia in fase di impostazione. Il numero 68 del Napoli esce al minuto 69’ ed al suo posto entra Gianluca Gaetano.

Ndombele 6-: Poco meno di sufficiente la prestazione del centrocampista francese che in confronto al compagno di reparto Lobotka, lui rimane in campo per tutta la partita.

Elmas 6: Il migliore nel centrocampo azzurro ma anche lui viene sostituito nel secondo tempo ed al suo posto entra Raspadori.

Politano 6: Sufficiente la prestazione dell’esterno destro italiano che esce al minuto 70’ per dar spazio al giovane Zerbin.

Kvaratskhelia 5.5: Partita sottotono da parte del numero 77 del Napoli che esce al minuto 82’ per dar spazio al giovane Zedadka.

Osimhen 6: Lotta su tutti i palloni ma fa molta fatica a liberarsi dalla doppia marcatura dei difensori avversari. Il nigeriano viene sostituito al minuto 69’ ed al suo posto entra il Cholito Simeone.

Zerbin 6: Sufficiente anche la prestazione di Alessio Zerbin che entra al minuto 69’ e prende il posto di Matteo Politano.

Gaetano 6-: Partita sottotono da parte del centrocampista italiano che entra al minuto 69’ e prende il posto di Lobotka.

Simeone 6: Sufficienza anche per il Cholito Simeone che entra al minuto 69’ e prende il posto del nigeriano Osimhen.

Raspadori 6.5: Forse l’unico che ha giocato bene in tutta la squadra. Jack Raspadori segna il goal della bandierina negli ultimi minuti quando oramai era già tutto scritto.

Zanoli SV

Zedadka SV

Barba SV

Spalletti 5: Partita non preparata nel miglior dei modi dal tecnico toscano. Il suo Napoli termina il 2022 con una sconfitta pesante. Ora l’obiettivo del Napoli è quello di arrivare pronto per la gara del 4 gennaio a San Siro contro l’Inter.

Permuta di gioielli usati o vendita su valutazione? Differenze e vantaggi

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La permuta di gioielli usati può riguardare vecchi monili di famiglia dal design ormai un po’ sorpassato; gioielli regalati e mai utilizzati o che non corrispondono più alle nuove mode del momento. Oppure, più semplicemente, la necessità di disfarsi di oggetti preziosi, ormai vecchi, dai quali si desidera magari ricavare qualcosa in termini economici.

Sono tante le motivazioni che possono spingere una persona a decidere di vendere i propri gioielli ricorrendo ad una gioielleria o ad un Compro Oro.

Vendere gioielli usati però è tutt’altro che semplice ed immediato: occorre conoscere bene le regole del mercato, la quotazione dei metalli preziosi, sapere a chi rivolgersi e, soprattutto, conoscere i meccanismi di valutazione per non incappare in affari poco proficui.

Può capitare anche che questi oggetti preziosi vengano ereditati e abbiano un valore economico notevole, ma se non si conoscono bene le regole del mercato si rischia di effettuare permute e vendite che non corrispondono al reale valore di quegli oggetti.

Permuta di gioielli usati: come funziona e a cosa fare attenzione

Ci sono due modalità attraverso le quali è possibile vendere i propri gioielli usati: il primo è ricorrere ad un Compro Oro autorizzato e l’altro è la permuta.

La prima modalità è sicuramente consigliata: quando si cerca un compro oro dove vendere i propri gioielli usati a Roma o in altre città, occorre rivolgersi a chi valuta i gioielli usati tenendo conto delle pietre preziose, della presenza o meno di una firma, della lavorazione, della rivendibilità, del prezzo di listino e di molti altri parametri. Solo così si può essere certi di fare davvero un buon affare.

La permuta invece è, a tutti gli effetti, uno scambio: chi desidera vendere i propri monili in oro o i propri gioielli, e sogna di farlo a condizioni estremamente vantaggiose, rimane sempre piacevolmente colpito all’idea di poter ricorrere alla permuta.

Questo meccanismo di scambio, infatti, risulta spesso e volentieri semplice e veloce, ma non sempre consigliabile. La permuta consiste nel cedere il proprio oro vecchio in cambio di oro nuovo, quindi molto semplicemente, ci si reca in una gioielleria che si occupa di permuta dell’oro o dell’argento, si cedono i propri gioielli ormai magari desueti e si ottiene in cambio dei monili nuovi di zecca, senza troppi problemi.

Eppure la permuta non è il metodo di vendita maggiormente consigliabile per il semplice fatto che non sempre il meccanismo di scambio è trasparente e non sempre i gioiellieri applicano la reale quotazione dell’oro e dell’argento ai gioielli che vengono portati dal cliente, portando così ad uno scambio poco proficuo per il venditore privato.

Anzi, molto spesso, chi porta i propri gioielli in oro o argento per effettuare una permuta, si ritrova di fronte ad una quotazione differente rispetto a quella che si sarebbe aspettato, per via di alcuni importanti fattori che spesso sfuggono ai non addetti ai lavori.

La prima motivazione è da ricercarsi nella tipologia di oro e argento che si sta cercando di permutare: la diversa caratura dell’oro, ad esempio, determina valutazioni anche molto differenti tra loro.

La maggior parte dell’oro che si ha normalmente a casa è di 18 carati, quasi mai di 24, quindi è chiaro che la valutazione che verrà fatta dal gioielliere che pubblicizza la permuta sarà differente rispetto a quella attesa.

La stessa cosa, naturalmente, vale per i gioielli in argento: esistono, infatti, diverse carature di questo metallo nobile che si può presentare sotto forma di argento 800, argento 925 o argento 999.

Si tratta di tipologie di argento differenti e con quotazioni diverse, dalla più bassa di 0,26 euro al grammo per l’argento 800 fino agli 0,32 euro al grammo per l’argento 999, il più pregiato.

