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Castellammare di Stabia
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Filippi: Impensabile subire certe scelte arbitrali (VIDEO)

Dopo il derby con la Casertana ha parlato anche il D.G. della Juve Stabia, Clemente Filippi.

Sono qui, in via eccezionale, per sottolineare quanto le decisioni arbitrali siano state a noi contrarie nelle ultime due gare in casa.

Domenica scorsa è stato concesso di tutto al Catanzaro, con perdite di tempo costanti ed inaccettabili.
Oggi abbiamo visto Rajcic rompere il naso a palla lontana a Mastalli, senza subire conseguenze, e due rigori netti non assegnatici.

È impensabile venire colpiti costantemente con certe decisioni; chiedo che gli arbitri tengano conto dei sacrifici che società, calciatori e tifosi fanno per raggiungere il nostro obiettivo.

Non vogliamo privilegi ma nemmeno decisioni costantemente ed ingiustamente penalizzanti. Speriamo di non assistere più ad arbitraggi del genere.

Raffaele Izzo

Pagelle

JUVESTABIA – NEWS

Juve Stabia vs Casertana (2-2), le pagelle

Altro pareggio interno per 2-2 per la Juve Stabia. Le vespe impattano contro la Casertana al Menti dopo aver ottenuto lo stesso risultato 7 giorni prima contro…

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Mastalli: Incredibile che l’arbitro non abbia sanzionato la gomitata che ho subito (VIDEO)

Dopo il derby con la Casertana, Alessandro Mastalli, centrocampista della Juve Stabia si è fermato ai nostri microfoni.

Ecco le sue dichiarazioni:

Come potete vedere ho il naso probabilmente rotto. Ad inizio gara sono andato in contrasto con Rajcic che all’improvviso ha allargato in modo plateale il gomito e mi ha colpito; ho capito subito che si trattava di qualcosa di grave perché ho sentito un “crack” al naso. Quando sono rientrato in campo ho visto che né Rajcic né Capodaglio c’erano..ma ho capito dopo qualche minuto il motivo. Mi sembra strano che non solo non sia stata vista la gomitata ma che sia stato fischiato un mio fallo. Dispiace perché quell’episodio ha poi condizionato tutta la gara. Va detto che ultimamente ci gira un po’ storto..alla prima conclusione subita prendiamo gol.

Dal punto di vista personale sono contento di essere tornato in campo; dopo mesi importanti sono calato un po’, come è comprensibile credo, ma sono contento di aver riacquistato la fiducia del Mister.

Raffaele Izzo

Pagelle

JUVESTABIA – NEWS

Juve Stabia vs Casertana (2-2), le pagelle

Altro pareggio interno per 2-2 per la Juve Stabia. Le vespe impattano contro la Casertana al Menti dopo aver ottenuto lo stesso risultato 7 giorni prima contro…

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Juve Stabia vs Casertana (2-2), le pagelle

Altro pareggio interno per 2-2 per la Juve Stabia. Le vespe impattano contro la Casertana al Menti dopo aver ottenuto lo stesso risultato 7 giorni prima contro il Catanzaro. Alcune decisioni arbitrali dubbie lasciano l’amaro in bocca a Ripa e compagni. Proprio l’ex Sorrento è il man of the match grazie alla sua doppietta.

Ecco le pagelle delle vespe:

RUSSO 6: Incolpevole sui gol.

CANCELLOTTI 6: Soffre poco in difesa, cerca di spingere come può.

MORERO 5.5: Molto indeciso come al solito.

CAMIGLIANO 5.5: Sbaglia tanto in fase d’impostazione.

ALLIEVI 6.5: Adattato a sinistra, soffre davvero poco. Buona la prima al Menti per lui.

IZZILLO 6: Partita senza lode ne infamia.

MASTALLI 5.5: Perde alcuni palloni e uno di questi si tramuta nel gol dell’1-2.

CAPODAGLIO 4.5: Espulso dopo meno di 15 minuti in una situazione paradossale.

LISI 5.5: Cerca di spingere come al solito ma non riesce ad incidere.

MAROTTA 6: Gara positiva per lui. C’è un rigore netto su di lui ma l’arbitro sorvola.

RIPA 8: Un grande attaccante. Doppietta per il bomber stabiese.

KANOUTE: SV

PAPONI: SV

ESPOSITO 6: Entra bene in partita.

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Ripa: Piu rammaricato per il risultato che felice per la doppietta (VIDEO)

Al termine della gara tra Juve Stabia e Casertana abbiamo raccolto le dichiarazioni di Francesco Ripa, autore dei due gol delle Vespe.

Di seguito la lettura della gara di Ripa:

Fa piacere essere tornato al gol ma il rammarico per il pareggio è tanto. Forse un mese fa una partita del genere l’avremmo persa quindi cerchiamo di trarre il massimo da questo punto. Personalmente sto tornando pian piano in piena forma; ho ancora bisogno di minutaggio e la condizione crescerà sicuramente col tempo. Arbitro? Forse il mio primo gol era da annullare vista la mischia, ma poi l’arbitro ha compensato con tante decisioni a favore della Casertana. È stata una situazione strana. Guardiamo il lato positivo della giornata e pensiamo alla prossima impegnativa settimana che ci aspetta.

Raffaele Izzo

Juve Stabia vs Casertana, Carboni

JUVESTABIA – NEWS

Guido Carboni: Condotta arbitrale inaccettabile

Al fischio finale della gara con la Casertana, abbiamo ascoltato Guido Carboni, tecnico della Juve Stabia. Ecco le dichiarazioni del tecnico toscano: Domenica…

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Mixed Zone, Szczesny: “Una vittoria importante per arrivare al meglio al derby”

Tre domande per Szczesny in mixed zone nel post Roma-Empoli

Roma- La Roma sigla un’altra vittoria e all’Olimpico vince sull’Empoli nel pre-serale di sabato sera con 2 prodezze di Dzeko e l’ottima guardia di Szczesny. Il bomber bosniaco batte il record di gol e arriva a quota 33.

Ottima la prestazione di Szczesny che in mixed zone, nel post partita, rilascia ai microfoni dei cronisti, le seguenti dichiarazioni.

Una vittoria importante in attesa di una partita importante tra Napoli e Juventus. Cosa pensi della parata su Marilungo?

“Per me è stata una buona prestazione, volevamo tre punti e questo è il modo migliore per arrivare al derby di martedì. Su Marilungo ho fatto una buona parata, sono stato contento di aiutare la squadra, è questo il mio dovere, devo solo continuare così”.

Per vincere martedì il derby, servirà un’impresa?

“Certo, il risultato dell’andata è stato amaro, questa per noi è la partita più importante della stagione, non solo perché è un derby”.

Boniek ha detto che se Wenger dovesse restare all’Arsenal tu non ritorneresti in Inghilterra. Cosa rispondi? 

“Boniek dice un sacco di cose su una cena che in realtà non c’è mai stata, quindi non saprei che cosa dire o rispondere”.

Per chi tiferai domani sera? 

“Per nessuno. Guarderò la partita da appassionato di calcio anche perché i miei desideri non influiranno sul risultato”.

Maria D’Auria

Guido Carboni: Condotta arbitrale inaccettabile (VIDEO)

Al fischio finale della gara con la Casertana, abbiamo ascoltato Guido Carboni, tecnico della Juve Stabia.

Ecco le dichiarazioni del tecnico toscano:

Domenica scorsa avevo molto da rimproverare ai miei ragazzi circa il loro atteggiamento. Stavolta francamente non posso dire nulla alla mia squadra, certe decisioni dell’arbitro sono davvero difficili da digerire. Dà fastidio il metro di giudizio differente usato dall’arbitro nei confronti delle due squadra. Detto questo, fa male aver preso due gol subendo forse un tiro e mezzo; ora voltiamo pagina e pensiamo al Lecce. L’espulsione di Capodaglio? Io ho visto solo Mastalli col naso rosso a terra..se l’arbitro avesse sanzionato il questo fallo, poco dopo non ci sarebbe stato il parapiglia tra le squadre che ha portato poi al rosso. La simulazione per Marotta? Se poco prima si concede rigore per una maglia trattenuta in modo impercettibile, quello su Marotta non può non essere rigore, anche perché poco dopo il guardalinee mi ha detto che il rigore c’era. Tornando al calcio giocato, il fattore positivo è il recupero di Ripa, che per noi è fondamentale, così come di tutti i ragazzi che non erano al meglio. Ora pensiamo al Lecce sperando di smaltire tutto il nervosismo accumulato oggi.

Raffaele Izzo

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Pescara – Milan 1 -1: un buon Pescara impatta in casa contro i rossoneri

Finisce 1 – 1 il match tra Pescara e Milan, al termine di una buona gara disputata dagli abruzzesi, che, tuttavia rimangono ultimi in classifica. Pareggio che delude anche il Milan, che frena la sua rincorsa in ottica Europa League.

Il Pescara, quasi retrocesso in serie B, ospita il Milan nella gara valida per la 30esima giornata della seria A. Gli abruzzesi sono alla ricerca di un risultato di prestigio per dare un senso al loro campionato, assolutamente privo di qualsiasi tipo di soddisfazione. I rossoneri di Montella cercano tre punti per conquistare un posto al sole in Europa. Arbitra Mazzoleni della sezione di Bergamo, in uno stadio “Adriatico – Cornacchia” esaurito in ogni ordine di posto.

LA CRONACA DEL MATCH

Al  3’subito il Milan pericoloso con un tiro al volo di Bacca che termina di poco fuori. Al 5’ rischia grosso il portiere Fiorillo, che, tuttavia, si salva dribblando Bacca davanti la porta. Il Pescara passa in vantaggio al 12’: retropassaggio di Paletta per il portiere Donnarumma, il cui controllo con i piedi  è totalmente difettoso, con la palla che carambola in rete. Pescara inaspettatamente in vantaggio.

Il Milan si getta generosamente in avanti, ma la squadra abruzzese si difende bene e non lascia grandi spazi al team di Montella, che al 36’ ha una buona occasione con un colpo di testa di Ocampos, ma la palla fa solo la barba al palo. Il pareggio dei rossoneri arriva al 42’ con Pasalic.

Il primo tempo finisce con il risultato di Pescara – Milan 1 – 1.

Inizio di secondo tempo con il Milan alla ricerca della rete del vantaggio, e con il Pescara che si difende con ordine. Al  55’ tiro da fuori area da parte di Sosa con la palla che finisce fuori target. Al 58’ tiro franco di Bovo, con la palla deviata in corner. Ottima chance per il Pescara che continua a tenere testa ai rossoneri.

All’83’ miracolo di Fiorillo su un tiro dell’ex Lapadula.  All’86’ Romagnoli di testa colpisce il palo, sul quale si infrangono le speranze di vittoria dei rossoneri. La gara termina con il punteggio di Pescara – Milan 1 – 1.

