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Regionali Campania, il ‘no’ di Calenda a Fico: “Porta lancette indietro”

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Carlo Calenda dice ‘no’ a Roberto Fico in vista delle regionali in Campania. “Le regionali per noi sono molto complicate, perché non c’è un voto di opinione.Se non siamo convinti del candidato, passiamo la mano: né con l’uno né con l’altro”, ha detto il leader di Azione a SkyTg24. “Fico no”, ha spiegato perché “non sosteniamo candidati populisti che portano le lancette indietro”.

Fonte AdnKronos

A Capodimonte il ritorno del Caravaggio perduto

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Fino al 2 novembre l’Ecce Homo di Caravaggio, dipinto a Napoli quattro secoli fa e riscoperto nel 2021 a Madrid, è l’ospite speciale del Museo e Real Bosco di Capodimonte, in dialogo con il capolavoro la Flagellazione di Cristo. Entrambe le opere furono realizzate nei soggiorni napoletani del Merisi (1606/1607 e 1609) e sono ora esposte nella sala 62 in un confronto di grande suggestione che pone accanto la celebre pala d’altare della Chiesa di San Domenico (di proprietà del Fondo Edifici di Culto in consegna al museo dal 1972 per ragioni di tutela) e il dipinto perduto, appartenuto a un viceré di Napoli – Garcia Avellaneda y Haro – alla metà del Seicento.

La mostra “Capodimonte Doppio Caravaggio” è stata inaugurata oggi dal direttore Eike Schmidt alla presenza del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. L’esposizione vuole essere anche un omaggio alle celebrazioni per i 2500 anni della città ed è un’iniziativa promossa in collaborazione con il Comune di Napoli.

La Flagellazione di Cristo, dopo il successo della grande mostra romana per il Giubileo (‘Caravaggio 2025’, 7 marzo – 20 luglio), è subito rientrata infatti al Museo e Real Bosco di Capodimonte, portando con sé un ospite d’eccezione: l’Ecce Homo spagnolo, dipinto che negli ultimi anni è stato al centro del dibattito scientifico e mediatico mondiale. Dopo l’attribuzione, il quadro era stato infatti subito esposto al Museo del Prado a Madrid, per volere del nuovo proprietario, e attualmente può lasciare la Spagna solo per eccezionali occasioni.

“Appena abbiamo saputo che l’Ecce Homo sarebbe arrivato in Italia – ha spiegato Eike Schmidt, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte – ci siamo messi al lavoro per averlo a Napoli al termine della mostra del Giubileo per la quale ci era stata richiesta la Flagellazione. Le celebrazioni dei 2500 anni di Napoli sono stata un’ulteriore motivazione per la realizzazione di questa iniziativa. La nostra politica dei prestiti sarà sempre improntata al protagonismo di Capodimonte e all’esaltazione del suo patrimonio. In particolare, questo ospite speciale per il quale ringraziamo il Ministero della cultura spagnolo e il Museo del Prado, è anche un’occasione di confronto unica che illustra e documenta la fortuna napoletana del modello caravaggesco. Nella stessa sala i visitatori troveranno esposto infatti anche l’Ecce Homo di Battistello Caracciolo. ‘Doppio Caravaggio’ fa parte del ciclo ‘L’Ospite’ mostre piccole ma preziose che Capodimonte propone mentre completa i lavori di efficientamento energetico e quindi il rinnovamento degli spazi, in costante dialogo con i grandi musei italiani e internazionali”.

Negli ultimi mesi sono state ‘ospiti’ a Capodimonte importanti opere di Courbet, Carracci, Rubens, Baglione.

“L’inaugurazione della mostra ‘Capodimonte Doppio Caravaggio’ – ha dichiarato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi – segna, per la città, il ritorno di un’opera di grande interesse, realizzata durante i soggiorni napoletani dell’artista: l’Ecce Homo. Dal Museo del Prado di Madrid al Museo e Real Bosco di Capodimonte, unica tappa italiana prima del ritorno in Spagna, l’esposizione si inserisce, a pieno titolo, nelle celebrazioni per i 2500 anni di Neapolis. In un anno così speciale e ricco di stimoli, l’offerta culturale di Napoli si arricchisce di nuove contaminazioni. La Flagellazione di Cristo, già custodita al Museo, in dialogo con l’Ecce Homo di Caravaggio: un viaggio unico nel tempo e nello spazio, all’insegna della riscoperta dell’arte caravaggesca e della sua influenza in ambiente napoletano, come testimonia il lavoro di Battistello Caracciolo. Non posso che rinnovare il supporto del Comune di Napoli al Museo di Capodimonte, uno dei siti di maggiore interesse in città e, negli anni, promotore di iniziative di grande spessore e qualità”.

“Lo spirito di Napoli2500 – ha sottolineato Laura Valente, direttrice artistica di Napoli2500 – è perfettamente presente nell’idea stessa di questa esposizione a Capodimonte Il racconto della pittura del ‘600 napoletano si arricchisce di un dialogo unico che ci svela sempre nuovi tasselli della sua storia. Come Fringe festival proporremo qui in autunno appuntamenti performativi dedicati a Caravaggio e al suo legame ideale con alcuni geni contemporanei. E nel quadro della collaborazione con il Museo e Real Bosco, frutto dell’adesione entusiasta del direttore Schmidt alle celebrazioni per il compleanno di Neapolis, annunceremo a breve una mostra di arte contemporanea internazionale, dal messaggio potente, per il cartellone di fine anno”.

Caso più unico che raro tra le attribuzioni di dipinti a Caravaggio dell’ultimo mezzo secolo, su questa tela di media grandezza il consenso della critica è stato pressoché unanime. L’Ecce Homo si trovava nel salotto di una casa privata, nel 2021 il quadro venne messo in vendita con una base d’asta di 1500 euro come opera di ‘scuola di Ribera’. La casa d’arte spagnola Ansorena pubblica allora un catalogo con l’opera e attraverso un tam-tam di segnalazioni attorno al dipinto in pochi giorni si riuniscono i principali esperti del pittore, inclusi mercanti d’arte e curatori di museo da tutto il mondo. Mentre il quadro consolidava sempre più la sua reputazione di originale perduto di Caravaggio, il governo spagnolo ne sanciva la non esportabilità, vincolandone, quindi, la permanenza sul suo territorio. Nell’estate del 2024 l’Ecce Homo, acquistato da un filantropo britannico, che vuole restare anonimo, residente in Spagna, è esposto in una sala dedicata del Museo del Prado di Madrid. Una storia appassionante narrata anche nel thriller documentaristico ‘Il Caravaggio perduto’ uscito quest’anno nelle sale italiane, recentemente trasmesso su Sky Arte.

Già Roberto Longhi, nei suoi studi fondativi sul pittore, aveva pubblicato un’immagine di una copia del quadro di Madrid, intravedendo, primo fra tutti, oltre le vernici ossidate e la banalizzazione di un mediocre copista tutta la forza di un’autentica idea caravaggesca ancora da rintracciare. Lo studio sulla storia del dipinto si deve, però, interamente a Maria Cristina Terzaghi che ne ha rintracciato il passaggio nell’Ottocento dall’Academia San Fernando di Madrid e che ha proposto di riconoscere lo stesso in un Ecce Homo di Caravaggio appartenuto a un viceré di Napoli – Garcia Avellaneda y Haro – alla metà del Seicento.