Tuttavia questa tipologia di argento, che è il più puro di tutto, non si può recuperare se non sotto forma di lingotto, quindi è difficile parlare di permuta.

Il secondo parametro che determina la valutazione in fase di permuta sono senza dubbio le condizioni di vendita: solitamente chi offre servizi di permuta si riserva una serie di condizioni che lo favoriscono in fase di scambio.

In ogni caso è sempre consigliabile rivolgersi ai Compra Oro autorizzati dall’OAM, circuito che racchiude tutti i professionisti iscritti agli appositi registri che vengono sottoposti a regolari controlli di affidabilità e trasparenza.

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Quotazione e valutazione: le differenze da conoscere in fase di vendita

Che ci si rivolga ad una gioielleria per effettuare una permuta di gioielli usati o si scelga di rivolgersi ad un Compro Oro autorizzato, quello che non bisogna mai dimenticare di fare è conoscere la quotazione dell’oro e dell’argento in tempo reale e, soprattutto, sapere qual è la differenza tra quotazione e valutazione.

La quotazione, infatti, non è altro che il valore che viene dato all’oro e all’argento sui mercati e viene stabilito in Borsa, mentre la valutazione è il prezzo finale che viene stabilito dal negoziante.

Si tratta dunque di due valori ben diversi tra loro che occorre non confondere per non cadere in errore al momento della vendita dei propri gioielli.

Per questo motivo è sempre meglio conoscere la quotazione dell’oro, o dell’argento se si intende vendere gioielli in questo metallo prezioso, seguendo le quotazioni in tempo reale.

Questo passaggio dev’essere fatto prima di richiedere la valutazione dei propri monili, in modo da sapere in anticipo quale sarà il valore che verrà dato ai propri preziosi.

Per conoscere la quotazione dell’oro o dell’argento in tempo reale ci si può informare online sui portali dedicati: in particolare la quotazione dell’oro cambia di frequente e non è mai la stessa, perché l’oro è un materiale di difficile estrazione il cui prezzo viene fissato dai mercati e dipende direttamente dagli scambi tra acquirenti e venditori.

A differenza della quotazione, che dipende dai mercati, la valutazione dei gioielli in oro e argento viene fatta direttamente dal negoziante, gioielliere o Compro Oro che sia.

La valutazione terrà conto di una serie di fattori come la quotazione del metallo prezioso in quel momento, ma anche la tipologia di gioiello, la sua grammatura, la presenza di pietre preziose e così via.

Naturalmente è sempre bene conoscere in anteprima la quotazione del metallo, mentre la valutazione in fase di vendita può essere fatta sempre, anche per la permuta.

Addio allo Spid per l’identità unica digitale? Cosa è? Come si usa?

L’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) è un sistema di autenticazione che permette ai cittadini italiani di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati aderenti con un’unica username e password. #SPID #SistemaPubblicodiIdentitàDigitale #identitàdigitale #PubblicaAmministrazione

Addio allo Spid per l’identità unica digitale? Cosa è? Come si usa?

SPID è stato lanciato nel 2016 [2], ma secondo alcune fonti [3], il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione Tecnologica, Alessio Butti, Fratelli d’Italia, ha dichiarato l’intenzione di “spegnere gradualmente SPID” e di “facilitare l’azione delle nostre imprese e dei cittadini con la Pubblica Amministrazione” passando al CIE.
Tuttavia, il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Alessandro Cattaneo, ha affermato che SPID non sarà cancellato [4].

Inoltre, secondo un articolo del Sole 24 Ore [1], l’Unione Europea è impegnata in un processo di integrazione delle identità digitali dei cittadini europei in una app unica, che dovrebbe includere anche carta d’identità, patente di guida e altri documenti.
Tuttavia, questo processo potrebbe incontrare ostacoli nella centralizzazione dell’integrazione.

In ogni caso, l’identità digitale è un argomento importante poiché si tratta dell’identità dei cittadini, che merita di essere generata e custodita con cura [5]. Resta da vedere come evolverà il sistema di identità digitale SPID e se verrà effettivamente “spento” o integrato in una soluzione più ampia a livello europeo

SPID come si usa, quanto costa e qual è l’ambito di utilizzo.

SPID, l'accesso ai servizi online della Pubblica AmministrazioneAttualmente, SPID è ampiamente utilizzato in Italia e rappresenta il modo più semplice e veloce per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione.
Per ottenere SPID, è necessario scegliere una delle identità digitali rilasciate da uno dei diversi Identity Provider (IdP) accreditati e seguire la procedura di registrazione.

Dal mese di aprile non è più possibile richiedere il riconoscimento gratuito allo sportello postale per ottenere lo SPID Poste Italiane. Quindi da allora in poi il costo della procedura di riconoscimento è passata ad avere un costo  di 12 euro.

Una volta ottenuto SPID, è possibile accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati accreditati utilizzando le credenziali SPID.

Inoltre, a partire dal 1° luglio 2021 è obbligatorio per legge utilizzare SPID per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione.
Ciò significa che per accedere a questi servizi sarà necessario disporre di un’identità digitale valida e utilizzarla per autenticarsi.

Ci sono diversi gestori disponibili, ognuno dei quali offre diversi pacchetti di servizi a prezzi variabili. Una volta ottenuta l’identità digitale, è possibile utilizzare le credenziali SPID per accedere ai servizi online compatibili con il sistema.

In generale, SPID rappresenta uno strumento importante per semplificare l’accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione e per promuovere l’utilizzo delle tecnologie digitali in Italia.

Per utilizzare SPID, è necessario richiedere un’identità digitale presso uno dei gestori accreditati dall’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale).