La Cronaca testuale di Juve Stabia vs Casertana (2-2)

La Juve Stabia cerca ancora una volta la prima vittoria casalinga del 2017 contro una Casertana che proviene dal pareggio casalingo contro il Cosenza, risultato che ha fatto infuriare la dirigenza. Qui al Romeo Menti di Castellammare si disputerà l’ormai ex derby dell’amicizia dopo il comunicato rilasciato in settimana dagli ultras casertani. Carboni rivoluziona l’11 titolare delle Vespe.

Juve Stabia 4 – 3 – 3: Russo, Cancellotti, Allievi, Morero, Camigliano, Capodaglio, Mastalli, Izzillo, Marotta, Ripa, Lisi.

A disposizione di Carboni: Bacci, Tabaglio, Santacroce, Kanoutè, Matute, Manari, Giron, Salvi, Esposito, Rosafio, Cutolo, Paponi.

Casertana 4 – 3 – 3: Ginestra, Finizio, Lorenzini, De Marco, Rajcic, Corado, Ramos, D’Alterio, Carriero, Ciotola, Orlando.

A disposizione di Tedesco: Fontanelli, Simone, Giorno, Magnino, Diallo, Petricciuolo, Colli, Cisotti.

Ammoniti: Marotta (JS), D’Alterio, Ramos, Carriero, De Marco, Finizio

Espulsi: Capodaglio (JS), Rajicic

Spettatori: 1289 per un incasso di 10.578 euro

Arbitro: Zingarelli

Assistenti di linea: Maiorano e Benedettino.

Primo Tempo:

1’ L’arbitro dà il via alla gara

6’ GOOOLLL della Juve Stabia: Punizione guadagnata da Marotta quasi sulla linea di fondo appena fuori l’area. Sulla palla va Marotta che scodella in mezzo con Mastalli che di testa impegna severamente Ginestra, Izzillo prova ma trova ancora Ginestra che respinge, si accende un batti e ribatti alla fine spunta il piede di Ripa.

9’ Fallo di Rajicic su Mastalli si accende un parapiglia in cui a farne le spese sono Capodaglio e lo stesso Rajicic che vengono espulsi. Ammoniti D’Alterio, Carriero e Ramos.

19’ Pareggio della Casertana: Morero commette fallo in area su Corado, dal dischetto l’ex Ciotola supera Russo.

23’ Episodio dubbio in area rossoblu, con l’arbitro che prima indica il dischetto e poi lascia proseguire.

39’ La Casertana va vicina al vantaggio con un gran tiro di Orlando, ma Russo è attento e devia in angolo.

41’ La Casertana passa in vantaggio: Mastalli perde palla a centrocampo, parte il contropiede rossoblu con Orlando che calcia a rete trovando la deviazione di Camigliano che spiazza Russo.

43’ Altro episodio dubbio in area rossoblu: Marotta entra in area e dribbla Ramos cbe lo aggancia, l’arbitro ammonisce l’attaccante gialloblu tra le proteste del pubblico di casa, a farne le spese e l’addetto agli arbitri della Juve Stabia, Zurlo, che viene allontanato.

L’arbitro dopo due minuti di recupero fischia la fine del primo tempo.

Juve Stabia vs Casertana, COMBI

Secondo tempo:

Inizia il secondo tempo con gli stessi uomini della prima frazione. Da segnalare che Mastalli indossa una mascherina protettiva per la gomitata ricevuta da Rajicic nel primo tempo.

48’ Marotta entra in area ma trova la respinta di Ginestra.

51’ GOOOOLLLLL della Juve Stabia: Marotta scende sulla fascia destra e serve Cancellotti che crossa in mezzo per Lisi che calcia a volo trovando Ripa sulla traiettora, la palla torna sui piedi di Ripa che batte Ginestra per la gioia del pubblico di casa.

54’ Per la Casertana esce Ciotola entra Giorno

71’ Per la Juve Stabia esce Izzillo entra Esposito

72’ La Casertana esce Carriero entra Diallo

78’ La Casertana sostituisce Orlando con Colli, la Juve Stabia invece Marotta con Kanoutè

83’ Ultimo cambio per la Juve Stabia: esce Ripa entra Paponi.

84’ Ammonito De Marco per fallo su Esposito.

88’ Ammonito Finizio

L’arbitro decreta 4 minuti di recupero.

Finisce la partita con le due formazioni che non riescono a superarsi, c’è da evidenziare la prestazione mediocre del direttore di gara che condiziona, con le sue decisioni, pesantemente l’esito della gara. Le vespe perdono un’altra occasione per tornare alla vittoria casalinga e chiudono la doppietta casalinga con soli due punti guadagnati. Mercoledì la Juve Stabia è attesa dal Lecce in notturna.

 

Gigio Donnarumma diventa Paperumma ed arriva su Topolino

Il magic moment, ormai lunghissimo e destinato a durare anni, di Gigio Donnarumma si arricchisce di un altro evento. Questa volta non si tratta di una delle solite super parate del gioellino stabiese del Milan, ma di una novità che sicuramente farà felici i tifosi più piccoli.

Lo storico ed intramontabile fumetto “Topolino” ha deciso infatti di premiare il giovane portiere, catapultandolo a Paperopoli per la gioia di Paperino, Qui, Quo, Qua ecc. Donnarumma così diventa Paperumma, e sarà protagonista di una delle prossime storie del nuovo numero di Topolino. Il fumetto, in edicola a partire da mercoledì 5 aprile, vede in copertina proprio la versione papero di Donnarumma.

Gigio segue così le orme di Ronaldo, Totti e Cannavaro, altri grandi del campionato italiano che hanno avuto il privilegio di diventare idoli e campioni anche a Paperopoli.
Dopo la prestazione da fenomeno alla prima da titolare in Nazionale contro l’Olanda, Gigio è atteso da un altro match impegnativo; per scoprire come andrà a finire non ci resta che correre in edicola il 5 aprile.

Credit Foto: CdS

Eccellenza-Real Forio sconfitta indolore a Volla e salvezza raggiunta!

Il Real Forio torna sconfitto dalla trasferta di Volla, ma può festeggiare finalmente il raggiungimento della salvezza per il terzo anno consecutivo. Dopo i play-out del primo anno nella massima serie regionale e dopo la salvezza diretta ottenuta l’anno scorso, anche quest’anno i biancoverdi hanno agguantato l’obiettivo stagionale con tre giornate d’anticipo. Peccato per la sconfitta di Volla in cui i ragazzi di Impagliazzo hanno sbagliato l’impossibile davanti a Marino. Le diverse ambizioni tra le due squadre hanno fatto sì che i padroni di casa riuscissero a concretizzare al meglio le pochissime occasioni che si sono presentate, al contrario del Forio che, invece, di occasioni ne ha avute parecchie, tute terminate in un nulla di fatto.

LE FORMAZIONI. Impagliazzo dà spazio ai giovani in questo finale di campionato. Partono titolari Diego Boria e Massimo De Luise. Nel solito 3-5-2 non cambia il terzetto di difensori davanti a Sollo composto da Calise, Di Dato e Mora. A centrocampo, oltre a Conte, Vitagliano e Boria esterni, con Sannino e Trofa in mezzo al campo. In attacco De Felice a supporto di Massimo De Luise. Volla in campo con Marino, Perfetto, Incarnato, Di Marzo, Di Franco, Avolio, Izzo, Loasses, Capasso, Trematerra, Emma.

LA PARTITA. Dopo 10′ i padroni di casa sono già in vantaggio: su assist di Di Marzo, Emma supera Sollo con un tiro in diagonale. Il raddoppio del Volla arriva al 34′: ancora un assist di Di Marzo, il quale imbecca Capasso (in probabile posizione di fuorigioco) che mette a segno il 2-0. Il Real Forio sbaglia l’impossibile, tre volte con De Felice, in altre tre occasioni con Castagna (subentrato nella ripresa), una volta con De Luise M., Trofa e Di Dato. Da segnalare anche una traversa colpita da Conte. Esulta il Volla che non vinceva dalla seconda giornata del girone di ritorno con l’Hermes Casagiove. Ai napoletani non mancavano le motivazioni per cercare di ottenere a tutti i costi la vittoria. Troppo scarico il Real Forio che male non ha giocato, ma troppi sono stati gli errori sotto porta. Fatto sta che i biancoverdi possono finalmente stappare la bottiglia di champagne per festeggiare la salvezza diretta. A tre giornate dal termine, la squadra di Impagliazzo è a +11 sulla quartultima (il Pimonte). L’altro play-out (quello tra quintultima e penultima) non si farà.

 

VIRTUS VOLLA  2

REAL FORIO  0

 

V.VOLLA: Marino, Perfetto, Incarnato, Di Marzo (Luca), Di Franco, Avolio, Izzo (Davino), Loasses, Capasso, Trematerra (Iadicicco), Emma. (In panchina: Rubino, Montagna, Fiorillo, Russo)

R.FORIO: Sollo, Di Dato, Mora, Calise, Boria (Castagna), Conte (Fanelli), Vitagliano (De Luise V.), Trofa, De Luise M., Sannino, De Felice. (In panchina: Verde, Chiaiese, Costagliola L., Costagliola T.) All. Impagliazzo

ARBITRO: Colannino di Nola (Ass. Iannello e De Pascale di Nocera Inferiore)

RETI: 10′ Emma, 34′ Capasso

NOTE: Ammoniti  Di Franco (V); Calise, Sannino (RF).

