Come riferisce Tuttosport, Chalobah non è stato convocato per la sfida di questo pomeriggio contro il Carpi allo stadio San Paolo, per motivi familiari. Il centrocampista che in estate è giunto in azzurro dal Chelsea, è ritornato in Inghilterra dalla sua famiglia. Non è da escludere però che il calciatore possa aggregarsi in extremis alla squadra per assistere al match contro gli emiliani.
Higuain pronto a chiudere il suo Giro d’Italia del gol
Gonzalo Higuain sta per concludere il suo personalissimo Giro d’Italia del gol: delle potenziali diciannove tappe da percorrere…gliene manca soltanto una, quella di Carpi. Perchè il Pipita, ventitrè gol in campionato finora, in ventitrè partite, ha segnato a diciotto squadre sulle diciannove attualmente in Serie A. L’unica che gli manca, è proprio il Carpi. L’edizione odierna del Corriere dello Sport scrive sull’argentino: “Sua Maestà ne ha fatti tanti da far rabbrividire, da lasciare impallidire le statistiche, da insidiare Nordhal e Angelillo: eppure si scopre che gli è rimasto un «buco» soltanto con il Carpi, l’unica nemica che s’è risparmiato una prodezza, una invenzione o magari un colpo di pancia d’un centravanti spaziale”.
Maradona: “Il Napoli gioca bene da tante partite, non è casuale
La Gazzetta dello Sport riporta alcune dichiarazioni di Diego Armando Maradona: “Il Napoli gioca bene da tante partite, non è casuale. Insigne? Un talento, ma la mia numero 10 non si tocca. Amo l’Argentina ma questo è il posto ideale per me perché posso condurre una vita normale. Il caso Mancini-Sarri? Le cose di campo dovrebbero restare nel rettangolo di gioco, e poi anche Mancini avrà detto delle cose. Potrei tornare in Italia tra due mesi, magari a Napoli”.
Pescara: a Salerno un’occasione persa
Il 2-2 del Pescara conquistato a Salerno, al termine di una gara combattuta, emozionante e assolutamente vietata ai deboli di cuore, va considerato, a nostro modesto avviso, un’occasione persa per gli abruzzesi, che, se è vero sono usciti imbattuti dall’ “Arechi”, allungando ad 8 la loro striscia positiva, e, altresì vero che hanno perso ulteriore terreno dalle due battistrada cadette. Sia il Cagliari che il Crotone, hanno, infatti, conquistato i 3 punti nelle loro rispettive sfide, portando il loro vantaggio nei confronti del Pescara, rispettivamente a 8 e 7 punti. La promozione diretta, che i soliti soloni locali davano come un traguardo ampiamente alla portata del team di Oddo, si allontana sempre di più, anche perché alle spalle del Delfino incalza il Novara di Baroni, che ha travolto l’Avellino di Tesser con un perentorio 4-1.
La squadra piemontese, dopo un periodo di appannamento, sembra essere tornata su ottimi livelli, ed ora accusa un ritardo di 6 lunghezze dal terzo posto occupato dagli adriatici, che senza i due punti di penalizzazione sarebbero 4. L’ipotesi che al termine del campionato gli azzurri possano accusare un ritardo di almeno dieci punti dagli abruzzesi, evitando la disputa dei play-off a tutto vantaggio del Pescara, il quale sarebbe direttamente promosso, sembra alquanto inverosimile. L’impressione, piuttosto, è che il Pescara dovrà lottare fino all’ultimo per tenersi stretto il terzo posto, in modo da riuscire a partire da “les barrages” da una posizione certamente di vantaggio.
La sicumera tanto ostentata da Oddo, il quale in più di un’ occasione si è detto certo della conquista della seria A da parte del suo team, non è stata corroborata dalla prestazione di Salerno, dove il Pescara non ha certamente brillato, lasciando intravedere dei meccanismi difensivi non proprio perfetti, conditi da palesi ingenuità (come il fallo di mano di Zuparic in area, che è costato il secondo rigore in favore dei padroni di casa, e la seconda rete di Donnarumma, con l’attaccante campano lasciato completamente da solo in area, e capace, anche per questo, di segnare con il petto). In avanti, è il solito Lapadula a rendere la squadra abruzzese pericolosa, anche quando Caprari è in giornata negativa, come ieri. A proposito dell’attaccante, capocannoniere con 15 reti, ieri ha dimostrato di potere fare reparto da solo, mostrando anche la sua grande capacità nel crearsi gli spazi in solitudine. Un’ottima figura davanti al C.T. della Nazionale peruviano, che potrebbe presto averlo tra le sue fila.
Tornando, per concludere, alla sfida di Salerno,qualcuno potrebbe appellarsi ai due rigori fischiati contro la squadra di Oddo (entrambi, per la verità, parsi netti), alla mancanza dei tifosi del Pescara in quel di Salerno, visto il divieto imposto dal CAMS, al fatto che Salerno è un campo notoriamente caldo, e ad altre amenità simili. Ma l’occasione persa resta.
CHRISTIAN BARISANI
Accadde oggi: 7 Febbraio
ACCADDE OGGI:Â Santi, ricorrenze e cenni storici di oggi nella storia
Accadde oggi è il nostro almanacco per ricordare ciò che avvenne oggi nella storia, i santi del giorno, informazioni, fatti, eventi e compleanni.
Oggi ricorre: la Chiesa cattolica celebra la memoria dei santi Egidio Maria da Taranto, Lorenzo Maiorano, Giovanni da Triora, Teodoro di Amasea, Riccardo del Wessex e Massimo di Nola. La religione romana celebrava il primo giorno dei Fornacalia.
“Non tutto ciò che si teme si conosce, così come non tutto ciò che si pensa di conoscere si teme come si dovrebbe.„
Antonio Pérez
Nati il 7 febbraio…
Tommaso Moro (1478)
Anna I di Russia (1693)
Charles Dickens (1812)
… e morti
Ann Radcliffe (1823)
Papa Pio IX (1878)
Dorando Pietri (1942)
In questo giorno accadde…
1301 – Edoardo II, futuro re d’Inghilterra, è il primo erede al trono britannico a utilizzare il titolo di principe di Galles.
1497 – Girolamo Savonarola, a Firenze, ordina il falò delle vanità .