L’Ecce Homo – tra gli ultimi episodi della vita di Cristo precedente alla Crocifissione e successivo alla Flagellazione di Cristo – è un’iconografia che ebbe ampia diffusione, nell’intera penisola italiana, tra Quattrocento e Cinquecento. Nel quadro di Madrid, Caravaggio dispone le figure in profondità, suggerendo una loggia buia da cui si sporge Ponzio Pilato, il giudice che indica Cristo dolente alla folla, mentre un aguzzino con la bocca aperta lo spoglia (o forse lo ricopre dopo averlo spogliato) per mostrarne ulteriormente il corpo martoriato. Geniale e dal forte valore simbolico è la soluzione caravaggesca di rappresentare, sopra la fronte di Cristo, la sezione a mo’ di piccola fiamma di un ramo di rovi spiccato dal tronco principale, più chiara rispetto alla variazione di bruni della corona di spine.

Poiché, in tutta probabilità, fu realizzata a Napoli, è con i quadri dei due periodi napoletani che la tela madrilena può mettersi più facilmente in relazione ed è proprio a potenziare la suggestione che la pala di San Domenico maggiore del 1607 e il quadro da stanza di Madrid sono stati nuovamente messi in dialogo nella sala con i capolavori del Museo di Capodimonte. L’importanza del dipinto è attestata dalla ripresa di alcune pose nella pala della Stella del 1607-1608 di Battistello Caracciolo (1578-1635), tra i più fedeli seguaci di Caravaggio e che ebbe anche rapporti diretti con l’artista durante i suoi soggiorni napoletani. Su di una parete laterale, nella stessa sala, si è poi deciso di esporre proprio un’opera di Battistello proveniente dai depositi del museo: un altro Ecce Homo dal formato orizzontale. Capodimonte propone quindi una occasione di confronto unica che illustra e documenta anche la fortuna napoletana del modello caravaggesco. La prossimità stilistica con alcune opere finali del Merisi ha permesso di confermarne la realizzazione da parte di Battistello proprio negli anni in cui Caravaggio era a Napoli o in quelli compresi tra i suoi soggiorni.

Ed ecco che il ritrovamento dell’Ecce Homo di Madrid permette di dare nuovo significato alla suggestione dello studioso che in catalogo si chiedeva se all’opera di Battistello non potesse aver “sovrainteso” lo stesso Caravaggio. Rimane, tuttora, rischioso spingersi a dire di più, ma gli esperti e il grande pubblico potranno tornare a vedere con occhi nuovi opere della collezione permanente di Capodimonte, grazie a un prestito straordinario, anello intermedio di una catena che dalla Flagellazione di San Domenico maggiore muove verso l’Ecce Homo di Battistello e si spinge certamente oltre.

Fonte AdnKronos

Riforma della Giustizia: “Un colossale inganno” L’Associazione Antimafia e Legalità si mobilita contro

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L’Associazione Antimafia e Legalità, presieduta dall’avv. Enzo Guarnera, interviene con forza nel dibattito pubblico in merito alla recente riforma costituzionale della giustizia, approvata dal Parlamento.

“Quella che viene propagandata come una riforma è, in realtà, un colossale inganno ai danni dei cittadini – afferma il presidente Guarnera – frutto della mistificazione di una maggioranza politica in totale malafede.”

Secondo l’associazione, la separazione delle carriere tra giudicanti e requirenti, fulcro della riforma, è un falso problema:

“Oggi solo lo 0,02% dei magistrati chiede di passare da una funzione all’altra – spiega Guarnera – e, anche in quei casi, è previsto il trasferimento in un’altra regione. La separazione di fatto esiste già.”

Il vero nodo irrisolto, sottolinea l’associazione, riguarda piuttosto le croniche carenze di organico, strutture e risorse, responsabilità che ricadono interamente sulla politica.

“Il reale obiettivo di questa riforma – aggiunge Guarnera – è ben diverso: si mira a subordinare i pubblici ministeri al potere esecutivo, ostacolando le indagini su politici, colletti bianchi e mafiosi travestiti da uomini d’affari.”

L’Associazione Antimafia e Legalità denuncia inoltre l’origine ideologica del provvedimento, “ispirato al Piano di Rinascita Democratica della loggia P2 di Licio Gelli, rilanciato anni fa da Silvio Berlusconi”.

In vista del referendum confermativo, Guarnera annuncia un impegno personale e diretto:

“Mi batterò in tutte le sedi affinché questo sciagurato progetto venga respinto. Perché questa riforma non migliora la giustizia, ma rischia di assoggettarla a poteri oscuri. È una battaglia fondamentale per la democrazia e contro quella mafia che, purtroppo, si sta facendo Stato.

Annullato l’evento “Symphony”: la nota ufficiale degli organizzatori”

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L’Associazione Euterpe ha diffuso il seguente comunicato, che pubblichiamo integralmente per dovere d’informazione:

“L’Associazione Euterpe comunica che lo spettacolo “Symphony”, previsto in data 1 agosto 2025, è stato annullato, per sopraggiunte problematiche di carattere tecnico organizzativo di esclusiva pertinenza dell’Associazione.Si ringraziano l’amministrazione del Comune di Taormina per la totale e completa disponibilità manifestata e il supporto ricevuto, il M° Diego Basso, e gli artisti tutti e si ripromette di organizzare tale evento in una prossima occasione.

Si comunica inoltre che
gli spettatori che hanno acquistato il loro biglietto online sul sito TicketOne.it o tramite Call Center riceveranno il riaccredito automaticamente sullo stesso strumento di pagamento utilizzato in fase di acquisto senza la necessità di procedere ad alcuna richiesta di rimborso.IMPORTANTE: gli spettatori che hanno acquistato i loro biglietti con spedizione tramite “Corriere Espresso”, dovranno conservare i titoli di accesso in loro possesso perché gli saranno richiesti in una fase successiva.

Al cliente sarà rimborsato l’intero importo del biglietto, inclusa prevendita.”

Il testo è stato pubblicato nella sua forma originale.

Juve Stabia, Ufficiale: Giacomo De Pieri è un calciatore gialloblù. Il talento dell’Inter arriva in prestito

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Quella che era un’indiscrezione di mercato, da noi annunciata alcuni giorni fa, è ora una splendida realtà per i colori gialloblù.Giacomo De Pieri, gioiello del settore giovanile dell’Inter, è ufficialmente un nuovo calciatore della Juve Stabia.

Il club stabiese ha formalizzato l’operazione con la società nerazzurra attraverso un prestito secco, assicurandosi le prestazioni del talentuoso attaccante fino al 30 giugno 2026.L’annuncio è arrivato tramite un comunicato stampa della società del presidente Andrea Langella: “La S.S.

Juve Stabia 1907 comunica di aver raggiunto un accordo con l’F.C.Internazionale Milano per l’acquisizione, a titolo temporaneo (prestito secco), delle prestazioni sportive dell’attaccante Giacomo De Pieri.