Corbo: “Inutile sprecare fischi e sberleffi la cessione di Gonzalo fu un affare”

Corbo: “Inutile sprecare fischi e sberleffi la cessione di Gonzalo fu un affare”

Antonio Corbo scrive nel suo editoriale per La Repubblica: “In questa capitale dello show fu applaudito pure il tiranno Nerone. Trovò la claque ideale per il suo esordio, l’imperatore romano cominciò qui a suonare la cetra in pubblico, si fidava. Per la notte di Higuain stasera Napoli si ispira a Eduardo, apre le porte dello stadio al sarcasmo, il suo più raffinato teatro comico suggerisce un “pernacchio” fragoroso per accogliere l’eroe spergiuro, il bomber che dopo il gol numero 36, quello del record di Nordhal migliorato dopo 64 anni, volò davanti alla Curva B per piangere e cantare con i ragazzi di Napoli. Ricorda Higuain la sera del 31 maggio 2016? Sono passati dieci mesi e una estate di livori. Anche il sindaco, sempre sensibile ai furori popolari, concorre con il suo all’apoteosi degli sberleffi. Poi fischi, tanti fischi, da far partire insieme tutti i treni delle tre stazioni di Fuorigrotta. Ma è giusto insultare Higuain? Se rimane aperta una sola porticina, entri al San Paolo un po’ di buonsenso. In amore non sempre vince chi fugge. Più che sbeffeggiare il bomber del tradimento con l’inelegante repertorio, i tifosi possono dedicare per una volta un applauso a club e compagni traditi. Neppure De Laurentiis, che neanche a Carnevale si traveste da presidente generoso, si è accorto che Higuain sia stato, suo malgrado, il miglior mecenate del Napoli. Pensate, la penale per la risoluzione del contratto, “clausola rescissoria”, fu fissata a 94 milioni. In Europa nessuno rispose all’asta. Né magnati russi né sceicchi. Higuain aveva deciso di andar via, e sarebbe stato un calvario risalire una stagione con il Napoli alla svolta dei 29 anni. Ecco la Juve, la relazione clandestina con visite segrete a Madrid slega l’argentino triste da Napoli, e «dal presidente che non sopportavo n più», come avrebbe detto con poco coraggio solo dopo l’arrivo a Torino. Va a vincere un titolo che sarà l’ennesimo della Juve, mai lo scudetto di Higuain, come può vantarsi Diego. Ma quali fischi, sberleffi, rancori: sprecate voce e mani per Mertens, ha segnato 20 gol, uno più di Higuain guadagnando meno di un terzo. Per Sarri che dopo una lenta ricerca ha trovato una soluzione della punta che mancava. Per la squadra, integra dopo la fuga del bomber amato dai tifosi, meno dai compagni spagnoli. Per il Napoli che dalla mancata vendita in Europa incassò 94 milioni, tanti da rinverdire con giovani di talento e futuro, peccato che sia lento il metabolismo tattico, e che oggi stiano ancora fuori Diawara, Rog, Zielinski. Soldi che riportano il bilancio in utile dopo gli ultimi due in deficit, con 13 e 3 milioni in rosso. Sono ancora distanti Juve e Napoli. Il San Paolo rende un terzo dello stadio juventino (15,3 contro 47,3 milioni), come nel marketing (29,9 contro 89,9), come nei punti, 10 punti in meno, 73-63. Nessuno sprechi all’inizio fischi né voce. Non fanno classifica. I conti si chiudono a fine partita, e sale un profumo di zagara nella notte di primavera”.

Spalletti su Juve-Napoli: “Risultato? Speriamo di recuperare quattro punti…”

Spalletti su Juve-Napoli: “Risultato? Speriamo di recuperare quattro punti…”

Luciano Spalletti, allenatore della Roma, è intervenuto durante la conferenza stampa post partita dopo il match con l’Empoli vinto per 2-0: “Risultato Napoli-Juve? Diffcile, se pareggiano si guadagnano 2 punti sul Napoli e 2 sulla Juventus. Che sono quattro in totale, meglio che se ne vinca solo una. Non possiamo pensare a buttare energie mentali anche sulle partite degli altri, quindi pensiamo a noi”. 

Juve sbarcata nell’indifferenza, il servizio d’ordine ha scoraggiato i curiosi

Juve sbarcata nell’indifferenza, il servizio d’ordine ha scoraggiato i curiosi

La Juventus approda a Napoli ma lo fa nella più totale indifferenza dei tifosi. Perchè all’esterno del’Hotel Parker’s non si registrano episodi di sorta. La struttura era blindata, presidiata da 120 agenti che non permettevano il passaggio a circa 300 metri di distanza. Ecco perchè nessun curioso si è avvicinato. Zona transennata, riporta La Gazzetta dello Sport.

Napoli-Juve è sfida Kolossal: 200 paesi collegati da tutto il mondo

Napoli-Juve è sfida Kolossal: 200 paesi collegati da tutto il mondo

Una sfida che unirà il mondo sarà quella di stasera tra Napoli e Juventus. Circa 200 paesi collegati, per un totale di spettatori che va dai 700 milioni al miliardo previsto per stasera. Il record dei record si registra in Cina. Nel paese con gli occhi a mandorla sarà notte fonda, eppure le persone collegate con la bella Italia saranno 80 milioni.

Gazzetta – Reina stringe i denti, ci sarà!

Gazzetta – Reina stringe i denti, ci sarà!

La Gazzetta dello Sport prova ad anticipare le scelte di Maurizio Sarri. Il tecnico toscano si presenterà al San Paolo con il consueto 4-3-3 che lo ha contraddistinto in queste stagioni.

Reina dovrebbe farcela, il portiere spagnolo stringerà i denti. In caso contrario, pronto Rafael. Mentre in difesa, ecco i titolarissimi: Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam. Centrocampo formato ancora dal trio Allan, Jorginho, Hamsik. I tre stanno ritrovando continuità dopo un inizio di stagione in cui Diawara e Zielinski venivano preferiti ai primi due. L’attacco sarà quello piccolo e sfrenato: Insigne, Mertens, Callejon.

Sul fronte Juventus, invece, Allegri si schiererà con l’offensivo 4-2-3-1. In porta Buffon, linea a quattro formata da Lichtesteiner, Bonucci, Chiellini, Asamoah. Khedira, Marchisio. Con Mandzukic, Pjanic e Lemina sulla linea dei trequartisti. Unica punta, Gonzalo Higuain. 

VINITALY 2017, CINQUANTA EDIZIONI +1

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LA PRIMA RASSEGNA AL MONDO DEDICATA AL VINO PER SUPERIFICE ESPOSITIVA E VISITATORI ESTERI, PUNTA ALLO SVILUPPO INTERNAZIONALE IN CINA E USA ED ALLA INNOVAZIONE DIGITALE PER UNA NUOVA MODALITA’ DI FARE FIERA

Da una edizione all’altra, in sei mesi Veronafiere diventa società per azioni e vara un piano di sviluppo con investimenti per 94 milioni di euro al 2020. Vinitaly, la prima fiera del vino al mondo per superficie espositiva e per numero di operatori esteri, al giro di boa della 50 edizioni più una (51ª edizione a Verona 9/12 aprile) si presenta con un imponente piano di investimenti, maggiore internazionalità, occasioni di business e innovazione digitale – un progetto pluriennale ampio ed articolato – che nel prossimo triennio innoverà profondamente le modalità di “fare fiera”. Una progettualità puntuale e mirata, resa possibile dalla trasformazione di Veronafiere in società per azioni, avvenuta nel novembre scorso, ed al collegato piano industriale che prevede 94 milioni di euro di investimenti al 2020, volti al miglioramento complessivo delle infrastrutture, alla digital transformation, all’incoming di operatori esteri ed al radicamento nelle aree geo-economiche di USA e Cina, strategiche per il settore wine&food in cui la Fiera di Verona detiene ed organizza rassegne leader internazionali. L’appuntamento con Vinitaly 2017 prosegue il percorso di crescita e di sviluppo delineato in occasione del cinquantesimo anniversario. Ai 130 mila operatori dei quali 49mila esteri di cui 28mila buyer specializzati da 140 Nazioni che hanno preso parte alla edizione 2016, dopo il programmato riallineamento delle presenze per focalizzare sempre di più il business in fiera e il consumer in città, Vinitaly 2017 si propone con una piattaforma b2b ancora più internazionale che guarda sempre più al mercato globale. All’inizio di marzo sono 2mila i nuovi buyer registrati per l’edizione 2017, provenienti in particolare da USA (da una ventina di Stati della confederazione), Cina, Hong Kong, Australia, Canada, Francia, Danimarca, Belgio, Germania, Giappone, Svizzera, Norvegia, Svezia e Russia. Tra questi in aumento gli arrivi previsti anche da Taiwan e Brasile e, nonostante l’imminente Brexit, il Regno Unito aggiunge all’elenco 100 nuovi buyer. Inoltre, sono già 5mila ad oggi gli incontri b2b fissati nelle agende degli operatori esteri selezionati dalle attività di incoming congiunte che vedono collaborare la rete di delegati di Veronafiere e l’agenzia ICE- Italian Trade Agency grazie al Piano straordinario di promozione del Made in Italy promosso da MISE E MIPAAF. Vinitaly, anche quest’anno, rappresenta, il fulcro di un sistema di promozione e formazione continua che comprende la rete globale di Vinitaly International e della sua Academy, la guida 5StarWines

THE BOOK, l’e-commerce di Vinitaly Wine Club, OperaWine, wine2wine, il fuori salone di Vinitaly and the City. Si tratta di una community sempre più evoluta per la promozione del made in Italy del settore vitivinicolo, integrata e completata da Sol&Agrifood, rassegna sull’olio extravergine di oliva e agroalimentare di qualità, e da Enolitech, salone sulle tecnologie per il settore del vino e dell’olio. Una realtà complessa e articolata che a Verona trova una sintesi perfetta ogni anno per oltre 4.120 aziende espositrici, a cui si sommano le 291 di Sol&Agrifood e le 200 di Enolitech. Con il business sempre al centro delle attività previste nei quattro giorni di fiera, nel 2017 il focus commerciale è saldamente puntato sui due grandi mercati di Stati Uniti e Cina, nazioni da cui nell’edizione 2016 si sono registrati notevoli aumenti negli arrivi dei buyer: +130% dal Paese del dragone e +25% dagli USA. Dal punto di vista espositivo, confermate le tradizionali aree tematiche del salone: Vinitaly Bio, sul mondo del biologico certificato, ViViT dedicato ai vini artigianali e VinInternational, spazio che raggruppa la gran parte dei produttori esteri di Vinitaly. Torna anche il prestigioso programma di degustazioni della VIA-Vinitaly International Academy e della rassegna Tasting Ex…Press. Da quest’anno, inoltre, al via il progetto sperimentale di innovazione digitale e dei servizi collegati per l’internazionalizzazione delle imprese, come previsto dalle linee del nuovo piano industriale di Veronafiere. Elementi che rendono sempre più attrattivo Vinitaly anche per le aziende estere che incrementano significativamente la loro presenza nel padiglione Vininternational. Stati Uniti, Francia, Spagna Sudafrica, Germania, Argentina, Australia: sono soltanto alcuni dei paesi di provenienza delle aziende straniere a cui quest’anno si aggiunge il debutto assoluto di Giappone, Andorra e Kosovo. Infine, continua lo sviluppo parallelo anche del fuori salone di Vinitaly and the City, che l’anno scorso ha registrato 29 mila presenze, pensato per separare nettamente i momenti in fiera riservati agli operatori e agli affari dalle iniziative per i wine lover. L’evento coinvolge il centro storico di Verona e, da quest’anno, anche Bardolino sul lago di Garda, aggiungendo un giorno in più di programmazione: da venerdì 7 a martedì 11 aprile. Vininternational ed espositori esteri. Diversificata la provenienza, con l’adesione di cantine da Usa, Ungheria, Polonia, Russia e, per la prima volta, da Andorra, Kosovo e dal Giappone, con sei aziende produttrici di sake. Si consolida la collettiva della Spagna realizzata in collaborazione con Icex, mentre si confermano le presenze di produttori da Francia, Azerbaijan, Georgia, Argentina, Portogallo, Australia, Sudafrica e Crozia. Per offrire rilevanza e spazio adeguato agli espositori internazionali, Vininternational aumenta del 30% la superficie raggiungendo i 1.600 metri quadrati lordi e, da quest’anno, condivide un nuovo padiglione di 3.600 metri quadrati con la Toscana (pad. D). Nell’area tasting, numerose Il 22 e il 23 settembre si svolgono le Giornate del Vino Italiano. È l’atto di nascita ufficiale di Vinitaly La manifestazione diventa Vinitaly – Salone delle Attività Vitivinicole, una vera e propria rassegna mercantile numerose le degustazioni guidate organizzate dalle aziende o da istituzioni nazionali, alla scoperta di vini e distillati provenienti dai cinque continenti. Nell’elenco dei Paesi esteri di Vinitaly 2017 figurano anche le cantine della Slovenia, che per contiguità territoriale con il Friuli Venezia Giulia espongono nel padiglione 6, mentre produttori di vino biologico e di vini artigianali provenienti da Francia, Argentina, Spagna e Slovenia sono collocati nei saloni speciali Vinitalybio e Vivit nel padiglione 8. Tra gli espositori, importatori e distributori di vari Paesi, tra cui Usa, Russia e Cina. Buyer esteri. Nel 2016 sono state oltre 49.000 le presenze straniere da 140 Paesi, con 28.000 buyer registrati. La top ten dei Paesi di provenienza ha visto sul podio Stati Uniti (cresciuti del 25% sul 2015 con un totale di 6.250 presenze), Germania (+11%), Regno Unito (+18%), seguiti da Francia (+29%), Canada (+30%), Cina (+130%), Giappone (+21%), Paesi del Nord Europa (+8%), Paesi Bassi (+24%) e Russia (+18%). Inoltre, la tendenza a un ulteriore incremento degli operatori del trade da questi Paesi è favorita dal servizio di invio del free badge da parte di Veronafiere agli operatori esteri invitati dalle aziende. Attivato nel 2016, il servizio ha dato immediatamente ottimi riscontri. Semplicità di gestione per gli espositori e monitoraggio in tempo reale da parte di Vinitaly consentono di selezionare la qualità degli operatori e di