1898 – Émile Zola viene processato per diffamazione per aver pubblicato il suo J’accuse.
1977 – L’Unione Sovietica lancia il Sojuz 24.
1992 – I dodici stati membri della Comunità europea firmano il trattato di Maastricht.
Feste e ricorrenze
Civili
Religiose
Cristianesimo:
Sant’Alfonso Maria Fusco,presbitero e Fondatore della Congregazione delle Suore di San Giovanni Battista
San Coliano
Sant’Egidio Maria da Taranto, professo frate minore
San Giovanni da Triora, sacerdote martire
Santa Giuliana, vedova
San Lorenzo Maiorano, vescovo di Siponto
San Luca il Giovane, eremita
Santi Martiri mercedari d’Africa
San Massimo di Nola, vescovo di Nola
San Mosè I, eremita e vescovo dei Saraceni
San Partenio, vescovo di Lampsaco
San Patendo, vescovo
San Riccardo del Wessex, re degli inglesi
San Teodoro di Amasea, generale e martire
San Vedasto di Vercelli, vescovo
Beato Adalberto Nierychlewski, sacerdote e martire
Beata Anna Maria Adorni, fondatrice Ancelle dell’Immacolata
Beato Anselmo Polanco Fontecha, vescovo e martire
Beato Antonio Vici da Stroncone, religioso
Beata Ludwika Szczęsna (Chiara), vergine, cofondatrice delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù
Beata Eugénie Smet, fondatrice delle suore ausiliatrici delle anime del Purgatorio
Beato Filippo Ripoll Morata, sacerdote e martire
Beati Giacomo Salès e Guglielmo Saultemouche, gesuiti martiri
Beato Guglielmo di Morgex, sacerdote
Beato Guglielmo Zucchi, sacerdote
Beato Nivardo di Chiaravalle, monaco
Beato Pietro Verhun, sacerdote e martire
Beato Pio IX, papa
Beato Rizziero della Muccia
Beata Rosalia Rendu, vergine
Beato Tommaso Sherwood, martire in Inghilterra
Religione romana antica e moderna:
Fornacalia, primo giorno
Eventi
457 – Leone I diventa imperatore dell’Impero romano d’Oriente;
1301 – Edoardo di Caernarfon (in seguito re Edoardo II d’Inghilterra) diventa il primo Principe del Galles;
1497 – Girolamo Savonarola, frate domenicano, reggente di Firenze, ordina il Falò delle vanità ;
1550 – Giulio III diventa Papa;
1613 – Michele Romanov diventa Zar di Russia;
1742 – Papa Benedetto XIV pubblica l’enciclica Etsi Minime sul ministero pastorale e sull’insegnamento della dottrina cristiana;
1795 – Viene approvato l’XI emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America;
1871 – Un dentista statunitense inventa il trapano odontoiatrico: un modello a molle che raggiunge gli 800 giri al minuto;
1882 – A Mississippi City, si svolge l’ultimo incontro di pugilato dei pesi massimi disputato a mani nude;
1898 – Inizia il processo per diffamazione contro Émile Zola per aver pubblicato J’accuse;
1904 – Un incendio a Baltimora distrugge oltre 1.500 edifici in 30 ore;
1914 – Nasce il personaggio di Charlot con il primo cortometraggio dal titolo Charlot ingombrante;
1943 – Seconda guerra mondiale: Negli Stati Uniti viene annunciato il razionamento delle scarpe;
1944 – Seconda guerra mondiale: le truppe tedesche lanciano la loro controffensiva contro la testa di sbarco di Anzio e Nettuno;
1945 – Eccidio di Porzûs: partigiani comunisti trucidano altri partigiani appartenenti alle Brigate Osoppo in provincia di Udine;
1962 – Il governo degli Stati Uniti vieta tutti i commerci con Cuba con il Proclama 3447: inizia l’Embargo contro Cuba;
1964 – I Beatles arrivano per la prima volta negli USA;
1971 – Le donne ottengono il diritto di voto in Svizzera;
1974 – Grenada ottiene l’indipendenza dal Regno Unito;
1977 – L’Unione Sovietica lancia la Soyuz 24;
1984 – Gli astronauti Bruce McCandless e Robert Stewart eseguono la prima camminata nello spazio senza “guinzaglio”;
1985 – Theme from New York, New York diventa l’inno ufficiale di New York;
1986 – Jean-Claude Duvalier, presidente di Haiti, fugge dalla nazione;
1990 – Dissoluzione dell’Unione Sovietica: Il Comitato Centrale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica accetta di cedere il monopolio del potere;
1991
A Londra l’IRA, usando un mortaio rudimentale montato sul retro di un furgone, riesce a far esplodere un ordigno nel cortile del numero 10 di Downing Street, residenza del premier John Major, mentre è in corso una riunione di governo per discutere della guerra contro l’Iraq;
Il primo presidente democraticamente eletto di Haiti, Jean-Bertrand Aristide, viene insediato;
1992 – I dodici Stati della Comunità economica europea firmano il Trattato di Maastricht
1998 – Iniziano i XVIII Giochi olimpici invernali a Nagano (Giappone);
1999 – Abd Allah II diventa re di Giordania dopo la morte del padre, re Husayn;
2003 – Inviata la risposta all’ultimo contatto della sonda Pioneer 10;
2006 – Bobo Craxi fonda I Socialisti;
2008 – Lancio della missione STS-122 diretta alla Stazione Spaziale Internazionale con il laboratorio europeo Columbus;
2014 – Iniziano i XXII Giochi olimpici invernali a Sochi, Russia;
2016 – Viene giocato il 50° Super Bowl al Levi’s Stadium in California che vede contrapposti i Denver Broncos ed i Carolina Panthers
La Vespa Rosa: Simona Romano
Il calciomercato si è concluso ed una nuova Juve Stabia si appresta a disputare due derby in trasferta in rapida successione contro Paganese e Casertana.
Il treno gialloblu deve riprendere la propria corsa verso la stazione della salvezza. Oggi per la rubrica La Vespa Rosa racconteremo chi è Simona Romano.
Simona segue la Juve Stabia da tanto tempo e afferma subito che la squadra di quest’anno non le piace.
Non ha un ricordo particolare di una trasferta anche perché non le ha mai fatte.
Simona non ha nessun rito scaramantico e nessun porta fortuna.
