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Formula Uno, la scelta di Mercedes: niente appello sul GP d’Abu Dhabi

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Formula Uno, la decisione della Mercedes che non farà dunque appello per quanto accaduta nel  Gran Premio di Abu Dhabi che ha visto la vittoria di Verstappen

 

Formula Uno, la scelta di Mercedes: niente appello sul GP d’Abu Dhabi

 

La decisione che tutti stavano aspettando è arrivata. Il mondiale di Formula Uno si chiude ufficialmente con la vittoria ad Abu Dhabi di Max Verstappen. La scelta della Mercedes infatti è stata quella di non fare ricorso e di lasciare tutto invariato.

 

Il comunicato

Una scelta difficile per il team tedesco, certo, maturata soprattutto grazie a Lewis Hamilton. Il pilota britannico infatti, secondo le ultime, avrebbe spinto il suo team a ritirare il ricorso, accettando dunque il risultato maturato in pista e le scelte(di Masi ovviamente) che hanno compromesso il Gran Premio nella parte finale. A tal proposito, riportiamo il comunicato della Mercedes:

“Insieme a Lewis, abbiamo riflettuto attentamente su come rispondere agli eventi avvenuti nel finale di stagione di Formula 1 siamo sempre stati guidati dal nostro amore per questo sport e crediamo che ogni competizione debba essere vinta con merito. Nella gara di domenica molti hanno sentito, noi compresi, che l’andamento degli eventi non fosse corretto. Il motivo per cui abbiamo protestato contro il risultato della gara di domenica è stato dovuto all’impatto avuto dalla Safety Car e dalle regole ad essa legate, applicate in un modo inedito che ha influenzato il risultato della gara, dopo che Lewis era stato in testa alla classifica e in corsa per la vittoria del titolo Mondiale”.

 

Ora si cambia

Il nuovo obiettivo è dunque quello di evitare di ripetere nuovi casi simili a quelli visti ad Abu Dhabi. Mercedes infatti nel suo statement afferma:

“Accogliamo con favore la decisione della FIA di istituire una commissione per analizzare a fondo ciò che è accaduto ad Abu Dhabi e per migliorare la solidità delle regole, della governance e del processo decisionale operante in Formula 1. Accogliamo inoltre con favore che abbiano invitato i team e i piloti a prendere parte. Riterremo la FIA responsabile di questo processo e con la presente ritiriamo il nostro ricorso”.

 

“Complimenti Max”

In chiusura, il team si congratula con il vincitore del Gran Premio d’Abu Dhabi e nuovo campione del mondo, Max Verstappen:

“A Max Verstappen e alla Red Bull Racing, vorremmo esprimere il nostro sincero rispetto per i risultati ottenuti in questa stagione, avete reso questa lotta davvero epica. Max, ci congratuliamo con te e tutta la tua squadra. Non vediamo l’ora di tornare a confrontarci in pista la prossima stagione. Siamo davvero orgogliosi della nostra squadra, Lewis, sei il più grande pilota nella storia della Formula 1 e hai guidato con il cuore in ogni giro di questa incredibile stagione. Sei uno sportivo impeccabile dentro e fuori la pista e hai fornito una prestazione impeccabile. Valtteri, sei stato una parte così importante di questa squadra, vincendo cinque Campionati Costruttori in cinque stagioni. Grazie per il tuo straordinario contributo alla nostra storia del motorsport. Kiitos, Valtteri”.

 

Maddalonese, Valerio: “Bella partita tra due grandi squadre”

La Maddalonese saluta la Coppa Italia Zeoli con una vittoria. I casertani vincono la partita di ritorno dei quarti di finale al “Mazzella” contro l’Ischia.  Un primo tempo i granata sono stati messi in difficoltà dai gialloblu, poi nella ripresa sono usciti fuori alla grande trovando anche il gol del vantaggio e per poco hanno sfiorato l’impresa.

“Si, un primo tempo bello, giocato da entrambe le squadre a viso aperto commenta Valerio. Voglio fare i complimenti all’Ischia perché un’altra squadra anche in categorie superiori non avrebbe affrontato la partita in questo modo. Avrebbe giocato una gara più per preservare il risultato fino alla fine. L’Ischia si è giocata la partita a visto aperto fino alla fine e proprio per questo siamo riusciti a giocarci la nostra partita. Nel secondo tempo siamo usciti alla grande, abbiamo trovato il vantaggio e ci siamo sbilanciati giocando con cinque attaccanti provando a segnare il 2-0. La partita dell’andata è stata particolare, è stato un mattoncino importante per la qualificazione dell’Ischia”.

La Maddalonese tutto sommato ha cercato di giocarsi la partita per cercare di acciuffare la qualificazione? “Assolutamente si, noi comunque abbiamo affrontato la partita con tre assenze e con tre under in campo dall’inizio, finendo con cinque. Noi siamo venuti qui per giocarci la partita perché sapevamo che c’è la potevamo giocare, quando siamo al completo non nel caso di oggi.

Parole di elogio del tecnico dei casertani per l’Ischia-. Volevo fare i complimenti alla società dell’Ischia, perché un’accoglienza del genere non tante squadre la offrono. E stata una bella giornata di sport”.

Mister l’ingresso in campo di Guglielmo ha favorito quella spinta sulla catena di sinistra che vi mancava dove poi avete trovato il gol? “Loro sulla catena di sinistra soffrivano il due contro uno con l’appoggio della mezz’ala. Nel secondo tempo abbiamo inserito Guglielmo che è un giocatore di tanta gamba in profondità e dava più problemi alle spalle. Infatti su una costruzione in catena siamo riusciti a trovare il gol. Successivamente stesso Guglielmo non ha sfruttato il due contro uno con l’inserimento del terzino. Abbiamo giocato contro una delle migliori squadre del campionato che gioca meglio”.

Chi vede candidato alla vittoria finale? “La Puteolana è una squadra solida, ha una sua identità ed è difficile da battere e fargli gol. Secondo me il Napoli United è una squadra di caratura importante, perché ha dei giocatori fisici e per questa categoria possono mettere in difficoltà chiunque.

Ischia, Iervolino: “Proveremo ad arrivare fino in fondo”

Simone VicidominiL’Ischia conquista l’accesso alla semifinale di Coppa Italia Zeoli nonostante la sconfitta per 1-0 in casa contro la Maddalonese. I gialloblu forti del risultato dell’andata di 2-0 sono riusciti ad evitare una pesante beffa. Una qualificazione storica per gli isolani. L’aspetto negativo è quando è uscito dal campo Trani, la squadra ha avuto molta difficoltà a rendersi pericolosa in fase offensiva. “Ci dispiace per la sconfitta perché non vogliamo mai perdere, seppur abbiamo superato il turno- dichiara Iervolino-.

Abbiamo cercato di impostare la partita sul provare a tenere palla e cercare di perdere tempo, perché avevamo il vantaggio acquisito all’andata. Purtroppo abbiamo preso gol sull’unica disattenzione difensiva commessa. La partita da lì in poi si è messa in difficoltà, perché poi loro sull’1-0 ci hanno creduto nel poter segnare la seconda rete. In questa partita mettiamo ancora una volta in conto che abbiamo sprecato troppe occasioni, facciamo fatica lì in avanti a metterla dentro tutti quanti.

Il tecnico aggiunge- in questo momento, a prescindere dall’uscita di Trani dal campo che ti da un determinato tipo di gioco, credo che adesso si veda un momento poco brillante di qualcuno. Giocare sei partite in sedici-diciotto giorni chiunque farebbe fatica. Ho cercato di preservare qualcuno per domenica, in funzione anche degli squalificati per domenica. Quando siamo andati sotto sul punteggio, ho dovuto per forza gettare nella mischia qualcuno dalla panchina”.

La sua squadra anche oggi ha concesso agli avversari quei venti metri in avanti? “Io credo questo aspetto è stato evidenziato più nel secondo tempo. Ogni volta nella ripresa abbiamo questo braccino e lì che dobbiamo avere più personalità, sia l’over che l’under devono aiutarsi viceversa. L’importante è darci una mano sempre tra di noi. Il gol preso ripeto è stato preso sull’unica disattenzione”.

Come mai non ha pensato di fare un ampio turn over, gettando tipo dall’inizio il giovane Pesce. “Si l’idea era quella. Pesce come ho detto ieri in conferenza stampa, ha pagato dazio perché ha avuto questo virus intestinale durante la notte e non è stato bene. Volevo farlo entrare a partita in corso, poi la gara si è messa sotto e a centrocampo mi serviva qualcos’altro. Per il resto ho cercato di dare maggior spazio a Montanino e Trofa che per domenica saranno assenti per squalifica”.

L’Ischia è in semifinale, un traguardo abbastanza bello e d’ora diventa quasi d’obbligo di cercare di arrivare fino in fondo, cosa si aspetta in futuro da questa competizione? “Noi come l’abbiamo ribadito, ci teniamo. Proveremo ad arrivare fino in fondo, ora siamo lì e possiamo assaporare un sapore dolce e andremo a giocarci la semifinale con tutto quello che possiamo.