Il calciatore vestirà la maglia gialloblù fino al 30 giugno 2026″.Un colpo di grande prospettiva per le Vespe, che si assicurano uno dei talenti più brillanti del panorama giovanile italiano.

De Pieri, nato a Casale sul Sile il 29 dicembre 2006, è un prodotto purissimo della cantera dell’Inter, con cui ha recentemente trionfato nel campionato Primavera 1.Nella stagione 2024/25, l’attaccante veneto ha messo a referto numeri impressionanti: 9 gol e 5 assist in 34 presenze in campionato.

A questi si aggiungono le 2 presenze in Coppa Italia Primavera e, soprattutto, un’importante vetrina internazionale in Youth League, dove ha collezionato 8 presenze, 2 reti e 4 assist.Il suo talento non è passato inosservato a Simone Inzaghi, che lo ha aggregato alla prima squadra, facendolo esordire nientemeno che in Champions League lo scorso 29 gennaio 2025, nella sfida della fase a gironi contro il Monaco, subentrando al 76° a un mostro sacro come Lautaro Martinez.

Presenza fissa nel giro delle nazionali giovanili azzurre, dall’Under 16 fino all’attuale Under 20, De Pieri rappresenta un investimento di qualità e futuro.Grande soddisfazione nelle parole del direttore sportivo Matteo Lovisa, che ha fortemente voluto il giocatore: “De Pieri era il nostro primo obiettivo da tempo, fa piacere che abbia scelto noi nonostante le numerose richieste che aveva. È un giocatore di grande qualità e spessore umano.

Un ringraziamento particolare anche all’Inter con la quale c’è stata subito sintonia per far arrivare da noi Giacomo.Siamo contenti di questo anche come società perché creare questo tipo di rapporti con club di tale importanza è un orgoglio per noi ed è importante per la nostra crescita a tutti i livelli”.

Le prime parole di Giacomo De Pieri da calciatore della Juve Stabia tradiscono emozione ed entusiasmo: “Sono emozionato di iniziare questa nuova avventura con questi colori, non vedo l’ora di cominciare e di mettermi in gioco in questa nuova categoria con la Juve Stabia.Sono entusiasta di giocare in uno stadio come il Menti e non vedo l’ora di conoscere i tifosi”.

Con l’arrivo di De Pieri, la Juve Stabia aggiunge estro, tecnica e fame di vittoria al proprio reparto offensivo, confermando la volontà di costruire una squadra competitiva e di valorizzare giovani talenti nel difficile campionato di Serie B.

Torre Annunziata Via San Fermo: Degrado e fumi tossici, la rabbia dei residenti ascoltata dal Sindaco

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La situazione in via San Fermo è ormai insostenibile.I residenti, esasperati da anni di convivenza con un degrado diffuso e con i fumi maleodoranti provenienti da un opificio industriale, hanno deciso di alzare la voce e portare le loro istanze direttamente al primo cittadino.

Nella giornata di ieri, una delegazione di condomini, guidata dall’amministratore Dottor Flavio d’Aquino, è stata ricevuta a Palazzo Criscuolo dal sindaco di Torre Annunziata per esporre una situazione che ha superato ogni limite di sopportabilità.Il quartiere, situato in una zona periferica della città, vive in condizioni da terzo mondo.

Manca un allaccio alla rete fognaria, con conseguenze igienico-sanitarie facilmente immaginabili.Le strade sono dissestate e soggette ad allagamenti, mentre la sicurezza è un miraggio, con una sorveglianza da parte delle forze dell’ordine quasi inesistente.

A rendere l’aria irrespirabile, e a destare la maggiore preoccupazione per la salute pubblica, è la presenza di una fabbrica di bitume, la Elcibit.I residenti denunciano da tempo le emissioni notturne di rumori assordanti che disturbano il sonno e, soprattutto, la dispersione di fumi dall’odore acre, che fanno temere per la presenza di sostanze nocive come la diossina.

Una cappa di veleni che si posa sulle case e sui polmoni di chi in quel quartiere ci vive, bambini e anziani compresi.

L’incontro in Comune e le promesse dell’amministrazione

La delegazione dei condomini del civico 13 (ex 20) e dell’ex civico 28 di via San Fermo ha esposto al sindaco, alla presenza dei consiglieri comunali Avitabile, Russo e Carotenuto, un quadro dettagliato delle criticità.Il primo cittadino ha preso atto delle problematiche e ha delineato un percorso di intervento, seppur con tempistiche ancora incerte.

Sul fronte della rete fognaria, è stato confermato che l’allaccio è previsto nell’ambito dei futuri lavori comunali gestiti dalla Gori, ma senza una data precisa di inizio cantiere.Per quanto riguarda i fumi della Elcibit, l’amministrazione si è impegnata a interpellare l’ARPAC (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania) al fine di avviare un monitoraggio e regolamentare le emissioni dell’impianto.

Per i problemi legati alla viabilità, con strade dissestate e soggette ad allagamenti, si dovrà attendere settembre per un incontro con Rete Ferroviaria Italiana.La problematica, infatti, sarebbe connessa alla linea ferroviaria Cancello.

Infine, per la questione sicurezza, l’amministrazione sta studiando un sistema di videosorveglianza integrata, che prevede l’adozione di telecamere private da mettere a servizio della sicurezza pubblica.Anche in questo caso, se ne riparlerà a settembre, con i consiglieri Russo e Carotenuto che si faranno carico di sollecitare gli uffici competenti.

I residenti di via San Fermo, pur prendendo atto degli impegni assunti dal sindaco, restano vigili e hanno ottenuto di protocollare la lettera con i punti delle richieste per migliorare la vivibilità del proprio quartiere.Le promesse, se non seguite da azioni concrete e tempestive, non basteranno a placare la rabbia e la preoccupazione di chi si sente abbandonato dalle istituzioni e costretto a vivere in un ambiente ostile e pericoloso per la propria salute.

La battaglia per la vivibilità e la legalità in via San Fermo è appena iniziata.

lettera dei condomini di via san fermo-min

Successo di pubblico per la prima serata della rassegna letteraria “Un libro sotto le stelle” edizione 2025

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Oltre 150 partecipanti a bordo del traghetto Acquarius della Travelmar, percorrendo la Divina Costiera, per assistere alla presentazione del libro di Vincenza Alfano, scrittrice e docente di italiano e latino dal titolo Le Sibille che ha aperto il primo ciclo degli incontri della manifestazione “Un libro sotto le stelle” edita e promossa dall’Associazione Meridiani. Le Sibille è una storia su come si diventa madre e figlia.Un romanzo ribelle, doloroso e fiammeggiante come le storie delle donne che non si piegano…

A ricevere Vincenza Alfano sono stati Ada Minieri, Vicepresidente dell’Associazione Meridiani e Segretario consigliere dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli e Franco Picarone, Presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania, mentre hanno dialogato con l’autrice Daniela Rocca, Press Office Manager dell’Associazione Meridiani e Gino Aveta, autore e regista di programmi televisivi e radiofonici e curatore della manifestazione.

