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Addio a George Wendt, il mitico Norm della sitcom ‘Cin Cin’

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(Adnkronos) –
George Wendt, attore simbolo della comicità americana anni '80, è morto "serenamente nel sonno" all'età di 76 anni nella sua casa di Los Angeles, come ha comunicato la famiglia.Celebre per aver interpretato il simpatico brontolone Norm Peterson nella sitcom "Cin Cin" ("Cheers" in originale), Wendt è stato uno dei volti più amati della televisione americana. Nato a Chicago il 17 ottobre 1948 da una famiglia per tre quarti irlandese e un quarto tedesca, Wendt ha costruito una carriera solida tra teatro, cinema e televisione, ma il suo nome resterà per sempre legato al personaggio di Norm, l'affezionato cliente del bar Cheers che non mancava mai di ricevere un caloroso saluto ogni volta che varcava la soglia del locale.

Presente in tutti i 270 episodi della serie, andata in onda tra il 1982 e il 1993, Wendt è stato nominato sei volte consecutive agli Emmy come miglior attore non protagonista in una serie comica. Wendt iniziò la sua carriera nei primi anni ’70 con la compagnia di improvvisazione Second City di Chicago.Da lì passò al "Saturday Night Live", dove interpretò il memorabile “superfan” dei Chicago Bears, Bob Swerski.

Il suo stile era diretto, spontaneo, con un tocco di ironia semplice ma efficace.Una comicità che trovò la sua massima espressione proprio in "Cin Cin", dove il suo Norm era un contabile che lentamente divenne pittore, decoratore e infine – sogno di ogni appassionato – assaggiatore di birra per un birrificio.

Nonostante il ruolo sembrasse perfetto per lui, anche Wendt ammise che il mestiere non era sempre semplice: nelle pinte del set non c'era vera birra, ma una miscela calda e piatta, addizionata di sale per creare la schiuma davanti alla telecamera. "All’inizio bevevo davvero tutto, era disgustoso", raccontò in un’intervista. "Poi ho capito che bastava farlo solo quando la camera era puntata su di me.Quella è recitazione". Oltre al piccolo schermo, George Wendt ha avuto una carriera prolifica anche al cinema, recitando in numerosi film come "Dreamscape – Fuga nell'incubo", "Fletch – Un colpo da prima pagina", "Chi è sepolto in quella casa?" e "Amore per sempre" con Mel Gibson.

Apparve anche nel videoclip cult "Black or White" di Michael Jackson nel 1991, interpretando il padre del giovane Macaulay Culkin. Nel corso degli anni è apparso anche nei telefilm "Colombo", "Sabrina, vita da strega", "The Naked Truth", "Portlandia" e "Masters of Horror".Nel 1995 ebbe una sua sitcom, "The George Wendt Show", ma la serie fu cancellata dopo pochi episodi.

A teatro debuttò a Broadway nel 1998 e successivamente interpretò Edna Turnblad nel musical "Hairspray". Sposato dal 1978 con l'attrice Bernadette Birkett – che prestava la voce alla moglie invisibile di Norm in "Cin Cin" – Wendt era padre di tre figli e zio dell'attore comico Jason Sudeikis (Ted Lasso).In linea con il suo personaggio, Wendt pubblicò nel 2009 il libro "Drinking With George: A Barstool Professional's Guide to Beer", un inno umoristico all'arte di bere birra. (di Paolo Martini) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina-Russia, la vera tattica di Putin e il bluff per ingabbiare Trump

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(Adnkronos) – La telefonata fra Vladimir Putin e Donald Trump è solo l'esempio più recente della tattica di Mosca nella fase di contatti tra Russia e Stati Uniti che si è aperta a febbraio.La strategia del Cremlino punta a offrire al presidente americano quel tanto che gli basta per rivendicare una vittoria senza, però, alcuna concessione sostanziale sulla strada della fine del conflitto in Ucraina.  L'analista Ivan Preobrazhensky, intervistato da Moscow Times, sottolinea che le due ore di colloquio fra i due leader non hanno portato ad alcun cambiamento fondamentale. "E' chiaro che non ci sono stati colloqui sostanziali su un cessate il fuoco, o almeno non ne siamo stati informati.

Ed è stata la caratteristica comune a tutti i contatti che ci sono stati fino a ora – commenta -.La Russia rifiuta coerentemente di discutere qualsiasi forma di tregua militare.

L'obiettivo di Putin è quello di evitare di alienarsi Trump e allo stesso tempo a non impegnarsi seriamente in trattative di pace serie.Invece di parlare di un cessate il fuoco si offre di discutere di un memorandum che ci vorrà tempo a definire e questo è probabilmente il suo obiettivo.

La strategia di Putin è di perdere tempo, trascinare il processo fino a che inizierà a chiudersi la finestra per l'avvio di negoziati reali da parte dell'Ucraina".   Putin, incalza Tatyana Stanovaya, del Carnegie Russia Eurasia Center a Berlino, sembra aver trovato il modo di offrire a Trump risultati a breve termine per lo sforzo di pace di Washington "senza davvero fare alcuna concessione". "Putin ha come obiettivo quello di riportare l'Ucraina al processo di Istanbul e sembra di poter contare sul sostegno di Trump.E' concepibile che accetti un cessate il fuoco nel quadro di un accordo più ampio che includa condizioni come il congelamento degli aiuti militari all'Ucraina o lo stop al reclutamento e ad altri preparativi militari.

Quando parla dei tempi, segnala che la Russia non aspetterà a tempi indefinito l'attuazione di queste condizioni", ha aggiunto.   L'analista Alekandr Morozov sottolinea invece che, anche se il focus reale della telefonata di lunedì sembra essere stato quello di futuri accordi economici e commerciali, il rapporto fra Putin e Trump è con ogni probabilità con aspettative di vita breve e "Putin lo sa bene". "Alla fine di giugno sarà necessario affrontare la questione su fino a che punto gli Stati Uniti continueranno a finanziare le necessità militari dell'Ucraina nel settore della difesa.La Nato poi si riunirà all'Aja per decidere della strategia dell'Alleanza per i prossimi due anni e questo si rifletterà in decisioni sugli aiuti all'Ucraina.

