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Genius La Bella Napoli, il capitano Enzo Coppa : ” Abbiamo meritato la vittoria”

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Enzo Coppa capitano Bella Napoli foto di Franco Trani
Enzo Coppa capitano Bella Napoli
foto di Franco Trani

Il 2^ Torneo Estivo dell’Amicizia isola d’Ischia si è concluso con la vittoria della Genius Bella Napoli. La squadra foriana di mister Vito Iacono, ha battuto sul risultato di  7-4  l’Az Professional Panza. Una partita che si è decisa soltanto nei tempi supplementari, dopo che le squadre avevano terminato i tempi regolamentari sul risultato di 3-3. La Bella Napoli nonostante si è vista recuperare per ben tre volte il vantaggio, non ha mai smesso di attaccare per conquistare la vittoria finale. Tanti i protagonisti in campo della squadra foriana,che hanno contribuito a questa vittoria tra cui proprio il capitano Enzo Coppa. Una vittoria che comunque è arrivata con molta sofferenza, fino alla fine dove in campo di certo non è mancata qualche polemica è un po’di nervosismo. “E’ stata una partita molto più dura rispetto a quello che mi aspettavo –commenta- il capitano- il secondo tempo non abbiamo proprio giocato, ci siamo schiacciati nella nostra metà campo e purtroppo abbiamo subito il loro pressing fino all’interno della nostra area di rigore. Abbiamo avuto un tiro libero contro,che a mio avviso non c’era, però come sbagliano gli arbitri anche noi abbiamo commesso degli errori sulle occasioni da gol che non abbiamo saputo concretizzare al meglio”. Una squadra che nonostante ciò ha meritato la vittoria,per quello che si è potuto vedere in campo. Dopo il torneo invernale vinto soltanto qualche mese fa, avete conquistato anche quello estivo. A breve giocherete anche la supercoppa estiva contro il Fiorauto, per poi iniziare di nuovo quello invernale, ci sarà qualche novità all’interno della squadra ? “ Noi non cambieremo nessuno,solo se partirà Luigi Castagna tornerà Valerio in rosa. Siamo una grande famiglia e siamo fieri di partecipare a questo torneo”. Infine –il capitano ride- non se il mister voglia lasciare la squadra perché abbiamo saputo che avuto delle offerte da parte di altre squadre “.

Simone Vicidomini

Morero: ‘Vincere in casa è fondamentale. Reggina squadra importante e che mi porta bene’ VIDEO

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Per la consueta conferenza stampa infrasettimanale, si è presentato in sala stampa al Menti il difensore e fin qui capitano delle vespe Santiago Morero.
 
Ecco le parole dell’ex Chievo:

“Vincere al Menti è davvero molto importante. Quello che si fa fuori casa anche conta molto perché bisogna dare continuità, ma vincere in casa sempre e anche con gol di scarto vuol dire che il Menti ci da forza e che la presenza dei nostri tifosi è uno stimolo in più. Ripa? Ha lavorato tanto in ritiro e il lavoro paga. Si merita questa gioia perché ha lavorato per raggiungere i suoi obiettivi. Non era al meglio e ora sta recuperando, quando segna siamo tutti felicissimi per lui, questo è un gruppo unito. Atanasov? Mi trovo bene con lui. È tutto il reparto che funziona bene e chiunque giochi fa parte di un sistema collaudato di quattro difensori, conta l’intero pacchetto arretrato e non il singolo. Lui sta facendo molto bene e questo è dovuto al momento positivo della squadra, è l’intera squadra che porta ogni singolo ad esprimersi al meglio. Ogni giocatore che scende in campo è facilitato dall’unità d’intenti che ha la squadra. La sconfitta di Catania? È stato un passo falso. Ancora ci penso e credo ci sia servita a correggere alcuni difetti, anche se dispiace aver perso in quel modo al Massimino la prima giornata. Il campionato è appena iniziato ma vincere è sempre bello. Reggina? È una big del calcio italiano ed è obbligata a fare bene perché storicamente è una squadra importante. Hanno iniziato abbastanza male e vorranno rifarsi soprattutto in casa. Noi dobbiamo giocare come sappiamo e sbagliare il meno possibile per poter fare bene anche al Granillo. La Reggina è una squadra che poco tempo fa era in A e quindi ha un certo blasone. Spero che la storia si ripeta perché l’ho affrontata sia in A quando giocavo per il Chievo Verona sia in B quando ero a Cesena e ho sempre vinto.”

