Queste le sue parole
<strong>Mimmo Panico, allenatore della Berretti della Juve Stabia, ha parlato in diretta e in esclusiva a Il Pungiglione Stabiese: “Abbiamo iniziato prima la stagione e il lavoro, concordato con il nostro staff, ci ha visti protagonisti contro squadre di categori superiore e forti. Abbiamo lavorato sulla fase di non possesso visto che erano più pronti dal punto di vista fisico. Siamo passati poi alla fase due e abbiamo giocato contro squadre del nostro livello: la gamba funziona. Siamo pronti a cominciare la stagione”.
Cosa è cambiato in questi ragazzi? “Sono ragazzi che quattro anni fa erano accompagnati dai genitori e ora arrivano in macchina e sono fidanzati. Hanno problematiche da uomini ma siamo sempre sul pezzo. Hanno capito l’importanza di questa stagione e sia il presidente Andrea De Lucia che il direttore Alberico Turi sono sempre al nostro fianco. La prima squadra cresce ma ci sono alcuni ragazzi che con loro si allenano e possono fare esperienze”.
Cosa ti ha spinto a tornare alla Juve Stabia? “C’è un rapporto importante con il direttore Turi. C’è stima e mi ha fatto crescere nella precedente esperienza, raggiungendo traguardi importanti. Sono potuto andare a Napoli grazie a lui, ma oggi alleno una Berretti che vale una prima squadra. Durante la stagione, per come concepisce il calcio mister Fontana, ci sarà modo di vedere i nostri ragazzi in prima squadra. L’obiettivo è riurre il gap con la squadra di Gaetano Fontana per consegnare ragazzi pronti. Il progetto è importante e il presidente De Lucia vuole fare tante cose importanti e noi siamo contenti di questo”.
Castellammare è piazza calda, non è facile inserire giovani. Ma da qui è possibile farlo, magari nel prossimo anno? “Sono convinto di avere dei ’98 importanti, richiesti da molte società che puntano anche a vincere il campionato. Il club li ha mantenuti proprio per fare una stagione di primo piano e, per l’idea di gioco di mister Fontana, che ha fatto giocare tre giovanissimi in mediana contro il Siracusa, è uno stimolo in più. Lui fa giocare chi sta meglio. Ho parlato a loro, li ho convinti che potranno avere qualche possibilità con questa maglia: uno spezzone, una panchina, una presenza nello spogliatoio o un ritiro potranno farla. Meglio di andare a giocare in D ma senza continuità. Il lavoro del nostro settore è tale da far si che molti ragazzi possano crescere nel tempo”.
Strianese il primo a debuttare? “Un uomo, un ragazzo serio con la testa sulle spalle. Ma come lui ce ne sono tanti nel mio gruppo. Quando è andato in prima squadra, si è approcciato bene e può ricoprire più ruoli per la sua duttilità. Fontana lo ritiene pronto e bravo, spero che possa debuttare presto. Se continua così lui e noi tutti anche, possiamo toglierci grandi soddisfazioni”.
Ci aspettiamo novità tattiche in questa stagione? “I ragazzi stanno tutti bene, lo staff tecnico e sanitario è importante e mi segue al meglio. Non abbiamo avuto problemi in questo momento, ma abbiamo recuperato qualche ragazzo infortunato. Ho una rosa ampia, fatta da 23-24 giocatori, e giocherà chi merita. Non abbiamo una formazione base, sono un allenatore fortunato”.
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