Il Podio Gialloblu di Juve Stabia – Pisa 0 – 2

Mastica amaro la Juve Stabia, superata dal Pisa nell’esordio casalingo in campionato. Questi i protagonisti...

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Mastica amaro la Juve Stabia, superata dal Pisa nell’esordio casalingo in campionato. Questi i protagonisti del nostro podio gialloblu.

PODIO

Medaglia d’oro: a Davide Di Gennaro, calamita di tutti i palloni della Juve Stabia. Inutile rimarcare il calo fisico accusato dal 10 stabiese dopo circa 30 minuti di gioco; si sa del resto che la condizione di Di Gennaro ancora non è delle migliori. Da sottolineare sono invece le tante iniziative con cui l’ex Lazio ha diretto la manovra della squadra, soprattutto nel primo tempo: gli sprazzi di classe ci sono, come anche la voglia di incidere. Del resto proprio Di Gennaro aveva trovato il gol del vantaggio, erroneamente annullato dalla terna arbitrale.

Medaglia d’argento: a Denis Tonucci, allo stato, unico colosso del pacchetto arretrato. Altra prestazione di gagliarda sostanza dell’ex Foggia, bravo a reggere per quanto di sua competenza l’urto del Pisa. Puntuale e pulito, nonostante l’apparenza selvaggia, nelle chiusure e pericoloso sui calci piazzati nell’area toscana, Tonucci guida i compagni di reparto che dovrebbero conoscere meglio di lui schemi ed automatismi. Calciatore di categoria, come quelli che le ultime ore di mercato dovranno portare.

Medaglia di bronzo: a Karamoko Cissè, pantera non solo sotto porta. Prova generosa della punta guineana che morde le caviglie dei centrali pisani, portandoli spesso all’errore con il suo instancabile pressing. Cissè gioca bene di sponda con Di Gennaro, sintomo che l’intesa con il 10 è in crescendo. L’ingresso in campo di Rossi fa bene all’ex Verona, che approfitta degli spazi creati dal compagno di reparto, mostrandosi attaccante polivalente per generosità e caratteristiche.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Giacomo Calò, che stecca la prima casalinga. Se il giovane centrocampista triestino è la lampadina delle idee stabiesi, la serata segna il blackout del 5 gialloblu, mai padrone o quanto meno attore protagonista delle manovre della Juve Stabia. Nel camaleontico modulo scelto da Caserta, Calò non trova mai la posizione ideale, non riuscendo a dirigere il gioco. Nella sua gara, solo un cambio di gioco, per Elia a secondo tempo inoltrato, e invece almeno due palle sanguinose perse banalmente.

Medaglia d’argento: a Salvatore Elia, travolto dall’ex Lisi. Come confermato dal tecnico ospite D’Angelo, la mossa Lisi su Elia era stata studiata per arginare le folate dell’esterno e costringerlo a tanti ripiegamenti difensivi, non piatto forte del suo repertorio. Sfortunato il 21 stabiese, che incappa nella serata di grazia dell’ex gialloblu, bravo a sovrastare senza troppi affanni, soprattutto fisicamente, Elia, che non trova nemmeno la forza di lanciarsi a sostegno delle punte. Categoria nuova, difficile e per cui è necessario ambientamento: lo Speedy Gonzales stabiese crescerà.

Medaglia di bronzo: al duo Troest – Branduani, che mostra ancora ruggine dopo la scorsa, scintillante, stagione. Le prestazioni eccellenti del campionato passato stridono con le imprecisioni che i due hanno mostrato nelle prime due uscite in cadetteria; per il portierone stabiese, dopo l’indecisione sulla rete empolese di Bandinelli, arriva oggi i gol su calcio piazzato di Gucher, che lo buca sul suo palo. Tanta imprecisione anche nella gara di Troest, che deve ritrovare lo spirito da vichingo che il popolo del Menti conosce bene.

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