Izzillo: “Seguiamo in tutto il mister. A Reggio per vincere” (VIDEO)

Per la consueta conferenza stampa infrasettimanale, si è presentato in sala stampa al Menti il centrocampista delle vespe Nicolas Izzillo.
Ecco le parole dell’ex Ischia:

“In casa, finora, abbiamo disputato quattro gare vincendole tutte. Il Menti sta tornando il nostro fortino e speriamo di continuare a vincere tra le mura amiche e anche fuori. Classifica? Troppo presto per guardarla. Dobbiamo lavorare giorno per giorno come stiamo facendo e poi si vedrà. Cos’è cambiato dall’anno scorso? Personalmente che ho iniziato con le vespe sin dal ritiro, poi siamo un gruppo molto unito e seguiamo in tutto e per tutto il mister. Il suo abbraccio a Kanoute? Il mister ha fatto tirare il rigore a Ripa essendo Ripa il rigorista, è stato un bel gesto rincuora Yaye che voleva segnare. La Reggina? Sarà una gara difficile contro una squadra giovane che vuole mettersi in mostra davanti al proprio pubblico. Inoltre ci tengono a fare bella figura contro la Juve Stabia che è una squadra importante. Dovremo mettere in campo tutta la grinta e la forza di volontà possibile per espugnare il Granillo. Le gare sempre alle 20.30? Ormai siamo abituati, siamo 11 contro 11 a tutte le ore ma ci siamo abituati a questi orari.”

Sotto la Lente – Juve Stabia, alla scoperta di Gianluca Esposito

Sotto la Lente – Juve Stabia: conosciamo meglio Gianluca Esposito

Protagonista della nostra rubrica è oggi il centrocampista gialloblù Gianluca Esposito. Il calciatore è nato nel 1995 e prima di vestire la casacca della Juve Stabia ha militato nel Savoia, nell’Agropoli e nel Rimini. Proprio l’ultima stagione con la maglia dei biancorossi è stata la più positiva per Esposito, che si è guadagnato la chiamata della Juve Stabia. Stesso percorso fatto, in effetti, con sei mesi di ritardo rispetto a Francesco Lisi, arrivato anch’egli dal Rimini, però a gennaio, e con cui Esposito è stato compagno di squadra anche nella scorsa stagione. Gianluca è un centrocampista dai piedi buoni che riesce a dire la sua sia in fase di costruzione che di copertura; la sua duttilità gli consente di essere schierato sia da mezz’ala che da regista nel centrocampo a tre voluto da Fontana. Lo stesso Esposito, pur essendo a totale disposizione del suo allenatore, confessa di nascere come classico regista e di preferire quella posizione in campo.

Proprio la sua grande maturità tattica, nonostante la giovanissima età, ha permesso ad Esposito di scalare le gerarchie iniziali e di scendere in campo con buona continuità in questo inizio di stagione. Il suo approdo alla Juve Stabia, forse inizialmente oscurato dai tanti colpi di mercato del duo Manniello – Logiudice, si sta rilevando importante per le sorti delle Vespe. Gianluca ha infatti offerto sempre prestazioni convincenti quando è stato chiamato in causa. L’idolo sportivo del calciatore gialloblù è lo storico ex capitano dell’Inter, Javier Zanetti, ammirato non solo per le due doti tecniche ma anche per le sue qualità umane più volte mostrate fuori dal campo. La maglia scelta per questa stagione è la numero 21, come la sua età ed in effetti il binomio centrocampista – numero 21 non è un qualcosa di nuovo (chiedere conferma a Zidane e Pirlo).

Gianluca non è particolarmente scaramantico; prima di entrare in campo si fa il segno della croce e cerca la giusta concentrazione in vista della gara. Confessa di non aver legato con nessun compagno in particolare, ma non perché il gruppo non sia unito; al contrario la Juve Stabia di questa stagione è formata prima da amici che da compagni di squadra quindi Gianluca ha stretto amicizia con tutti i suoi compagni e non preferisce la compagnia di uno in particolare. L’aver legato con tutti aiuta anzi Gianluca a migliorare ed a “rubare” qualcosa da ogni compagno di squadra, così da diventare un calciatore sempre più completo e maturo. Al di fuori del calcio, Esposito ama stare soprattutto in famiglia e con gli amici; proprio la famiglia è stata ed è per lui importantissima, rappresentando un vero punto di riferimento.
Ringraziamo Gianluca e l’Ufficio Stampa della Juve Stabia per la disponibilità.

Raffaele Izzo

Oltre 10.000 migranti salvati in due giorni. 3 nati su Nave Dattilo. VIDEO

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Sono oltre 10.000 i migranti tratti in salvo negli ultimi due giorni. Tanti i  morti recuperati ma anche la nota lieta di 3 neonati che sono venuti alla luce su Nave Dattilo durante la navigazione verso il porto di Catania. Recuperate anche altre 28 salme!

Nei video, alcuni momenti delle operazioni di soccorso effettuate lunedi, 3.10.2016, da Nave Dattilo CP940 della Guardia Costiera, che ha tratto in salvo oltre mille migranti a bordo di 1 barcone e 3 gommoni e successivamente, durante la navigazione verso il porto di Catania, con l’assistenza del personale sanitario del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, ha visto venire alla luce tre neonati, che sono attualmente in buone condizioni di salute.

soccorso-del-3-ottobre-2016In particolare, il giorno 4 ottobre, 4.655 i migranti sono stati tratti in salvo nello Stretto di Sicilia nel corso di 33 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I migranti si trovavano a bordo di 27 gommoni, 5 piccole imbarcazioni ed 1 barcone. Nel corso delle operazioni sono stati recuperati anche 28 corpi senza vita.