L’ambito di utilizzo di SPID è ampio e comprende molti servizi online della pubblica amministrazione, come ad esempio

  1. il portale dell’INPS, il sito dell’Agenzia delle Entrate,
  2. il sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli,
  3. il portale dell’Unione Europea e molti altri ancora.

Inoltre, è stato integrato con altri sistemi di autenticazione, come il Sistema di Autenticazione Unificata ed ancora, alcune aziende private, come ad esempio alcune compagnie di assicurazione, che lo hanno adottato come metodo di autenticazione per i loro servizi online

FONTI:

 [1] “Tanto più che l’Unione europea è impegnata in un processo di integrazione delle identità digitali dei cittadini europei in una app unica chiamata a includere carta d’identità, patente …”

[2] “Il 15 marzo del 2016, quando è partito ufficialmente SPID, veramente in pochi hanno avuto fede nelle potenzialità del sistema, come ad esempio l’allora Ministra per la Pubblica Amministrazione Marianna Madia che aveva la delega all’innovazione.
I primi mesi hanno visto una situazione di stallo alla messicana: nessuno faceva niente perché aspettava la mossa dell’altro.”

[3] “Come riportato da Adnkronos, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti ha infatti dichiarato l’intenzione di « spegnere gradualmente Spid che raccoglie una serie di identità digitali e facilitare lazione delle nostre imprese e dei cittadini con la Pubblica amministrazione.”

[4] “L’identità digitale Spid, in ogni caso, non sarà cancellata, garantisce il capogruppo di Forza Italia alla Camera Alessandro Cattaneo. «Lo Spid è uno strumento che semplifica la vita dei …”

[5] “È dell’identità dei cittadini che stiamo parlando, dunque di qualcosa di unico, che merita di essere generato e custodito con grande cura, ma che, ad oggi, si poggia su di un sistema pubblico …”

 

De Sanzo, scopriamo il prossimo allenatore avversario delle Vespe

De Sanzo è l’allenatore della Gelbison subentrato a Gianluca Esposito nelle prime giornate di campionato dopo la sconfitta con la Virtus Francavilla. Scopriamo la sua carriera prima da calciatore e poi da allenatore e i suoi incroci nel passato con la Juve Stabia. 

LA CARRIERA DA CALCIATORE DI FABIO DE SANZO, ATTUALE ALLENATORE DELLA GELBISON CHE VENERDI’ AFFRONTERA’ LA JUVE STABIA.

Fabio De Sanzo, nato a Castrovillari il 5/10/1972, è stato da calciatore un difensore centrale che ha iniziato la sua carriera proprio nella squadra della sua città, il Castrovillari in Promozione nella stagione 1990-91.

Dopo una parentesi al Santemetrio in Serie D e al Corigliano in Eccellenza, De Sanzo torna a Castrovillari dove resta fino al 1998 in Serie C 2.

Nel 1998-99 passa in C1 al Giulianova e qui c’è un importante incrocio con la Juve Stabia. Infatti nel giugno del 1999 De Sanzo sarà il difensore centrale di quel Giulianova che verrà eliminato dalla Juve Stabia di Roberto Fiore nella semifinale playoff (3-2 per il Giulianova all’andata e 2-0 per le Vespe in un Menti con circa 6.000 presenze sugli spalti e doppietta di Fresta. De Sanzo giocò entrambe le gare e fu anche ammonito al ritorno.

L’anno dopo lo ritroviamo alla Fermana in Serie B prima di passare nel corso del campionato al Foggia in C2. Poi per De Sanzo un lungo girovagare tra Serie C e Serie D tra Catanzaro, Palmese, Gallipoli, Paganese, Monopoli, Sangiuseppese e di nuovo Castrovillari.

LA CARRIERA DA ALLENATORE DI FABIO DE SANZO, ALLENATORE DELLA GELBISON.

De Sanzo, da sempre fautore del modulo tattico 3-5-2 che utilizzerà anche al Menti contro la Juve Stabia, inizia la sua carriera da vice allenatore della Paganese nella stagione 2017-2018. Nel corso della stessa stagione diventa anche primo allenatore della Paganese.

Confermato alla guida tecnica della Paganese anche per l’anno successivo. Risale proprio alla stagione 2018-2019 l’unico precedente di De Sanzo contro la Juve Stabia. il 27 gennaio 2019 infatti al Menti le Vespe batterono la Paganese con un gran gol di Calò con De Sanzo alla guida tecnica della squadra di Pagani.

Dopo un anno al Corigliano nella stagione 2019-2020, De Sanzo passa nella stagione successiva 2020-21 alla guida tecnica dell’Acireale con cui sfiora la promozione in Serie C prima di passare alla Gelbison con cui firma un contratto annuale fino al 30 giugno 2023.

Nessun precedente tra i due allenatori di Juve Stabia e Gelbison: Colucci e De Sanzo non si sono mai affrontati.

 

Fonte Foto: lacittadisalerno.it 

Inaugurazione del museo Logos realizzato dall’imprenditore Carmine Cardinale

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È stato inaugurato il museo Logos realizzato dall’imprenditore Carmine Cardinale

Inaugurazione del museo Logos realizzato dall’imprenditore Carmine Cardinale

ARTICOLO DI CARLO AMETRANO

Sabato 17 Dicembre si è svolta presso il Convento San Francesco di Paola, sito in Vibonati (SA), l’inaugurazione del Museo Logos, che accoglie al suo interno la Mostra presepiale suddivisa in 27 stanze, che ripercorre 2500 anni di storia, con le tappe più significative della vita di Gesù, messe in scena attraverso migliaia di statue semoventi. Il promotore del Museo è l’imprenditore Carmine Cardinale, originario di Teggiano, che ha scelto il Convento di Vibonati come location per allestire un museo da Guinness dei primati. Ad appoggiare la sua iniziativa, le figlie, Rossella ed Erika Cardinale, giovani imprenditrici entusiaste di essersi cimentate in questa sfida dal grande valore artistico e culturale.