DA TUTTO IL MONDO PER IL BUSINESS IN FIERA Fiera sempre più specializzata nel b2b puro, Vinitaly aumenta di anno in anno l’internazionalità degli operatori con azioni mirate alla selezione e all’incoming dei trader più importanti dai Paesi più interessanti per l’export del vino. Intensa anche quest’anno l’attività svolta direttamente da Veronafiere in particolare nei Paesi maggiormente richiesti dalle aziende espositrici: Germania, Gran Bretagna, Usa, Canada, Svizzera, Russia, Danimarca, Austria, Francia, Belgio, Cina, Giappone, Taiwan, Spagna, Croazia, Kosovo, Slovenia, Bosnia, Montenegro, Slovacchia, Grecia, Ungheria, Turchia, Sud Africa, Mozambico, Sud America, Singapore, Malesia, Tailandia, Filippine, Uzbekistan, Kazakistan, Israele, India, Iran. La selezione viene fatta valutando assieme ai delegati di Veronafiere nei vari Paesi le caratteristiche del buyer sulla base delle richieste degli espositori o sulla base degli interessi manifestati dall’operatore per particolari tipologie di vino o territori di origine. Uno specifico incoming viene realizzato nell’ambito del Progetto Federbio, realizzato in collaborazione con Veronafiere, con la selezione di operatori da Germania e Belgio, mercati di punta per il vino biologico italiano. Proseguendo le attività previste nell’ambito del Piano Straordinario per la Promozione del Made in Italy del Ministero per lo Sviluppo economico e del Ministero delle Politiche agricole, che ha individuato Vinitaly quale piattaforma per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, anche quest’anno Ice-Italian Trade Agency, in collaborazione con Veronafiere, attiva l’incoming di operatori da: Usa, Cina, Hong Kong, Russia, Canada, Austria, Uk, Messico, Korea, Giappone, Sud Africa, Colombia, Vietnam, Kazakistan, Serbia, Turchia, Belgio, Australia, Francia, Germania, Svizzera, Svezia, Repubblica Ceca, Norvegia, Paesi Bassi Polonia, Paesi ex Repubbliche Sovietiche. 1982 1984 1987 All’interno di Vinitaly nasce il primo Salone dell’Oliva, che nel 1998 diventa Sol cogliere in anticipo la tendenza di afflusso verso la fiera. A inizio marzo di quest’anno, il numero di nuovi buyer mai venuti a Vinitaly ai quali è stato inviato il free badge ha superato quota 2.000. I Paesi di provenienza sono principalmente: Usa, Cina e Hong Kong, Australia, Canada, Francia, Danimarca, Belgio, Germania, Giappone, Svizzera, Norvegia, Svezia, Russia; grande l’affluenza da Taiwan, oltre che da Brasile, Ungheria, Albania, e a dispetto della Brexit, sono oltre un centinaio i nuovi buyer dal Regno Unito. Incoming e incontri b2b. Sono circa 5.000 i contatti già organizzati per la 51ª edizione del salone dei vini e dei distillati con gli operatori esteri specializzati selezionati attraverso l’incoming attivato per Vinitaly. Oltre 2.000 sono gli incontri b2b organizzati da Vinitaly tra le aziende espositrici e i buyer dell’incoming realizzato direttamente da Veronafiere; dei quali 550 nell’ambito dell’iniziativa Taste&Buy. A questi si aggiungono altri 3.000 contatti realizzati con i tasting dei Consorzi di tutela nella nuova Ice Lounge, a cui partecipano le delegazioni selezionate da Ice-Italian Trade Agency in collaborazione con Veronafiere grazie ai fondi del Piano Straordinario per la Promozione del Made in Italy dei Ministeri per lo Sviluppo economico e delle Politiche agricole. Vinitaly offre agli espositori molte occasioni di farsi conoscere dai buyer esteri al di fuori dei singoli stand. Tra queste l’Enoteca dell’International Buyers’ Lounge, che propone la degustazione libera delle etichette selezionate per i mercati internazionali dalle aziende espositrici. Per i vini biologici certificati nel padiglione 8 all’Enoteca di Vinitalybio sono disponibili con tutte le etichette certificate presenti in fiera. Le grandi degustazioni con gli Executive Wine Seminar della Vinitaly International Academy – VIA. I grand tasting rendono ogni edizione di Vinitaly un’annata unica e irripetibile. Il 2017 sarà certamente ricordato per la verticale dal titolo “Indietro nel tempo con il Sassicaia: less is more, ovvero le annate dimenticate”, per scoprire l’espressione unica e magnifica di questa icona dell’enologia mondiale in annate a torto considerate difficili: 1992, 1994, 2002, 2005, 2007, 2008, 2010, 2014. A guidare questa degustazione-evento, a ingresso riservato, sono Priscilla Incisa della Rocchetta, Carlo Paoli e Ian D’Agata. Originali e prestigiosi anche gli altri appuntamenti della Vinitaly International Academy, a cominciare dalla nuova grande frontiera “british” delle bollicine con la degustazione di otto grandi Metodo Classico provenienti dall’Inghilterra, guidata da Steven Spurrier e Ian D’Agata. Otto anche le etichette di “Barolo & Barbaresco: a study in history and terroir”, con la presentazione del nuovo libro di Ian D’Agata, Lingzi He e Michele Longo. Protagoniste otto annate nella verticale dal titolo “Un viaggio lungo 21 anni in compagnia del Riesling dell’Heiligenstein austriaco e del Weingut Brundlmayer”, alla scoperta del mitico vino bianco di una delle più prestigiose cantine austriache sotto la guida di Andreas Wickhoff MW e Ian D’Agata. L’anteprima dell’annata 2016 di Kerner, Sylvaner, Pinot Bianco è il filo conduttore di “Eisackthalwein – dalla montagna al calice: i grandi vini bianchi della Valle Isarco”, mentre dieci giovani produttori spiccano il volo e presentano la loro declinazione di uno dei migliori vini rossi italiani nella degustazione “Una nuova generazione dell’Aglianico del Vulture si affaccia al comando”. Infine, in Cina con i migliori vinidi Ningxia, la cosiddetta Bordeaux cinese. Tasting Ex… press. Realizzate da Vinitaly in collaborazione con le più importanti riviste internazionali di settore tornano le degustazioni di Tasting Ex… press, per un giro del mondo enologico che quest’anno porta alla scoperta dei territori e dei vini dell’Austria e dell’Ungheria e del Pisco, il distillato bevanda nazionale del Peru; celebra le Donne del Brunello e lo champagne prima da solo e poi con i prestigiosi Franciacorta e Trentodoc; svela i tesori della Slovenia e del Mar Nero e fa brillare le gemme nascoste dell’Australia. In calendario anche la degustazione guidata dal Communicator of the year 2017 dell’IWSC, mentre il Seminario Veronelli presenta le grandi vigne d’Italia attraverso alcuni tra i migliori vini recensiti dalla Guida Oro I Vini di Veronelli e il Gambero Rosso i nove vini ai quali la Guida ha assegnato i suoi premi speciali. Degustazioni da non perdere. Organizzato da Vinitaly e guidato da Raoul Salama il grand tasting “Quando le ‘Grandes Cuvées’ di Champagne incontrano le ‘Gran Selezione’ di Chianti Classico, per celebrare l’eccellenza di due territori di produzione uniti da accordi interprofessionali e legati fin dal 1956 dal gemellaggio tra Reims e Firenze. In collaborazione con l’Associazione Le Donne del Vino la degustazione “Vini autoctoni rari delle Donne del Vino”, realizzati con vitigni autoctoni di cui esistono meno di 50 ettari di vigneto, mentre con un grande walk around Gambero Rosso presenta i suoi i ‘Tre bicchieri 2017’. Organizzate in collaborazione con Vinitaly anche le degustazioni di Doctor Wine by Cernilli, la quarta edizione di Young to Young dedicato ai giovani blogger e ideato da Paolo Massobrio e Marco Gatti e Ieri, Oggi, Domani con sei grandi etichette raccontate a due voci dai rispettivi produttori e dai sommelier dell’AIS. Chiude Vinitaly una grande degustazione realizzata in collaborazione con Wine Research Team dell’enologo Riccardo Cotarella, con i suoi produttori più famosi a illustrare i propri vini. Nell’area tasting di Vininternational numerose le degustazioni a cura delle aziende espositrici con gli Chenin Blanc, i vini del Tennesse, di Russia, Spagna, Francia, Portogallo, Sudafrica, Ungheria, del Kosovo e il sake del Giappone. (L’elenco completo delle degustazioni con i vini e le modalità di partecipazione su: www.vinitaly.com/it/eventi2017/calendario/ applicando il filtro Degustazioni). L’Italia del Vinitaly. Nei giorni del Salone molte le degustazioni, gli incontri b2b e gli eventi organizzati direttamente dalle Regioni e dai consorzi di tutela. Il calendario completo degli appuntamenti sul sito alla pagina www.vinitaly.com/it/eventi2017/calendario/ applicando il filtro Italia del Vinitaly. Sol&Agrifood ed Enolitech. In contemporanea Vinitaly si svolgono Enolitech e Sol&Agrifood. Insieme le tre fiere offrono agli operatori, in particolare a quelli esteri, una panoramica completa della filiera enologica e agroalimentare italiana di qualità, fatta di cultura, prodotti e tecnologie uniche al mondo. La Rassegna internazionale dell’agroalimentare di qualità (www.solagrifood.com) presenta quest’anno il nuovo spazio dedicato alla biodiversità delle produzioni territoriali, dopo quelli di salumi, formaggi, olio extravergine di oliva e birre artigianali. Un modo per valorizzare in chiave business una peculiarità esclusiva dell’agroalimentare italiano, sempre più apprezzata dai mercati internazionali. L’offerta alle filiere del vino e dell’olio si completa con Enolitech – Salone internazionale delle tecniche per la viticoltura, l’enologia e delle tecnologie olivicole ed olearie, che festeggia quest’anno la ventesima edizione. In mostra il know-how che permette all’Italia di essere leader nella produzione e nell’export di tutti gli strumenti e gli accessori per la conservazione e il servizio. (Maggiori informazioni su Sol&Agrifood ed Enolitech sono disponibili nelle pagine successive).