Quest’anno per lei non c è stato nessun gol bello, mentre se ne dovesse ricordare uno con piacere, quello di Corona nella finale con l’Atletico Roma è quello che le ha dato emozioni uniche.
Di demeriti quest’anno sicuramente la Juve Stabia ne ha, però possiamo dire che sono anni che le Vespe hanno tutti contro, questo rende tutto più difficile.
Simona chiude la sua intervista con un solo grido: “Forza Juve Stabia!”
Patrizia Esposito
Napoli, le pistole dei ragazzi invisibili e quelle vittime senza colpa. ROBERTO SAVIANO*
Il racconto. Dal negoziante colpito per caso al giovane ucciso per sbaglio a due passi da una pizzeria famosa. Gli ultimi morti di camorra spesso sono incensurati. Il loro errore? Trovarsi sulla traiettoria dei proiettili delle gang che la città fa finta di non vedere.
Napoli è tornata a sparare? No, non ha mai smesso: si è solo spenta l’attenzione nazionale. Napoli, 31 dicembre 2015, piazza Calenda, pieno centro storico. Fai due passi e sei da Michele Condurro, la storica pizzeria di Forcella, quella con i tavolacci, sempre affollata di turisti fino a esaurimento pizze. Alle 19.30 entrano in un bar e iniziano a sparare. Muore Maikol Giuseppe Rossi, 27 anni, pregiudicato. Fine. Pregiudicato: non serve aggiungere altro. Questa definizione, purtroppo, ci tranquillizza: “Ah, era uno di loro….”.
E invece no. Rossi aveva precedenti per scippo, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, ma non era lui nel mirino dei killer che forse quella sera non avevano nemmeno un obiettivo preciso. Rossi è stato colpito per sbaglio. E per sbaglio è morto, la sera di San Silvestro, nel centro storico di Napoli. In una zona che in genere è piena di turisti (motivo di vanto per il sindaco De Magistris), ma dove quella sera non c’era nessuno, non una telecamera né forze dell’ordine (promesse dimenticate del presidente della Regione De Luca). Dopo l’omicidio pare che il proprietario del bar non abbia chiamato i carabinieri, ma semplicemente abbassato la saracinesca.
Questa è Napoli.Sapevo di quest’omicidio prima che ne scrivessero i giornali, perché un amico, passando nella zona del Trianon in macchina, voleva fermarsi a prendere una bottiglia d’acqua per il figlio, ma la polizia aveva già transennato la piazza, e il bar era irraggiungibile. Mi ha scritto dicendomi che non era sorpreso, che queste cose possono capitare. Aveva visto un omicidio di camorra nel parco di fronte casa qualche anno prima, un sabato a mezzanotte. Poi la morte di un camorrista che aveva deciso di stabilirsi nel quartiere, uno di quelli che falsificavano assicurazioni, pianto come persona per bene: ” Non ha mai accis’a’ nisciun’, era una persona per bene “.
A Napoli si fanno gli scongiuri, si spera sempre di non trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato. Mi chiedo come faccia la città ad accettare tutto questo. Il 30 gennaio viene ucciso a Ponticelli Mario Volpicelli, l’uomo che gestiva un negozio “tutto a 50 centesimi”. La sua morte è quanto di più simile possa accadere a chiunque viva in un territorio in guerra. Finiti i Sarno, a Ponticelli ci si spartisce il regno a colpi di tatuaggi che segnano l’appartenenza a due clan avversi: i D’Amico e i De Micco. Volpicelli era cognato dei Sarno e parente dei De Micco, questo è bastato per essere condannato a morte. Questo basta per essere nella lista nera della faida: ogni faida ne ha una, vi sono scritti i nomi di parenti anche lontani, l’obiettivo è sfidare l’avversario colpendo chi è indifeso; decimare il nemico partendo da chi non si sente in pericolo. Conoscete voi un vostro cugino di secondo grado? Il nipote del fidanzato del cugino di vostra moglie? In tempo di faida si è ucciso per questo. I cadaveri sono lettere che vengono spedite.
L’obiettivo è terrorizzare. Tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio, azioni dimostrative in tutta la città, dalla zona di Cavalleggeri d’Aosta a due passi dallo stadio San Paolo alla centralissima Materdei: bottiglie incendiarie e sventagliate di kalashnikov per avvertire, intimidire, annunciare rappresaglie. Il primo febbraio, una “paranza” di dieci ragazzi legati al clan D’Amico, armati fino ai denti sugli scooter, ha invaso e terrorizzato San Giovani a Teduccio: l’obiettivo era Raffaele Oliviero, vicino al clan Rinaldi- Reale.
Se guardiamo le azioni di rappresaglia degli ultimi sei mesi, noteremo come la città sia coinvolta tutta, come nessuno possa dirsi al sicuro, e come arresti, processi e condanne, da soli, non abbiano alcun potere di fermare una guerra che va combattuta anche e soprattutto con altri strumenti. Non è possibile leggere questi dati e non comprendere quanto la politica, quella locale e soprattutto quella nazionale, abbia tragicamente fallito.
Maggio 2015, Ponticelli: Ciro Rivieccio, 43 anni, pregiudicato, è ferito con tre colpi d’arma da fuoco. Nella stessa notte di giugno, un 23enne con precedenti penali è colpito alla coscia da un proiettile in via Pallonetto a Santa Lucia, luogo di spaccio, e un altro di 32 anni, neanche lui incensurato, è ferito alla gamba destra durante una sparatoria in via Sant’Anna di Palazzo (dove abitavo quando ancora ero a Napoli).
E poi un 15enne ferito alle gambe nei Quartieri Spagnoli; era incensurato, ma era con un cugino con piccoli precedenti. E ancora, Soccavo: 46enne con precedenti penali raggiunto da proiettili mentre cammina per strada. Via Costa, quartiere San Lorenzo: feriti in una sparatoria tre minorenni a bordo di uno scooter. Il giorno dopo, e siamo a luglio, nella stessa strada colpi d’arma da fuoco contro un’abitazione al piano terra: è la risposta.
