Pubblicita

Castellammare, ballottaggio: bassa affluenza alle urne e seggi aperti fino alle 23.00

Pubblicita

Castellammare, ballottaggio: bassa affluenza alle urne. Seggi aperti fino alle 23.00

Castellammare di Stabia, oggi è il giorno del ballottaggio tra Gaetano Cimmino, candidato Sindaco per il centrodestra, e Andrea Di Martino, candidato per le liste civiche. Da ricordare che il ballottaggio si è tenuto in un periodo in cui le elezioni amministrative stabiesi, quelle del 10 giugno, sono state al centro dell’apertura di 3 inchieste, da parte della Procura di Torre Annunziata, per presunto voto di scambio.

Alle ore 12.00 l’affluenza è stata molto bassa, con una percentuale del 9,65%, ovvero solo 5267 su 54587 elettori, hanno votato. Intanto i due candidati a Sindaco hanno già votato. Di Martino sulla sua pagina ha scritto: “Io ho votato. E l’invito che rivolgo ai cittadini di Castellammare è di esercitare, tutti, quello che è un diritto-dovere necessario. Solo in questo modo si è veramente protagonisti del cambiamento e responsabili del futuro della città.” Cimmino invece ha scritto: “Ogni #voto è prezioso, ogni voto è un tassello della #democrazia. Manca davvero poco e insieme daremo un nuovo volto a Castellammare.”

I candidati hanno invitato al voto consapevole, ma sembrerebbe che i cittadini stabiesi, per ora, abbiano optato per l’astensionismo; bisognerà vedere le percentuali delle ore 19.00.

Intanto ricordiamo che lo stesso Cimmino è stato al centro del ballottaggio nelle amministrative del 2016, battendosi con Antonio Pannullo, che vinse, e in quell’anno, alle ore 12 aveva votato il 10.34% degli aventi diritto. Staremo a vedere come si evolve la situazione.

Commenta

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ti potrebbe interessare

ViviCentro TV


Ultime Notizie

Figli di coppie omogenitoriali, interviene ancora l’Ue

La leader della destra italiana, Giorgia Meloni, e il suo governo hanno deciso di bloccare le registrazioni dei figli di genitori dello stesso sesso, causando così un duro scontro con l’Unione Europea che interviene e ribadisce il diritto dei figli omogenitoriali: “Stati membri obbligati a riconoscerli”
Pubblicita