Napoli, la Commissione Ambiente organizza attività di deblatizzazione

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In commissione Ambiente l’organizzazione delle attività di deblattizzazione

Napoli, la commissione presieduta da Marco Gaudini ha incontrato i rappresentanti di Polizia Locale, Protezione Civile, Servizio Ciclo integrato delle acque e Asl per discutere del programma degli interventi per contrastare il fenomeno della presenza delle blatte sul territorio cittadino.

 Fare il punto in modo chiaro e con tutti i soggetti coinvolti sulle modalità organizzative delle attività di deblattizzazione per l’anno in corso. Il presidente Gaudini ha sottolineato, in apertura di lavori, la necessità  di intervenire per tempo per evitare il diffondersi del fenomeno delle blatte in città, presenti ogni anno durante la stagione estiva, nonostante gli interventi messi in campo.

Il Vice Sindaco e assesore all’Ambiente Del Giudice, oggi assente, ha comunicato in una nota alla commissione di aver avviato da inizio febbraio l’interlocuzione con gli altri soggetti competenti per definire tempi e modi di intervento. A giorni sarà insediato il tavolo tecnico per calendarizzare le attività in ogni Municipalità.

Diverse le riunioni, ha confermato Virgilio Barbati del Dipartimento Prevenzione della Asl Napoli 1, già svolte con l’assessore Del Giudice, il Servizio competente Ciclo integrato delle Acque e i Servizi tecnici municipali per verificare la disponibilità di risorse umane necessarie alle attività – per il Comune, fognatori e agenti di Polizia Locale, per la Asl, bonificatori. Dagli incontri è emerso che in almeno cinque Municipalità, la Terza, la Quinta, la Sesta, l’Ottava e la Decima, non vi sono fognatori disponibili allo svolgimento del servizio, che viene effettuato in orari notturni. Una presenza, quella dei fognatori, che condiziona il tipo di intervento, in quanto l’utilizzo della tecnologia più avanzata, i termonebbiogeni, richiede necessariamente l’ausilio dei fognatori che oltre ad intervenire materialmente per aprire il tombino, devono dare indicazioni concrete sui punti in cui intervenire, così come necessaria è quella  della Polizia Locale, trattandosi di un intervento che ha una durata di circa 15 minuti ed espone gli operatori ai rischi connessi alla circolazione stradale. La nuova tecnologia, ha aggiunto Barbati, garantisce, però, una maggiore efficacia nell’arco di circa 100 metri, mentre l’intervento a cd. “tombino chiuso”, con un altro tipo di tecnica, non permette di raggiungere gli stessi risultati. Per ottimizzare al massimo l’efficacia, inoltre, si è deciso, di concerto con i Sat municipali, di concentrare gli interventi nelle zone a maggior rischio o in cui vi è maggiore necessità, come le zone con alta presenza di attività di ristorazione, scuole, ospedali.

L’aspetto della collaborazione della Polizia Locale è stato affrontato dal Comandante Ciro Esposito che oltre a garantire la presenza di un’auto ogni notte, esclusi i fine settimana, per l’ausilio agli operatori Asl, ha assicurato l’ulteriore disponibilità di un’altra pattuglia, se non impegnata per altre urgenze. Sul ruolo  della Protezione Civile, il dirigente Spagnuolo ha chiarito che non è prevista la partecipazione del servizio ai tavoli su questo tema, ferma restando la disponibilità a svolgere attività di supporto alla Polizia Locale e agli altri operatori. Per Ernesto Orsi, del Servizio Ciclo integrato delle acque, il numero esiguo di fognatori disponibili rappresenta la vera emergenza che va interpretata con l’età avanzata della maggior parte dei lavoratori e con un numero eccessivamente limitato di unità. Le Municipalità che hanno dichiarato l’indisponibilità di queste figure, infatti, l’hanno motivata con l’impossibilità di adibire gli operatori ad un turno notturno per non compromettere lo svolgimento delle attività quotidiane.

Per i consiglieri intervenuti: occorre centralizzare il servizio riconducibile ai fognatori, non per spogliare le Municipalità delle loro prerogative, ma per ottimizzare le poche forze disponibili (Vernetti di Dema); bisogna approfondire la questione, distinguendo il caso in cui il personale non vi sia, da quello in cui lo stesso non si rende disponibile ad effettuare questo tipo di attività in collaborazione con la Asl, un’attività, peraltro, a costo zero per il Comune, che si assicura un servizio che altre Amministrazioni effettuano con i privati e, quindi, a pagamento (Palmieri, Napoli Popolare).

In vista dell’incontro del prossimo 28 marzo con il vice Sindaco, in cui le Municipalità diranno l’ultima parola sulla disponibilità di fognatori, il presidente Gaudini ha annunciato che la commissione chiederà ufficialmente i dati sul personale disponibile, diviso per Municipalità, e sulle attività svolte in via ordinaria. Non è possibile, ha concluso, vanificare la realizzazione dell’attività di deblattizzazione che deve iniziare entro il prossimo mese di aprile.


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