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Formula Uno, il riassunto della terza giornata

Formula Uno: nell’ultima giornata dei test in Bahrain, prima dell’inizio della stagione, spicca la Red Bull che con Verstappen si prende la prima posizione

 

Formula Uno, il riassunto della terza giornata

A cura di Stefano Patuto

Il pilota olandese della Red Bull Max Verstappen chiude con il miglior tempo di 1:31.207 l’ultima sessione di test pre-stagionali, portando la Red Bull a dominare l’intera giornata, dapprima con il messicano Sergio Perez e poi con l’olandese con la mescola più morbida ( C5 ). 2ª posizione per il pilota della Haas Mick Schumacher che ha potuto girare indisturbato nelle due ore extra concesse dalla FIA. In3ª posizione troviamo il monegasco Charles Leclerc che ribadisce l’ottimo lavoro svolto dalla Ferrari.

 

Il fenomeno porpoising continua

Nella giornata di oggi le grandi novità hanno riguardato la Red Bull che ha portato diversi sviluppi alla vettura per migliorarne l’efficienza aerodinamica e risolvere il problema del porpoising che affligge ancora diverse scuderie tra cui i diretti concorrenti in casa Mercedes e nel team di Enstone l’Alpine capitanata da Otmar Szafnauer. Esteban Ocon questa mattina ai microfoni di Sky ha dichiarato infatti di aver subito notevolmente i famosi “saltellanti”, problema che in contemporanea abbiamo visto affliggere il due volte campione del mondo, lo spagnolo Fernando Alonso, che conclude in 4ª posizione a fine giornata grazie a un tentativo di qualifica cercato anche da Mick Schumacher e da Valtteri Bottas.

 

E ora, si fa sul serio

Il lavoro di oggi in gran parte però è stato dedicato al passo gara ( ai famosi “long run ) in cui Ferrari e Red Bull si sono mostrate brillanti anche se Red Bull tra tutti ha alzato più l’asticella. Il potenziale quindi non è ancora quello veritiero ma ci dà una piccola indicazione sul lavoro provato fino ad oggi. Ad alcuni le scelte fatte finora hanno ripagato, mentre per altri si sono insinuati più dubbi che altro. Tra una settimana esatta ci aspetta il primo weekend stagionale 2022 e li sapremo i veri valori in campo e che darà il primo verdetto. La Mercedes è arrivata in Bahrain e si è dimostrata un pochino acerba dicendolo anche, con l’inglese Lewis Hamilton che dovrà lavorare per arrivare preparato già settimana prossima, che al momento non lo è. Ma il tempo stringe e gli sfidanti hanno già affilato i coltelli.

Primavera 4, Juve Stabia corsara ad Andria nella gara di andata dei Playoff

Primavera 4, una grande Juve Stabia vince nettamente ad Andria per 0-2 nella gara di andata degli ottavi di finale dei Playoff ed ipoteca il passaggio al prossimo turno. Le reti decisive del match sono state siglate da Maglione, che ha anche colpito una traversa, e da Aruta. I ragazzi del duo De Martino-Di Pasquale si sono aggiudicate la gara di andata. La gara di ritorno, al Menti, si disputerà sabato prossimo 19 marzo al “Romeo Menti” alle ore 14:30.

L’affermazione delle Vespette di mister Di Martino nei playoff del campionato di Primavera 4 è l’ennesima conferma dell’ottimo lavoro svolto ormai da diversi anni dai tecnici del settore giovanile nonché dal responsabile Saby Mainolfi e dal direttore Roberto Amodio. Lavoro egregio confermato anche dalle dichiarazioni ai nostri microfoni di Enrico Maria Amore, ex centrocampista della Juve Stabia, intervenuto ieri sera nel corso della trasmissione televisiva “Juve Stabia Live”.

Di seguito il tabellino del match della gara di andata dei Playoff del campionato di Primavera 4 tra Fidelis Andria e Juve Stabia.

Fidelis Andria – Paparesta, Magnifico, Basile, Cirilo (64’ Tarricone), Graziano, La Forgia (76’ Massaro), Di Nunno, Guacci, Calamita, De Licia (46’ Sangue Dolce), Leonetti (52’ Lattanzio). A disp. Castiglione, Cascione, Lullo, Erminio, Massaro G, Volpe, Liso, Marzulli.