PER I WINE LOVER VINITALY AND THE CITY RADDOPPIA IN CITTÀ E PROVINCIA Veronafiere riconferma la volontà di tenere nettamente separati i momenti b2c da quelli b2b che si svolgono nel quartiere fieristico, organizzando per i wine lover il fuori salone Vinitaly and the City, nel centro storico di Verona (Piazza dei Signori, Loggia di Fra’ Giocondo, Loggia Antica, Torre dei Lamberti, Cortile del Mercato Vecchio, Arsenale), tra arte, storia e cultura. Nel 2016 sono stati 29.000 gli appassionati del vino che hanno partecipato alle tante iniziative di degustazione, agli appuntamenti culturali e conviviali di Vinitaly and the City. L’evento quest’anno viene allungato da quattro a cinque giorni ed è in programma dal 7 all’11 aprile: sabato e domenica dalle 11 alle 24, venerdì, lunedì e martedì dalle 17 alle 24 (programma in continuo aggiornamento su www.vinitalyandthecity.com). Incontri, spettacoli musicali, master class e soprattutto tante degustazioni di vino, accompagnate da sommelier professionisti, e di cibo presso le aree allestite (biglietto 15 € per 3 degustazioni vino e 2 di cibo, 13 € in prevendita online). All’interno della Loggia di Fra’ Giocondo di Piazza dei Signori è presente l’enoteca di Vinitaly Wine Club dove poter degustare i migliori vini italiani. All’Arsenale, ecco “Biologic”, sezione del fuori salone dedicata ai vini biologici e biodinamici. Qui presenti anche originali food truck che propongono street food in chiave gourmet. Altra novità di quest’anno è l’accordo con la Fondazione Bardolino Top per portare Vinitaly and the City anche a Bardolino, paese di grande richiamo turistico sul lago di Garda a una trentina di chilometri da Verona. Per informazioni, programma, acquisto biglietti e per seguire l’evento: www.vinitalyandthecity.com Acquisto biglietti anche su https://www.vivaticket.it/ita/tour/vinitaly-the-city-2017/1702

I NUMERI DI VINITALY 2016 Nell’edizione del cinquantesimo (dati certificati Fkm) gli espositori sono stati 4.120 da 27 nazioni (23 nel 2015), mentre gli operatori sono stati oltre 131.000, dei quali più di 49.000 esteri da 140 Paesi, pari al 38% del totale, con un’incidenza in crescita di un punto percentuale sull’anno precedente. I giornalisti presenti in arrivo da tutto il mondo sono stati 2.110. Nel 2016 la superficie espositiva netta è stata pari a 90.000 metri quadrati, per 183.100 i metri quadrati lordi.

CUSTOMER SATISFACTION 2016 Secondo l’analisi di customer satisfaction realizzata ogni anno a fine manifestazione da un’agenzia indipendente, per gli espositori e gli operatori il punto di forza di Vinitaly è il numero di contatti business realizzabili, che garantisce risultati commerciali concreti. Nell’indagine commissionata da Vinitaly, i visitatori professionali hanno dichiarato una soddisfazione complessiva per la loro partecipazione a Vinitaly di 7,2 su una scala di 9, in crescita sul 2015. Nel caso dei buyer internazionali, che rappresentano il 57% del totale degli esteri, il motivo principale della partecipazione è stato “fare ordini di acquisto/trovare nuovi fornitori” (37% delle risposte), con un gradimento medio per il raggiungimento dell’obiettivo di 7,2 in linea con quello complessivo. Grazie al raggiungimento degli obiettivi prefissati, Vinitaly rappresenta per il 91% dei visitatori esteri una fiera con un rapporto costi/benefici da medio a ottimo. Per questo più di 8 su 10 hanno dichiarato l’intenzione di tornare da sicuramente a molto probabilmente nel 2017. 1989 1992 Nasce il Concorso Enologico Internazionale, che in 22 ed. diventa il più selettivo e partecipato al mondo, con vini da 30 Paesi tecnologie olivicole ed olearie, che festeggia quest’anno la ventesima edizione. In mostra il know-how che permette all’Italia di essere leader nella produzione e nell’export di tutti gli strumenti e gli accessori per la conservazione e il servizio. (Maggiori informazioni su Sol&Agrifood ed Enolitech sono disponibili nelle pagine successive). La grande cucina, tra affari e cultura enogastronomica. A rendere unico Vinitaly nel panorama internazionale è lo stretto legame con il cibo e la ristorazione di alta qualità. Nel Ristorante d’Autore (1° piano Palaexpo) ogni giorno, sotto la guida dei giornalisti Paolo Massobrio e Marco Gatti, un appuntamento alla scoperta delle ricette di quattro grandi chef e dei vini proposti quest’anno dal Movimento Turismo del Vino e dal Consorzio per la tutela del Franciacorta. Ai fornelli gli chef Roberto Conti – Ristorante Trussardi alla Scala di Milano; Daniele D’alberto – BR1 Cultural Space di Montesilvano Colle (PE); Marco Volpin – Le Tentazioni Villatora di Saonara (PD); Matteo Grandi – De Gusto di San Bonifacio (VR). D’Autore anche il Self Service (1° piano della Galleria dei Signori tra i padiglioni 11 e 12), gestito dall’associazione JRE (Jeunes Restaurateurs d’Europe), con gli chef Luigi Pomata – Ristorante Luigi Pomata – Cagliari; Renato Rizzardi – Ristorante La Locanda di Piero – Montecchio Precalcino; Giulio Coppola – Ristorante La Galleria – Gragnano (NA); Cristian Cerbaia 1995 Cristian E Maria Santandrea – Ristorante La Tenda Rossa – Cerbaia in Val di Pesa (FI); Deborah Corsi – Ristorante La Perla del Mare – San Vincenzo (LI); Iside Maria De Cesari E Romano Gordini – Ristorante La Parolina – Trevinano Acquapendente (VT); Paolo Masieri – Ristorante Paolo e Barbara – Sanremo (IM); Enrico Gerli – Ristorante I Castagni – Vigevano (PV). Partner per i vini il Movimento Turismo del Vino e Consorzio Franciacorta. Menu e preparazioni per il Ristorante d’Autore e il Self Service d’Autore su https://www.vinitaly.com/it/eventi2017/calendario/ Gestito dalla Federazione Italiana Cuochi, il Ristorante Goloso adiacente al padiglione C di Sol&Agrifood diventa quest’anno area ristorazione aperta dalle 10 alle 16, con offerta anche del servizio di take away. Carta dei vini curata dal Movimento Turismo del Vino. In prossimità di Sol&Agrifood anche Speedy Goloso, per finger food e spuntini veloci. Nel Ristorante NaturalmenteBIO, adiacente al padiglione 8 che ospita Vinitalybio e Vivit, la cucina offre piatti a base di prodotti biologici certificati italiani, mentre al Gourmet Bistrò, nel al padiglione F di Enolitech, pranzo rapido e di qualità con prodotti tipici toscani. A completare l’offerta enogastronomica le proposte degli espositori nelle “Cittadelle della Gastronomia”, nell’area H, con il Ristorante Prosecco DOC, il Ristorante Cantine Giacomo Montresor, la Trattoria degli Amici promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, il Ristorante da Franziska Splendori, il Ristorante Piemonte con chef stellati e il Ristorante Abruzzo. Viabilità. Con l’obiettivo di una mobilità sostenibile in termini di efficienza e di rispetto per l’ambiente Veronafiere ha rafforzato i servizi di trasferimento tra i parcheggi scambiatori dislocati fuori dal perimetrocittadino e nella zona dello stadio Bentegodi, oltre che dalla stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova, dal centro città e dall’aeroporto Valerio Catullo di Verona-Villafranca. Ferrovie dello Stato, in tempo per Vinitaly, ha riqualificato il passaggio interno alla stazione che dal binario 12 conduce all’uscita su viale Piave. Potenziata per l’occasione tutta la segnaletica nell’area interna ed esterna allo scalo ferroviario, per guidare meglio gli utenti verso i servizi di bus navetta e il percorso pedonale che dal binario 12 della stazione conduce in viale Piave. Qui i visitatori hanno due possibilità: prendere il bus navetta con fermata dedicata o continuare a piedi sul percorso pedonale di viale Piave, attraversare stradone Santa Lucia grazie alla riapertura del sottopasso e arrivare in 5 minuti fino al quartiere fieristico, con il tragitto evidenziato da appositi adesivi a pavimento con il logo di Vinitaly. All’interno del quartiere fieristico, per gestire meglio i flussi in ingresso, sui biglietti-invito da quest’anno viene inoltre segnalata la porta più vicina allo stand dell’azienda che ha fornito il coupon. Tutti gli aggiornamenti in tempo reale e le informazioni sulla viabilità sono presenti sul sito di Vinitaly nella pagina dedicata ai visitatori (https://www.vinitaly.com/it/informazioni-per-i-visitatori/), nei comunicati stampa e sui social di Veronafiere.

