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Castellammare di Stabia

Monza – Napoli, Conte: Stiamo facendo qualcosa di incredibile. Non voglio essere il parafulmine del miracolo

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issione compiuta, seppur con un po’ di apprensione nel finale.Il Napoli espugna Monza e continua la corsa Scudetto.

Conte si presenta soddisfatto, ma anche consapevole delle difficoltà:

“Le gambe iniziano a essere pesanti, soprattutto quando ti ritrovi a lottare per qualcosa che a inizio anno sembrava impensabile.

Se qualcuno mi avesse detto che saremmo stati in corsa con l’Inter, dopo un distacco di 40 punti l’anno scorso e con 20 punti di differenza da squadre come Juve, Milan e Atalanta, l’avrei preso per matto.Invece stiamo facendo qualcosa di straordinario.

Ogni domenica superiamo nuovi ostacoli.Anche ieri abbiamo perso Neres per un problema al soleo, Juan Jesus ha chiuso la stagione dopo aver sostituito alla grande Buongiorno.

Oggi ha esordito Rafa Marin: se lo è meritato e ha fatto benissimo.La sua serietà è stata premiata.

Sono tante le cose positive. È chiaro che i punti ora pesano.In casa ci aiuta l’entusiasmo del pubblico, mentre fuori casa non vincevamo da un po’.

Ma oggi mi è piaciuto vedere la squadra sempre dentro la partita: è segno di maturità.Ho detto ai ragazzi che, per molti di loro, è la prima volta che vivono una lotta punto a punto.

Io lo so bene: da giocatore mi è successo spesso, da allenatore un po’ meno.Ma questo tipo di testa a testa ti svuota, non solo fisicamente ma mentalmente.”

Poi, Conte si sofferma anche sul suo rapporto con la città e sul futuro:

“A Napoli sto benissimo.

Mi sono integrato con la mia famiglia, viviamo in centro, vediamo il mare, c’è il sole, si mangia divinamente.La gente è accogliente, la città e il popolo mi emozionano.

Ma non posso fermarmi a questo.Porto con me una responsabilità.

Spesso sento dire: ‘C’è Conte, deve vincere per forza’.Ma perché?

Perché questa pressione?Io la sento, e non voglio deludere nessuno.

Però certe cose richiedono programmazione seria, non miracoli.Ho grande stima del presidente e della sua famiglia.

Sono qui anche per loro.Ma ho capito che il tifoso napoletano vuole vincere.

E se non vince, può diventare cattivo.Devo tenerne conto.

L’anno prossimo non voglio essere il bersaglio facile.Oggi siamo felici perché la Champions torna a Napoli, e anche gli introiti. È il minimo che potevo restituire a questo popolo.

Ora cerchiamo, con serenità, di vincere il campionato.I ragazzi danno tutto per questa maglia.

Se ci riusciremo non lo so, ma stiamo facendo di tutto.”

Infine, un accenno alla pressione mediatica e al rapporto con l’ambiente:

“Ho un ottimo rapporto con il presidente, è una persona perbene.Io rispetto tutti, ma non sempre il rispetto è reciproco.

Ieri ho visto dello sciacallaggio mediatico che mi ha ferito.Questo mi rammarica.

Voglio proteggere me stesso e il gruppo.Se riusciremo a farlo insieme, bene.

Altrimenti sarà stato comunque un bellissimo viaggio.E lo dico per Napoli.”

Alla domanda su cosa serva per arrivare fino in fondo, Conte risponde:

“Servono fiducia e un pizzico di fortuna.

Da gennaio in poi la sorte ci ha voltato le spalle, ma stiamo crescendo nella difficoltà.Stiamo costruendo una base mentale importante.

Il nostro pubblico dovrebbe essere orgoglioso.Oggi mi hanno emozionato, ma mi hanno anche dato una grande responsabilità.

E io, purtroppo o per fortuna, sono fatto così: voglio sempre ripagarli.”


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