E’ un traguardo storico si , ma l’Ischia ha fatto tanto altro ma semplicemente manca da oltre 15 anni arrivare ad una semifinale di Coppa Italia Regionale. Vi assicuro che i ragazzi stanno dando l’anima in ogni allenamento da oltre venti giorni di fila. Ora c’è da fare l’ultimo sforzo per domenica, recuperando le forze fisiche e mentali per prenderci i tre punti domenica”.

Real Forio-Neapolis 1-1, Cantelli firma il pareggio foriano

Un buon Real Forio conquista un punto in casa del Neapolis nel recupero della undicesima giornata del campionato di Eccellenza (non giocata nell’ultimo week end di novembre per via delle avverse condizioni meteo che portarono al rinvio di tutte le gare relativi alle squadre isolane). Accade tutto nella ripresa: Esposito porta in vantaggio i padroni di casa; Cantelli risponde poco dopo la mezz’ora. Positiva la prestazione del Real Forio che ha giocato con personalità e carattere.

Schieramenti. Nel Neapolis è assente il portiere Bardet. Tra i pali c’ è il giovane Chiariello. Nel Real Forio, mister Leo sostituisce lo squalificato Sirabella con Capuano, nel ruolo di esterno basso a destra. Sull’altra corsia c’ è Accurso. Mangiapia e Iacono compongono la coppia difensiva centrale davanti al portiere D’Errico. In mediana, capitan Di Spigna con Capone e l’under Vaiano. In avanti Jelicanin è il riferimento centrale, con Castaldi a destra e Cantelli a sinistra.

La Partita- La gara è frizzante sin dai primi minuti: Castaldi, affrontato con le maniere forti, finisce giù in area di rigore, ma per il direttore di gara è tutto normale. Il Neapolis risponde immediatamente: su lancio lungo di Lanzillo, Catena si invola verso la porta avversaria e calcia, D’Errico in uscita risolve. La partita si mantiene divertente. Il Neapolis impiega la solita determinazione e grinta, mentre il Real Forio ragiona e, una volta fatto sfogare l’avversario, viene fuori.

Intorno alla mezz’ora del primo tempo, Jelicanin serve Cantelli sulla sinistra, la “Pulce” si invola verso la porta avversaria e batte Chiariello ma la bandierina dell’assistente di linea è alta. La segnalazione dell’assistente andrà rivista con attenzione, posto che la sensazione live, dal rettangolo di gioco, sembrava dire ben altro.

Passano due giri di lancette ed i biancoverdi sono ancora pericolosi: il cross dalla sinistra di Cantelli viene intercettato da un giocatore locale (ad avviso di qualcuno con la mano), la palla arriva a Jelicanin che in sforbiciata cerca la via del gol. Chiariello si rifugia in angolo. E’ proprio su quella corsia, la sinistra, che il Real Forio spesso mette in difficoltà la squadra locale. La prima frazione di gioco, però, non riserva altre emozioni. Da segnalare che, intorno alla mezz’ora del primo tempo, mister Leo perde Mangiapia. Per il roccioso difensore biancoverde, sostituito da Saurino, probabile un problema muscolare.

La ripresa si inaugura con una grande occasione per Jelicanin, che calcia al termine di una bella azione del Real Forio, ma Lanzillo si immola per concedere solo il calcio d’angolo agli ospiti. Al 9’ i padroni di casa passano in vantaggio: Catena è altruista e dalla destra mette in mezzo una palla che Giovanni Esposito deve solo spingere in porta. Dopo il vantaggio, il Neapolis ha più di una occasione per raddoppiare, ma D’Errico e la retroguardia biancoverde si salvano.

Il Real Forio non resta a guardare e con Arezzo ha una buona occasione per pareggiare. Il Neapolis si presenta davanti a D’Errico con Catena, ma D’Errico risolve. Isolani ancora ad un passo dal pareggio con una ghiottissima occasione capitata all’under Arezzo che, a tu per tu con Chiariello, non riesce a ristabilire la parità. Il gol è nell’aria ed arriva al 31’: Chiariello respinge la prima conclusione di Martiniello ma nulla può sulla ribattuta ravvicinata di Cantelli. E’ il gol che fissa il risultato sull’uno a uno. Nei minuti conclusivi entrambe le squadre provano a portare a casa la vittoria, ma al triplice fischio è perfetta parità.

NEAPOLIS – REAL FORIO 1 – 1

Neapolis: Chiariello, Esposito S., Lanzillo, Galasso (43’ s.t. Peluso), Riccio, Terribile, Festa, Esposito G. (Sarnataro), Caianiello (Piscopo), Catena, Barretta. A disp: Esposito S. II, Giorgio,De Francesco, Balzamo, Varsallona, Pirone. All. Peluso

Real Forio: D’Errico, Iacono, Capuano, Di Spigna, Mangiapia (31’ Saurino), Capone, Cantelli, Jelicanin (22’ s.t. Martiniello), Castaldi (1’ s.t. Arezzo), Vaiano (1’ s.t. Granato), Accurso). A disp: Quiriti, De Luise, Aiello, Lubrano All. Leo

Arbitro: sig. Valerio Esposito di Ercolano (ass. Adinolfi ed Imperatore)

Reti: 9’ s.t. Esposito G. (N); 31’ s.t. Cantelli (RF)

Note. Ammoniti: Riccio (N); Castaldi, Mangiapia, Martiniello, Saurino. Angoli 6 – 3. Recupero: 3’ e 5’.

Boscoreale: Carabinieri della forestale in soccorso della fauna protetta

Boscoreale: Carabinieri della forestale in soccorso della fauna protetta

Boscoreale: Scoperta un’attività illecita di detenzione di fauna protetta. Carabinieri forestali denunciano il responsabile.

Boscoreale (NA): E’ stata scoperta un’attività illecita di detenzione di fauna selvatica protetta all’interno di un fondo rustico recintato; l’area di interessa è quella alle pendici del Vesuvio e in prossimità dell’area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio, qui i militari della Stazione Carabinieri Parco di Boscoreale, insieme a personale del WWF e al personale del Servizio Veterinario dell’ASL hanno sequestrato 3 reti da uccellagione, diverse gabbie trappola per il richiamo dell’avifauna e 3 richiami acustici.

Specie di fauna protetta tutelata

Sono stati rinvenuti 70 esemplari di cardellini (Carduelis carduelis) che sono stati liberati in natura. Trovati anche 9 esemplari di pernici affidate in custodia giudiziaria. L’uomo proprietario che utilizzava il fondo è stato denunciato in stato di libertà alla Autorità Giudiziaria.

 

 

Redazione Campania

Ischia sconfitta che non fa male, è semifinale col V. Campania

Simone Vicidomini-La Maddalonese espugna lo stadio “Mazzella” ma viene eliminata dalla Coppa. I gialloblu accedono al turno successivo in virtù del 2-0 conquistato all’andata. Il 5 gennaio 2022, l’Ischia disputerà la semifinale di coppa regionale dove affronterà la Virtus Campania Ponticelli, squadra che milita nel girone di A. Nei prossimi giorni ci sarà il sorteggio a stabilire chi tra Ischia e Virtus Campania giocherà la gara di andata in casa.

I gialloblu nonostante il doppio vantaggio dell’andata, si sono riusciti a complicare la vita mettendo a rischio il passaggio del turno, non concretizzando almeno tre nitide palle gol e pagando pesantemente l’unico errore difensivo concesso che ha permesso agli ospiti di segnare il gol che poteva riaprire i giochi.

C’è stato poi un episodio cruciale al 25’ del primo tempo, con l’arbitro insieme al suo secondo assistente hanno annullato un gol regolarissimo all’Ischia messo a segno da Trani. Da aggiungere a tutto questo che i gialloblu hanno perso il suo miglior giocatore, proprio il piccolo folletto Gigio Trani è stato costretto a lasciare il campo dopo un pesante calcione rimediato all’altezza del setto nasale prima di depositare il pallone in rete.

L’Ischia ha fatto un passo indietro sotto tutti i punti di vista anche a causa del turnover, ma non ha mai sofferto una vera pressione da parte degli ospiti, soprattutto quando i granata di Valerio si sono ritrovati in vantaggio. Anzi, l’Ischia avrebbe potuto pareggiare, colpendo due volte i pali della porta difesa da Domingo, oltre a sbagliare sistematicamente l’ultimo passaggio prima della conclusione.

Le attenuanti c’erano viste le tante novità di formazione, ma comunque al tirar delle somme si è rischiato di andare ai calci di rigore. Il pareggio sarebbe stato ampiamente meritato, ma anche la Maddalonese ha qualcosa da recriminare per la partita d’andata.