PIATTAFORMA DI SERVIZI PER IL VINO E L’AGROALIMENTARE DI QUALITÀ L’importanza di Vinitaly come piattaforma di servizi a 360° per le imprese e le istituzioni è stata costruita nel tempo, grazie alla capacità di diventare: o fiera business a Verona in sinergia con Enolitech (www.enolitech.it) e Sol&Agrifood (www.solagrifood.com) per dare agli operatori specializzati in arrivo da tutto il mondo una visione d’insieme e completa dell’enologia nazionale, fatta di cantine e territori, tecnologie innovative e tradizione alimentare unici al mondo; o eventi all’estero (tutto l’anno) per la promozione del made in Italy con Vinitaly International (www.vinitalyinternational.com) attraverso iniziative promozionali, di commercializzazione e formazione direttamente nei principali mercati più interessanti per il vino, a favore delle singole aziende ma anche come braccio operativo per la realizzazione di progetti finanziati dalle istituzioni comunitarie e nazionali, supportate da un’intensa attività di comunicazione e web marketing sui più importanti social network locali; o progetto educativo all’estero con VIA – Vinitaly International Academy ) per la creazione di una rete di qualificati ambasciatori del vino italiano, che supportino l’attività di divulgazione e conoscenza della produzione enologica nazionale; o evento di presentazione ai più influenti giornalisti internazionali e ai buyer esteri con OperaWine (www.operawine.it) dei 100 migliori produttori italiani, scelti in collaborazione con la rivista Wine Spectator; o forum del business del vino con wine2wine (www.wine2wine.net) per l’informazione, la formazione e il networking della filiera vitivinicola italiana; o canale di vendita online in Italia e in alcuni Paesi target con Vinitaly Wine Club (www.vinitalyclub.com); o forum per la formazione e la creazione di una rete di conoscenze e di relazioni nella filiera dell’olio extravergine di oliva di qualità con gli EVOO Days (www.solagrifood.com); o concorso oleario internazionale con Sol d’Oro Emisfero Nord e Sol d’Oro Emisfero Sud, per la valorizzazione dei migliori oli extravergine del mondo e la promozione della qualità della produzione.

5 STAR WINES DIVENTA 5 STAR WINES 2017 THE BOOK Nato in occasione della 50ª edizione di Vinitaly per dare, dopo 22 edizioni, una veste più moderna al Concorso Enologico Internazionale, 5 Star Wines evolve ulteriormente, superando il concetto di premio e diventando 5 Star Wines The Book 2017. Si tratta di uno strumento di promozione e commerciale a tutti gli effetti, unico per modalità di comunicazione. È infatti la prima volta che una fiera internazionale realizza una guida di vini di tutto il mondo, giudicati da un proprio panel e che comprende solo quelli che superano il punteggio di 90 centesimi. Una sezione, denominata Wine without Walls, è dedicata ai vini senza solfiti aggiunti o aggiunti ma con una quantità totale non superiore a 40 mg/l. Altamente qualificate le commissioni giudicanti, con la presenze di numerosi Master of Wine, Master of Sommelier, giornalisti specializzati, selezionate per competenza territoriale dei vini. Nomi e biografie sul sito www.vinitaly.com/it/area-espositori/5starwinesthe-book-2017/, dove è possibile anche leggere la descrizione completa dell’iniziativa. La pubblicazione della guida avviene nei mesi successivi a Vinitaly, in formato sia cartaceo che digitale, ricco di schede di presentazione delle aziende. Capillare la diffusione e la promozione durante gli eventi di Vinitaly e Vinitaly International, oltre che sui social.

CERTIFICAZIONE VIA 2017 Dal 3 al 7 aprile 2017, terza edizione del corso di certificazione VIA – Vinitaly International Academy, da quest’anno nelle sale degustazione del nuovo spazio wine2digital di Vinitaly International, al primo piano del Palaexpo di Veronafiere. Sono 59 i candidati selezionati quest’anno provenienti da tutto il mondo, in particolare da Usa, Cina e Canada. Tra i nomi illustri che vogliono approfondire le proprie competenze sul vino italiano Levi Dalton, Pedro Ballesteros Torres MW, Nicholas Paris MW, Kathy Morgan MS e Laura De Pasquale MS. Ideata da Vinitaly International (www.vinitalyinternational.com), VIA si pone l’obiettivo di semplificare la complessità enologica italiana attraverso la sua promozione, la spiegazione e la divulgazione dei vitigni e dei terroir, lavorando ad ogni livello di conoscenza, con particolare attenzione ad ogni singolo mercato di consumo, al fine di creare una comunità esperta attiva in tutto il mondo. Direttore scientifico di VIA è Ian D’Agata, esperto di vino tra i più conosciuti ed apprezzati. L’attività della Vinitaly International Academy comprende, oltre ai corsi di certificazione per Wine Expert e Wine Ambassador del vino italiano alla vigilia di Vinitaly, anche gli Executive Wine Seminar svolti all’estero nelle tappe di Vinitaly International. Dopo tre anni di attività, sono sei gli Italian Wine Experts certificati VIA: Michaela Morris e Gurvinder Bhatia canadesi, Lingzi He e Jinglin Zhang dalla Cina, Geralyn Brostrom dagli Usa e Wai Xin Chan da Singapore. Sono invece 61 gli Italian Wine Ambassador, da Australia (2), Austria, Brasile (2), Canada (9), Cina (18), Germania (2), Grecia, Korea (4), Lettonia, Russia (5), Singapore, Regno Unito (2), Usa (13). I loro nomi all’indirizzo internet www.vinitalyinternational.com/vinitalyinternational-academy/expert-ambassador. Quest’anno VIA lancerà per la prima volta un secondo corso di certificazione a New York, dal 26 al 39 giugno, dedicato a professionisti del vino americani.

50 ANNI + 1, LA STORIA DI VINITALY CONTINUA Tagliato il traguardo delle 50 edizioni nel 2016, Vinitaly prosegue e amplia le sue attività a favore del business internazionale del vino e della promozione dell’enologia nazionale nel mondo, supportata anche dalla trasformazione di Veronafiere in SpA e da un nuovo piano industriale da 94 milioni di euro. Nato nel 1967 con le Giornate del Vino, il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati è la manifestazione che più d’ogni altra ha scandito l’evoluzione del sistema vitivinicolo nazionale ed internazionale, contribuendo a fare del vino una delle più coinvolgenti e dinamiche realtà del settore primario. Fiera internazionale dal 1978, Vinitaly ha iniziato nel 1998 a strutturare in modo permanente le attività promozionali all’estero, partendo dalla Cina per poi raggiungere altri Paesi del sud-est asiatico (Giappone, India, Corea), Stati Uniti, Canada e Australia. A queste si aggiungono attività di formazione con, ultima nata nel 2014, la VIA – Vinitaly International Academy per la certificazione di ambasciatori del vino italiano nel mondo. Nel 1987 all’interno di Vinitaly nasce il primo Salone dell’Oliva, che l’anno dopo diventa Sol. Nel 2008 prende vita Agrifood Club, la Rassegna dell’agroalimentare di qualità, che nel 2013 si fonda con Sol per dare vita a Sol&Agrifood. Nel 1998 viene realizzata la prima edizione di Enolitech, il Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura, l’Enologia e delle Tecnologie Olivicole ed Olearie. Nel 2010, per la prima volta, un presidente della Repubblica (Giorgio Napolitano) visita ufficialmente Vinitaly; nel 2014 è la volta del capo del Governo Matteo Renzi.

Nel 2012 i giorni di manifestazione vengono ridotti da 5 a 4; cambia anche la cadenza settimanale, che passa da giovedì-lunedì a domenica-mercoledì. Nasce OperaWine, l’evento che alla vigilia di Vinitaly presenta le migliori 100 cantine italiane scelte in collaborazione con la rivista Wine Spectator. Per la prima volta viene dedicato, all’interno di Vinitaly, uno specifico salone ai vini da agricoltura biologica e biodinamica, con il salone ViViT – Vigne, Vignaioli, Terroir. Nel 2014 Vinitaly inaugura due nuovi saloni, Vininternational – per dare organicità alla presenza degli espositori esteri – e Vinitalybio per i vini certificati, mentre Vivit resta la vetrina dei vini artigianali. Nel corso dell’edizione 2014, Vinitaly, per il suo ruolo di guida nell’internazionalizzazione delle imprese vitivinicole italiane, riceve dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali il compito di realizzare e gestire VINO – A taste of Italy, il padiglione del vino per Expo Milano 2015. Il padiglione, il primo dedicato al vino nella storia dell’Esposizione universale, ha proposto in un percorso culturale e degustativo 3.600 etichette, 150.000 bottiglie e circa 800.000 degustazioni, ed è stato visitato da 2,1 milioni di persone, il 20% provenienti dall’estero (in particolare cinesi). Il successo è stato sottolineato dal riconoscimento del premio Class Expo Pavilion Heritage Awards per il migliore Padiglione di un Unico Prodotto Alimentare. Nel 2014, per completare l’offerta di servizi di Vinitaly, Veronafiere promuove wine2wine, il forum sul business del vino. La fiera, riconosciuta leva economica strategica per l’internazionalizzazione delle imprese vitivinicole italiane, nel 2016 entra nel Piano per la Promozione straordinaria del made in Italy finanziato dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero per le politiche agricole. La 50ª edizione è stata inaugurata, per la prima volta nella storia della fiera, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

VINITALY – DALLA STORIA AL FUTURO IL LIBRO CHE CELEBRA 50 ANNI DI STORIA DEL SALONE DEL VINO Il volume di oltre 300 pagine, curato dai giornalisti Lucio Bussi e Carlo Alberto Delaini, attuale capo ufficio stampa di Veronafiere, ripercorre in sei capitoli la storia partendo da Angelo Betti passando nel 1978 al riconoscimento di “internazionale” e alla nascita negli anni Novanta del Concorso enologico internazionale e quello della Packaging. Nel 1998 la prima uscita sul mondo con China Wine a Shanghai, cui seguiranno negli anni gli eventi in America, Asia e Russia. Un capitolo è dedicato al 2010- 2015: Vinitaly è il simbolo dell’Italia del vino nel mondo, riceve la prima visita di un presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e cura la realizzazione del Padiglione del Vino all’Expo di Milano. Infine un capitolo racconta l’edizione 2016 inaugurata dall’attuale capo dello Stato Sergio Mattarella e che rappresenta un nuovo avvio nel percorso di Vinitaly. Due capitoli curati dalle giornaliste Anna Di Martino e Marisa Fumagalli ripercorrono i corrispondenti 50 anni del mondo enologico nazionale e l’evoluzione della società italiana. Un’intervista di Paolo Massobrio al direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani guarda al futuro di Vinitaly, diventato strumento riconosciuto dal Governo delle attività di promozione del vino italiano nel mondo. Completano il volume, corredato da oltre 500 fotografie dall’archivio di Veronafiere, aneddoti e ricordi di 50 operatori del settore, produttori, enologi oltre alle testimonianze di come Vinitaly ha contribuito a cambiare la percezione del vino in Italia e nel mondo visto dall’Italia con Cesare Pillon e dall’estero con il giornalista Burton Anderson e con Marvin R. Shanken direttore ed editore di Wine Spectator. Chiude il libroun racconto inedito, “Nomen Omen”, di Gesuino Némus, vincitore del Premio letterario Campiello 2016 Opera Prima, con il romanzo “La teologia del Cinghiale” edito da Elliot. La versione web sfogliabile del libro del cinquantesimo è disponibile nell’area stampa del sito di Vinitaly: https://veronafiere.venetoweb.eu/

Non tutto era “Rosso Pompeiano”: a Pompei e ad Ercolano le pareti erano giallo ocra

Con la definizione di Rosso Pompeiano si rimanda alla memoria le caratteristiche pareti di Pompei ed Ercolano. Spesso il rosso è stato il segno di riconoscimento dell’impero romano proprio dettato da queste celeberrime immagini.