La conduzione è stata affidata a Sonia Di Domenico, presenter dell’Associazione Meridiani mentre le letture dei brani allo speaker di Rai Radio Live Napoli. Silvio Martino.Soddisfazione da parte degli organizzatori per le numerose adesioni pervenute e anche da parte delle istituzioni che affiancano da anni la kermesse. Eravamo certi che il pubblico avrebbe premiato la qualità delle storie, degli autori e di chi dialoga con loro.

Questa manifestazione è un evento attrattivo, coinvolgente e unico nel suo genere ed è per questo che la Regione Campania ha confermato anche per questa edizione la sua grande attenzione alla cultura espressa dalle città e dalle sue provincie, partecipando attivamente alla realizzazione dei progetti come <<Un libro sotto le stelle>> che coniuga editoria, turismo e qualità della vita”, ha dichiarato Franco Picarone, Presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania, che ha portato i saluti della Regione Campania a bordo del traghetto Acquarius.Anche stasera sold out per la presentazione del libro Sticazzi di Andrea Pietrangeli, eclettico compositore e grafico. “Sticazzi: un’espressione che t’illumina, una parola sacra che ti protegge da ogni tuo mostro, da ogni catena, da ogni blocco, da ogni ferita…”

Juve Stabia e l’Era D’Arco: Quando Castellammare tornò a sognare con le Vespe

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Diventare il primo tifoso in un momento così buio non era impresa semplice.L’avventura di D’Arco iniziò nella stagione 2002/2003, con un “assaggio” di gialloblù attraverso il Comprensivo Stabia nel campionato dilettanti.

Fu una stagione di transizione, culminata in una salvezza non propriamente tranquilla, in cui si rivelò decisivo il ritorno al “Romeo Menti” del bomber Gaetano Garofalo, un nome che riaccese le prime speranze nei cuori dei tifosi.

La Rinascita e il Ritorno del Nome Juve Stabia

La stagione successiva, 2003/2004, segnò la grande rinascita.Con un colpo di cuore e di orgoglio, ritornava il nome tanto amato: Juve Stabia.

Il presidente D’Arco allestì una squadra che mescolava esperienza e gioventù, capace di infiammare subito la piazza.Giocatori del calibro di Salvatore Sibilli, Renato Mancini e Danilo Rufini guidarono un gruppo in cui sbocciavano le giovani promesse Antonio Guarro e Giuseppe Flaminio e, soprattutto, un attaccante destinato a scrivere pagine memorabili della storia stabiese: Luigi Castaldo.

Le Vespe, guidate da questo entusiasmante mix, presero il volo.A stagione in corso, l’arrivo di Francesco Ingenito aggiunse ulteriore carisma e qualità, diventando uno dei leader di quella squadra.

Fu l’inizio di un duello bellissimo e a distanza con il Potenza per la promozione in Serie C2.L’epilogo di quella stagione fu un trionfo su tutti i fronti.

Le Vespe non solo conquistarono il campionato, ma regalarono ai propri tifosi la gioia della vittoria in Coppa Italia di Serie D.Una cavalcata memorabile che culminò in una finale al cardiopalma contro la Massese: dopo la sconfitta per 1-0 in Toscana, la Juve Stabia compì una storica ed incredibile rimonta al Menti, vincendo 4-2 e alzando il trofeo.

A coronare un’annata magica, ci fu anche un’amichevole di lusso disputata in un “Romeo Menti” vestito a festa.In una gara in notturna, un evento inedito per l’epoca a Castellammare, le Vespe si tolsero lo sfizio di battere il neonato Napoli di Aurelio De Laurentiis per 3-2, un successo che, sebbene non ufficiale, contribuì a cementare il legame tra la squadra e la sua gente.

Dalla Delusione Playoff al Ripescaggio in C1

L’anno successivo, in Serie C2, la Juve Stabia si confermò protagonista.

Trascinate dai gol di un sempre più decisivo Castaldo, le Vespe ingaggiarono un altro entusiasmante duello a distanza, questa volta con il Manfredonia.Nonostante una vittoria nello scontro diretto al Menti, il lieto fine in campionato non arrivò.

Fu la squadra pugliese a festeggiare la promozione diretta, mentre il sogno delle Vespe si infranse ai playoff contro la Cavese.Ma nel calcio, si sa, nulla è perduto finché non è davvero finita.

E così, grazie a un ripescaggio, la Juve Stabia approdò in Serie C1.Un salto di categoria che proiettò la squadra di D’Arco su palcoscenici prestigiosi, con il classico ma meritato appellativo di “matricola terribile”.

La C1, la Vittoria sul Napoli e la Salvezza Sofferta

La stagione in C1 si rivelò irta di difficoltà.

La squadra dovette fare i conti con l’alto livello tecnico del campionato e con crescenti problemi di gestione economica.Nonostante tutto, le Vespe lottarono con il coltello tra i denti.

Quella stagione fu caratterizzata da vittorie di prestigio che rimasero impresse nella memoria dei tifosi: caddero al Menti squadroni come Perugia, Foggia, Pisa e Frosinone.Ma la vittoria per eccellenza, quella che ancora oggi viene raccontata con un brivido di piacere, arrivò il 19 febbraio 2006.

Contro il fortissimo Napoli di De Laurentiis, costruito per stravincere il campionato, la Juve Stabia giocò la partita perfetta, imponendosi per 3-1 in un Menti ribollente di passione.Un’autorete di Romito e i gol di Agnelli e Castaldo scrissero una delle pagine più gloriose del calcio stabiese.

La stagione, piena di ombre societarie ma di luci accecanti in campo, si concluse con il classico lieto fine sportivo: la salvezza, conquistata con sofferenza ai play-out contro l’Acireale grazie al gol di Agnelli in pieno recupero.Quella salvezza fu, in pratica, l’ultimo acuto del Presidente Paolo D’Arco al timone della Juve Stabia.

Un’avventura intensa, che si concluse lasciando in eredità un patrimonio inestimabile: aver saputo ricreare un entusiasmo travolgente, aver ripopolato gli spalti del Romeo Menti, aver vinto trofei e, soprattutto, aver regalato gioie e sorrisi che, a distanza di anni, sono ancora impressi nella mente e nel cuore di ogni tifoso gialloblù.

Juve Stabia, Davide Buglio, il veleno è nella coda: la fame del guerriero delle Vespe per la nuova stagione

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C’è una luce diversa, una fame speciale negli occhi di Davide Buglio. È lo sguardo di chi ha visto il traguardo da vicino, ha lottato per raggiungerlo e si è visto strappare la gioia sul più bello.L’amarezza per aver saltato i cruciali playoff promozione a causa di un infortunio si è trasformata in un “veleno nella coda”, una motivazione bruciante che il centrocampista della Juve Stabia è pronto a scatenare nella prossima stagione di Serie B.

Elemento imprescindibile della mediana delle Vespe, Buglio ha vissuto un finale di stagione 2024/2025 tanto esaltante quanto crudele.Protagonista di una cavalcata entusiasmante, ha dovuto alzare bandiera bianca a fine aprile, proprio quando la battaglia per la Serie A entrava nel vivo.

