Penisola Sorrentina: questa notte, i militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un indiziato di reati di tentata estorsione.
Penisola Sorrentina (Na): Su delega del Procuratore Distrettuale di Napoli, è stata eseguita ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un indagato per estorsione e lesioni personali, circostanze aggravate dal metodo mafioso.
Eseguita la custodia cautelare
Questa notte, i militari della Compagnia di Sorrento hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di E.G., 22enne di Piano di Sorrento, gravemente indiziato dei reati di tentata estorsione aggravata e lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.
Le indagini
Il complesso delle attività d’indagine, svolte dai Carabinieri della Compagnia di Sorrento e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno consentito di raccogliere un qualificato quadro probatorio a carico dell’arrestato.
Nell’estate 2021, il soggetto avrebbe posto in essere minacce e lesioni aggravate nei confronti di un dj della penisola sorrentina, al fine di imporsi sul territorio nell’organizzazione degli eventi nei locali della “movida”.
Risultati emersi dalla ricostruzione investigativa
Dalla ricostruzione investigativa è emerso come E.G., in più circostanze abbia avvicinato la vittima, minacciandola al fine di dissuaderla dal proseguire con la propria attività professionale, pretendendo il pagamento di somme di denaro per poter suonare nei locali della costiera, facendo valere la forza di intimidazione derivante dalla riconducibilità dell’indagato al clan D’Alessandro.
Piano d’azione mirato ad annientare la concorrenza
L’azione criminale, tesa ad annullare eventuali forme di concorrenza nel settore dell’intrattenimento e degli eventi da ballo con la violenza e la forza intimidatrice tipica del “metodo mafioso”, continuava con il pestaggio “dimostrativo” nei confronti della vittima, la quale veniva aggredita violentemente nei pressi della propria abitazione.
Eseguite perquisizioni
Contestualmente all’esecuzione della misura, i militari hanno operato perquisizioni delegate dalla D.D.A. nei confronti di altri tre indagati.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato per la custodia presso la casa circondariale di Napoli-Secondigliano.
Penisola Sorrentina: eseguita custodia cautelare per estorsione – RedazioneCampania
Il Consiglio dei Ministri di ieri, 24 nov. 2021, con il Presidente Mario Draghi, ha dato il via libera al Super Green Pass e a diverse nuove norme
ELEZIONI SUPPLETIVE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, ha individuato nel 16 gennaio 2022 la data per lo svolgimento delle elezioni suppletive della Camera dei deputati nel collegio uninominale 01 – Roma – Quartiere Trionfale della XV Circoscrizione Lazio 1. Il Governo proporrà pertanto tale data al Presidente della Repubblica.
INFORMATIVE
Programma strategico “Intelligenza artificiale 2022-2024”
Il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao ha svolto un’informativa al Consiglio dei ministri sul programma strategico “Intelligenza artificiale 2022-2024”.
Il Programma strategico è stato elaborato da un gruppo di lavoro congiunto con i rappresentanti dei Ministri dell’università e della ricerca Maria Cristina Messa e dello sviluppo economico Giancarlo Giorgett e si colloca nel più ampio “Piano europeo coordinato sull’Intelligenza artificiale”, promosso dalla Commissione europea nel 2018 con l’intento di massimizzare l’impatto degli investimenti per l’intelligenza artificiale sia a livello europeo che nazionale, nonché per rafforzare sinergie e cooperazione tra gli Stati.
Il Programma strategico risponde quindi all’esigenza di sviluppare le strategie nazionali attraverso:
• sei obiettivi, che indicano le ambizioni della strategia italiana;
• undici settori prioritari, che indicano dove l’Italia intende concentrare gli investimenti;
• tre aree di intervento, che indicano come il Paese si propone di raggiungere gli obiettivi dichiarati.
Le tre aree di intervento si sviluppano secondo le seguenti linee:
• rafforzare le competenze e attrarre talenti per sviluppare un ecosistema dell’intelligenza artificiale in Italia;
• aumentare i finanziamenti per la ricerca avanzata nell’intelligenza artificiale;
• incentivare l’adozione dell’IA e delle sue applicazioni, sia nella pubblica amministrazione (PA) che nei settori produttivi in generale.
Per le predette aree il Programma strategico indica 24 policy che saranno adottate nei prossimi tre anni; le iniziative saranno fondamentali perché il Paese possa mantenere la competitività tecnologica a livello internazionale, riesca a trasformare i risultati della ricerca in valore aggiunto per l’industria e arrivi preparato alle sfide tecnologiche e sociali di domani.
NOMINE
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:
• su proposta del Presidente Mario Draghi, visti il parere favorevole espresso dal Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa e l’assenso del Consiglio provinciale di Bolzano, la nomina dell’avv. Ulrike Lobis a Consigliere di Stato appartenente al gruppo di lingua tedesca per la Provincia autonoma di Bolzano;
• su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, la nomina a dirigente generale di pubblica sicurezza dei dirigenti superiori della Polizia di Stato dott. Maurizio Agricola e dott. Antonio Sbordone.
LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha esaminato 12 leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha deliberato di impugnare la legge della Regione siciliana n. 24 del 24/09/2021 “Disposizioni per il settore della forestazione. Disposizioni vari” in quanto talune disposizioni eccedendo dalle competenze statutarie attribuite alla Regione siciliana dallo Statuto speciale di autonomia, violano gli articoli 81 e 117, terzo comma, della Costituzione, in materia di coordinamento della finanza pubblica.
Inoltre, il Consiglio ha deliberato di non impugnare la legge della Regione siciliana n. 25 del 30/09/2021 “Disposizioni contabili ai sensi del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118 – allegato 4/2, paragrafo 6.3”;
la legge della Regione Basilicata n. 46 del 06/10/2021 “Interventi a sostegno dei coniugi separati o divorziati in situazione di difficoltà”;
la legge della Provincia autonoma di Bolzano n. 11 del 12/10/2021 “Variazioni al bilancio di previsione della Provincia autonoma di Bolzano 2021-2023 e altre disposizioni”;
la legge della Regione Campania n. 18 del 26/10/2021 “Riconoscimento di debito fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126 e dal decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con modificazione dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Delibera dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del 5 agosto 2021, n. 41. Importo complessivo di euro 13.748,19”;
la legge della Regione Campania n. 19 del 26/10/2021 “Riconoscimento di debito fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126 e dal decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con modificazione dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Delibera dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del 5 agosto 2021, n. 42. Importo complessivo di euro 135.357,69”;
la legge della Regione Campania n. 20 del 26/10/2021 “Riconoscimento di debito fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126 e dal decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con modificazione dalla legge 28 giugno 2019, n.58. Delibera di Giunta regionale del 14 settembre 2021, n. 389. Importo complessivo di euro 620.814,48”;
la legge della Regione Campania n. 21 del 26/10/2021 “Riconoscimento di debito fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126 e dal decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con modificazione dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Delibera di Giunta regionale del 14 settembre 2021, n. 390. Importo complessivo di euro 33.268,97a”;
la legge della Regione Campania n. 22 del 26/10/2021 “Riconoscimento di debito fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126 e dal decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con modificazione dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Delibera di Giunta regionale del 14 settembre 2021, n. 391. Importo complessivo di euro 173.325,54”;
la legge della Regione Campania n. 23 del 26/10/2021 “Riconoscimento di debito fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126 e dal decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con modificazione dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Delibera di Giunta regionale del 14 settembre 2021, n. 388. Importo complessivo di euro 15.209,65”;
la legge della Regione Campania n. 24 del 26/10/2021 “Riconoscimento di debito fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126 e dal decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con modificazione dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Delibera di Giunta regionale del 28 settembre 2021, n. 416. Importo complessivo di euro 9.445,92”;
la legge della Regione Campania n. 25 del 26/10/2021 “Riconoscimento di debito fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126 e dal decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con modificazione dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Delibera di Giunta regionale del 28 settembre 2021, n. 415. Importo complessivo di euro 190.016,34”;
la legge della Regione Valle Aosta n. 26 del 13/10/2021 “Disposizioni in materia di operazioni societarie di Compagnia Valdostana delle Acque – Compagnie Valdôtaine des Eaux S.p.A. (C.V.A. S.p.A.)”;
la legge della Regione Veneto n. 31 del 25/10/2021 “Modifiche della legge regionale 23 giugno 2020, n. 24 “Normativa regionale in materia di polizia locale e politiche di sicurezza” per istituire un elenco dei comandanti e dei responsabili di polizia locale”; la legge della Regione Marche n. 26 del 21/10/2021 “Tutela e valorizzazione del saltarello tradizionale marchigiano”;
la legge della Regione Lombardia n. 19 del 04/11/2021 “Modifiche alla legge regionale 8 aprile 2020, n. 5 (Disciplina delle modalità e delle procedure di concessione delle grandi derivazioni idroelettriche in Lombardia e determinazione del canone in attuazione dell’articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79 «Attuazione della Direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica», come modificato dall’articolo 11 quater del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135 «Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la Pubblica Amministrazione» convertito, con modificazioni, dalla legge 11 febbraio 2019, n. 12”);”.