Presentato il museo Logos

Evidente l’emozione di tagliare il nastro che ha permesso di aprire le porte al pubblico, mostrando il frutto di tanti mesi di lavoro. Ancor più emozionante è stato il discorso di Don Vincenzo Federico, responsabile della Caritas della Diocesi di Teggiano Policastro e uomo di fiducia del Vescovo Antonio De Luca, che ha benedetto il Museo definendolo “un miracolo che ha lasciato tutti a bocca aperta”.

Grandi ospiti

Oltre al Sindaco di Vibonati, Manuel Borrelli, erano presenti anche numerosi esponenti del territorio, a partire dal Presidente della Provincia di Salerno Francesco Alfieri, il Consigliere Regionale Tommaso Pellegrino, i Consiglieri regionali Carmelo Stanziola e Pasquale Sorrentino, l’Onorevole Attilio Pierro e il Senatore Francesco Castiello. Dopo aver visitato il Museo che ha lasciato i presenti colmi di stupore per via dell’incredibile suggestione che le 27 stanze allestite riescono a evocare, ha avuto inizio la presentazione della mostra, avvenuta nella sala teatro del Convento, moderata dall’attore e conduttore televisivo Beppe Convertini e dalla regista cinematografica, scrittrice e giornalista, Stefania Capobianco.

“Vedere la meraviglia e lo stupore negli occhi dei visitatori è stata un’enorme soddisfazione che ha ripagato di tutti i sacrifici fatti”, ha dichiarato sul palco l’imprenditore Carmine Cardinale, che ha ringraziato pubblicamente tutte le persone che hanno lavorato alla realizzazione del Museo, dichiarando di voler investire tutti i proventi in ulteriori progetti a beneficio del territorio.

Le parole dei protagonisti

È poi intervenuta Rossella Cardinale che ha posto l’accento sull’importanza del Museo come veicolo di cultura, storia e arte.

“Il Museo Logos è fruibile da un target molto ampio di persone, dai bambini che possono ammirare la qualità artistica di ogni stanza, fino alle persone adulte che sicuramente apprezzeranno anche tutto lo studio culturale e storico che c’è dietro ogni singola scena”, afferma Rossella.

Ad accogliere con entusiasmo il progetto del museo, anche Erika Cardinale che ha colto la sfida con l’obiettivo di trasformare Vibonati in un paese da Guinness.

Il Sindaco si è poi soffermato sul valore prezioso che uomini come Carmine Cardinale rivestono per il territorio, sottolineando quanto questo sia solo il primo tassello di un progetto ben più ambizioso di cui beneficeranno tutti i cittadini.

Il prossimo obiettivo“, afferma il Sindaco, “è quello di coinvolgere tutte le istituzioni e le scuole sia a livello regionale che nazionale”.

Per concludere il Natale

Uno spazio magico è stato riservato ai bambini che potranno immergersi nel Villaggio animato di Babbo Natale, in cui gli elfi spaccano la legna, impacchettano regali e li trascinano sotto un suggestivo cielo colorato dall’aurora boreale, per poi essere accolti da Babbo Natale e dalla Befana.

Il Museo Logos si configura quindi come un Museo permanente, location che ospiterà un susseguirsi di eventi culturali con l’obiettivo di diventare nell’immaginario collettivo, un luogo di condivisione in cui arte e storia si intrecciano.

D’Onofrio: “La Juve Stabia deve capire cosa vuole fare da grande”

Gaetano D’Onofrio, corrispondente de Il Mattino, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese” che va in onda ogni lunedì dalle ore 20:30 sui canali social ViViCentro.

Le dichiarazioni di Gaetano D’Onofrio sul momento della Juve Stabia sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Tutto sommato la Juve Stabia non ha subito il Cerignola in modo netto. Per tutto il secondo tempo è stata la Juve Stabia a tenere il pallino del gioco. Non dimentichiamo che il Cerignola aveva creato qualche problema in Coppa Italia. Probabilmente non si è arrivato anche col giusto approccio alla gara. Forse sarebbe stato meglio giocare domenica in contemporanea col Giugliano e le altre. Ma ci può stare.

Non sono d’accordo con Colucci quando dice che il campionato è livellato verso l’alto. Le prime tre stanno facendo un campionato a parte. Il rammarico maggiore per la gara di ieri è non aver recuperato terreno sul Pescara. Poter arrivare terzi non è da escludere totalmente.

Personalmente la Juve Stabia ha perso punti importanti a Crotone. Forse riuscire a portare via punti da Crotone sarebbe stato importante. Forse in quella fase poteva cambiare qualcosa e si poteva recuperare qualcosina. Quella era una fase difficile in cui la Juve Stabia non faceva risultati e ha rischiato anche di perdere l’allenatore.

Nella fase finale ieri probabilmente la Juve Stabia avrebbe meritato anche il pareggio a Cerignola.

Sarebbe facile dire che Santos è quello che mi ha deluso di più. Onestamente credo che sia un mercato difficile per la Juve Stabia perché ha fatto bene la squadra e privarsi di qualcuno non sarà facile.

Forse ci si aspettava di più da Bentivegna anche se ha giocato poco finora. Credo che più che pensare al mercato di gennaio bisogna pensare al prossimo mercato di giugno. La Juve Stabia deve capire cosa vuole fare da grande. Ora la società deve fermarsi un attimo e pensare a cosa fare anche nel prossimo futuro. Importante pensare anche al lungo periodo”.

Longobardi: “A Cerignola brutto primo tempo della Juve Stabia ma ottima reazione”

Simone Longobardi, tifoso della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese” che va in onda ogni lunedì dalle ore 20:30 sui canali social ViViCentro.