Juve Stabia – Maresca, Martire (71’ Leone), Sigismondo, Puolo, Marzuillo, Nemolato, Musto, Aruta ( 71’ Romilli), Maglione (76’ Minasi), Damiano (86’ Elayache), Balzano. A disp. Belardo, Mele, Tassiero, Esposito, Di Lorenzo. All. De Martino

GOL – 29’ Maglione (JS), 53’ Aruta (JS)

AMMONIZIONI – Nemolato (JS), Maglione (JS), Balzano (JS), Magnifico (FA)

ESPULSIONI – /

Juve Stabia, nette vittorie a Potenza per l’Under 15 e l’Under 17 e primo posto in entrambi i campionati

Juve Stabia, corsare a Potenza sia l’Under 15 che vince 3-0 che l’Under 17 anch’essa vittoriosa per 2-0. Vittorie che confermano la stagione davvero straordinaria del settore giovanile delle Vespe e danno grande valore al lavoro dei tecnici, dei giovani calciatori e soprattutto del responsabile Saby Mainolfi e del direttore Roberto Amodio.

Di seguito il tabellino del match dell’Under 15 e la relativa classifica del Girone E.

Potenza – Rosiello, Casale, Privato, Taurisani (63’ La Fulli), Martoglia, Tortoriello (75’ Scavone), Russo (56’ La Banca), Casella (75’ Giosa), Di Sarli (75’ Postiglione), Ponziglione, Martorano. A disp. Catalano, Barbelli, Donnadio. All. Postiglione

Juve Stabia – Piccolo (75’ Vaccaro), Buonfiglio (73’ Iovino), Malafronte, Esposito, Avolio (75’ Avino), Trotta, Di Pasquale, Catapano, (73’ Di Maiolo) Capasso (46’ Capasso .M), De Martino, Sarappo (73’ Esposito .A). Vaccaro A, Morra, Somma. All. Riccio

GOL – 23’ Sarappo (JS), 50’ De Martino (JS), 73’ Esposito S (JS)

AMMONIZIONI – Buonfiglio (JS), Esposito A (JS), Martoglia (P), Casella (P)

ESPULSIONI – /

In classifica la Juve Stabia comanda con 31 punti, segue il Pescara a 28, Avellino 27, Turris 24, Paganese, Latina e Foggia 20, Campobasso 11, Potenza 2 AZ Picerno 2 punti.

Le Vespette di mister Michele Sacco comandano anche nel Girone E del campionato Under 17 dopo la vittoria odierna per 0-2 a Potenza.

Di seguito il tabellino del match e la relativa classifica del campionato Under 17 Girone E.

Potenza – Galiano, Piscopia (83’Azzour), Lufrano (83’ Landi), Guberti (46’ Laurino), Bonavoglia, Iaparapo, Sisinni, Stigliano (83’ Pellegrino), Ragone, Bonfrisco (46’ Caputo), Basile (73’ Riente). A disp. Palumbo, Guccione, Cancelliere.

Juve Stabia – Accardo, Caropreso (63’ Celentano), Fravola, Ceccaruni, Borrelli, Provvisiero, Del Mondo ( 77’ Belloiacono), Piccolo, Pimienta (46’ Aprea), Faccetti (63’ Schettino), Saviano. A disp. Diglio, Ganatello, Maruccio, Genovese, Giannini. All. Sacco

GOL – 34’ Saviano (JS), 90’ Aprea (JS)

AMMONIZIONI – Piccolo (JS), Celentano (JS), Ragone (P)

ESPULSIONI – /

In classifica in testa le Vespette di mister Sacco con 32 punti, segue la Paganese con 21 punti, Avellino 30, Pescara 25, Foggia 22, Turris 20, Latina 15, Potenza 5, AZ Picerno 2 e Campobasso 3.

Formula Uno, la McLaren prende in prestito Piastri! I dettagli dell’accordo

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Il pilota australiano, campione in carica di Formula 2, sarà infatti a disposizione di McLaren(ovviamente in prestito) in caso il team inglese non dovesse avere disponibili uno dei due piloti ufficiali nel corso di un weekend di gara.

 

 

Formula Uno, la McLaren prende in prestito Piastri! I dettagli dell’accordo

 

Una notizia che può solo che far piacere agli appassionati di motori, Formula Uno in primis. Durante il pomeriggio dell’ultima giornata di test in Bahrain, Alpine e McLaren hanno annunciato di aver trovato un accordo per permettere al team inglese di usufruire del terzo pilota Alpine Oscar Piastri, in caso uno dei due piloti della scuderia di Woking non fosse in grado di correre e quindi di disputare un Gran Premio.