GLI SCHIERAMENTI: Mister Iervolino fa riposare Cibelli, Kikko Arcamone e Mazzella con D’Antonio squalificato. Fermi ai box Pistola, Di Meglio Nicola, Di Meglio Anthony, oltre ai lungodegenti Impagliazzo e Angelo Arcamone. Tra i pali c’è Di Chiara, (ormai portiere di coppa) Chiariello e Muscariello coppia centrale difensiva, Buono e Iacono terzini. In mediana ritorna Sogliuzzo con Trofa e Montanino.

La Maddalonese deve rinunciare a Di Costanzo, Colella e Zacchia. In campo dall’inizio Dino Fava con Martinelli a destra e capitan Barletta a sinistra. A centrocampo Della Ventura con De Rosa e Pingue. Linea difensiva formata da Viscovo e Percope sulle corsie, De Fenza e Ferrara al centro. In porta il 2002 Domingo.

LA PARTITA- All’11’ il primo squillo del match è dei gialloblu: azione insista di Castagna che entra in area in mezzo a due avversari, scarica per Trofa, conclusione che viene deviata da Percope. Al 20’ ancora il numero 11 gialloblu si mette in mostra con un’azione personale ma senza alcun esito.

Al 25’ sugli sviluppi di una rimessa laterale all’altezza dell’area ospite di Trofa, il pallone viene respinto di testa da De Fenza, viene incornato a ritroso dal compagno Percope che serve involontariamente De Luise che (forse) è alle spalle di Ferraro: il centravanti serve Trani che insacca (e subisce un forte colpo al capo) ma l’arbitro annulla su segnalazione dell’assistente. Ovvie, naturali e sacrosante le proteste degli isolani ma l’arbitro Olive, dopo essersi consultato con il n.2 Ferraro di Castellammare, conferma la decisione. Nel frattempo l’infortunato Trani deve lasciare il posto a Filosa.

Quest’ultimo al 41’ si fa spazio sulla trequarti, serve Buono che vede libero De Luise ma la punta viene anticipata al momento della battuta da due passi. Sul capovolgimento di fronte, Martinelli riceve dalla sinistra e di testa impegna Di Chiara che para in tuffo sul primo palo. Sul finire del tempo, la difesa isolana allontana il pallone su calcio piazzato di Barletta, dalla distanza Percope prova a sorprendere Di Chiara ma il pallone termina non lontano dal palo alla destra del portiere.

Nella ripresa (7’) esce Viscovo ed entra un attaccante: Guglielmo. Quest’ultimo si porta sulla sinistra con Barletta che arretra dietro gli attaccanti. La Maddalonese aumenta il peso offensivo per tentare di sbloccarla ma pochi istanti dopo è Ischia ad avere l’occasione per segnare: Domingo però respinge il tiro di Filosa. Il portiere ospite al 18’ si ripete sullo stesso Filosa che calcia dal limite (parata in tuffo). Al 27’ Guglielmo è inspiegabilmente solo, se ne va sulla sinistra, entra in area e con un preciso destro batte Di Chiara in uscita. Al 39’ Filosa sulla linea di fondo sguscia in mezzo a due avversari, entra in area ma serve male due compagni liberi in area ospite.

Iervolino cambia Iacono e De Luise inserendo Florio e Arcamone G.G. Sogliuzzo va a fare la punta centrale. Al 45’ doppia occasione per l’Ischia. Castagna dalla sinistra piazza un diagonale velenoso che colpisce il palo; la palla viene ripresa da Trofa ma Domingo salva; poi un compagno manda in angolo all’altezza del secondo palo. Dalla bandierina Filosa colpisce l’incrocio dei pali. 1’ dopo Castagna viene lanciato di nuovo verso la porta, il bomber gialloblù invece di servire Sogliuzzo tenta la battuta ma Domingo riesce a respingere come può. L’Ischia passa, ma quanta fatica!

IL COMUNICATO SULL’INFORTUNIO DI TRANI- L’Ischia Calcio ha reso noto che Gigio Trani, autore del gol del possibile 1-0, annullato in circostanze che definire assurde è poco, nell’azione incriminata ha subito un colpo al capo, riportando un taglio suturato con 4 punti «ma soprattutto una frattura complessa al setto nasale che lo terrà almeno per un mese lontano dall’attività agonistica». In bocca al lupo all’attaccante, sempre generoso e questa volta assai sfortunato.

ISCHIA 0
MADDALONESE 1

ISCHIA: Di Chiara, Iacono (37’ st Florio), Buono, Muscariello, Chiariello, Trofa, Montanino, Sogliuzzo, Trani (31’ st Filosa), Castagna, De Luise (39’ st Arcamone G.G.). (In panchina Mazzella, Di Sapia, Di Costanzo, Cibelli, Pesce, Arcamone M.). All. Iervolino.

MADDALONESE: Domingo, De Fenza, Viscovo (7’ st Guglielmo), Percope, Ferraro, De Rosa, Pingue, Della Ventura, Barletta, Fava Passaro, Martinelli (35’ st Coppola). (In panchina Cerreto, Sannazzaro, Alfano, Guerra). All. Valerio.

ARBITRO: Oliva di Nocera Inferiore (ass. Eliso e Ferraro di Castellammare di Stabia).

MARCATORE: 27’ s.t. Guglielmo.

NOTE: angoli 6-1 per l’Ischia. Ammoniti Viscovo, Della Ventura, Trofa, Fava Passaro, De Fenza, il tecnico Valerio, Espulso dalla panchina (42’ st) il massaggiatore della Maddalonese. Durata: pt 49’, st 49’. Spettatori 250 circa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eseguito un provvedimento di sequestro per un valore stimato di circa 100 milioni di euro

La Polizia di Stato di Messina ha eseguito il sequestro anche a carico di un infermiere ed ex consigliere del Comune di Milazzo (ME) condannato per concorso esterno nell’associazione mafiosa dei cd. “barcellonesi”

All’esito dell’operazione nota come “Gotha 7”, conclusa nel dicembre 2017, la Procura della Repubblica presso il Tribunale e la Questura di Messina hanno avviato – secondo una strategia di contrasto ormai da tempo adottata sull’intero territorio nazionale, dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, che prevede un modello operativo innovativo, caratterizzato dallo svolgimento in parallelo delle investigazioni penali e di prevenzione antimafia – le indagini relative ad una proposta di misura patrimoniale a carico di uno dei soggetti tratto in arresto nella menzionata inchiesta, per concorso esterno nell’associazione mafiosa dei cd. “barcellonesi”.

Si tratta di un infermiere oggi in pensione, già consigliere comunale (Santino Napoli) presso il Comune di Milazzo (ME), condannato con sentenza non definitiva, attualmente sottoposto agli arresti domiciliari, che risponde della citata imputazione penale per una serie di condotte che, poste in essere grazie al suo pregresso ruolo di pubblico amministratore, hanno consentito al sodalizio di ottenere l’aggiudicazione di appalti pubblici ad aziende di proprietà dei sodali, nonché individuare le aziende che, assegnatarie di altri lavori pubblici, venivano sistematicamente sottoposte ad estorsione. Grazie alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, in parte riscontrate nel tempo dai Commissariati distaccati di P.S. di Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto, emergeva anche il suo ruolo di “gestore” di alcune attività imprenditoriali nel contesto ricreativo/ristorativo, in realtà riferibili ai “boss” del sodalizio.

Le indagini patrimoniali finalizzate all’elaborazione della proposta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro finalizzato alla confisca, formulata congiuntamente dalle due Autorità proponenti (Procuratore della Repubblica e Questore) ai sensi dell’art. 17, comma 3 bis del D. Lgs n. 159/2011, hanno assunto una specifica peculiarità, in quanto sono state condotte dalla Divisione Anticrimine della Questura e dal Servizio Centrale Anticrimine parallelamente ad una complessa un’attività di indagine penale (nella quale sono state condotte attività tecniche di intercettazione telefonica ed ambientale, nonché effettuati accessi presso istituti creditizi e perquisizioni) seguita dal Commissariato distaccato di P.S. di Milazzo (ME). Tale modalità ha consentito, da un lato, di “arricchire” di contenuti la misura di prevenzione e, dall’altro, di ampliare lo spettro esecutivo dei provvedimenti che, oggi, allo stato delle indagini e dell’apprezzamento del Tribunale, assicurano l’ablazione di numerose attività imprenditoriali e beni strumentali.

Difatti, nell’ambito delle attività di indagine patrimoniale, è stata rilevata la figura e sono state cristallizzate le condotte di un ulteriore soggetto (Giuseppe Busacca di Ficarra-ME), noto imprenditore milazzese, attivo da moltissimi anni nel campo della pubblica assistenza e della formazione, titolare di numerose cooperative sociali, agricole e faunistiche (queste ultime allocate nell’area nebroidea), il quale aveva, in realtà, partecipato sin dall’inizio agli investimenti del sodalizio mafioso nel settore del pubblico intrattenimento, giovandosi di erogazioni pubbliche conseguite in maniera fraudolenta, le cui attività espansive sul territorio erano state successivamente finanziate grazie ad un imponente giro di false fatturazioni per operazioni inesistenti, anche in questo caso gravanti su pubblici contributi derivanti da appalti per lo svolgimento di servizi socio-assistenziali a Messina, Milazzo, Taormina e numerosi altri comuni messinesi, catanesi, sardi e romani.

