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Castellammare di Stabia
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“Docenti per Gaza” in sciopero per la questione palestinese a Castellammare

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Un gruppo di docenti provenienti da vari istituti scolastici di Castellammare di Stabia e Gragnano ha organizzato un momento di riflessione e protesta a sostegno del popolo palestinese a Gaza.L’iniziativa, che ha avuto luogo dinanzi la Cassarmonica del Lungomare della cittadina stabiese, ha visto la partecipazione di insegnanti che hanno scelto di scioperare per manifestare il loro dissenso contro il genocidio in corso.

Il momento di riflessione, pacifico e solenne, è stato caratterizzato da un forte valore simbolico.I docenti si sono riuniti esponendo uno striscione con la scritta “Docenti per Gaza”, affiancato dalle bandiere della Palestina e della pace.

Questa scelta ha sottolineato il loro duplice messaggio: la solidarietà verso le vittime del conflitto e l’invocazione di una soluzione pacifica.Durante l’incontro, sono state lette le motivazioni che hanno spinto gli insegnanti a un gesto così forte, che va oltre la tradizionale attività sindacale.

Le parole hanno evidenziato la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica su una tragedia umanitaria percepita come inaccettabile.Il momento più toccante è stato la lettura di alcune poesie di poeti palestinesi, che hanno dato voce al dolore e alla speranza di un popolo sofferente.

Per immortalare il loro impegno e dare un segno tangibile alla comunità, i docenti hanno scattato una foto di gruppo anche di fronte al municipio, trasformando il luogo istituzionale in uno scenario per la loro protesta etica.L’azione dei docenti di Castellammare e Gragnano rappresenta un esempio di come la scuola e i suoi protagonisti possano diventare veicoli di coscienza civile e di solidarietà internazionale, ribadendo il ruolo educativo del docente non solo nelle aule, ma anche nella società.

Juve Stabia, Raffaele Auriemma coordinatore di supporto all’area comunicazione, marketing e media delle Vespe

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Con una mossa strategica volta a potenziare la propria struttura manageriale, la società gialloblè ha ufficializzato l’ingresso di Raffaele Auriemma nella famiglia delle Vespe.Questa nuova figura avrà il compito di supervisionare e coordinare le attività cruciali legate all’immagine e alla promozione del club, un settore sempre più determinante nel calcio moderno.

La scelta di affidarsi a un profilo di alto livello come quello di Raffaele Auriemma testimonia la volontà della dirigenza di accrescere ulteriormente la visibilità e il brand della Juve Stabia, consolidando il rapporto con i tifosi e i partner commerciali.La sua “comprovata esperienza e forte riconoscibilità” saranno fondamentali per sviluppare nuove sinergie e strategie innovative in ambito comunicativo e di marketing.

La società, nel dare il benvenuto ufficiale al nuovo dirigente, ha espresso i migliori auguri di buon lavoro al Dottor Auriemma, confidando che il suo contributo possa essere un valore aggiunto per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del club.

Savoia Calcio, vittoria convincente: poker al Paternò in un Giraud finalmente pieno di tifosi. La fotogallery

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In una giornata storica che ha segnato il ritorno del pubblico sugli spalti dello stadio Giraud dopo tre anni e mezzo, il Savoia ha regalato ai suoi tifosi una prestazione maiuscola, travolgendo il Paternò con un sonoro 4-1 nella gara valida per il campionato di Serie D 2025-2026.Una vittoria rotonda e dominante per i bianchi di casa, che dopo un avvio incerto hanno preso in mano le redini del gioco, ribaltando lo svantaggio iniziale e dilagando nella ripresa.

La cronaca della partita

Contrariamente a quanto il risultato finale potrebbe suggerire, sono stati gli ospiti siciliani a sbloccare per primi il punteggio.Al 34′ del primo tempo, un’azione ben orchestrata ha portato Boulahia a insaccare alle spalle dell’incolpevole De Lorenzo, capitalizzando al meglio un invitante passaggio di Jungling e gelando momentaneamente l’entusiasmo dei tifosi di casa.La reazione del Savoia, tuttavia, non si è fatta attendere.Pochi minuti più tardi, i padroni di casa hanno trovato la via del pareggio: sugli sviluppi di una mischia in area di rigore, il più lesto di tutti è stato Umbaca, che ha sfruttato l’occasione per battere Branduani e ristabilire l’equilibrio.

Savoia Calcio, vittoria convincente: poker al Paternò in un Giraud finalmente pieno di tifosi. La fotogallery
Umbaca porta in parità il Savoia

Sul finire della prima frazione, Munoz ha sfiorato il raddoppio, un chiaro segnale di come l’inerzia della partita stesse ormai virando a favore dei bianchi.

È nella ripresa che il dominio del Savoia si è concretizzato in maniera inequivocabile.All’ottavo minuto, una magistrale punizione di Munoz ha disegnato una traiettoria imprendibile per il portiere avversario, portando in vantaggio i padroni di casa e scatenando la gioia del Giraud.

La punizione di Munoz, è 2 a 1

Il Paternò ha accusato il colpo e non è più riuscito a riorganizzarsi, sopraffatto da un Savoia in pieno controllo del campo.Al 38′ è arrivato il tris, ancora con un ispiratissimo Umbaca, abile a sfruttare uno sbandamento della difesa ospite per siglare la sua doppietta personale e chiudere virtualmente i conti.Nel pieno del recupero, la festa del Savoia si è completata.

Un fallo di mano di un difensore siciliano in area ha indotto il direttore di gara a concedere il calcio di rigore.Dal dischetto si è presentato Favetta, che con freddezza ha trasformato il penalty, fissando il risultato sul definitivo 4-1.

Favetta dal dischetto sigla il 4 a 1

Una vittoria schiacciante e convincente che proietta il Savoia nelle zone alte della classifica e che assume un valore ancora più speciale per essere coincisa con il tanto atteso ritorno del calore e della passione del pubblico del Giraud.

IL TABELLINO

Savoia (3-4-2-1): De Lorenzo ‘07 – Forte (85’ Frasson ), Checa, Cadili – Schiavi , Sellaf ‘05 (46’ Pisacane ‘06), Ledesma, Piccolo ‘06 (46’ Fiasco ‘05) – Munoz (64’ Meola 5), Umbaca (88’ Bitonto ‘06 ) – Favetta

A disposizione: Sciammarella ‘06, Borrelli ‘06, Rioda ‘06, Esposito ‘07

Allenatore: Catalano

Paternò (4-3-3): Branduani – Di Fazio ’06, Ursino ‘07, Fernandez, Virgillito ‘05 (45’ Capuana ‘05 – 71’ Kouassi) – Marchetti, D’Aloia, Jungling (56’ Lucca ‘07) – Ambrogio ‘06 (50’ Gachangi), Boulahia, Golfo (60 Camara)

A disposizione: Lucateli, Aussi Koffi, Rizza ‘08, Piedra

Allenatore: Corapi

Arbitro: Spagnoli di Tivoli

Assistenti: Agostino di Roma 1 e Ceraulo di Roma 2

Reti: 34’ Boulahia, 36’ Umbaca, 53’ Munoz, 83’ Umbaca, 91’ Favetta (rig.)

Ammoniti: 15’ Sellaf, 24’ Fernandez, 79’ Marchetti

Recupero: 1’ pt, 4’ st

GUARDA LA NOSTRA FOTOGALLERY (foto di Antonio Toscano)

Juve Stabia, Omar Correia incanta e trascina le Vespe. I tifosi si godono il nuovo acquisto targato Lovisa

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La Juve Stabia ha trovato il suo nuovo gioiello.Omar Correia, il centrocampista francese classe 2000, si è imposto come un leader silenzioso e un faro luminoso nel cuore del gioco delle Vespe, conquistando i tifosi con due prestazioni che ne hanno già fatto un loro beniamino.

Dopo una superba prestazione all’esordio nel pareggio a reti bianche contro la Reggiana, dove ha mostrato solidità e visione di gioco, Correia si è confermato un centrocampista totale nella difficile trasferta di La Spezia.Qui ha incantato con una prestazione maiuscola, contribuendo in modo determinante alla vittoria per 3-1 della squadra di Ignazio Abate.