 

L’accordo

L’operazione è ovviamente in prestito, con Alpine che resta il team che avrà sotto contratto Piastri. L’idea nasce dal non voler bruciare il giovane ragazzo, che ha stravinto nella scorsa stagione la Formula 2, e anche dalla possibilità data a McLaren di usufruire di questa azione settimana prossima. Nella giornata di venerdì sera infatti, il pilota McLaren Daniel Ricciardo è risultato positivo al Covid 19. Saltate tutte le sessioni di test in Bahrain, la speranza è che settimana prossima possa essere quella buona per ottenere la negatività ed evitare di rinviare il suo debutto nella stagione 2022.

 

Il comunicato

McLaren intanto si è cautelata(alla grande) con l’accordo raggiunto con Alpine che ha annunciato il tutto tramite un comunicato: “Nello spirito di offrire le massime opportunità di competizione alla nostra Academy di giovani talenti, abbiamo concordato che la McLaren possa chiedere in prestito il nostro pilota di riserva, Oscar Piastri, nel caso in cui uno dei loro piloti non sia in grado di correre”.

Juve Stabia, i convocati di Novellino per il derby con la Turris

Juve Stabia, diramata la lista integrale dei convocati delle Vespe per l’importante derby di domani pomeriggio con la Turris in programma al “Romeo Menti” alle ore 17:30 e valevole per la 31esima giornata del campionato di Lega Pro Girone C.

Di seguito il comunicato ufficiale della Juve Stabia con la lista integrale dei convocati per il match di domani con la Turris di mister Caneo.

Nessuna indisponibilità e rosa completamente a disposizione per mister Novellino.

“Al termine della seduta di questa mattina, il tecnico Walter Alfredo Novellino ha reso nota la lista dei 26 calciatori convocati per il match Juve Stabia-Turris, valevole per la 31a giornata del campionato di Lega Pro, in programma domani, domenica 13 marzo 2022, con inizio alle ore 17:30 presso lo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia.

Portieri: Dini, Pozzer, Russo.

Difensori: Caldore, Cinaglia, Dell’Orfanello, Donati, Esposito, Panico, Peluso, Tonucci, Troest

Centrocampisti: Altobelli, Davì, Erradi, Guarracino, Scaccabarozzi, Schiavi, Squizzato.

Attaccanti: Bentivegna, Ceccarelli, De Silvestro, Della Pietra, Eusepi, Evacuo, Stoppa.

Non convocati: –

Indisponibili: –

Squalificati: –

S.S. Juve Stabia”. 

Caneo: “I derby vanno vinti e non giocati. Dubbio su Giannone e Santaniello, Ghislandi è out”

Bruno Caneo, allenatore della Turris, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del derby con la Juve Stabia valevole per la 31esima giornata del campionato di Lega Pro Girone C e in programma al “Romeo Menti” domani alle ore 17:30.

Le dichiarazioni di Caneo sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Ho chiesto ai ragazzi continuità di risultati e prestazioni. I derby vanno vinti e non giocati. Se li provi a giocare di solito si perdono. Noi dobbiamo fare una gara tosta – aggiunge Caneo -per poi presentarci ai nostri tifosi nel migliore dei modi. 

Credo che il pubblico carichi sempre la squadra di casa. Ma di sicuro attingeremo anche alle nostre risorse mentali e il pubblico si tramuterà in uno stimolo in più anche per noi della Turris. 

I punti interrogativi restano su Giannone e Santaniello mentre Ghislandi è fuori. Nuziante lo abbiamo recuperato così come Varutti. Nel caso in cui Giannone non dovesse recuperare penseremo ad un cambio di modulo tattico. Giannone – continua Caneo – per noi è importantissimo come Leonetti, Santaniello e Pavone. Sono calciatori che ti danno la qualità che ti può far cambiare il corso della partita. 

So che la Juve Stabia – continua Caneo – ha cambiato modulo, gioca con un 4-3-3 e dobbiamo prendere le nostre precauzioni. Abbiamo due alternative possibili per poter fronteggiare la Juve Stabia. Se hanno deciso di far questo nuovo modulo 4-3-3 significa che avranno delle certezze in più. 

Oggi come oggi la Turris per ciò che ha fatto vedere fino ad ora non è temuta ma rispettata sicuramente. E ce lo siamo guadagnati sul campo. Non cercheremo rivalsa per il 4-1 dello scorso anno. Ci sono calciatori nuovi e squadre nuove. Noi cercheremo – continua Caneo – di fare risultato per la nostra classifica. Quella gara dello scorso anno poteva finire anche 5-4 per noi o 4-4. Anche in quel caso facemmo una grande partita a Castellammare. 

Congratulazioni a Bordo per la laurea conseguita. La gente che studia ha sempre un passo in più”. 