Le dichiarazioni di Simone Longobardi sul momento della Juve Stabia sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Ieri ho visto un primo tempo in cui la Juve Stabia non ha giocato bene. Il Cerignola ha giocato meglio nel primo tempo ma mi è piaciuta la reazione delle Vespe. Non dimentichiamo che abbiamo colpito tre pali e c’è da apprezzare la reazione. Ci sta dopo 7 gare con risultati utili una sconfitta con il Cerignola che è una delle poche squadre che sta viaggiando con numeri stratosferici.

Non mi sarei aspettato un quarto posto al termine del girone di andata. Ho visto una Juve Stabia in grado di poter mettere sotto qualsiasi squadra. E’ una Juve Stabia che se la può giocare con chiunque e non mi sarei aspettato un quarto posto e perciò sono contento.

Mi aspetto una punta dal mercato tipo Marotta come due anni fa quando il tecnico era Padalino. Le prestazioni di Zigoni e Santos assomigliano più a quelle che fornì Romero due anni fa. Mi aspetto anche un terzino che possa far rifiatare Mignanelli. Inoltre servirebbe un esterno offensivo che salta l’uomo e crea la superiorità numerica. Anche Tonucci potrebbe essere oggetto di qualche trattativa in uscita.

Quando ho fatto l’abbonamento sapevo che la tessera includeva 17 gare e 2 erano a pagamento. A giugno abbiamo usufruito di prezzi modici.

Guarracino sta crescendo, lo abbiamo visto nelle ultime gare e ieri è entrato molto bene. Per i cambi forse Silipo e Pandolfi ieri non erano in partita e li avrei cambiati prima.

Barosi è il calciatore che mi ha più impressionato di più e anche Mignanelli mi ha colpito tantissimo. Chi mi ha convinto di meno è stato sicuramente Gerbo ma anche Santos e Zigoni e forse anche da Silipo mi sarei aspettato di più.

Mignanelli viene da grandi prestazioni e ci sta qualche gara un po’ sotto tono come ieri. Purtroppo, ieri tutto il settore difensivo ha fatto fatica ma lo reputo un grande terzino”.

Juve Stabia (Editoriale): 19 e il Miracolo di San Gennaro

Juve Stabia, si è concluso il girone di andata dopo aver disputato 19 partite su 38, con le Vespe al quarto posto della classifica.

Diciannove partite andate, rimpianti, rimorsi, ma anche un Miracolo, quarti in classifica, grande, inaspettato, che fa ancora più rumore.

“E fai rumore qui, e non lo so se mi fai bene, se il tuo rumore mi conviene, ma fai rumore sì, chè non lo posso sopportare questo silenzio innaturale tra me e te!”, recitava Diodato al Festival di Sanremo.

Il silenzio che ieri ha accompagnato le vespe dopo l’amara sconfitta con il Cerignola.

Una serie di scontri incontri, casualità o destino, disavventure o avventure sfortunate non hanno permesso alla Juve Stabia di continuare nei sette risultati utili delle ultime prestazioni.

Si perde così anche il record di Barosi nel mantenere la sua porta vergine.

Un rendimento costruito principalmente sulla solidità della difesa, la meno perforata del girone C dopo quella dell’inarrivabile Catanzaro.

Impermeabilità che compensa al tempo stesso l’inefficienza di un attacco sterile, che non riesce ad ingranare.

Ricordiamo, infatti, che risulta essere il meno prolifico (16 gol, esclusi i 2 di ieri) tra le prime dieci dell’attuale classifica.

Una squadra che, nel posticipo contro il Cerignola, ancora una volta non fa emergere cattiveria agonistica, che si rimpalla invece di reagire perdendo opportunità e punti.

Juve Stabia: a metà tra sogno e realtà

Sei gol, tre pali e tantissime occasioni hanno caratterizzato il match del Monterisi che ha visto prevalere gli ofantini che ritornano al successo dopo due sconfitte e un pareggio.

Cade la magia per la Juve Stabia.

Eppure qualcosa di mistico c’è. Tra i diversi episodi miracolosi che vedono San Gennaro protagonista, il più importante ed emblematico è certamente il miracolo dello scioglimento del sangue del Santo contenuto nell’ampolla più grande, custodita all’interno del Duomo di Napoli.

Tra fede, tradizione, scienza e superstizione, il miracolo del sangue viene guardato con occhi meravigliati tanto dai fedeli quanto da chi non è credente.

Paragonando le vespe ad un destino che tutti davano per spacciato, soprattutto dopo il momento buio attraversato, la classifica appare davvero prodigiosa.

Vero è che alla guida dell’ampolla calcistica stabiese, c’è un allenatore tenace e determinato.

Mister Colucci

Mister Leonardo Colucci, persona dalle grandi doti sportive ed umane, non si è mai risparmiato di difendere i suoi uomini.

Anche dopo il match di ieri, è sembrato come un padre che abbraccia, attraverso le parole del post gara, i suoi figli indisciplinati di tempo e di azioni.

E nel frastuono di una vittoria desiderata ma non abbastanza, emerge una gara rocambolesca per cui si necessita di sciogliere alcuni piedi impacciati anche dei giocatori più in vista di questo Campionato.

E se San Gennaro sta ai napoletani, perché non pensare che Mister Colucci stia agli stabiesi?

Leonà, piensace tu, facci sognare un po’ di più. Muovi l’ampolla del Romeo Menti e dona a tutto il popolo stabiese un’emozione che non mente.

Tra sogni e realtà, ai tifosi gialloblè basta pensare che i playout non siano un totale blackout!

Terry Hall, il cantante già dei The Specials, è morto all’età di 63 anni

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Il cantante britannico Terry Hall, membro anche dei The Specials è morto all’età di 63 anni dopo una breve malattia, come fa sapere la famiglia.