Ed è proprio questa la linea rossa" per il futuro delle relazioni fra Russia e Occidente.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Iran, fonti 007 Usa: “Israele si sta preparando a colpire centrali nucleari”

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(Adnkronos) – Gli Stati Uniti hanno ottenuto nuove informazioni di intelligence che suggeriscono che Israele si sta preparando a colpire gli impianti nucleari iraniani, nonostante l'amministrazione Trump stia cercando un accordo diplomatico con Teheran.Lo hanno detto alla Cnn funzionari statunitensi a conoscenza di informazioni di intelligence. Negli ultimi mesi, la probabilità di un'azione militare israeliana è aumentata considerevolmente, con indiscrezioni sull'irritazione di Benjamin Netanyahu nei confronti dell'amministrazione americana per la scelta di negoziare con il regime iraniano. "E la prospettiva di un accordo tra Stati Uniti e Iran negoziato da Trump che non rimuova tutto l'uranio iraniano rende più probabile la possibilità di un attacco" ha affermato un'altra fonte vicina all'intelligence statunitense. I funzionari avvertono che non è chiaro se i leader israeliani abbiano preso una decisione definitiva e che, in realtà, esiste un profondo disaccordo all'interno del governo statunitense sulla probabilità che Israele agisca.

Se e come Israele attaccherà dipenderà probabilmente da cosa penserà dei negoziati statunitensi con Teheran sul suo programma nucleare. Le crescenti preoccupazioni derivano non solo dai messaggi pubblici e privati di alti funzionari israeliani che affermano che il Paese sta prendendo in considerazione una decisione del genere, ma anche dalle comunicazioni intercettate e dalle osservazioni di movimenti militari israeliani che potrebbero suggerire un attacco imminente, hanno affermato le fonti.  Un attacco israeliano ai siti nucleari iraniani potrebbe rischiare di innescare un più ampio conflitto regionale in Medio Oriente, un'eventualità che gli Stati Uniti cercano di evitare da quando la guerra a Gaza ha infiammato le tensioni a partire dal 2023.  La Protezione civile di Gaza ha riferito che 19 persone sono state uccise durante gli attacchi israeliani sul territorio palestinese durante la notte. "Le nostre squadre hanno trasportato 19 morti, per lo più bambini, e decine di feriti dopo i raid effettuati dagli aerei da guerra israeliani in varie zone della Striscia di Gaza la scorsa notte e nelle prime ore di questa mattina", ha detto all'Afp Mahmoud Bassal, portavoce della protezione civile.  Gli Emirati Arabi Uniti hanno raggiunto un accordo con Israele per consentire la consegna di aiuti umanitari urgenti alla Striscia di Gaza assediata, secondo una dichiarazione pubblicata dall'agenzia di stampa ufficiale degli Emirati Wam.Il capo della diplomazia emiratina, Abdullah bin Zayed Al-Nahyan, "ha parlato telefonicamente con Gideon Saar, ministro degli Esteri israeliano, raggiungendo un accordo che autorizza la consegna di aiuti umanitari urgenti dagli Emirati Arabi Uniti", si legge nella dichiarazione, che precisa l'accordo raggiunto soddisferà "in una fase iniziale" le esigenze di circa "15.000" persone.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ghera (Regione Lazio): “Collegare meglio Roma al resto del Lazio”

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(Adnkronos) – “Il Lazio risente dell'impatto molto forte di Roma Capitale, sia per numero di residenti, sia per numero di relazioni internazionali, sia di aziende.Si sente forte l’esigenza di collegare maggiormente la Regione con la Capitale.

Un lavoro importante da fare tutti insieme.Dobbiamo cercare di arrivare velocemente a finire i lavori del Pnrr sulla rete e sulle infrastrutture ferroviarie.

Una rete carente che nel corso degli anni non ha avuto adeguati investimenti”.Così Fabrizio Ghera, assessore a Mobilità, Trasporti e Tutela del territorio della Regione Lazio, partecipando questo pomeriggio a Roma, all’appuntamento ‘Alis a Villa Borghese’, un evento organizzato dall’Associazione logistica dell'intermodalità sostenibile (Alis), per condividere idee, esperienze e riflessioni sul futuro del sistema produttivo italiano. Regione Lazio ha però anche altre esigenze “un po’ più di nicchia, ma comunque importanti – evidenzia Ghera – la parte sciistica ad esempio e il trasporto marittimo.

Dobbiamo sviluppare la logistica e l'intermodalità e fare in modo che ci sia sempre più dialogo tra pubblico e privato per trovare soluzioni alle sfide che i cittadini ci pongono”, conclude.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Pichetto: “Divieto motore endotermico è idiozia colossale”

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(Adnkronos) – “Credo che non debba essere messo in discussione l’obiettivo finale del Green Deal.Dobbiamo però tarare le regole dell'Unione Europea sulla realtà attuale.

Un esempio ce l’abbiamo sul famoso divieto al motore a endotermico al 2035.Un'idiozia colossale”.

Parole del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, partecipando, oggi a Roma, all’evento ‘Alis a Villa Borghese’, organizzato dall’Associazione logistica dell'intermodalità sostenibile (Alis), come momento di condivisione e riflessione sul futuro del sistema produttivo italiano, tra soci, stakeholders, imprese e istituzioni. Per il ministro “l’Unione Europea non ha sbagliato l’obiettivo finale, cioè la decarbonizzazione, ma l’impostazione”.Per Pichetto, l’Europa “doveva concentrarsi sulle emissioni, non sullo strumento delle emissioni”. “L’Italia è stata capace di creare ricchezza grazie al lavoro dei nostri padri e dei nostri nonni – ricorda – e di generare l’eccellenza del Made Italy.

Dobbiamo riuscire a cavalcare il Green Deal per fare meglio degli altri”. Interrogato da Monica Maggioni, moderatrice dell’evento Alis, sul tema dell'energia nucleare il ministro risponde: “Il nucleare non andrà a sostituire il fotovoltaico, il geotermico o le altre forme di energia.La domanda energetica di questo Paese è di oltre 300 miliardi di kilowatt all'anno e gli analisti danno per scontato che andrà più che a raddoppiare nei prossimi 15-20 anni.

Dobbiamo essere al passo con la modernità”, le sue parole. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lollobrigida: “Valorizzare il mare per rendere l’Italia più competitiva”

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(Adnkronos) – “L'impianto strategico sulla logistica deve prevedere un modello che sappia valorizzare la risorsa principale dell'Italia, il mare.La propensione del nostro Paese ad essere il molo naturale all'interno del bacino del Mediterraneo, il collegamento naturale dell'area indo pacifica con l'Europa.

Occorre una pianificazione che sappia utilizzare i porti come luogo di accesso e la logistica infrastrutturale, su ferro e su gomma, come luogo di distribuzione valorizzando sia la vocazione al consumo interno dell'Unione europea sia la capacità dell'Italia di essere ponte per le altre aree, in particolare guardando ad est”.Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo questo pomeriggio a Roma, all’evento ‘Alis a Villa Borghese’, organizzato dall’Associazione logistica dell'intermodalità sostenibile (Alis), come momento di condivisione e riflessione sul futuro del sistema produttivo italiano, tra soci, stakeholders e istituzioni.  Il ministro si sofferma poi sull’impatto delle politiche Europee sull’agricoltura. “Si è fatto un errore strategico in Europa – dice – si è creato un modello autoreferenziale nel quale la produzione è vista come nemica dell'ambiente”.