L’epica della parola: Un’analisi linguistico-testuale dei discorsi di Zelensky

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Il primo testo letterario dell’Occidente narra una guerra. I canti sono in lingua greca e in forma di esametri. La prima parola del poema è μῆνιν, ira – quella di Achille: una questione privata a partire da cui si avvia la conclusione di una vicenda bellica. Da Achille a Zelensky.

Oggi l’Europa ha una nuova guerra. Non è raccontata in esametri, ma in immagini, video e in una lingua slava spesso confusa con un’altra. È l’ucraino, riguardo cui è difficile rispondere a qualsiasi domanda, specie se si tratta della sua genesi. Più si indietreggia nella sua storia linguistica, meno è possibile trovare riscontro con i fattori caratterizzanti della sua forma recente. È vero specialmente se si ripercorrono a ritroso i suoi testi, fino almeno al diciassettesimo secolo: a quel punto, la lingua si dissolve in quella che gli specialisti chiamano “lingua slava comune”. E, se è indubbio che ci siano dei fattori di continuità dalla fase di “lingua slava comune” a quella di oggi, ne consegue che una vera e propria data di nascita dell’ucraino non possa essere di natura storico-linguistica. Spesso, infatti, è politica. Politica è anche la questione del nome della capitale Kyiv, da cui la pronuncia dalla patina russa Kiev, che è come l’abbiamo sempre chiamata.

La voce di chi ci ha insegnato a pronunciare il nome della capitale è quella del capo del governo ucraino. Dopo aver rilasciato il video in cui rifiuta l’estrazione dal Paese offerta dall’America, Volodymyr Zelensky non ha più interrotto il dialogo con la sua popolazione. Ogni giorno, dal primo dell’invasione, sul suo profilo appaiono almeno due video. Bastano quelli a spazzar via l’immagine del presidente-per-finta e a prenderlo molto, molto seriamente. Zelensky, dall’interpretare il ruolo di presidente di una serie tv in cui il modo per sconfiggere i suoi nemici politici era la pratica dell’onestà, propone alla sua popolazione e al mondo una visione molto specifica del conflitto. È una visione generata da presupposti etici, in cui la narrazione del reale si confonde con la narrazione stessa. E lo fa inquadrato a mezzo busto, con una t-shirt verde militare e le braccia scoperte.

Le fazioni sono chiare: da un lato il grande e libero popolo ucraino, dall’altro lo Stato invasore. Nei suoi discorsi, infatti, Zelensky evoca le immagini della città distrutta partendo da un attimo prima che la distruzione avvenga: gli edifici non sono distrutti, ma bombardati; lo stesso vale per l’aeroporto – colpito da un missile – della città di Vinnytsia. E se la città è “pacifica”, il missile che la colpisce è “brutale e cinico”: una polarizzazione di valori che coinvolge gli oggetti e ne distribuisce la semantica anche su chi di quegli oggetti si serve. Le città distrutte, “costruite da noi, dai nostri genitori e progenitori”, di  cui ora restano le macerie, sono le macerie di intere “generazioni di ucraini”. Insieme agli oggetti muoiono quelli che li costruirono, in una connessione semantica tra la terra e i suoi abitanti.

Nei suoi discorsi, Zelensky applica un’aggettivazione comune tra il popolo e lo Stato ucraino: “Free people of a free Country!”, in un vocativo di apertura, oppure: “Great people of a great Country!”, “Unbreakable people of invincibile Ukraine!”. E quest’invincibilità non si misura sulla base delle perdite dello Stato avversario, ma sulla tenuta morale che la popolazione invasa ha saputo contrapporre alle minacce di violenza. Dignità, gloria, rispetto: sono tre delle parole maggiormente usate in riferimento al popolo ucraino, ripetute così spesso da sembrare espressioni formulari – le stesse che definivano gli eroi dell’Iliade e ne imprimevano le caratteristiche nella memoria di chi quella storia la ascoltava.

Se nei discorsi di Zelensky oggetti, persone ed etica si fondono in una contrapposizione tra il bene e il male, il tutto è concentrato in un’unica metafora: “Even in complete darkness we see the truth. And we will fight until it darkens in our eyes. Because we are the warriors of light”. Luce da un lato, dall’altro un esercito d’uomini che, se ancora vivi, è fatto di terroristi. Se morti, trasmuta in “18-year-old, 20-year-old boys. Very young, almost children. Soldiers who were not even explained why they were going to fight. For what and why they are in a foreign land”. Improvvisamente simili alle vittime del partito opposto, vittime dello stesso Stato che ora decide di far guerra. È in questo modo, quindi, che il nemico diventa comune: “We are fighting for where the border will be. Between life and slavery. And this is not only our choice. The citizens of Russia are making exactly the same choice right now. These days. During these hours. Between life and slavery. Today. Tomorrow”.