Terry Hall, il cantante già dei The Specials, è morto all’età di 63 anni

Terry Hall era un cantante britannico conosciuto soprattutto per essere il leader della band ska The Specials, attiva negli anni ’70 e ’80.

Hall è nato a Coventry, in Inghilterra, nel 1956 e ha iniziato la sua carriera musicale negli anni ’70 come membro dei The Coventry Automatics, che poi diventeranno i The Specials.

La band è diventata famosa per la sua musica ska, un genere musicale nato in Giamaica negli anni ’60 e poi diffusosi in Gran Bretagna, dove ha influenzato il movimento mod e la scena punk.

I The Specials hanno raggiunto il successo commerciale negli anni ’80 con brani come “A Message to You Rudy” e “Too Much Too Young”, e hanno contribuito a diffondere il genere ska in tutto il mondo.

Hall è stato anche attivo come attivista politico e sociale, e ha utilizzato la sua musica come mezzo per promuovere i diritti dei giovani e la giustizia sociale.

Dopo lo scioglimento dei The Specials, Hall ha continuato a fare musica come solista, pubblicando numerosi album e collaborando con altri artisti.

Nel corso della sua carriera, Hall è diventato una figura importante nella storia della musica ska e ha influenzato numerosi artisti successivi.

Terry Hall, il cantante già dei The Specials, è morto all’età di 63 anni / Attualità

Audace Cerignola – Juve Stabia 4 – 2. Il Podio Gialloblu

La Juve Stabia si sveglia troppo tardi a Cerignola, accorciando per due volte le distanza dopo i tre gol dei pugliesi, che poi chiudono il match nel finale.

PODIO

Medaglia d’oro: a Christian Santos, che tiene in vita la Juve Stabia.Il venezuelano entra in campo quando il risultato è ormai compromesso e invece dà la scossa in grado di tenere fino praticamente alla fine in ansia il Cerignola. Il 99 fa quello che gli si chiede, e che tra l’altro si vede spesso nei video presenti in rete delle sue prodezze, ovvero lanciarsi senza paura sui palloni che vagano in area, tramutandoli attivamente in occasioni o gol. Bellissima ed efficace l’acrobazia che buca per la seconda volta i pugliesi: che sia geesto ripetuto più volte anche nel prosieguo di stagione.

Medaglia d’oro: a Daniele Mignanelli, che nel secondo tempo aggiusta una prestazione stranamente sotto tono. Il terzino della Juve Stabia si mostra subito nervoso, troppo, incappando in un giallo che rischia di tramutarsi in rosso già prima dell’intervallo; nella ripresa invece il 19 sgomma sulla fascia sinistra, regalando cross a ripetizione per le punte che occupano l’area. E’ un cioccolatino degno di San Valentino quello che offre a Pandolfi, macchinoso nel cercare il tiro.

Medaglia di bronzo: a Mariano Guarracino, che entra bene in un momento nero del match. Colucci lo butta dentro un po’ per ravvivare la squadra e un po’, probabilmente, pensando già alla gara di venerdì con la Gelbison, ed il giovane esterno stupisce per grinta e rapidità di esecuzione. Idee chiare e passo veloce per lui, che pesca Zigoni per il possibile 3-3 ma il 9 incredibilmente non arriva sulla palla solo da appoggiare in rete.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Tommaso Maggioni che stecca senza appelli la gara. Pronti via e l’esterno basso di fa superare (insieme ad Altobelli) da Malcore senza opporre particolare resistenza e da lì la sua gara non ra registrare squilli. Anzi il 96 è in costante difficoltà sulle continue scorribande del Cerignola né riesce a staccarsi in fase di spinta per servire gli attaccanti.

Medaglia d’argento: a Luca Berardocco, troppo flemmatico nella gestione e nel giro palla. Il regista stabiese ha il merito, misto alla sfortuna, di centrare il palo con una gran conclusione dalla distanza ma, sul ribaltamento di fronte, cincischia con la palla nell’area stabiese, facendola soffiare da Achik che serve a D’Andrea la palla del terzo gol cerignolano.

Medaglia di bronzo: a Manuel Ricci che non prende per mano i compagni. In una gara in salita per tanti motivi diversi, l’ex Potenza scompare senza sopperire alla giornata opaca di Berardocco. Il rischio concreto è che la sua duttilità, da risorsa, diventi quasi un fattore di confusione e poca incisività.

Juve Stabia, indetta la “Giornata Gialloblè” per il derby con la Gelbison

Juve Stabia, indetta la “Giornata Gialloblè” per il derby con la Gelbison: i prezzi e le modalità di acquisto dei biglietti nel comunicato ufficiale della Juve Stabia.

Di seguito il comunicato ufficiale della Juve Stabia con i prezzi e le modalità d’acquisto dei tagliandi per il match con la Gelbison valevole per la ventesima giornata del campionato di Lega Pro Girone C.

“La S.S. Juve Stabia rende noto che in occasione dell’incontro Juve Stabia-Gelbison, in programma venerdì 23 dicembre alle ore 20:30 presso lo Stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, è stata indetta la ‘Giornata Gialloblè’. Pertanto, per questa gara gli abbonamenti non saranno validi e non saranno concessi accrediti ed entrate di favore.

Come annunciato nel comunicato del 06/09/2022, chi ha sottoscritto l’abbonamento dal 1 luglio al 31 luglio e dal 1 agosto al 5 settembre, pagandolo a prezzo pieno, riceverà in omaggio il biglietto d’ingresso per la ‘Giornata Gialloblè’. Per ritirare il titolo d’accesso, basterà recarsi al botteghino dello stadio, negli orari di apertura, muniti di documento di riconoscimento e abbonamento. Non sarà possibile ritirare il biglietto nel giorno della gara.

