<h2>Pazienza, l’allenatore dell’Avellino prossimo avversario della Juve Stabia: scopriamo le sue caratteristiche tecniche e la carriera.
Michele Pazienza, allenatore dell’Avellino e prossimo allenatore avversario delle Vespe, è stato un ottimo centrocampista legato molto al Napoli di Walter Mazzarri.Pazienza è subentrato a Rastelli dopo sole due giornate di campionato alla guida tecnica dell’Avellino: fatale al tecnico ex Juve Stabia fu proprio la sconfitta con i gialloblè al Menti nella gara decisa dal gol di Marco Bellich all’andata.
Punti Chiave Articolo
La carriera da calciatore di Michele Pazienza, attuale allenatore dell’Avellino.
Nato a San Severo il 5 agosto 1982, è cresciuto nel Gruppo Sportivo Apocalisse di San Severo, società calcistica giovanile gestita e allenata dallo zio Luigi Cassone.
Nel calcio professionistico si affaccia nel 1999 al Foggia, contribuendo alla promozione in Serie C1.Poi nel 2003 passa all’Udinese dove il suo allenatore è Luciano Spalletti, attuale allenatore del Napoli.
Ad Udine resta due anni prima di passare alla Fiorentina dove colleziona 44 presenze.Nel gennaio 2008 passa al Napoli per 4,25 milioni di euro.
A Napoli con la guida tecnica di Walter Mazzarri sono i suoi anni migliori in massima serie.E’ il Napoli prima di Quagliarella, poi soprattutto di Cavani, Hamsik e Lavezzi.
Fa il suo esordio il 2 febbraio 2009 proprio contro la sua ex Udinese.Il primo gol in massima serie lo segna il 13 dicembre 2009 contro il Lecce siglando il 2-0.
Nell’estate del 2011 passa alla Juventus a cui arriva da svincolato.Dopo soli sei mesi Pazienza torna all’Udinese a gennaio in prestito salvo poi ritornare proprio tra i bianconeri con cui vince la Supercoppa italiana del 2012 a Pechino proprio contro il Napoli in una gara con tante polemiche per l’arbitraggio a senso unico di Mazzoleni pro-Juventus.
Gli ultimi anni di carriera da calciatore Pazienza li passa prima al Bologna e poi al Vicenza e poi in Lega Pro alla Reggiana.Nel settembre 2016 scende in Serie D firmando con il Manfredonia, squadra in cui rimane per un’unica stagione, al termine della quale si ritira dal calcio giocato.
La carriera da allenatore di Michele Pazienza.
Chiusa l’attività agonistica da calciatore, Pazienza, sempre legato al modulo tattico 3-5-2, nell’estate 2017 inizia quella di allenatore passando alla guida della formazione Berretti del Pisa.
Nell’ottobre 2017 assume ad interim la guida della prima squadra del Pisa, in Serie C, in sostituzione dell’esonerato Carmine Gautieri.Sulla panchina del Pisa resterà allenatore fino al 26 marzo 2018 quando viene esonerato dopo una sconfitta nel derby con la Carrarese.
Sull’esonero influiscono anche i rapporti non proprio idilliaci con la tifoseria pisana.Nel novembre 2018 approda sulla panchina del Siracusa in Lega Pro ma i risultati non lo premiano e dopo appena un mese viene sollevato dall’incarico.
Nell’estate 2020 diventa il nuovo allenatore dell’Audace Cerignola, in Serie D.In Puglia raggiunge nella stagione 2021-2022 la vittoria del girone H e la promozione in Serie C, categoria che non vedeva i pugliesi presenti da ben 85 anni.
L’ultima stagione di Pazienza da allenatore del Cerignola.
Il campionato nel Girone C di Lega Pro inizia molto bene per il Cerignola che veleggia fin da subito nella parte alta della classifica.
Il punto più alto sicuramente la grande vittoria storica nel derby dello “Zaccheria” contro il Foggia con tanto di accoglienza trionfale al ritorno a Cerignola.E alla fine del torneo la storica qualificazione per il suo Cerignola ai playoff col quinto posto finale: una prima in assoluto nella storia dei pugliesi.
Al primo turno Pazienza elimina proprio la Juve Stabia.Ma l’eliminazione arriverà proprio per mano del Foggia di Delio Rossi dopo una gara rocambolesca che il Foggia ribalta solo nei minuti finali dopo una clamorosa rimonta.
Pazienza da allenatore dell’Avellino.
Notevole il cambio di marcia con Michele Pazienza alla guida tecnica dell’Avellino.
Con il passaggio dal 4-3-1-2 di Rastelli al 3-5-2 di Pazienza, dalla terza giornata in poi, la squadra irpina al momento è al terzo posto in condominio con il Picerno a 37 punti a -6 dalla capolista Juve Stabia.Inoltre gli irpini sono la seconda migliore difesa del torneo con 12 gol subiti in 20 gare, numeri inferiori ancora una volta solo alla Juve Stabia.
Da 5 gare consecutive l’Avellino non subisce goal.Quella degli irpini è la serie più lunga, in questo momento del campionato, di imbattibilità nel Girone C di Lega Pro il che testimonia la grande fase difensiva degli irpini allenati da Michele Pazienza.
Ghidotti, portiere dell’Avellino, ha quindi stabilito un vero e proprio record di imbattibilità che dura da 450 minuti (recupero escluso) ed è l’unico portiere di tutti e tre i gironi della Serie C a non aver subito alcuna rete nelle ultime 5 gare di campionato e a detenere al momento di conseguenza in questa fase del campionato la striscia più lunga di imbattibilità tra tutti i portieri delle 60 squadre di Lega Pro.