Il Rosso Pompeiano è stato uno dei colori predominanti dei quattro stili identificati dall’archeologo tedesco August Mau, nella seconda metà del XIX secolo basandosi sugli scritti di Vitruvio.

Nella città romana di Ercolano, in passato, sono state individuate 246 pareti rosse e 57 giallo ocra.

Secondo alcuni studi del 2011 condotti da Sergio Omarini (ricercatore dell’istituto di Ottica del consiglio Nazionale delle ricerche, INO-Cnr, di Firenze), sarebbero invece da rivedere tali numeri. Grazie all’uso di uno strumento chiamato spettrofotocolorimetro, che misura il colore e le fluorescenze x, si è arrivati ad una nuova teoria. Infatti, le pareti in rosso sarebbero solo 165 e le altre 138 in giallo ocra.

Non è certo un’illusione ottica, ma il calore dei gas emanati durante la famosa eruzione del 79 d.C., avrebbe cambiato il giallo delle pareti delle case romane in rosso, divenuto poi simbolo della pittura romana.

A confermare questa teoria sarebbe l’assenza, nelle pareti rosse, del minio e del cinabro; tipici elementi chimici utilizzati dai romani per ottenere il colore rosso porpora delle pareti.

Nelle dimore di Ercolano, aguzzando un po’ l’attenzione è facile individuare tale anomalia nelle crepe delle pareti.

Per gli addetti ai lavori questa notizia non è stata una grande sorpresa, infatti, ne parlavano Vitruvio e Plinio. I due storici ci informano che scaldando il bianco di piombo si otteneva il colore rosso.

Le cromature delle pitture parietali romane sono sempre stati un vero mistero per gli archeologi, perché spesso non si hanno notizie dei vari elementi che li componevano. Alcuni colori, come il porpora, non sono giunti sino ai nostri giorni lasciando un amaro in bocca ai ricercatori.

Come sempre lo studio del passato apre le porte a nuovi misteri non sempre riuscendo a chiuderle.

La missione di Gentiloni e la divina modernità di Francesco

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NON CI SONO molte novità nella politica italiana ed europea rispetto alla scorsa settimana. Resta una gran confusione e una rabbia sociale profonda, largamente vistosa e diversamente motivata in tutto l’Occidente, cioè in America oltreché in Europa. In Usa la popolarità di Donald Trump è scesa dal 70 al 40 per cento. Il Venezuela è addirittura sull’orlo della guerra civile. In Messico la resistenza contro il muro di Trump cresce giorno dopo giorno.

Noi italiani non stiamo meglio degli altri. La rabbia c’è anche da noi, ma il sentimento dominante è l’indifferenza. Il 40 per cento del corpo elettorale non voterà, il che significa un 20 per cento in più dell’astensione normale. Ma a questa cifra aggiungete un altro 20 per cento di chi vota per i Cinque Stelle, che seguono quel movimento solo perché non sanno per chi altri votare, ma l’astensione mi sembra una scorrettezza istituzionale.

Questa situazione è ormai vecchia di almeno quattro anni, ma se ad essa aggiungiamo i vent’anni dominati dal berlusconismo, arriviamo a un quarto di secolo d’un Paese dove la democrazia è diventata una farsa. Anche la Prima Repubblica aveva i suoi malanni, ma non erano così acuti ed erano beneficiati da elementi di progresso. Soprattutto il sistema era sostanzialmente bipolare e le elezioni avvenivano sempre con il sistema proporzionale.

Si parla oggi contro quel sistema come se fosse il culmine di una sciagura, ma non è affatto così. La proporzionalità è il sistema più consono alla democrazia. Certo obbliga ad alleanze tra un partito principale ed altri minori per contrastare un altro partito maggiore ed altri minori: blocchi contrapposti, questo non è tripolarismo.

È possibile che il Movimento Cinque Stelle rappresenti anch’esso una visione politica e consenta quindi alleanze con altri gruppi? Allo stato dei fatti no, non è possibile perché i grillini non vogliono e non sono in grado di proporre alleanze. Ne deduco che la nostra democrazia è profondamente ammalata di tripolarità per la semplice ragione che la tripolarità è incompatibile con il cosiddetto popolo sovrano, che esiste soltanto se è uniforme nei suoi obiettivi. Se è segmentato in cento o mille posizioni non è sovrano, è una poltiglia politica che anticipa lo sbocco alla dittatura.

In Italia, allo stato delle cose, esiste come elemento positivo soltanto il governo Gentiloni. Formalmente è un governo del Pd, ma sostanzialmente gode di un’autonomia che sarebbe tanto più proficua se il partito che lo sostiene non fosse capitanato da un leader che vuole tornare a guidare il Paese appena possibile. Questo crea una duplicità impropria tra il governo del Pd e il leader di quel partito. Direi che si tratta di un’assoluta rivalità che infatti trucidò (questo è il verbo più appropriato) il governo di Enrico Letta, che era uno dei capitani del Pd. Renzi però aveva conquistato la leadership del partito. Pazientò tre mesi e poi fece fuori Letta. Vedete come tutto torna.

Oggi la situazione è pressoché analoga: Renzi ha favorito la nascita del governo Gentiloni per riprender fiato dopo la sconfitta al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. Adesso che il fiato l’ha ripreso e il partito è di nuovo nelle sue mani Gentiloni dovrebbe esser pronto a cedere il posto quando Renzi deciderà, ma sarebbe un tragico errore perché se Gentiloni accetta di esser un burattino nelle mani di un burattinaio, il suo sarebbe un governo fittizio. Ma non mi pare che Gentiloni abbia accettato questo ruolo. E noi, popolo sovrano, che cosa dobbiamo volere? Se vogliamo essere popolo sovrano dobbiamo volere che chi ha il compito costituzionale governi. Possono ed anzi debbono esserci partiti all’opposizione del governo, questo è logico. Ma non il burattinaio che tiene i fili.

Gentiloni non accetta e questo è positivo purché governi con efficienza e purché abbia la maggioranza dei voti. Quando verrà a mancare, chieda la fiducia del Parlamento sapendo che tutti i partiti d’opposizione voteranno contro o si asterranno. Che faranno i renzisti in quel caso? Si asterranno anche loro o addirittura voteranno contro?

Ovviamente Gentiloni in quel caso cadrà ma il renzismo altrettanto perché il popolo sovrano non consentirebbe una barbarie di quella fatta.

Perciò Gentiloni governi con la massima efficienza e la massima indipendenza fino al termine della legislatura. A quel punto i giochi si riapriranno in un modo istituzionalmente corretto e ciascuno è libero di giocare la sua partita con una legge elettorale che non può che essere sostanzialmente proporzionale.

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Questa premessa politica era dovuta, ma il tema che in questo momento voglio trattare è di tutt’altra natura. Riguarda papa Francesco che non cessa di stupirci. In questi giorni ha affrontato argomenti e ha pronunciato parole che confermano, insieme all’immutabile ed anzi crescente fede in Dio, il suo approccio ad un Dio unico che è il tutto. Un Dio che ha una sua natura della quale noi, sue creature, scopriamo sempre nuovi aspetti contrastanti con quelli finora noti. Li scopriamo, anzi è Francesco che li scopre o li modernizza perché è il Dio in cui crede che lo ispira a scoprirli, oppure è la sua autonomia individuale che lo mette in grado di aggiornare la Chiesa che gli è stata affidata o infine li scopre perché il Creatore è multiforme e siamo noi che ne inventiamo alcuni aspetti di quella multiformità? Da non credente quale sono, ma proprio per ciò affascinato da questo Papa rivoluzionario, propendo per una continua attività pastorale di Francesco che ci descrive un Creatore del quale le sue creature ne intravvedono le sembianze man mano che il tempo passa e cambia gli uomini, li riporta all’antico visto con occhi moderni o al moderno con occhi antichi o nella visione di un mondo nuovo. Ricordo che una volta, un paio d’anni fa quando cominciai a frequentarlo, gli dissi: “Ma il Tempo non è Dio?”. E lui mi rispose: “Non ha un nome. Lei lo può chiamare Tempo, ma che cosa cambia?”. “Cambia – risposi – perché il Tempo è dentro di noi e quindi è immanente e non trascendente”. “Anche Dio è dentro di noi. Una scintilla divina è in ciascuno di noi. Da questo punto di vista dovremmo dire che Dio è immanente? Dio, dice la Bibbia e la catechesi, ci creò a sua immagine e somiglianza. Noi siamo le sue creature e come tali dotate anche di libero arbitrio. Sta dunque a noi di scegliere tra quello che consideriamo il Bene e quello che sappiamo essere il Male. Le creature sono libere. Se seguono il Male la loro anima si autoannulla. Il demonio fa parte del libero arbitrio. Tra i tanti poteri e i tanti limiti, le creature sono libere di autoannullarsi. Questa è la profonda differenza tra la creatura umana e le altre. La creatura umana vede se stessa mentre pensa, opera, fa il bene altrui e quindi il proprio, oppure il male altrui e quindi sempre anche il proprio. Questo è il libero arbitrio”.

Mentre papa Francesco parlava e le sue parole le ricordo adesso che le ricostruisco, mi viene in mente un libro scritto alla fine del Cinquecento da Étienne de la Boétie, che morì tra le braccia di Montaigne e scrisse un libro fondamentale intitolato Discorso sulla servitù volontaria e là constatò con queste parole: “Come è possibile che tanti uomini non sopportino un tiranno che non ha forza se non quella che essi gli danno? Siate risoluti a non servire più e sarete liberi”. E allora – dice Francesco: “Scegliete il bene del prossimo che è anche il vostro ed allora la vostra anima sarà benvoluta da Dio che vi ha creato a sua immagine e somiglianza”. Étienne non era un credente anche se politicamente stava con i cattolici e non con gli ugonotti, ma questa è la politica e non religione. Esortava alla libertà. È divina la libertà? Io credo di sì, la libertà è un salto dell’uomo che esce dall’animalesco e vede se stesso. Credente o non credente, questo tipo di libertà è divino. Facciamone buon uso.