Sono intervenute nelle operazioni:

Nave Corsi CP906 della Guardia Costiera, le motovedette CP302 e CP322 della Guardia Costiera di Lampedusa, 1 unità della Marina Militare italiana e 1 della marina militare irlandese, 1 unità del dipositivo Frontex, 1 mercantile, 2 rimorchiatori privati e navi delle ONG: MOAS, Life Boat, Open Arms, Watch the Med.

Ancora in precedenza, il giorno 3 Ottobre, sono stati tratti in salvo altri 6.055 migranti:

 Guardia Costiera, 3 ottobre 2016: 6.055 migranti tratti in salvo in 39 operazioni VIDEO

La Polizia a Pescara arresta una donna e un albanese

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Gli agenti della Polizia di Stato di Pescara, nella giornata di ieri, hanno eseguito  una sottoposizione alla misura alternativa della detenzione domiciliare emessa dal Tribunale di Sorveglianza di L’ Aquila.

La Squadra Mobile eseguiva tale misura  emessa  nei confronti di   RECCHIA Romina,   quarantenne pescarese, resasi responsabile dal 2000 al 2007 di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti  nonché  ricettazione.

Dopo le incombenze di rito la predetta veniva accompagnata da personale di quest’ ufficio presso il  proprio  domicilio.

 

Sempre nella giornata di ieri, gli agenti della polizia di Pescara, hanno eseguito un ordine di carcerazione. Per l’esattezza la Polizia di Frontiera aerea e marittima di Pescara, in esecuzione  dell’ordine di carcerazione nr.3/2002 F- N.R.G. 28/99 – R.G.N.R. n.458/1997, ha tratto in arresto BOFE Edmond nato il 08.04.1978 in Albania.  L’arrestato si era reso responsabile di  violazione art. 74 D.P.R. 309/90. Al termine degli atti di rito lo stesso  veniva associato presso la locale Casa Circondariale.

Grassi fu bocciato da Sarri già in allenamento

Grassi fu bocciato da Sarri già in allenamento

La Repubblica scrive sulla gestione da parte di Sarri di Grassi, attualmente in prestito all’Atalanta: “C’è bisogno al contrario di una sinergia molto forte, tra la dirigenza e il settore tecnico: per incrementare le risorse economiche della società e e soprattutto non sprecarle. C’è già stato il doloroso caso Grassi, a gennaio: un giovane di belle speranze che è stato acquistato dal Napoli per 10 milioni e appena sei mesi dopo è stato restituito gratuitamente (in prestito) all’Atalanta: bocciato da Sarri non in partita, ma addirittura in allenamento”.

“Piatto ricco mi ci ficco”, il viaggio di De Laurentiis per la Champions

“Piatto ricco mi ci ficco”, il viaggio di De Laurentiis per la Champions

La Repubblica scrive sulla visita londinese da parte di De Laurentiis che stamattina parteciperà al meeting “The Sport Business Summit”: “Aurelio De Laurentiis è invece volato nel pomeriggio di ieri da Milano a Londra: seconda tappa della sua tournée internazionale per promuovere il brand del Napoli nel mondo. Dalle spartane università cinesi all’austera eleganza del rinnovato Stamford Bridge, il tempio del Chelsea, dove stamattina il “chairman” azzurro prenderà la parola nell’ambito di un meeting di grande interesse e prestigio: “The Sport Business Summit”. All’orizzonte c’è la nascita della Superlega europea e l’immagine della società e della squadra vanno dunque promosse ai massimi livelli: per non correre il rischio di restare fuori dalla Champions (rigorosamente a inviti…) del futuro, che i top club sognano di organizzare in proprio, con o senza l’egida ufficiale dell’Uefa. Piatto ricco mi ci ficco, insomma: un motto che è sempre stato in cima ai pensieri di Adl, più che mai proiettato verso un futuro ambizioso”.

Callejon: “La rivalità Napoli-Juve è enorme! Studio le difese avversarie…”

Le sue parole…

Josè Maria Callejon, attaccante spagnolo del Napoli, ha parlato a El País: “Ruolo? La posizione è quella di esterno, a Napoli negli ultimi quattro anni ho giocato a destra ma se il mister mi vuole da un’altra parte lo farò. In Italia gli allenatori si dedicano molto alla tattica, utilizzano molto i video e si allenano in relazione all’avversario. Ogni tanto studio le difese avversarie in vista delle partite. Non ho segnato allo Juventus Stadium, ma ho segnato a Buffon nel mio primo anno in Italia: la rivalità Napoli-Juventus è enorme, ricordo ancora il gol segnato. I miei movimenti? Mi piace sorprendere un po’ le difese, ogni tanto possono distrarsi: al Castilla mi allenavo da punta, bisogna avere il giusto timing per ricevere il passaggio e tagliare la difesa. In Italia il calcio è un po’ più lento ma tatticamente è superiore agli altri: si difende molto bene, le linee sono sempre strette ed attente, non ci si ‘addormenta’ mai”.