Fiore all’occhiello del mercato estivo targato dal direttore sportivo Matteo Lovisa, il giovane talento ha illuminato il campo con la sua visione di gioco, la sua grinta e una lucidità degna di un veterano.La ciliegina sulla torta è arrivata subito, dopo 63 secondi di gioco, quando Correia ha raccolto un pallone in area e, con un tiro potente e preciso, ha insaccato il gol del momentaneo vantaggio che ha messo in discesa la partita per le Vespe.

Una rete che non è stata un lampo isolato, ma la sublimazione di una partita giocata con intensità e intelligenza.Correia ha corso, lottato, smistato palloni e recuperato, dimostrando di essere un vero e proprio tuttocampista.

Dalle trame offensive alla diga difensiva, il centrocampista è apparso ovunque, un motore inesauribile che fa girare tutta la squadra.L’entusiasmo dei tifosi è alle stelle: l’acquisto di Correia, fortemente voluto dal direttore sportivo Lovisa che ha lavorato a lungo per portarlo a Castellammare, si sta rivelando un vero e proprio colpo da maestro.

Un investimento che sta già pagando dividendi in campo e che accende le fantasie e le speranze di una stagione da protagonisti.Con un centrocampo di tale spessore, la Juve Stabia può davvero puntare alle permanenza in categoria e forse anche di più.

Juve Stabia, una vittoria a La Spezia che rende felici ma che invita anche a tanto equilibrio nei giudizi

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Tredici anni dopo, il boato dei tifosi gialloblù torna a risuonare al Picco.La Juve Stabia sbanca il campo dello Spezia con una prestazione di carattere, cuore e grande maturità, portando a casa tre punti che pesano molto più di un semplice aggiornamento di classifica.

Un 3-1 netto, meritato, che zittisce un avversario di valore e, soprattutto, deve servire da bussola per il futuro: né scarsi prima, né fenomeni ora.La partita, la prima vittoria in questo campionato di Serie B per gli uomini di Ignazio Abate, ha mostrato tutto il meglio del calcio: grinta, determinazione e un’incrollabile fiducia nei propri mezzi.

Le Vespe tornano a Castellammare di Stabia con un successo maiuscolo, frutto di una gara preparata alla perfezione e giocata con l’intensità di chi non vuole lasciare nulla al caso.

Una partita dominata con carattere

Non è stata una passeggiata.Lo Spezia di Luca D’Angelo ha risposto colpo su colpo, ma la Juve Stabia ha saputo reggere l’urto, mostrando una difesa granitica e una capacità di ripartire che ha messo in crisi più volte i padroni di casa. È stata una battaglia vinta in ogni zona del campo, un segnale di forza impressionante.

Il gol che ha sbloccato la partita è arrivato quasi subito, dopo 63 secondi, un premio per una squadra che nelle prime uscite aveva raccolto meno di quanto seminato.A sbloccarla ci ha pensato Correia, ma è stata la rete del raddoppio, al 19′, a raccontare la storia di questa settimana: a segnare è stato Lorenzo Carissoni, uno dei più bersagliati dalle critiche dopo le prime gare non semplici.

Un gol che sa di rivincita personale e di risposta sul campo, l’unico luogo che conta.Il momento chiave della gara, che racchiude l’essenza di questa squadra, si è vissuto a cavallo dell’ora di gioco.

Lo Spezia ha accorciato le distanze al 59′ con Soleri, provando a riaprire la partita e a infiammare il Picco.Ma questa Juve Stabia non trema.

Neanche il tempo di esultare e, due minuti dopo, Leonardo Candellone ha ristabilito le distanze con un gol da attaccante vero, zittendo le speranze liguri e dimostrando la maturità di un gruppo che sa soffrire e colpire.Nel finale, le Vespe hanno anche sfiorato il poker, a testimonianza di un dominio mai in discussione.

Un invito ad una parte della tifoseria: Equilibrio e sostegno devono essere la vera forza dell’ambiente

Il fischio finale ha scatenato la gioia incontenibile dei tifosi al seguito, eroi di una trasferta lunga e complessa.

Questa è la Juve Stabia che tutti vogliono vedere: una squadra che non si arrende mai, che lotta su ogni pallone e si impone anche sui campi più difficili.Tuttavia, proprio sull’onda di questo entusiasmo, è necessario un richiamo alla lucidità.

Questa vittoria esaltante non deve cancellare le sentenze premature espresse da una parte della tifoseria dopo un avvio di campionato senza vittorie, ma anche senza sconfitte (esclusa quella di Coppa Italia contro il Lecce).La squadra non era un insieme di brocchi prima, pur avendo prodotto un ottimo gioco senza trovare il risultato pieno, e non è una schiacciasassi ora.

L’allenatore non era inesperto e inadeguato prima e ora uno stratega.Le parole del Direttore Sportivo Matteo Lovisa in settimana avevano richiamato un concetto fondamentale: l’equilibrio.

Un principio che vale per la società, per la squadra e deve valere anche per la piazza.Le sconfitte nel corso di un campionato difficile come la Serie B arriveranno, si spera il più tardi possibile.

Sarà in quei momenti che si vedrà la vera forza di Castellammare.Come ha sottolineato il DS, non bisogna trasformare i pareggi in sconfitte, vivendo ogni punto guadagnato come un passo verso l’obiettivo che resta la permanenza in categoria.

Questa vittoria è un’iniezione di fiducia fondamentale.Ora i ragazzi di mister Abate si godono il meritato successo, con gli occhi già puntati alla prossima trasferta di Catanzaro per un’altra partita dall’alto tasso di difficoltà.

La strada è tracciata e passa per l’impegno, la dedizione e un ambiente unito, capace di sostenere la squadra con la stessa forza, sia nelle vittorie esaltanti come quella di La Spezia, sia nei momenti che inevitabilmente richiederanno pazienza e fiducia.

Formula Uno, GP Azerbaijan 2025: le pagelle di Carlo Ametrano

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Max Verstappen non si ferma.L’olandese è tornato e vince la seconda gara consecutiva.

A Baku il pilota Red Bull chiude davanti a George Russell e alla Williams di Carlos Sainz.Norris 7°, a muro invece il leader del Mondiale Piastri. 8° Leclerc, 9° Hamilton.Oggi abbiamo ascoltato per la nostra rubrica “Un voto per la Formula Uno” lo scrittore stabiese Carlo Ametrano, autore del libro “Ayrton… per sempre nel cuore” e grande appassionato di Formula Uno.Con lo scrittore è stato fatto il punto sul Gran Premio svolto ieri a Baku.

Pubblichiamo l’estratto dell’intervista telefonica

Ciao Carlo, prima di iniziare con il pagellone ti chiediamo una considerazione sulla gara.

“Max è tornato!Verstappen ha intrapreso la strada di una volta.Seconda vittoria consecutiva.Potrebbe riaprirsi uno spiraglio.

Piastri è andato a muro, ma Norris non ne ha approfittato.Il Mondiale resta sempre molto aperto, ma nelle mani dei due McLaren”.

Primo posto per la Red Bull di Verstappen.

Voto?

“Un marziano!Che cosa vogliamo dirgli?Voto 10 e lode”.

Seconda piazza per George Russell.Voto?

“Un secondo posto fondamentale, che ha permesso alla Mercedes di superare la Ferrari nella classifica Costruttori.

Voto 9.5″.

Terzo posto per uno straordinario Sainz!Che ne pensi?

“Che prestazione!Meraviglioso, a podio con la Williams.Voto 9.5”.

Quarta piazza per la Mercedes di Antonelli, bravo!

Voto?

“Ha fatto il suo, molto bene.Voto 7.5”.

Quinto invece Lawson!

Che ne pensi?

“Non era facile andare a punti, lo davano già da parecchio per spacciato.Invece continua a non mollare, bene.

Voto 7″.

Sesta piazza per Tsunoda su Red Bull.Come valuti la sua gara?

“Grande Yuki.Quando gli dai una macchina può fare bene, è un pilota forte.Voto 7”.

Che mi dici della prova e della settima posizione di Norris?

“Non ha approfittato dell’errore del compagno di squadra.

Voto 6″.

Veniamo alla Ferrari: Hamilton 8°, voto?

“Cosa vogliamo dire?Mettiamo lo stesso voto sia a lui che a Leclerc, a tutta la Ferrari.Stanno facendo ridere un mondo intero.Voto sotto zero”.

Stesso discorso per Leclerc?

“Sì.

Stesso discorso e soprattutto stesso voto fatto per Hamilton”.

Cosa mi dici invece della decima piazza Hadjar?

“Un punto che fa bene a lui e al team.Voto 6”.