Si è avuto modo di rilevare che agli stessi soggetti ed agli altri “prestanome” individuati in corso di indagine patrimoniale e giudiziaria erano riferiti beni e consistenze relativi a numerose attività ricreative (discoteche, sale per cerimonie, lounge bar, ristoranti), alberghi, strutture ricettive, cooperative sociali, agricole e faunistiche, immobili (taluni dei quali di notevole pregio), nonché consistenti beni strumentali e importanti somme di denaro trasferite all’estero, quali ricavi dell’illecita attività.

Per entrambi i soggetti oggetto di esecuzione dell’odierno provvedimento di ablazione patrimoniale, le indagini hanno, inoltre, disvelato la loro partecipazione a “super-società di fatto” e strutture societarie piramidali destinate a dissimulare l’origine illecita dei capitali ed il loro reimpiego in attività economiche apparentemente lecite, oltre che a dissimulare il circuito illegale del danaro, tramite la creazione di società “cartiere”, ovvero utilizzando i fondi pubblici assegnati alle cooperative sociali nel contesto della formazione professionale e per la gestione di strutture residenziali per anziani (alcune delle quali solo apparentemente tali, ma in realtà utilizzate per la gestione di un importante esercizio alberghiero nel comune mamertino collocato in una posizione strategica, e per la realizzazione, con fondi pubblici destinati a lavori di “ristrutturazione” degli edifici adibiti a residenze socio-assistenziali, di immobili di assoluto pregio destinati ad abitazioni familiari dei soggetti colpiti dall’odierno provvedimento), trasporto disabili e studenti, servizi di assistenza domiciliare, case rifugio per minori stranieri, emarginati, disagiati, attività di sportello sociale per famiglie in condizioni disagiate, servizi di segreteria e pulizie per poliambulatori pubblici gestiti dalle ASL locali, oltre che elettricisti ed operai, che hanno fruttato, solo tra gli anni 2000/2014, introiti superiori ai 100 milioni di Euro, successivamente riciclati nella casse sociali o distratti per finalità personali o per creare provviste di denaro occultate in fondi esteri.

Di fatto, nell’ambito degli accertamenti patrimoniali è stato possibile “ricostruire” mamertino, con diramazioni anche nel capoluogo, che, in virtù del provvedimento emesso un ventennio di operatività mafiosa nel tessuto sociale ed economico dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Messina, ha consentito, oggi, l’ablazione di 16 società, di capitali e cooperative sociali, queste ultime oggetto di una serie di interposizioni fittizie ma tutte riferibili ai due soggetti milazzesi, anche tramite l’interposizione fittizia di uno dei figli di questi, anch’egli già pubblico amministratore a Milazzo, le cui attività spaziano dai servizi sociali, in quanto discusse assegnatarie di pubblici appalti per oltre un ventennio, alle cooperative agricolo/faunistiche e di trasformazione di prodotti suini site nell’area nebroidea, ove fruiscono di pubbliche sovvenzioni nel settore agricolo, grazie ad una serie di truffe in danno delle erogazioni gestite dall’AGEA ed ad attività continuate di turbata libertà negli incanti per l’aggiudicazione dei terreni agricoli ove sono oggi allocate le cooperative agricolo/faunistiche, destinate alla produzione di suini ed alla macellazione dei prodotti, con marchio “DOC” sull’intero territorio nazionale.

Grazie all’ampia collaborazione fornita dalle sedi locali dell’Agenzia delle Entrate, si è potuta rilevare, inoltre, una colossale opera di defiscalizzazione, anche attraverso la creazione di falsi crediti di imposta, utilizzati anche per occultare le imponenti rendite di gestione, e soprattutto la sistematica utilizzazione delle cooperative sociali ed agricole quali vere e proprie società di capitali, pur giovandosi dei regimi di semplificazione fiscale, tributaria e lavoristica alle stesse concesse, allo scopo precipuo di abbattere radicalmente i costi di gestione e la tassazione relativa.

Inoltre, la comprovata “confusione” di capitali e beni che sono transitati tra le società di capitali che gestiscono i locali di pubblico intrattenimento e le cooperative, ha consentito di disvelare imponenti operazioni di riciclaggio, artatamente nascoste nei fallimenti di talune società di capitali (alle quale ne sono subentrate altre con nuovi prestanome) rivelatisi operazioni di bancarotta fraudolenta, in esito alle quali si è potuto intercettare un cospicuo spostamento di capitali all’estero.

Dallo svolgimento delle indagini patrimoniali è, infine, emerso che le compagini societarie destinatarie dell’odierno provvedimento di sequestro abbiano percepito finanziamenti pubblici erogati dallo Stato nel quadro delle misure a sostegno dell’economia in conseguenza dell’attuale emergenza sanitaria legata al COVID-19, per un importo complessivo di circa 500.000 euro.

Le risultanze delle indagini svolte dalla Divisione Anticrimine e dal Servizio Centrale Anticirimine, sul fronte della prevenzione, e dal Commissariato di Milazzo, sul fronte penale, hanno consentito di formulare contestualmente una proposta di applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale nei confronti dei menzionati soggetti, sulla base della rilevante pericolosità sociale dagli stessi espressa, sia “qualificata” (uno risulta condannato ancorché non definitivamente, per concorso esterno dell’associazione mafiosa dei barcellonesi, tanto da essere ristretto agli arresti domiciliari sin dall’esecuzione dell’o.c.c. “Gotha 7” dal dicembre 2017, mentre l’altro è oggi indiziato di analogo reato, nonché di intestazione fittizia di beni aggravata dalla finalità mafiosa, riciclaggio e impiego di beni di provenienza illecita ed altro nell’ambito del “parallelo” procedimento penale, unitamente ad altri 5 soggetti le cui condotte hanno assunto rilievo penale, ma soprattutto risponde, nelle sue condotte di truffa aggravata in danno dello Stato), che “generica”, poiché soggetti che vivono abitualmente con i proventi di attività delittuose.

Il valore dei beni, gli assetti societari e le attività oggetto dell’odierna esecuzione patrimoniale è stimato in circa 100 milioni di Euro.

Con riferimento ai conti esteri, è stata attivata, per la prima volta nell’area messinese, la procedura del “congelamento dei beni” introdotta dal Regolamento (UE) 2018/1805 per il riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e confisca recentemente introdotto anche nell’ordinamento italiano.

In ragione di quanto sopra, le attività soggette ad accertamenti antimafia ai sensi delle vigenti diposizioni in materia di pubblici appalti, concessioni ed autorizzazioni, verranno segnalate al Prefetto l’adozione di provvedimenti interdittivi.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

Arriva il durissimo gelo dalla Russia. Potente Anticiclone sull’Italia

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Meteo: Temperature, arriva il durissimo gelo dalla Russia, farà più freddo del previsto! Dalla Vigilia di Natale e almeno fino a Capodanno periodo freddo sull’Italia con maltempo e neve a bassissima quota.

Potente Anticiclone sull’Italia, poi Gran Freddo. L’alta pressione delle Azzorre sempre più invadente: ci attendono giornate di stabilità atmosferica, con sole prevalente, salvo l’insidia delle nebbie, localmente fitte e persistenti sulla Pianura Padana e molte nubi al Sud e su Abruzzo e Molise. WEEKEND: irruzione gelida dalla Russia, calano le temperature.

AVVISO: dalla Vigilia di NATALE e almeno fino a CAPODANNO periodo freddo sull’Italia con maltempo e neve a bassissima quota.

Sta per arrivare un durissimo gelo dalla Russia! Secondo gli ultimissimi aggiornamenti a nostra disposizione farà anche più freddo del previsto e questa volta ce ne sarà per tutti!
I giorni passano e ci stiamo sempre più avvicinando all’inizio ufficiale della stagione invernale e come è normale che sia, l’Italia si prepara a battere i denti.

La ragione va ricercata in un anticiclone che tenderà ad allungarsi, nei prossimi giorni, verso i settori nord-orientali del continente europeo. Questa sua posizione piuttosto settentrionale provocherà l’afflusso di masse d’aria molto fredda russa che scorreranno sul suo bordo più orientale e che si dirigeranno, dopo aver attraversato i Balcani, dritte dritte verso il nostro Paese.

Già in questi ultimi giorni l’Italia ha registrato un generale seppur graduale calo dei termometri responsabile di un contesto climatico relativamente rigido, in particolare durante la notte e nelle prime ore del giorno specialmente al Nord, dove più di qualche gelata ha già fatto capolino.

Un primo affondo dell’aria fredda proveniente dalla Russia lo sperimenteremo proprio a cavallo del fine settimana. La nostra amata Penisola piomberà in un contesto meteo prettamente invernale, con temperature destinate a scendere, portandosi anche sotto media di alcuni gradi.