Morata: “Il Napoli contattò i miei agenti, ma dissi no. Higuain? Non avrei mai fatto come lui”

Le sue parole…

Alvaro Morata ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport: “Un giorno Tevez mi disse che per un attaccante andare a giocare in Italia è come andare all’università e laurearsi. Da voi ho imparato a muovermi in maniera più complessa, mi sento più forte fisicamente, mi ha fatto benissimo. Callejon? Si merita questa chiamata, è cresciuto tanto e da anni gioca a un grande livello. Sono molto contento che sia qui anche se è del Napoli come Pepe (Reina, ndr). È un duello continuo qui tra Juve e Napoli. Senza dubbio la Juve è superiore in Italia. Ha preso il migliore del Napoli e il migliore della Roma aumentando il divario con le concorrenti. Sarà di nuovo campione”

Si aspettava che la Juve investisse 90 milioni su Higuain?

“Alla fine dell’Europeo Fabio (Paratici, ndr) mi disse che la Juve mi voleva e che avrebbe fatto un’offerta importante per me e che se fosse andata male avrebbe cercato un giocatore altrettanto costoso o più caro. È andata così”

E l’interesse del Napoli per lei?

“Mio padre e il mio agente Juanma Lopez mi dissero che erano stati contattati dal Napoli e che si erano riuniti. “Scordatevi la cosa”, gli risposi subito. Dissi loro che per come ero stato trattato dalla Juventus, per quanto ero stato felice lì, non sarei mai andato al Napoli”

Higuain però il percorso inverso l’ha fatto.

“Ognuno ha le sue idee e il suo modo di essere. Io non l’avrei mai fatto perché alla fine per me contano più l’orgoglio e la lealtà alla gente che mi ha voluto e trattato bene”

ESCLUSIVA – Mainolfi, resp sett. giov.: “Settimana positiva: la Juve Stabia ha un pregio che nessuno ha”

Queste le sue parole…

Nel corso della trasmissione radiofonica di ViviRadioWeb, “Il Pungiglione Stabiese”, abbiamo avuto in collegamento Saby Mainolfi, responsabile del settore giovanile della Juve Stabia. Con lui si è parlato delle gare di questo fine settimana.

Giornata importante per tutto il settore giovanile, eccezion fatta per i giovanissimi regionali che perdono 2-1 a San Giuseppe: Quest’anno purtroppo i 2003 pagano dazio un campionato difficile, e dai risultati nazionali ad oggi abbiamo 2 vittorie su 3 partite. È un annata laddove troviamo ragazzi che hanno già avuto uno sviluppo motorio e fisico, uno scotto che pagheranno i nostri 2003 per tutti i 25 match. È un gruppo molto valido sotto l’aspetto tecnico, dobbiamo solo aspettare la loro crescita. Chi ha avuto modo di guardare la partita, avrà visto che il primo tempo è finito 1-1, poi a differenza dei campionati nazionali dell’attività di base vi è un minutaggio garantito a tutti i ragazzi e quindi naturalmente nel secondo tempo la squadra è cambiata è di conseguenza abbiamo subito la rete che ha sancito la nostra sconfitta. Sono comunque soddisfatto al di là del risultato. Per quanto riguarda le categorie nazionali, vi è un trend positivo che sta proseguendo da diverse giornate e speriamo di continuare così con questa striscia vincente, pur non dimenticando che il calcio va visto in ottica di crescita-scommessa.

Terza vittoria consecutiva per gli under 15 che si sono imposti per 3-0. Tanti calciatori dell’attività di base adesso giocano in squadra: Il gruppo è stato quasi tutto formato l’anno scorso, si so gettati le basi dall’attività di base. So ragazzi che hanno su 30 partite circa 25-26 in un intero campionato giocando sotto età di un anno, ma adesso stanno dimostrando il loro lavoro sotto la guida di Alfonso, un tecnico preparato e ovvio che i ragazzi dovranno avere i tempi giusti per continuare a crescere. Lusingato di aver ricevuto i complimenti da parte Gigi Corino, il consulente di fiducia di Arrigoni nonché ct delle nazionali; ha assistito al match  e si è complimentato con i ragazzi degli under 15, nonché con la società Juve Stabia per l’accoglienza ricevuta.