Carlo noi ti facciamo i complimenti e ti ringraziamo dando appuntamento con il pagellone con il GP di Singapore, in programma tra due settimane.

Per salutarci ci vuoi aggiornare sui tuoi appuntamenti?

“Sono stati mesi incredibili!Come ultima esperienza sono stato al Minardi Day, davvero un’esperienza pazzesca che ho avuto il modo di vivere con il team del Senna Day, che ringrazio come sempre per avermi accompagnato in maniera impeccabile per tutta questa lunga stagione.Prima ancora sono stato a Roma al grandissimo evento all’Orgoglio Motoristico Romano, organizzato come sempre benissimo dal presidente Stefano Pandolfi.Sono stato anche a Imola, dove ho visto il GP!

Una bellissima esperienza e soprattutto un’altra bella pagina chiusa.Siamo reduci inoltre anche dal fantastico Senna Day!Davvero grandioso, è stato un evento eccezionale alle Cantine Zuffa.Un grazie ai tanti che sono venuti, tra cui una tv brasiliana, e che hanno passato con noi questa splendida serata.

Per me è un sogno essere l’organizzatore di questo evento.Ci tenevo a ringraziare Odeon tv con Filippo Gherardi, Martina Renna e Federica Afflitto per avermi confermato per questa nuova stagione di F1″.

Marchesa contro il Lions Grotta mostra un grande cuore: 1-1 in dieci uomini, un pareggio che sa di vittoria

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Una battaglia di cuore e carattere quella andata in scena al “Comunale” di Melito Irpino, dove la Marchesa ha dimostrato tutta la sua resilienza, portando a casa un punto prezioso contro i Lions Grotta.Nonostante un’inferiorità numerica per gran parte del match, i ragazzi di mister Carella hanno giocato con determinazione, riuscendo a resistere agli assalti avversari e a confermare il loro spirito combattivo.

Primo tempo

Una Marchesa con un cuore grandissimo torna a casa con un punto dalla sfida contro il Lions Grotta.

A Melito Irpino termina 1-1 con i ragazzi di mister Carellla che hanno giocato tutto il secondo tempo in inferiorità numerica per il rosso a Solombrino.La Marchesa parte subito forte, tenendo il pallino del gioco e al minuto 11 sfiora subito la rete con una conclusione di Esposito che termina di poco alta.

Passano cinque minuti e i bianchi passano in vantaggio.Ancora una grande discesa di Esposito sulla fascia sinistra e palla al centro che trova la testa di Cherillo che insacca per lo 0-1.

Al 22’ sono ancora i vesuviani a sfiorare la rete con Giubilo che trova la testa di Piedepalumbo, ma la conclusione termina alta.La Marchesa poi si schiaccia ed esce fuori il Grotta che, al 37’, colpisce il palo con una conclusione di Panico.

Secondo tempo

Appena inizia il secondo tempo, c’è subito l’episodio che cambia la partita.

Solombrino, già ammonito nel primo tempo, si prende il secondo giallo per un fallo a centrocampo.In inferiorità numerica è chiaro che la Marchesa si trova a fare una partita prettamente difensiva.

Al 6’ i padroni di casa trovano il pareggio con uno sfortunato autogol di Vitiello che, nel tentativo di anticipare un avversario, batte il proprio portiere.Il Grotta forte della superiorità numerica continua a spingere ma senza trovare varchi, con la Marchesa che chiude bene ogni spazio.

Anzi l’occasione più ghiotta capita proprio agli ospiti con gli Iaccarino, al 90’, con l’esterno che trova la pronta risposta dell’estremo difensore di casa. È l’ultima occasione degna di nota con il triplice fischio che sancisce il definitivo 1-1.

TABELLINO DI GARA

LIONS GROTTA – AC MARCHESA 1-1

Reti: 16’ Cherillo (M), 51’ aut.Vitiello (M)

Lions Grotta (4-3-3): Chiocchi; Vitiello, Napolitano, Cinquegrana (86’ Barbato), Fares; Libertazzi, De Figlio, Bartiromo (61’Pistone); Panico (90’ Fabris), Volzone, Polverino (75’ Nutile).

A disposizione: Genovese, Calandro, Pierro, Di Benedetto, Lanza.Allenatore: Di Donato

Marchesa (3-5-2): Formisano; Vitiello, Tortora (65’ Pisapia) , Solombrino; Giubilo, Cascone, Ferrentino, Raiola (61’ Iaccarino), Esposito (73’ Tanda); Piedepalumbo (65’ Amoruso), Cherillo (59’ Inghilterra).

A disposizione: Caso, Bevo, Bello, Saki.Allenatore: Carella

Arbitro: Avino di Frattamaggiore

Assistenti: Palomba di Torre del Greco, D’Afiero Frattamaggiore

Ammoniti: Panico (G), Inghilterra (M), Napolitano (G), Tanda (M), Amoruso (M)

Espulso: 46’ Solombrino (M) doppio giallo

Note: recupero 2’ pt – 5’ st

Conclusione

Nonostante la delusione per il pareggio subito, la Marchesa esce dal campo a testa alta.

Aver saputo difendere il risultato per un tempo intero, in dieci contro undici, è un segnale forte di maturità e coesione del gruppo.Questo punto, conquistato con grinta e sacrificio, rappresenta un’ottima base su cui costruire il futuro e affrontare con fiducia le prossime sfide di campionato.

Un lungomare stabiese colorato al Vesuvio Pride per la giustizia sociale, la dignità umana e l’uguaglianza

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Grande entusiasmo e partecipazione ieri sera al Vesuvio Pride a Castellammare di Stabia, dove migliaia di persone erano presenti all’evento in difesa dei diritti civili e di principi quali la pace, la solidarietà e il rispetto degli altri.Una folla festante ha invaso la Villa Comunale sul lungomare stabiese per assistere al corteo del Vesuvio Pride, partito da Marina di Stabia per rivendicare i diritti della comunità LGBTQIA+ contro ogni forma di discriminazione.In omaggio al grande drammaturgo e attore stabiese Raffaele Viviani, l’edizione di quest’anno è stata intitolata “A Rumba de Scugnizze”, un “frastuono di orgoglio, diritti e resistenza”, contro ogni pregiudizio.Oltre cinquemila persone hanno sfilato dietro il carro che ha aperto questa gioiosa festa dei diritti umani, sventolando le bandiere della pace e del Pride, dipanando una gigantesca bandiera arcobaleno e scandendo slogan per la pace a Gaza e in Ucraina, ballando e cantando.”

Castellamamre di Stabia Pride 2025 (2)

“È un canto di liberazione e noi ci battiamo per le libertà di tutti” – ha affermato Antonello Sannino uno dei promotori del Pride. -“Siamo qui per i nostri diritti, c’è ancora tanto da fare, perché molti sono ancora discriminati, ma ci battiamo anche per la pace.”

All’iniziativa hanno partecipato figure di spicco dell’attivismo e della politica, presenti per chiedere una società più equa ed inclusiva, che assicuri il rispetto della dignità di ogni persona.

In testa al corteo, arrivato sul lungomare alle 18.00, il Sindaco di Castellammare di Stabia Luigi Vicinanza, altri sindaci del territorio tra cui Corrado Cuccurullo Sindaco di Torre Annunziata e Anna Amendola prima cittadina di Lettere, in rappresentanza delle 32 città che hanno dato il loro patrocinio.Nel corteo anche l’Assessora alle politiche sociali Annalisa Di Nuzzo, Tonino Scala Segretario regionale di Sinistra italiana, gli attivisti Franco Grillini fondatore di Arcigay, e Francesca Pascale, poi l’assessora alle Politiche Sociali della Regione Campania, Lucia Fortini, e la Vicepresidente del Consiglio regionale, Loredana Raia.Sul palco, allestito sull’arenile in Villa Comunale, la serata si è conclusa con un grande spettacolo a cui hanno preso parte artisti famosi ed affermati, che utilizzano l’arte come strumento di attivismo per sensibilizzare, denunciare e promuovere il cambiamento sociale.A presentare la serata le conduttrici attrici Carola Rubino e Sara Sartini, che, nell’introdurre alla serata, hanno sottolineato l’importanza dell’evento:

“Per far sentire le nostre voci, per ricordare che esistiamo, resistiamo e che nessuno può spegnere ciò che siamo e quindi lo facciamo festeggiando, perché la potenza della nostra comunità la facciamo sentire così.”