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Sua Santità sta preparando il nono incontro mondiale delle famiglie cattoliche che avrà luogo a Dublino nell’agosto dell’anno prossimo. Nella lettera che ha scritto al cardinale Farrell che è il prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, dice le seguenti parole: “L’amore di Dio è il suo “Sì” a tutta la creazione e al cuore di essa che è l’uomo. E l’impegno di Dio è per un’umanità tanto spesso ferita, maltrattata e dominata dalla mancanza d’amore. La famiglia pertanto è il “Sì’ del Dio Amore. Senza l’amore non si può vivere come figli di Dio, come coniugi, genitori e fratelli. Ogni giorno facciamo esperienza di fragilità e debolezza e per questo tutti abbiamo bisogno d’una rinnovata natura che plasmi il desiderio di formarci, di educarci ed essere educati, di aiutare ed essere aiutati e di integrare tutti gli uomini di buona volontà. Sogno dunque una Chiesa che annunci Dio Amore che è la Misericordia”.

Ma poi, nella Messa a Santa Marta di giovedì scorso, Francesco parla di Dio da un’altra angolazione: parla di un Dio deluso. Ma può essere deluso Dio? Il Papa cita un passo dal libro dell’Esodo e ricorda la captività di quel popolo in Egitto e poi il suo ritorno nella terra promessa varcando a piedi il Mar Rosso e la legge di Dio dettata a Mosè ma il popolo che lo segue a fatica si stanca e fabbrica un vitello d’oro che è il suo nuovo dio. La conclusione di Francesco è questa: “Dimenticare Dio che ci ha creato, ci ha fatto crescere, ci ha accompagnato nella vita, questa è la delusione di Dio di fronte a quanto è accaduto. Ma la sorpresa sarà che Lui sempre ci aspetta come il padre del figliol prodigo che lo vide venire da lontano perché lo aspettava”.

In questi stessi giorni il cardinale Scola, che ha accompagnato il Papa nel giorno passato a Milano tra un milione e mezzo di persone, ha scritto che viviamo in una società post-moderna e post-cristiana e che questo è il lavoro del Papa: di adeguare la Chiesa alla modernità rinnovando la fede in un Dio creatore operante nella modernità per saldarla con una fede che adotta un linguaggio moderno entrando in tal modo nei cuori e stringendoli al Bene.

L’ho detto e scritto già molte volte: dopo Agostino d’Ippona, un Papa così non s’era mai visto.

repubblica

Spiagge di Pozzano, ancora battaglia e nuova proroga fino al 31 dicembre 2020

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Storia senza fine e senza pace quella che vede coinvolte le cosiddette spiagge di Pozzano e le concessioni ad esse relative.

Si iniziò nel 2011 con Bobbio, il sindaco “sceriffo” di Castellammare, che provò a porre ordine nelle concessioni degli arenili denominati, ancora ora, Lido Moderno, Bagno Elena, La Limpida, Garden Beach attivando una procedure di evidenza pubblica per l’affidamento in concessione delle aree del demanio marittimo comunale degli arenili di cui sopra e che erano scadute il 30 novembre 2009 ma, da allora, i lidi di Pozzano avevano goduto di una concessione temporanea e così, tra rinvii e ricorsi dei titolari delle vecchie gestioni, che impugnavano i provvedimenti dell’Ente dove si certificavano le gravi violazioni (strutture abusive ed altro) ed il Comune che pubblicava i primi bandi che si concludsero con un nulla di fatto per vizi formali delle domande di partecipazione pervenute, si è andato avanti con continue autorizzazioni provvisorie fino all’aprile 2012 quando, finalmente, ci fu l’aggiudicazione delle concessioni demaniali per le suddette 4 spiagge che vengono tutte assegnate ai precedenti gestori con autorizzazioni fino al 31 dicembre 2015 e ciò nonostante le “gravi violazioni” di cui sopra e per le quali avevano fatto ricorso davanti al Tar che non si è ancora pronunciato: l’aggiudicazione avvenne quindi con riserva. Dopo di che altra proroga per la stagione balneare 2016 ed oggi ecco giungere una normativa che proroga le concessioni per le spiagge di Pozzano fino al 31 dicembre 2020.

Nel merito, il dirigente Francesco Cannavale, ha scritto:

“L’amministrazione comunale è intenzionata alla riqualificazione dell’intero litorale comunale. E’ interesse diffuso e collettivo della cittadinanza e dello sviluppo turistico del Comune di Castellammare di prorogare la scadenza delle concessioni anche al fine di far eseguire un’ordinaria manutenzione e preservare le spiagge dal degrado igienico e ambientale”.

mentre l’assessore Giuseppe Rubino ha evidenziato anche che, comunque,

il Comune mantiene il potere di revoca anticipata o di decadenza, senza indennizzo, ai sensi del Codice di Navigazione o per motivi di interesse pubblico o ancora, ciò sia imposto da norme inderogabili.

Stabilito e ribadito, comunque, che:

i concessionari devono rispettare l’obbligo di consentire il libero e gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia antistante l’area compresa nella concessione anche al fine di balneazione; i titolari devono rispettare la legge riguardante l’abbattimento delle barriere architettoniche e misure efficaci a garantire alle persone con disabilità la maggiore autonomia possibile, anche mediante attrezzature e assistenza da parte di personale.

Non è certo ne una novità ne un’idea personale ma la riaffermazione di leggi e norme ben precise nel merito delle spiagge vigenti da anni ed anni. E non sarebbe una novità il constatare che, come sempre – da sempre – il tutto sarà disatteso.
Dispostissimi comunque a smentirci, intanto annotiamo che, alla fin fine, nulla è cambiato e che si prosegue con proroghe che seguono a proroghe con la regola del quinquennio. Per il resto, stupiteci!.

Promozione-Nuova Ischia quanta sofferenza contro la Virtus Ottaviano,finisce 3-2

Di Simone Vicidomini

La Nuova Ischia cala il tris alla Virtus Ottaviano. I gialloblu vincono allo stadio “Mazzella” per 3-2 e si confermano la seconda miglior squadra dei quattro gironi del campionato di promozione campania,in vista dei play-off per accedere in Eccellenza. Nel primo tempo domino assoluto della formazione isolana,in vantaggio per due reti a zero. Nella ripresa arriva prima il 3-0 ,prima dei due gol da parte degli ospiti. Una vittoria arrivata con tanta sofferenza nel finale di partita,anche per l’espulsione di Silvitelli che ha costretto la propria squadra a chiudere la gara in dieci uomini. Una doppietta di Gianluca Saurino e il gol di Camorani su calcio di rigore regalano così tre punti fondamentali,non solo per mantenere il distacco di un punto dal Monte Di Procida terzo in classifica ma anche i nove punti dal San Giuseppe quinto in classifica che oggi ha raccolto soltanto un pareggio con la Sangennarese. Mancano soltanto tre partite alla fine del campionato,con il San Giuseppe che se dovesse steccare ancora una volta,la squadra di mister Isidoro Di Meglio potrebbe aumentare il margine di distacco di punti e giocare direttamente la fase finale dei play-off in casa.

Le Formazioni. Mister Isidoro Di Meglio opta di schierare il 4-4-2 con il tandem in avanti composto dalle due punte : Arcobelli e Gianluca Saurino. In difesa Chiariello e Di Costanzo centrali con Del Deo e Silvitelli sulle fasce,davanti a Mennella.  A centrocampo Camorani schierato dall’inizio al posto dell’infortunato Ciro Saurino insieme a Marano e il giovane Filosa  classe 00′ e Trani sugli esterni.

La sintesi. Parte subito forte la Nuova Ischia che dopo appena 24” passa in vantaggio. Lancio lungo perfetto in profondità di Marano in area,uscita imperfetta del portiere con Gianluca Saurino che deposita in rete senza difficoltà. Al 5′ ci prova Arcobelli con un colpo di tacco al volo,su un cross dalla destra,il suo tentativo si spegne sull’esterno della rete. Al 10′ sale in cattedra Filosa che con personalità se ne va sulla fascia sinistra,salta un avversario cross in mezzo e girata al volo di Gianluca Saurino con Bifulco che blocca. E’ la Nuova Ischia a fare la partita infatti in tre minuti dal 16′ ha tre nitide occasioni per trovare il raddoppio. Trani serve Saurino che si muove in area bruciando il tempo agli avversari e tenta la conclusione con Bifulco che si oppone,sulla respinta non riesce ad arrivare Arcobelli prima che la sfera venga deviata in corner. Sugli sviluppi dell’angolo battuto da Camorani,ci prova Di Costanzo di testa con la difesa che libera. Il giovane Filosa al 18′ recupera un pallone dal limite dell’area controlla e tira con la sfera che fa la barba al palo. Al 25′ Trani serve Del Deo sulla fascia,il difensore entra in area e viene atterrato. Il direttore di gara decreta il calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Camorani che non sbaglia per il 2-0. Alla mezz’ora di gioco il tecnico della Virtus Ottaviano viene allontano dalla panchina,dal direttore di gara per accenni di proteste un pò troppo furiose. Da segnalare qualche tiro dal limite della Nuova Ischia. Nel primo minuto di recupero,disimpegno difensivo di Mennella che con un passaggio debole serve La Pietra che però a due passi dalla porta spara alto. Il primo tempo si chiude sul risultato di 2-0. Nella ripresa doppio cambio per la Virtus Ottaviano. Al’11 Saurino chiude definitivamente la gara:cross basso di Filosa dalla sinistra,il numero 9 colpisce al volo di esterno destro e batte il portiere per il 3.0 e doppietta personale per lui oggi. Al 17′ ci prova Arcobelli dal limite ed impegna Bifulco che si rifugia in corner. Al 22′ espulso Silvitelli per un fallo dal limite dell’area. Il terzino aveva rimediato il cartellino giallo nel primo tempo. Al 24′ miracolo di Mennella che salva il risultato,e fa esultare i presenti sulle gradinate dello stadio come se fosse un gol,proprio sul calcio di punizione per il fallo di Silvitelli. Al 32′ gli ospiti accorciano il risultato. Lancio lungo in profondità per La Pietra che brucia la difesa gialloblu e batte Mennella per il 3-1. La Virtus ci crede e si getta in avanti. Al 41′ trova il gol del 3-2,che riapre il match. Oliva conquista un pallone in area,vince un contrasto,penetra nella difesa e batte Mennella. I gialloblu sembrano accusare il colpo ed infatti al 47′ in pieno recupero,La Pietra non arriva per un soffio su un tiro-cross di Varriale che attraversa tutta l’area di rigore,senza alcuna deviazione decisiva. Dopo 4′ di recupero il direttore di gara fischia la fine del match. La Nuova Ischia vince per 3-2, con un po di sofferenza…in tre partite si dovrà cercare di ottenere il massimo dei punti per accedere come migliore seconda ai play-off. Il sogno dell’Eccellenza potrebbe passare anche da queste partite…