Scaccabarozzi, la duttilità al servizio delle Vespe – Sotto La Lente

Jacopo Scaccabarozzi, centrocampista della Juve Stabia, fa della duttilità uno dei suoi punti di forza che lo rende elemento indispensabile

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Jacopo Scaccabarozzi, centrocampista della Juve Stabia, fa della duttilità uno dei suoi punti di forza che lo rende elemento indispensabile nel centrocampo della Juve Stabia. Non a caso insieme a Berardocco ha pochi giorni fa prolungato il suo vincolo contrattuale con le Vespe che terminerà il 30 giugno 2023.

L’esperienza in gialloblè di Jacopo Scaccabarozzi.

Quella di Scaccabarozzi è stata in ordine di tempo la prima ufficializzazione della sessione del calciomercato estivo delle Vespe lo scorso anno all’indomani della retrocessione in Serie C.

Nato a Lecco il 18 novembre 1994, Scaccabarozzi ha firmato lo scorso anno un contratto biennale con la Juve Stabia ed è un centrocampista di piede destro. E proprio pochi giorni fa, a conferma del suo rendimento sempre molto alto con la maglia gialloblè, ha rinnovato il suo contratto fino al 30 giugno 2023.

Acquistato proprio dal Calcio Lecco 1912 con cui ha disputato l’ultima stagione due anni fa prima di approdare a Castellammare, nel corso della sua carriera è cresciuto calcisticamente nell’Olginatese per poi vestire anche le maglie del Renate, Piacenza, Vibonese e lo stesso Lecco.

Si tratta di un calciatore molto duttile che preferibilmente lo scorso anno veniva impiegato da mister Padalino a destra da mezzala nei tre di centrocampo nel modulo tattico 4-3-3. Quando poi nel girone di ritorno mister Padalino è passato prima al 3-5-2 e poi al 3-4-3, Scaccabarozzi ha giocato abbastanza stabilmente da titolare soffiando in pratica il posto a Garattoni da quarto di destra a centrocampo.

Pur non essendo proprio il suo ruolo, Scaccabarozzi ha fatto molto bene anche quando impiegato da terzino destro confermando la sua grande duttilità e la sua capacità di poter giocare in qualsiasi ruolo Padalino lo volesse utilizzare dalla cintola in giù nella scorsa stagione.

L’ex Lecco è un centrocampista di grande dinamismo che da grande quantità al gioco di squadra, non disdegnando però di tanto in tanto anche colpi che denotano un buon bagaglio tecnico in suo possesso.

Scaccabarozzi in questa stagione prima con Novellino e poi con Sottili.

In questa stagione già dalle prime partite pre-campionato mister Novellino ha provato Scaccabarozzi nel ruolo di sottopunta dietro la punta centrale nel modulo tattico 4-2-3-1. Quando però è arrivato Schiavi e prima che l’italo-argentino ex Novara si infortunasse al quadricipite molto spesso gli è stato preferito proprio Schiavi in quel ruolo e Scaccabarozzi è partito diverse volte dalla panchina.

Con il passaggio al 3-5-2 che ha caratterizzato le ultime partite con Novellino alla guida tecnica della Vespe, Scaccabarozzi è di nuovo partito titolare da quinto di centrocampo confermando la sua estrema adattabilità ad ogni modulo tattico.

Con l’avvento di mister Stefano Sottili sulla panchina gialloblè, alla prima uscita contro il Messina, Jacopo Scaccabarozzi è stato utilizzato di nuovo nel 4-2-3-1 da sottopunta con buoni risultati.

Nel secondo tempo con l’ingresso in campo di Stoppa, poi match-winner, l’ex Sampdoria è andato nel ruolo di sottopunta mentre Scaccabarozzi si è abbassato nei due in mediana a formare un’ottima diga di centrocampo con Altobelli.

Scaccabarozzi fa della sua duttilità un grande punto di forza che lo rende assolutamente indispensabile nello scacchiere gialloblè. Non a caso è arrivato il rinnovo del contratto per un giocatore che quando c’è in campo si vede e quando non c’è si nota purtroppo ancora di più per la sua assenza.

 

 

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