Ranieri, parla il doppio ex: “Sarà la sfida più spettacolare degli ultimi anni”

Ranieri, parla il doppio ex: “Sarà la sfida più spettacolare degli ultimi anni” Claudio Ranieri,...

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Ranieri, parla il doppio ex: “Sarà la sfida più spettacolare degli ultimi anni”

Claudio Ranieri, doppio ex di turno, ha parlato al Corriere di Torino del big match Napoli – Juventus: “Non so ancora dove guarderò Napoli-Juve, ma la guarderò: sarà la sfida più spettacolare degli ultimi anni”.

Nelle ultime sette stagioni la Juve non era mai arrivata al San Paolo con un distacco così elevato. Se perde addio scudetto?

“Assolutamente no, non sarà questa la partita decisiva”.

La squadra di Allegri andrebbe a -7 dalla vetta.

“Allegri e la squadra che allena hanno le qualità per recuperare anche questo eventuale distacco”.

Comunque: chi vincerà?

Chi riuscirà a mantenere una concentrazione altissima, sempre, 90’ più recupero”.

Così non vale.

“Faccio l’allenatore, non il prestigiatore. Però…”.

Però?

Quest’anno la serie A è tornata finalmente a essere avvincente. Ci voleva, c’è un livello di competitività che piace, anche all’estero”.

Fa il tifo per il Napoli?

Ma no, dico quello che vedo. Prendete la Francia: tra il 2001 e il 2008 il Lione ha vinto sette campionati di fila e sette Supercoppe nazionali. Si sapeva che era una squadra pazzesca. Però la Ligue 1, nel resto d’Europa, aveva poco appeal e anche scarsi risultati nelle Coppe. Ora, certo, il Psg ha vinto 4 campionati consecutivi, ma prima il titolo era andato a Montpellier, Lilla, Olympic Marsiglia e Bordeaux. E l’ultimo campionato se l’è aggiudicato il Monaco”.

La qualità del Napoli?

“Abbiamo un paio d’ore per parlarne”.

Noi sì.

(Ride). “Io no, devo allenare. Il Napoli ha tutto. Nasconde la palla, la fa girare, la ruba agli avversari, non concede punti di riferimento. Pensi di aver capito come fermare un loro schema? Loro lo fanno ancora più velocemente”.

Il ricordo di Napoli?

Il San Paolo, i cori per Maradona, anche se lui se n’era appena andato. Era come vederlo ancora. Poi, certo, non c’era. E la vista del Golfo, dalla mia casa del Vomero”.

L’uomo decisivo del Napoli?

“Mertens, che Sarri ha scoperto centravanti vero, altro che “falso nueve”. E poi Insigne e Callejon”.

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