Il presente e l’immediato futuro sono i tempi verbali che permettono di rispettare le unità aristoteliche di spazio e di tempo. Il futuro è qualcosa che il popolo ucraino ha già conquistato (“We have already gained our future”), ma il tempo dell’azione si costituisce di diversi elementi: la raccolta di fondi destinati alla ricostruzione, gli aiuti in arrivo per chi è rimasto, la forza e il senno di chi si oppone all’assedio. Il passato, invece, è totalmente destinato alla Russia. I verbi sono tutti al passato quando il presidente si riferisce alla necessità di combattere: “Citizens of Russia! For you, this is a struggle not only for peace in Ukraine! This is a fight for your country. For the best it had. For the freedom that you have seen. For the wealth that you have felt”. Alla mancanza di azione di oggi, corrisponderanno la povertà e la repressione di domani.

Alla partizione verbale nei tre tempi canonici si sostituisce, talvolta, una sospensione temporale. Al numero dieci si associa la continuità inspiegabile del tempo scandito dalla percezione umana. Non esistono albe né tramonti, il decimo giorno d’assedio “is like one infinitely long day. One infinitely long night”, che impedisce e annulla la veglia. È la tragedia che si svolge nel giro di un giorno, ma anche l’epopea dalla struttura potenzialmente illimitata nel tempo. È la disgregazione del tempo, insieme al luogo, insieme ai popoli, di una guerra figlia di altre guerre, narrata in una lingua più volte interrotta e ristabilita altrettante. In che lingua, quindi, ci parla l’uomo sotto i riflettori?

In un testo in ucraino di fiction di 300 parole, saranno presenti 8 parole in prestito dal polacco (entrati in uso nel sedicesimo secolo), 16 dal russo, 8 da altre lingue. I dati corrispondenti in un testo di non-fiction sono interessanti: 23 prestiti dal polacco, 9 dal russo, 72 da altre lingue. I testi di non-fiction, quindi, dal lessico meno controllato e più aderente all’uso commune, presentano un abbassamento drastico del numero di parole provenienti dal russo.

Se una narrazione assume un punto di vista narrativo comune e ben piantato nella coscienza del destinatario, è perché il messaggio passi attraverso pieghe della coscienza che non si pongono in superficie. Allo stesso modo, se due nazioni parlano la stessa lingua è perché in un certo punto della loro storia hanno avuto dell’esperienza in comune. Ma l’ucraino e il russo sono due lingue diverse. Gli scambi che possono avvenire sono solo quelli superficiali: il lessico, la fonetica, ma di certo non la sintassi, men che meno la morfologia. Ma le parole restano, e la percezione che siano mutuate da altre lingue si opacizza nella coscienza dei parlanti. È la loro, e che venga da un’altra parte non lo ricordano più.

Sono prestiti dal russo le parole “combattente” e “compagno”. È un prestito dal russo la parola “espropriazione”. La parola “terra”. E anche se la distinzione ai non-madrelingua può apparire assai complessa, un nativo non avrebbe difficoltà a dichiarare: questa parola la conosco perché la uso.

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Lorenza Sabatino / Redazione

 

Novellino: “Turris ottimamente organizzata. Ma noi ci siamo e non siamo sfavoriti”

Walter Novellino, tecnico della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato con la Turris, in programma domani al “Romeo Menti” alle ore 17:30 e valevole per la 31esima giornata del campionato di Lega Pro Girone C.

Le dichiarazioni di Walter Novellino sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“I derby si preparano come una partita sentita in modo particolare contro una Turris che sta bene fisicamente e mentalmente. Ma ci siamo anche noi. Sono partite – aggiunge Novellino – che si preparano da sole e ci dobbiamo mettere qualcosa anche noi in più.  

Non siamo sfavoriti. Le gare vanno giocate. Noi dobbiamo giocare una gara importante per noi, per la città, per la nostra classifica. 

Dopo la vittoria col Messina ho pensato di avere una squadra che può ottenere grandi risultati con grande umiltà e metterci qualcosa in più rispetto a quello che abbiamo fatto a Messina, Dobbiamo migliorare nel palleggio e nella profondità. Sono convinto – aggiunge Novellino – che la mia squadra ha tutto per raggiungere il nostro obiettivo. 