A sparare, due ragazzi su un motorino. E poi le “stese” – le chiamano così – di luglio: baby camorristi che mirano a finestre e ad antenne paraboliche trasfor-mando il centro storico in un poligono a cielo aperto. A Fuorigrotta un ragazzo di 21 anni viene raggiunto da un proiettile a una spalla. Si tratta forse di un episodio connesso alla guerra tra ex affiliati ai D’Ausilio, clan di Bagnoli in auge ai tempi della Nuova Mafia Flegrea. In centro, in via Salvator Rosa, un 24enne in scooter viene affiancato da altri ragazzi, anche loro in scooter, che gli sparano.
Nella stessa notte, in vico Nocelle, un 25enne viene ferito da colpi di pistola. A Ponticelli, due ragazzi di 19 e 15 anni restano feriti in una sparatoria.
Ad Afragola, un uomo di 50 anni con precedenti per estorsione e ricettazione viene colpito a una coscia da un proiettile. Ad agosto muore Luigi Galletta, il meccanico vittima della faida di Forcella, un ragazzo per bene, ucciso perché non voleva truccare i motorini della “paranza”. E poi Roberto Rizzo, un ragazzo con piccoli precedenti penali, ferito da colpi di arma da fuoco mentre di notte era in strada con amici.
Agli inizi di settembre un uomo con precedenti per droga viene ferito alla gamba da un colpo di arma da fuoco. Ha detto nell’immediato di avere solo avvertito un bruciore, di non essersi accorto dello sparo. E poi Gennaro Cesarano, il 17enne ucciso in piazza San Vincenzo alla Sanità: i killer in sella a due moto sparano ovunque, il loro obiettivo è fare morti. Segue un raid agghiacciante al Rione Traiano: un numero imprecisato di ragazzi, armati fino ai denti, sparano ininterrottamente facendo esplodere anche una bomba carta. Sul selciato restano circa 60 bossoli di arma da fuoco tra cui quelli di un kalashnikov.
E poi, di nuovo a Fuorigrotta, viene ferito Nicola Barbato, poliziotto impegnato nell’operazione antiracket. A ottobre la prima vittima eccellente è Annunziata D’Amico, detta Nunzia la Passilona, reggente dei D’Amico, condannata a morte dal clan nemico di Ponticelli. Poi Ciro Rosano, pregiudicato, ferito nel quartiere San Pietro a Patierno, mentre a Giugliano due persone in sella a una moto esplodono colpi d’arma da fuoco: nel mirino il figlio di un affiliato al clan Mallardo.
A novembre a Capodimonte quattro uomini armati di pistole e a bordo di due moto seminano il terrore esplodendo colpi in aria. Un ragazzo di 22 anni viene gambizzato ad Acerra e due persone ferite a Miano.
A dicembre, un uomo resta ferito in un agguato a Pianura, un altro ad Afragola. Il 25 gennaio in un agguato a Fuorigrotta viene ferito un 16enne. Poi c’è Giuseppe Calise, 24 anni, ucciso al rione don Guanella mentre il ministro Alfano era in prefettura a parlare della necessità di “far tacere le pistole”. E nella notte ammazzano Pasquale Zito, 24 anni: suo zio era stato ucciso nel 2007. Dopo quest’omicidio, a Bagnoli diversi cittadini hanno dichiarato che “non usciremo di casa” rispettando una sorta di coprifuoco imposto dalla faida.
Ecco: il catalogo della violenza è questo. E probabilmente è incompleto. Sulla stampa nazionale se ne parla solo quando a morire sono minorenni o incensurati. Gli altri agguati sono cancellati, derubricati a normale amministrazione. Qui la normale amministrazione è una guerra quotidiana legata alla droga e nutrita di omertà, combattuta da centauri non ancora maggiorenni. Ho parlato a lungo con il capo della squadra mobile di Napoli: Fausto Lamparelli conferma che si tratta di ragazzi “giovanissimi, disposti a tutto. Sanno di poter ottenere nel breve periodo potere e soldi pagati poi con la vita o l’ergastolo. Qui non si può procedere solo con l’attività di polizia giudiziaria, noi facciamo la nostra parte, ma la camorra va combattuta con lavoro, impegno, investimento. Cose facili a dirsi, ma difficilissime a realizzarsi”.
Certo, se ammettessimo che si tratta di un territorio in guerra, capiremmo come non basta affatto avere ex magistrati alla presidenza del Senato, a capo dell’Autorità anticorruzione, alla guida della città per pensare che tutto quello che si più fare lo si sta già facendo. Non basta. Dobbiamo smettere di trattare Napoli come una città normale. Non lo è: i napoletani vivono sotto i proiettili e abbassano la testa, quindi non sono paragonabili agli abitanti di nessun’altra città italiana. La politica locale sta mostrando il volto peggiore nell’imminenza del voto. E il territorio è abbandonato, nelle mani dei nuovi capi, ragazzini che contano molto più dei rappresentanti politici. Intere aree della Campania sono nelle loro mani, le abbiamo irrimediabilmente perse, e ancora la politica nazionale pretende di fare campagna elettorale fingendo di non vedere.
Mi chiedo perché la città non si ribelli: non si è stancata di valere qualcosa solo sotto elezioni e meno di niente a giochi fatti? Dovremmo pretendere che la nostra città torni a noi. Smettiamo di pensare che l’unico modo che abbiamo per viverci è farlo con un ideologico amore struggente: “Napoli è meravigliosa, chi parla di faide la sta insultando. Questa è romantica omertà che ha come unica conseguenza la rassegnazione.
L’Italia sta morendo, lentamente, silenziosamente, e la ripresa non potrà esserci se metà del suo territorio è completamente fuori gioco perché mancano infrastrutture, investimenti e per di più è prigioniera del potere dei clan in guerra. Pubblicavo Gomorra dieci anni fa, i magistrati che ora il governo utilizza per darsi un Dna antimafioso dissero che era un libro importante non solo per quello che avevo scritto, ma perché avevo ricostruito un quadro d’insieme che mancava e, soprattutto, perché finalmente aveva portato attenzione. Dopo dieci anni, di quell’attenzione non è rimasto nulla.
*larepubblica
Il Carpi pensando alla Juve? Sarebbe un grave errore. Sarri striglia i suoi
“Alle domande con la parola Juventus non rispondo. Il Carpi ha perso una sola partita nelle ultime sei partite, tra l’altro rocambolesca a Firenze al 93′. Se domani non ci esprimiamo a grandi livelli come l’Empoli passeremo dei guai seri. Spero che la mente dei giocatori sia indirizzata a questa partita. E’ più complicata di quello che sembra.”
L’ha voluto ricordare mister Sarri in conferenza stampa, in caso qualcuno se ne fosse dimenticato. Guai a sottovalutare il Carpi. I ragazzi di Castori, infatti, non avranno intenzione di essere la prossima vittima sacrificale; l’errore è dietro l’angolo, pronto ad approfittare di qualsiasi mancanza azzurra. Il tecnico lo sa e mantiene l’attenzione alta.
L’ERRORE- Peggio sarebbe pensare alla Juventus. Il match dello Stadium è ancora relativamente lontano: in mezzo la partita di domani, apparentemente semplice ma alquanto insidiosa. Gli emiliani, infatti, hanno perso sola una partita nelle ultime sei, ritrovando quella brillantezza che li aveva caratterizzati nelle stagioni scorse, permettendogli di raggiungere le serie A. Segreto di un gruppo e di un allenatore che, dopo tanta fatica, è riuscito a trovare la quadratura del cerchio. La salvezza è l’obiettivo, difficile, ma ancora possibile. Una buona prestazione a Napoli per dare un segnale all’intero campionato.
AL SAN PAOLO CON I TITOLARISSIMI- All’andata fu 0-0: tanta strada ne è passata, però, da quel 23 settembre. Un vero e proprio viaggio in costruzione, quello degli azzurri, nel nome di Higuain e Maurizio Sarri. Domani, al San Paolo, per dimostare di essere definivamente maturati, se ce ne fosse ancora bisogno. Senza Jorginho, il tecnico toscano si affiderà al fedelissimo Mirko Valdifiori, pronto a partire da titolare, dopo tanta panchina. Poi, del resto, tutti confermati: Higuain ci sarà, affiancato da Callejon e Insigne. Scenderanno in campo gli 11 tipo, insomma, ad evidenziare l’importanza del match. Dalle 18, poi, si potrà pensare ai bianconeri. Non un minuto, prima, però: ordine di Maurizio Sarri.
TEATRO SOCIALE (BS): AMLETO di William Shakespeare
TEATRO SOCIALE
Via Felice Cavallotti, 20 – Brescia
RASSEGNA ALTRI PERCORSI
LUNEDI’ 8 e MARTEDI’ 9 febbraio 2016 (ore 20.30)
Il Teatro di Messina
presenta
AMLETO di William Shakespeare
regia di Ninni Bruschetta
scene di Mariella Bellantone
costumi di Cinzia Preitano
luci di Renzo Di Chio
musiche di Tony Canto, eseguite dal vivo da Tony Canto e Gianluca Scorziello
Durata dello spettacolo: 2.45 (senza intervallo)
Lunedì 8 e martedì 9 febbraio 2016 alle ore 20.30 al Teatro Sociale di Brescia sarà in scena AMLETO di William Shakespeare , per la regia di Ninni Bruschetta, che sceglie di costruire la sua drammaturgia sulla traduzione di Alessandro Serpieri, spettacolo prodotto dal Teatro di Messina.
Lo spettacolo racchiude già nel titolo la precisa volontà di proporre una lettura fedele dell’opera shakespeariana anche se l’Amleto di Ninni Bruschetta è un uomo moderno, un uomo vivo e attivo, un uomo che sceglie: “probabilmente sceglie la cosa sbagliata – tiene e precisare il regista – ma sceglie”.
Questa lettura suggestiva offre un’occasione per riflettere sui grandi temi di sempre: sul perché della vita e della morte, sul rapporto tra verità e menzogna, tra desiderio di giustizia e vendetta, sul ruolo del caso, sul potere reale o illusorio della volontà.
La scena di Mariella Bellantone, rispecchia la contemporaneità dell’opera che si noterà anche nella scelta dei costumi di Cinzia Preitano. Le musiche sono di Tony Canto eseguite dal vivo dallo stesso autore e da Gianluca Scorziello.
Questo il cast: Angelo Campolo (Amleto), Antonio Alveario (Polonio), Celeste Gugliandolo (Ofelia), Maria Sole Mansutti (Gertrude), Emmanuele Aita (Claudio), Giovanni Boncoddo (il fantasma), Maurizio Puglisi (il becchino), Lelio Naccari (Valtemand – Fortebraccio), Simone Corso (Marcello), Francesco Natoli (Orazio), Dario Delfino (Rosencranzt), Diego Delfino (Guildestern), Fabrizia Salibra (attrice regina), Luca D’Arrigo ( 1° attore prete), Stefano Cutrupi (Bernardo), Ivan Bertolani (Laerte), Michele Falica (Francisco – Osric) e con Riccardo Organti.
Lo spettacolo rientra nella Rassegna ALTRI PERCORSI – CIRCUITI LOMBARDIA SPETTACOLO DAL VIVO – promossa dalla Regione Lombardia a sostegno del sistema teatrale lombardo, dell’innovazione dei linguaggi teatrali e della contaminazione di diverse forme di spettacolo.
La stagione di Prosa 2015/2016 è realizzata grazie al sostegno del Gruppo A2A, e della Fondazione ASM Gruppo A2A di Brescia.
Vendita biglietti singoli:
- TEATRO SOCIALE I biglietti sono in prevendita alla biglietteria del Teatro Sociale in orario della stessa. Via Felice Cavallotti, 20 – Brescia Biglietteria tel. 030 2808600 sociale.biglietteria@ctbteatrostabile.it
- PUNTO VENDITA CTB È possibile acquistare i biglietti per gli spettacoli di tutta la stagione al nuovo punto vendita nella sede del CTB in Piazza Loggia, 6 – dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 13.00 (esclusi i sabato e festivi) Tel. 030 2928609
ON-LINE in tutti i punti vendita del circuito Vivaticket.it
- LIBRERIA SERRA TARANTOLA Via F.lli Porcellaga, 4 – Brescia · Tel. 030290171 Orari: 9.15 – 12.15 /15.30 – 19.00 (lunedì mattina e domenica chiuso)
Prezzo dei biglietti singoli:
- Platea Intero € 26,00 – Ridotto gruppi 23,00 – Ridotto speciale 18,00
- Galleria centrale Intero € 18,00 – Ridotto gruppi 16,00 – Ridotto speciale € 13,00
- Galleria laterale Intero € 12,00 – Ridotto Gruppi € 11,00 – Ridotto speciale € 10,00
INFO: CTB Centro Teatrale Bresciano
Piazza della Loggia, 6 – 25121 Brescia – tel. 030 2928611/617 – fax 030 2928619
(dalle ore 9.00 alle 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 17.30)
e-mail: organizzazione@ctbteatrostabile.it
ctbteatrostabile.it
Vicenza-Lanciano 0-2, buona la prima di Maragliulo
Comincia con una vittoria, la prima gara di Maragliulo da allenatore sulla panchina della Virtus Lanciano. I frentani, infatti, riescono ad espugnare per 2-0, il “Menti” di Vicenza, ottenendo 3 punti importanti in chiave salvezza, e ,contestualmente, complicano la situazione dei veneti, i quali attualmente possono contare solo su un margine di un punto dalla zona play-out.