Quest’anno lei è il responsabile del settore giovanile, questa nuova qualifica cosa determina in lei: Il rapporto che mi lega con il direttore Turi va al di là di ogni rapporto lavorativo. Un rapporto affettivo tra due persone che si confrontano quotidianamente con la massima umiltà e verità. Non mi stancherò mai di dire che ho avuto la fortuna, anche da calciatore, di girare tanti campi, e il direttore Turi ha il pregio della meritocrazia che in pochi hanno nel calcio. Non esistono amici o persone che possano segnalare calciatori solo per scopi personali e quindi che lui mi abbia voluto in quel ruolo mi riempie d’orgoglio, proprio perché ha creduto in me. È una sensazione importante, positiva che mi da la forza di spingere a migliorare ed infatti disponiamo di osservatori per l’under 15, per l’under 17 e per la Berretti, inviati su altri campi per studiare i nostri avversari, pregio che non hanno altri club di Lega Pro. Cerchiamo di ricreare un’ambiente che possa mettere tutto a disposizione tutto all’occorrenza dei tecnici e dei ragazzi, poi sarà il campo a dare il suo giudizio.

La Berretti si è imposta 3-2 sul campo dell’Akragas, risultato che poteva essere più rotondo, al di là di una trasferta, l’importante è portare a casa l’intera posta in palio: Penso che ogni gara in trasferta abbia il proprio coefficiente di difficoltà, ad Agrigento ci so voluti 15 ore di pullman, ma anche su questo aspetto la Juve Stabia parte per il ritiro il giorno prima rispetto ad altre compagini, sono tanti sforzi economici che il presidente del settore, il direttore e la stessa società permettono ai ragazzi di avere i migliori confort. La Berretti la paragono più come un campionato di interregionale dove contano solo i tre punti, non è un percorso formativo come gli under di categoria.

Pareggiano 1-1 gli under 17, pur passando in vantaggio, un eurogol di D’Aniello ha ristabilito la parità: Va bene così, una vittoria e due pareggi. So campionati lunghi, è una squadra che deve ritrovare fiducia dopo le due delusioni ai play-off contro la Lazio e l’anno scorso contro il Savona. So ragazzi in fase di crescita, dobbiamo riuscire ad assemblarli per cercare di formarli più possibile.

Il Direttore Turi ha sempre manifestato stima nel suo lavoro, affermando che lei si studia i regolamenti decidendo il da farsi sempre in ogni stagione: Si esattamente. Ognuno deve svolgere al meglio il proprio lavoro concretamente per dare certezze al club, a discapito di una riconferma visto che lavoro in una società professionistica e bisogna rispettare anche i regolamenti federali. Molti club non sono interessati, vedono il settore giovanile come solo un fastidioso obbligo visto che lo impone la Figc. Mi auguro che possa cambiare questa mentalità e che il settore giovanile possa diventare da precursore, un serbatoio come trampolino di lancio per il club. Sono onorato di poter lavorare qui a Castellammare, ringrazio il direttore Turi, nonché il presidente De Lucia, e finché avrò quest’incarico, darò tutto rispettando i ruoli e i regolamenti.

Un piccolo appunto al comune di Castellammare, la Berretti non si allena al Menti, un paradosso visto che si nega il contatto con la struttura cittadina: Non sono a conoscenza dell’aspetto specifico in quanto non vivo Castellammare. È sicuramente una questione programmtiva sbagliata, nel momento in cui andiamo a giocare in un campo di dimensioni diverse dopo che ci alleniamo altrove, le misure non ci sono, quindi i campionati soprattutto Berretti e Nazionali, i ragazzi hanno bisogno di calcare sul terreno di gioco dove andranno a disputare la gara di domenica. Non credo sia un problema di orario, secondo me manca proprio la volontà da parte delle istituzioni, un vero peccato nei confronti di un’intera città che non ha l’occasione di poter vedere i propri ragazzini esercitare un paio di allenamenti a settimana.

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Bilancio de #LaBuonaSòla dopo la mobilità! (VIDEO)

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Guardando l’ultimo bollettino delle assegnazioni provvisorie (in mobilità) pubblicate sul portale dell’USP di Napoli mi vengono in mente tantissime jastemme impronunciabili rivolte a #Renzi, alla #Giannini, a #Faraone, e a chi ha contribuito a questo scempio! Centinaia di docenti assegnati su cattedre di sostegno pur non avendo la specializzazione e pur non avendo mai preso in considerazione questa strada professionale! Intanto, io che ho chiesto di essere stabilizzato su sostegno, avendo insegnato per 11 anni su questa tipologia di cattedra, ed avendo acquisito competenze e professionalità, vengo assunto su C310 (laboratorio d’informatica industriale), disciplina conseguita nel lontano 1991 e sulla quale non ho mai investito, essendomi poi laureato in Scienze biologiche ed avendo conseguito tramite SSIS le abilitazioni per A060 (biologia e scienza della Terra nelle scuole secondarie di II grado), A057 (scienza degli alimenti negli istituti alberghieri), A059 (matematica e scienze nella scuola secondaria di I grado).