Gli apprezzamenti di Rastelli mi fanno piacere. Mi ha fatto vincere un campionato. Un giocatore straordinario. Persona perbene che stimo tantissimo. E’ un calciatore che ha apprezzato molto la mia fase di non possesso. E’ importante sapere stare bene sul campo – continua Novellino – e Rastelli lo sa benissimo. Lo ringrazio per le belle parole. 

La pressione? Nella mia vita ho sempre avuto la pressione. La sento, fa parte del mio carattere. Tutti i ragazzi conoscono l’importanza della partita e andremo oltre l’ostacolo. 

La Turris è ottimamente organizzata ed è una squadra dove c’è un grande collega che conosco e stimo molto. Nulla da dire. Dobbiamo giocare noi la nostra partita. I derby sono sempre particolari e diverse dalle altre gare. Si vincono con tutto ciò che abbiamo dentro. Sono convinto che sarà un derby bello per entrambe le parti. Spero – conclude Novellino – che sia una gara in cui ci arrida il risultato”. 

Nuovo infortunio in casa Napoli. Il calciatore rischia di finire la stagione

Domenica i tifosi del Napoli hanno dovuto ingoiare un boccone amaro dopo la sconfitta con il Milan che potrebbe pregiudicare il sogno scudetto. Il popolo azzurro ora deve assorbire anche le conseguenze di un nuovo infortunio in casa azzurra.

Il Napoli dovrà lottare in queste altre 10 partite di Serie A sperando in passi falsi di Milan e Inter per continuare il sogno scudetto ma nel frattempo dovrà conquistare punti per assicurarsi un posto in Champions League considerato che Juventus e Atalanta si fanno minacciosa.

Dopo la disfatta dello scorso anno con la zona Champions persa all’ultima giornata sarebbe una delusione troppo grossa che inciderebbe anche sulle casse societarie.

Il Napoli nella giornata di ieri ha comunicato di aver un nuovo infortunio in squadra. Sfortunatamente si parla di un top player ovvero del portiere Italiano Alex Meret su cui i partenopei puntano molto per la prossima stagione.

Il comunicato della S.S.C. Napoli in merito all’infortunio:

“Il giocatore durante l’allenamento di ieri ha subito una frattura del processo traverso di sinistra della seconda vertebra lombare.”

Il calciatore ad oggi ha disputato sole 12 presenze, tra campionato e coppa Italia con un minutaggio totale di 1064 minuti giocati.

Meret è già stato vittima di altri infortuni in questo ultimo anno: frattura subita ad agosto e positività al Covid a Gennaio.

Le notizie che trapelano dallo spogliatoio azzurro fanno temere che il portiere dovrà stare fermo ai box almeno 21 giorni prima di poter tornare in campo.

A meno che non ci siano risposte particolarmente positive da parte del giocatore azzurro al processo riabilitativo si parla quindi di ben circa 3 settimane di stop.

Di conseguenza, se tutto dovesse andare per il verso giusto, Meret dovrebbe tornare disponibile per la sfida del 3 aprile contro l’Atalanta, gara valida per la 31esima giornata di campionato.

Il calciatore oltre a saltare 3 partite importanti di campionato dovrà purtroppo saltare anche la sfida dell’Italia contro la Macedonia valida per la qualificazione ai mondiali del Qatar 2022. Il rammarico per il portiere è davvero tanto perché non avrebbe voluto saltare questo appuntamento dopo aver vinto l’Europeo.

Per il portiere azzurro queste saranno 3 settimane dure durante le quali tra l’altro dovrà anche ragionare in merito al possibile rinnovo del contratto con il Napoli.

L’altro portiere, Ospina,  (come Malcuit e Mertens n.d.a.) non rinnoverà il contratto e dunque Meret potrebbe essere definitivamente il portiere titolare del Napoli a partire dalla prossima stagione.

A cura di Simone Improta

Juve Stabia-Turris, la presentazione del derby di domani

Juve Stabia-Turris è una partita carica di contenuti e di significati: oltre alla solita storica rivalità tra le due tifoserie, c’è la diversa posizione in classifica e il diverso momento delle due squadre che aggiunge pepe alla sfida.

I TEMI DI JUVE STABIA-TURRIS.

Da un lato la Turris che è uscita ormai dal periodo no delle 5 sconfitte consecutive inaugurato con la sconfitta di Monopoli da cui i corallini sono usciti con due vittorie consecutive e mezza (la gara di Campobasso sospesa per neve con la Turris in vantaggio ad inizio secondo tempo). Dall’altro lato la Juve Stabia che ha completamente voltato pagina con il ritorno di Novellino in panchina che ha subito abbandonato il 4-2-3-1 dell’ex Sottili per ripiegare verso un più concreto 4-3-3 che ridà sostanza al centrocampo e maggior equilibrio e solidità in mezzo al campo.

