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Primo ok alle Riforme, la Camera approva, testo torna al Senato

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Roma –  L’Aula di Montecitorio ha approvato il ddl riforme costituzionali con 367 si’, 194 voti contrari e 5 astenuti.

Aula Camera TabelloneCon l’approvazione di oggi del ddl Boschi, senza modifiche al testo rispetto al provvedimento licenziato lo scorso ottobre a Palazzo Madama, le riforme costituzionali si apprestano a compiere l’ultimo passaggio parlamentare.

Il ddl, infatti, ha oggi ottenuto la prima delle due votazioni conformi. Ora, il testo del ddl dovra’ passare nuovamente al vaglio del Senato per poi tornare alla Camera per la votazione finale.

Il primo commento è del ministro Maria Elena Boschi: “Soddisfazione. Mancano ancora due passaggi, ma siamo sicuramente soddisfatti. Ora ci prepariamo per il Senato”, ha detto il ministro lasciando l’aula della Camera.

Prima del voto è andata in scena la protesta dei deputati 5 Stelle, che hanno esposto in Aula alcuni cartelli e bandiere tricolore. La presidente Laura Boldrini ha subito chiesto ai commessi di rimuovere i cartelli e richiamato all’ordine i grillini.

Poi tocca al premier: lo chiama, per piu’ volte, “‘Matteo Rolex Renzi'”, riferendosi alle indiscrezioni di questi giorni su presunti regali di Rolex alla delegazione del governo italiano surante una visita ufficiale all’estero. Il grillino Danilo Toninelli e’ tranchant nei confronti dell’esecutivo e del presidente del Consiglio e, durante le dichiarazioni di voto sul ddl riforme, spiega: “Il governo dopo le riforme disporra’ di pieni poteri, perche’ l’unico scopo di Renzi e’ accentrare il potere nelle sue mani, delle banche e dei lobbisti. Ma sbagliate – dice rivolgendosi ai banchi del pd e del governo – se pensate di avere gli italiani dalla vostra parte: tutto questo schifo piace solo a voi. I vostri 83 indagati nell’ultimo anno dimostrano che siete un partito malato, peggio di quello di Berlusconi che fate finta di contrastare”. Toninelli ha quindi confermnato il voto contrario dei 5 Stelle al ddl Boschi.

I punti che la riforma modifica completando così quella del Titolo V del marzo del 2001, che ha introdotto il federalismo

Federalismo e nuovo Senato, ABC ddl Boschi

Camera

Sarà l’unica a votare la fiducia. I deputati restano 630 e verranno eletti a suffragio universale, come oggi.

 
Senato

Continuerà a chiamarsi Senato della Repubblica, ma sarà composto da 95 membri eletti dai Consigli Regionali (21 sindaci e 74 consiglieri-senatori), più 5 nominati dal Capo dello Stato che resteranno in carica per 7 anni. Avrà competenza legislativa piena solo su riforme e leggi costituzionali. Per quanto riguarda le leggi ordinarie, potrà chiedere alla Camera di modificarle, ma Montecitorio non sarà tenuta a dar seguito alla richiesta. Se il Senato chiede alla Camera di modificare una legge che riguarda il rapporto tra Stato e Regioni, l’ assemblea di Montecitorio può respingere la richiesta solo a maggioranza assoluta. I nuovi senatori godranno delle stesse tutele dei deputati. Non potranno essere arrestati o sottoposti a intercettazione senza l’autorizzazione del Senato.

Legittimazione popolare

È la novità introdotta in Senato su richiesta della minoranza Pd. Saranno i cittadini, al momento di eleggere i Consigli Regionali a indicare quali consiglieri saranno anche senatori. I Consigli, una volta insediati, saranno tenuti a ratificare la scelta.

Federalismo

Sono riportate in capo allo Stato alcune competenze come energia, infrastrutture strategiche e sistema nazionale di protezione civile. Inoltre, su proposta del governo, la Camera potrà approvare leggi anche nei campi di competenza delle Regioni, «quando lo richieda la tutela dell’unità giuridica o economica della Repubblica, ovvero la tutela dell’interesse nazionale».

Ddl governo

I regolamenti parlamentari dovranno indicare un tempo certo per il voto dei ddl del governo; vengono introdotti limiti al governo sui contenuti dei decreti legge.

Presidente della Repubblica

Lo eleggeranno i 630 deputati e i 100 senatori. Per i primi tre scrutini occorrono i due terzi dei componenti, poi dal quarto si scende ai tre quinti; dal settimo scrutinio sarà sufficiente la maggioranza dei tre quinti dei votanti (oggi il quorum è più basso, maggioranza assoluta degli aventi diritto dalla quarta votazione in poi).

Corte Costituzionale

Dei 15 giudici Costituzionali, 3 saranno eletti dalla Camera e 2 dal Senato.

Referendum

Introdotto un quorum minore per i referendum sui quali sono state raccolte 800.000 firme anziché 500.000: per renderlo valido basterà la metà degli elettori delle ultime elezioni politiche, anziché la metà degli iscritti alle liste elettorali.

Leggi di iniziativa popolare

Salgono da 50.000 a 150.000 le firme necessarie per presentare un ddl di iniziativa popolare. Però i regolamenti della Camera dovranno indicare tempi precisi di esame, clausola che oggi non esiste.

Legge elettorale

Introdotto il ricorso preventivo sulle leggi elettorali alla Corte Costituzionale su richiesta di un quarto dei componenti della Camera. Tra le norme transitorie c’è anche la possibilità di ricorso preventivo già in questa legislatura. Anche l’Italicum potrebbe finire dunque all’esame della Corte.

Province e Cnel

Vengono cancellate dalla Costituzione, atto necessario per abrogarle definitivamente. Abrogato il Consiglio Nazionale Economia e Lavoro, organo costituzionale secondo la Carta del 1948.