Infine, il Consiglio ha deliberato di rinunciare all’impugnativa totale della legge della Regione Lombardia n. 5 del 08/04/2020, recante: “Disciplina delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche in Lombardia e determinazione del canone in attuazione dell’articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79 (Attuazione della Direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica), come modificato dall’articolo 11 quater del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135 (Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la Pubblica Amministrazione) convertito, con modificazioni, dalla legge 11 febbraio 2019, n.12”, in quanto la Regione Lombardia, con successiva legge regionale, ha apportato modifiche alle disposizioni oggetto di impugnativa che consentono di ritenere superate le censure di illegittimità rilevate”.
Il Consiglio dei Ministri riunito ieri, mercoledì 24 nov. 2021 sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi, ha dato il via libera al Super Green Pass.
DECRETO COVID
Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali.
Il testo prevede una serie di misure di contenimento della “quarta ondata” della pandemia Sars-Cov2 in quattro ambiti:
obbligo vaccinale e terza dose;
estensione dell’obbligo vaccinale a nuove categorie;
istituzione del Green Pass rafforzato;
rafforzamento dei controlli e campagne promozionali sulla vaccinazione.
Obbligo vaccinale e terza dose
Il decreto legge prevede di estendere l’obbligo vaccinale alla terza dose a decorrere dal 15 dicembre prossimo e con esclusione della possibilità di essere adibiti a mansioni diverse.
Obbligo nuove categorie
Inoltre il provvedimento stabilisce l’estensione dell’obbligo vaccinale a ulteriori categorie a decorrere dal 15 dicembre.
Le nuove categorie coinvolte saranno:
personale amministrativo della sanità
docenti e personale amministrativo della scuola
militari
forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria), personale del soccorso pubblico.
Green Pass
Il testo approvato oggi prevede che la durata di validità del Green Pass viene ridotta dagli attuali 12 a 9 mesi.
L’obbligo di Green Pass viene esteso a ulteriori settori: alberghi; spogliatoi per l’attività sportiva; servizi di trasporto ferroviario regionale e interregionale; servizi di trasporto pubblico locale.
A decorrere dal 6 dicembre 2021 viene introdotto il Green Pass rafforzato; vale solo per coloro che sono o vaccinati o guariti. Il nuovo Certificato verde serve per accedere ad attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla nei seguenti ambiti
Spettacoli
Spettatori di eventi sportivi
Ristorazione al chiuso
Feste e discoteche
Cerimonie pubbliche
In caso di passaggio in zona arancione, le restrizioni e le limitazioni non scattano, ma alle attività possono accedere i soli detentori del Green Pass rafforzato.
Dal 6 dicembre 2021 e fino al 15 gennaio 2022 è previsto che il Green Pass rafforzato per lo svolgimento delle attività, che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla, debba essere utilizzato anche in zona bianca.
Altre misure
Sarà disposto un rafforzamento dei controlli da parte delle prefetture che devono prevedere un piano provinciale per l’effettuazione di costanti controlli entro 5 giorni dall’entrata in vigore del testo e sono obbligate a redigere una relazione settimanale da inviare al Ministero dell’interno.
Sarà potenziata la campagna di comunicazione in favore della vaccinazione.
Il Governo ha assunto e ha intenzione di assumere in via amministrativa altre decisioni:
è già consentita la terza dose dopo 5 mesi dalla seconda;
aprirà da subito la terza dose per gli under 40;
se autorizzate, potranno essere avviate campagne vaccinali per la fascia di età 5-12 anni.
Maradona ci ha lasciato giusto un anno fa ma sembra essere ancora presente tra di noi e non averci lasciati mai. Un anno fa, il 25 novembre 2020, la notizia della morte di Diego Armando Maradona ha scioccato tutto il mondo e tutti gli appassionati di calcio.
IL MITO MARADONA.
Ma è a Napoli che ancora oggi pulsa il cuore di un’intera città che a distanza di oltre 30 anni ancora ama Diego come fosse il primo giorno e lo venera giustamente come una vera e propria divinità come se stesse ancora giocando nei vari stadi di tutta Europa. L’unico che ha elevato il rango di questa città, l’unico che ha rappresentato la rivincita covata e e desiderata dai tifosi azzurri contro il nord oppressore. L’unico che ha portato la città di Napolia vincere due scudetti e una Coppa Uefa, portando una squadra come il Napoli, che fino all’anno prima lottava per non retrocedere, ad issarsi sul tetto d’Italia e d’Europa.
Maradona come ogni grandissimo artista che si rispetti, ha dovuto lottare contro alcuni demoni che hanno caratterizzato in negativo la propria esistenza. In particolare il demone della droga. E proprio contro il demone della droga, Diego ha registrato l’unica sconfitta della sua vita. Ma ciò non offusca il mito del più grande di tutti in campo.
IL RICORDO DI DIEGO ARMANDO MARADONA.
La figura e il mito di Maradona sono stati variamente ricordati nel corso di quest’anno. In modo proprio ma anche improprio. Si va dalla serie televisiva che sta andando in onda proprio in questi giorni “Sogno Benedetto” che, oltre ad essere infarcita di vari errori storici, non rispetta l’immagine della città di Napoli facendo apparire l’acquisto di Maradona del 1984 come se fosse stato realizzato con i soldi della camorra.
Niente a che vedere con l’arte sopraffina del regista Paolo Sorrentino che in modo sublime ha miscelato il grande amore mai sopito della città di Napoli verso il mito Maradona con la sua autobiografia facendone un capolavoro cinematografico che non a caso è candidato ai prossimi premi Oscar.
Ma il modo migliore di ricordarlo è stato senza alcun dubbio quello dei tifosi napoletani che nei giorni immediatamente successivi al 25 novembre 2020 e per almeno un mese e anche oltre hanno lasciato ogni tipo di ricordo nei pressi degli ingressi dello stadio non a caso subito rinominato “Diego Armando Maradona”. Un tappeto di sciarpe, foto, magliette del Napoli dell’epoca e non solo che testimoniano l’amore di questi tifosi che hanno sempre amato, a giusta ragione, il calciatore ma anche l’uomo Maradona.
E oggi alle 13:25 del 25 novembre 2021, ad un anno esatto dalla morte di Maradona, nel piazzale antistante i varchi d’ingresso del settore Distinti dello stadio a lui intitolato verrà posizionata una statua che ritrae il fuoriclasse argentino, realizzata dall’artista Domenico Sepe. La statua resterà visibile fino alle ore 22 dello stesso giorno, in attesa della sua definitiva collocazione che sarà effettuata nelle prossime settimane. Un anno senza Diego, ma Diego c’è e tutti i tifosi azzurri con tantissima emozione verseranno lacrime d’amore ammirando questa statua che renderà ancora più presente in mezzo a noi un uomo che in realtà non ci ha mai lasciato e mai ci lascerà.
L’EPOPEA MARADONA NEI SUOI 7 ANNI MAGICI A NAPOLI.
Maradona arriva a Napoli il 5 luglio del 1984 dopo una trattativa estenuante con il Barcellona che tiene tutta la città con il fiato sospeso per oltre un mese. Un lungo tira e molla che terminerà solo al gong del calciomercato, la sera del 30 giugno 1984. Sin dal primo minuto della sua presentazione al San Paolo si crea subito una piena sintonia con il suo pubblico. Un pubblico che lo difenderà sempre e che resterà presto estasiato dalle sue prodezze.
La prima gara ufficiale di Diego con la maglia del Napoli porta la data del 22 agosto 1984. Una insignificante gara con l’Arezzo di Coppa Italia diventa la vetrina delle tante magie che Diego dispenserà ai napoletani nel corso di sette anni magici. Ci vogliono venti minuti per vedere la prima punizione dai trenta metri con la palla che si insacca all’incrocio dei pali. E 70.000 persone lì solo per vederlo in una prima gara ufficiale con il Napoli.
Il primo campionato di Diego non vede il Napoli primeggiare almeno nel girone di andata. Nel girone di ritorno però iniziano a crearsi le premesse di quello che sarà il Napoli dei trionfi di pochi anni dopo. Il 3 novembre del 1985 una magia di Diego che resterà scolpita per sempre nel cuore dei napoletani: una punizione in due in area di rigore contro la Juventus, a pochi metri da Tacconi. Una traiettoria che sfida tutte le leggi della fisica con la palla che inesorabilmente si insacca come al solito all’incrocio dei pali con la barriera distante pochissimi passi da Diego.
Quel giorno mentre Eraldo Pecci chiedeva di tirare forte perchè solo in quel modo a distanza ravvicinata dalla barriera si poteva mettere in difficoltà Tacconi, Diego prese il pallone e fece di testa sua dopo un conciliabolo con lo stesso Pecci che è passato alla storia.
“Eraldo, passamela indietro”. “Ma sei matto Diego, come fai a farla passare sopra?” “Tu dammela dietro”. “Diego, da qui non passerà mai”. “Tu non ti preoccupare. Tranquillo, tanto faccio gol lo stesso”.
Maradona aveva già previsto tutto. Aveva già visto nella propria mente il film di quello che poi sarebbe stato un gol epico, sicuramente il più bello sotto ogni punto di vista del suo settennato al Napoli. E così fu. Pecci non la passò neanche in modo perfetto quella palla ma al resto pensò tutto Diego Maradona.
Nell’estate del 1986, Maradona porta una combriccola di comprimari argentini ad issarsi sul tetto del mondo. Segna il miglior gol di ogni epoca storica: salta come birilli tutta la difesa inglese compreso il portiere Shilton e va a depositare la palla in fondo al sacco. I restanti ostacoli rappresentati da Belgio e Germania sono solo dettagli ed orpelli per il migliore di ogni epoca storica che va così a vincere il suo campionato del mondo praticamente quasi da solo.