La Juve Stabia, rinfrancata dalla bella vittoria di Messina, si approccia al derby con il piglio della squadra che vuole fare l’impresa contro una Turris che ha fatto uno straordinario girone di andata e che ora si sta riprendendo dal passaggio a vuoto delle 5 sconfitte consecutive di qualche settimana fa che l’hanno un pò frenata nelle ambizioni. Per le Vespe dovrebbe esserci la riconferma del 4-3-3 che ha ridato equilibrio alla squadra dopo un periodo no iniziato da gennaio.

Dal canto suo la Turris dovrebbe recuperare Giannone dal problema alla caviglia accusato ad inizio gara contro la Fidelis Andria. Sarà la Turris molto probabilmente a fare la gara con un gioco molto propositivo e un 3-4-3 con pressing alto e marcature uomo su uomo con Caneo che, essendo allievo di Gasperini, ne ha ereditato anche il modo di stare in campo delle proprie squadre e il canovaccio tattico.

E’ una Turris che ha il secondo migliore attacco del Girone C con 47 gol siglati finora (al primo posto il Bari capolista con 51 gol realizzati) ma che, tra le prime 10 squadre in classifica che giocherebbero i playoff al momento, è quella che subito più reti di tutte (39 gol subiti finora). Una Turris quindi che, a dispetto del gioco propositivo che offre sempre, concede quindi sempre qualcosa dietro. E di questo qualcosa dovrà approfittare la Juve Stabia che verosimilmente dovrebbe adottare una tattica attendista e pragmatica nei confronti della Turris che cercherà di fare la gara, cercando di sfruttare tutte le occasioni che capiteranno in zona gol.

La gara sarà diretta dal sig. Luigi CARELLA della sezione di Bari. Gli assistenti saranno Roberto TERENZIO della sezione di Cosenza, assistente numero uno; Stefano GALIMBERTI della sezione di Seregno, assistente numero due; Luca ZUCCHETTI della sezione di Foligno, quarto ufficiale.

PROBABILI FORMAZIONI JUVE STABIA-TURRIS.

JUVE STABIA (4-3-3): Dini; Donati, Troest, Caldore, Panico; Davì, Schiavi, Altobelli; Bentivegna, Eusepi, Stoppa. 

Allenatore: sig. Walter Alfredo Novellino.

TURRIS (3-4-3): Perina; Manzi, Di Nunzio, Zampa; Ghislandi, Tascone, Franco, Nunziante; Giannone, Santaniello, Leonetti. 

Allenatore: sig. Bruno Caneo.

 

 

 

L’incrocio tra camorra e giunta stabiese: la nota del senatore Ruotolo

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In una nota, il senatore campano del Gruppo misto Sandro Ruotolo, esprime il suo pensiero e la sua preoccupazione in merito ai contenuti della relazione del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese sullo scioglimento del comune stabiese.

“Avevamo visto giusto, anzi, il quadro che emerge dalla relazione della Ministra dell’interno Luciana Lamorgese con cui si è sciolto il comune di Castellammare di Stabia per infiltrazioni della camorra, è ancora più grave di quello che nessuno di noi potesse immaginare”. Cosi esordisce il senatore campano.

Sono ormai note a tutti le vicende che hanno colpito la comunità stabiese negli ultimi giorni: il sindaco Gaetano Cimmino ha partecipato e avrebbe fatto da testimone al matrimonio di Guglielmo De Iulio, già noto alla DIA di Salerno nell’operazione “Porta Ovest” e appartenente ad una famiglia mafiosa della zona.

Inoltre all’interno del consiglio comunale sarebbero presenti parenti di famiglie malivitose stabiesi innescando così un vortice che comprende appalti, concessioni demaniali, beni confiscati e assunzioni.

Infatti, dichiara il senatore campano

“Appalti, questioni urbanistiche, abusivismo, assunzioni, rifiuti, parentele. Addirittura il sindaco non solo è testimone di nozze di un esponente di una famiglia camorristica, ma le ditte dello sposo, nonché quelle afferenti al suo giro d’affari, diventano le protagoniste indiscusse negli affidi sotto soglia”,

e aggiunge il senatore

“Il tema quindi, non sono le parentele e/o le affinità che hanno comunque un peso, ma il governo pubblico che diventa occasione di affari per questi parenti.