Morto motociclista al Circo Massimo

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Cause ancora da accertare, scontro con furgone

ROMA, 11 GEN – Un motociclista è morto nel primo pomeriggio in via del Circo Massimo, al centro di Roma, in seguito a un incidente le cui cause sono da accertare. Secondo le prime informazioni la moto si sarebbe scontrata con un furgone. La strada è stata chiusa dai vigili urbani per consentire i rilievi. Sul posto le forze dell’ordine.

Il Pungiglione Stabiese: Inizia bene il 2016, buon punto a Foggia

DIRETTA

“Il Pungiglione Stabiese” programma webradio condotto da Mario Vollono andrà in onda oggi 11 gennaio alle ore 20:15.

In studio ci saranno Gianluca Apicella (Magazine Pragma), e Salvatore Sorrentino (ViViCentro).

Parleremo del calciomercato della Juve Stabia e del buon punto a Foggia.

Avremo come ospite telefonico Vincenzo Moretti ex difensore della Juve Stabia targata Giglio – Manniello.

Parleremo della prossima gara in cui le Vespe ospiteranno il Melfi di Guido Ugolotti. Per conoscere meglio il prossimo avversario avremo in collegamento telefonico il collega Vittorio Lariano da Melfi.

Chiuderemo la puntata come di conseutudine parlando del settore giovanile della Juve Stabia.

Ci collegheremo telefonicamente con Mario Turi ex allenatore della Primavera gialloblu.

Avvisiamo i radioascoltatori che è possibile intervenire in diretta telefonica chiamando il numero 081.048.73.45 oppure inviando un messaggio Whatsapp al 338.94.05.888.

Gli ascoltatori possono inoltre scrivere, nel corso del programma, sul profilo facebook “Pungiglione Stabiese” per lasciare i loro messaggi e le loro domande.

“Il pungiglione stabiese” è la vostra casa. Intervenite in tanti! 

Vi ringraziamo per l’affetto e la stima che ci avete mostrato nel precedente campionato e speriamo di offrirvi una trasmissione sempre più bella e ricca di notizie.

Maltempo al CentroNord, Neve a 1200m. GELO dal 15

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Maltempo al CentroNord, NEVE sulle Alpi a 1200 m. Venti forti di Libeccio e da domani di Ponente. Da Venerdì aria MOLTO fredda dal Nord, poi GELO dal 16 al 23 Gennaio, Sabato maltempo al Sud, Domenica NEVE sulle coste adriatiche.

 

Situazione ed evoluzione generale
 Martedì e Mercoledì il tempo migliora per venti di Maestrale che porteranno delle piogge soltanto sulla Calabria tirrenica.Temperature in costante aumento al Centro-Sud con valori massimi quasi primaverili, in lento calo da martedì e poi mercoledì.
 
 Martedì 12 Gennaio 2016
Tempo piuttosto soleggiato su gran parte delle regioni. Locali piogge breve lungo gli Appennini e al Sud, specie tra Salernitano e calabria tirrenica. Neve forte in Val d’Aosta sopra i 200/400 metri. Venti molto forti di Ponente sui mari.

NORD

Poco nuvoloso su tutte le regioni, neve forte in Val d’Aosta sopra i 200/400 metri. Forte vento di ponente, mareggiate tra Liguria e Toscana.

Temperature

Stazionarie

CENTRO e SARDEGNA

Qualche pioggia in Umbria, poi localmente moderate sul Lazio centrale e meridionale con neve sopra i 1200 metri.

Temperature

Stazionarie

SUD e SICILIA

Pioggia di debole entità su Campania e moderate o localmente forti sullaCalabria tirrenica, più soleggiato e stabile sulle restanti regioni. Neve sopra i 1000 metri entro sera.

Temperature

Stazionarie, miti.

 
Mercoledì 13 Gennaio 2016
Venti impetuosi di Maestrale. Nevicate sui confini alpini. Piogge con temporali su Calabria tirrenica, localmente sul Messinese. Piovaschi sul Salernitano. Sole prevalente altrove. 

NORD

Giornata soleggiata e ventosa. Neve sui confini alpini.

Temperature

In graduale diminuzione

CENTRO e SARDEGNA

Giornata soleggiata. Venti impetuosi di Maestrale.

Temperature

In graduale diminuzione

SUD e SICILIA

Piogge diffuse con locali temporali sulla Calabria tirrenica. Piovaschi sul Salernitano e sparsi sul Messinese. Bel tempo altrove. Vento di Maestrale.

Temperature

In leggera diminuzione.

 
Giovedì 14 Gennaio 2016
Venti forti di Libeccio su mar Ligure e alto Tirreno. Il tempo peggiora gradualmente dalla Sardegna, verso Toscana, Umbria, Lazio, poi Campania e in nottata Marche e regioni adriatiche. Piogge che conquistano tutte queste regioni nel corso del pomeriggio e in serata. Neve in Appennino centrale sopra i 7/800 metri, dai 1200 m su quello meridionale. Bel tempo al Nord, eccetto Romagna.

Venerdì 15 Gennaio 2016
Piovaschi sulle regioni adriatiche centro-meridionali, sulla Calabria e Salernitano. Bel tempo altrove. Venti di Maestrale. In nottata peggiora sulla Sardegna meridionale. Neve debole in Appennino sopra gli 800 metri circa.

Sabato 16 Gennaio 2016
Ondata di freddo. Forte maltempo al Sud e poi regioni adriatiche centrali con piogge diffuse e intense in Sicilia e Calabria. Neve copiosa sugli Appennini, dapprima sopra gli 800 metri, in calo entro sera fin sopra i 300 metri, e neve sulle coste di Marche e Abruzzo in nottata. Sole e freddo al Nord.

Domenica 17 Gennaio 2016
Venti gelidi da nord e nordest, neve a bassissima quota sulle regioni adriatiche dall’anconetano alla Puglia, fin quasi mista sulle coste e con tendenza entro sera e notte anche a neve in spiaggia. Rovesci sul Nord Sicilia e Reggino in Calabria con neve  a 400 m. Gelo altrove al Nord e Tirreniche, gelate notturne. 