Per Lollobrigida attuare politiche che portano alla “desertificazione del tuo tessuto produttivo” vuol dire “avvantaggiare l’economia di stati autocratici”.  Il ministro raccomanda: "Dobbiamo rivedere le linee guida della nuova Commissione Europea che stanno cambiando questo tipo di approccio”.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Logistica, Grimaldi (Alis): “Chiediamo Sea modal shift a 100 milioni”

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(Adnkronos) – “Ci auguriamo che le tasse che vengono pagate dai nostri armatori e dai nostri autotrasportatori possano ritornare attraverso incentivi come il Sea modal shift, oggi portato a soli 20 milioni.Chiediamo che venga portato a 100 proprio per compensare e supportare quei campioni nazionali del trasporto della logistica che tanto fanno per trasportare, sostenere e far conoscere il nostro made in Italy in tutto il mondo".

Sono le parole di Guido Grimaldi, presidente Alis, l’Associazione logistica dell'intermodalità sostenibile che ha organizzato a Roma l’appuntamento ‘Alis a Villa Borghese’.Un incontro pensato come momento di networking e approfondimento per contribuire concretamente alla crescita del settore dei trasporti e della logistica. "Siamo molto preoccupati per le decisioni dell'Unione europea sulla sostenibilità ammette il presidente di Alis – Rispettiamo gli obiettivi nobili e condivisibili legati alle riduzioni delle emissioni e alla decarbonizzazione.

Tuttavia oggi questi obiettivi risultano anacronistici rispetto alle modalità e ai tempi di attuazione – avverte – Non tutti pagano le tasse come l’Europa.Difficilmente si può pensare di decarbonizzare il mondo impattando in maniera regionale e marginale”.  Nonostante lo scontento suscitato dai sistemi di tassazione, Grimaldi porta all’attenzione un avvenimento positivo. "Accogliamo con favore la recente decisione della Banca Centrale Europea di abbassare i tassi di interesse.

Un segnale positivo per la nostra economia e per il nostro settore che si conferma sempre più strategico per la competitività del sistema paese.Continuando ad investire, anche in un momento di grandissima difficoltà, i nostri soci stanno davvero dimostrando una capacità di innovazione e visione di adattamento”. La presenza di Alis “ai tavoli internazionali, oggi incisiva, e le eccellenze imprenditoriali italiane sono sempre più apprezzate e riconosciute globalmente – sottolinea Grimaldi – Questo ci permette di rafforzare la nostra posizione economica e di attrarre investimenti strategici per il nostro paese.

Siamo davvero orgogliosi – continua – che molti di questi campioni ed eccellenze nazionali sono rappresentati oggi dalla nostra associazione che conta 2.400 soci 425 mila lavoratori e 117 miliardi di euro di fatturato aggregato”, enumera.  Grimaldi si focalizza poi sul valore dell’export italiano che “continua a rappresentare un motore fondamentale per l’economia – evidenzia – Risultato reso possibile anche grazie al ruolo strategico del nostro settore che consente l'approvvigionamento del sistema industriale, che garantisce l'efficienza della rete commerciale e che permette velocemente di esportare in maniera competitiva il made in Italy in tutto il mondo.Quel made in Italy che si conferma un Brand di valore inestimabile, capace di conquistare mercati importanti che possono inoltre fare apprezzare la bellezza e la qualità del nostro meraviglioso Paese”, le sue parole. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Giro d’Italia, oggi l’undicesima tappa: orario, percorso e dove vederla in tv

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Il Giro d'Italia torna oggi mercoledì 21 maggio con l'undicesima tappa, 186 chilometri da Viareggio a Castelnovo ne' Monti.Si riparte quindi dopo la cronometro andata in scena ieri da Lucca a Pisa, vinta da Daan Hoole.

L'olandese si è imposto con il tempo di 32'30" e ha preceduto i britannici Joshua Tarling di 7" e Ethan Hayter di 10".Ancora maglia rosa quindi Isaac Del Toro, leader della classifica generale con 25" su Juan Ayuso e 1'01" sull'italiano Antonio Tiberi.  
Quale sarà il percorso dell'undicesima tappa del Giro d'Italia?

La frazione di oggi, mercoledì 21 maggio, si articola in 186 chilometri e prende il via da Viareggio per arrivare a Castelnovo ne' Monti.I ciclisti affronteranno una prima parte poco impegnativa, fino al traguardo intermedio di Borgo a Mozzaro, posto al chilometro 46,3.

Poi sarà corsa dura a partire dal chilometro 79,9 con l'Alpe San Pellegrino, salita di 13,7 chilometri con pendenza media dell'8,8% e punte massime del 19%. La discesa che segue porterà il gruppo fino a Toano, altra salita di 11,1 chilometri con una media media del 4,9% e picchi fino al 10%.A villa Minozzo si percorrerà il cosiddetto 'chilometro Red Bull', che precede il GPM di Pietra di Bismantova, salita di seconda categoria da 5,8 chilometri con pendenze medie di 5,8% e punte al 12%.

Arrivo in salita a Castelnovo ne' Monti. L'undicesima tappa del Giro d'Italia partirà alle 12.05.La diretta tv in chiaro dell’edizione numero 108 della Corsa Rosa sarà a cura di Rai Sport e Rai 2 (streaming gratuito su Rai Play), mentre la diretta tv in abbonamento sarà fruibile su Eurosport 1.

Lo streaming in abbonamento sarà disponibile su Discovery+, Sky Go, Now e Dazn. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, Trump vuole rimpatriare i rifugiati: il piano con le auto-deportazioni

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(Adnkronos) –
Donald Trump spinge per la pace tra Ucraina e Russia.Intanto, però, si prepara a mandare via dagli Usa migliaia di ucraini.

L'amministrazione del presidente americano ha formulato un piano teso ad usare 250 milioni di dollari destinati agli aiuti all'estero per finanziare il rimpatrio di rifugiati in fuga da zone di conflitto, compresi 700mila persone provenienti dall'Ucraina e da Haiti.E' quanto rivela il Washington che ha visionato copie di documenti interni dell'amministrazione. La proposta, finora rimasta segreta, è stata elaborata prima di quella annunciata il 5 maggio relativa all'offerta di mille dollari ai migranti che si iscriveranno volontariamente ad un'app governativa per "l'auto-deportazione".  Ora emerge che questo piano di deportazioni volontarie coinvolgerebbe quindi persone in fuga da zone di guerra e conflitti, non solo ucraini e haitiani, ma anche afgani, palestinesi, libici, sudanesi, siriani e yemeniti, secondo quanto si legge nel documento che riconosce che l'agenzia Onu che si occupa dei migranti, Oim, non sostiene il rimpatrio verso questi Paesi. Interpellato, il dipartimento di Sicurezza Interna ha detto che il Post ha visionato bozze "precedenti alle decisioni" e sarebbero "superate".

