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Formula Uno, GP Abu Dhabi: Max è campione! Rincorsa senza respiro

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ormula Uno, in un finale rocambolesco si chiude una fantastica stagione che vede Verstappen laurearsi campione del mondo!

Formula Uno, GP Abu Dhabi: Max è campione! Rincorsa senza respiro

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Di
Pasquale Buondonno
in collaborazione con:
Marco Palomba
&
Carlo Ametrano

Il colpo d’occhio che mostra questa splendida città araba non lascia affatto indifferenti. Fascino e regalità in un Medio Oriente da sogno, immersa in una dolce curva del Golfo Persico, concentrato di bellezza e regalità. Sembra quasi di toccare con mano l’opulenza di una società ricca dove gli sceicchi vestono i panni di nuovi, moderni “nababbi”, molto attenti allo stile e all’architettura. Nel corso degli anni la città è stata trasformata in una grande e avanzata metropoli. Oggi mostra un aspetto lussureggiante con grattacieli di vetro, ognuno con uno stile particolare, grandi viali alberati, immense distese di palme e lunghissime spiagge pubbliche. Una ricerca del dettaglio da sembrare perfino ossessiva. Ma Abu Dhabi è anche la città della Moschea Sheikh Zaied Bin Sultan Al Nahyan, che racchiude il forte attaccamento dei suoi abitanti all’Islam. In questo scenario così intrigante e suggestivo, va in onda l’ultima puntata di un Colossal bellissimo e appassionante.

Al Teatro del sogno va in onda “Shackespear ultimo atto”. La gloria per chi dovesse aggiudicarsi il successo, il dramma per chi dovesse arrivare “secondo” che la società dello sport, a torto o a ragione, relega ineluttabilmente tra gli “sconfitti”.

Lewis Hamilton e Max Verstappen si trovano per l’ultima volta in questa stagione faccia a faccia. La grande incertezza fa da sfondo a una tensione palpabile. Si mettono in atto le ultime strategie, si cerca di ripassare mentalmente tutte le curve e i rettilinei del Circuito. Tutto può essere utile ai fini del successo finale.

 

La premessa

Tutti consapevoli che ci si trova di fronte ad un evento memorabile. Hamilton sa essere regolare, quanto imprevedibile e far saltare i nervi a una medusa, Verstappen sa attaccare come il miglior Tyson, con colpi spettacolari. Dunque un pronostico incertissimo ad Abu Dhabi dove si rischia per superare. Intanto campioni diversi, gomme diverse, macchine diverse per cavare dai 55 giri un trionfo indimenticabile o un rimpianto incancellabile, anche se la qualità di chi vince riflette indefettibilmente la stoffa del proprio avversario, di chi costringe a combattere in un “duello rusticano” di altissima qualità.

 

Il racconto della gara

Il finale “thrilling” che non ti aspetti, con conseguente veleno sulla coda. Verstappen all’ultimo giro sopravanza l’acerrimo rivale Hamilton e stacca il traguardo da trionfatore. Ma grande anche l’inglese che ha combattuto col coltello fra i denti, con la stessa intensità e con lo stesso valore dell’olandese chiudendo un Mondiale vietato sicuramente ai cardiopatici.

La Mercedes si conferma prima tra i costruttori con l’ottavo titolo consecutivo, davanti alla Red Bull e alla Ferrari che chiude con Carlos Sainz 3° sul podio e una bella speranza per il futuro.

All’inizio si era messa male per Verstappen che al via dalla Pole è stato bruciato da Hamilton, ha cercato subito di recuperare dopo sei curve forzando un sorpasso al limite: Max è rimasto in pista mentre Lewis ha tagliato la curva per restare in testa. Il Direttore di gara non è intervenuto come era successo in Brasile in un’azione analoga ma a ruoli invertiti. Per frenare la marcia del campione inglese della Mercedes dopo il suo Pit Stop è entrata in azione l’altra Red Bull con Perez che per un paio di giri ha rallentato Hamilton per favorire la rimonta di Verstappen. Ma il vero “alleato” dell’olandese si è rivelato Latify della Williams che a cinque giri dalla fine è andato a sbattere contro il muro: Safety Car e pochi secondi per decidere. Hamilton in testa non ha cambiato gomme per non perdere la prima posizione nel caso la corsa non fosse ripartita. Verstappen lo ha fatto e con pneumatici freschi, quando la corsa è ripresa per un solo giro, ha sopravanzato Hamilton. Poi si è difeso strenuamente anche con traiettorie poco corrette per andare a vincere e scatenare la grande festa. In serata, però, l’attende un’ultima fatica: dovrà difendere il titolo appena conquistato davanti ai Commissari che lo hanno convocato dopo i reclami della Mercedes. Ancora suspence, dunque. Un finale che sembra non finire mai. Ma la gara, e il Mondiale in sè, sono stati semplicemente appassionanti! Da consegnare ai posteri come uno “spot” per promuovere il grande spettacolo della velocità.


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