Guardare i compagni superare il Palermo, vincere l’andata della semifinale contro la Cremonese e poi cadere al ritorno è stata una sofferenza silenziosa per un lottatore come lui, abituato a “sputare sangue” su ogni pallone e a non tirare mai indietro la gamba.La delusione, però, non ha scalfito il carattere di un giocatore forgiato dalle sfide.

Anzi, l’infortunio ha temprato ulteriormente la sua determinazione.La rabbia per non aver potuto dare il proprio contributo nel momento decisivo si è sedimentata, trasformandosi in una carica agonistica pronta a esplodere.

Un sentimento che la società ha compreso e valorizzato, blindando il suo guerriero con un rinnovo di contratto fino al 2026, un segnale di fiducia e un investimento per il futuro.Ora, con lo sguardo già proiettato al ritiro estivo, Buglio lavora per farsi trovare pronto.

La sua intelligenza tattica, la sua capacità di interdizione e la sua grinta saranno pilastri fondamentali nel nuovo scacchiere tattico di mister Ignazio Abate.Il nuovo tecnico, che ha fatto di “stima, sacrificio e spirito di squadra” il suo mantra, sa di poter contare su un calciatore che incarna perfettamente questi valori e che possiede una sete di riscatto senza pari.

I tifosi gialloblù, che non hanno mai smesso di fargli sentire il proprio affetto, attendono con trepidazione il suo ritorno in campo.Sanno che quel “veleno nella coda” che Buglio si porta dentro sarà l’arma in più per una stagione che si preannuncia combattuta.

La Serie B è un campionato lungo e logorante, ma con un guerriero così determinato a riprendersi ciò che il destino gli ha tolto, la Juve Stabia ha un motivo in più per sognare.Davide Buglio è pronto a tornare, a lottare e a sputare sangue, ancora una volta, per la maglia delle Vespe.

Juve Stabia, calciomercato: Lovisa continua il lavoro per plasmare la squadra di Abate. Breve riassunto

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Con il direttore sportivo Matteo Lovisa a pieno regime e il nuovo tecnico Ignazio Abate pronto a guidare la squadra nel prossimo campionato di Serie B, il calciomercato della Juve Stabia continua a sviluppare nomi e possibili trattative.Sono giorni febbrili per la dirigenza gialloblù, impegnata a costruire una rosa competitiva in grado di affrontare le sfide della serie cadetta.

Numerosi i nomi accostati alle Vespe, alcuni semplici sondaggi, altri piste più concrete che potrebbero presto tramutarsi in trattative ufficiali.

Difesa: si cerca il tassello giusto dopo l’addio di Peda

Il reparto arretrato è uno dei settori dove si attendono i maggiori interventi.Con il rientro di Patryk Peda al Palermo, ufficializzato a fine giugno, si è aperto un vuoto importante.

Le dichiarazioni del tecnico del Palermo, Filippo Inzaghi, che sembrava voler puntare sul difensore polacco avevano inizialmente spento le speranze di un suo ritorno.Tuttavia, l’acquisto di Mattia Bani dal Genoa da parte dei rosanero potrebbe rimescolare le carte sul finale del mercato.

La Juve Stabia, nel frattempo, non resta a guardare.Un nome caldo è quello di Alessio Maestrelli, difensore della Ternana.

Nonostante le prime difficoltà legate alle richieste economiche del club umbro che sembrava non voler accettare contropartite tecniche, le ultime indiscrezioni parlano di un forte avvicinamento tra le parti.Un’altra pista porta ad Andrea Ruggeri, tornato alla Lazio dopo il prestito alla Salernitana.

Più complesso, al momento arrivare a Giacomo Stabile dell’Inter: il giovane difensore è considerato un prospetto di grande valore e il club nerazzurro non sembra intenzionato a privarsene facilmente.Sul taccuino di Lovisa sarebbe finito anche Alessio Guerini, promettente difensore di proprietà dell’Atalanta.

Centrocampo: si lavora per due innesti di spessore

A centrocampo, l’obiettivo è quello di inserire due elementi di struttura, il che lascia presagire anche a qualche movimento in uscita.

Uno dei profili seguiti con maggiore interesse è quello di Oussama Correia della Triestina.Il club giuliano, nonostante le difficoltà economiche, ha recentemente saldato gli stipendi arretrati al calciatore, allontanando per ora l’ipotesi di uno svincolo.

Sul centrocampista franco-senegalese si registra anche il forte interesse del Monza, il che potrebbe innescare un’asta.La trattativa non si preannuncia semplice, con la Triestina che non pare disposta a concedere sconti.

Per il secondo innesto nel reparto mediano, il nome è ancora top secret.

Attacco: dopo Adorante, si cercano i nuovi bomber

L’addio di Andrea Adorante, ceduto a titolo definitivo al Venezia, ha lasciato un vuoto significativo nel reparto offensivo, alimentando le preoccupazioni dei tifosi.Detto del giovane figlio d’arte Corona, per ora bloccato a Palermo, le attenzioni si concentrano su altri profili.

I nomi di Luca Moro e Patrick Burnete sono stati accostati con insistenza alle Vespe.In particolare, per l’attaccante rumeno di proprietà del Lecce, la Juve Stabia sembra essere in pole position, avendo superato la concorrenza di diversi club di Serie B e C. È probabile, comunque, che il D.S.

Lovisa possa pescare dal mazzo un nome a sorpresa.Il reparto avanzato vedrà almeno due uscite e l’arrivo non solo di una prima punta titolare, ma anche di un suo vice.

Un’estate calda in vista degli impegni ufficiali

Si preannuncia un’estate intensa per la Juve Stabia, con il countdown per l’inizio della stagione ufficiale già partito.

Il primo impegno è fissato per il 15 agosto, con il debutto in Coppa Italia.Il campionato di Serie B prenderà il via nel weekend del 23 agosto, (con un anticipo previsto per venerdì 22).

L’avversaria delle Vespe alla prima giornata sarà svelata il 30 luglio, giorno in cui verrà sorteggiato il calendario della nuova stagione.I tifosi attendono con ansia di conoscere i nuovi volti che vestiranno la maglia gialloblù e che saranno chiamati a lottare per un campionato ambizioso sotto la guida di Ignazio Abate.

IL MORSO DELLA VESPA ESTIVO. Il bomber viene dalla Romania. Si lavora per il terzino destro

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Benvenuti alla nuova puntata della rubrica estiva sul Mondo gialloblu della Juve Stabia.La Juve Stabia è attiva sul mercato con l’importante arrivo di De Pieri dall’Inter nel ritiro di Castel di Sangro e l’imminente prestito di Burnete dal Lecce, mentre si posiziona in pole per Magni, terzino destro del Milan Futuro: sembra essere stata superata la concorrenza del Catanzaro.

Nonostante abbia perso Caprini, il club sta rafforzando anche il settore giovanile grazie a una collaborazione con il Napoli.Sul campo, la squadra ha disputato la sua seconda amichevole stagionale, vincendo 6-0 contro il Castel Di Sangro, bissando le reti con cui alla prima uscita la squadra stabiese aveva battuto l’Alfadena.

Il DS Lovisa ha sottolineato l’importanza della mentalità.