Arresto a Pompei: uomo sospetto con coltello nello zaino

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Anche nella Terra della Santa Vergine Del Rosario succedono episodi da “Gomorra” e “Squadra Antimafia”. Stamattina un uomo con fare sospetto è stato arrestato dai Carabinieri di Pompei. Questo tizio, con tanto di cappuccio nero abbassato sulla testa, si trovava a Piazza Bartolo Longo e si aggirava nei dintorni del Santuario, portando alle spalle uno zaino.

I Carabinieri della Stazione di Pompei hanno notato il suddetto individuo che alla vista di questi ha cominciato a scappare. Alla fine, dopo un breve inseguimento , è stato ammanettato e portato al Comando: nascondeva nel suo zaino un coltello da cucina di oltre 40 centimetri.

E’ stato arrestato per resistenza al pubblico ufficiale e per porto d’armi offensive.

Temporaneamente è agli arresti domiciliari, in attesa della pena diretta del giudice.

Antonio Gagliardi , originario di Torre Annunziata, già era noto alle forze dell’ordine per altri piccoli reati.

GIOVANISSIMI NAZIONALI: ”ISCHIA CHE BEFFA! L’AVELLINO AGGUANTA IL PAREGGIO”

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L’Ischia conferma di essere in progresso ma nella prima gara dell’anno nuovo, subisce una beffa nei secondi conclusivi dell’incontro disputatosi in casa dell’Avellino. Ischia in vantaggio al 20’.

Azione personale di Battipaglia che salta due uomini ma viene chiuso irregolarmente da un avversario. L’arbitro decreta il calcio piazzato che Brandi capitalizza alla perfezione: pallone che supera la barriera e si insacca all’incrocio dei pali. I gialloblù attaccano ma l’Avellino risponde colpo su colpo. Nella ripresa Ischia in avanti con decisione. Battipaglia al 5’ impegna il portiere con una forte conclusione. In occasione di due angoli consecutivi, il portiere irpino Guarino si erge a protagonista ma nulla può al 10’. Azione sulla destra di Graziani, assist centrale per il neo entrato Chiocchetti che non sbaglia. Come accennato, all’ultimo istante ecco la beffa. L’arbitro assegna generosamente un angolo all’Avellino e La Monica di testa beffa il portiere e sigla il 2-2. La partita termina con un pareggio,e rimanda così la prima vittoria stagionale per l’Ischia.

Prossimo impegno per i gialloblu che ospiteranno il Lecce, che occupa il quarto posto in classifica.

AVELLINO-ISCHIA ISOLAVERDE 2-2

AVELLINO: Guarino, Caputo, Caso, Farinelli, Peluso, Memoli, Romanico, Renis, Guarino, Del Giudice, Strianese. In panchina Pizzella, Coiro, La Monica, Aliberti, Squillante, Castiello, Cascone, Fontanella, Amitrano. All. Rispoli.

ISCHIA ISOLAVERDE: Ventriglia, Piscitelli, Tamburro, Acampora, Oliva, De Simone, Graziani, Brandi, Battipaglia, Colantonio, Sgambato. In panchina Ingenito, Sensore, Lauro, Del Gaudio, Di Salvatore, Domigno, Lepre, Zaccaro, Chiocchetti. All. Balzano.

ARBITRO: De Capua di Nola.

MARCATORI: nel p.t. 20’ Brandi; nel s.t. 10’ Chiocchetti, 20’ Renis, 26’ La Monica.

I RISULTATI GIRONE G

  • Benevento-Casertana 1-1
  • Fidelis Andria-Foggia 2-3
  • Avellino-Ischia 2-2
  • Bari-Juve Stabia 1-0
  • Lecce-Martina Franca 0-0
  • Melfi-Monopoli 1-0

CLASSIFICA Gir. G: 

  1. Benevento 29;
  2. Bari 26;
  3. Casertana 25;
  4. Lecce, Martina Franca e Avellino 20;
  5. Fidelis Andria 18;
  6. Juve Stabia 13;
  7. Foggia 10;
  8. Monopoli 8;
  9. Ischia Isolaverde e Melfi 5.

ALLIEVI NAZIONALI, ISCHIA: ”CUORE E GRINTA, BATTUTO IL COSENZA”

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Il campionato degli Allievi Nazionali dell’Ischia, riparte con una vittoria.

I gialloblu battono il Cosenza per 3-2 e volano in classifica, dove insidiano la capolista JuveStabia ad un solo punto di vantaggio. Tre punti fondamentali arrivati con tanta sofferenza. Ma gli uomini di mister Fusaro con una grande prova di carattere sono riusciti a portare a casa la vittoria. La squadra calabrese parte col piede giusto e per dieci minuti esprime un gioco efficace che crea qualche problema ai padroni di casa che però in difesa non rischiano nulla. L’Ischia però rompe gli indugi e al 20’ sblocca il risultato: bel traversone dalla destra a mezza altezza di Panico, irrompe Vecchione che al volo insacca sul secondo palo. Il primo tempo termina sull’1-0.

Nella ripresa si gioca a viso aperto, l’incontro è molto gradevole. Al 15’ il raddoppio gialloblù. Il neo entrato Esposito si inserisce su una verticalizzazione di Marigliano, calcia sul secondo palo evitando l’uscita del portiere: la palla sta per uscire ma Catavere è ben appostato e insacca da sottomisura. Alla mezzora il tris: Catavere serve Mancini, palla per Moreno che si ritrova solo davanti a Quintiero che nulla può. A pochi minuti dalla fine Stranges sorprende Di Donato con un tiro dalla distanza, poi in pieno recupero Gentile rende la sconfitta cosentina meno amara. L’Ischia continua la sua lotta per agguantare il primo posta in classifica occupato dalla JuveStabia.