Hanno poi allietato la serata con le loro belle performance: ⁠Bellatrix e Project4Agency, I Pennelli di Vermeer; Silvia Uras; Lupo.

A seguire un monologo delle conduttrici (Carola e Sara) e Fabio Grazia in arte Mustrow con blowing in the Wind, poi si sono esibiti: Gino Fastidio; Klem; Pietra Montecorvino; Mixed by Erri.

Castellamamre di Stabia Pride 2025 (1)

La Madrina della serata, Pietra Montecorvino, ha fortemente affermato la libertà di essere se stessi: “La libertà è alla base di tutto: della musica, della politica e della vita.Io vogljo essere chella che songo.Simmo tutt’uguali e basta!”

Una serata entusiasmante quella organizzata dall’Associazione Vesuvio Pride, un evento non solo per celebrare, ma per riflettere, per promuovere la giustizia sociale, la dignità umana e l’uguaglianza.

Circolo Nautico Stabia: in scena il teatro di Viviani

In scena l’atto unico di ‘O Vico del commediografo stabiese Raffaele Viviani nel giardino del Circolo Nautico Stabia

Si sono tenute nelle serate di venerdì 19 e sabato 20 settembre nel suggestivo giardino del Circolo Nautico Stabia due serate all’insegna del teatro targate “Raffaele Viviani”.

Alla conclusione della rassegna estiva, che ha visto una varietà di iniziative durante tutta la stagione, il circolo stabiese si è confermato come punto di riferimento per la cultura e l’intrattenimento.

Le serate, caratterizzate dalle esibizioni di numerosi artisti, hanno regalato momenti di grande piacevolezza sia ai soci che agli ospiti, creando un’atmosfera di convivialità e divertimento.

Il presidente Giovanni De Angelis, al suo primo anno alla guida del circolo, ha espresso grande soddisfazione per il buon esito degli eventi, sottolineando il forte impegno e la dedizione del consiglio direttivo che lo coadiuva.

Durante il suo intervento iniziale, ha voluto ringraziare tutto il team per il lavoro svolto con grande passione e professionalità.

Non solo, il presidente ha anticipato che il consiglio direttivo è già al lavoro per organizzare un calendario ricco di eventi autunnali e invernali, confermando così la volontà del circolo di continuare a offrire opportunità di svago e crescita culturale anche nei prossimi mesi.

La prima parte

Il gruppo teatrale del circolo capitanato dall’attore e regista Generoso Coraggio ha messo in scena “TUTTO VIVIANI” per commemorare i settantacinque anni dalla morte dell’attore, commediografo, compositore, poeta ed attore stabiese.

Nella prima parte, è andata in onda la rappresentazione di “‘O Vico” un atto unico scritto da Raffaele Viviani andato in scena per la prima volta il 27 dicembre 1917 al teatro Umberto di Napoli (Viviani vi interpretò tre ruoli: l’acquaiuolo, il guappo innamorato e lo spazzino).

La rappresentazione, ricordata come tra quelle più famose perché il suo primo manoscritto, fu redatto quando l’autore si trovava a Parigi in tournée.

In quel periodo, l’Italia si trovava sotto il regima fascista ed un editto (l’italianizzazione è stato un disegno politico del regima fascista) impediva che venissero usate forme dialettali negli spettacoli che allietavano i soldati che venivano dal fronte.

La seconda parte

La seconda parte della serata, è continuata con un recital di poesie e canzoni rigorosamente di Viviani, a cui ha partecipato la bravissima voce di Francesca Cecere.

Accompagnati al pianoforte dal maestro Luigi De Martino, il pubblico, ha avuto modo di ascoltare ed apprezzare brani come ‘A rumba d’e scugnizze, Bambenella ‘e ngopp’ ‘e Quartieri (scritta per la sorella Luisella nel 1905) e La zucconas e le poesie fravecature e tutte ‘e cose mpruvvisate.

 

 

Juve Stabia impresa compiuta a La Spezia: Aquile travolte 1-3 al Picco dalle Vespe che ora sognano in grande

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Una Juve Stabia corsara, cinica e spettacolare espugna lo Stadio Picco di La Spezia con un perentorio 1-3, mandando in estasi i propri tifosi e lanciando un segnale forte al campionato.  La squadra allenata da Ignazio Abate ha offerto una prestazione di altissimo livello, dominando i padroni di casa con aggressività, organizzazione e giocate di qualità.Fin dalle prime battute di gioco, le Vespe hanno mostrato una determinazione feroce.  Il pressing alto e le trame di gioco veloci e precise hanno messo in ginocchio uno Spezia sorpreso e incapace di reagire.

Il monologo gialloblù si è concretizzato dopo appena 64 secondi: Omar Correia, al suo primo centro in Serie B, ha fatto saltare il banco con un destro vincente su assist di Gabrielloni, incanalando la partita sui binari preferiti dagli ospiti.  Il raddoppio non si è fatto attendere: al 19′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Lorenzo Carissoni ha trovato la zampata vincente per il 2-0, a coronamento di un avvio di gara praticamente perfetto.Nella ripresa, lo Spezia ha tentato una reazione, spinto dal pubblico di casa.  Al 59′ Edoardo Soleri ha riacceso le speranze dei liguri, accorciando le distanze con un colpo di testa.Ma l’illusione è durata un soffio.  Neanche il tempo di annotare il gol che, due minuti più tardi, il neo-entrato Leonardo Candellone ha spento ogni velleità di rimonta con una spettacolare mezza acrobazia, firmando il gol del 3-1 e mettendo di fatto in cassaforte i tre punti.

Nonostante il doppio vantaggio, la Juve Stabia non ha rinunciato a pungere.  Le Vespe hanno continuato a rendersi pericolose in contropiede, sfruttando gli ampi spazi concessi da uno Spezia sbilanciato.Sfortunato e impreciso l’attaccante Burnete, che prima ha visto un suo magnifico sinistro a giro stamparsi sulla traversa e poi ha divorato altre due clamorose occasioni per arrotondare ulteriormente il punteggio.  Al triplice fischio finale, è esplosa la gioia incontenibile dei giocatori e dello staff della Juve Stabia, andati a festeggiare sotto il settore ospiti gremito di tifosi giunti da Castellammare.

Questa vittoria, la prima in campionato, non è solo un risultato numerico, ma la conferma della forza di un gruppo coeso e di una mentalità vincente.  La squadra coraggiosa e spettacolare vista al Picco ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per essere una delle grandi sorprese di questo campionato, facendo sognare ad occhi aperti una piazza intera.

Scontro in Senato sull’Export di Armi: Il Ministro Tajani Richiama l’Opposizione ai Regolamenti UAMA

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In questi giorni abbiamo assistito ad uno scontro politico in senato tra la Maggioranza e l’Opposizione, in merito all’invio di armi nei vari scenari di guerra attuali.Lo scontro è avvenuto tra il Ministro degli Esteri Antonio Tajani e le opposizioni durante il Question Time, dove gli interroganti, chiedevano, chiarimenti sull’invio di armi da parte del Governo Italiano.Il Ministro risponde ed invita, le opposizioni di studiare i regolamenti UAMA.Infatti le opposizioni chiedevano chiarimento, proprio perché c’è un transito eccessivo di merci che possono avere una duplice destinazione da civile a militare tipo i pesticidi con un semplice processo di trasformazione.

Vediamo, tecnicamente di cosa si tratta e cosa sono i regolamenti UAMA.In sintesi l’Agenzia UAMA (Unità per le Autorizzazioni dei Materiali di Armamento) fa riferimento al MAECI (Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale).Si tratta di una struttura interna al Ministero, a cui compete:

1) Il rilascio delle autorizzazioni per l’esportazione, importazione transito, trasferimento e intermediazione di materiali d’armamento e prodotti a duplice uso come previsto dalla Legge 185/90 e normative collegate.

2) Commercio, trasferimento ed autorizzazioni per prodotti a duplice uso (Dual Use), cioè beni o tecnologie che possono avere sia impiego civile e sia militare, come anche previsto dal Regolamento (UE) n.81/2021 e dal D.Lgs. 221/2017.

3) Applicazioni di misure restrittive dell’UE (Sanzioni, Embarghi ecc.ecc.).

4) Rilascio di autorizzazioni per il Commercio di merci soggette al regolamento anti-tortura e autorizzazioni legate ai regimi di “golden power” per settori strategici come la difesa.

