Serie C Gir. C, promosse e bocciate della terza giornata

Nella giornata di ieri si è giocata la terza giornata di campionato: il primo turno...

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Nella giornata di ieri si è giocata la terza giornata di campionato: il primo turno settimanale degli otto previsti in questa strana stagione condizionata dai postumi del Covid. Le partite disputate sono sette, escludendo gli incontri delle due ripescate che si recupereranno più in là. La squadra che osserva, per la prima volta, il turno di riposo è il Monopoli che potrà ricaricare le energie in vista del match casalingo contro il Teramo.

Ecco le promosse e bocciate della terza giornata.

PROMOSSE

Bari – I Galletti alzano ancora una volta la cresta facendo valere tutta la propria forza e mostrandola, a sprazzi, anche a Cava de’ Tirreni. La partita è un ottovolante delle emozioni. La aprono i biancorossi con il difensore goleador Celiento, uno dei componenti della banda proveniente dal Catanzaro. Nella seconda frazione arriva anche il primo squillo in campionato del grande assente nelle scorse settimane, bomber Antenucci. Nel finale è una punizione velenosa di Citro diretta sulla testa di Celiento a decidere la gara, grazie anche all’uscita a vuoto del portiere Bisogno. Due vittorie nelle prime tre uscite con 7 gol segnati, di cui tre da Celiento che diventa capocannoniere della competizione!! Il cammino del Bari è iniziato al meglio e rischia di ammazzare il campionato prima del previsto, senza contare prevedibili cali fisiologici nel corso della stagione.

Turris – La prima volta non si scorda mai, ma a Torre del Greco ricorderanno con piacere anche il bis tra le mura amiche contro la Viterbese. Man of the match il centrocampista Franco ed il suo sinistro dinamitardo. Due conclusioni dalla distanza che fanno stropicciare gli occhi ai tifosi Torresi. Il primo resta macchiato di giallo. La conclusione batte sulla parte inferiore della traversa che sembra risputare fuori il pallone, non è dello stesso avviso l’arbitro che concede la rete tra le proteste ospiti. Il secondo è invece pura coordinazione e potenza, l’estremo difensore ospite devia ma non evita la marcatura. I tifosi Corallini staranno facendo uno screenshot alla classifica: perché dietro alla corazzata Bari c’è proprio la Turris.

Potenza – Cambiando i fattori il risultato non cambia. È questo il leitmotiv che guida il calcio a Potenza. Via Giuseppe Raffaele dalla panchina e dentro Mario Somma. Così come lascia l’ultraquarantenne Franca, il bomber che aveva trascinato i Leoni in C. Rivoluzione in porta con l’addio di Ioime e nel reparto avanzato resta solo il 2002 Volpe che a suon di prestazioni di livello è diventato un titolare. La squadra però non sembra risentirne in alcun modo. Gioca bene e crea molto, i Leoni in campo sono giovani ma sanno il fatto loro. Solo un errore del portiere Brescia non consente ai Lucani di conquistare l’intera posta in palio. Il nuovo corso del Potenza è iniziato tra le difficoltà societarie ma può ben figurare in campionato.

BOCCIATE

Palermo – Una piazza che dopo 20 anni di militanza tra Serie A e B, torna nella terza divisione nazionale e spera di essere solo di passaggio. La squadra ha delle buone individualità ma non soddisfa al meglio i tifosi Rosanero che avrebbero gradito qualche top-player in più. Difficile adattarsi ad una categoria che ormai si era dimenticata, infatti l’inizio è piuttosto balbettante. La sconfitta all’esordio con il Teramo grida vendetta, poi la partita contro il Potenza è stata rinviata causa positività nella squadra lucana. Al ritorno gli uomini di mister Boscaglia hanno dovuto fronteggiare la Ternana di Lucarelli, ex allenatore del Catania. Due sole occasioni pericolose in 90 minuti sono davvero troppe poche per una squadra del blasone di quella siciliana.

Juve Stabia – Le Vespe hanno dovuto sopportare subito la doppia trasferta e i 3 punti conquistati non sono certo da buttare. Fallito il primo big match della stagione che avrebbe fatto fare un netto balzo in avanti nelle previsioni di classifica. In ogni caso c’è da dire che il Catania non è mai stato un avversario felice. Tuttavia se diamo uno sguardo alla partita il risultato più giusto sarebbe stato il pari. Un po’ di imprecisione e due risposte super del portiere avversario negano il gol agli Stabiesi. La rete subita dagli sviluppi di calcio piazzato fa male sia per la marcatura allegra su Silvestri (tutto solo sul secondo palo) sia perché segna Tonucci, un ex non troppo amato. La squadra cerca di imbastire la reazione e spesso ci riesce. La mano di mister Padalino si intravede: giocate a due tocchi e pressing offensivo per recuperare subito il possesso. La squadra è sulla strada giusta.
(L’inserimento tra le bocciate non è una punizione ma esclusivamente una critica costruttiva per una squadra che, non dimentichiamolo, ha tracciato una linea netta per cercare di lasciarsi alle spalle il recente passato.)

Cavese – Due partite e 0 punti. Lo score parla da solo. L’inizio fa tremare i tifosi Metelliani che recriminano il mercato fatto quasi esclusivamente di giovani. La media dell’undici iniziale dei Blufoncè è appena di 22 anni, di cui la maggior parte classe 2000 ed un solo over 30, Ciro De Franco (ex Nocerina e Monopoli). Ciò nonostante la prestazione di ieri contro il Bari è stata positiva. Gli ospiti in vantaggio due volte e due volte rimontanti prima del gol decisivo al 90, dove il portiere Bisogno esce a farfalle. Mister Modica, cresciuto con un maestro come Zeman, dovrà lavorare molto per riportare il livello di calcio espresso nelle scorse annate, ha dalla sua parte la duttilità di giovani che hanno tutto da imparare. Il percorso per la Cavese resta comunque in salita, ma nulla a cui non si possa rimediare.

A cura di Raffaele Galasso

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