L’AZZURRO PENSIERO ESTIVO: Stecca all’esordio con l’Arezzo. Per il portiere sembra cosa fatta

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Benvenuti al consueto appuntamento settimanale su quello che accade nel Mondo azzurro del Napoli durante questa Estate.Il Napoli è al centro di intense trattative di calciomercato, con particolare attenzione su Grealish, per il quale il club sta facendo sul serio nonostante uno scoglio nella negoziazione e la contestuale valutazione di altri quattro profili come ali.

La situazione per Ndoye si è complicata, con un rilancio del Napoli a 40 milioni e una controproposta del Bologna, spingendo il DS Manna a considerare diverse alternative.Si avvicina invece l’arrivo di Milinkovic-Savic, con Mediaset che annuncia l’organizzazione delle visite mediche.

Riguardo a Lookman, De Laurentiis non si è tirato indietro anche perché sembra esserci un’idea tattica di Conte per inserire negli 11 il nigeriano.Intanto, il nuovo acquisto Lang ha già mostrato le sue abilità nel primo allenamento con la squadra.

Sul fronte del campo, il Napoli ha disputato la sua prima amichevole stagionale, perdendo 2-0 contro l’Arezzo.La prestazione è stata giudicata deludente, con la squadra che ha risentito della fatica del duro lavoro di preparazione.

Juve Stabia, il ritorno a Castellammare prevede subito un test con il Gladiator al Menti ma a porte chiuse

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Prosegue il programma di avvicinamento della Juve Stabia alla prossima stagione sportiva.La società ha comunicato ufficialmente che nella mattinata di venerdì 25 luglio, con inizio alle ore 10:30, si terrà un allenamento congiunto con il Gladiator 1924.

Il test si svolgerà presso lo stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia.L’evento, tuttavia, si terrà rigorosamente a porte chiuse.

Come specificato dalla stessa società stabiese, la decisione è motivata dalla necessità di garantire la sicurezza e il corretto svolgimento dei lavori di ristrutturazione che attualmente interessano l’impianto. “Non sarà possibile per nessun motivo poter assistere all’allenamento congiunto”, sottolinea la nota del club, per evitare qualsiasi interferenza con le operazioni in corso e per tutelare l’incolumità pubblica.Questo test rappresenta un’altra tappa importante nel precampionato delle Vespe, che si apprestano ad affrontare il campionato di Serie B.

Sarà un’occasione per mister Abate di valutare ancora una volta i progressi del gruppo, testare nuovi schemi e l’intesa tra i giocatori, vecchi e nuovi, che compongono la rosa.Dall’altra parte, il Gladiator 1924, club storico del panorama calcistico campano, si prepara ad affrontare il campionato di Eccellenza dopo la retrocessione dalla Serie D.

L’allenamento con una squadra di categoria superiore come la Juve Stabia costituirà un banco di prova significativo e uno stimolo per la formazione nerazzurra in vista dei propri impegni ufficiali.I tifosi stabiesi dovranno quindi attendere le prossime occasioni per poter vedere all’opera i propri beniamini, nella speranza che i lavori al “Menti” possano procedere speditamente e restituire alla città e alla squadra un impianto rinnovato e ancora più accogliente per le sfide future.

Napoli, Grealish e Chiesa come alternativa a Ndoye, Nusa sullo sfondo

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Jack Grealish

Jack Grealish sarebbe stato proposto al Napoli, l’esterno inglese è fuori dal progetto al Manchester City di Pep Guardiola e si sta allenando in solitaria sulla Costiera Amalfitana.Grealish riformerebbe la coppia con De Bruyne ed è anche per questo che gradirebbe la meta.

Ci sono più fattori che rendono l’operazione difficile:

  1. La valutazione del Manchester City: I citizens valutano l’esterno 30 milioni di euro,
  2. L’età del calciatore: Il 10 settembre Jack Grealish compierà 30 anni, la carta d’identità pesa e non poco.
  3. Lo stipendio del calciatore: Grealish guadagna 15.6 milioni di sterline all’anno, circa 18 milioni di euro.

Per far si che l’operazione si inizi ad intavolare, il City, forte di un contratto col calciatore a scadenza nel 2027, deve abbassare le proprie pretese ed inoltre il calciatore deve tagliarsi nettamente lo stipendio.

Federico Chiesa

Il Napoli, anche quest’anno, segue da vicino Federico Chiesa in uscita dal Liverpool.Il figlio d’arte è fuori progetto e non è mai entrato nelle gerarchie di Slot, anzi, lo scorso anno è stato impiegato anche nella primavera dei Reds.

Chiesa gradirebbe un ritorno in Italia per rilanciarsi e conquistare la convocazione in Nazionale in vista dell’imminente mondiale.Chiesa guadagna 7.5 milioni di euro all’anno, cifra alla quale di può lavorare per abbassare l’ingaggio.

L’accordo col Liverpool potrebbe non essere un problema, gli inglesi valutano il calciatore circa 15 milioni di euro.

Antonio Nusa

Nome caldo ad inizio giugno, pista che poi si è raffreddata per via delle richieste del Lipsia, può giocare sia a sinistra e sia a destra, Antonio Nusa potrebbe essere il profilo per questo Napoli.

20 anni, il giovane talento norvegese è valutato 35 milioni di euro dal RB Lipsia, valutazione ritenuta eccessiva dagli Azzurri, che lo valutano circa 25 milioni di euro.

Altri rumor sull’esterno

Gli altri nomi sulla lista del Napoli sono Lookman e Zaccagni.

Ademola Lookman

Potrebbe essere il profilo ideale, la sua duttilità lo rende molto appetibile ed in più ha il vantaggio di conoscere già benissimo il nostro campionato.L’Atalanta lo valuta 40 milioni di euro e da quella cifra sembra non intenzionata a smuoversi.

Il calciatore ha un’intesa con l’Inter che gli offrirebbe 5 milioni di euro l’anno.Il Napoli ha superato l’offerta dell’Inter, spingendosi a 6 milioni di euro, ma l’operazione resta molto difficile.

Mattia Zaccagni

Anche per Zaccagni pesa la carta d’identità, anche lui 30 anni e oltre a questo, sembra molto blindato dalla Lazio che lo reputa incedibile.

Napoli, si tratta per Miretti

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Il Napoli continua a lavorare sul mercato.C’è infatti un nome nuovo per il centrocampo ed è quello di Fabio Miretti, centrocampista classe 2003 di proprietà della Juventus.Secondo Gianluca Di Marzio, il Napoli è al lavoro con i bianconeri per trovare l’accordo sulla base di un prestito con obbligo di riscatto, con la cifra che va fra i 10 e i 15 milioni di euro.Al giocatore, invece, il Napoli – sempre secondo quanto riportato da Di Marzo – sarebbe pronto a offrire 4 anni da 1.5 milioni di euro a stagione.

I numeri di Miretti

Di proprietà della Juventus, nel corso della scorsa annata Miretti ha giocato con la maglia del Genoa (chiaramente in prestito).

Per lui 26 partite disputate con 3 gol realizzati.Potrebbe essere il giocatore che possa far al caso del Napoli per arricchire il centrocampo, in cui a inizio mercato è arrivato Kevin De Bruyne.