Le opposizioni hanno chiesto chiarimenti perché tecnicamente l’UAMA è il braccio esecutivo del MAECI.Le stesse si appellavano, al fatto, di dar vita da parte della Compagine di Governo, eventuali controlli nei porti, di merce sospetta e che possano essere armi o avere un duplice uso.In conclusione, effettivamente il MAECI potrebbe emanare delle circolari indirizzate all’Agenzia delle Dogane e alle Autorità Portuali per rafforzare i controlli sulle merci “Dual Use”, sia in transito da altri porti che su terra, nell’ambito dei poteri di coordinamento e vigilanza prevista dalla normativa europea e nazionale.Infatti secondo il Regolamento UE 2021/821, esiste, un elenco di prodotti “Dual Use” e questi sono tracciabili attraverso la classificazione TARIC partendo dal codice doganale del prodotto.

Poi per tutte le merci “Dual Use” è obbligo dei Vettori e degli Spedizionieri, inserire nella dichiarazione Doganale una segnalazione esplicita della natura “Dual Use” delle merci, di norma inserita nella Casella 44 del DAU (Documento Amministrativo Unico).In conclusione i Vettori, non sono gli unici obbligati a comunicare preventivamente prodotti “Dual Use”, ma sono responsabili del rispetto della normativa e devono chiedere all’esportatore idonea dichiarazione, accompagnata da una Documentazione necessaria in Dogana.

Spezia – Juve Stabia (1-3): Il podio e il contropodio gialloblù

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Primo successo in campionato per la Juve Stabia, che vince e convince a La Spezia.I padroni di casa, colpiti a freddo da Correia e Carissoni, non riescono più a recuperare gli stabiesi, pur accorciando le distanze nella ripresa.

Candellone, infatti, rimette subito le cose a posto per i gialloblu.

PODIO

Medaglia d’oro: a Lorenzo Carissoni, oggi giustamente premiato dopo la gara non brillantissima con la Reggiana.In poche settimane l’ex Cittadella è già diventato un punto fermo di Abate, raccogliendo con caratteristiche diverse l’eredità di Floriani Mussolini.

Carissimi ha meno propensione offensiva e meno esplosività dell’attuale esterno della Cremonese ma non gli mancano dinamismo e buon equilibrio nelle due fasi di gioco.Pur non essendo un “quinto” di ruolo, il 24 si fa trovare spesso pronto in zona calda, anche a La Spezia, impattando in modo efficace il cross da angolo di Maistro.

Quantità e cuore nelle gare di Carissoni, che saggiamente abbassa il suo raggio d’azione quando lo Spezia prova, timidamente, a tornare in partita.

Medaglia d’argento: ad Omar Correia, che con Leone e Pierobon forma un centrocampo impressionante.Stop e diagonale chirurgico immediati per Omar, che mette subito in discesa la gara della Juve Stabia.

Giocata che conferma le ottime basi non solo fisiche ma anche tecniche dell’ex Triestina, per mesi oggetto dei desideri di Lovisa.Con Pierobon a dargli manforte in mezzo al campo, Correia ha più libertà di sganciarsi in profondità, tanto da dialogare bene ancora con Gabrielloni dopo il vantaggio gialloblu.

Non è ancora al meglio e questo fa ulteriormente ben sperare circa l’impatto che il francese potrà avere sulla stagione della Juve Stabia.

Medaglia di bronzo: ad Alessandro Gabrielloni, già punto di riferimento dell’attacco stabiese.Prima partenza dall’inizio dell’attaccante e prima vittoria della Juve Stabia: probabilmente più di una coincidenza per le vespe.

L’ex Como non agisce da centravanti vecchio stampo ma svaria su tutto il fronte offensivo aprendo spazi e servendo palloni ai compagni.Suo l’assist per Correia come due giocate individuali che per poco non portano al raddoppio ben prima della zampata di Carissoni.

Prestazione e risultato che fanno sorridere ma a che ripensare alla gara con la Reggiana: e se Gabrielloni avesse giocato anche in quell’occasione dall’inizio?Plauso anche a capitan Candellone, decisivo nel rendere “tranquillo” il finale di gara stabiese con il suo, bellissimo, secondo gol stagionale.

CONTROPODIO

Ovviamente nessun aspetto negativo da evidenziare se non, forse, il numero di cartellino gialli già “elevato” alla quarta di campionato.

La rosa lunga e qualitativa certamente aiuterà a sopperire alle squalifiche, quando arriveranno, ma evitare i provvedimenti dell’arbitro sarebbe ancora meglio.

Trasferimento Istituto Professionale Alberghiero “Raffaele Viviani” di Castellammare: dubbi e perplessità

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Qualche giorno fa è stata pubblicata la notizia che l’Istituto Alberghiero R.Viviani di Castellammare di Stabia sarà trasferito in una nuova sede nei pressi degli Uffici INPS di via Savorito.

Un trasferimento motivato dal fatto che la struttura non rispetterebbe determinati parametri di sicurezza, uno “sfratto” che doveva avvenire a settembre ma che è stato prorogato a novembre, dopo le elezioni, quindi una scelta politica.

“Trasferire un istituto con tutti i laboratori significa mesi di lavoro, può mai avvenire nel pieno dell’anno scolastico?Cosa nasconde questo trasferimento? – ha denunciato Massimo Santaniello, Coordinatore cittadino di “Noi Moderati” – Se si vuole trasferire una struttura di circa 4000 mq in una di 2000 mq probabilmente qualcosa non torna.”

“La situazione dell’Istituto Alberghiero “R.

Viviani” pone degli interrogativi – ha continuato il Massimo Santaniello – perché delle strutture pubbliche di tale importanza devono essere affidate nelle mani dei privati?Non stiamo parlando di un servizio provvisorio, stiamo parlando della scuola, destinata a formare le future generazioni.”

Oggi il concetto di scuola e di formazione è molto mutato rispetto agli anni passati, la scuola non è costituita da sole aule didattiche, ma da tanti laboratori, dove i discenti imparano la pratica, sia nel campo artistico sia dell’industria e artigianato.

Per tale motivo le istituzioni scolastiche hanno bisogno di ampi spazi coperti e scoperti per mettere in condizione gli allievi di esprimere al meglio le proprie potenzialità, ed occorre un programma di interventi volto ad aumentare la sicurezza, la funzionalità e il comfort delle strutture, con attenzione agli aspetti sismici, igienico-sanitari e impiantistici. 

“Il caso del “Viviani” non è l’unico, ne potremmo citare molti altri, non solo nel campo della scuola, ma anche nel settore delle Forze dell’Ordine, degli Enti Pubblici in genere” – ha affermato il coordinatore cittadino di “Noi Moderati”.

“Occorre che la Città Metropolitana di Napoli e il Comune di Castellammare, per le rispettive competenze, mettano mano al più presto ad un piano di edilizia per la costruzione di edifici pubblici, dove in via permanente si possa esercitare l’attività in piena autonomia e non soggetti al condizionamento dei privati.”

Intanto, nelle more degli interventi, ad avvantaggiarsi sono solo i privati, Le scuole in affitto in Italia costano infatti allo Stato la cifra esorbitante di 55 milioni di euro all’anno.Se al tema dello spreco, aggiungiamo quello della riqualificazione e manutenzione degli istituti, la situazione è ancora più seria.

Oggi, solo un edificio scolastico su due ha il certificato di agibilità (52,9%), del collaudo statico (49,5%) e di prevenzione incendi (51,6%).La situazione è più complicata nel Sud, dove un’istituzione scolastica su tre richiede urgenti interventi di manutenzione.

Stessa sorte del “Viviani” potrebbe toccare dunque ad altri istituti scolastici.Si comprende quanto sia urgente a Castellammare un piano edilizio per la costruzione e riqualificazione degli edifici scolastici.

Perplessità desta, inoltre, anche la riduzione dell’area destinata alle attività scolastiche del “Viviani” col forzato trasferimento.

“Non è che a Castellammare stiamo per perdere anche l’Istituto Alberghiero, in nome delle sinergie dei teorici dell’Ager Stabianus”? – si chiede Massimo Santaniello.

“Una Città come la nostra, a forte vocazione turistica, non può permettersi di perdere questo importante presidio educativo.Mentre l’Amministrazione comunale si lascia distrarre da Olimpiadi, sagre ed eventi, qualcuno lavora sottotraccia?”

Ci auguriamo che ciò non avvenga e che Castellammare possa conservare a lungo il ruolo culturale di primo piano che ha sul territorio, preservando il patrimonio scolastico e la sua variegata offerta formativa.

IL MORSO DELLA VESPA. Stabia, la prima vittoria è da sogno. Espugnata La Spezia

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La Juve Stabia conquista la sua prima vittoria in trasferta della stagione e mantiene l’imbattibilità in campionato dopo quattro giornate.Un successo convincente per 3-1 in casa dello Spezia che proietta le Vespe a quota sei punti in classifica.


 

Un avvio fulminante e il doppio vantaggio

 

La partita si mette subito sui binari giusti per gli uomini di mister Abate.

Neanche il tempo di assestarsi in campo che, al primo affondo, la Juve Stabia trova il gol del vantaggio.L’azione si sviluppa sulla sinistra: un preciso cross di Gabrielloni pesca Omar Correia, che con un controllo perfetto e una conclusione di destro batte il portiere avversario, siglando lo 0-1.

Il vantaggio galvanizza i gialloblù, che prendono il controllo del gioco e gestiscono con autorità il possesso palla.La difesa spezzina fatica a contenere le iniziative stabiesi e al 19′ arriva il raddoppio.

Un calcio d’angolo battuto da Maistro genera una mischia in area, risolta da Carissoni che, con una conclusione di controbalzo, trafigge la porta dello Spezia e porta il risultato sul 2-0.I padroni di casa provano a reagire nel finale di tempo, ma la difesa stabiese, guidata da un attento Confente tra i pali, non si fa sorprendere.

Le squadre vanno così al riposo con la Juve Stabia in netto vantaggio.


 

Lo Spezia accorcia, ma Candellone spegne ogni speranza

 

Nella ripresa, lo Spezia entra in campo con un piglio più aggressivo, determinato a ribaltare le sorti dell’incontro.Al 59′ i loro sforzi vengono premiati: da un calcio d’angolo, Soleri svetta di testa e insacca l’1-2, riaprendo la partita e accendendo le speranze dei tifosi di casa.

Ma l’illusione spezzina dura pochissimo.Solo due minuti dopo, la Juve Stabia ristabilisce le distanze con un gol di pregevole fattura.

Il neo entrato Candellone, che ha preso il posto di Maistro, si rende protagonista di una giocata spettacolare che vale il 3-1.Il gol annichilisce i bianconeri, che subiscono il colpo psicologico.

La Juve Stabia sfiora anche il quarto gol al 63′ con Burnete, il cui tiro si infrange sulla traversa.Nel finale, lo Spezia si sbilancia in avanti nel tentativo disperato di accorciare le distanze, ma così facendo si espone ai contropiedi delle Vespe, che però non riescono a capitalizzare.

Il risultato non cambia più.La partita si conclude con un meritato 3-1 per la Juve Stabia.


 

Note positive per mister Abate

 

Il successo in trasferta è un’iniezione di fiducia per la squadra e per l’allenatore Abate, che può trarre solo note positive da questa prestazione.

L’avvio di campionato, con una vittoria e tre pareggi, è più che soddisfacente e dimostra la solidità di un gruppo che non ha ancora conosciuto la parola sconfitta.Il gol del vantaggio a freddo, la reazione immediata al gol dello Spezia e la capacità di gestire il match sono tutti segnali incoraggianti per il prosieguo della stagione.

Spezia – Juve Stabia (1-3), D’Angelo non cerca scuse: “Sconfitta meritata, la responsabilità è solo mia”

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Un’analisi lucida, severa e senza alibi. È quella di un Luca D’Angelo visibilmente amareggiato al termine della sfida casalinga che ha visto il suo Spezia cedere il passo a un avversario tatticamente superiore.Il tecnico, presentatosi in sala stampa, non ha utilizzato mezzi termini per descrivere la prestazione opaca della sua squadra, assumendosi la piena responsabilità di una sconfitta che brucia e che solleva interrogativi sul momento dei bianconeri.

“La vittoria degli avversari è ineccepibile, non possiamo nasconderci”, ha esordito D’Angelo, scartando fin da subito l’idea di aggrapparsi a scusanti. “Siamo incappati in una giornata calcisticamente pessima.

L’unica potenziale attenuante è la rete subita a freddo in avvio di gara, un episodio che ha indubbiamente complicato il nostro equilibrio psicologico.Tuttavia, sarebbe un errore ridurre tutto a questo.

La verità è che i nostri avversari hanno dimostrato una migliore organizzazione e hanno meritato i tre punti”.Il cuore del problema, secondo l’allenatore, è di natura prettamente tattica e strategica, non di impegno da parte dei giocatori. “La colpa è esclusivamente mia”, ha ribadito con forza. “I ragazzi hanno dato il massimo, hanno speso ogni energia a loro disposizione, ma la squadra era disposta male in campo.

In settimana le sensazioni erano state positive, ci eravamo preparati con l’obiettivo di condurre la partita.Evidentemente, le mie valutazioni si sono rivelate errate”.

Scendendo nel dettaglio dell’analisi tattica, D’Angelo ha evidenziato le difficoltà incontrate a centrocampo e nella costruzione del gioco. “Il loro reparto mediano era estremamente dinamico e le scelte che ho operato non si sono dimostrate efficaci per contrastarli.In particolare, non siamo riusciti a trovare contromisure adeguate alla marcatura asfissiante riservata a Salvatore Esposito, il nostro fulcro di gioco.

Di conseguenza, abbiamo commesso troppi errori tecnici e non abbiamo mai trovato le giuste geometrie per innescare i nostri attaccanti, che richiedono un tipo di servizio diverso rispetto al passato”.Anche la spinta sulle fasce è mancata: “I nostri esterni sono rimasti troppo bassi, a differenza di altre partite dove avevano garantito un contributo migliore in fase offensiva.

Dobbiamo essere noi a trovare le soluzioni per superare le strategie avversarie”.C’è stato un momento in cui la speranza si era riaccesa, un’illusione durata però una manciata di secondi. “Dopo aver accorciato le distanze sul 2 a 1, avremmo potuto riaprire la contesa”, ha ammesso il tecnico. “Invece, abbiamo subito la loro rete quasi immediatamente, a testimonianza del fatto che non sono stato capace di preparare la squadra a gestire i momenti cruciali della gara, nemmeno dal punto di vista mentale”.

Infine, una riflessione sul rapporto con la tifoseria e sulle prospettive future. “La preoccupazione fa parte del mio mestiere e deve spingerci a reagire per invertire questa tendenza negativa.I fischi del pubblico sono giusti: ci hanno applaudito per due anni quando le cose andavano bene, è corretto che manifestino il loro disappunto ora.

Spetta a noi riconquistarli con le prestazioni”, ha concluso D’Angelo. “La società ha costruito una squadra di qualità, con giocatori di cui mi fido ciecamente.Le responsabilità di questo momento sono dell’allenatore e dei calciatori, e insieme ne verremo fuori”.

Spezia – Juve Stabia (1-3): Le pagelle dei gialloblù

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La Juve Stabia dopo 13 anni dall’ultima volta, sbanca il Picco di La Spezia e si regala un week end trionfale conquistandola vittoria in maniera meritata e netta.Differenza con le altre partite della stagione?

Sono arrivati finalmente i gol.Queste le pagelle dei calciatori della Juve Stabia elaborate dalla nostra redazione:

Confente 6: sulla zuccata di Soleri non può nulla.

Per il resto non deve compiere chissà quale lavoro.Fa venire i brividi con la costruzione dal basso in un paio di occasioni.

Ruggero 6.5: mai in affanno, sempre al posto giusto.

Sta diventando sempre più leader della difesa.

Varnier 6: finché c’è Artistico stravince la sfida con l’ex, non facendogli beccare mai palla.Con Soleri va in affanno e lo perde sul gol dello Spezia.

Non a caso Abate lo cambia subito. (Stabile 6.5: alza il muro gialloblu nel finale di gara).

Giorgini 6.5: pulito, ordinato ma anche ruvido quando serve.Si disimpegna bene sia da braccetto che da centrale.

Carissoni 7.5: tagli offensivi, ripiegamenti difensivi e anche un gol.

L’ex Cittadella sciorina una prestazione da urlo e non a caso termina stremato.

Correia 7: al primo tocco fa gol, con palla in buca all’angolino basso.Gioca qualche metro più avanti e mette in difficoltà lo Spezia.

Nella ripresa i suoi strappi sono vitali per la squadra. (Zuccon 6: fa in tempo a servire un grande assisti a Burnete, che meriterebbe migliore sorte, e a crearsi un’occasione da solo).

Leone 6.5: nel primo tempo ha tantissimo spazio e non a caso fa girare la squadra come un marchesato d’orchestra, senza chissà quali picchi ma esaltando i compagni.Nella ripresa lotta.

Pierobon 7: si allarga benissimo sulla fascia creando superiorità numerica nel primo tempo.

Il tutto senza mai lasciare in inferiorità numerica la mediana, correndo per tre. (Mosti 6: pochi minuti per aiutare la squadra a conquistare i 3 punti).

Piscopo 7: grandissima intuizione di Abate.Nel primo tempo ha strappi importanti ma sa benissimo anche quando difendere.

Cala nella ripresa ma era inevitabile.

Maistro 6.5: la sua qualità è importantissima per questa squadra.Perché tiene palla, dribbla, sa sempre come e quando giocarla.

Sarà fondamentale. (Burnete 6: entra benissimo, facendo salire bene la squadra e colpendo la traversa con uno stupendo tiro a giro.Poi piazza l’assist, involontario, per Candellone.

Ma un voto in meno perché nel finale si mangia almeno due gol e un attaccante li deve segnare).

Gabrielloni 7: finché ne ha mette in campo una prestazione da attaccante completo.Assist per il gol di Correia, pericoloso in avanti, sempre mobile senza dare punti di rifornimento. (Candellone 7: entra e con una bellissima volèe piazza il terzo gol delle Vespe.

Poi importantissimo nel far salire la squadra nel finale).

Abate 7.5: nel primo tempo la Juve Stabia è uno spettacolo per gli occhi e annichilisce una squadra come lo Spezia.Indovina tutte le mosse e conquista la prima vittoria in campionato.

C’è da migliorare sui calci da fermo in fase difensiva ma è il classico pelo nell’uovo.

Spezia – Juve Stabia, Correia: “Una rete per ripagare la fiducia. La dedico alla squadra. Non sono al 100%”

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Omar Correia ha scelto il palcoscenico più simbolico della serie B, lo stadio “Alberto Picco”, per siglare la sua prima rete in Serie B, trascinando la Juve Stabia nella sfida contro lo Spezia.Uno stadio caldo che mette in difficoltà qualsiasi avversario ma non Omar Correia che ha impiegato 64 secondi per segnare il gol che ha sbloccato la gara.

Un’ironia della sorte per il centrocampista francese, che, come rivelato nel post-partita, in passato era stato molto vicino a trasferirsi proprio in Liguria.La sua prestazione maiuscola è stata coronata da una rete di pregevole fattura che ha sbloccato l’incontro. “Quando ho visto arrivare il pallone non ci ho pensato due volte, ho calciato d’istinto anche perchè lo staff mi ha chiesto di fare questo” ha commentato sorridendo ai giornalisti.

Una giocata che, ha confessato, era nell’aria: “La mia famiglia e il mio procuratore me lo avevano predetto, mi dicevano che avrei potuto segnare. È andata bene”.Al di là della gioia personale, le parole di Correia sono un inno alla sua nuova squadra.

Il suo trasferimento a Castellammare di Stabia è stato il culmine di una trattativa complessa e sofferta, un motivo in più per ripagare la fiducia ricevuta. “Voglio esprimere tutta la mia gratitudine alla società, che ha creduto fortemente in me sin dal primo momento.Questa rete e questa prestazione sono per loro, per la città e per i nostri tifosi.

Sono qui per dare tutto me stesso”.Il tecnico stabiese gli ha ritagliato un nuovo ruolo in campo, più offensivo, da mezzala, che sembra esaltarne le qualità. “Mi sto trovando molto a mio agio in questa posizione più avanzata,” ha spiegato il centrocampista.

Una evoluzione tattica che sta dando i suoi frutti, nonostante una condizione fisica non ancora ottimale. “Non sono ancora al massimo della forma,” ha ammesso, “con la Triestina non ho svolto la preparazione estiva né disputato amichevoli.Ho dovuto lavorare sodo individualmente per farmi trovare pronto”.

Riguardo al suo passato e alla possibilità sfumata di giocare per lo Spezia, Correia ha preferito non guardarsi indietro: “Quella è una pagina chiusa.Oggi il mio presente si chiama Juve Stabia e sono concentrato esclusivamente su questa avventura”.

Un presente che, a giudicare dalla sua prima, indimenticabile, marcatura in Serie B, promette grandi soddisfazioni.

Spezia – Juve Stabia, Abate: Non mi faccio ingannare dai risultati. La squadra ha ampi margini di sviluppo”.

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Al termine della sfida dello stadio Picco, l’allenatore della Juve Stabia, Ignazio Abate, ha condiviso con la stampa la sua analisi della partita.Di seguito, i punti salienti del suo intervento.

Sulla prestazione e il risultato

“Guardo oltre il semplice punteggio, soprattutto in questa fase della stagione.

La mia priorità era constatare una crescita della squadra e, più del risultato finale, mi rende felice il modo in cui abbiamo ottenuto i tre punti.Abbiamo messo in campo un carattere notevole, approcciando la gara nel modo giusto e gestendo le varie fasi dell’incontro con maturità.

Eravamo preparati alla necessità di contenere i loro attacchi, data la loro abilità nel difendere l’area di rigore.La nostra retroguardia ha risposto con organizzazione tattica e grande ardore.

Dopo aver subito la rete che ha accorciato le distanze, la reazione del gruppo è stata immediata e vigorosa.Sono molto soddisfatto dei segnali visti anche nelle uscite precedenti, ma sono consapevole che il nostro percorso è ancora lungo.

Possediamo ampi margini di sviluppo e ora ci prepariamo per un altro impegno ostico sul campo del Catanzaro”.

Sulle scelte tattiche

“Per competere in stadi caldi contro avversari di livello, il coraggio è un elemento imprescindibile.La nostra mentalità non era quella di venire qui al Picco per subire l’avversario, ma di provare a imporre il nostro gioco.

La decisione di schierare Piscopo è nata dalle sue ottime impressioni in allenamento; sulla fascia esprime al meglio le sue potenzialità, sentendosi più a suo agio.La prestazione di Maistro ha pienamente confermato le mie aspettative. È un giocatore di talento, ma nulla gli è regalato: la titolarità è una conquista che si ottiene con il lavoro settimanale.

Gli è stata offerta un’opportunità e la sua risposta sul campo è stata eccellente, dimostrando che ora disponiamo di una risorsa preziosa in più.Desidero inoltre sottolineare l’apporto di chi è subentrato: tutti coloro che sono entrati dalla panchina hanno mostrato lo spirito giusto, fornendo un contributo esemplare”.

Su Burnete

“Non potrei mai rimproverarlo.

Al contrario, desidero che mantenga sempre questa straordinaria dedizione e questo spirito di sacrificio per la squadra.La rete è solo questione di tempo; oggi la sorte non lo ha assistito, ma arriverà.

Il suo ingresso in campo ha avuto un effetto molto significativo.Non dobbiamo dimenticare che parliamo di un ragazzo nato nel 2004, al suo esordio nel campionato cadetto.

Il suo impegno quotidiano è massimo e sono convinto che, continuando così, riuscirà a guadagnarsi il suo momento”.

Spezia – Juve Stabia: Finale 1-3 (2′ Correia 19′ Carissoni 58′ Soleri, 61′ Candellone)

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Benvenuti alla diretta testuale di Spezia – Juve Stabia, incontro valido per la quarta giornata del campionato di Serie B.  Fischio d’inizio alle ore 15:00 allo stadio Alberto Picco di La Spezia, per una sfida che mette di fronte due squadre in cerca di una svolta in questo avvio di stagione.

Lo Spezia

I padroni di casa dello Spezia, guidati da Luca D’Angelo, sono ancora a caccia della prima vittoria stagionale.  Con soli due punti in classifica, frutto di due pareggi e una sconfitta, gli Aquilotti hanno un disperato bisogno di invertire la rotta per non rimanere invischiati nelle zone basse.  Il tecnico D’Angelo ha chiesto ai suoi più cinismo e concretezza sotto porta, dopo che la squadra ha faticato a trovare la via del gol in queste prime uscite.  L’ambiente spezzino si aspetta una reazione d’orgoglio e una prestazione convincente per scacciare i primi fantasmi di una stagione che si preannuncia combattuta.

