La Juve Stabia sbanca il “Luigi Razza” di Vibo Valentia e prova a raddrizzare l’orrendo inizio d’anno. Dopo la gara in terra calabrese non si può certo parlare di rinascita delle Vespe, ma i tre punti incassati sono ossigeno puro per la classifica ed il morale della troppa di Fontana.
La zuccata di Morero permette alla Juve Stabia di godersi finalmente una settimana senza malumori, settimana che deve essere finalizzata esclusivamente alla giusta preparazione della gara interna con la Reggina.
Al di là della vittoria scacciacrisi di ieri, la gara di Vibo Valentia è l’ennesima conferma che la squadra bella e spettacolare della prima parte di stagione ancora non è tornata in campo.
In terra calabrese si è vista una squadra che quasi non ha creato occasioni da rete contro la penultima in classifica. Anzi, è stata proprio la squadra di Campilongo ad andare maggiormente vicina alla rete prima del gol di Morero. Quello che è chiaro è si tratta di un problema della squadra nel suo complesso. Tutto il gruppo non gira (ancora) come qualche mese fa, e sono quindi tutti i ragazzi a dover ritrovare serenità .
Addossare le colpe sui singoli, soprattutto sui nuovi acquisti, serve francamente a poco e non rappresenta nemmeno una giusta valutazione. Senza dubbio gli ultimi arrivati stanno deludendo ma non sono loro gli unici colpevoli del calo di gennaio e febbraio. Anzi, ferme restando le critiche costruttive, aiutare i nuovi ad integrarsi e a dare il proprio, giusto, contributo sarebbe un passo importante per la definitiva ripresa.
Guardando con ottimismo il match di ieri, poi, qualche spunto positivo sicuramente c’è. I tre punti acciuffati a Vibo sono fondamentali, soprattutto nella giornata che ha visto il big match tra Foggia e Matera; può rappresentare inoltre la svolta il rientro, si spera definitivo, di Matteo Liviero. Il terzino in pochi minuti ha dato prova delle sue qualità e di come, quando stia bene, sia un lusso per la Lega Pro; il vero colpo di mercato potrebbe essere proprio il terzino scuola Juventus.
Altro fattore da cui ripartire è il dinamismo tattico. Proprio in settimana avevamo sperato in un cambio tattico che potesse dare la scossa alla Juve Stabia, magari schierata col doppio attaccante. Fontana non ha ceduto alla tentazione delle due punte, ma si sono comunque visti accorgimenti tattici che possono aiutare le Vespe nella risalita. Una squadra schiava sempre e solo di un solo sistema di gioco non può andare lontano; ci sta che la preferenza sia orientata ad uno schema tattico, ma bisogna anche saper cambiare quando serve.
Infine conterà l’entusiasmo: chiudere il periodo nero e tornare alla vittoria deve dare la giusta carica a squadra e tifosi. A questo punto la priorità è guardarsi le spalle, ma un occhio in avanti va sempre lanciato: tutte le big perdono qualche punto per strada ed il cammino è ancora lungo. Farsi condizionare da un mese e mezzo negativo e cancellare sei mesi invece stratosferici non avrebbe senso; tutto è ancora possibile, in un senso e nell’altro, l’importante sarà lavorare con serenità e “cazzimma”.
Molti dei calciatori della Juve Stabia dopo i risultati positivi amano dire “si vola”; una rondine non fa certo primavera, ma da ieri la rondine gialloblù si prepara nuovamente a spiccare il volo.
Raffaele Izzo