Ma il giornale sottolinea che il dipartimento e il dipartimento di Stato la scorsa settimana hanno firmato un accordo che dettaglia questo piano, compresa la cifra di 250 milioni di dollari degli aiuti all'estero che verrebbero usati per finanziarlo.Nell'accordo però non vengono indicate le nazionalità delle persone che sarebbero coinvolte nei rimpatri volontari.  Il quotidiano cita i pareri degli esperti, tra i quali ex funzionari governativi, che definiscono disumano e contrario agli ideali americani spingere persone che hanno cercato rifugio negli Usa a tornare nei loro Paesi, per di più usando fondi che erano stati destinati ad aiutare i rifugiati.

L'amministrazione Biden ha concesso agli ucraini lo status temporaneo di rifugiati dopo l'inizio dell'invasione russa nel 2022, mentre per gli haitiani lo status viene rinnovato dal 2010, anno del terremoto in cui morirono migliaia di persone.Lo status permette ai migranti di rimanere negli Usa fino a quando non sarà possibile fare ritorno in modo sicuro nel proprio Paese.  Al momento il dipartimento di Stato sconsiglia agli americani ogni tipo di viaggio in Ucraina e Haiti, devastata dalle violenze delle gang e anni di instabilità politica, ma nel documento citato dal Post si prevede che oltre 200mila ucraini e 500mila haitiani potranno essere coinvolti nei rimpatri volontari.  "Stiamo lavorando con il dipartimento di stato per applicare ulteriormente l'agenda del presidente usando i soldi dell'aiuto all'estero per aiutare chi è illegalmente nel nostro Paese a auto deportarsi", ha dichiarato la portavoce del dipartimento di Sicurezza Interna, Tricia McLaughlin, con un apparente riferimento ai migranti ai quali è stato revocato lo status di rifugiato.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Russia, le manovre di Putin spaventano la Finlandia. Trump: “Nessun rischio”

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Vladimir Putin prepara operazioni al confine con la Finlandia?Le ipotesi legate ad un nuovo 'capitolo' della strategia della Russia non possono essere escluse a priori.

Elementi vengono forniti dalle immagini satellitari confermate da fonti della Nato, in cui si vede il rafforzamento delle basi.A Washington, Donald Trump non fa scattare nessun allarme: "Putin minaccia la Finlandia e la Norvegia?

Non mi preoccupo per niente, quei due paesi saranno assolutamente al sicuro", dice il presidente americano rispondendo alle domande dei media nello Studio Ovale. 
Intanto, però, la costruzione di nuove infrastrutture militari a ridosso della frontiera con la Finlandia sembra trovare un riscontro nella spesa militare dei primi mesi dell'anno, anzi delle voci di spesa classificate, che sono spese che vanno ad aggiungersi a quelle per la difesa e la sicurezza.  A fronte di un ulteriore aumento della spesa in generale, della spesa militare complessiva e di un picco della concentrazione della spesa da gennaio ad aprile, "il vero interrogativo è quello di chiedersi se il finanziamento anticipato (ai primi mesi dell'anno, ndr.) delle spese segrete è collegato ai preparativi per una escalation militare, che sia sul fronte ucraino o una operazione ancora sconosciuta", hanno scritto l'economista Sergei Guriev, ora alla London Business School, e l'analista fondatrice della newsletter The Bell Elizaveta Osetinskaya in un articolo pubblicato di recente.  Malgrado i negoziati avviati a Istanbul con Kiev e il raffreddamento dell'economia, registrato negli ultimi mesi, con il mesto +1,4%, registrato a marzo rispetto al picco della crescita del 4,5%, raggiunto nell'ultimo trimestre del 2024 e al 4,2 per cento del marzo del 2024, c'è stato fra gennaio e aprile un aumento della spesa pubblica complessiva del 20 per cento (rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), molto più di quanto scritto nel bilancio di previsione, dove l'aumento era contenuto al tre per cento per il 2025.  Sulla base dei dati del ministero delle Finanze, emerge che se lo scorso anno il governo ha erogato il 31,9 per cento delle uscite complessive, nei primi quattro mesi del 2025, tale dato è aumentato il 37,4.  La ripartizione delle uscite è stata pubblicata solo per il primo trimestre dell'anno, quando l'aumento della spesa complessiva è stato del 25 per cento rispetto al 2024.Circa la metà di tale aumento è destinato a voci di bilancio classificate, quindi per difesa e sicurezza.

Per le voci di difesa, c'è stato un aumento del 44 per cento.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Garlasco, pm: “C’è impronta di Sempio”. Traccia inutile per i Ris

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Andrea Sempio non si difende e così la Procura di Pavia passa all'attacco e svela il quarto elemento nel caso di Garlasco contro il nuovo indagato per l'omicidio di Chiara Poggi. "L'impronta di Sempio è vicino al corpo della vittima" è la notizia – contenuta in una nuova consulenza fatta su foto – che viene elargita alla stampa, ma l'informazione è monca e quella traccia – sulla parete destra della scala dove scivola il corpo senza vita della ventiseienne – è nell'inchiesta già dal 2007 quando i Ris di Parma – una delle eccellenze dell'Arma – la definiscono inutile. Classificata con il numero 33 viene sottoposta a un doppio test per rilevare la presenza di sangue e se uno dà esito incerto (combur test) quello più specifico (Obti test che rileva sangue umano) restituisce un "esito negativo". 
Su quella parete nella villetta di via Pascoli a Garlasco ci sono quattro impronte di un carabinieri e una di Marco Poggi, fratello della vittima, quella che ora la consulenza attribuirebbe a Sempio viene bollata dal Ris con la dicitura "tipologia palmare, utilità nessuna".   Ai veleni interni alla Procura – altri magistrati di Pavia hanno già archiviato due indagini che riguardano il nuovo indagato – ora sembra aggiungersi una 'frattura' tra i militari.I carabinieri di Milano in una relazione del 2020 (rischiando di smentire il Ris) scrivono – evitando di riportare il risultato del test sul sangue – che "è logico-fattuale che l'impronta (numero 33, ndr) sulla parete della scala appartenga all'assassino".

