Ucciso per errore, la sorella di Ciro: “E’ finito un incubo”

“Alla notizia mia madre ed io abbiamo iniziato a piangere di gioia” Era il 7...

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“Alla notizia mia madre ed io abbiamo iniziato a piangere di gioia”

Era il 7 giugno di due anni fa quando Ciro Colonna venne ucciso, per errore, durante un agguato in un circolo privato di Ponticelli, dove l’unico obiettivo era Raffaele Cepparulo. Oggi Mary, la sorella di Ciro, parla con entusiasmo esprimendo la gioia provata in questo momento. Dagli occhi traspare malinconia e si riempiono spesso do lacrime.

La notizia che i presunti assassini hanno finalmente un nome ha portato una ventata di serenità in casa Colonna al Lotto O. Tuttavia resta il dolore per una perdita assurda, un vuoto che nessun tribunale potrà mai colmare.

Mary come ha saputo la notizia degli arresti?
“Mancava poco alle nove quando l’avvocato Marco Campora mi chiama sul cellulare. Mi ha chiesto: “Mary hai saputo? Hai letto su internet?”. Io ero sveglia da poco e non avevo aperto neanche i social quindi ero all’oscuro di tutto. Gli ho chiesto cosa fosse successo e lui ha detto solo: “Li hanno presi”. Ho urlato, sono corsa nell’altra stanza da mia madre Adelaide abbiamo iniziato a piangere dalla gioia, ci siamo abbracciate forte. Poi abbiamo telefonato a mio padre Enrico, che fa il camionista e ora è ad Alessandria. Ha urlato “finalmente” poi è esploso in un pianto. È stato come rivivere il giorno della tragedia”.

Perché rivivere quel giorno?
“Perché la notizia ha fatto riaffiorare il dolore che proviamo da ormai quasi due anni. Siamo felici perché è stata fatta giustizia, finalmente chi ha ucciso mio fratello ha un nome e un volto, ma non riesco a godere appieno questa felicità perché Ciro non è più con noi. Nessuna giustizia ce lo porterà indietro. Senza contare le brutte voci su di lui”.

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