Senatore Ruotolo: “Questione morale, vera emergenza democratica”

Con un post pubblicato sul social Facebook, il Senatore Ruotolo esprime la sua preoccupazione sulla situazione attuale in Campania.

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Con un post pubblicato sul social Facebook, il Senatore Ruotolo esprime la sua preoccupazione sulla situazione attuale in Campania.

Senatore Ruotolo: “Questione morale, vera emergenza democratica”

Il Senatore Ruotolo ha più volte espresso le sue considerazioni in merito alle condizioni di vita nel territorio nazionale e in particolare nel territorio campano. Nell’ultimo post su Facebook si esprime senza mezze parole:

“Quando la politica abdica alla sua funzione si apre una questione di emergenza democratica. Anche Torre Annunziata, la città che nel 2019 aveva fatto pace con Giancarlo Siani, il giornalista del Mattino ucciso dalla camorra, concedendogli la cittadinanza onoraria alla memoria, deve capitolare al malaffare.
Dopo gli arresti del dirigente tecnico del Comune sei mesi fa e dell’ex vicesindaco ieri per tangenti non restano che le dimissioni. Si è già dimesso Lorenzo Diana, garante della legalità, dichiarando che ‘c’è resistenza al cambiamento’, e la stessa strada dovrà percorrere, a questo punto, il sindaco del Pd, Enzo Ascione.
Si, è un’emergenza democratica perché a migliaia di cittadini è impedito di essere correttamente governati.
A Torre Annunziata con i suoi 41 mila abitanti, nella vicina Castellammare di Stabia con gli oltre 60 mila abitanti dove si è appena insediata la commissione d’accesso per verificare eventuali infiltrazioni della camorra.
E ancora a Torre del Greco dove il ministro deve decidere se inviare anche in questo comune di oltre 80 mila abitanti la commissione per verificare eventuali rapporti tra camorra e politica. D
on Mimmo Battaglia, vescovo di Napoli ha detto che ‘se la politica è lontana dalla strada, la politica è lontana dalla politica’. Ha ragione”. Lo ha scritto in un post su Facebook il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.

 

Non ha tutti i torti, considerando quanto numerosi siano gli episodi di cronaca che mettono in luce un livello purtroppo “costante” di criminalità diffusa.
Un esempio “di oggi” è quello verificatosi ad Agerola, dove i Carabinieri hanno arrestato un 21enne per aver truffa aggravata.
Il 21enne napoletano, Salvatore Pastore, già noto alle forze dell’ordine, era stato “notato” dai militari percorrendo via sentiero degli dei .
Lo hanno fermato e perquisito, trovandogli nelle tasche la somma contante di duemilatrecento euro.
Le indagini hanno appurato che il ragazzo aveva poco prima consegnato un pacco a 2 coniugi di 79 e 74 anni. Le vittime gli avevano dato il denaro perché qualcuno al telefono gli aveva detto che il nipote aveva acquistato un computer e loro avrebbero dovuto ritirarlo, ovviamente pagando.
Era tutta una truffa – nel pacco un piccolo specchio da tavolo – ma fortunatamente i Carabinieri sono intervenuti e arrestato il 21enne che è stato tradotto al carcere.
La somma è stata restituita alle anziane vittime.

Ciò dimostra come al giorno d’oggi, siano più che mai le Forze dell’Ordine, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza ad essere “in prima linea” ad affrontare la cruda realtà che impera nella nostra società.

Spesso poco “attrezzati”, poco pagati, e con poche sicurezze, eppure sono Loro che -anche a costo di pagarsi da sé la benzina necessaria per pattugliare il territorio- o entrare in azione senza le necessarie misure protettive, proteggono l’incolumità dei cittadini.

La Politica è chiamata a rispondere di queste mancanze, purtroppo “capita” che quanto più in alto si segga, tanto più difficile sia osservare cosa accade intorno…

Per questo, per quanto apparentemente “non così significativo”, importante sarebbe il contributo dei cittadini: supportando il lavoro delle Forze dell’Ordine con comportamenti che riflettano una Cittadinanza Attiva, e costituire così una Forza ancora più potente per contrastare l’inciviltà che avanza in questa società.
Poi, altro “super-potere” è usare il “potere del voto” con giudizio e lungimiranza, abbracciando la mentalità di scegliere chi è capace e migliore e dunque idoneo a rivestire ruoli di comando e leadership, ricordando che dopo aver votato, non bisogna “lasciare sulle spalle di chi è stato scelto” l’onere di “risolvere tutti i problemi”.
Solo perché si sceglie chi starà in “prima fila”, non vuol dire che chi “sta nelle retrovie” non ha diritto-dovere di sentirsi responsabile e chiamato a dare anche il proprio contributo.

 

 

 

Stéphanie Esposito Perna /Redazione Campania

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