Una logica che rischia di essere lacunosa di fronte a chi non ha mai negato di aver frequentato casa Poggi e che, data l'assenza del sangue della vittima, non costringe a pensare alla contemporaneità di entrambi.  Se, e il dato della perizia è tutto da verificare, quell'impronta fosse attribuibile a Sempio questo elemento varrebbe ancor meno, del presunto match tra il Dna del sospettato trovato sulle unghie di Chiara.  
L'impronta non insanguinata non colloca il proprietario sulla scena del crimine, la sua traccia genetica sulle unghie lascia invece aperta l'ipotesi di un contatto, sebbene tutti i genetisti coinvolti nei processi a Stasi hanno negato l'utilizzabilità di quel Dna e sostenuto che si tratta di un contatto mediato, ciò Chiara potrebbe aver raccolto altrove (su un oggetto, ndr) quel mezzo Dna non identificativo.  
Nonostante l'impronta sulla parete della scala non sia un elemento nuovo, a Marco Poggi – sentito come testimone oggi a Venezia – sarebbe stata mostrata la foto scattata sul muro nel tentativo vano di far vacillare una famiglia che non rifiuta la verità sulla morte di Chiara, ma è soddisfatta di una sentenza passata in giudicato pronunciata in nome del popolo italiano che vede l'allora fidanzato Alberto Stasi come l'unico colpevole della morte della ventiseienne.  L'assenza in procura di Sempio – un difetto procedurale nell'atto di convocazione consente alla difesa di far saltare l'incontro (che sarebbe stato comunque silenzioso) – fa saltare quel 'faccia a faccia' scenografico con Stasi. 
Il condannato, assistito dagli avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis, per oltre due ore risponde a tutto: sullo stato dei luoghi della villetta in cui il 12 agosto 2007 mangia con Chiara una pizza guardando il film 'Lo squalo', alla rete di amicizie che gravitavano intorno a casa Poggi.   Nulla di davvero decisivo per le indagini che contro Sempio continuano a girare su pochi elementi: lo scontrino del parcheggio di Vigevano che lui mostra a riprova che non era a Garlasco la mattinata dell'omicidio e le telefonate sospette fatte a casa della vittima alcuni giorni prima della morte della ventiseienne. Elementi giù smontati nell'archiviazione di otto anni fa.E c'è chi ipotizza che la prossima carta degli inquirenti possa essere quella di puntare su altri accertamenti in merito all'impronta delle scarpe lasciate dall'assassino nella villetta, ma anche qui la Cassazione lascia poco spazio a piste alternative.

Una delle impronte più nitide – si legge nella sentenza della Suprema Corte – viene identificata come "una suola prodotta per Frau da Margom montata su scarpa numero 42", mentre Andrea Sempio calza il numero 44.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

La Juve Stabia si schiera contro gli incivili per la Semifinale Playoff. Appello al rispetto delle regole

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La S.S. Juve Stabia 1907 lancia un appello accorato e deciso ai propri tifosi in vista della cruciale semifinale d’andata dei playoff di Serie BKT contro la Cremonese. Un richiamo alla civiltà che arriva dopo l’ennesima, pesante sanzione: una multa di 20.000 euro e, fatto ancor più grave, una diffida ufficiale dello Stadio Romeo Menti, con il concreto rischio di una squalifica del campo in caso di ulteriori episodi.

La società stabiese non usa mezzi termini per esprimere la propria indignazione e la ferma volontà di condannare quei “pochi incivili” che, con i loro comportamenti deprecabili, continuano a danneggiare l’immagine del club e della città. L’ultima ammenda, come si legge dal comunicato ufficiale 212 della LNPB del 19 maggio 2025, è scaturita dagli sputi e dai getti d’acqua indirizzati da “propri sostenitori” verso i calciatori della panchina avversaria durante il riscaldamento, con l’aggravante della recidiva.

Questa sanzione porta il totale delle multe subite dalla Juve Stabia nella stagione 2024/25 a circa 100.000 euro, posizionando la società in testa alla poco invidiabile classifica dei club più multati. Una cifra che pesa non solo sul bilancio ma soprattutto sulla reputazione.

La dirigenza gialloblù sottolinea con forza la gravità di questi gesti, che “mettono in cattiva luce il nostro nome e quello della nostra città per pochi incivili”, arrivando a “mettere a serio rischio la possibilità di giocarci sul nostro campo un’eventuale finale da sogno davanti alla nostra gente”. Il Romeo Menti, in questo momento, è infatti “attenzionato in maniera esponenziale dagli organi competenti”.

La società si impegna a combattere l’inciviltà e le cattive abitudini di pochi, invitando tutti a mantenere un comportamento adeguato e civile nei confronti degli avversari, delle forze dell’ordine e degli ufficiali di gara che saranno presenti al Menti. La Juve Stabia ribadisce la propria collaborazione con Lega Calcio e Forza Pubblica, ma chiede la “massima collaborazione di tutti affinché non si rischi qualcosa di più grave di una diffida dello stadio, e il passaggio successivo sappiamo bene quale potrebbe essere”.

L’appello è chiaro: la semifinale playoff è un momento storico per la Juve Stabia e per l’intera comunità. È fondamentale che il sostegno alla squadra sia un esempio di passione e rispetto, non un pretesto per condotte inaccettabili che minano il percorso sportivo e l’immagine della città. Il sogno di una finale casalinga è a portata di mano, ma dipende anche dalla civiltà di ogni singolo tifoso.

Ucraina-Russia, Meloni sente Papa e Zelensky: Vaticano pronto ad ospitare negoziato

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(Adnkronos) –
La possibilità di negoziati tra Ucraina e Russia in Vaticano al centro della conversazione telefonica tra Papa Leone XIV e la premier Giorgia Meloni, che nel corso della giornata sente anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i principali leader europei.  "Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Santo Padre sui prossimi passi da compiere per costruire una pace giusta e duratura in Ucraina", si legge in una nota di palazzo Chigi. "Il colloquio – riprendono – fa seguito alla telefonata di ieri con il presidente" degli Stati Uniti "Trump e con altri leader europei, nel corso della quale è stato chiesto al presidente del Consiglio italiano di verificare la disponibilità della Santa Sede a ospitare i negoziati".  "Trovando nel Santo Padre conferma della disponibilità ad accogliere in Vaticano i prossimi colloqui tra le parti, il presidente del Consiglio ha espresso profonda gratitudine per l’apertura di papa Leone XIV e per il suo incessante impegno a favore della pace", prosegue la nota. "Nel corso della giornata di oggi, oltre al colloquio con il Santo Padre, il presidente del Consiglio si è confrontato telefonicamente con il presidente Zelensky, il presidente Macron, il presidente Stubb, il primo ministro Starmer, il Cancelliere Merz e la presidente della Commissione europea von der Leyen", rende noto Palazzo Chigi. "È stato concordato di mantenere uno stretto coordinamento tra i partner in vista di un nuovo round di negoziati finalizzato a un cessate il fuoco e a un accordo di pace in Ucraina".  Il tema della sede dei negoziati è stato sottoposto oggi anche a Donald Trump, che nella giornata di lunedì ha avuto un lungo colloquio con il presidente russo Vladimir Putin.Il presidente americano, rispondendo alle domande dei media durante una, ha accolto con entusiasmo l'ipotesi di un negoziato in Vaticano: "Se il Papa ha proposto il Vaticano per i colloqui, non riesco a pensare ad un posto migliore". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Elisabetta Franchi investe un ciclista e posta sui social, è polemica