La stagione 1986-87 è una cavalcata trionfale per Napoli e Maradona che vincono il loro primo scudetto. Si vince a Roma, si vince soprattutto a Torino con la Juve con un 1-3 storico ma l’apoteosi finale è il 10 maggio 1987 nella gara con la Fiorentina che regala agli azzurri il primo scudetto della loro storia. A Napoli si moltiplicano i nomi di battesimo Diego Armando e il culto per il grande Diego raggiunge il suo culmine.
Dopo la delusione della stagione 1987-88 con uno scudetto praticamente regalato al Milan pur avendo avuto ben 5 punti di vantaggio (con la regola dei 2 punti) a 4 turni dalla fine del campionato, nella stagione successiva 1988-89 Maradona regala al Napoli la gloria europea con la conquista della storica Coppa Uefa. Paok Salonicco, Lokomotiv Lipsia, Bordeaux, Juventus, Bayern Monaco e Stoccarda, tutti avversari gloriosi superati come birilli con tante magie di Diego. E il riscaldamento della gara di Monaco con Diego che balla sulle note di “Life is life” resterà per sempre negli occhi di tutti quelli che amano il calcio.
Nell’89-90 arriva la seconda perla di Diego: il secondo scudetto del Napoli. Diego si erge contro lo strapotere economico di Berlusconi, presidente del Milan, e porta per mano gli azzurri alla conquista del secondo titolo. Un lungo testa a testa che si risolve alla penultima giornata di campionato a Bologna. Napoli che con due grandissimi protagonisti come Maradona e Careca vince 3-0 dopo solo mezz’ora di gioco mentre il Milan si impantana a Verona perdendo clamorosamente. La domenica dopo con la Lazio un gol di Baroni prepara Maradona e i napoletani ad un secondo grande festeggiamento forse anche più sentito del primo perchè più sofferto.
Nella seconda parte del 1990 comincia la parabola discendente di Maradona. Prima la delusione in finale con la Germania a Roma nel mondiale di Italia ’90 con tutto lo stadio a fischiarlo solo perchè paladino dei napoletani nella lotta contro il potere nordista. E soprattutto subito dopo la storia della cocaina e della positività al doping che lo porterà a quasi scappare da Napoli nel marzo del 1991.
Ho visto Maradona dal vivo al “San Paolo” ogni domenica nei suoi lunghi sette anni in cui ha regalato solo magie e gioie incommensurabili ai napoletani e solo per questo lo ringrazierò per sempre per avere goduto di un privilegio che non è da tutti. Per tanti napoletani sparsi in tutto il mondo e per chiunque ami il calcio, quella di Diego resterà sempre la più bella favola che si potrà raccontare per sempre ai propri nipotini. Ciao Diego, e grazie per averci regalato momenti irripetibili. Il calcio piange ancora ad un’anno di distanza il più grande di tutti… Un anno senza Diego, ma Diego c’è.
Il 25 novembre si celebra nel mondo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che in questa data invita i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani.
“Orange the world: Fund, Respond, Prevent, Collect!” – Colora il mondo di arancione: Finanzia, Rispondi, Previeni, Raccogli”- è il tema della Giornata al centro della campagna UNiTE 2020, promossa da UN Women, organizzazione delle Nazioni Unite dedicata all’uguaglianza di genere e all’emancipazione delle donne. Come negli anni precedenti la Giornata Internazionale lancerà 16 giorni di attivismo che si concluderanno il 10 dicembre con la Giornata Internazionale dei Diritti Umani. Gli hashtags lanciati dall’Onu per la Giornata sono: #GenerationEquality #orangetheworld #16days and #spreadtheword.
In occasione della Giornata la Sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa ha sottolineato in una nota che sono “troppe le donne in Pronto Soccorso poiché vittime di violenze. Il quadro è ancora preoccupante”. La Sottosegretaria ha inoltre dichiarato: “È fondamentale utilizzare modelli d’intervento coordinati, multidisciplinari ed inter-istituzionali, che rispondano in modo efficace ai bisogni delle vittime di violenza. È necessario garantire protezione fisica, strutture d’accoglienza in emergenza, aiuto sanitario, psicologico, legale, economico e un accompagnamento in un nuovo progetto di vita che porti la donna a superare il maltrattamento subito”.
La violenza contro le donne rappresenta un importante problema di sanità pubblica, oltre che una violazione dei diritti umani.
La violenza ha effetti negativi a breve e a lungo termine, sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva della vittima. Le conseguenze possono determinare per le donne isolamento, incapacità di lavorare, limitata capacità di prendersi cura di sé stesse e dei propri figli. I bambini che assistono alla violenza all’interno dei nuclei familiari possono soffrire di disturbi emotivi e del comportamento. Gli effetti della violenza di genere si ripercuotono sul benessere dell’intera comunità.
I numeri della violenza contro le donne
Nel mondola violenza contro le donne interessa 1 donna su 3.
In Italiai dati ISTAT mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner.
Secondo il Rapporto Istat 2018 sulle vittime di omicidiil 54,9% degli omicidi di donne sono commessi da un partner o ex partner, il 24,8% da parenti, nell’1,5% dei casi da un’altra persona che la vittima conosceva (amici, colleghi, ecc.)
Questi dati evidenziano le gravi dimensioni del fenomeno, che costituisce un rilevante problema di sanità pubblica, oltre che una violazione dei diritti umani.
Violenza e accessi delle donne in Pronto Soccorso
Nel triennio 2017-2019, secondo le risultanze dell’analisi condotta dal ministero della Salute e dall’Istat sugli accessi delle donne in Pronto soccorso, rilevati dal Sistema informativo per il monitoraggio dell’assistenza in Emergenza-Urgenza (EMUR), per approfondire la conoscenza del fenomeno della violenza di genere, le donne che hanno avuto almeno un accesso in Pronto Soccorso con l’indicazione di diagnosi di violenza sono 16.140 per un numero totale di accessi in Pronto Soccorso con l’indicazione di diagnosi di violenza nell’arco del triennio pari a 19.166 (1,2 accessi pro capite).
Dai dati di accesso al Pronto Soccorso è emerso che le stesse donne nell’arco del triennio hanno effettuato anche altri accessi in Pronto Soccorso con diagnosi diverse da quelle riferibili a violenza. Complessivamente il numero pro-capite di accessi per queste donne, a prescindere dalla diagnosi, è superiore a 5 e nella classe di età 18-44 anni è superiore a 6. Questo significa che una donna che ha subito violenza nell’arco del triennio torna in media 5/6 volte in Pronto Soccorso.
il 57% degli accessi è di donne che hanno tra 18 e 44 anni
il 24,4%hanno tra 45 e 64 anni,
le minorenni costituiscono il 14,3% del totale
le donne con più di 64 annisono il 4,3%.
La violenza contro le donne e la pandemia Covid-19
Laddove le famiglie sono più a stretto contatto e trascorrono più tempo assieme, come avvenuto durante l’attuale pandemia, aumenta il rischio che le donne e i figli siano esposti alla violenza soprattutto se in famiglia vi sono gravi perdite economiche o di lavoro. Man mano che le risorse diventano più scarse, possono aumentare anche forme di abuso, di potere e di controllo da parte del partner. I dati Istat indicano che le chiamate al numero antiviolenza 1522 nel periodo 1 marzo-16 aprile 2020 sono state 5.031, il 75% in più rispetto al medesimo periodo del 2019.
Nel periodo marzo – ottobre 2020, quindi durante la pandemia da Covid-19, i dati Istat sulle chiamate al numero verde antiviolenza 1522 (promosso e gestito dal Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio) evidenziano che il numero delle chiamate valide sia telefoniche sia via chat è notevolmente cresciuto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+71,7%), passando da 13.424 a 23.071. La crescita delle richieste di aiuto tramite chat è triplicata passando da 829 a 3.347 messaggi. Tra i motivi che inducono a contattare il numero verde raddoppiano le chiamate per la “richiesta di aiuto da parte delle vittime di violenza” e le “segnalazioni per casi di violenza” che insieme rappresentano il 45,8% delle chiamate valide (in totale 10.577). Nel periodo considerato, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, esse sono cresciute del 107%. Crescono anche le chiamate per avere informazioni sui Centri Anti Violenza (+65,7%).
Inoltre, tra gli effetti dell’emergenza COVID-19 è da segnalarsi un aumento del consumo di alcol nel medio e lungo periodo, importante fattore di rischio diretto, per il suicidio, ma anche indiretto, perché possibile trigger di violenza domestica.
I servizi del Sistema sanitario nazionale italiano
In Italia il Servizio Sanitario Nazionale garantisce alle donne, alle coppie e alle famiglie, le prestazioni e i servizi finalizzati alla prevenzione, all’individuazione precoce e all’assistenza nei casi di violenza di genere e sessuale. In particolare per la tempestiva e adeguata presa in carico delle donne vittime di violenza che si rivolgono al Pronto Soccorso sono state adottate le specifiche Linee Guida nazionali per le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza. Poiché spesso, però, la violenza rimane nascosta, al fine di individuarne il più rapidamente possibile i segni è importante rafforzare le competenze degli operatori sociosanitari che entrano in contatto con le vittime, mediante specifici programmi di formazione.