Prepariamoci dunque ad un nuovo scenario sul fronte meteo che avrà inizio proprio da sabato 18 quando inizieranno a rinforzare i venti gelidi di Grecale che colpiranno in maniera significativa soprattutto le aree più esposte, ovvero il versante adriatico del Paese e gran parte del Sud, anche se il freddo comincerà ad insinuarsi anche su buona parte del Nord.

Un’ulteriore calo dei termometri è atteso in quel di domenica 19 che risulterà una giornata davvero freddissima per tutta l’Italia: al Nord, complice anche la nebbia, si potranno avere temperature prossime allo zero anche durante il giorno in pianura, specie sulla Valpadana più occidentale.

Clima molto freddo atteso anche sul resto del Paese: basti pensare che sul versante adriatico centrale i valori diurni faticheranno a superare la soglia dei 7/8°C e saranno solo di poco superiori su molte aree del Sud.

Ma ad accentuare la sensazione di freddo ci penseranno i venti tesi e taglienti, pronti a provocare un fenomeno conosciuto come Wind Chill: con esso si intende un particolare effetto per il quale, in presenza di vento, la temperatura percepita dal nostro corpo risulta essere inferiore rispetto a quella reale. Più il vento è intenso e più la temperatura scende. Il Wind Chill è un indice che si calcola prendendo il dato della temperatura e quello del vento.

In seguito, dopo un fugace sussulto verso l’alto dei termometri atteso per l’inizio della prossima settimana, l’atmosfera andrà ulteriormente raffreddandosi nel periodo natalizio e di fine anno quando una fortissima ondata di gelo dalla Russia avvolgerà verosimilmente tutto il nostro Paese, provocando un un ulteriore e severo crollo delle temperature su tutto il Paese.

Meteo / Cristina Adriana Botis / Redazione

Natale a Castellammare; pronto il progetto per arricchire le strade

La città si riempie d’arte e di atmosfera natalizia

 

Il progetto

 

Il Natale stabiese è pronto ad accogliere tra le sue strade numerosi artisti, pronti ad arricchire le strade della città con la loro arte; il comune di Castellammare ha appoggiato l’iniziativa unendo progetti di diversa natura per dare lustro al centro cittadino.

I progetti coinvolti in tale iniziativa sono 5:

  • Parola al teatro
  • Musica all’altare
  • Enrico Caruso: la voce e il mito
  • Street art music
  • Street art in Luce

Il sindaco Gaetano Cimmino ha parlato della valenza dei progetti a livello cittadino e di come essi andranno ad arricchire le zone della città <<Tutti e cinque i progetti che abbiamo candidato all’avviso pubblico della Città Metropolitana di Napoli per le sovvenzioni ad iniziative natalizie sono stati giudicati meritevoli di finanziamento, per un totale di ben 50mila euro da reinvestire in eventi natalizi in città, per la gioia di adulti e bambini>>

 

Un’atmosfera speciale

 

Il Natale è alle porte, e noi cittadini stabiesi conosciamo la bellezza delle strade in questo periodo dell’anno; aggiungere la proverbiale ciliegina sulla torta renderà le festività ancora più belle e speciali, creando un’atmosfera da invidiare e un clima da mozzare il fiato.

Le strade si abbelliranno con forme d’arte di ogni genere per la gioia di ogni cittadino che girerà per le strade pervaso dallo spirito natalizio.

 

Natale a Castellammare; pronto il progetto per arricchire le strade/Antonio Cascone/redazionecampania

Esposito: “L’emozione più grande con la Juve Stabia il gol di Lunerti a Caserta”

Marcello Esposito, ex  direttore generale Futsal Stabia Amalfi e Napoli, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”.

Le dichiarazioni di Marcello Esposito sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Il livello della Serie C è sceso tanto, almeno del 60% poi non si fa nulla per riportare la gente allo stadio. Un po’ colpa delle tv ma è anche la squadra che non ha continuità. Più di tanto – aggiunge Esposito – non può dare questa squadra. Noi tutti dobbiamo fare in modo di far ritornare la gente allo stadio. Oggi in Serie C non c’è tanta voglia di andare allo stadio. Oggi la gente è stufa, è stanca. Ringraziamo i tifosi della Sud che ancora hanno tanta voglia di cantare e di portare avanti i colori gialloblè.

Sento ancora i vecchi giocatori come Onorato, Amodio, Veronici, Lunerti. Purtroppo oggi il governo questo passa. Tolte tre o quattro squadre il livello della Serie C è mediocre.
La squadra che mi ha deluso di più è il Catania. Il Bari – continua Esposito – credo che se vuole vincere il campionato ci riuscirà. Il Bari per me è una delle favorite. L’Avellino può stare dietro e anche il Catanzaro, poi c’è grande equilibrio.

Dalla Juve Stabia mi aspettavo qualcosa di più nel girone di andata. Da questi calciatori però non si può pretendere di più. Io sono anche del parere che in un anno non si possono cambiare tanti allenatori. Le squadre si fanno a giugno, a gennaio cosa puoi comprare? Per me le squadre si fanno all’inizio, poi a gennaio – continua Esposito – puoi mettere qualche puntello. Ma non si può cambiare allenatore e 5-6 giocatori ogni anno. Spero ci sia futuro. In questa vita in generale il futuro non è certo.

L’emozione più grande è stato il gol di Lunerti a Caserta e poi il tacco di Lunerti a Talevi per il gol alla Reggina nei playoff nel 1994. Ho tanti ricordi con la Juve Stabia. Ho macinato chilometri e vissuto tantissime emozioni per questa maglia.

Dei giocatori attuali della Juve Stabia, mi piace molto Eusepi ma anche Stoppa, Bentivegna e anche Evacuo che la ha un grande passato di bomber in questa categoria. In queste piazze bisogna far lavorare più tranquillamente gli allenatori. Se si va in B si vuole andare in A, se si va in A si vuole andare in Europa League. Sottili – conclude Esposito – è un tecnico di categoria per ora fa risultati ma non lo giudico perché non lo conosco di persona”.

GdF Reggio Calabria all’attacco di Associazione finalizzata a reati tributari

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Con il coordinamento del Procuratore della D.D.A reggina, Giovanni Bombardieri, la GdF Reggio Calabria procede contro 4 commercialisti, 3 Studi commerciali, indaga su 44 persone e sequestra 8 milioni di beni.

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, sotto il coordinamento della locale Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore Dott. Giovanni Bombardieri, hanno dato corso, in Lombardia, Lazio, Campania e Calabria, ad una Ordinanza, emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria, nella fase delle indagini preliminari e su richiesta della medesima Procura della Repubblica, D.D.A., con la quale è stato disposto il divieto di esercitare la professione di commercialista nei confronti di 4 professionisti di Reggio Calabria. Si è inoltre provveduto al sequestro preventivo di uno studio commerciale e di consulenza, posto in amministrazione giudiziaria, oltre al sequestro di immobili, autoveicoli e risorse finanziarie per un valore complessivo di 8 milioni di euro nella disponibilità dei professionisti e degli imprenditori sottoposti alle indagini. Nel contempo i finanzieri hanno dato esecuzione ad un Decreto di sequestro preventivo in via d’urgenza emesso nei confronti di ulteriori n. 2 studi commerciali anch’essi immessi in amministrazione giudiziaria, nonché ad un Provvedimento di Perquisizione e sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, D.D.A.
L’operazione costituisce l’esito di una lunga e complessa indagine, processualmente nella fase delle “indagini preliminari”, condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria che ha consentito di dimostrare, fatte salve le successive valutazioni, che i professionisti riconducibili a tre studi commerciali e di consulenza operanti in Reggio Calabria e Milano, unitamente ad altri sodali, si sarebbero associati allo scopo di commettere delitti tributari, quali la dichiarazione fraudolenta mediante altri artifizi, l’indebita compensazione e la sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte mediante l’elaborazione e la commercializzazione di modelli di evasione che, in modo seriale e sistematico, consentivano ai clienti un risparmio di imposta, in termini di mancato versamento del dovuto all’Amministrazione finanziaria.
Per quanto finora emerso, tali illeciti sono stati realizzati attraverso: la creazione di fittizi crediti IVA da compensare con pregressi debiti tributari, l’esposizione nei bilanci d’esercizio di fatti non corrispondenti al vero, la presentazione di dichiarazioni fiscali fraudolente, il trasferimento fittizio della sede legale ovvero del domicilio fiscale delle imprese, la realizzazione di operazioni societarie straordinarie e la liquidazione delle imprese, con la finalità di rendere più difficoltosa l’azione di accertamento e di riscossione da parte dell’Amministrazione Finanziaria e, altresì, creare i presupposti necessari per ottenere indebiti crediti d’imposta.
Sono coinvolte aziende reggine operanti nei settori della ristorazione, delle costruzioni, dei trasporti, della raccolta rifiuti e del riciclo di materiale plastico, nonché nella vendita all’ingrosso ed al dettaglio di articoli di profumeria e nei servizi della cura della persona.