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(Adnkronos) – Incidente per Elisabetta Franchi, la stilista bolognese titolare del marchio Betty Blue tornata alla ribalta per un episodio che l'ha vista protagonista nella vita vera e sui social, con tanto di polemiche e critiche.Franchi, nel weekend, ha investito un ciclista nei pressi dell'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, ed è stata poi lei stessa a raccontare l'accaduto su Instagram, pubblicando anche una foto dell'ambulanza e del ciclista sulla barella. "Tutto è bene ciò che finisce bene.

Mi dispiace molto.E' la prima volta.

Mi dispiace tanto", ha scritto.E ancora in una seconda storia, la foto del ciclista investito: "Non l'ho proprio visto.

Ma almeno non si è fatto male.Il mio lunedì".  E ancora, in una serie di video successivi, seduta al posto del passeggero torna sull'episodio: "Ieri ho investito ciclista, non mi era mai successo, sta bene.

Io amo le macchine sportive, le compro, mi piace guidarle.Ora mi sta arrivando una macchina bellissima, una Dallara, ma dove le posso guidare?

In autostrada no, perché mi fanno la multa.Se vado dal mio coach, c'è il ciclista che ti arriva lì davanti.

Ma gliel'ho detto: sarei voluta essere al tuo posto".Poi più tardi informa sulle condizioni del ferito: "Ho sentito il ciclista, è stato dimesso, escoriato, niente di rotto.

Inizio a respirare".Inevitabile la bufera social.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 20 maggio

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(Adnkronos) – Nessun '6' né '5+1' al concorso del Superenalotto di oggi, 20 maggio 2025.Dieci punti '5' hanno ottenuto una quota di 16.728,11 euro.

Il jackpot stimato per il prossimo concorso a disposizione dei punti '6' di 35,4 milioni di euro.Si torna a giocare giovedì 22 maggio 2025. La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri).

La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita.In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro.

L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro.Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+.

L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo.In linea di massima: – con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; – con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; – con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; – con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; – con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto.

Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.  La combinazione vincente è 5-19-21-30-33-48.Numero Jolly 74 e numero SuperStar 39.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Play Off, una poltrona per quattro: La Juve Stabia si gioca il sogno Serie A

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Castellammare di Stabia sogna in grande. La Juve Stabia è approdata alle semifinali dei playoff di Serie B, pronta a giocarsi un posto nel massimo campionato. Un percorso entusiasmante che l’ha vista superare il Palermo grazie a una prodezza di Andrea Adorante e alle decisive parate di Demba Thiam. Un successo sofferto, ma meritato, che proietta le Vespe in un quartetto agguerrito insieme a Cremonese, Catanzaro e Spezia, tutte a caccia della stessa agognata “poltrona” in Serie A.

La sfida con la Cremonese: un ostacolo chiamato Giovanni Stroppa

Il prossimo avversario sulla strada dei gialloblù sarà la Cremonese, una squadra che ha saputo rinascere dalle proprie ceneri. Dopo un inizio di campionato difficile e diversi cambi in panchina, il ritorno di Giovanni Stroppa ha riportato la serenità e la formula vincente, culminata in un finale di stagione decisamente importante.

Non è un segreto che la Cremonese, considerando la qualità della rosa e il doppio confronto, parta favorita. Ma la Juve Stabia è abituata a sovvertire i pronostici. In pochi avrebbero scommesso sulla salvezza diretta, figuriamoci su un torneo di vertice. Il calcio, come dimostrato dall’ultimo turno di Serie A con le emozioni contrastanti tra Milano e Parma, è imprevedibile. E questa Juve Stabia ci ha abituato alle grandi imprese. Il motto resta lo stesso: difficile, certo, ma non impossibile.

La gara d’andata al Romeo Menti sarà cruciale. L’obiettivo sarà provare a difendere a Cremona, evitando di dover rincorrere un risultato che renderebbe la contesa ancora più complessa.

Un calcio che riscrive le classifiche: luci e ombre della Serie B

In questo racconto sportivo, è doveroso spendere due parole sulla situazione che ha coinvolto altre squadre di Serie B. Il Brescia (ad oggi retrocesso), la Salernitana (ai playout ma con un avversario differente), la Sampdoria (ripescata clamorosamente agli spareggi) e il Frosinone (al momento salvo) sono state protagoniste di un meccanismo di riscrittura della bassa classifica a campionato finito, un qualcosa di spiacevole per i tifosi e per lo sport.

Una pagina che va raccontata, anche in un momento in cui la Juve Stabia è impegnata in altre faccende. Senza dimenticare il mancato ripescaggio ai tempi di Franco Manniello, quando le gerarchie furono ridisegnate e fu il Vicenza a festeggiare un ritorno in Serie B inatteso. Per non dimenticare il passato, pensando al presente, con l’obiettivo di scrivere una bellissima storia per il futuro.

Nasce fpvox AI, il centralino che utilizza l’intelligenza artificiale

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Il centralino AI è il nuovo servizio in cloud dotato di intelligenza artificiale presentato da FP Telematica, azienda italiana attiva da 30 anni nel settore del digital business e delle telecomunicazioni.Questo nuovo centralino è pensato per semplificare le comunicazioni nelle aziende, in maniera semplice e scalabile.

Fpvox AI è uno strumento pensato principalmente per le piccole e medie imprese in crescita.Infatti, non si tratta di un semplice sistema di comunicazione, ma è un vero e proprio alleato per gestire sia conversazioni che contatti.

Vanta, infatti, funzionalità intelligenti che consentono di rendere il lavoro più facile e di migliorare sia le comunicazioni esterne che quelle interne.In più, può essere utilizzato in maniera integrata con i CRM e software gestionali più utilizzati.