A tal fine, nel periodo 2019-2020, il Ministero della Salute, con l’Istituto Superiore di Sanità, ha aggiornato ed esteso a tutti i Pronto Soccorso presenti sull’intero territorio nazionale il Programma di Formazione a distanza (FAD) “Prevenzione e contrasto della violenza di genere attraverso le reti territoriali” (Seconda edizione), precedentemente messo a punto ed erogato in quattro Regioni italiane (Sicilia, Campania, Lazio, Lombardia). Il corso, erogato attraverso la piattaforma www.eduiss.it, è stato indirizzato ai professionisti sanitari e agli assistenti sociali dei Pronto Soccorso impegnati in interventi di prevenzione, diagnosi, cura e assistenza per le donne che subiscano violenza.
Dei 651 Pronto Soccorso presenti in Italia, hanno aderito al programma formativo a distanza 642 Pronto Soccorso, di questi il 97,7% ha avuto almeno un dipendente/professionista che ha concluso l’intero programma formativo.
Hanno partecipato complessivamente 26.347 professionisti; si tratta per il 51,8% di “operatori sanitari dell’area infermieristica-ostetrica”, per il 15,5% di “operatori sanitari impegnati nell’area tecnico-assistenziale”, per il 13,7% di “medici”; per il 4,5% di “psicologi”; hanno anche partecipato figure professionali non sanitarie (4%): “assistenti sociali”, “avvocati”, “giuristi”.
Contatti utili per le vittime di violenza
Chi è vittima di violenza può contattare i seguenti numeri telefonici e/o App dedicate e/o strutture indicate:
numero rosagratuito antiviolenza e anti stalking 1522 che fornisce assistenza e supporto tutti i giorni 24 ore su 24.
App 1522, disponibile su IOS e Android, che consente alle donne di chattare con le operatrici. E’ possibile chattare anche attraverso il sito ufficiale del numero anti violenza e anti stalking 1522.
App YouPolrealizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, l’App è stata estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche. Tramite questa App è possibile trasmettere in tempo reale messaggi agli operatori della Polizia di Stato. È possibile telefonare direttamente dall’App al numero unico di emergenza 112; nel caso questo non sia attivo risponderà la sala operativa 113 della Questura.
Pronto Soccorso, soprattutto se si ha bisogno di cure mediche immediate e non procrastinabili. Gli operatori sociosanitari del Pronto Soccorso oltre a fornire le cure necessarie sapranno indirizzare la persona vittima di violenza verso un percorso di uscita dalla violenza.
Farmacie, per avere informazioni se non si ha la possibilità di contattare subito i Centri antiviolenza o i Pronto soccorso.
Telefono Verde AIDS e IST 800 861061 se hai subito violenza sessuale. Personale esperto risponde dal lunedì al venerdì, dalle ore 13.00 alle ore 18.00. Puoi accedere anche al sito www.uniticontrolaids.it.
112: chiamare il numero di emergenza senza esitare, né rimandare:
in caso di aggressione fisica o minaccia di aggressione fisica;
se si è vittima di violenza psicologica;
se si sta fuggendo con i figli (eviti in questo modo una denuncia per sottrazione di minori);
se il maltrattante possiede armi.
Per la ricorrenza, come ogni anno, anche la Polizia torna in campo con l’opuscolo “…questo non è amore”, elaborato dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, con il quale si vuole offrire alla cittadinanza un servizio di informazione, sensibilizzazione ed aiuto sui temi del contrasto alla violenza di genere, anche per l’emersione del “sommerso”, con l’obiettivo di aiutare le donne a difendersi da violenze fisiche, psicologiche, verbali ed economiche.
Spesso il primo passo è il più difficile: la paura di essere giudicate, la vergogna di raccontare dettagli della propria vita privata, il timore di rimanere sole. A volte però basta solo una spalla a cui appoggiarsi, qualcuno con cui parlare, una rete di sostegno indispensabile per iniziare un nuovo percorso di vita libero dalla violenza e dal dolore.
La campagna “…questo non è amore” non si ferma al 25 novembre, poiché è fondamentale che l’azione di prevenzione e di informazione sia portata avanti costantemente, tutto l’anno; ed infatti la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato coordina a livello nazionale il progetto “Camper”, con cui équipe multidisciplinari composte da funzionari di polizia, medici, psicologi, rappresentanti di centri antiviolenza e ad altre istituzioni e associazioni impegnate su questi temi, distribuiscono la brochure nelle piazze (durante il lockdown nei supermercati), mettendo a disposizione le proprie competenze per aiutare le donne a sentirsi meno sole e a liberarsi di violenze e sopraffazioni, a volte nascoste e vissute il solitudine.
#essercisempre è un impegno costante perché, come affermato dal Prefetto Lamberto Giannini, “il silenzio aiuta l’aguzzino, mai la vittima”. #aiutiamoledonneadifendersi
Per concludere, visto che ancora Oggi, e soprattutto nella situazione nella quale ci ritroviamo, resta valida, una lettera che Papa Wojtyla ebbe a scrivere – 26 anni fa – esprimendo, con essa, il suo pensiero ed il suo ringraziamento a quell’essere chiamato “Donna” a me piace ricordarla.
Allora, Papa Wojtyla, ebbe a scrivere una lettera dedicata a tutte le donne del mondo (sia pur non per la ricorrenza del 24 Novembre), e lo fece per esaltarne ruolo, capacità e condannando quanti le sfruttano, le violentano, abusano del loro corpo e umiliano la loro intelligenza.
Sono trascorsi 26 anni ma, purtroppo, mi ritrovo a dover scrivere ancora che sembra scritta oggi. Speriamo non ancora domani.
Di quella lettera ne riporto parte, che rendo anche mio/nostro, come dovuto ringraziamento alle donne di tutti i tempi e di ogni luogo, nel mondo.
Nelle pagine iniziali, Wojtyla ringrazia tutte le donne per quello che fanno e per quello che sono, madri, spose, figlie, sorelle, lavoratrici, religiose e dice:
Donna, grazie perché sei donna
CITTA’ DEL VATICANO – “Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna.
Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani”.
LE SCUSE.
“Ma il grazie non basta, lo so.
Enormi condizionamenti hanno reso difficile il cammino della donna, misconosciuta nella sua dignità, travisata nelle sue prerogative, emarginata e persino ridotta in servitù…
non sono mancate, specie in determinati contesti storici, responsabilità oggettive anche in non pochi figli della Chiesa, me ne dispiaccio sinceramente.
Tale rammarico si traduca in un rinnovato impegno per la liberazione delle donne da ogni forma di sopruso e di dominio”.
IL GENIO FEMMINILE.
Le donne, come gli uomini, “ma in condizioni ben più disagiate”, hanno sempre contribuito alla crescita della società, impegnandosi nella cultura, nell’ arte, nell’ insegnamento, della ricerca.
“Quante donne sono state e sono tuttora valutate più per l’ aspetto fisico che per la competenza, la professionalità, l’ intelligenza”.
GLI OSTACOLI.
“E che dire – si chiede Wojtyla – degli ostacoli che ancora impediscono alle donne il pieno inserimento nella vita sociale, politica ed economica?
Basti pensare a come viene spesso penalizzato il dono della maternità…
molto ancora resta da fare perché l’ essere donna e madre non comporti una discriminazione.
E’ urgente ottenere dappertutto l’ effettiva uguaglianza dei diritti della persona”.
VIOLENZA SESSUALE.
“Come non ricordare la lunga e umiliante storia di soprusi perpetrati contro le donne nel campo della sessualità?
E’ ora di condannare con vigore, dando vita ad appropriati strumenti legislativi di difesa, le violenze sessuali” e quanti inducano le donne “a prestarsi alla mercificazione del loro corpo”.
Così Papa Wojtyla.
Ma ora, tornando “sulla terra” di noi comuni mortali, e per chiudere, alle parole ed al grande pensiero di Papa Wojtyla, aggiungo, come da nostra tradizione, una canzone scritta a suo tempo da Luciano Somma e musicata da Enzo Valese, titolata:
UNA DONNA DA SALVARE
Canzone già inserita in due film contro la violenza alle donne e che qui, con piacere, riproponiamo nella versione più recente fatta da MERYSSE e diffusa da Ed.Musicali ITALIAN WAY MUSIC- MILANO
PAGELLE INTER-SHAKHTAR – Altra vittoria per l’Inter in Champions League, che vince anche contro lo Shakhtar e vede gli ottavi. Perisic il migliore in campo, così come Dzeko: doppietta per il bosniaco.
Pagelle Inter-Shakhtar, 5ª giornata Champions League
Pagelle Inter-Shakhtar. Finisce 2-0 la sfida di Champions League tra Inter e Shakhtar. I nerazzurri si regalano una fantastica notte europea, che li avvicina sempre di più alla qualificazione agli ottavi di finale. Dzeko segna una doppietta, ma il migliore in campo è anche Perisic. Prestazione superlativa per il croato. Ecco le pagelle Inter-Shakhtar.
Inter
Handanovic 6: praticamente inoperoso per tutto il match.
Skriniar 6: lo Shakhtar non si rende pericoloso per 80 minuti. Perde una palla pericolosa nel finale.
Ranocchia 6,5: non fa rimpiangere l’assenza di De Vrij. Molto bene Ranocchia nelle ultime due gare, ottimo sostituto.