Gli ospiti

Dall’altra parte, la Juve Stabia di Ignazio Abate si presenta al Picco con la consapevolezza di poter dare filo da torcere a chiunque.  Le Vespe sono imbattute, ma hanno raccolto tre pareggi in altrettante partite, dimostrando solidità difensiva ma anche una certa difficoltà a pungere in attacco.  Con 3 punti in classifica, un successo in trasferta darebbe grande morale e slancio alla compagine campana, che punta a una salvezza tranquilla.  Nonostante alcune assenze, la Juve Stabia è pronta a vendere cara la pelle, forte dell’entusiasmo e della compattezza che l’hanno portata alla promozione nella serie cadetta.  Si preannuncia dunque una partita tesa e dall’esito incerto, tra uno Spezia che deve assolutamente vincere e una Juve Stabia che vuole continuare a muovere la classifica e a stupire.

Il Tabellino Ufficiale

SPEZIA (3-5-2): Mascardi; Wisniewski, Hristov (72′ Lapadula), Mateju; Candela, Nagy, Esposito, Cassata (45′ Kouda), Beruatto (70′ Aurelio); Artistico (45′ Soleri), Di Serio (58′ Vlahovic)

A disposizione: Sarr, Loria, Fellipe, Zurkowski, Cistana, Vignali, Comotto

Allenatore: signor Luca D’Angelo

JUVE STABIA (3-5-1-1): Confente; Ruggero, Varnier (65′ Stabile), Giorgini; Carissoni, Correia (83′ Zuccon), Leone, Pierobon (83′ Mosti), Piscopo; Maistro (56′ Candellone); Gabrielloni (56′ Burnete)

A disposizione: Boer, Reale, Burnete, Baldi, Stabile, Duca, De Pieri, Candellone, Mannini, Cacciamani

Allenatore: signor Ignazio Abate

Direttore di gara: signor Luca Massimi della sezione AIA di Termoli

Primo Assistente: signor Giuseppe Di Giacinto della sezione AIA di Teramo

Secondo Assistente: signor Mattia Regattieri della sezione AIA di Finale Emilia

IV° ufficiale: signor Francesco Burlando della sezione AIA di Genova

VAR: signor Giacomo Camplone della sezione AIA di Lanciano

AVAR: signor Valerio Marini della sezione AIA di Roma 1

Marcatori: 2′ Correia, 19′ Carissoni

Angoli: 6 – 3

Ammoniti: 45′ Pierobon 64′ Correia 79′ Ruggero

Espulsi: 33′ Alessandro Micheli (preparatore JS)

Recupero: 4 min pt – 6 min st

Note: Terreno in erba naturale in perfette condizione.  Osservato un minuto di silenzio per la morte dello sciatore azzurro Matteo Franzoso.  Giornata calda con temperature oltre la media della stagione.  49 i tifosi gialloblù presenti al Picco

Spettatori totali: –

PRIMO TEMPO

AL 2′ JUVE STABIA IN VANTAGGIO: la difesa gialloblù esce dalla pressione avversario con Varnier che serve Giorgini, palla a Piscopo che di tacco serve Pierobon che avanza a centrocampo e serve a sua volta Gabrielloni che se ne va sulla fascia e mette un cross delizioso dall’altra parte per Correia che addomestica il pallone e al 64′ secondo infila il portiere di casa sul palo lungo

19′ Sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Maistro la palla arriva dall’altra parte con Carissoni che al volo la mette sul secondo palo

33′ Espulso dalla panchina il preparatore atletico Alessandro Micheli per proteste

37′ Spezia pericoloso: Di Serio vince una serie di rimpalli dopo che Ruggero aveva mancato l’intervento e si presenta al centro dell’area calciando per fortuna della Juve Stabia tra le braccia di Confente e l’azione sfuma

42′ La Juve Stabia negli ultimi 15 minuti soffre la pressione dello Spezia che con tutte le forze prova a riportarsi in partita.  Ruggero manca l’intervento su Beruatto ma è bravissimo Carissoni che con una diagonale difensiva libera l’area di rigore bloccando l’azione aquilotta

45′ Ammonito Pierobon per entrare su Hristov, sanzione esagerata vedendo la dinamica dell’azione

Il Direttore di gara concede 4 minuti

Il primo tempo finisce con il doppio vantaggio della Juve Stabia che ha dominato la partita fino al 30′ e poi ha controllato gli avversari

SECONDO TEMPO

45′ Lo Spezia sostituisce Artistico con Soleri e Cassata con Kouda

Al 56′ La Juve Stabia sostituisce Maistro con Candellone e Gabrielloni con Burnete

Al 57′ Lo Spezia spreca una ghiotta occasione con Di Serio che scende sulla linea di fondo la mette al centro per Soleri che da ottima posizione spara alto

Al 58′ Lo Spezia sostituisce Di Serio con Vlahovic

Al 58′ Lo Spezia accorcia le distanze con Soleri che dagli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Esposito di testa salta indisturbato e la mette alle spalle di Confente

Al 61′ La Juve Stabia allunga: Punizione di Leone, con la palla che arriva a Burnete che di testa serve Candellone che in mezza rovesciata spedisce la palla sotto la traversa

Al 63′ Altra occasione per la Juve Stabia con Burnete che da fuori area calcia forte e teso con la palla che si stampa sulla traversa

Al 64′ ammonito Correia

Al 65′ La Juve Stabia sostituisce Varnier con Stabile

Al 70′ Lo Spezia sostituisce Beruatto con Aurelio

Al 72′ Lo Spezia sostituisce Hristov con Lapadula

Al 79′ Ammonito Ruggero per fallo dal limite su Kouda

Al 83′ La Juve Stabia sostituisce Pierobon con Mosti e Correia con Zuccon

Al 85′ Altra occasione Spezia: Calcio d’angolo battuto da Esposito per Soleri che a fari penetra la difesa della Juve Stabia calciando poi incredibilmente alto

Al 90′ contropiede velenoso della Juve Stabia: Zuccon riceve palla e vede davanti a se una prateria con lo Spezia tutto sbilanciato in avanti, corsa verso la porta avversaria e scarico su Burnete che incredibilmente non riesce a superare il portiere avversario

Il Direttore di gara concede 6 minuti di recupero

Al 94′ altra occasione sprecata da Burnete che riceve palla da Stabile ma da ottima posizione non inquadra la porta tra la disperazione sua e dei tifosi gialloblù presenti

Finisce con una bella vittoria della Juve Stabia che sbanca il picco dopo 13 anni e porta a casa 3 punti meritati e fondamentali per il cammino verso la salvezza.La Juve Stabia ha saputo giocare di fioretto e poi di spada quando c’era da soffrire e ha risposto subito con Candellone al tentativo dello Spezia di rientrare in partita

Carlo Ametrano, il ragazzo dei miracoli

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L’intervista esclusiva di ViViCentro al giornalista e scrittore stabiese Carlo Ametrano.Carlo, sei il ragazzo dei miracoli: 4 tappe quest’anno!

“Tutto vero!

iniziamo dal Senna Day, un evento incredibile svolto alle Cantine Zuffa.Poi c’è stato il GP di Imola visto con Davide Sforzi, Gualtiero Pischedda e il figlio di Davide Leon.

Poi c’è stata la tappa di Roma con l’Orgoglio Motoristico Romano gestito alla grande dal presidente Stefano Pandolfi.Per concludere, c’è stato il Minardi Day svolto con una squadra eccezionale.

Con me c’era Pasquale Buondonno, Davide Sforzi, il dottore Giovanni Rodriguez, Aldo De Robertis, Regazzoni, Anna Canelli con il compagno Massimo, Maurizio Angeli.Una squadra straordinaria con cui abbiamo fatto una cena incredibile sempre da Augusto Zuffa”.

L’ultimo evento è stato il Minardi Day.

“Fantastico.

Respirare l’aria della Formula 1 degli anni 90 è stato eccezionale.Ringrazio tutta la squadra che è stata con me.

Ora un po’ di riposo, poi si riparte verso il Senna Day del 2026.Un grazie a Imola, quando vado lì mi accolgono davvero bene.

Un ringraziamento a Gian Carlo Minardi e Pietro Benvenuti, che ho avuto il piacere di salutare al Minardi Day.Sono due persone fantastiche, quando sto con loro mi sento in famiglia”.