Inoltre, alla luce delle attuali emergenze probatorie, a qualcuno viene contestato anche il reato di Istigazione alla corruzione, commesso al fine di indurre un funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Roma a non contestare, nell’ambito di una verifica fiscale ad un loro cliente, violazioni amministrative per importi rilevanti.
Mediante intermediazione di un Dirigente in quiescenza della stessa Agenzia, in cambio della richiesta omissione, sarebbe stata offerta una somma di denaro.
Le operazioni eseguite presso le residenze dei professionisti, gli studi commerciali e le sedi delle aziende, che si sarebbero avvalse dei sistemi di evasione escogitati dai consulenti indagati, sono avvenute, con il supporto dei Reparti competenti per territorio, nelle province di Reggio Calabria, Caserta, Roma e Milano.
I provvedimenti eseguiti costituiscono l’epilogo di un complesso iter investigativo che dimostra l’elevata attenzione mantenuta dai militari in forza al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria che, seguendo le puntuali indicazioni dell’Autorità Giudiziaria reggina, continua a essere rivolta alla ricerca ed alla repressione dei più gravi crimini di matrice economico – finanziaria e nella successiva aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati allo scopo di arginare l’inquinamento del mercato e favorire la libera concorrenza, con l’intento di ripristinare adeguati livelli di legalità e tutelare la sana imprenditoria.
Impresa tutt’altro che facile che la D.D.A di Reggio Calabria, unitamente alle Forze dell’Ordine, svolge quotidianamente e senza sosta, essendo un settore, quello del malaffare, che somiglia sempre più alle onde del mare che avanzano copiose.

Francesca Capretta / Redazione

Valle: “Per Panico non è un problema tecnico ma di personalità”

Tiziano Valle, giornalista di Metropolis Quotidiano, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”.

Le dichiarazioni di Tiziano Valle sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Il gol di Bentivegna è una giocata molto intelligente, riuscita benissimo. Il portiere del Potenza parte quando il pallone supera la barriera e in quel momento non ci può più arrivare. Lui non si aspetta quella giocata, vede il pallone troppo tardi.

Gli under vanno aspettati, con i giovani bisogna avere pazienza. Forse nessuno di quelli che hanno criticato Stoppa nel gol fallito col Palermo lo rifarebbero ora. Con un po’ di fiducia in più Stoppa sta rendendo al massimo delle sue potenzialità. Il fatto di avere un allenatore – aggiunge Valle – che ti conosce è un incentivo a fare bene e ti facilita le cose. Stoppa è quello che meglio sfrutta Eusepi, si inserisce al meglio negli spazi che crea Eusepi.

Per Panico non è un problema tecnico ma di personalità. Ha giocato tutte le gare sia con Novellino che con Sottili. Se è un problema di fiducia è un problema tutto suo. Credo c’entri la personalità. Un giocatore di personalità – continua Valle – si tira fuori dalle difficoltà al momento opportuno. Spero possa scattare la scintilla da un momento all’altro.

Bentivegna secondo me spreca troppe energie, recupera molti palloni e quando arriva il momento della giocata è poco lucido. Se impara a gestirsi meglio può diventare un calciatore decisivo. E’ un ragazzo che sta crescendo e insieme a Panico non è stato mai messo in discussione.

La continuità può arrivare da alternative prese sul mercato che in questo momento mancano. La scarsa competizione per la maglia può abituare qualcuno a sedersi un po’ sugli allori. Qualche alternativa in più – continua Valle – in qualche ruolo può contribuire ad ottenere migliori risultati in campionato. Si eleva in questo modo il livello di competitività della squadra.

Non è un caso se al di là dei gol segnati da Eusepi, si iniziano a vedere dei gol anche da altri trequartisti. Eusepi fa un lavoro anche oscuro – continua Valle – fatto di sportellate ma è un lavoro prezioso per tutta la squadra. Sono convinto che il lavoro oscuro fatto da Eusepi è importantissimo per la squadra.
Mi auguro che Panico non vada via. Anche Orlando lo scorso anno non si era espresso al meglio nel girone di andata per problemi fisici ma poi è esploso nel girone di ritorno. Spero che Panico resti alla Juve Stabia e dia un contributo importante alla squadra nel prosieguo della stagione.

Dipendesse da me farei giocare ogni volta Troest e poi il resto dei difensori. Ma la Juve Stabia ha una difesa che ha minutaggi altissimi per la categoria. In questo momento il giocatore imprescindibile per la difesa della Juve Stabia è Marco Caldore. Sa difendere bene – continua Valle – e sa far partire l’azione dal basso nella costruzione del gioco. Cinaglia quando ha giocato non ha mai demeritato. Si abbina bene con Caldore, forse meno con Tonucci. Dal punto di vista tecnico la coppia Caldore-Cinaglia ci sta.

Nelle prime dieci giornate abbiamo cambiato 3 portieri. Il portiere è un ruolo particolare. Deve sentire la fiducia sin dal lunedì. In questo momento – conclude Valle – si è scelto di puntare su Sarri giustamente. Con i giovani bisogna avere pazienza e bisogna puntarci”.

Sorrento, proseguono i lavori Gori per la dismissione del depuratore di Marina Grande

Gori – continua l’opera di dismissione del depuratore di Marina Grande a Sorrento e continuano le opere di collettamento dei reflui all’impianto di Punta Gradelle.

Il potenziamento del servizio fognario e depurativo, e la salvaguardia della risorsa mare, continuano ad essere obiettivi fondamentali per Gori, impegnata da oltre un anno anche in Penisola Sorrentina con i lavori per la dismissione del depuratore di Marina Grande e il collettamento dei reflui all’impianto comprensoriale di Punta Gradelle.

Un intervento molto atteso dai cittadini, di cui Gori è soggetto attuatore, e per il quale la Regione Campania ha stanziato 3 milioni e 400.000 euro.

Al fine di illustrare i passi in avanti compiuti nella realizzazione di quest’opera, strategica per il recupero del borgo di Marina Grande e la tutela dell’ecosistema marino, il cantiere è stato oggetto di un sopralluogo a cui hanno partecipato i vertici di Gori e il Sindaco, Massimo Coppola.

Nel pieno rispetto dei vincoli imposti dal territorio, in sinergia con tutti gli enti preposti, Gori sta realizzando un progetto innovativo, con l’obiettivo di coniugare tutela dell’ambiente e gestione del servizio.

A seguito dell’attenta valutazione di diversi scenari, il percorso intrapreso è stato quello della realizzazione di un tunnel sotterraneo per il convogliamento dei reflui alla galleria consortile esistente.

Una soluzione vantaggiosa anche in considerazione delle esigenze di un territorio contraddistinto da un elevato afflusso turistico e da una viabilità urbana particolarmente complessa, e una scelta che avviene nel pieno rispetto della bellezza paesaggistica ed archeologica che caratterizza il territorio.

Queste sono state le dichiarazioni dei protagonisti di questa opera a Sorrento:

 “La dismissione dell’impianto di Marina Grande rappresenta un importante traguardo, sia in termini ambientali che di rilancio turistico di uno dei luoghi più noti e suggestivi della nostra città – spiega il Sindaco di Sorrento, Massimo Coppola – Un’opera inserita a pieno titolo tra le priorità del nostro programma di mandato e il cui iter si avvia speditamente verso il completamento, grazie alla totale sinergia di tutti gli enti e i soggetti coinvolti”.

Il mare della Campania quest’anno ha conseguito 19 Bandiere Blu, di cui 5 assegnate ad alcune splendide località costiere che gestiamo, tra cui figura per il quarto anno consecutivo anche Sorrento – sottolinea l’Amministratore Delegato di Gori, Vittorio Cuciniello Si tratta di un eccellente risultato collettivo, raggiunto grazie alla collaborazione tra aziende e territorio, che gratifica anche agli sforzi profusi da Gori, Regione Campania, Ente Idrico Campano e Amministrazione Comunale, per efficientare il ciclo di depurazione delle acque in un’ottica sempre più innovativa e sostenibile”.

Truffe Telematiche: Una Piaga Sociale (Lo Piano- Red)

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Le truffe telematiche sono diventate una vera piaga sociale, le persone raggirate sono migliaia; facile cadere nelle trappole di gente senza scrupoli, in particolar modo quando si ha una certa età.

Gli appelli, le raccomandazioni, i reportage dei mezzi d’informazione che affrontano queste problematiche lasciano il tempo che trovano, non bastano ad arginare il fenomeno delle rapine telematiche.

Essere in possesso di un telefonino in alcuni casi può essere utile, in altri comporta rischi non indifferenti, è come avere un’arma impropria tra le pareti domestiche.

Le persone di una certa età, in particolar modo quelle che vivono da sole, sono ad altissimo rischio di subire raggiri telematici, le rapine vengono portate a termine da informatici che stanno comodamente seduti sul proprio divano.