La situazione di classifica rimane, tuttavia, sempre difficile per gli abruzzesi, ancorati sempre al penultimo posto in classifica, anche se da questa sera in compagnia della Salernitana. Le reti, entrambe di pregevole fattura, sono tutte arrivate nel secondo tempo. Al 51’ è Di Francesco ad aprire le danze, grazie ad un’azione personale e tambureggiante, culminata con uno shot che non ha lasciato scampo al portiere berico. La rete del raddoppiato, griffata Ferrari,è arrivata al 63’, con l’attaccante che è riuscito a capitalizzare al meglio un assist di Di Francesco. Un po’ di serenità in casa abruzzese, dopo le turbolenze avute in questo ultimo periodo. Sabato al “Biondi” arriva il Modena, per un’altra sfida-salvezza.
VICENZA: (4-3-3): Vigorito (18′ pt Benussi); Laverone, Brighenti (70′ Ligi), Sampirisi, D’Elia; Bellomo, Moretti, Signori; Vita (55′ Ebagua), Raicevic, Giacomelli. All. Marino
Arbitro: Antonio Rapuano di Rimini
(Gori di Arezzo – Rocca di V. Valentia; IV Massimi di Termoli)
Reti: 52′ Di Francesco, 63′ Ferrari
Ammoniti: Ferrari, Vitale, Cragno, Vastola
Juve Stabia – Mister Zavettieri: Domani dovrò valutare le condizioni di tanti, sarà una partita difficile. Su Bombagi e Caserta dico… (Video)
In sala stampa allo stadio Romeo Menti di Castellammare, si è presentato il tecnico della Juve Stabia mister Nunzio Zavettieri per presentare il match di domani alle ore 14:00 al Torre di Pagani contro la Paganese di mister Grassadonia:
“In questo mercato di riparazione abbiamo cambiato pelle, siamo una squadra diversa, sono partiti giocatori importanti con caratteristiche particolari, solo il campo ci dirà se siamo più o meno forti di prima.”
Grifoni?
“E’ il più in forma dei nuovi acquisti, praticamente a Prato ha giocato sempre, ci darà una mano, posso dire di essere contento del suo acquisto.
Eravamo in attesa del transfert di Navratil è arrivato e sono contento anche se un suo impiego non può essere a breve perché deve recuperare la forma migliore.
Con Bombagi ho sempre avuto un ottimo rapporto, non so perché abbia dichiarato che qui non lo volevamo più, di certo queste parole non erano dirette a me, anche perché quest’anno non l’ho avuto mai completamente a disposizione. Ringrazio lui e tutti gli altri giocatori che sono andati via in questa sessione invernale per il contributo che hanno fornito alla Juve Stabia durante la loro militanza in giallo blu.
Atanasov è tornato ad allenarsi, farà una visita di controllo e poi deciderà la società cosa fare in merito al suo eventuale tesseramento.
Parlando di calcio giocato dovremo temere la Paganese, non solo per le qualità di Caccavallo, ma perché hanno un’identità precisa che esalta le qualità di tutti. Sarà un derby sentito ma noi andiamo in campo per dire la nostra. Mi dispiace per l’assenza dei nostri tifosi che potevano darci una mano.
Per quanto riguarda gli indisponibili non ci sarà lo squalificato Liotti e bisogna valutare bene le condizioni di Del Sante, Carrillo, Contessa e Romeo anche se uno di loro dovrà giocare..
Il tecnico della Paganese ha dichiarato che dovranno aggirare il nostro muro difensivo? Io penso a me e a quello che dovrà fare la mia squadra, noi dovremo essere bravi a limitarli.
La Juve Stabia è uscita pulita da una cosa che non la riguardava (sentenza Dirty Soccer n.d.a.) riguardo la squalifica di Caserta mi dispiace, lui resterà con noi durante la settimana e non potrà seguirci quando giochiamo, mi auguro che risolverà questa situazione il prima possibile, è un uomo che non merita tutto questo.”
Ag.Valdifiori: “Mirko si è integrato benissimo, darà un grande apporto agli azzurri”
Ai microfoni di Radio Kiss Kiss, è intervenuto l’agente di Mirko Valdifiori, Mario Giuffredi: “Mirko quando è stato chiamato in causa ha sempre fatto il suo dovere, dopo i primi due mesi si è ambientato benissimo. Farsi trovare pronto se non giochi con continuità non è facile per nessuno. Sia in Europa League che quando ha giocato in campionato ha fatto ottime partite. Si è integrato benissimo nello spogliatoio, ha un ottimo rapporto con tutti i compagni di squadra. Sta facendo il suo e sono sicuro che di qui a giugno potrà dare un grande apporto al Napoli”.
Dalla Germania, Guardiola non ha mai parlato di Sarri: la veritÃ
Un polvero, un grandissimo polverone. Pep Guardiola non ha mai esaltato il lavoro di mister Sarri, né del Napoli. A confermarlo, ai microfoni di TuttoNapoli, un noto giornalista spagnolo, corrispondente dalla Germania, José Carlos Menzel López, che, presente alla conferenza del tecnico del Bayern, dichiara: “Il mister non ha parlato di Juve e Napoli. Per esserne ulteriormente certo, dopo aver letto le dichiarazioni di Sarri, ho chiesto anche ad altri colleghi, può capitare di distrarsi. E , invece, niente. Un equivoco? Può darsi, di fatto in Germania nessuno sa niente di quelle parole. Sarri, comunque, meriterebbe sicuramente degli elogi per il suo grande lavoro.”