Porto di Catania: completato il restyling del Molo 25, il traffico crocieristico guarda al futuro

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Il porto di Catania fa un ulteriore passo avanti nel suo sviluppo infrastrutturale e si attrezza per accogliere sempre più crociere. È stato infatti ultimato il restyling del Molo 25, ora in grado di ospitare le più grandi e moderne navi da crociera grazie a un intervento strategico legato al progetto di rifacimento della diga foranea.

Lunga 405 metri, con un fondale minimo di 9 metri, la nuova banchina garantisce l’approdo sicuro delle imponenti imbarcazioni. Completano l’opera 7.000 metri quadrati di area di sosta, dedicati alla logistica di terra e all’accoglienza dei pullman turistici. L’intervento rappresenta un tassello importante nell’ambito della crescita del traffico crocieristico coordinato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia orientale, presieduta dall’ing. Francesco Di Sarcina.

“Si tratta di un intervento assolutamente indispensabile per rendere la banchina efficiente e conforme agli standard attuali – ha dichiarato Di Sarcina –. Abbiamo ripristinato il ciglio, ricertificato tutte le bitte, risistemato i parabordi e soprattutto livellato il fondale, che a causa dello spostamento di sabbia e massi non era più adeguato. Ora sarà fondamentale mantenerlo in queste condizioni, con interventi periodici per monitorare eventuali nuovi dislivelli”.

Al momento le navi da crociera attraccano allo sporgente centrale – la banchina più lunga del porto – dove è prevista anche la costruzione della nuova stazione marittima. Con il Molo 25 ora operativo, il porto si dota quindi di tre banchine dedicate alle crociere, pronte ad accogliere simultaneamente più navi.

“È un molo con specifiche tecniche di eccellenza – ha evidenziato Raffaella Del Prete, general manager di GPH Italian Cruise Port, società che gestisce il terminal crocieristico di Catania –. La possibilità di ormeggiare più unità contemporaneamente rappresenta un salto di qualità nella gestione dei flussi turistici e nell’accoglienza delle nuove generazioni di navi. L’infrastruttura ottimizza anche la logistica terrestre, migliorando il coordinamento con i vettori e consolidando la vocazione del porto catanese come destinazione di punta nel Mediterraneo”.

La conclusione dei lavori lungo il lato della diga foranea è prevista per l’inizio del 2026, quando verranno rimosse anche le impalcature attualmente presenti. Ma l’infrastruttura è già attiva e, come sottolinea Del Prete, sta generando un impatto operativo significativo, aumentando la capacità di accoglienza e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo previsti entro il 2027.

Mariella Musso – Giornalista pubblicista / Vivicentro

TAORMINA OSPITA LA RESIDENZA ARTISTICA E CINEMATOGRAFICA “DALL’IDEA AL TITOLO DI CODA”

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Dal 20 al 29 luglio, formazione e produzione audiovisiva con Timèle Art APS. In lavorazione il nuovo cortometraggio “Eclissi”

È iniziata a Taormina la residenza artistica e cinematografica “Dall’Idea al Titolo di Coda”, un progetto di alta formazione e produzione audiovisiva ideato da Timèle Art APS, associazione cinematografica con sede nella città siciliana. La residenza si svolge dal 20 al 29 luglio 2025 e coinvolge aspiranti attori, registi e sceneggiatori provenienti da tutta Italia, affiancati da professionisti del settore.

Lunedì 21 luglio, nella suggestiva cornice della Sala dell’Archivio Storico del Comune di Taormina, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione alla presenza degli assessori Giuseppe Sterrantino, Mario Quattrocchi e Antonio Lo Monaco. A illustrare la visione e gli obiettivi del progetto è stata Manuela Miscioscia, in arte Athena, presidente di Timèle Art APS e produttrice cinematografica, che ha sottolineato l’impegno nella diffusione dell’arte cinematografica come veicolo di inclusione sociale, consapevolezza culturale e sviluppo creativo.

La residenza propone un percorso che parte da una semplice idea narrativa per arrivare alla realizzazione di un vero e proprio cortometraggio, destinato al circuito dei festival internazionali. Dopo il successo del corto “Carillon”, realizzato nel 2024 in Toscana e già vincitore di premi in festival di prestigio come il London International Filmmakers Festival e il Los Angeles Movie & Music Video Awards, quest’anno il nuovo progetto in lavorazione è “Eclissi”, scritto da Gualtiero Serafini in collaborazione con Athena. Il film affronta il tema della cecità supportata dall’intelligenza artificiale, con le riprese ambientate tra il Palazzo Duchi di Santo Stefano e la Biblioteca Comunale di Taormina.

Il cast artistico e tecnico vanta nomi di grande esperienza: tra questi il direttore della fotografia Alessandro Cappello, lo scenografo Dario Grasso, il fonico Mirko Piccari, l’acting coach Simone Precoma, il compositore M° Emiliano Imondi e il montatore Claudio Marziali. Guest star dell’edizione 2025 è il noto attore siciliano Bruno Torrisi, protagonista di diverse produzioni cinematografiche e televisive.

Il progetto è seguito nella comunicazione da Vilma De Lazzari, vicepresidente dell’associazione e presidente della Pro Loco di Trappitello – Porta dell’Alcantara APS. Il supporto legale e amministrativo è curato dall’avv. Enrico Maria Buda, tesoriere dell’associazione. Un ringraziamento speciale va al canale Furetti Gamer e al suo rappresentante NECO, per il supporto mediatico.

Commovente il ricordo dedicato a Raffaella Fiumi, artista e socia fondatrice di Timèle Art, recentemente scomparsa, a cui era dedicato il corto “Carillon”.

Un’esperienza formativa e produttiva che pone Taormina al centro della scena culturale, valorizzando giovani talenti, professionalità consolidate e una visione del cinema come arte dell’anima.

Mariella Musso – Giornalista pubblicista/Vivicentro

“Male” la prima per il Napoli: sconfitta per 0-2 in amichevole contro l’Arezzo

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Il Napoli di mister Antonio Conte ieri è sceso in campo per la prima volta in stagione in un match amichevole tenutosi presso Dimaro, la sede del ritiro estivo azzurro.La prima sfida amichevole ha visto i partenopei cadere ai piedi dell’Arezzo, club di Serie C che si è imposto per 0-2 al termine dei 90′.

Non c’è da preoccuparsi: con una preparazione fisica estremamente sollecitante (classica delle squadre gestite dal salentino) e con nuovi schemi di gioco in fase di collaudo, non è il risultato che conta, bensì la sperimentazione di nuovi giocatori e di nuove idee tattiche che possano preparare al meglio i Campioni d’Italia in vista della prossima stagione.

Tra volti nuovi e vecchie conoscenze: gli impatti al match

Sul terreno di gioco si sono visti per la prima volta tanti nuovi acquisti: sin dal 1′ sono scesi in campo Luca Marianucci, Lorenzo Lucca, Noa Lang e Kevin de Bruyne, il giocatore più blasonato dell’estate.Nella seconda frazione c’è stato spazio anche per Sam Beukema, arrivato in ritiro in ritardo.