L’innovazione nata dall’esperienza

Il progetto fpvox AI è il risultato di oltre dieci anni di esperienza nello sviluppo di centralini in cloud e di un’attenta analisi delle necessità concrete delle PMI italiane.

Nel corso del tempo è emersa l’esigenza di andare oltre la semplice gestione delle chiamate.Come spiegato da Pietro Pisoni, fondatore e Business Development Manager di FP Telematica, le imprese richiedono ad oggi strumenti evoluti, capaci di integrarsi con i canali digitali, gestire i flussi comunicativi in modo efficiente e valorizzare ogni singolo contatto.

Da questa consapevolezza è nata l’evoluzione del centralino tradizionale, che unisce automazione, intelligenza artificiale e interfacce all’avanguardia, senza rinunciare alla semplicità operativa che da sempre caratterizza le soluzioni di FP Telematica.

Un assistente disponibile 24 ore su 24

L’IA rappresenta il cuore del sistema fpvox AI, contribuendo a strutturare, semplificare e migliorare la gestione quotidiana delle comunicazioni.Tra le funzionalità più apprezzate dai primi utilizzatori del centralino è possibile citare:

  • Pannello amministrativo completo con report in tempo reale e informazioni sulla qualità del servizio;
  • Integrazione omnicanale che unisce chiamate, chat, WhatsApp e SMS in una sola interfaccia, con inviti via email per mantenere il contatto con il cliente;
  • Analisi del sentiment per comprendere il tono delle conversazioni ed ottimizzare i servizi offerti;
  • Segreteria smart in grado di trascrivere automaticamente i messaggi vocali e inviarli tramite posta elettronica;
  • Messaggi personalizzati per fasce orarie (giorno/notte) e gestione automatica durante i giorni festivi.

Fpvox centralino AI

I test confermano un aumento di produttività

I test effettuati su un gruppo di più di 30 aziende clienti hanno evidenziato che l’utilizzo di fpvox AI ha determinato una crescita media del 24% nella produttività dei team commerciali, accompagnata da una riduzione del 32% nei tempi di attesa per i clienti.

In un contesto come quello odierno, in cui ogni singolo contatto ha la sua importanza, disporre di uno strumento che ottimizza ogni interazione permette di incrementare la reputazione dell’azienda e aumentare in modo significativo le occasioni di business.

Facile da utilizzare, flessibile e senza vincoli

Fpvox AI è studiato per integrarsi senza difficoltà in qualsiasi azienda: è compatibile con diversi dispositivi come smartphone, tablet e PC, non necessita di hardware apposito e può essere attivato in pochi giorni.Inoltre, è dotato di un’interfaccia intuitiva, che lo rende facilmente utilizzabile anche da chi non possiede conoscenze tecniche approfondite.

È possibile testare le funzionalità del sistema senza impegno grazie alla prova gratuita senza vincoli contrattuali.

In più, fpvox AI rappresenta una soluzione completa per la gestione dei clienti, grazie al collegamento con tecnologie conversazionali, sistemi di marketing automation e piattaforme di ticketing.

Copertura completa per l’Italia e non solo

fpvox AI, essendo totalmente basato su cloud, consente di svolgere da remoto tutte le operazioni (dall’installazione alla configurazione fino all’assistenza).Tale approccio permette a FP Telematica di garantire una copertura completa su tutto il territorio italiano, supportando clienti senza alcun vincolo geografico.

L’azienda, inoltre, serve già realtà con sedi estere e organizzazioni multisede ibride, distribuite tra l’Italia ed altri Paesi.Grazie a questa flessibilità, fpvox AI si adatta perfettamente ai modelli organizzativi più moderni e dinamici, portando i vantaggi del centralino cloud anche a imprese con attività sia nazionali che internazionali.

I primi passi verso un futuro all’insegna dell’integrazione

Il lancio di fpvox AI rappresenta solo l’inizio di un ambizioso percorso di innovazione.

FP Telematica sta già sviluppando nuove funzionalità che arricchiranno la piattaforma nei prossimi mesi, tra cui un voicebot intelligente basato su intelligenza artificiale.Progettato per integrarsi perfettamente con il risponditore automatico del centralino, questo assistente vocale sarà sempre attivo, capace di gestire chiamate, fornire risposte e raccogliere dati in modo autonomo.

Lo scopo dell’azienda è infatti quello di trasformare in maniera radicale il centralino, rendendolo al passo con le esigenze aziendali moderne.

Fpvox AI: un’idea di FP Telematica

Fondata nel 1995 a Busto Arsizio (VA), FP Telematica Srl SB è un’azienda specializzata in telecomunicazioni, digital marketing e networking, nota per un approccio consulenziale e soluzioni personalizzate dedicate alle PMI.Con fpvox AI, l’azienda propone uno strumento versatile e accessibile, progettato per semplificare e potenziare la comunicazione aziendale, trasformandola in un efficace strumento di business.

Giorgio Corona: “Spero in una finale Juve Stabia – Catanzaro. I tifosi di Castellammare ti trascinano”

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Giorgio Corona, indimenticato attaccante della Juve Stabia, è stato ospite d’onore della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”, in onda tutti i lunedì sui canali social di Vivicentro.it.

Nel corso dell’intervista, le cui dichiarazioni sono state sintetizzate dalla redazione di Vivicentro.it, Corona ha spaziato tra analisi del campionato, ricordi personali e considerazioni sul futuro del calcio.

Il valore dell'”Anima” e il fattore tifosi

L’ex calciatore ha sottolineato l’importanza cruciale dell'”anima” nel calcio, specialmente in piazze calde come Castellammare di Stabia. “In queste piazze c’è bisogno di questo, di cattiveria, te la dà la gente”, ha affermato Corona, evidenziando come il sostegno dei tifosi possa influenzare le prestazioni in campo. Ha citato l’esempio della partita contro il Palermo, una squadra forte che ha faticato al “Menti”: “Venire a giocare a Castellammare è difficilissimo, il Palermo è uno squadrone, non ha tirato in porta o pochissime volte, lo Stabia è stato più pericoloso, la gente ti dà qualcosa in più che poi risulta fondamentale”.

Corona ha poi esteso il concetto al rapporto tra tifosi e società, citando la difficile stagione del Palermo: “Il calciatore vuole sempre i suoi tifosi allo stadio, purtroppo a Palermo ultimamente non si è legati tra tifosi e società, non c’è quel feeling che serviva per evitare questa stagione complicata”. Ha ribadito come l’unione sia la chiave: “La piazza deve lottare per le prime posizioni come ha fatto lo Stabia”.

