Gattuso e quell’esigenza di essere sempre sul pezzo senza sopravvalutarsi

Gattuso, Mario Rui e Ghoulam in tribuna per dare un segnale a tutti “Siamo giovani,...

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Gattuso, Mario Rui e Ghoulam in tribuna per dare un segnale a tutti

“Siamo giovani, forti e possiamo avere difficoltà. Questa è una squadra da tenere sul pezzo e per esserci bisogna preparare le partite in settimana”. Parole di Rino Gattuso, che al termine di Bologna-Napoli, nonostante la vittoria, è soddisfatto ma mai appagato. Lucidamente l’ex calciatore descrive la sua squadra nei pregi e nei difetti. La strada è ancora lunga: ma guai a parlare di scudetto. “Dobbiamo fare i seri”, dice. I limiti evidenziati possono- anzi, devono- essere sopperiti dal lavoro quotidiano.

E’ fame la parola d’ordine del tecnico, che si ripete in mente a mo’ di mantra. E’ la fame venuta meno che ha spinto l’allenatore a lasciare fuori dalla partita Mario Rui e Ghoulam. “Oggi sono andati in tribuna perché ieri hanno fatto delle gran passeggiate”. Game, set, match. Con trasparenza massima, Gattuso richiama i due difensori all’attenti. In questo Napoli bisogna aver fame perché non ci si può permettere di non accontentarsi. Le conseguenze di un atteggiamento svogliato poi si pagano. Vedasi la sconfitta col Sassuolo, che ancora brucia sulla pelle di Rino Gattuso.

Mario Rui e Ghoulam hanno seguito la squadra in trasferta “perché è troppo facile stare a casa sul divano”. Già da oggi i due ritorneranno ad allenarsi, perché in questo Napoli nessuno viene abbandonato a se stesso se c’è una condivisione di intenti. Basta aver fame. Chiedere a Lozano, che è stato uno dei primi ad essere bacchettato da Gattuso.

Merito del messicano di non essersi abbattuto, merito di Gattuso di aver tirato il fuori il meglio da lui. Oggi il ragazzo sta dimostrando le proprie qualità dopo un anno da desaparecido. Ieri un assist per El Chucky e tante giocate di livello. “Senza rancori si va avanti“, spiega l’allenatore ai giornalisti, lanciando un messaggio a tutto l’ambiente.  La sosta sarà occasione per Gattuso di lavorare con coloro che rimarranno a Napoli. Un peccato per chi andrà via, soprattutto considerando il periodo storico che non è dei migliori. La speranza per il tecnico e non è che i nazionali possano non cadere della trappola Covid. “Io mi faccio il segno della croce per tutti i nazionali, spero che mi andrà bene”, ammette Gattuso.

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