Coloro che vengono scoperti, difficilmente finiscono in carcere nel peggiore dei casi vanno agli arresti domiciliari dove possono reiterare i loro reati.

Per i truffatori seriali è una pacchia, cosa vuoi che siano una o più denunzie, finiscono nello stesso calderone.

Tornando al discorso iniziale, con un semplice messaggio sul telefonino, basta un click sbagliato e come d’incanto il conto viene prosciugato.

Bisognerebbe trovare qualche nuovo escamotage telematico per tentare di arginare questa piaga sociale.

Questo messaggio dovrebbe essere esteso a tutti coloro che hanno in mente di regalare un telefonino a persone di una certa età, bisognerebbe “erudirli” sui rischi che si possono correre.

Purtroppo bisogna anche dire che sono caduti in queste trappole telematiche persone giovani, sicuramente non affette da Alzheimer

Un vecchio proverbio siciliano dice :

“a vecchia avia cent’anni e ancora savia nzignari”, tradotto in italiano sta a significare che non basta essere vecchi per comprendere gli insegnamenti della vita, a riguardo ogni altra parola sarebbe sprecata.

Mauro Lo Piano / Redazione Sicilia

I pusher sfidano Amazon per le feste di Natale. 1 arresto a Torre Maura

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Altro che Amazon! Droga online, la GdF di Roma arresta pusher telematico a Torre Maura. Nuove frontiere della consegna a domicilio per le feste.

Un ventisettenne romano è stato arrestato dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma per essere stato trovato in possesso di 87 chilogrammi di hashish nella sua abitazione a Torre Maura.

I “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego sono risaliti al pusher dopo aver monitorato Instagram e Telegram alla ricerca di messaggi utilizzati per pubblicizzare la vendita di stupefacenti. I sospetti sono stati confermati dal via vai di “clienti” nei pressi dell’abitazione dell’indagato.

La perquisizione della casa, ha permesso di rinvenire oltre 3 chilogrammi di hashish occultati in un’intercapedine del forno e il restante quantitativo all’interno di una cantina.

Il giovane, pregiudicato per fatti analoghi, è stato arrestato per l’ipotesi di reato di spaccio di stupefacenti e tradotto presso la Casa Circondariale di Velletri.

Nell’epoca di Amazon e delle consegne a domicilio, si aprono nuove frontiere per lo spaccio, visto che la richiesta non cala ma aumenta.

Pur apprezzando moltissimo l’operato di chi ogni giorno combatte il crimine con coraggio, continuiamo a sperare in soluzioni diverse, che possano togliere di mano alle mafie, il fiorente mercato che comunque permane, malgrado tutto il lavoro svolto per fermare i piccoli pusher di babbo natale, il quale certo, saprà sostituirli in tempi record.

Francesca Capretta / Redazione

Nicola Morra e Barbara Lezzi, organizzano una bellissima serata a Roma VIDEO

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Bell’iniziativa di Nicola Morra e Barbara Lezzi, dai quali attendevamo da tempo qualche segnale, per parlare di politica e nuove idee non senza fatica – VIDEO.

Ero elettrizzata all’idea di trovami nel posto giusto al momento giusto e di poter prendere parte ad una serata che per me equivaleva ad una gustosa fetta di dolce. Si Parlava di politica, visione, idee ed era organizzata da Nicola Morra e Barbara Lezzi che godono della stima di molti e dai quali attendevamo da tempo, qualche segnale.
Finalmente una serata accessibile, in periferia, con ingresso gratuito ed entrata libera, bastava prenotarsi. Un’organizzazione gentile ed efficiente per un’ottima iniziativa.

Nicola Morra, nel suo stile impeccabile ha fatto gli onori di casa con un bel discorso introduttivo verso l’idea di un nuovo progetto. Barbara Lezzi, splendida e solare come sempre, ha messo enfasi dove serviva, facendoci rivivere il movimento delle origini e prospettando a sua volta la possibilità di riorganizzare la lotta, creando aggregazione attorno alle idee.

Bello e sentito anche l’intervento di Piera Aiello, deputata ed ex Collaboratrice di Giustizia, sotto scorta.

Ha parlato di un tema caldissimo come quello della cautela dei collaboratori, testimoni di giustizia e vittime di racket.
Uno Stato che non rimane al fianco di chi denuncia e collabora con la giustizia, dimostra nei fatti di non gradire tali esternazioni ed il perché salta all’occhio, vista l’eterna connessione fra mafiosi e colletti bianchi.

Ma questo governo, messo su proprio quando vi erano da decidere passi importantissimi, come la difesa delle leggi volute da Falcone e Borsellino, fa orecchi da mercante e neppure risponde ai progetti presentati dall’onorevole Aiello.

L’ingresso nel governo di Draghi ha generato una scissione, credo inevitabile all’interno del Movimento 5stelle, i quali però, a nostro avviso, avevano stranamente gestito malissimo la sbandata e in qualche modo, questa serata è stata illuminante sui perché.

Questa separazione che è avvenuta fra i duri e puri e l’ala moderata del movimento, a mio parere, ci sarebbe stata tutta, se diversamente gestita.

Al momento dello scontro, avvenuto dopo il Golpe bianco, superato lo sbigottimento, bastava fondare subito l’ala duri e puri, recuperando magari anche Dibba e via andare…
I più moderati e gli incazzati, avrebbero trovato subito una collocazione e il movimento non sarebbe crollato ma solo sdoppiato, mentre quelli per il NO, sono rimasti orfani.

Mi sono sempre chiesta perché non lo avessero fatto.

Una scissione è anche una moltiplicazione e se non si perde di credibilità si possono accrescere gli iscritti in ambo gli schieramenti. Se le basi restano comuni nei valori, come l’onestà, la trasparenza, la lotta ai privilegi, perché non prevederne 2 di movimenti, vista l’abbondante controfferta di pregiudicati, massomafiosi, fascisti e saltimbanchi.

Invece loro ne hanno persa di credibilità e tanta.

Dopo anni di attacchi strumentali da parte della stampa e delle TV, sono partiti gli attacchi social scatenati fra attivisti e la conseguente “guerra dei Roses”.

Gli ex sanno essere cattivissimi e sono sempre ben informati. Nel tempo poi nascono personalismi, dissapori personali, antipatie ed è quel che è andato in scena l’altra sera in vari interventi che purtroppo hanno rovinato lo spirito della serata, volto al futuro, aprendo la fiera delle recriminazioni, che a questo punto, credo, abbia rappresentato il vero problema del movimento.

Eppure è aumentato l’astensionismo, tanti che votavano 5stelle non riescono più ad identificarsi con chi governa a braccetto con la peggiore feccia del paese. Credo fossero in molti quelli rimasti alla finestra, sospendendo il giudizio ma che oggi, non possono accettare le astensioni sul voto in favore di Assange o quelle relative alle varie vergognose immunità… e quei voti andranno persi se nessuno si farà avanti per raccoglierli.

Se pur in molti avessero compreso le ragioni di chi ha deciso di aderire al governo dell’ammucchiata, per proteggere leggi del passato, con queste mosse discutibili e non motivate, l’emorragia avanza inesorabile. Ecco perché, pur apprezzando il lavoro svolto in passato e molti dei rappresentanti politici rimasti nel Movimento pensiamo che ci sia posto per un nuovo gruppo che al contrario di questo, continui a fare opposizione con una diversa visione, molto più rivoluzionaria, meno “diplomatica” e compiacente.

Dopo la bella serata però, credo che i separati in casa debbano prendere decisioni più serie per trovarsi un alloggio, smettendola di lanciarsi accuse e recriminazioni, davanti ai figli smarriti, che come sempre in questi casi, si trovano a dover prendere le parti di uno o
dell’altro, spesso neppure comprendendo le ragioni di tanto astio.

Ecco perché a questa bella iniziativa, attesa da tempo, daremo supporto e voce, in attesa che si aprano le finestre per far entrare un po’ di aria fresca e nuova che guardi al futuro, imparando dal passato, senza restare impantanati in queste pericolose dinamiche fatte di
rancori, disillusioni e personalismi.

Non dubito che Nicola Morra, filosofo e attaccante di grande valore, sappia riprendere i cocci della serata, non tanto per incollarli, quanto per prendere atto delle dinamiche esistenti, trovando nuove strade da percorrere.

In seguito ad uno di questi interventi aggressivi, a tratti incomprensibili al pubblico ma non alle cordate che li sostenevano, Barbara Lezzi ha abbandonato la serata…
Mossa condivisibile, sotto il profilo umano ma spiacevole per coloro che erano andati a sentir parlare di futuro e di lotta e che si sono ritrovati ad ascoltare i soliti piagnistei sul latte versato, se pur da altri.

Non è mancato neppure il solito attacco a Di Battista, molto di moda ultimamente tra le schiere degli ex, il quale invece, sta raccogliendo consensi nel suo tour, in giro per l’Italia che, piaccia o meno, parla a tutti gli orfani del Movimento che di nuovo hanno abbandonato le urne, non trovando riferimenti accettabili.