ISCHIA ISOLAVERDE-COSENZA 3-2

ISCHIA ISOLAVERDE: Di Donato, Gaglione, Vanacore, Cardone, Rinaldi, Vitiello, Panico, Vecchione (10’ s.t. Esposito), Coratella (20’ s.t. Mancini), Marigliano (21’ s.t. Moreno), Catavere (20’ s.t. Vatiero). In panchina Cappa, Perna, Nocerino, Guadagno, Severino. All. Giuseppe Fusaro.

COSENZA: Quintiero, McGranaghan, Binetti, Collocolo, De Luca, Bilotta, Iudicelli, Canonaco, Tribulato, Stranges, Ruffolo. In panchina Martino, Nicoletti, Chiappetta, Mazza, Annone, Piluso, Grosso, Gentile, Lacaria. All. Roberto Occhiuzzi.

ARBITRO: Mollo di Castellammare di Stabia (ass. Russo e Mignogna di Castellammare di Stabia).

MARCATORI: nel p.t. 20’ Vecchione; nel s.t. 15’ Catavere, 30’ Moreno, 38’ Stranges, 42’ Gentile.

I RISULTATI GIRONE F

  • Martina Franca-Akragas 2-2
  • Catania-Matera 4-5
  • Monopoli-Juve Stabia 0-3
  • Lecce-Napoli 0-3
  • Paganese-Messina 4-0
  • Ischia Isolaverde-Cosenza 3-2
  • Catanzaro-Andria 2-1

CLASSIFICA Gir. F:

  1. Juve Stabia 35;
  2. Ischia Isolaverde 34;
  3. Martina Franca 28;
  4. Matera 26;
  5. Cosenza e Monopoli 21;
  6. Catanzaro 18;
  7. Paganese e Akragas 14;
  8. Catania e Fidelis Andria 13;
  9. Napoli 12;
  10. Lecce 11;
  11. Messina 9.

Klaassen, l’agente: “Il Napoli? Mai dire mai nel calcio…”

Soren Lerby, agente di Davy Klaassen ma anche di Dries Mertens, ha parlato del futuro del suo assistito: “Il Napoli? Mai dire mai nel calcio, ma al momento Davy è tranquillo e felice di vestire la maglia della sua attuale squadra, l’Ajax”, lo riferisce radio Kiss Kiss Napoli.

Zuniga in rossoblu, in giornata dovrebbe arrivare anche l’annuncio

Come riferisce La Repubblica, in giornata dovrebbe arrivare l’annuncio ufficiale del trasferimento di Camilo Zuniga dal Napoli alla formazione allenata da Roberto Donadoni. La formula dovrebbe essere quella del prestito secco, il Bologna pagherà il 70% del restante ingaggio che il terzino colombiano dovrà percepire fino a giugno. Una grande operazione condotta dal ds azzurro Cristiano Giuntoli, considerando l’ingaggio percepito dall’ex giocatore del Siena. Un vero affare per le casse del Napoli, considerando la crisi econonica che sta attraversando il calcio italiano e sempre più povero di liquidità.

Tra Andrè Gomes e Kramer spunta ancora Grassi

Come riferisce Il Corriere dello Sport, Jonathan de Guzman dovrà operarsi, ma entro la fine del calciomercato dovrà trovare una squadra. Se dall’Olanda non arriveranno segnali, il calciatore ex Swansea potrà considerarsi un rinforzo del Carpi. de Guzman si opererà mercoledì per un principio di pubalgia scovato dai medici olandesi. Al suo posto, a Napoli, potrebbe arrivare qualcun’altro. Un calvario per il box to box tupilano finito ai margini del gruppo da 6 mesi. Si fanno sempre più calde le piste Andrè Gomes, Hector Herrera e Christoph Kramer. Il Bayer Leverkusen, club proprietario del cartellino di Kramer, ha già rifiutato due ghiotte offerte da parte del Napoli, una da 15 mln e l’altra da 18. Vivi i contatti con l’Atalanta per Grassi. 

De Guzman: “Penso solo al mio infortunio, ma i tifosi azzurri sono eccezionali…”

Jonathan De Guzman, centrocampista olandese del Napoli, ha parlato a Sportsnet: “La mia avventura al Napoli? Al momento sono concentrato sul mio infortunio, la squadra sta andando bene in campionato ed è tra le prime cinque così come è andata bene la prima fase in Europa League dove abbiamo vinto sempre. Però ad oggi mi interessa il mio stato di salute, quando tornerò in forma allora tornerò disponibile. A Napoli i fans sono molto passionali, così come in Inghilterra: non ho una preferenza, ammetto di essere fortunato per aver giocato in Italia e in Inghilterra così come in Spagna. E’ incredibile l’affetto dei tifosi del Napoli, specialmente quelli delle curve: ci sono tanti video che mostrano l’entusiasmo dei tifosi ad ogni gol, con lo speaker che urla forte il nome di chi ha segnato. Sono momenti davvero incredibili, l’entusiasmo è tale che il Napoli in casa è davvero difficile da battere”.

Hamsik, l’agente: “Marek vuole lo scudetto col Napoli: con Sarri sta bene”

Juray Venglos, agente di Marek Hamsik, ha rilasciato un’intervista a Si Gonfia La Rete, in diretta su Radio Crc: “Non ho parlato con Marek dopo la gara di Frosinone. Il Napoli è abbastanza forte per vincere qualcosa d’importante, ma lo scudetto non si vince a gennaio, ma a maggio. Rendimento di Marek con Sarri? E’ felicissimo di questa nuova opportunità che sta avendo col mister, il fatto che parta da più dietro lo aiuta moltissimo. Il vice Hamsik che non c’è? Ci sono tante partite avanti e servono anche altre soluzioni. Marek vuole vincere tutto, partendo dallo scudetto. Probabilmente questo è il miglior Hamsik di sempre, è tornato ai livelli di tre o quattro anni fa. Sta giocando benissimo anche in nazionale. Se Marek ha mai pensato di andare via da Napoli? Nel calcio ci sono sempre proposte e anche se l’hanno fatta adesso ciò che conta è andare in Champions col Napoli. Se il Napoli vincerà lo scudetto? Verrò a festeggiarlo con voi a Napoli. Rinnovo? Al momento non è necessario parlare del rinnovo del contratto di Hamsik, al massimo se ne parlerà a fine stagione”. 