L’attenzione- secondo Menzel- è, invece, tutta su Gonzalo Higuain: “Ovviamente si parla bene degli azzurri, ma l’attenzione è concentrata soprattutto su Gonzalo Higuain: ormai è chiaro, il Bayern proverà a prenderlo in estate ed i tifosi tedeschi sono molto attenti ad ogni sua prestazione”.
Napoli-Carpi: probabili formazioni. Pasquale Ammora
A una settimana dal “big-match” contro la Juventus, il Napoli ospita il Carpi domani alle 15:00 al San Paolo per la 24esima giornata di Serie A.
Impegno sulla carta non proibitivo per gli azzurri ma allo stesso tempo molto insidioso visto l’ orgoglio e l’ ardore che riesce a mettere in campo l’ undici di Castori. C’ è bisogno della giusta mentalità e concentrazione per bissare l’ ottava vittoria consecutiva in campionato. Ne è ben consapevole Sarri che ritrova Allan ed Hysaj ma dovrà fare a meno di Jorginho, out per squalifica, al suo posto Valdifiori; potrebbero rifiatare anche Albiol e Insigne, spazio per Chiriches e Mertens. A sinistra torna Ghoulam, ancora fuori per infortunio Grassi.
Dall’ altra parte si registrano le assenze pesanti di Gagliolo e Lollo,per squalifica, mentre in attacco scalpita per una maglia da titolare Lasagna autore dei gol contro Fiorentina e Inter.
ECCO LE PROBABILI FORMAZIONI
Napoli(4-3-3): Reina, Chiriches, Koulibay, Ghoulam, Allan, Valdifiori, Hamsik, Callejo, Higuain, Mertens. All. Sarri
Carpi(3-5-1-1): Belec, Poli, Zaccardo, Suagher, Sabelli, Cofie, Bianco, Crimi, Leti zia, Lasagna, Mbakogu. All. Castori
Napoli-Carpi, i convocati di Sarri: ventitré giocatori in lista
Ecco i 23 scelti da mister Sarri, al termine dell’allenamento pomeridiano svoltosi a Castel Volturno, in vista del match contro il Carpi.
Portieri: Reina, Gabriel, Rafael.
Difensori: Hysaj, Maggio, Strinic, Ghoulam, Albiol, Regini, Koulibaly, Luperto, Chiriches.
Centrocampisti: Allan, David Lopez, Valdifiori, Hamsik, El Kaddouri.
Attaccanti: Callejon, Mertens, Insigne, Gabbiadini, Higuain.
Paganese – Juve Stabia: I convocati delle Vespe
Al termine dell’allenamento di rifinitura, svolto questo pomeriggio presso lo Stadio “Romeo Menti”, il tecnico Nunzio Zavettieri ha reso nota la lista dei nr. 22 calciatori convocati per il match Paganese – Juve Stabia, valevole per la 21^ giornata del campionato di Lega Pro Unica Girone C, in programma domenica 7 febbraio, con inizio alle ore 14.00 presso lo Stadio “Marcello Torre” di Pagani.
Portieri: Mascolo, Polito, Russo
Difensori: Cancellotti, Carillo, Contessa, Navratil, Polak, Romeo, Rosania
Centrocampisti: Carrotta, Favasuli, Izzillo, Maiorano, Obodo
Attaccanti: Del Sante, Diop, Gatto, Gomez, Grifoni, Lisi, Nicastro
Infortunato: Ripa
Squalificato: Liotti
S.S. Juve Stabia
Berretti, Arezzo-Juve Stabia 2-0: il tabellino del match
La Juve Stabia, categoria Berretti, ha affrontato, in trasferta, i pari età dell’Arezzo. Una sconfitta per 2 reti a 0 per i ragazzi di Nicola Liguori.
Queste le formazioni ufficiali:
Arezzo – Garbinesi, Kouadio, Pauselli, D’Abbrunzo, Bernardini, Magara, Rampelli, Benucci, Iacuzio, Nhissah Bismark, Testi. A disp. Maffetti, Brunetti, Bonfini, Zammuto, Romagnoli, Galantini, Minocci, Paradiso, Dai Pra. All. Alessandria
Juve Stabia – Montella, Rubino, Elefante, Servillo, Ioio, Borrelli E., Langella, Sorrentino, Matassa, Natale, Strianese. A disp. Borrelli F. Noto, Rossi, Melone, Viscusi, Del Prete, Contieri. All. Nicola Liguori.
La gara si sblocca al minuto 43 con il gol di Nhissah Bismark. Il raddoppio arriva al minuto 43′ con gol di Iacuzio. Per i ragazzi di Liguori arriva la prima sconfitta del 2016, ma subito testa sul manubrio, al Menti sabato arriva la Lupa Roma e servono i 3 punti per continuare a farsi largo e agganciare la zona play off.
Salernitana-Pescara 2-2, occasione persa per gli abruzzesi (VIDEO)
Salernitana-Pescara, è stata una partita che non si è fatta mancare proprio nulla: 2 rigori (entrambi concessi alla squadra di casa, di cui uno non trasformato), 3 espulsi (2 per i padroni di casa) e 4 reti. Inutile dire che si è trattata di una gara entusiasmante, oltre che ricca di emozioni e di colpi di scena. Il Pescara vede sfumare il suo ottavo successo di fila, ed allungare il passo, oltre che al Crotone, corsaro a Bari ieri, anche al Cagliari, che è riuscito a piegare di misura la coriacea Virtus Entella. Gli abruzzesi rimangono terzi in classifica, con 6 punti di vantaggio sul Novara di Baroni, quarto in classifica, protagonista quest’oggi di una debordante vittoria per 4-1 ai danni dell’Avellino.
