Milleproroghe, il PD insorge: “Sottratti fondi alle periferie di Napoli, Milano e Roma”

Milleproroghe, il PD insorge: “Sottratti fondi alle periferie di Napoli, Milano e Roma” “Lo stop...

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Milleproroghe, il PD insorge: “Sottratti fondi alle periferie di Napoli, Milano e Roma”

“Lo stop di Lega e M5s al bando periferie dei governi Renzi e Gentiloni, per riqualificare le aree più difficili delle nostre città, è uno schiaffo ai cittadini e un danno ai Comuni“. A far scoppiare il caso – con questa dichiarazione – è un gruppo di deputati del Partito democratico che denunciano: “Nel silenzio degli emendamenti del decreto Milleproroghe, il governo di Salvini e Di Maio blocca il primo intervento di carattere strutturale per mettere mano alle periferie italiane, alla cattiva gestione urbana e al disagio sociale. Un piano per cui 120 Comuni e Città metropolitane hanno ricevuto fondi per poter intervenire in situazioni come Corviale a Roma, Scampia a Napoli, l’hinterland milanese“.

I dem hanno denunciato il congelamento per due anni di un programma da 2 miliardi di euro nelle stesse ore in cui il governo celebra invece l’uscita dall’austerità e investimenti per i Comuni: “Con un nostro emendamento nel Decreto Milleproroghe – dice la viceministra M5S all’Economia Laura Castelli – abbiamo liberato un miliardo per gli investimenti dei Comuni, invertendo la rotta rispetto ai disastri del Partito Democratico. I vincoli di bilancio imposti dal Pd in questi anni hanno infatti impedito ai sindaci di utilizzare gli avanzi di amministrazione accumulati negli esercizi precedenti. È ridicolo che gli attacchi a un provvedimento che ridà finalmente respiro agli Enti locali vengano proprio da chi ha attuato queste scellerate politiche di austerity”.
Con il Milleproroghe in effetti sono stati sbloccati 140 milioni di euro per il 2018, 320 milioni per il 2019, 350 milioni per il 2020 e 220 milioni per il 2021. Ma in realtà sarebbe più corretto parlare di uno spostamento di soldi già previsti, destinati alle periferie. Con il Milleproroghe questi fondi potranno essere gestiti da tutti i Comuni, senza vincoli legati alla riqualificazione delle periferie.
Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e responsabile enti locali del Pd, avrebbe contestato le dichiarazioni di esponenti del governo secondo i quali i fondi destinati alle periferie non sarebbero stati spesi: “Soldi non spesi? Centinaia di migliaia di euro sono già stati impegnati da molti Comuni, tra cui il mio, per promuovere i progetti esecutivi. Aver pensato di spostare il  piano di due anni significa bloccare le procedure e non portare a casa qualcosa di veramente destinato alle periferie. Si rischia di produrre un danno erariale. Ci sono 94 Comuni già mobilitati contro la sospensione del bando. “Hanno fatto il gioco delle tre carte con fondi già stanziati, spacciandolo per un grande successo”.

Il presidente dell’Anci, Enzo Decaro, prova a mediare: “Nel Milleproroghe si coglie un segnale positivo, con la procedura per sbloccare gli avanzi di amministrazione ma la sospensione del bando periferie è preoccupante. Ci sono Comuni che hanno avviato attività di progettazione o addirittura le gare. Dal governo pretendiamo chiarezza“.

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