Il percorso della Juve Stabia e i Playoff

Riguardo alla Juve Stabia, Corona ha elogiato la tenacia dimostrata in campo e l’entusiasmo dei tifosi. “La Juve Stabia ci ha messo tenacia, ho visto i tifosi e mi sono venuti i brividi”, ha confessato. Ha anche fornito la sua visione sui playoff, definendoli un “minitorneo” in cui la stanchezza viene messa da parte: “La stanchezza la combatti col cuore, con i tifosi che ti trascinano”.

Sulle favorite per la promozione, ha indicato Spezia e Cremonese, ma non ha escluso sorprese: “Il Catanzaro e la Juve Stabia sono scomode da affrontare, io vorrei che giocassero loro la finale”.

Ricordi indelebili e l’importanza del gruppo

Corona ha ripercorso con emozione i suoi anni in gialloblù, in particolare la promozione in Serie B. “Quando siamo saliti noi in B vinse il gruppo più forte, può succedere di tutto”, ha ricordato. L’emozione della vittoria al Flaminio è ancora vivida: “Al Flaminio provai gioia, pazzia, felicità con tutte le persone vicine, pensai a tutto quello fatto in un anno, sono emozioni bellissime”.

Ha sottolineato l’importanza dell’unità all’interno dello spogliatoio: “Ci deve essere unione fra allenatore e giocatori, è quella che fa la forza”. Ha anche elogiato figure chiave come Tarantino, definendolo “conoscitore di calcio”, e l’amico Adriano Mezavilla: “Adriano Mezavilla quando doveva darti una mano lo faceva sempre, è una bravissima persona, altruista, lo chiamo fratello perché per me è così”.

Infine, un pensiero sul figlio e sul futuro: “Mio figlio deve crescere, ha trovato un bell’ambiente a Pontedera, ha fatto 11 gol in C, ora aspettiamo il Palermo e vediamo cosa accade dopo la delusione di quest’anno”.

Vaccini, Frumento (Asl 2 Liguria): “Tecnologia mRna migliora gestione ed evita sprechi”

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(Adnkronos) – "Dalla campagna antinfluenzale annuale dobbiamo veramente imparare le criticità, nel senso che noi, ad agosto, dobbiamo in qualche modo capire quante dosi di vaccino ci servono per evitare comunque di non avanzare dosi nel frigo perché i dipartimenti di prevenzione hanno a che fare con le aziende sanitarie e dobbiamo, a fine anno, rendicontare le dosi avanzate.D'altro canto non abbiamo la possibilità di andare ad aumentare la richiesta in itinere, perché a volte può capitare che le aziende farmaceutiche non abbiano più vaccino.

La vaccinazione con un mRna effettivamente potrebbe ovviare a questo grosso inconveniente".Lo ha detto Virna Frumento, direttore Sc Igiene e sanità pubblica Asl 2 Liguria, intervenendo oggi all'evento organizzato a Genova sul tema 'L'innovazione della tecnologia mRna: dalle potenzialità scientifiche alle opportunità per la sanità regionale'. Pensando ai pazienti fragili e alla loro difficoltà nell'accedere agli ambulatori vaccinali, visto che però "vanno dai colleghi di medicina generale anche solo per la prescrizione della terapia abituale", sarebbe importante che avessero la proposta "della vaccinazione anche per offrire la protezione da più malattie – riflette Frumento – La co-somministrazione, a volte, non è accettata perché noi non siamo in grado di proporla in maniera adeguata.

Di qui l'importanza di essere veramente dei bravi comunicatori e credere effettivamente che quello che stiamo facendo è la cosa ottimale per cercare di evitare ricoveri, ospedalizzazioni, ma anche solo problemi di perdita di giorni di lavoro.Questi nuovi tipi di vaccini a mRna possono, in un'unica iniezione, offrire protezione a più tipologie di infezioni: anche questo può migliorare l'adesione" all'immunizzazione. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Floriana Secondi chi è, ospite oggi a Belve: l’infanzia difficile, il figlio Domiziano e il Grande Fratello

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(Adnkronos) –
Floriana Secondi sarà ospite della terza puntata di Belve, in onda si Raidue questa sera, martedì 20 maggio.La vincitrice della terza edizione del 'Grande Fratello' racconta, tra le altre cose, alcuni dei momenti più dolorosi e complessi della sua infanzia e della storia della sua famiglia.  Floriana Secondi è nata il 5 maggio del 1977 a Roma.

Dopo la separazione dei genitori trascorre un lungo periodo in un collegio gestito da suore.Nel 2003, all’età di 26 anni debutta in televisione e partecipa alla terza edizione del Grande Fratello, condotto da Barbara D’Urso. Dopo 99 giorni trascorsi nella casa, Floriana vince il reality battendo in finale la coinquilina Victoria Pennington.

Grazie a questo, avvia la sua carriera nel piccolo schermo e comincia a essere una presenza fissa in alcuni programmi televisivi, in veste di opinionista.Nel 2004 è tra i protagonisti de 'La fattoria', altro reality show.

Nel 2022 torna in televisione per partecipare come concorrente a 'L’isola dei famosi'. Floriana Secondi nel 2000 comincia a frequentare Mirko Fantini.I due poi convolano a nozze e dal loro matrimonio nel 2008 nasce il figlio Domiziano.

La reazione termina con il divorzio.Successivamente conosce e si innamora di Daniele Pompili.

Floriana rimane incinta ma purtroppo perde il bambino nel corso della gravidanza.Nel 2014 i due si lasciano.

Oggi Floriana è fidanzata con un architetto di nome Angelo. Floriana a Belve parla di suo figlio Domiziano. ''Lui tante volte si vergogna di me, siamo diversissimi, siamo opposti'', rivela Floriana che aggiunge: ''È troppo serio, è nato vecchio!''.E racconta di averlo portato da un prete esorcista perché faceva troppe domande: ''Pensava fosse posseduto?'', chiede Fagnani. ''Sì.

A tre anni mi disse: l’erba sono i capelli del mondo.Avevo paura'', spiega Floriana.  Floriana poi a Fagnani racconta alcuni dei momenti più dolorosi e complessi della sua infanzia e della storia della sua famiglia.

Dopo la separazione dei suoi genitori, ricorda la giornalista, con la madre che aveva problemi legati alla tossicodipendenza e alla prostituzione: ''Lei ha vissuto per 14 anni in un collegio.A che età ha saputo le reali ragioni?''.  ''Da adolescente, quando sono uscita.

Quando era dentro mi colpevolizzavo.Pensavo che non mi volevano – rivela l'ex gieffina – Mi sentivo sola, ma fin da piccola ho avuto una grande forza d’animo.

Quando sentivo gli altri bimbi piangere li consolavo, mi veniva forza per loro e soffrivo di meno io''. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)