Ogni tifoso stabiese, a partire dalla società, contribuirà a questo appuntamento con l’Amore per i colori gialloblé acquistando il biglietto. Un modo per sentirsi tutti uniti dalla stessa passione e per dimostrare l’attaccamento alla nostra fede calcistica.

I biglietti per assistere alla gara saranno disponibili in prevendita a partire dalle ore 15 di questo pomeriggio.

Si rende noto, quindi, che saranno disponibili:
Curva San Marco € 10 – ridotti 6/16 anni, donne € 6;
Tribuna Varano € 13 – ridotti 6/16 anni, donne € 8;
Tribuna Quisisana € 16 – ridotti 6/16 anni, donne 10;
Tribuna Monte Faito € 20 – ridotti 6/16 anni, donne € 15.

I tagliandi potranno essere acquistati nei seguenti punti vendita:
Bar Dolci Momenti, Via G. Cosenza 192;
Bar Gialloblu, Viale Europa 101;
Agenzia Intralot, Viale Europa 31;
Tabaccheria del Corso, Corso Vittorio Emanuele 11;
Planet Davidos, C.so Alcide De Gasperi 114/116;
Goldbet, Piazza Giovanni XXIII, 33;
Anca Caffè, Strada Panoramica 1b/1c;
Movida Caffè, Via Napoli 297.

La prevendita al botteghino dello stadio Romeo Menti sarà attiva nei giorni di mercoledì e giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

Si ricorda, inoltre, che per l’accesso allo stadio Romeo Menti è CONSIGLIATO l’uso della mascherina nel rispetto delle normative COVID-19.

Si invitano i tifosi ad anticipare l’ingresso all’impianto per evitare assembramenti.

S.S. Juve Stabia”. 

Petrazzuolo: “Parte oggi al Menti uno stage per giovani portieri con tecnici specializzati”

Amedeo Petrazzuolo, preparatore dei portieri della Juve Stabia, ha rilasciato alcune dichiarazioni sullo stage per portieri che si terrà il 20-21-22 dicembre.

Petrazzuolo, portiere dalla carriera importante, è stato prima giocatore della Juve Stabia nella stagione 2005-2006 (era in campo nella storica sfida contro il Napoli vinta dalle Vespe per 3-1 il 19 febbraio 2006 al “Romeo Menti”), poi successivamente è stato preparatore dei portieri della Nocerina nella stagione 2015-2016, del Savoia nel 2017-2018, ma soprattutto nello staff tecnico di mister Fabio Caserta nel campionato 2018-2019 stravinto dalla Juve Stabia con promozione in Serie B.

Dopo essere stato infine preparatore dei portieri dell’Ascoli in Serie B nella stagione 2020-2021, è ritornato a Castellammare a ricoprire questo ruolo nella Juve Stabia targata mister Leonardo Colucci per la stagione 2022-2023.

LO STAGE PER PORTIERI “NATALE IN GOALKEEPER”: CE NE PARLA AMEDEO PETRAZZUOLO.

Petrazzuolo si è reso promotore di una iniziativa molto importante che prende il via proprio oggi al “Romeo Menti” alle ore 17.

Si tratta di uno stage per portieri che avrà luogo oggi al “Menti” con il patrocinio del Comune di Castellammare di Stabia e in collaborazione con la S.S. Juve Stabia; domani 21 dicembre allo stadio “Varone” di S. Antonio Abate alle ore 16 con il patrocinio del Comune di S. Antonio Abate e in collaborazione con la Scuola Calcio Antoniana e infine giovedì 22 dicembre allo stadio “Piccolo” di Cercola alle 15:30 in collaborazione la Fox Soccer Cercola e il centro sportivo Cercola.

In omaggio a tutti i partecipanti verrà offerto un kit ufficiale dell’Accademia portieri “Ernesto Ferrara”.

Amedeo Petrazzuolo ha parlato dello stage per portieri ai microfoni ufficiali della Juve Stabia ed ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Saremo qui al Romeo Menti martedì 20 dicembre e poi ci sarà il 21 al Varone di S. Antonio Abate e poi il giorno dopo al Piccolo di Cercola uno stage per portieri. 

Era un pò che non facevamo stage natalizi e quant’altro perchè un pò soprattutto per la pandemia abbiamo evitato. Ora abbiamo realizzato questo stage per far stare insieme i bambini. Poi si tratta di stage importanti per far socializzare i ragazzi e per farli confrontare fra loro perchè ci sono portieri di varie squadre. E soprattutto per allenarsi con tecnici specializzati che fanno questo per lavoro e che danno molto per la crescita dei ragazzi. 

Il segreto del successo è il lavoro. Con i ragazzi della Juve Stabia abbiamo creato un bel gruppo di lavoro. Non si risparmiano in niente e si mettono sempre a mia completa disposizione e i risultati che stanno ottenendo sul campo sono più che meritati fino a questo momento”. 

natale in goalkeeper petrazzuolo

 

Solstizio d’inverno significato scientifico, storico e culturale

Il solstizio d’inverno è un fenomeno astronomico che segna il punto in cui il Sole raggiunge il suo punto più a sud nel cielo, rispetto all’equatore.
 Ciò significa che in questo giorno il Sole sorge più tardi e tramonta prima rispetto agli altri giorni dell’anno. Inoltre, il solstizio d’inverno è anche il giorno più corto dell’anno, poiché la durata del giorno è minima.

Solstizio d’inverno: significato scientifico, storico e culturale

 Il solstizio d’inverno, corrispondente al primo giorno di inverno nell’emisfero boreale e al primo giorno d’estate nell’emisfero australe.