La scuola alla buonaChiedo nella domanda di mobilità di essere trasferito prioritariamente sul sostegno ed indico come primo ambito quello di Scampia per poter tornare dai miei ragazzi H, ma l’algoritmo mi spara a Potenza sempre su C310! Nel frattempo decine di colleghi sono stati trasferiti su sostegno con meno punti nei miei primi 7 ambiti campani elencati nella domanda! Qualcuno mi dice che ciò è accaduto perché probabilmente il trasferimento su sostegno poteva avvenire solo se c’era la classe di concorso afferente al sostegno, quindi la C310!

Inoltro richiesta di conciliazione, ma il MIUR non concilia con noi docenti della scuola secondaria di II grado adducendo un corretto funzionamento dell’algoritmo… e così io ho avviato un ricorso contro il MIUR col mio avvocato!

Nel frattempo chiedo l’assegnazione provvisoria su sostegno, A057, A060 e ovviamente anche su C310, e vengo assegnato all’ITIS “Elia” di Castellammare di Stabia, mio ambito di residenza! Vengo a sapere poi che questa è una cattedra di diritto e non di fatto perchè la collega che la occupava ha ottenuto un passaggio di cattedra su A042 (informatica)! Un grande assist per il ricorso che ho avviato contro il MIUR!

Qualcuno mi dirà: “E che cavolo, ma nun si’ maje cuntento? Stai a casa toja e sbraiti ancora”?

Certo che sbraito! Io ne faccio una questione di principio! Sarà perché ho sempre ragionato con il cuore e mai pensando ai miei interessi personali! Infatti erano ben SEI anni che insegnavo a Scampia pur potendo scegliere cattedre molto più vicine alla mia città, e il mio cuore resta sempre vicino ai miei ragazzi di Scampia! I miei ragazzi chiedono di me e io non posso fare nulla per cambiare le cose! I primi a doversi ribellare dovrebbero essere le famiglie e non solo noi docenti, perché ogni nostra recriminazione viene vista sempre come un modo per difendere il posto di lavoro e non per difendere i diritti dei più deboli!

E’ stato più volte detto che i posti sono al nord e che non si potevano spostare i ragazzi al sud, ma ciò sarà vero per alcune classi di concorso ma non è vero per le cattedre di sostegno!

Qui a Napoli verranno date cattedre anche a persone iscritte nella III fascia d’Istituto, che con tutto il rispetto, non hanno un minimo di formazione e di esperienza!

E’ questa #LaBuonaScuola di cui vanno cianciando Renzi, Faraone e la Giannini e tutti i soloni di governo e della stampa nazionale? Questa è una mala scuola e chi ne fa le spese siamo non solo noi, ma soprattutto i nostri figli, i nostri nipoti, i nostri ragazzi! Cui prodest tutto ciò?

#MIUR #Sostegno #Mobilità #Algoritmo #Docenti #Studenti #ScuolaPubblicaStatale

Prof (Dott) Giuseppe Vollono

LEGGI ANCHE: Buona scuola? No, mala scuola!: l’odissea di un Prof (VIDEO)

Insigne-Napoli, rapporto incrinato dal post Europeo

Insigne-Napoli, rapporto incrinato dal post Europeo

La Gazzetta dello Sport scrive sul momento non proprio esaltante di Lorenzo Insigne: “Fuori dalla nazionale, precario nel Napoli: Lorenzo Insigne è già un caso. Qualcosa è cambiato negli ultimi mesi, c’è tanta tristezza nei suoi occhi, che non sanno nascondere la delusione. È un mondo nuovo per questo ragazzo, abituato ad essere protagonista, a godere del suo talento. Fa fatica, adesso, a sopportare il ruolo di comprimario, così come è debole la sua reazione. Qualcosa è cambiato da dopo l’Europeo, da quando ha raggiunto Maurizio Sarri e i compagni nel ritiro di Dimaro, a fine luglio. In quei giorni si è aperta la discussione sul rinnovo del contratto, in un incontro avuto dai suoi procuratori e Aurelio De Laurentiis. Un flash, nulla di più, giusto il tempo per scambiarsi la domanda e l’offerta, per chiuderla lì: 4 milioni di euro, la richiesta di stipendio annuo presentata dai rappresentanti del giocatore; 2,5 milioni la risposta del presidente, per giunta stizzito dalla pretesa dell’altra parte. Da allora, il rapporto tra Lorenzo Insigne e il Napoli si è incrinato, il feeling che ha sempre legato il ragazzo al suo club, s’è indebolito e non poco. Si sarebbe aspettato un trattamento ed una considerazione diversa. Invece, no, lui che ha sempre dichiarato di voler essere il Totti di Napoli, si ritrova, adesso, a vivere una condizione non proprio favorevole”

De Laurentiis-Sarri, il patron si è legato al dito la gestione di Grassi

De Laurentiis-Sarri, il patron si è legato al dito la gestione di Grassi

La Repubblica scrive suii rapporti tra De Laurentiis e Sarri sulla gestione di Rog e Diawara: “La Champions League dovrà invece fare da volano all’estero, dove ci sono ancora delle enormi fette di mercato da conquistare. È dunque impensabile che il presidente e Sarri continuino a marciare su binari paralleli, come sta succedendo da mesi. C’è bisogno al contrario di una sinergia molto forte, tra la dirigenza e il settore tecnico. C’è già stato il doloroso caso Grassi, a gennaio: un giovane di belle speranze che è stato acquistato dal Napoli per 10 milioni e appena sei mesi dopo è stato restituito gratuitamente (in prestito) all’Atalanta: bocciato da Sarri non in partita, ma addirittura in allenamento. De Laurentiis se l’è legata al dito e non vuole che succeda mai più. Per questo, in estate, il presidente ha enfatizzato, l’ingaggio di un altro baby di talento, il ventunenne croato Marko Rog. Era un messaggio trasversale rivolto all’allenatore, invitato a mettere a frutto e trasformare in un investimento vincente i15 milioni spesi dalla società sul mercato. Gli stessi soldi, più o meno, spesi per strappare al Bologna Diawara: altro talento rampante. Morale della storia? I due “rinforzi”, a ottobre iniziato, ancora devono mettere piede in campo: come Grassi. Sarri ha i. suoi tempi per inserire i baby, De Laurentiis è convinto invece (Hamsik docet) che si è già forti e pronti a tutto a vent’anni”.

Rog, c’è un motivo che rende Sarri scontento del suo rendimento

I dettagli

Il Mattino racconta come il Napoli stia preparando anche sul piano fisico Marko Rog che mostra alcuni piccoli difetti: “Sinatti, il preparatore atletico, ha per lui sviluppato uno speciale programma differenziato: nonostante sia alto un metro e ottanta, Rog non ha un grande fisico (non pesa più di 71 chili). In queste settimane il team di Sarri sta lavorando anche sulla postura del croato, che ha la tendenza a correre sempre piegato in avanti. Il punto di forza è la sua ripartenza quando ha la palla tra i piedi: ma Sarri è ancora scontento per il suo rendimento in fase difensiva”.

Sangue Express by Baldassarre Gucciardi (Mauro Lo Piano)

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L’Assessore alla Sanita’ Baldassarre Gucciardi ha firmato in questi giorni un nuovo decreto che obbliga  i Laboratori di Analisi Cliniche Convenzionati ad accorparsi (qualora non raggiungano un quorum di almeno 100 mila prestazioni annue), con strutture piu’ grandi, pena la perdita delle convenzioni.
Torniamo indietro nel tempo quando Raffaele Lombardo affido’ all’ex Magistrato Massimo Russo la guida della Sanita’ siciliana, correva l’anno astrale 2010. Questi  aveva studiato un sistema per ridurre il numero dei Laboratori di Analisi Cliniche in Sicilia : all’epoca vi erano 634 studi  convenzionati, con la sua geniale trovata sull’accorpamento, li avrebbe ridotti a 438.
Queste le sue testuali parole :
“Abbiamo….. raggiunto…… un……. risultato……. eccellente” :
che garantirà una maggiore qualità del servizio, che non comporterà la riduzione dei punti prelievo, che anzi, grazie alle incentivazioni, aumenteranno ancora, assicurando quindi ai cittadini la capillarità di un servizio che avrebbe messo in ordine il sistema sanitario convenzionato, dandogli piu’ efficienza e razionalità.
Continuando nel suo discorso, Massimo Russo affermo’ che in futuro si sarebbero dovuti ulteriormente ridurre il numero delle strutture convenzionate. Parlo’ di adeguamento alle Regioni italiane più “virtuose”, dove la quantità dei laboratori era notevolmente inferiore a quella della Sicilia.
Torniamo ai nostri giorni :
Il Decreto Assessoriale firmato da Baldassarre Gucciardi sull’accorpamento, dovrebbe essere pubblicato Venerdi’ 7 Ottobre 2016 sulla Gazzetta Ufficiale;  gli Studi di Analisi avranno 2 mesi di tempo per presentare l’istanza di accreditamento, chi non dovesse ottemperare all'”invito”, perdera’ la convenzione.
Cio’ comportera’ la chiusura di almeno il 70% delle piccole strutture, che diverranno solo centri prelievi :  il sangue di un paziente  potra’ essere spedito e analizzato in una Citta’ diversa da quella in cui si e’ effettuato il prelievo. (Sangue Express). Apriamo una parentesi sanitaria, bisogna tener presente che alcuni esami hanno dei tempi tecnici che non potrebbero essere rispettati.
Se quest’ultimo Decreto non verra’ bloccato in tempi brevi , come avvenne per quello emanato da Massimo Russo nel 2012 e quello di Lucia Borsellino nel 2015, si correrebbe il rischio che alcune centinaia di persone, impiegate negli studi privati convenzionati possano perdere il posto. In una Sicilia dove il tasso di disoccupazione e’ altissimo, rappresenterebbe un’altro colpo mortale per l’economia di quest’Isola gia abbondantemente martoriata dal punto di vista lavorativo.
Profilo degli ultimi 3 Assessori alla Salute nella Regione Sicilia :
Massimo Russo……………Laurea in Legge (Nominato da Raffele Lombardo)
Lucia Borsellino……………Farmacista         (Nominata da Renato Crocetta)
Baldassarre Gucciardi…. Laurea in Legge (Nominato da Renato Crocetta)
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Pescara: il 10 ottobre giornata nazionale contro l’obesità

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È opinione generale che l’obesità abbia ormai i caratteri di  una  vera e propria epidemia mondiale, tanto da preoccupare non solo il mondo medico scientifico, ma anche i responsabili della salute pubblica; è, infatti , una malattia e, come tale, necessita di interventi e di team ben formati.

L’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica ADI Onlus promuove annualmente, per il giorno 10 Ottobre, una giornata nazionale di sensibilizzazione nei confronti dell’Obesità, denominata Obesity Day, le cui finalità sono:

  • sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dell’Obesità;
  • far conoscere l’attività dei Servizi Specialistici della struttura sanitaria di appartenenza;
  • trasmettere un messaggio forte, riguardo al ruolo dei Servizi di Dietetica e Nutrizione Clinica, ai mass-media e all’opinione pubblica.

Nell’ambito di queste iniziative, nella mattinata del 10 Ottobre 2016, l’Unità Operativa Complessa di Medicina del Presidio Ospedaliero di Popoli – diretta dal Dott. Paolo Di Berardino – resterà aperta per fornire informazioni alla cittadinanza.

Presso questa Unità Operativa,  è, infatti, attivo il  Centro per i Disturbi Alimentari, dove viene effettuato un percorso assistenziale multidisciplinare con l’intervento di un team costituito da diverse figure professionali (internista, nutrizionista, dietista, psichiatra, psicologo, psicoterapeuta, infermiere professionale).

Tale centro specialistico è inserito nella mappatura nazionale delle strutture dedicate ai disturbi del comportamento alimentare, prevista dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore della Sanità.

 

 

La Responsabile

                                                                                          Dott.ssa M. A. Ceccagnoli

Franco Colomba consiglia: “Sarri, sfrutta Milik!”

Colomba ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto l’ex tecnico del Bologna, Franco Colomba, che ha dichiarato: “Quando le squadre si chiudono e non offrono ripartenza veloci il Napoli trova delle difficoltà. Per chi gioca palla a terra ed in velocità è difficile giocare con chi si arrocca nella propria metà campo. Sicuramente il colpo di testa di Milik può essere una soluzione, provando a sfruttare le fasce senza trovare necessariamente dei varchi centrali. Quando il Napoli passa in vantaggio può fare goleade, quando invece va in svantaggio ha maggiori problemi per come è strutturato il suo gioco. Al momento vedo comunque ancora il Napoli come l’unica anti-Juve, Roma ed Inter hanno ancora troppe difficoltà in fase difensiva”.

ANSA- Marotta: “Il gioco non deve essere interrotto spesso, la moviola…”

Marotta sulla moviola in campo

(ANSA) – ROMA, 3 OTT – La tecnologia ‘var’ in sperimentazione su alcuni campi dall’inizio di questa stagione, una sorta di moviola a bordo campo, “deve essere molto moderata, anche per non essere invasiva sulla dinamica veloce del calcio, che non si può interrompere spesso”. Questo il parere del dg della Juventus Beppe Marotta. “La nuova tecnologia ben venga se è utilizzata per determinati obbiettivi che sono quelli del gol non gol, o di dare riscontri al fuorigioco, ma non si deve togliere la soggettività dell’arbitro”. Ad avviso di Marotta la ‘var’ va impiegata “per due o tre episodi nell’arco dei 90 minuti” .

Tolisso: “Io molto tentato dal Napoli, ma il Lione va al di là dei soldi”

Tolisso ai microfoni di France Football

Ai microfoni di France Football, è intervenuto il centrocampista del Lione, Tolisso, quest’estate molto vicino al Napoli, il quale ha dichiarato: “Dopo aver preso la decisione ho voltato immediatamente pagina e mi sono immerso subito nel Lione. Quando il Napoli si è fatto avanti, a luglio, ammetto di esser stato tentato. Ma quando ho detto ‘no’ la priorità è diventata vivere una grande stagione con la mia squadra. Sapevo che avrei avuto dei vantaggi a trasferirmi, ma la mia è stata una scelta di cuore: il Lione, per me, va al di là dei soldi”.