LA CRONACA -Il Pescara, forte delle sue 7 vittorie consecutive, rende visita alla Salernitana nella gara valida per la quarta giornata di ritorno del campionato cadetto. Gli abruzzesi non vogliono perdere terreno rispetto alle due battistrada del campionato, Cagliari, impegnato oggi in casa contro l’Entella, e Crotone, corsaro ieri sera nell’anticipo a Bari. I granata, dal canto loro, non possono permettersi passi falsi, visto il terz’ultimo posto in graduatoria, che ha fatto optare la società campana per l’esonero di Torrente, al quale è subentrato Menichini, il tecnico della promozione granata. 4-4-3 il modulo scelto dal tecnico al suo esordio, con il trio d’attacco formato da Donnarumma-Coda-Oikonomidis. Risponde il tecnico Oddo, il quale ha polemizzato alla vigilia circa il divieto imposto dal CAMS nel partecipare alla trasferta campana nei confronti dei tifosi del Pescara, per i quali, tuttavia, è stato allestito un megaschermo per seguire il match in città, schiera il suo classico 4-3-1-2, con Benali sulla trequarti alle spalle della coppia Caprari-Lapadula. Arbitra Aureliano di Bologna.
Al 6’ Verre si libera in area e lascia partire un tiro che Terracciano respinge, si avventa Lapadula, il quale gonfia la rete, ma la posizione dell’attaccante del Pescara è di netto fuorigioco, e, l’arbitro, giustamente, annulla la marcatura. Al 10’ si vede la Salernitana con Coda, il cui tiro dalla distanza termina sul fondo.
Al 17’ Salernitana in vantaggio: Coda viene nettamente steso in area da Fiorillo, il quale viene anche ammonito. Calcio di rigore che lo stesso attaccante trasforma, portando la sua squadra in vantaggio per 1-0. Al 25’ arriva il pari del Pescara: perfetto lancio di Memushaj per Lapadula, il cui controllo da posizione defilata è perfetto, così come la sua conclusione che vale la rete del pari. Al 27’ ottima chance della Salernitana con Coda, la cui conclusione in area finisce sull’esterno della rete.
Al 31’ tiro franco di Zito: Fiorillo si salva in corner. Al 32’ Lapadula si invola sul filo del fuorigioco, ma la difesa campana si salva, anche se con grande affanno. Partita piacevole, caratterizzata da rapidi e continui rovesciamenti di fronte.
Al 39’ Coda, semina il panico nella difesa abruzzese, ma tergiversa troppo, permettendo ai difensori del Pescara di liberare la propria area di rigore. Al 43’ Salernitana in dieci uomini: Zito colpisce in maniera assolutamente scomposta Memushaj al corpo con un’entrata da kung-fu, e l’arbitro lo espelle. La prima frazione termina con il punteggio di Salernitana-Pescara 1-1.
L’inizio di ripresa vede un Pescara arrembante. Al 52’ Caprari serve Memushaj, il cui tiro in area viene deviato in corner da un difensore campano. Al 10’ shot dalla distanza di Caprari, ma tiro dell’attaccante è completamente fuori bersaglio.
Al 59’ è il solito Lapadula a calciare da fuori area, ma la sua conclusione non centra la porta campana. Al 62’ viene ristabilita la parità numerica in campo: Caprari viene espulso per doppia ammonizione. Al 64’ shot dalla lunga distanza di Verde, ma Terracciano blocca.
Al 67’ Pescara in vantaggio: Lapadula si invola sulla sinistra, crossa per l’accorrente Verde, che realizza la rete del 2-1 per i suoi. Passano appena 2’, ed ecco che la Salernitana ha l’occasione per pareggiare i conti: fallo di mano di Zuparic in area, e per Aureliano è calcio di rigore. Fiorillo devia in corner il tiro dagli undici metri di Coda, salvando porta e risultato.
Al 39’ Terracciano compie un ottimo intervento su un tiro molto pericoloso di Lapadula. Al 40’ arriva il pari della Salernitana: cross dalla destra di Ceccarelli, Donnarumma, lasciato solo, batte Fiorillo colpendo la palla con il petto. Salernitana-Pescara 2-2. Al 43’ punizione di Pasquato: Terracciano blocca. Nei 4’ di recupero, arriva il terzo espulso: si tratta di Empereur. La partita termina con il punteggio di 2-2.
TABELLINO: SALERNITANA-PESCARA 2-2 (1-1)
SALERNITANA (4-3-2-1): Terracciano; Ceccarelli, Bernardini, Empereur , Franco; Odjer (67′ Moro ), Pestrin , Zito; Oikonomidis (52′ Gatto ), Donnarumma (89′ BuÈ™ ) ; Coda . A disp.: Strakosha, Trevisan, Colombo, Bagadur, Ronaldo, Bovo All:Menichini
PESCARA (4-3-1-2): Fiorillo; Zampano, Fornasier , Župarić , Mazzotta 6 (82′ Coda ); Verre , Mandragora (50′ Verde ), Memushaj ; Benali (67′ Pasquato); Caprari, Lapadula . A disp.: Aresti, Bruno, Vitturini, Terreira, Mitrita, Cocco All: Oddo
RETI: 16′ Coda , 25′ Lapadula , 69′ Verde , 84′ Donnarumma
Arbitro: Aureliano di Bologna
Espulsi: Zito, Caprari, Empereur
Ammoniti: Fiorillo, Mandragora, Župarić, Verre
CHRISTIAN BARISANI
Grassadonia: Dobbiamo essere bravi a scardinare il loro muro difensivo
La prossima partita (con la Juve Stabia n.d.a.) è difficilissima, anche perché è un derby. Centrare una vittoria sarebbe importantissimo, ma dobbiamo dare tutto se vogliamo ottenerli, per noi sarà il crocevia per la nostra classifica. Un’eventuale vittoria darebbe un segnale importante al campionato e ci potrebbe far pensare a qualcosa in più della salvezza.
La Juve Stabia non so se sia stata ridimensionata dal mercato, hanno perso giocatori importanti come Migliorini, Arcidiacono e Bombagi. Sono arrivati comunque giocatori interessanti e di esperienza come lo straniero (Navratil n.d.a.) al quale è arrivato il transfer in settimana ma di cui non se ne parla tanto pur essendo un ottimo giocatore.
Per la partita di domani non so se schiererò dal primo minuto Vella o Tommasone, al di là di chi giocherà dovremo essere bravi a scardinare il loro muro che sicuramente creeranno, facendo attenzione alle palle inattive perché è una squadra molto pericolosa soprattutto sulle ripartenze.
Domani la Paganese dovrà avere pazienza cercando di sfruttare il minimo errore dei gialloblu. E’ una partita bella da giocare e spero che il pubblico ci dia una mano spronando i ragazzi dal primo all’ultimo minuto.