Maradona: “Reina? Ritorno importante, bene Albiol-Koulibaly. Scudetto? Temo la Juve…”

E’ un Diego Armando Maradona raggiante quello dopo Frosinone-Napoli. Canchallena riporta altre dichiarazioni del Pibe de Oro: “Se Napoli è felice, lo sono anche io. Mi fa molto piacere che gli azzurri abbiano raggiunto il primo posto a fine girone d’andata. Il ritorno di Reina è stato importante, poi Koulibaly che ha ordinato Albiol. L’avversario da battere per lo scudetto resta la Juve. Se il Napoli vince il tricolore vengo in elicottero in città e festeggio come un tifoso”.

Il Porto chiede 30 mln per Herrera, ma il calciatore vuole il Napoli!

A Si Gonfia La Rete, in diretta su Radio Crc, è intervenuto Raffaele Auriemma: “La statistica dice che ormai da anni chi è campione d’inverno vince lo scudetto. Il campionato è strano, Napoli e Juventus sono le candidate principali a vincere il tricolore. Benitez? Chiudiamo definitivamente questa parentesi. Higuain con Sarri ha segnato 18 goal in 19 partite, perché con Benitez non segnava così tanto? Abbiamo il portiere che fa il minor numero di salvataggi, Handanovic ne ha fatti più del doppio. Dopo un girone intero possiamo dire che questo Napoli è forte, ma lo era anche prima, solo che andava organizzato meglio. Spero che il Napoli esca dalla Coppa Italia perché l’impegno psicologico sarebbe troppo forte. Affrontare la Juventus due volte nel giro di pochi giorni può essere dispendioso. Il Napoli può puntare a scudetto ed ad Europa League.Con Maksimovic ed Herrera il Napoli avrebbe due squadre da poter ruotare tranquillamente. Kramer? E’ uno dei centrocampisti che da tempo il Napoli segue. Ci sono stati dei contatti col Bayer Leverkusen, ma in settimana Giuntoli incontrerà l’agente del calciatore. Il tedesco ha un problemino, guadagna 1.8 mln più premi a stagione e per convincerlo bisognerebbe offrirgli almeno 2.5 a stagione più bonus. E’ una richiesta eccessiva e il Napoli potrebbe dirottarsi altrove. Preferisco Hector Herrera del Porto, il cui presidente ha chiesto una cifra vicina ai 30 mln di euro. Il Napoli ne ha offerto 18 di milioni, l’ultimo contatto tra le società risale a giorni fa. Il Napoli fa leva sulla volontà del calciatore che vuole guadagnare di più (al momento guadagna 800 mila euro l’anno).  Scudetto? Le due formazioni che si giocano lo scudetto sono quelle che erano partite in maniera disastrosa, la Juve ed il Napoli”. 

CAMPIONATO DANTE BERRETTI: ”L’ISCHIA CADE NEL FINALE CONTRO LA CAPOLISTA AREZZO”

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Sconfitta interna per la formazione isolana,che cade soltanto nel finale contro la capolista Arezzo.

La squadra di mister Alessandria è l’unica a punteggio e non solo nella fascia giovanile di competenza ma in tutto il panorama “pro”,basti pensare che dopo 14 turni ha 13 punti di vantaggio dalla seconda. L’Ischia senza Puca, Palumbo e il bomber Romano (tutti ceduti in prestito in squadre di Serie D) e privi degli infortunati Parisi, Virzillo e Borrelli, i giovani gialloblù hanno disputato un ottimo primo tempo, concedendo soltanto una sola occasione agli ospiti, peraltro viziata da una posizione di off-side. I tanti ’99 di Porta, seppur bravi, alla distanza hanno dovuto cedere alla maggiore caratura dell’Arezzo, beneficiato da una svista del guardalinee in occasione della rete del vantaggio. Nella prima frazione prima D’Angelo (7’, tiro addosso al portiere in uscita) e poi Di Bello F. (25’, buon intervento di Garbinesi) mancano due buone palle-gol.

L’Arezzo mai si affaccia dalle parti di Lamarra, al ritorno in gialloblù dopo la parentesi di Picerno. Due situazioni di palla inattiva nella ripresa condannano l’Ischia. Al 29’ D’Abbrunzo su azione d’angolo devia proprio davanti a Lamarra un tiro di un compagno. E’ chiara posizione irregolare ma l’arbitro convalida. Poco dopo D’Angelo conclude fuori da posizione invitante. Al 44’ punizione laterale per l’Arezzo, Iacuzio salta bene di testa e per Lamarra non c’è nulla da fare che sigla il raddoppio aretino e chiude il match. L’Ischia sabato giocherà ancora in casa, al “Kennedy”, contro la Lupa Castelli Romani, squadra battuta all’andata. Si tratta della prima del girone di ritorno.

ISCHIA ISOLAVERDE-AREZZO  0-2

ISCHIA ISOLAVERDE: Lamarra, Petruccio, Pistola, Esempio, Todisco, Numerato (30’ s.t. Caracciolo), Di Bello F. (35’ s.t. Miranda), Vincenzi (20’ s.t. Agrillo), D’Angelo, Passariello, Belmonte. In panchina Cappa, Perna, Gonzales. All. Porta.

AREZZO: Garbinesi, Bernardini, Pauselli, D’Abbrunzo (47’ s.t. Romagnoli), Testi, Minocci, Magara, Bozzi, Iacuzio, Rampelli (39’ s.t. Kouadio), Galatini (3’ s.t. Benucci). In panchina Maffetti, Brunetti, Zammuto, Dal Pra. All. Alessandria

ARBITRO: Coluccino di Avellino (ass. Sannino e Imperatore di Ercolano).