Bastoni 6,5: più propenso alla fase offensiva, utile nelle sponde dall’area. La collaborazione con Perisic è ottima. Da quella parte non si passa.
Darmian 6,5: ormai è il titolare fisso dell’Inter. Un giocatore che è costato poco e nulla, ma che risulta ad ogni partita sempre più importante. (dal 78’ D’Ambrosio SV)
Barella 6: un gran giocatore, corre e lotta per la squadra. Qualche errore di troppo per uno come lui, ma si fa sempre sentire in mezzo al campo. (dal 78’ Vidal SV)
Brozovic 6: solito motorino infaticabile, solito metronomo preciso e ordinato. Partita di attenzione la sua.
Calhanoglu 6,5: velocizza la manovra, gioca con qualità. Sembra essere tornato quello di inizio stagione. (dall’86’ Sensi SV)
Perisic 7: straripante. Dispensa una quantità infinita di cross. È il primo a difendere e il primo ad attaccare. È praticamente ovunque sulla fascia sinistra. In più, l’assist che chiude la partita. Fantastico. (dall’86’ Dimarco SV)
Lautaro 6: altra buona partita per l’argentino. Spesso ingabbiato dai difensori ucraini, riesce anche a trovare il gol, ma commette fallo. (dal 68’ Correa 5,5: entra male in campo, cerca la giocata, ma finisce per essere fermato.)
Dzeko 7: i primi 60 minuti sono inguardabili. Sbaglia praticamente qualsiasi tiro gli capiti sui piedi. Nella ripresa però, la situazione si ribalta. Doppietta e qualificazione agli ottavi vicinissima.
All. Inzaghi 6,5: serviva una vittoria e la vittoria è arrivata. Dopo Spalletti e Conte, Inzaghi potrebbe raggiungere gli ottavi di finale con l’Inter. Una grande soddisfazione per un allenatore tanto criticato al suo arrivo.
Shakhtar Donetsk
Trubin 6,5; Dodo 5,5, Marlon 5, Matviyenko 5, Vitao 5; Stepanenko 5,5 (dal 46’ Antonio 5); Pedrinho 5 ( dal 73’ Bondarenko 6), Maycon 5, Tete 4,5 (dall’80 Marlos SV), Solomon 5; Fernando 6 (dall’80’ Mudryk SV). All. De Zerbi 4,5.
Nella notte appena trascorsa, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 33enne, ritenuto responsabile di rapina aggravata in danno di 3 esercizi commercialifra Palermo e Terrasini, in concorso con altre persone allo stato attuale in corso di identificazione.
Il 33enne, residente nel quartiere Zen di Palermo e già noto alle forze dell’ordine, è accusato anche del reato di resistenza a pubblico ufficiale.
I Carabinieri, grazie a una pronta risposta operativa e ad un’immediata attività di indagine, hanno raccolto gravi indizi di reato nei confronti del 33enne e dei complici che, a volto travisato e armati di una pistola tipo “Glock”, poi risultata essere ad uso softair, avrebbero fatto ingresso prima in una profumeria di viale Strasburgo a Palermo, minacciando i dipendenti e impossessandosi di numerose confezioni di profumo di fascia alta, dandosi alla fuga a bordo di un’autovettura già oggetto di furto.
Si sarebbero poi introdotti in un negozio di abbigliamento di via Ugo La Malfa ove, sempre tramite minaccia con armi, avrebbero portato via l’incasso.
Nuovamente in fuga, la banda si è poi diretta verso Terrasini. Qui l’obiettivo è stato un supermercato dove, con l’arma in pugno, avrebbero minacciato gli addetti alla cassa per appropriarsi del denaro ivi contenuto, fuggendo poi con l’intero cassetto.
La tempestività nell’attivazione delle ricerche ha permesso ai Carabinieri di intercettare l’autovettura mentre faceva rientro a Palermo.
I rapinatori, abbandonato il veicolo nel quartiere Tommaso Natale, hanno poi tentato la fuga a piedi per le vie limitrofe.
Il 33enne è stato bloccato dopo aver fatto ingresso in una palestra ed aver abbandonato lì gli abiti, indossandone altri portati con sé per evitare di essere riconosciuto dagli investigatori.
L’autovettura utilizzata è stata sequestrata ed al suo interno è stata trovata gran parte della refurtiva asportata nella profumeria.
Tutti gli elementi raccolti sono ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, che ha disposto la traduzione dell’arrestato presso la casa circondariale “Lorusso-Pagliarelli”, in attesa di udienza di convalida.
Piermaria Capuana, diciotto anni, è l’assessore più giovane d’Italia. Nominato ieri dal sindaco Nino Bellia al Comune di San Giovanni La Punta, in provincia di Catania, in quota alla lista civica Onda, il giovane Capuana diplomatosi al liceo economico-sociale “Ettore Majorana di San Giovanni la Punta – ora studente universitario al Dipartimento di Scienze Politiche a Catania – è il presidente uscente della Consulta provinciale studentesca.
Sul suo profilo Facebook ha cambiato la foto di copertina, postando un’immagine che lo vede accanto a un gruppo di attivisti del movimento di cui fa parte “Cambiamento Giovanile” con dietro un grande striscione: «A San Giovanni la Punta l’assessore più giovane d’Italia».
Capuana è stato il rappresentante d’Istituto più votato nella storia del Catanese con le sue 952 preferenze ed è il fondatore di Cambiamento Giovanile, movimento apartitico diffuso in tutta la provincia di Catania. Il neoassessore, dopo il giuramento, è stato festeggiato da un centinaio di giovani che si sono raccolti nella piazza antistante il Municipio puntese. Una vera carica adrenalica supportata da applausi, cori e auguri per Capuana.
“Essere l’assessore più giovane d’Italia – ha affermato – è per me il riconoscimento verso l’impegno profuso nell’arco della mia adolescenza ed oggi una grande prova di maturità e responsabilità nei confronti della cittadinanza. Spirito d’intraprendenza, attivismo, passione e onestà sono i valori che più rappresentano la nostra idea di politica. Puntare sui giovani non è una scommessa ma investimento, credo nella necessità di coinvolgere sempre più i giovani nella cosa pubblica, abbattendo anche il preconcetto che se si è giovani ci si deve accontentare, si ha poca esperienza e quindi si deve aspettare. Ringrazio il sindaco Nino Bellia e la sua Giunta per avermi dato fiducia e ringrazio la lista civica Onda per questa indicazione che mi onora – conclude Capuana – vivrò quest’esperienza mettendomi al servizio della gente”.
INTER-SHAKHTAR 2-0 – Vittoria importantissima per i nerazzurri, che sconfiggono lo Shakhtar e volano al primo posto momentaneo del girone. La doppietta di Dzeko regala all’Inter il sogno ottavi di finale che manca da 10 anni.
Inter-Shakhtar 2-0: Dzeko (60’, 66’)
L’Inter non sbaglia. Vittoria fondamentale a San Siro e primo posto momentaneo del girone. Ora bisogna aspettare Sheriff-Real Madrid: qualora non vincesse la squadra moldava, gli uomini di Inzaghi sarebbero matematicamente agli ottavi di finale. Una qualificazione che manca da 10 anni. Dopo 60 minuti di spinta, senza riuscire a trovare la rete, la doppietta di Dzeko indirizza la gara e consente all’Inter di trovare i tre punti. Ecco la cronaca di Inter-Shakhtar.
Primo tempo
Buon approccio alla gara per l’Inter di Inzaghi, con un tiro di Brozovic che, però, termina alto. All’11’, altra occasione per i nerazzurri, questa volta sui piedi di Barella. Il risultato è il medesimo di prima. Al 15’ arriva il primo tiro dello Shakhtar, Handanovic blocca agilmente. Passano pochi minuti, Fernando trova lo spazio tra le linee e costringe il portiere interista alla parata, ma il guardalinee alza la bandierina. Fuorigioco.
Un minuto più tardi, stacca di testa Ranocchia, ma non è preciso. Assedio Inter, Barella recupera palla, va da Dzeko, che però tira addosso a Trubin. Sul versante opposto, attacca ancora Fernando, devia Barella. Al 26’, Perisic crossa perfettamente sulla testa di Dzeko: questa volta è molto bravo Trubin. L’Inter continua a spingere: al 40’, ci prova Lautaro, ma il suo tiro è debole. Altra occasione per i nerazzurri al 45’, il tiro di Dzeko va fuori.
Secondo tempo
Partenza sprint dell’Inter nella ripresa: al 56’ Lautaro segna, ma Hategan annulla per fallo dell’argentino. Al 60’ invece è tutto buono! Azione stupenda dei nerazzurri, Darmian arriva al tiro ma viene bloccato. Sulla respinta arriva in Dzeko che segna il gol del vantaggio. 1-0 Inter. Passano 6 minuti, Perisic domina sulla fascia, mette in mezzo per Dzeko che non sbaglia. 2-0 Inter. Qualificazione più vicina.
Rallenta il ritmo in questa fase del match. Si rivede lo Shakhtar: Bondarenko prova il tiro di sinistro, la palla esce di poco. Ora la squadra di De Zerbi insiste, Dodo arriva al tiro e colpisce il palo! Si resta sul 2-0. Al 90’, Dimarco corre sulla fascia, lancia per Sensi, che addomestica e calcia. Trubin para. Fischio finale a San Siro. L’Inter vince 2-0 e vede gli ottavi di finale.