Il loro impatto non è stato così positivo in termini di rendimento: salvo il difensore ex Empoli (autore di una partita fortemente grintosa e positiva), l’attaccante italiano non è al top della forma ed è risultato poco lucido, al pari del fuoriclasse belga.Su di lui, però, c’è da fare un appunto: King Kevin è già il fulcro del gioco partenopeo.

La maggioranza delle azioni passa dalle sue parti ed è riuscito a farsi vedere pericolosamente in due occasioni.Per quanto riguarda l’olandese, invece, esordio non memorabile, visto il rigore causato per il vantaggio aretino.

Ottime impressioni da parte di due giocatori rientrati dai prestiti, volti noti in casa Napoli: Zanoli (impiegato in posizione offensiva) e Vergara sono stati tra i più positivi sul rettangolo verde.Che questa pre-season possa cambiare il loro destino?

Il laterale destro potrebbe rimanere da vice-Di Lorenzo (e in questo caso il colpo Juanlu Sanchez dal Siviglia salterebbe), mentre il centrocampista potrebbe partire nuovamente in prestito ma il suo agente, Mario Giuffredi, ha lasciato intendere che sono in corso altre valutazioni su di lui come ipotetico sesto/settimo centrocampista dello scacchiere, da vero e proprio jolly.

I prossimi programmi del Napoli

I giocatori sono molto provati e stanchi, ma consapevoli che il lavoro è estremamente necessario per affrontare al meglio una stagione che si prospetta ancora più impegnativa.Ora c’è attesa per il secondo (e ultimo) impegno in Trentino-Alto Adige: il 26 agosto ci sarà uno scontro tutto meridionale contro il Catanzaro, club di Serie B reduce da un’ottima stagione culminata con i playoff.

Poi, testa a Castel di Sangro: i giocatori svolgeranno la seconda parte della preparazione in Abruzzo.Mister Conte spera di abbracciare altri nuovi elementi e di prepararli fisicamente e psicologicamente.

Napoli, si sblocca l’affare Vanja Milinkovic-Savic, al Torino Ngonge

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Sembrava fatta già negli scorsi giorni, ma poi c’è stato un rallentamento, oggi invece è prevista la chiusura per Milinkovic-Savic al Napoli e Ngonge al Torino.I due affari sono trattative separate e non dipendono l’una dall’altra.

Ngonge al Torino

Cyril Ngonge va al Torino in prestito, con eventuale diritto di riscatto fissato a 18 milioni di euro.

L’esterno belga, dopo aver collezionato 18 presenze la passata stagione, di cui quasi tutte da subentrato, lascia Napoli in cerca di titolarità e soprattutto, libera uno slot sulla fascia destra.

Milinkovic-Savic al Napoli

Vanija Milinkovic-Savic arriva al Napoli per alzare l’asticella e per aumentare la competizione tra i pali.La clausola rescissoria era fissata a 18 milioni di euro, ma il Napoli ha deciso di non pagarla e dilazionare i pagamenti, arrivando però ad un totale di 22 milioni di euro.

La scorsa stagione, il portiere serbo ha collezionato 10 cleen-sheet e 42 gol subiti in 37 presenze.Il numero più importante lo si trova alla voce “rigori parati”, ben 4 in questa stagione.

Di fatti il Napoli si assicura i due para-rigori della passata stagione con Milinkovic primo a 4 e Meret secondo a 2.

Juve Stabia, panchine girevoli: L’eredità gialloblù nel calcio italiano

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Il mondo del calcio si muove, e con esso le panchine, pronte ad accogliere volti noti e carriere storiche.In questo valzer di allenatori, diversi ex protagonisti della Juve Stabia si apprestano a vivere nuove avventure, portando con sé l’eredità e l’esperienza accumulate ai piedi del Faito.

Un filo rosso lega il passato gialloblù al presente di diverse squadre, in un racconto di passione, dedizione e, in alcuni casi, di ritorno alle origini.

Un Quarto di Secolo Dopo: Di Costanzo Torna a Palma Campania

A venticinque anni di distanza, Nello Di Costanzo torna sulla panchina della Palmese.L’esperto tecnico, che con le Vespe ha un doppio legame, prima da calciatore e poi da allenatore nella stagione 2004-2005 in Serie C2, ha accettato la sfida di guidare nuovamente il club rossonero, confermando un legame mai sopito con il calcio campano.

Pezzella, da Eroe del Passato a Guida per il Manfredonia

Dall’eroismo sul campo alla guida tecnica, il passo può essere breve e denso di significato. Luigi Pezzella, figura la cui storia si intreccia indissolubilmente con quella della Juve Stabia, è il nuovo allenatore del Manfredonia.

Per i tifosi stabiesi, il suo nome evoca un ricordo dolcissimo e quasi leggendario: la rete indimenticabile proprio contro il Manfredonia, in un’infuocata sfida che i supporter ricordano datata 19 giugno.Un segno del destino che ora lo porta a guidare proprio i colori che un tempo trafisse da avversario, in un affascinante incrocio di carriere.

Colavitto: dal Legame con Fiore al Timone del Giugliano

Un’altra figura legata alla storia della Juve Stabia è Gianluca Colavitto.

Membro della squadra nei primi anni ’90, durante la presidenza dello storico Roberto Fiore, Colavitto è ora al timone del Giugliano.La sua carriera da allenatore lo ha portato a scalare diverse categorie, sempre con la stessa grinta e attaccamento alla maglia che lo hanno contraddistinto da calciatore.

La sua esperienza e la profonda conoscenza del calcio campano lo rendono un profilo ideale per la panchina gialloblù, in un cammino che lo vede ancora protagonista nel calcio che conta, con la sua inconfondibile impronta stabiese.

Pochesci, Marra, Campilongo: Altri Volti Gialloblù in Panchina

Il viaggio tra le panchine degli ex Vespe prosegue con Sandro Pochesci.Personaggio eclettico e schietto, anche lui con un recente passato sulla panchina stabiese nella stagione 2022-2023, è il nuovo allenatore de L’Aquila, pronto a portare la sua verve nel campionato di Serie D.

La Sicilia, invece, accoglie Salvatore Marra.Eroe, insieme al portiere Amedeo Petrazzuolo, della drammatica salvezza ottenuta nello spareggio playout di Acireale nel 2006, un traguardo che i tifosi stabiesi non dimenticano, Marra è stato nominato nuovo allenatore dell’Igea Virtus.

Un incarico che lo riporta in terra siciliana, teatro di quelle antiche gesta.Infine, Salvatore Campilongo, un altro pezzo di storia gialloblù, continua la sua avventura da allenatore a Nocera Inferiore.

L’ex attaccante, che proprio con la Juve Stabia iniziò la sua carriera da calciatore alla fine degli anni ’70 prima di spiccare il volo verso piazze come la Lazio, siederà ancora sulla panchina della Nocerina.Il club rossonero ha confermato Campilongo anche per il prossimo campionato, testimonianza della fiducia nelle sue capacità e nel suo progetto tecnico.

Il calcio, si sa, è fatto di ritorni e nuove sfide.E in questa stagione, le panchine italiane vedranno brillare ancora una volta tanti protagonisti del passato della Juve Stabia, pronti a scrivere nuovi capitoli delle loro carriere, portando con sé un pezzo indelebile della gloriosa storia delle Vespe.