Emerge un quadro dove le tinte non sono fosche, ma scure più del nero.

Per non parlare delle inchieste Domino 1 e 2 che ci dicono che i clan hanno favorito il centro destra, e Olimpo che ci dà la mappatura dei rapporti clan, politica e una certa imprenditoria”

“C’è poco da gioire. Vero, avevamo visto bene, ma il nostro è stato un semplice lavoro ispettivo nelle prerogative parlamentari: è questo quello che un rappresentante del popolo in seno ad un consesso così importante come il Sanato, dovrebbe fare – sottolinea Ruotolo.

Ora è il tempo della ricostruzione democratica di un territorio, non solo Castellammare, ma anche Torre Annunziata, sotto le macerie della corruzione e della affinità a clan che da troppi anni hanno il governo del territorio”.

Termina cosi, con un augurio la nota del senatore campano, che in effetti è quello che si augura ogni cittadino stabiese.   

Per troppi anni i soliti volti, ancora ignoti, hanno approfittato della debolezza di uno Stato che è assente soprattutto al sud e che si fa sentire solo quando ormai la situazione diventa evidente e compromettente.

Che la camorra si sia infiltrata prepotentemente negli affari di Palazzo Farnese durante l’attuale amministrazione è evidente.

Ma degli interrogativi sorgono spontanei:

Ma nelle precedenti amministrazioni cosa è realmente è accaduto?

C’è un collegamento con i fatti attuali e gli episodi passati?

E alle prossime elezioni quale abito userà la camorra per rientrare festante a palazzo?

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 a cura di Michele De Feo / Redazione Campania

Ischia, Iervolino: “Ogni partita ora è come una finale”

Simone Vicidomini– Servirà grande concentrazione all’Ischia per superare la Maddalonese, da poter poi arrivare nel migliore dei modi allo scontro contro il Savoia, (impegnato oggi pomeriggio contro la Frattese). Il secondo posto è ancora possibile e per questo Iervolino ritorna sull’aspetto mentale.

Affronteremo una Maddalonese che, al pari del Mondragone, non rispecchia la posizione attuale di classifica – esordisce Iervolino –. Le rose di queste due squadre sono competitive, per questo dovremo tenere alta l’attenzione, senza pensare alla differenza di classifica perché commetteremmo un grave errore. Dovremo giocare ogni gara come se fosse l’ultima, a rischio di ripeterci. Per quanto ci riguarda è la cosa più obiettiva e reale. Dalla squadra avversaria mi aspetto una gara dura perché la Maddalonese ha bisogno di punti-salvezza. E poi venire a giocare qui da noi è stimolante per tutti, in uno stadio importante e davanti a una tifoseria come la nostra.

Mi aspetto dalla Maddalonese una grande attenzione, così come successo nella gara di ritorno di coppa Italia quando perdemmo ma riuscimmo a qualificarci. Bisogna stare attenti a tanti calciatori di qualità come Fava, Guglielmo, Pingue ecc., elementi che fanno bene. Bisogna essere attenti su ogni minimo aspetto, la cosa principale che non dobbiamo mai dimenticare». Insieme a quella “continuità mentale” di cui Iervolino spesso fa riferimento. «Se sei concentrato e hai una continuità mentale, le situazioni tecniche e tattiche vengono di conseguenza – sottolinea il tecnico gialloblù –.

Quindi bisogna collegare prima il cervello e stare attenti come stiamo facendo nell’ultimo periodo».
La seconda migliore difesa del campionato al cospetto dell’ottimo reparto offensivo della Maddalonese senza il suo leader Chiariello. «Non ci nascondiamo, Chiariello è un calciatore importante, un pilastro della difesa ma tutti quelli che stanno giocando nelle retrovie stanno facendo bene, anche Matteo Muscariello nel periodo in cui sostituì Di Costanzo si comportò bene. Vale quello che ci siamo detti dei giocatori che subentravano e facevano bene: mi aspetto anche domenica grande concentrazione, soprattutto da parte di chi gioca meno. Comportiamoci da squadra-famiglia, aiutando il compagno. Un aspetto che ci sta dando una spinta in più».

Sogliuzzo e Arcamone sono recuperati, Pistola invece è in forte dubbio. «Arcamone torna dopo un periodo di inattività, anche Sogliuzzo e Pistola si sono allenati con i giusti carichi. Ne valuteremo la loro condizione in funzione dell’intera partita. C’è anche l’assenza di Cibelli che si aggiunge ai problemi. Nella rifinitura stabiliremo quanto i tre possano essere disponibili nell’arco della gara».

Calendario alla mano, