ESCLUSIVA – Mainolfi, resp sett. giov.: “Settimana positiva: la Juve Stabia ha un pregio che nessuno ha”

Queste le sue parole… Nel corso della trasmissione radiofonica di ViviRadioWeb, “Il Pungiglione Stabiese”, abbiamo...

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Queste le sue parole…

Nel corso della trasmissione radiofonica di ViviRadioWeb, “Il Pungiglione Stabiese”, abbiamo avuto in collegamento Saby Mainolfi, responsabile del settore giovanile della Juve Stabia. Con lui si è parlato delle gare di questo fine settimana.

Giornata importante per tutto il settore giovanile, eccezion fatta per i giovanissimi regionali che perdono 2-1 a San Giuseppe: Quest’anno purtroppo i 2003 pagano dazio un campionato difficile, e dai risultati nazionali ad oggi abbiamo 2 vittorie su 3 partite. È un annata laddove troviamo ragazzi che hanno già avuto uno sviluppo motorio e fisico, uno scotto che pagheranno i nostri 2003 per tutti i 25 match. È un gruppo molto valido sotto l’aspetto tecnico, dobbiamo solo aspettare la loro crescita. Chi ha avuto modo di guardare la partita, avrà visto che il primo tempo è finito 1-1, poi a differenza dei campionati nazionali dell’attività di base vi è un minutaggio garantito a tutti i ragazzi e quindi naturalmente nel secondo tempo la squadra è cambiata è di conseguenza abbiamo subito la rete che ha sancito la nostra sconfitta. Sono comunque soddisfatto al di là del risultato. Per quanto riguarda le categorie nazionali, vi è un trend positivo che sta proseguendo da diverse giornate e speriamo di continuare così con questa striscia vincente, pur non dimenticando che il calcio va visto in ottica di crescita-scommessa.

Terza vittoria consecutiva per gli under 15 che si sono imposti per 3-0. Tanti calciatori dell’attività di base adesso giocano in squadra: Il gruppo è stato quasi tutto formato l’anno scorso, si so gettati le basi dall’attività di base. So ragazzi che hanno su 30 partite circa 25-26 in un intero campionato giocando sotto età di un anno, ma adesso stanno dimostrando il loro lavoro sotto la guida di Alfonso, un tecnico preparato e ovvio che i ragazzi dovranno avere i tempi giusti per continuare a crescere. Lusingato di aver ricevuto i complimenti da parte Gigi Corino, il consulente di fiducia di Arrigoni nonché ct delle nazionali; ha assistito al match  e si è complimentato con i ragazzi degli under 15, nonché con la società Juve Stabia per l’accoglienza ricevuta.

Quest’anno lei è il responsabile del settore giovanile, questa nuova qualifica cosa determina in lei: Il rapporto che mi lega con il direttore Turi va al di là di ogni rapporto lavorativo. Un rapporto affettivo tra due persone che si confrontano quotidianamente con la massima umiltà e verità. Non mi stancherò mai di dire che ho avuto la fortuna, anche da calciatore, di girare tanti campi, e il direttore Turi ha il pregio della meritocrazia che in pochi hanno nel calcio. Non esistono amici o persone che possano segnalare calciatori solo per scopi personali e quindi che lui mi abbia voluto in quel ruolo mi riempie d’orgoglio, proprio perché ha creduto in me. È una sensazione importante, positiva che mi da la forza di spingere a migliorare ed infatti disponiamo di osservatori per l’under 15, per l’under 17 e per la Berretti, inviati su altri campi per studiare i nostri avversari, pregio che non hanno altri club di Lega Pro. Cerchiamo di ricreare un’ambiente che possa mettere tutto a disposizione tutto all’occorrenza dei tecnici e dei ragazzi, poi sarà il campo a dare il suo giudizio.

La Berretti si è imposta 3-2 sul campo dell’Akragas, risultato che poteva essere più rotondo, al di là di una trasferta, l’importante è portare a casa l’intera posta in palio: Penso che ogni gara in trasferta abbia il proprio coefficiente di difficoltà, ad Agrigento ci so voluti 15 ore di pullman, ma anche su questo aspetto la Juve Stabia parte per il ritiro il giorno prima rispetto ad altre compagini, sono tanti sforzi economici che il presidente del settore, il direttore e la stessa società permettono ai ragazzi di avere i migliori confort. La Berretti la paragono più come un campionato di interregionale dove contano solo i tre punti, non è un percorso formativo come gli under di categoria.

Pareggiano 1-1 gli under 17, pur passando in vantaggio, un eurogol di D’Aniello ha ristabilito la parità: Va bene così, una vittoria e due pareggi. So campionati lunghi, è una squadra che deve ritrovare fiducia dopo le due delusioni ai play-off contro la Lazio e l’anno scorso contro il Savona. So ragazzi in fase di crescita, dobbiamo riuscire ad assemblarli per cercare di formarli più possibile.

Il Direttore Turi ha sempre manifestato stima nel suo lavoro, affermando che lei si studia i regolamenti decidendo il da farsi sempre in ogni stagione: Si esattamente. Ognuno deve svolgere al meglio il proprio lavoro concretamente per dare certezze al club, a discapito di una riconferma visto che lavoro in una società professionistica e bisogna rispettare anche i regolamenti federali. Molti club non sono interessati, vedono il settore giovanile come solo un fastidioso obbligo visto che lo impone la Figc. Mi auguro che possa cambiare questa mentalità e che il settore giovanile possa diventare da precursore, un serbatoio come trampolino di lancio per il club. Sono onorato di poter lavorare qui a Castellammare, ringrazio il direttore Turi, nonché il presidente De Lucia, e finché avrò quest’incarico, darò tutto rispettando i ruoli e i regolamenti.

Un piccolo appunto al comune di Castellammare, la Berretti non si allena al Menti, un paradosso visto che si nega il contatto con la struttura cittadina: Non sono a conoscenza dell’aspetto specifico in quanto non vivo Castellammare. È sicuramente una questione programmtiva sbagliata, nel momento in cui andiamo a giocare in un campo di dimensioni diverse dopo che ci alleniamo altrove, le misure non ci sono, quindi i campionati soprattutto Berretti e Nazionali, i ragazzi hanno bisogno di calcare sul terreno di gioco dove andranno a disputare la gara di domenica. Non credo sia un problema di orario, secondo me manca proprio la volontà da parte delle istituzioni, un vero peccato nei confronti di un’intera città che non ha l’occasione di poter vedere i propri ragazzini esercitare un paio di allenamenti a settimana.

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