  • La Chiesa cattolica celebra la memoria di san Pietro Canisio;
  • la religione romana festeggia gli Angeronalia, il quinto giorno dei Ludi Saturnali e il terzo dei Ludi del Sole;
  • la Wicca celebra Yule.

Il Solstizio d’Inverno è un preciso momento del moto solare rispetto alla Terra, che si verifica quando il Sole raggiunge il punto più a sud lungo il suo arco apparente nel cielo.

Ciò avviene intorno al 21 o 22 dicembre di ogni anno ma la data può variare leggermente, a seconda della posizione della Terra nella sua orbita intorno al Sole e a causa della non esatta corrispondenza tra il calendario solare e quello gregoriano.

Quest’anno, il solstizio d’inverno ci sarà domani, mercoledì 21 Dicembre.

Il solstizio d’inverno segna il giorno più corto dell’anno, con la durata della luce solare più breve rispetto a qualsiasi altro giorno.

A causa della posizione della Terra nella sua orbita, durante il solstizio d’inverno l’emisfero settentrionale è inclinato lontano dal Sole, il che significa che il Sole appare più basso nel cielo e trascorre meno tempo sopra l’orizzonte.

Il solstizio d’inverno ha un significato storico e culturale per molte culture in tutto il mondo. In molte tradizioni, il solstizio d’inverno è stato celebrato come il “giorno della luce” o il “giorno della resurrezione della luce”, poiché rappresenta il momento in cui la luce inizia a tornare dopo il periodo più buio dell’anno.

Molti festeggiamenti del solstizio d’inverno includono la decorazione con luci, il falò e la celebrazione delle festività natalizie.

Oltre al suo significato storico e culturale, il solstizio d’inverno ha anche un impatto scientifico importante.

Poiché il solstizio d’inverno segna il giorno più corto dell’anno, è spesso usato come un marcatore delle stagioni.

A causa della sua posizione nella orbita della Terra, il solstizio d’inverno segna l’inizio dell’inverno nell’emisfero settentrionale e l’inizio dell’estate nell’emisfero meridionale.

Per finire, oltre a essere un importante evento astronomico e culturale, il solstizio d’inverno è anche un momento per riflettere sulla natura ciclica della vita e su come ogni fine porti con sé un nuovo inizio.

Solstizio d’inverno: significato scientifico, storico e culturale / eventi

Audace Cerignola-Juve Stabia 4-2, le pagelle delle Vespe

Juve Stabia, gara per consolidare la posizione playoff per le Vespe, quella del riscatto per l’Audace Cerignola. Fa ritorno a casa il Cerignolano doc mister Colucci che questa volta non opera cambi rispetto alla formazione che nell’ultima sul terreno di casa ha avuto la meglio sul Messina, dando piena fiducia a quello che sembra ad oggi un undici base. Qualche cambio invece sulla sponda ofantina che deve fare a meno dello squalificato Blondett e che in attacco presenta il duo D’Andrea-
Malcore.

Di seguito le pagelle della Juve Stabia nella brutta sconfitta di Cerignola.

Barosi 5,5: Sui gol subiti non può piu di tanto, in generale serata non tranquilla con azioni avversarie sempre pericolose. Miracolo su Achik nel secondo tempo e non solo.

Maggioni 5: Non spinge e soffre le spinte da quel lato di Russo e Sainz Maza, prova incolore.

Caldore 5: Serata di gran lavoro, per vie centrali Malcore e compagni fanno il bello e cattivo tempo, poco lucido.

Altobelli 5: In questa gara ha pagato in maniera chiara il fuori ruolo trovandosi spesso fuori dai meccanismi difensivi.

Mignanelli 5: Gara nervosa e con poco appeal, la solita grinta ma questa volta un po’ controproducente. Suo l’assist per il gol di Zigoni.

Ricci 5: Si ritrova in un centrocampo folto di maglie giallo azzurre che hanno sempre la meglio, colleziona anche lui un legno.

Berardocco 5 : Tocca una miriade di palloni ma non sempre fa ripartire bene i suoi, non si risparmia ma stasera avversari dappertutto che sono sembrati più vivi e veloci. Nel secondo colpisce un palo dalla distanza.

Scaccabarozzi 5: La traversa del primo tempo grida ancora vendetta, ma tutto sommato troppo poco per incidere sulla gara.

Silipo 5: Si da da fare ma a fasi alterne, è sembrato troppo lezioso e lento in una gara che chiedeva tutt’altro.

Pandolfi 5: Anche lui poco lucido e pronto a saltare l’uomo per fare la differenza, anzi soffre il sistematico raddoppio degli avversari.

Zigoni 5,5: Purtroppo sembra aver fatto più di un passo indietro rispetto ai piccoli passi positivi che aveva fatto intravedere. Trova il gol nel secondo tempo.

Santos (dal 65′) 5,5 : trova un gol in acrobazia nel cuore dell’area avversaria e cerca di dare la carica.

D’Agostino (dal 65′) 5,5: Da vivacità su quel lato e contribuisce ad un risveglio probabilmente molto tardivo, nel finale va vicino al clamoroso 3-3.

Guarracino (dal 65′) 5,5: Il bel cross per Zigoni che manca il bersaglio grosso, rimane la bella azione dal suo ingresso in campo , condito comunque da una buona verve.

Gerbo ( dal 78′): s.v.
Della Pietra ( dal 92′): s.v.

Mr. Colucci 5: Fatica e non poco la sua squadra specialmente nel primo tempo con un approccio molle e nervoso, il centrocampo è sembrato il settore dove si è sofferto di più nel quale i gialloblù sono sempre arrivati in ritardo sulle seconde palle, soffrendo molto le ripartenze degli avversari. Serata da archiviare e dimenticare in fretta con la speranza che tutto quello che c’era da sbagliare sia stato fatto qui in terra ofantina.

 

A cura di Giovanni Donnarumma.