Confiscati 100 milioni a imprenditore di Monreale legato ai clan di Mazara del Vallo (TP)

Confiscati dalla Dia dopo il provvedimento della Corte di Appello di Palermo ad un imprenditore legato “indissolubilmente” alla mafia

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La Corte d’Appello di Palermo ha emesso nei confronti di Calcedonio Di Giovanni, 72 anni, un imprenditore di Monreale comune della provincia del capoluogo siciliano, un provvedimento di confisca con il quale ha confermato quanto già deciso dal Tribunale di Trapani, Presidente Piero Grillone, nel 2016, a seguito di proposta avanzata dal Direttore Nunzio Antonio Ferla della DIA di Trapani d’intesa con il Procuratore Aggiunto Bernardo Petralia, coordinatore del “Gruppo Misure di Prevenzione”, della Dda di Palermo.

LE INDAGINI

La parabola imprenditoriale del Calcedonio, iniziata nei primi anni settanta, lo ha fatto legare indissolubilmente con i destini delle famiglie mafiose del “mandamento” di Mazara del Vallo comune della provincia di Trapani, rilevando da uno dei principali artefici del riciclaggio internazionale a servizio di “cosa nostra”, un importante complesso turistico di Kartibubbo sul litorale di Campobello di Mazara (TP), nel quale erano già stati investiti notevoli capitali verosimilmente provento di attività illecite.

Negli anni più recenti, l’uomo ha avuto accesso a rilevantissimi finanziamenti pubblici nazionali e comunitari, coinvolgendo nei propri progetti anche gli interessi di soggetti di spicco della mafia di Castelvetrano (TP).

Confiscati 100 milioni a imprenditore di Monreale legato ai clan di Mazara del Vallo (TP)

Nel 2014, lo stesso Tribunale di Trapani aveva già sequestrato il patrimonio, in quanto l’imprenditore pur non manifestandosi come un “affiliato” a Cosa Nostra, era risultato contiguo all’associazione mafiosa.

Le successive approfondite investigazioni svolte dalla DIA, che avevano permesso di accertare l’esistenza di una palese situazione di sperequazione fra i redditi dichiarati dall’imprenditore ed i beni accumulati negli anni, si sono rivelate fondamentali per la conferma, da parte del Giudice di secondo grado, del provvedimento ablativo impugnato dall’imprenditore.

IL PATRIMONIO SEQUESTRATO

Il Tribunale di Trapani ha quantificato in oltre sessanta milioni di euro il debito dell’imprenditore nei confronti dell’Erario per evasione fiscale. Tra i beni in confisca anche società con sede in San Marino e Londra, coinvolte in complesse operazioni finanziarie collegate a grosse transazioni commerciali internazionali.

Confiscati 100 milioni a imprenditore di Monreale legato ai clan di Mazara del Vallo (TP)

La confisca ha riguardato il patrimonio mobiliare, immobiliare e societario, per un valore stimato in oltre 100 milioni di euro, consistente oltre quattrocento unità abitative di varia grandezza e destinazione d’uso, terreni, conti bancari e compendi aziendali tra cui un noto complesso turistico che al tempo ospitava anche ville in possesso di noti boss mafiosi.

É stata confermata anche la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di anni tre con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.

Adduso Sebastiano

(tutte le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

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