MARCATORI: nel s.t. 29’ s.t. D’Abbrunzo, 44’ Iacuzio.

NOTE: ammoniti Esempio (I); Garbinesi, Bernardini, Paeselli, D’Abbrunzo, Magara, Rampelli (A).

RISULTATI GIRONE C

  • Avellino-Virtus Lanciano 0-2
  • Ischia Isolaverde-Arezzo 0-2
  • JuveStabia-Tuttocuoio 0-0
  • Pisa-Pontedera 1-1
  • Salernitana-Robur Siena 0-0
  • Teramo-Paganese 3-3

CLASSIFICA Gir. C:

  1. Arezzo 42;
  2. Tuttocuoio 29;
  3. Teramo 28;
  4. Paganese e L’Aquila* 23;
  5. Lupa Roma e R.Siena 20;
  6. Juve Stabia e Pisa 18;
  7. V.Lanciano 16;
  8. Ischia Isolaverde 15;
  9. Lupa Castelli Romani* 14;
  10. Salernitana 11;
  11. Pontedera 10;
  12. Avellino* 2.

(* una gara in meno)

ISCHIA, IN ARRIVO UN EX NAPOLI E IL VICE IULIANO

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L’Ischia dopo la debacle di sabato contro il Cosenza, che salgono così a tre sconfitte consecutive, la società isolana dopo aver riconfermato mister Bitetto,anche se la trasferta di Rieti di sabato prossimo contro la Lupa Castelli sarà decisiva, ma non solo per il suo futuro ma anche per la squadra che si ritrova in piena zona play-out. I gialloblu sono chiamati ad una svolta,ma anche sul mercato e proprio per questo il d.s Femiano insieme al d.g Aiello sono a lavoro in queste ore per mettere a disposizione del tecnico ulteriori rinforzi. Il primo acquisto è stato il centrocampista Mattia Spezzani,dove sabato contro il Cosenza è sceso anche in campo dal primo minuto. Da una decina di giorni si sta allenando con il gruppo Giorgio Di Vicino, ex Napoli in serie A e non solo. L’esperto fantasista si era aggregato al gruppo alla ripresa degli allenamenti dopo la sosta natalizia,e dopo un periodo di prova ha convinto Bitetto e il suo staff.

Nelle prossime ore firmerà un contratto con la squadra isolana. Se a centrocampo arriva Di Vicino,sembra raggiunto anche l’accordo per il vice Iuliano. Dopo i vari sondaggi effettuati, la società ha deciso di puntare su Nicola Modesti classe ’90,che proprio qualche giorno fa ha rescisso il contratto con la JuveStabia. Ma a questa squadra manca ancora qualche pedina fondamentale per raggiungere l’obiettivo della salvezza diretta.

Morto David Bowie, addio al “Duca bianco”. Il nostro tributo

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DAVID BOWIE, il Duca Bianco, uno degli ultimi grandi del rock, se ne è andato  a 69 anni, per un cancro durante la notte appena trascorsa,

Il cantautore e compositore britannico era da tempo malato di cancro. La notizia è stata pubblicata sugli account ufficiali della rockstar questa mattina ed è stata confermata, su twitter, dal figlio Duncan Jones

David Bowie

Very sorry and sad to say it’s true. I’ll be offline for a while. Love to all.

pic.twitter.com/Kh2fq3tf9m

 Sul profilo del social network  si legge:

«Mentre molti di noi condivideranno questa perdita vi chiediamo di rispettare la privacy della famiglia in questo momento di dolore».

Il Duca Bianco era nato a Londra l’8 gennaio 1947, data in cui era uscito anche il suo ultimo lavoro, “Blackstar”, 28esimo album di inediti, arrivato a 3 anni di distanza da “The Next Day”, pubblicato a marzo 2013 dopo 10 anni di silenzio.
 
In “Blackstar”, opera diventata il testamento musicale di Bowie, il rock si fonde con melodie jazz, nel solco della sperimentazione e della contaminazione che da sempre hanno segnato uno degli artisti meno etichettabili e più poliedrici, ispirazione per molte generazioni.
 
La redazione di vivicentro lo ricorda proponendovi alcune tappe e produzioni salienti che hanno marcato la sua carriera artistica:
 
Iniziamo proprio con l’ulimo disco appena uscito, l’8 gennaio: Blackstar 
 
 

e proseguiamo con i suoi primi successi del 1972: 

The Rise and Fall of Ziggy Stardust

Un Paese che odia la scienza (Paolo Mieli*)

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L’Italia sta diventando sempre più un Paese ostile al metodo scientifico e amante delle teorie del complotto. L’ennesima dimostrazione viene dal caso della «Xylella fastidiosa», batterio che produce grave nocumento all’ulivo, penetrato in Europa diciotto anni fa e più recentemente in Italia, nel Salento. Nelle Americhe la si combatte da un secolo, purtroppo senza successo. Il Consiglio nazionale delle ricerche di Bari ha lavorato sodo per scoprire origini e modo di debellare quello che prende il nome di CoDiRO (Complesso del disseccamento rapido dell’olivo). Prendendo in seria considerazione anche l’ipotesi di sradicare gli ulivi già colpiti per provare a sterminare gli insetti diffusori dell’infezione e creare un cordone sanitario che isoli le piante infette.

Ma la magistratura, con un’inchiesta della Procura di Lecce, si è opposta. Di più: ha accusato il Cnr barese di aver favorito la diffusione del batterio, ne ha fatto sequestrare il materiale sia informatico che cartaceo e ha deciso che gli ulivi malati restino lì dove sono. Ha poi anche denunciato «inquietanti aspetti» relativi al «progettato stravolgimento della tradizione agroalimentare e della identità territoriale del Salento per effetto del ricorso a sistemi di coltivazione superintensiva». In parole povere, i ricercatori avrebbero deliberatamente cospirato per abbattere i vecchi ulivi e soppiantarli con piante nuove. G li indagati sono accusati di diffusione colposa della malattia delle piante, violazione dolosa delle disposizioni in materia ambientale, falso materiale e ideologico, getto pericoloso di cose, distruzione di bellezze naturali. La «peste degli ulivi», secondo i magistrati leccesi, sarebbe stata volontariamente importata in Puglia dall’Olanda nell’ottobre del 2010 con un convegno ad essa dedicato. Poi, nel 2013, un professore barese, Giovanni Paolo Martelli, avrebbe messo in scena la «folgorante intuizione» di aver individuato la Xylella come agente patogeno del disseccamento degli ulivi salentini. Quindi il capo della Guardia forestale, Giuseppe Silletti, peraltro su sollecitazione dell’Unione Europea, avrebbe disposto il taglio di cinquemila alberi (così da salvarne un milione). In combutta con il professore di Agraria Angelo Godini fautore dell’eliminazione degli alberi infetti, in particolar modo, secondo l’accusa, «quelli monumentali». Accuse che hanno dell’incredibile.

Nature e Washington Post si sono scandalizzati per questo che a loro appare come un «processo italiano alla scienza». L’inchiesta del procuratore Cataldo Motta e dei pm Elsa Valeria Mignone e Roberta Licci ipotizza che gli scienziati abbiano diffuso colposamente la malattia e abbiano poi presentato i fatti in modo da poter avallare come soluzione l’eradicazione delle piante malate, per legittimare lo sterminio degli ulivi salentini. Negli atti si parla anche di persone avvistate in tuta bianca a spalmare unguenti su alberi di ulivo, che successivamente sarebbero stati bruciati per cancellare le prove. Prove che avrebbero potuto portare al «grande vecchio» di questa cospirazione: la multinazionale dell’agroalimentare Monsanto. Persino l’ex Presidente del Tribunale di Bari Vito Savino ha preso le distanze da questa iniziativa giudiziaria e ha manifestato sulla stampa il proprio «sconcerto». Ma i magistrati – come sempre si fa in casi del genere – hanno ribattuto allargando il campo delle accuse ad un numero sempre più vasto di imputati, i quali (Savino, Godini, Martelli) avrebbero condiviso «un medesimo approccio culturale nell’Accademia dei Georgofili di cui fa parte anche il professor Paolo De Castro, già ministro dell’Agricoltura, attualmente eurodeputato, che ha riferito in commissione proprio sulla questione Xylella». Europa, Guardia forestale, Georgofili, ex ministri avrebbero dunque congiurato per distruggere gli ulivi salentini allo scopo di impiantare in quel di Gallipoli nuove coltivazioni. E gli scienziati dell’Università di Bari, del Cnr e dell’Istituto agronomico alimentare (Iam) avrebbero aderito (dietro compenso?) al complotto. Sulla Stampa Gilberto Corbellini e Roberto Defez hanno esortato coloro che in passato si sono indignati contro i tentativi di imporre per via giudiziaria le pseudo cure Di Bella o Stamina o contro il rinvio a giudizio e la condanna in primo grado della Commissione Grandi Rischi rea di non aver dato l’allarme per il terremoto dell’Aquila, a «insorgere per quanto sta accadendo nel Salento». Ma il loro appello è caduto nel vuoto.

Qualcuno ha messo in evidenza come l’inchiesta della procura di Lecce si basi su una grande contraddizione logica: da un lato i magistrati sostengono che non esiste «un reale nesso di causalità tra il batterio e il disseccamento degli ulivi», dall’altro accusano i ricercatori di aver diffuso il batterio. Saremmo quindi in presenza di «untori di una peste innocua» (ha ironizzato Luciano Capone sul Foglio ). Lo Iam è accusato, come si è detto, di aver dato inizio al contagio con le provette olandesi fatte giungere a Bari per il convegno scientifico del 2010. L’Istituto ha risposto dimostrando che i campioni introdotti in Italia per quell’incontro scientifico erano tutti di una sottospecie diversa da quella ritrovata nel Salento. Ma, con logica acrobatica, l’accusa ha trasformato anche questa in un’ammissione di colpa: fu «priva di plausibile giustificazione l’introduzione da parte dello Iam di tutte le sottospecie di Xylella conosciute a eccezione di quella individuata nel Salento» che c’era già, tenuta ben nascosta, e non aveva perciò bisogno di essere importata. Incredibile. L’inchiesta cita poi un’affermazione dell’esperto mondiale di Xylella, Alexander Purcell di Berkeley – «Contro la Xylella gli abbattimenti non servono a nulla» – che lo stesso Purcell nega di aver mai pronunciato ed è stata riferita da un’europarlamentare grillina. Il Movimento Cinque Stelle ha contemporaneamente depositato una mozione di sfiducia nei confronti del ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina colpevole di non aver ostacolato il complotto.

Nel frattempo l’Unione Europea ha avviato nei confronti dell’Italia una procedura d’infrazione per i ritardi nell’attuazione del piano di guerra contro il flagello salentino. A questo punto non è lecito nutrire dubbi: vincerà la Xylella e gli italiani si troveranno a dover pagare una multa all’Europa. Poi, come sempre accade, tra un decennio verrà il tempo delle pubbliche scuse ai ricercatori che hanno fatto il loro dovere e per questo hanno avuto dei guai. Così vanno le cose nel nostro Paese.

*corrieredellasera

Energia, l’Europa va in campo divisa MARIO DEAGLIO*

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Il flusso dei migranti non è l’unica sfida esistenziale che l’Unione Europea deve affrontare in questi tempi burrascosi. Un altro flusso può far correre all’Europa rischi ancora maggiori: si tratta di quello degli idrocarburi che arrivano in prevalenza grazie a oleodotti e gasdotti, e che soddisfano quasi i tre quarti del bisogno energetico europeo. Per quanto le attuali riserve di greggio dell’Europa risultino addirittura sovrabbondanti, senza una garanzia di rifornimenti regolari, a un prezzo accessibile e relativamente stabile, l’esistenza stessa dell’economia europea viene messa a rischio, assai più di quanto possono metterla a rischio gli arrivi – pur numerosi, caotici e destabilizzanti – dei profughi e degli altri immigrati.  