Il Presidente è intervenuto in conferenza per annunciare le nuove misure previste per le prossime settimane
La comunicazione
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha preso parte ad una conferenza stampa assieme al ministro Speranza e al ministro Gelmini, in cui si è discusso delle prossime misure da mettere in atto per affrontare al meglio la quarta ondata di contagi che sta già affliggendo molti paesi dell’Europa; il nuovo progetto prende il nome di super green pass, e sarà in vigore in maniera provvisoria dal 6 dicembre al 15 gennaio in attesa di possibili proroghe.
Draghi ha tenuto a sottolineare che nonostante la nuova impennata di contagi, le condizioni dell’Italia sono comunque migliori rispetto ad altri paesi; le misure restano degli atti di prevenzione per evitare di complicare ulteriormente una situazione che già ci ha portano troppe perdite.
È stato esteso l’obbligo della terza dose a diversi ambiti lavorativi, oltre ad aver aperto al richiamo per tutte le persone al di sopra dei 18 anni e che abbiano fatto la seconda dose almeno 5 mesi fa; è stato inoltre recuperato l’obbligo di portare la mascherina anche nei luoghi pubblici, mentre alcune regioni italiane sono vicine al ritorno alle zone colorate, che comportano naturalmente ulteriori restrizioni in base al colore.
La principale arma introdotta da queste nuove misure è un controllo rafforzato e intensificato su tutti i settori per avere un tracciamento più preciso degli spostamenti dei soggetti nelle varie regioni.
Che cosa dicono gli “eroi”
La maggior parte di queste misure e di accorgimenti vengono attuate perché c’è ancora qualcuno che non vuole vaccinarsi per un proprio capriccio; la crociata portata avanti dai no vax è la causa principale di questa nuova impennata di contagi, mentre gli scienziati studiano nuove terapie per far fronte all’emergenza.
Sarebbe così semplice abbandonare concetti infondati e fare qualcosa per se stessi e per gli altri, ma a quanto pare ragionare è chiedere troppo.
Super green pass; la nuova idea anti-complottisti per la pandemia/Antonio Cascone/redazione
Nei giorni scorsi i Finanzieri della Compagnia di Bagheria (PA), in esito ad attività di intelligence economico-finanziaria e in stretta sinergia e collaborazione info-operativa con l’INPS, hanno individuato un’altra signora risultata illecitamente beneficiaria del Reddito di Cittadinanza per un ammontare pari a circa 18 mila euro.
In particolare, le Fiamme Gialle hanno accertato che la signora aveva omesso di comunicare lo stato detentivo del figlio, sottoposto dal 2019 alla misura della custodia cautelare in carcere emessa dalla D.D.A. di Palermo, insieme ad altri undici soggetti, per estorsione aggravata dal metodo mafioso perpetrata ai danni di diversi locali notturni di Palermo e provincia.
Tenuto conto che tale circostanza costituisce cause ostativa alla concessione del beneficio, i finanzieri hanno proceduto a denunciare il beneficiario del reddito di cittadinanza alla Procura della Repubblica di Termini Imerese per i reati puniti dalla legge n. 26 del 2019 e contestualmente a comunicare l’indebito percettore agli uffici I.N.P.S. competenti territorialmente per l’irrogazione delle sanzioni amministrative di sospensione del beneficio e per il recupero coattivo delle somme già indebitamente percepite, pari a circa 18 mila euro.
NOTA
L’attività di servizio, conferma il ruolo di polizia economico-finanziaria affidato al Corpo della Guardia di Finanza, a contrasto delle illecite condotte di coloro i quali, accedendo indebitamente a prestazioni assistenziali erogate dallo Stato, sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano effettivamente in condizioni di disagio.
Proseguono gli incontri dei Carabinieri della Compagnia di Noto (SR) con le persone anziane per prevenire truffe a loro danno.
Su indicazione del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, periodicamente vengono tenuti incontri per illustrare le modalità delle truffe più frequentemente consumate.
Ultimo, in ordine di tempo, è l’incontro tenuto dai Carabinieri di Rosolini che, all’interno della Chiesa del Crocifisso, hanno incontrato circa 50 anziani.
Nel corso della conversazione molti hanno rappresentato la loro esperienza con persone che dichiaravano di essere lontani parenti o pubblici ufficiali al fine di carpire la loro fiducia per poi richiedere denaro.
I Carabinieri hanno illustrato dettagliatamente le principali tipologie di truffa che li vedono potenzialmente vittime: dalla truffa dello specchietto, al finto parente lontano che richiede denaro.
I presenti all’incontro sono stati invitati a contattare i Carabinieri qualora venissero in contatto con potenziali truffatori.
Analoghi incontri saranno tenuti nelle prossime settimane dai Comandanti di altre Stazioni Carabinieri della Compagnia di Noto.
Lo scopo è ridurre al minimo questo tipo di violenza e farne un esempio per la cessazione di qualsiasi tipo di atto lesivo dell’essere umano
Un crimine ancora troppo frequente
In un mondo sempre più moderno, ci sono cose che continuano a non cambiare; la violenza sulle donne è ancora un fenomeno fin troppo frequente che causa timore in molte donne la cui vita ne risente in diversi aspetti.
La violenza sulle donne viene attuata in diversi modi e in diversi contesti sociali; molte donne si vedono le porte sbattute in faccia in quanto considerate secondarie rispetto agli uomini, e quindi impossibilitate a fare carriera.
Altri casi raccontano invece di veri e propri abusi fisici a ragazze di ogni età, le quali sono sempre più timorose e titubanti sullo stare in giro, prendere mezzi pubblici e qualsiasi altro tipo di attività che preveda contatti con l’esterno; se chiunque di noi si facesse un giro tra gli ambienti universitari, scoprirebbe che un numero abnorme di ragazze fa una eccessiva attenzione a come si veste e a come si muove per cercare di evitare di essere bersagli facili per qualsiasi soggetto poco raccomandabile.
Le ragazze di quell’età o giù di lì si sentono indifese davanti ad un sistema giudiziario che, in alcuni casi, non le tutela a dovere, anzi, dà loro colpe che effettivamente esse non hanno.
Altra forma di violenza molto frequente avviene tra le mura domestiche o all’interno di contesti relazionali in cui ci si dovrebbe sentire al sicuro; queste donne vengono fatte oggetti di una vera e propria pressione psicologica, oltre alla violenza fisica, che le spinge a temere anche solo di pensare di denunciare la cosa.
A tal proposito, la polizia di stato ha dato il via ad una campagna di sensibilizzazione intitolata “questo non è amore” per cercare di convincere queste donne a denunciare ogni episodio e di avere coraggio e fiducia nel sistema; per l’occasione, si terrà presso Palazzo Farnese a Castellamare di Stabia una manifestazione dal nome “amore vuol dire prendersi cura”.
Ad aggiungersi ai vari eventi di sensibilizzazione, ci sarà un flash mob il 27 novembre alle 10 di mattina sul Lungomare di Castellammare per ricordare le vittime dei femminicidi
Oltre ai convenevoli, cosa si può fare?
Le campagne di sensibilizzazione sono indirizzate principalmente al dare coraggio alle donne per metterle nelle giuste condizioni di denunciare e non restare a subire prima che succeda qualcosa di grave; un’altra opzione valida potrebbe essere quella di mettere in condizione mentale chiunque a non dover nemmeno pensare di commettere atti di violenza.
Molte persone commettono atti di violenza, uomini e donne, e molto spesso essi si sentono giustificati ad agire dal fatto che non esiste una pena tanto severa da riuscire a disciplinare tali comportamenti ed impedire che accadano; l’aspetto della violenza perpetuata da donne a uomini e non solo al contrario non va assolutamente sottovalutato dal momento che il fattore in comune è l’utilizzo di vere e proprie armi per far leva su debolezze e sensibilità della vittima per piegarla al proprio volere.
Gli atti di violenza e di ingiustizia richiedono, alla luce della frequenza con la quale ancora oggi avvengono, un sistema più duro e severo che se ne occupi, oltre a tante collaborazione e una convivenza tra esseri umani basata su rispetto reciproco e altruismo.
Violenza sulle donne; domani la giornata per la prevenzione/Antonio Cascone/redazionecampania
Il metaverso condizionerà la vita quotidiana e coinvolgerà anche il mondo del lavoro.
Un recente annuncio di Mark Zuckerberg ha fatto il giro del mondo in brevissimo tempo. Il gruppo Facebook cambierà nome e diventerà “Meta”. Questo cambio corrisponde a una nuova visione imprenditoriale, che mira a rivoluzionare dal profondo il nostro approccio alla rete. Secondo il patron di Facebook, nel giro di cinque anni non vivremo più in una società dei social media, ma nella società del “metaverso”. Stando alle previsioni di Meta, il metaverso raggiungerà più di un miliardo di persone in un decennio e nei prossimi anni creerà milioni di posti di lavoro. Così, il termine “metaverso”, in breve tempo, è diventato uno dei trending topic del momento. Cosa si intende per metaverso e perché influenzerà così profondamente il mondo del lavoro su scala globale?
Origine della parola Metaverso
La parola “metaverso” non è una novità. È stata coniata nel 1992 dallo scrittore statunitense Neal Stephenson. Nel romanzo “Snow Crash” i protagonisti si muovono in un mondo virtuale che prende proprio questo nome. Il metaverso è un ambiente digitale che riproduce in modo realistico la realtà, permettendoci di avere interazioni sociali e di visitare luoghi virtuali grazie a degli appositi visori. L’idea di questa dimensione virtuale alternativa alla realtà è diventata in breve tempo un elemento ricorrente della letteratura cyber-punk e di tante opere futuristiche e distopiche, anche nel cinema e nei videogiochi.
Facebook e il Metaverso
Il metaverso di Zuckerberg promette di rivoluzionare il nostro mondo di vivere le relazioni sociali, il nostro tempo libero e, soprattutto, il nostro lavoro. Addio al lavoro da remoto come lo abbiamo conosciuto, alle call che saltano continuamente e alle immagini sgranate. Questa dimensione lavorativa risulta molto stressante e innaturale per l’essere umano. Le persone hanno bisogno di ritrovarsi al centro di un ambiente sociale complesso, in cui ognuno comunica in modo spontaneo e articolato.
Il Metaverso condizionerà la vita quotidiana
La realtà virtuale ci viene molto incontro in questo senso e l’idea di ricreare virtualmente una dimensione sociale umana autentica non è di certo una novità. Ad esempio, già da molti anni le grandi piattaforme online dedicate al gioco investono in questo senso. Il gioco ha una dimensione sociale molto forte, gli utenti cercano l’atmosfera di un casinò, vogliono guardare chi è seduto al tavolo con loro. Nel poker l’osservazione del volto degli avversari fa la differenza. Streaming e realtà virtuale permettono di ricreare atmosfere sempre più realistiche, vicine alla nostra esperienza quotidiana.
Proprio seguendo questi principi, nel metaverso non lavoreremo più in una dimensione virtuale bidimensionale. Ci muoveremo in uno spazio tridimensionale attraverso degli avatar, in quello che viene definito un nuovo “internet incarnato”. Basterà indossare un visore per ritrovarsi in un ufficio virtuale a comunicare direttamente con i nostri colleghi, o meglio, con i loro avatar. Non importa dove ci troviamo, grazie a questa tecnologia in qualsiasi momento del giorno potremmo avere accesso al nostro ufficio. Diventerà semplicissimo confrontarsi con i colleghi, tutti i nostri lavori verranno salvati in cloud. Potremo visionare progetti realizzati direttamente con la realtà virtuale e diventerà anche molto più semplice mostrarli ai clienti.
Ad esempio, un progettista potrà far camminare virtualmente i suoi clienti in una casa appena disegnata e ricreata virtualmente. Diventerà più facile far comprendere la portata e la peculiarità di ogni progetto. Aumenterà così la consapevolezza di chi compra e crescerà la soddisfazione del cliente.
Diverse società hanno già utilizzato tecnologie come la realtà virtuale o aumentata per assicurare acquisti più sicuri, una su tutte Ikea. Da quando le persone possono inquadrare la stanza che vogliono arredare con il loro smartphone, disponendoci virtualmente i diversi mobili in catalogo, è diminuito significativamente il numero dei resi in magazzino. La realtà virtuale aiuta molto gli acquisti.
Passeremo quindi le nostre giornate indossando un visore VR calato sul volto? No, probabilmente no. Il metaverso prevederà una fruizione tradizionale, attraverso lo schermo 2D che tutti conosciamo e diverse applicazioni di realtà aumentata che funzionano con un semplice smartphone. Negli ultimi anni Facebook ha investito molto sullo sviluppo di visori VR, ma la strada da fare per raggiungere la commercializzazione di massa è ancora lunga.
L’annuncio di Facebook
Nel frattempo, Facebook dichiara di aver creato più di 10.000 nuovi posti di lavoro. Il 20% della forza lavoro di Menlo Park oggi è impiegata nei Facebook Reality Labs. Non solo, ma l’intenzione è quella di assumere altri 10.000 lavoratori in Europa per implementare la nuova piattaforma di calcolo del metaverso. Non solo, ma si prevede che il metaverso genererà un indotto ancora più grande, coinvolgendo molti giovani lavoratori, provenienti da ogni parte del mondo. Al momento queste restano solo dichiarazioni, ma è evidente che grandi cose bollono in pentola a casa Meta. Il mondo della rete segue con interesse.
La Caserma “Pietro Lagana`” sede del Comando Regionale Calabria, riceve la visita del Generale di Corpo d’armata Carmine Lopez, Comandante Interregionale Italia Sud occidentale.
Il Comandante Interregionale dell’Italia Sud-Occidentale – Generale di Corpo d’Armata Carmine LOPEZ, si è recato presso la Caserma “Pietro Laganà”, sede del Comando Regionale Calabria, per rendere visita.
L’Alto Ufficiale, accolto dal Comandante Regionale, Gen. B. Guido Mario Geremia, ha incontrato i Comandanti Provinciali e del Reparto Operativo Aeronavale nonché una nutrita rappresentanza di Ufficiali e personale I.S.A.F. in servizio presso i Reparti della città e della provincia, unitamente ai delegati della Rappresentanza Militare e ad alcuni membri dell’Associazione Nazionale Finanzieri in congedo di Catanzaro e Lamezia Terme (CZ).
Nel corso dell’incontro, il Generale Geremia, nell’ambito del briefing istituzionale, ha illustrato al Comandante Interregionale i più importanti aspetti relativi alla gestione del personale ed alla logistica , soffermandosi sulle principali attività operative svolte dai Reparti dipendenti, con particolare riferimento al contrasto della criminalità organizzata e dell‘evasione, nonché alla tutela della spesa pubblica, facendo il punto sulle più importanti attività investigative concluse ed in corso di esecuzione.
Il Generale Lopez ha espresso parole di apprezzamento per l’incessante impegno, la professionalità e l’altissimo senso del dovere dimostrati, ogni giorno, dalle donne e dagli uomini della Guardia di Finanza nella tutela della legalità in Calabria e nel contrasto ad ogni forma di sleale concorrenza nei confronti di quegli operatori corretti e rispettosi delle norme.
Indubbiamente in Calabria ci sarebbe bisogno di qualcosa di più di una visita di cortesia e tanti complimenti ma siamo lieti che oggi sia stata una giornata di riconoscimenti e soddisfazione per gli uomini e le donne della Guardia di Finanza. Un piccolo riconoscimento verso l’immane e prezioso lavoro che quotidianamente svolgono sul territorio.
Stefano Sottili, allenatore della Juve Stabia, affida ad un comunicato ufficiale scritto di suo pugno la risposta alla decisione del giudice sportivo di squalificarlo per una giornata di campionato per aver proferito un’espressione blasfema (così si legge nel dispositivo del giudice sportivo) al 93° di Catanzaro-Juve Stabia.
Di seguito la nota di mister Sottili nel comunicato ufficiale della Juve Stabia.
“In merito alla squalifica per una gara di campionato, inflitta a Mister Stefano Sottili , per una presunta espressione blasfema rilevata dai componenti della Procura Federale presso lo stadio Nicola Ceravolo di Catanzaro, lo stesso tiene a precisare che:
“Non c’è stata alcuna espressione blasfema ma il tutto è frutto di un intercalare del dialetto toscano interpretato male e che ha tratto in inganno la Procura Federale. Ci tengo a precisare che, in 14 anni di carriera, sono stato squalificato soltanto in due occasioni e per cose futili. Questo dimostra la mia correttezza che non può portare ad errate interpretazioni.
Le espressioni blasfeme non fanno parte ne del mio lessico ne del mio bagaglio culturale, anche perchè sono cresciuto nell’Oratorio Salesiano di Figline Valdarno e queste cose non rientrano nella forma mentis di chi vive di determinati principi e valori. Quanto rilevato dalla Procura non è certo di buon esempio per i miei figli e i giovani che si avvicinano al mondo calcistico. Mi auguro che ci possa essere maggiore attenzione da parte di chi è chiamato a vigilare sul comportamento dei tesserati sul terreno di gioco e che, ovviamente, non si ripeta più una situazione simile.
La Questura di Vibo Valentia, rinnova la propria vicinanza alle donne vittime di violenza con una nuova serie di iniziative.
Domani, 25 Novembre, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Questura di Vibo Valentia, intende riaffermare la propria vicinanza alle donne vittime di violenza, nell’ambito della campagna ” Questo non è amore”, sostenuta dal Dipartimento della pubblica sicurezza.
A tale scopo, la Questura, attraverso l’ausilio di personale qualificato, ha incontrato le donne vittima di violenza, che hanno sporto denuncia alla polizia in passato, mentre domani, gli stessi esperti, incontreranno gli alunni di alcuni istituti scolastici superiori di I e II grado di Vibo e Tropea, per illustrare loro i molteplici aspetti nei quali si manifesta la violenza di genere e i mezzi per evitarla.
Ai ragazzi verranno distribuiti opuscoli illustrativi, forniti dal Dipartimento di pubblica sicurezza.
Sempre nella giornata di domani, un camper della Polizia di Stato, si posizionera’ in P.zza Martiri d’Ungheria e nelle vie del centro cittadino. Le poliziotte incaricate, forniranno informazioni e chiarimenti sul tema, oltre oltre distribuire gli opuscoli informativi ai passanti.
Nella stessa mattinata, personale della Questura, parteciperà alla manifestazione indetta presso il liceo classico di Nicotera, mentre alle 10.00 nell’auditorium della Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato, si terrà un altro incontro con una cinquantina di studenti di una scuola di Rosarno che si uniranno per l’occasione agli allievi che stanno frequentando il 215° corso di formazione.