Speriamo che i delusi si siano sfogati in questa prima e che disertino le prossime o che vi accedano con spirito rinnovato e costruttivo, visto che in molti stanno aspettando un cenno concreto per riorganizzare la lotta o espatriare come unica alternativa possibile.

È quindi con ottimismo che salutiamo questo primo passo dei due validi esponenti del movimento che ha detto no a Draghi e ai giochi di palazzo, pur non essendosi ancora organizzato per poter consentire, a chi la pensa come loro, di trovare accoglienza e un simbolo accettabile nelle urne.

Grazie quindi per la bella opportunità e la voglia dimostrata di lottare ancora, malgrado tutto.

Sapevamo che non sarebbe stato facile contrastare un sistema basato su potere e malaffare, come quello massomafioso, ormai radicato nel profondo del nostro tessuto politico e benché si sia sfiorato il sogno, pur risvegliandosi nell’incubo, se non si perde il senso della vita, non si può comunque mai rinunciare alla lotta e neppure al sogno.

Forza e coraggio quindi a uomini e donne di buona volontà, là fuori sono in molti ad aspettare e c’è tanto lavoro da fare…

Francesca Capretta / Redazione

Tommaso Zamagni della sezione di Cesena arbitrerà V. Francavilla-J. Stabia

Tommaso ZAMAGNI della sezione di Cesena è l’arbitro designato per la direzione di gara tra Virtus Francavilla e Juve Stabia valevole per la diciannovesima giornata d’andata del campionato di serie C girone C che si disputerà a Francavilla Fontana domenica 19 dicembre alle ore 14 e 30 allo stadio Nuovarredo Arena.

Tommaso Zamagni, è al suo terzo campionato in Serie C, precedentemente ha diretto 2 volte i gialloblù mentre è la prima volta in assoluto con i biancazzurri.

1 precedente con la Juve Stabia:

– 2020 / 2021 – Campionato Nazionale di Serie C girone C

31 gennaio 2021 – 2° giornata di ritorno: JUVE STABIA – AVIBONESE 2 – 0 Luca BERARDOCCO su calcio di rigore e Gennaro BORRELLI.

L’assistente numero uno sarà: Emilio MICALIZZI della sezione di Palermo;

l’assistente numero due: Lorenzo POMA della sezione di Trapani;

quarto ufficiale: Fabrizio PACELLA della sezione di Roma 2.

Giovanni MATRONE

Ferrari, Binotto: “2022 l’anno delle incognite”

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Le parole del team principal della Ferrari, Mattia Binotto, che focalizza la sua attenzione alla prossima stagione

 

Ferrari, Binotto: “2022 l’anno delle incognite”

Una stagione non esaltante ai livelli massimi, ma comunque migliore dell’anno scorso. La Ferrari chiude la sua stagione 2021 al terzo posto nei costruttori, a seguito della grande rimonta fatta ai danni di McLaren(venuta nettamente a mancare nel finale di stagione).

 

Binotto: “Non è bello vedere gli altri festeggiare”

Ora però testa già alla prossima stagione. Alla famosa prova del nove per la Ferrari. A tal proposito, ai microfoni di Sky Sport, è intervenuto il team principal della Rossa Mattia Binotto:

 “Un podio è sempre bello, ma vedere altri che festeggiano non è mai il mio desiderio. Io però devo pensare alla nostra gara, alla nostra stagione, e chiudere con un podio è certamente incoraggiante. Per la prossima invece la sensazione è che ci sono tante incognite in questo momento. Non si sa niente, non ci sono riferimenti e non si sa cosa stanno facendo gli altri, a che punto sono. Non abbiamo nemmeno basi da quest’anno. C’è tanta curiosità di vedere come sarà ma manca poco. Poche settimane e saremo di nuovo in pista. E’ da tanto che lavoriamo sul 2022. La squadra sta dando il massimo, il suo meglio, l’impegno è enorme. Per noi sarà un momento importante per capire il nostro vero valore”.

 

 

“Abbiamo un’ottima coppia piloti”

“Sono convinto che la prossima stagione Leclerc sarà carico e lo spero. Tramite certe delusioni aiutano a migliorarsi. Sicuramente lui sarà deluso per aver chiuso l’anno alle spalle di Carlos, ma anche dalla gara di oggi. Non ha fatto il risultato che speravo e che potenzialmente poteva fare. Io sono convinto sia migliorato ancora e accanto ha un pilota che è un ottimo riferimento. Lo stesso Sainz è migliorato tanto nella seconda parte della stagione. Siamo cresciuti molto rispetto all’anno scorso ed è certamente una cosa incoraggiante. Noi vogliamo lottare per posizioni più alte, ma quest’anno, rispetto all’anno scorso, abbiamo fatto molto meglio. Siamo quasi sempre andati a punti e questo aiuta tanto. Abbiamo preso Sainz anche per questo, perché in gara è sempre molto consistente, veloce e lo ha dimostrato. Sono contento di poter contare su 2 piloti forti e credo di avere la miglior coppia piloti dal punto di vista del Mondiale Costruttori”.

 

Contrasto ai furti di rame in ambito ferroviario: 7 indagati a Messina

7 indagati, 71 persone controllate, 16 località sensibili ispezionate, 33 agenti Polfer impegnati: è il bilancio dell’undicesima giornata dell’anno, denominata operazione “Oro Rosso” dedicata, a livello nazionale, al contrasto del fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario.

La Polizia ferroviaria della Sicilia ha svolto i controlli su strada, lungo linea e in 13 centri di raccolta e trattamento di rifiuti speciali e metallici dislocati in tutta la regione, verificando il possesso delle autorizzazioni all’esercizio dell’attività ed al trattamento dei materiali nonché il rispetto delle normative ambientali.

A Messina la Polizia ferroviaria, nel corso di un controllo effettuato unitamente alla locale Polizia metropolitana, ha denunciato 7 persone per il reato di gestione illecita di rifiuti. Gli indagati sono tutti riconducibili, a vario titolo, ad una ditta che opera nelle vicinanze di uno scalo ferroviario del messinese oggetto in passato di furti di rame.

Gli investigatori, durante il controllo, hanno rilevato la presenza, in un’area esterna non autorizzata, di cassoni scarrabili, privi di copertura, colmi di rifiuti metallici di varia natura. Sul suolo, non protetto, erano visibili tracce di residui oleosi. All’interno dei locali il quantitativo di rifiuti accumulato indistintamente, suddiviso in cumuli che superavano i 3 metri di altezza, era tale da impedire l’accesso a diverse parti del capannone industriale.

I poliziotti, al termine delle verifiche della documentazione e del sito, hanno quindi provveduto al sequestro preventivo dell’area e dei due autocarri utilizzati per il trasporto, non autorizzato, dei rifiuti, al fine di scongiurare la prosecuzione dell’attività illecita.

Adduso Sebastiano

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6 in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 3 obbligo di dimora, per furto aggravato, riciclaggio e spaccio

Nella mattinata odierna i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a 11 provvedimenti cautelari (6 in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 3 obblighi di dimora), emessi dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Palermo sulla base delle risultanze investigative emerse nel corso di un’indagine diretta dalla locale Procura della Repubblica, per le ipotesi di reato di furto aggravato, riciclaggio e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’attività investigativa, condotta dai militari della Compagnia di Palermo San Lorenzo tra marzo e agosto del 2019, ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario, sostanzialmente accolto nel provvedimento cautelare, a carico dei membri di due gruppi criminali, attivi sia nel capoluogo che nella Provincia, ritenuti dediti alla commissione di furti in danno di esercizi commerciali e distributori di benzina.

Nel corso dell’attività sono stati documentati 2 furti consumati in danno di due supermercati di Palermo, con impossessamento delle cassaforti e di un bottino complessivamente pari a 70.000 euro, oltre a 2 tentativi di furto presso un impianto sportivo e un distributore di carburanti.

Nel corso dell’indagine erano state già arrestate in flagranza di reato 5 persone per il tentato furto perpetrato in danno di un supermercato di via Messina Marine.

Secondo l’ipotesi accusatoria:

  • alcuni degli indagati avrebbero sopperito alle difficoltà scaturite dai descritti arresti in flagranza di reato, avviando un’attività di spaccio di cocaina, hashish e marijuana, svolta in maniera ‘itinerante’ nel quartiere Sperone;
  • sarebbero state poste in essere due cessioni di hashish in favore di un consumatore detenuto presso la casa circondariale ‘Pietro Cerulli’ di Trapani, il quale avrebbe ordinato la merce attraverso l’uso di un microscopico telefono cellulare e impartito disposizioni per l’occultamento della sostanza da inviare. L’indagine ha consentito di attivare tempestivamente la Polizia Penitenziaria che è riuscita ad intercettare e a sequestrare lo stupefacente.

Adduso Sebastiano

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