Finora, ciascun Paese europeo ha sostanzialmente fatto da solo, affidando alle proprie compagnie petrolifere – talvolta in unione, talvolta in concorrenza tra loro – il compito di assicurare la stabilità dei propri rifornimenti energetici, in chiave esclusivamente o prevalentemente nazionale. Gli italiani dell’Eni si sono costruiti due linee di approvvigionamento: la prima su un asse Est-Ovest che parte dai giacimenti russi e dei Paesi dell’Asia centrale e attraversa l’Ucraina, la seconda su un asse Sud-Nord che dalla Libia e dall’Algeria (e in un prossimo futuro anche dall’Egitto) attraversa il Mediterraneo.  

I tedeschi hanno stretto importanti accordi con i russi, ottenuto forti finanziamenti europei e terminato nel 2011 la costruzione del gasdotto Nord Stream, poggiato sul fondo del Mar Baltico per evitare di passare per la Polonia; i francesi, dal canto loro grazie alla scelta nucleare per l’elettricità, hanno partecipato solo marginalmente a questo «grande gioco». 

Le reti elettriche europee sono state, sia pure debolmente, unite tra loro e così il sistema energetico del vecchio continente, per quanto un po’ zoppicante, è riuscito a stare in piedi. Negli ultimi anni, però, è saltato tutto. La caduta del regime di Gheddafi nel 2011 e la successiva dissoluzione dello Stato libico hanno reso complessivamente assai più aleatorie le forniture energetiche dalla Riva Sud del Mediterraneo mentre con l’esplodere della crisi ucraina è divenuta problematica una parte del rifornimento energetico da Est. L’ipotesi di un nuovo gasdotto che «scavalcasse» l’Ucraina, passando per il Mar Nero, la Bulgaria e la Grecia è sostanzialmente archiviata per il durissimo scontro tra Mosca e Ankara. L’Europa non può sottovalutare il rischio di essere messa in crisi, in un prossimo futuro, da una possibile penuria energetica con termosifoni soltanto tiepidi e il razionamento di fatto di elettricità e benzina. 

In quest’orizzonte incerto, la Germania si è mossa da sola e ha concluso nuovi accordi preliminari con la Russia per il raddoppio del Nord Stream violando, se non la lettera, almeno lo spirito delle sanzioni anti-russe decise dall’Occidente a seguito della vicenda ucraina e creando una situazione con due pesi e due misure. Semplificando al massimo, l’Italia, come altri Paesi, deve sopportare, senza sconti, gli effetti negativi delle sanzioni anti-russe, mentre la Germania controbilancia almeno in parte questi effetti con i benefici diretti e indiretti derivanti dal raddoppio del gasdotto. Tutto ciò sta creando malumore in Europa – in quanto la Germania si ritaglierebbe una «posizione dominante» – il che ha fatto sì che al vertice europeo di metà dicembre la sola Olanda si sia schierata a fianco dei tedeschi. Si potrebbe andare verso un blocco del progetto da parte dell’Unione Europea. In questo clima si inquadra la telefonata fatta da Putin a Renzi un paio di giorni fa con la richiesta di fatto di una consistente partecipazione italiana. Il problema sarà certamente sollevato nell’imminente incontro tra lo stesso presidente del Consiglio e la cancelliera tedesca. 

Al di là degli interessi nazionali, si sta facendo strada un essenziale interesse europeo: la necessità di un’«unione energetica» in cui le procedure, i vantaggi e i costi siano sufficientemente chiari e che risulti meno sbilanciata a favore della Germania di quanto non si stia rivelando l’unione bancaria. Il futuro dell’unificazione europea forse passa assai più dall’energia che dall’affannosa ricerca di una base ideologica. 

 

*lastampa

COSENZA, MISTER ROSELLI: ”DOBBIAMO ESSERE PIU’ CINICI SOTTO PORTA, SONO CONTENTO A META’ PER LA VITTORIA”

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“Non dobbiamo pensare di essere diventati più bravi degli altri. Siamo arrivati a questo punto del campionato e dobbiamo guardare avanti coscienti di dover dare sempre il massimo per restare sul pezzo”.

Vince meritatamente il Cosenza seppur con qualche patema. Il rigore sbagliato da Raimondi, le occasioni sprecate da Arrighini, l’errore di Corsi sul pari dell’Ischia stavano per mandare all’aria la prima vittoria esterna in campionato. Invece ci ha pensato Arrigoni a regalare una vittoria strameritata. L’ultima giornata del girone di andata consente ai silani di conquistare la vittoria del nuovo. Tira un sospiro di sollievo, per come si era messa la gara, l’allenatore silano Giorgio Roselli.

“Vittoria meritata su un campo difficile commenta ai microfoni di cosenzachannel.it, (Casertana, Benevento e Foggia non erano andate oltre il pari, ndr). Quando giochiamo come oggi dimostriamo di essere una squadra in salute. Abbiamo avuto dei momenti in cui c’è stata un’ottima lettura di gara. E’ normale che quando hai tanti occasioni come oggi, parliamo di 8-9 palle gol, è giusto che bisogna essere più cattivi. Soprattutto per evitare che gli avversari possano farti male su qualche episodio a loro favore. Ci sono gare come questa che sono molto particolari. Sarebbe stato un peccato non vincere questa partita. Sono contento per i ragazzi perché lo meritano”.

Poi un osservazione sul campo.

“Il campo era molle ma con questo non voglio trovare giustificazioni ad alcuni nostri errori. Sappiamo quali sono i nostri obiettivi. Adesso è normale che non dobbiamo pensare di essere diventati più bravi degli altri. Siamo arrivati a questo punto del campionato e dobbiamo guardare avanti coscienti di dover dare sempre il massimo per restare sul pezzo”.