Il Podio Gialloblu di Benevento – Juve Stabia 1 – 0

La Juve Stabia cade per la terza volta consecutiva. I gialloblu, puniti da Marco Sau,...

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La Juve Stabia cade per la terza volta consecutiva. I gialloblu, puniti da Marco Sau, assistono alla festa promozione del Benevento.

PODIO

Medaglia d’oro: a Salvatore Elia, che si disimpegna bene da terzino sinistro. Scelto a sorpresa per sostituire Ricci e Germoni, il ragazzo scuola Atalanta è forse l’unico a giocare senza paura ed a provare la soluzione difficile, ma necessaria ad impensierire il Benevento. Elia spinge forte senza perdersi Insigne e co. in fase di copertura; nella ripresa le sue serpentine sono le uniche azioni degne di note nella gara della Juve Stabia. Sarebbe stato interessante vederlo avanzato, magari con l’inserimento di Allievi come terzino.

Medaglia d’argento: ad Alessandro Mallamo, tutto cuore e corsa. Schierato nella sua posizione naturale, senza che gli vengano chieste cose che non gli appartengono, il 30 delle Vespe è il collante tra i reparti, che macina chilometri per aiutare la difesa e contribuire alla fase offensiva. Nella ripresa si guadagna il ghiotto calcio di punizione che Calò spreca: dopo la sua uscita la squadra perde ogni equilibrio.

Medaglia di bronzo: a Luigi Canotto, che pur non brillante almeno ci prova. Se la grinta pare ormai essere perduta in buona parte della squadra, almeno fa eccezione l’esterno ex Trapani, che tenta di creare qualche noia ai padroni di casa. Montipò nella fase iniziale di gara è costretto al grande intervento sul destro a giro di Canotto, che non demorde nemmeno successivamente, pur trovando in Letizia un avversario XXL. Strano che nel forcing finale anche lui, elemento più imprevedibile, venga richiamato in panchina.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Pasquale Fazio, che impacchetta la rete di Marco Sau. Tutto sommato buona la gara del duttile difensore, tornato al centro dopo la gara col Livorno giocata da terzino; la sua prestazione è rovinata dall’errore grossolano che consente a Sau di farsi beffe di Provedel e Tonucci. Fazio prima si fa passare l’ex punta gialloblu alle spalle e poi liscia l’intervento in spaccata; solo segnando la rete del pari, cosa che per poco non gli riesce, avrebbe rimediato alla sua ingenuità.

Medaglia d’argento: a Francesco Di Mariano, impalpabile anzi invisibile in campo. L’ex Venezia si vede solo quando viene giustamente sostituito dopo una prova incolore nella quale si contano sulle dita di una mano i palloni giocati. Insieme a Povedel è stato il colpo ad effetto del gennaio stabiese ma, ad oggi, non ha minimamente soddisfatto le tante aspettative che poggiavano su di lui. Resta il suo unico squillo stabiese, quello dagli 11 metri (inutile) contro il Pordenone.

Medaglia di bronzo: a Francesco Forte, a secco per la terza partita consecutiva. La ripresa del campionato doveva segnare la rincorsa dell’attaccante alle zone altissime della classifica cannonieri nonché la salvezza della Juve Stabia ancora con i suoi gol. Il 32 sembra invece aver risentito in modo pesante del lungo stop forzato, apparendo ancora poco esplosivo e scattante. Ha senza dubbio pochi palloni giocabili ma poco fa per rendersi servibile e pericoloso. La rete di Sau, suo predecessore tra i goleador della Juve Stabia, chiude la sua serata no.

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