All’incontro, prenderanno parte il Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, un Sostituto Procuratore ed il primario del Pronto soccorso dell’ospedale cittadino, oltre ad un funzionario della Polizia Postale di Reggio Calabria.
Il dirigente della Divisione Anticrimine della Questura, illustrerà ai presenti, i risultati dell’attività svolta dal proprio ufficio, in questo settore, nel corso dell’anno.
Iniziative pregevoli ed utili, alle quali andrebbero affiancate leggi adeguate alla portata del fenomeno in continua crescita.
Come sempre le risposte adeguate, dovrebbero arrivare dal mondo politico, il quale invece, fortissimo in materia di “commemorazioni” ai caduti di ogni genere, si fa di nebbia quando si tratta di prendere posizioni nette e precise, attraverso leggi chiare e coraggiose che permettano interventi tempestivi.
Governi omofobi e maschilisti, si alternano da decenni, sotto diverse bandiere che spaziano da destra a sinistra ma che nel centro, hanno sempre e solo la cautela del genere maschile.
Un tempo ci affannavamo a cercare di convincere le donne vittime di violenza a denunciare, adesso che lo fanno, non sappiamo più cosa dire loro.
Noi ragazze degli anni 70, non ci siamo fatte mancare le botte in piazza, i lacrimogeni e le barricate. Purtroppo non sono bastate.
In un paese permeato di maschilismo, patriarcato, mafia ed ignoranza, sembra già molto che la violenza sessuale non sia più un reato alla morale, mentre già ripartono le crociate dei benpensanti per togliere anche i pochi diritti acquisiti, come l’aborto.
Un grande plauso quindi alle tante iniziative che si realizzeranno domani, come questa della Questura di Vibo, senza però scordare, che il problema rimane.
Arriva la seconda sconfitta in Europa League del Napoli contro i russi dello Spartak. Nel secondo tempo gli azzurri ce la mettono tutta per pareggiare la partita ma la difesa moscovita respinge l’offensiva partenopea.
91’min. Fuori Promes e dentro Larrson.
SEGNALATI 5′ MINUTI DI RECUPERO
83’min. Fuori Moses e dentro Rasskasov.
78’min. Fuori Lobotka e dentro Rrahmani.
73’min. Fuori Ignatov e dentro Lomovitskiy.
69’min. Lo Spartak Mosca si rifà vivo nella metà campo avversaria. Infatti Ignatov strappa la palla dai piedi di Lobotka e prova la conclusione a giro. Palla che però si spegne sul fondo.
64’min. GOOOOOOL, ELJIIIIF ELMASSS! Il macedone accorcia le distanze. Il tutto parte nuovamente con Mario Rui che si fa tutto il campo palla al piede, dribbla l’avversario con un numero fantastico e poi serve Andrea Petagna sull’esterno. Il centravanti poi serve sull’out di sinistra Eljif Elmas che schiaccia la palla in porta di testa.
61’min. Grande opportunità per gli azzurri. Mario Rui con un lancio lungo perfetto serve la palla sui piedi di Giovanni Di Lorenzo, il quale la appoggia comodamente dietro per Dries Mertens che non riesce a trovare la rete a causa dell’ennesimo miracolo di Selikhov.
52’min. Il VAR conferma la decisione iniziale del guardalinee.
50’min. Il Napoli inizia bene la seconda frazione di gioco. Infatti gli azzurri trovano la rete del 2-1 con Giovanni Di Lorenzo su sponda di Andrea Petagna. Il gol del 2-1 però viene annullato per fuorigioco.
46’min. Le squadre rientrano in campo. Si riparte dal punteggio di 2-0.
Termina il primo tempo
Spartak Mosca-Napoli 2-0
Prima frazione di gioco che termina sul risultato di 2-0. I padroni di casa iniziano la gara con il piede giusto e si portano subito in vantaggio. Il Napoli prova a reagire con Elmas prima e con Zielinski poi, ma lo Spartak poco dopo trova la rete del doppio vantaggio.
SEGNALATI 3′ MINUTI DI RECUPERO
28’min. GOOOOOL, ALEXANDRRR SOBOLEVVV! Arriva la rete del raddoppio in casa Spartak. Moses ubriaca Mario Rui con una serie di dribbling e serve con i giri giusti Sobolev in area di rigore, il quale salta alle spalle di Koulibaly e mette la palla nel sacco con uno splendido colpo di testa.
25’min. Altra occasione per il Napoli. Irving Lozano riceve palla da un cambio di gioco, dribbla l’avversario e serve con un passaggio rasoterra arretrato in area di rigore Piotr Zielinski, il quale la stoppa di tacco, si gira e conclude a rete. Ancora una volta Selikhov fa un miracolo.
15’min. Triangolo perfetto tra Mario Rui ed Elmas. Il terzino azzurro, dopo aver ricevuto palla da Elmas, pesca in area di rigore nuovamente il macedone che prova a sorprendere il portiere avversario con un tiro morbido al volo. Alexander Selikhov, però, risponde presente respingendo la conclusione avversaria.
2’min. Lo Spartak Mosca parte forte e guadagna subito un calcio di rigore per fallo di Lobotka su Promes. Dal dischetto si presenta Sobolev che spiazza Alex Meret.
1’min. Si comincia!
Signore e signori, lettori di Vivicentro.it, benvenuti alla live testuale della sfida Spartak Mosca-Napoli, valevole per la 5^ giornata di UEFA Europa League 2021/22. Tutto pronto al “Otkrytie Arena” per il calcio d’inizio di Spartak Mosca-Napoli fissato alle ore 16.30. Segui la partita insieme a noi.
Satellite artificiale riuscirà a deviare pericoloso asteroide? È questa la domanda a cui si tenta di rispondere con l’ultima impresa spaziale appena iniziata.
La Nasa ha, infatti, lanciato oggi una navicella spaziale che tenterà di deviare l’orbita di un asteroide che gravita nei pressi del nostro pianeta. Il lancio è avvenuto alle 22:21 ora locale (le 7:21 in Italia) di oggi dalla base Vandberg, in California. Lo scopo della missione scientifica è testare la capacità tecnica di riuscire a modificare la traiettoria di un corpo celeste a rischio di impatto con la Terra.
Quello di essere colpiti da un “sasso” che arriva dallo spazio è una paura ancestrale che l’Uomo si porta dentro da milioni di anni. A tal proposito, qualcuno sostiene addirittura che l’estinzione dei dinosauri sarebbe stata causata … proprio da un meteorite.
L’esperimento creerà un autentico impatto nello spazio, tra questo satellite artificiale lanciato oggi ed il meteorite Dimorphos del diametro di appena 170 metri. Si precisa che questo corpo celeste si trova a circa diecimila km dalla Terra e che non rappresenta affatto un pericolo per il nostro pianeta.
La navicella incontrerà il “nostro” asteroide Dimorphos tra circa 11 mesi – nel prossimo ottobre -contro il quale andrà letteralmente a schiantarsi. Ma prima di scontrarsi con il bersaglio, dalla navicella si sgancerà un micro satellite – battezzato LiciaCube – che avrà il compito di allontanarsi dalla traiettoria dell’impatto e di filmare tutto l’evento. I dati così raccolti permetteranno di misurare l’eventuale cambio di traiettoria dell’asteroide. E quindi stabilire se l’esperimento è riuscito e le eventuali criticità da segnalare e risolvere.
Notazione nazionalistica: LiciaCube è interamente frutto di tecnologia italiana, realizzata da una azienda di Torino, per conto dell’Agenzia spaziale italiana.
A ottobre 2022 sapremo se ne è valsa la pena e se per il futuro il nostro pianeta sarà in grado di difendersi da eventuali pericoli provenienti dallo spazio.
Prima volta di missione spaziale che tenta di deviare asteroide // Carmelo TOSCANO/ Redazione Lombardia
Davide MORICONI della sezione di Roma 2 è l’arbitro designato per la direzione di gara tra Juve Stabia e Taranto valevole per la sedicesima giornata d’andata del campionato di serie C girone C che si disputerà a Castellammare lunedì 29 novembre alle ore 21 allo stadio “Romeo Menti”.
Davide Moriconi, è al suo quinto campionato in Serie C, precedentemente ha diretto tre volte i gialloblù e prima volta per i rossoblù.
3 precedenti con la Juve Stabia:
– 2018 / 2019 – Campionato Nazionale di Serie C girone C
16 settembre 2018 – 1° giornata d’andata: SIRACUSA – JUVE STABIA0 – 3Daniele PAPONI, Luigi CANOTTO e Badr EL OUAZNI.
– 2018 / 2019 – Campionato Nazionale di Serie C girone C
5 maggio 2019 – 19° giornata di ritorno: JUVE STABIA – VIRTUS FRANCAVILLA 1 – 2 Puntoriere (VF), Pinto (VF) e Luigi VIOLA (JS).
– 2020 / 2021 – Campionato Nazionale di Serie C girone C 21 aprile 2021 – 16° giornata di ritorno: JUVE STABIA – CATANZARO 0 – 1 Pierno.
L’assistente numero uno sarà: Pietro LATTANZI della sezione di Milano;
l’assistente numero due: Nicola TINELLO della sezione di Rovigo;
quarto ufficiale: Valerio CREZZINI della sezione di Siena.