Iervolino: “Approccio mentale da rivedere, mi tengo solo il risultato”

COPPA ITALIA DOPO GARA- L’allenatore isolano non è soddisfatto della prima frazione di gioco

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L’Ischia batte in rimonta il Saviano per 3-1 nella gara di andata degli ottavi di finale allo stadio “Mazzella”. «Al termine del primo tempo mi sono arrabbiato, non era l’atteggiamento giusto», attacca Angelo Iervolino a fine partita. L’allenatore dell’Ischia può tirare un sospiro di sollievo perché la reazione della squadra c’è stata. «Mi sono fatto sentire perché abbiamo fatto esattamente quello che dovevamo evitare – spiega il tecnico –. Alla fine il risultato è stato raddrizzato, è andata bene, ma quanto successo ci serva da lezione. Questi “cambi di umore” tra domenica e oggi, passando dalla super prestazione della Frattese a questa, non devono esserci. Non parlerei di errori nella prima frazione quanto di una mancanza forse di coraggio nell’andare avanti, nell’essere più attenti nella gestione. Questo lo si fa quando si è in vantaggio».

Un po’ di stanchezza più mentale che fisica dopo la grossa prova di domenica scorsa contro la Frattese? «Questo è sicuramente un fattore da analizzare. Siamo sul campo da dieci giorni sugli ultimi undici, quindi lo stress mentale delle sfide contro Puteolana e Frattese avrà inciso. E’ normale avere un calo di pressione ma bisogna imparare a gestire questi momenti. Certo è che gli ultimi giorni ci hanno stressato un po’», sottolinea Iervolino.

«Mancanza di cattiveria? Tutto passa dall’essere intelligenti ed equilibrati, capire che ogni partita va giocata come contro Puteolana e Frattese. Non è stato un problema di crescita, anzi ci sono state tantissime palle-gol che ad un certo punto non si contavano più – ricorda Iervolino –. Non siamo riusciti a segnare, in avanti siamo stati poco “cattivi”. Qualcuno è stato troppo lezioso, deve capire che bisogna essere cinici e pragmatici. Meglio la sostanza che la bellezza, il gesto fine a se stesso. Siamo una squadra giovane che ha queste problematiche e che la crescita passa anche da questi aspetti».

Mario Sogliuzzo ha giocato titolare, nel corso della ripresa ha accusato la stanchezza ma si vede che è sulla strada buona. Averlo recuperato è importante per l’economia della squadra e non andrà a intaccare gli equilibri che in sua assenza si erano creati. «Siamo veramente in un contesto di spogliatoio dove tutti sanno l’importanza che hanno personalmente. Sono consapevoli che prima o poi toccherà a tutti, in determinati ruoli così come in diversi ruoli.

Oggi per esempio Cibelli ha giocato largo a destra così come a sinistra – spiega Iervolino –. Mario Sogliuzzo è un giocatore che puoi collocarlo in varie situazioni, che può darti una mano. L’ho tenuto in campo maggiormente, alla fine era un po’ stremato, ma dopo aver subito il Covid e riposato per tanti giorni, è chiaro che c’è bisogno di tempo per recuperare. Gli ho chiesto di stare in campo per qualche minuto in più appunto perché gli serviva».

Saviano molto giovane che ha fatto una bella figura e che può essere da esempio per i ragazzi gialloblù. «Dalle informazioni assunte, sapevamo che si trattava di una squadra che non tirava mai via la gamba, che avrebbe giocato allo stesso modo con tutti titolari o con tanti giovani. Questo atteggiamento deve essere un monito per i giocatori ischitani. Nel Saviano mancava qualche over ma la squadra è costruita così, domenica scorsa aveva in panchina tutti under. E’ un progetto che la società neroverde sta portando avanti in questo senso».

Il risultato dell’andata è tranquillizzante in vista del ritorno? «Non è mai tranquillizzante perché il calcio insegna che ogni partita deve essere giocata a mille. E’ ovvio che partiamo con un risultato importante per un discorso di qualificazione ai quarti. Anche se abbiamo vinto per 3-1 – conclude l’allenatore dell’Ischia – al ritorno a Saviano dovremo fare attenzione».

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