Visitare i Musei Vaticani è sempre un’esperienza straordinaria, ma per chi arriva dalla Campania, c’è un motivo in più per varcare i cancelli di questo scrigno d’arte: tra le infinite meraviglie custodite, sono numerosi i capolavori che raccontano la storia, l’arte e la spiritualità della nostra terra.
Durante una recente visita, abbiamo intrapreso un percorso mirato, alla scoperta delle opere che legano i Musei Vaticani a Napoli e al Sud Italia, testimoniando il ruolo centrale che la nostra regione ha avuto nei secoli nell’ambito della produzione artistica e del patrimonio ecclesiastico.
Nella Pinacoteca Vaticana, ad esempio, spicca una delle opere più preziose di Caravaggio: la celebre “Deposizione”, proveniente originariamente dalla Chiesa di Santa Maria in Vallicella, ma con un’estetica che richiama fortemente le sue esperienze napoletane.L’uso del chiaroscuro, la drammaticità dei volti e la corporeità dei personaggi ricordano lo stile che Caravaggio affinò proprio durante il suo soggiorno a Napoli nei primi anni del Seicento.
Ma la presenza della Campania nei Musei Vaticani non è solo pittorica.
Nella Collezione Gregoriana Egizia e nel Museo Pio Clementino, si trovano reperti provenienti dagli scavi di Pompei, Ercolano e Cuma, arrivati a Roma durante il periodo borbonico o donati alla Santa Sede da nobili collezionisti.Statue, busti e mosaici che testimoniano la ricchezza e la vivacità culturale dell’antica Campania felix.
In uno spazio più raccolto, ma non meno suggestivo, troviamo anche un riferimento alla più popolare delle tradizioni campane: il presepe napoletano.
Ogni anno, nella stagione natalizia, i Musei Vaticani allestiscono una sezione dedicata alla Natività con opere provenienti da tutto il mondo, ma le figure in terracotta della scuola napoletana del ‘700, con i loro dettagli realistici e le vesti in tessuto, restano sempre tra le più apprezzate dai visitatori.
La visita si chiude con una consapevolezza profonda: la Campania non è solo spettatrice, ma protagonista della grande storia dell’arte sacra e della cultura universale.Le opere presenti nei Musei Vaticani parlano ancora oggi della vitalità culturale della nostra terra, del talento dei suoi artisti e della sua centralità spirituale.
Un viaggio a Roma, quindi, può diventare anche un modo per riscoprire le nostre radici, osservandole da una nuova prospettiva: quella di chi, a migliaia di chilometri, riconosce nella bellezza di un’opera l’inconfondibile impronta della Campania.





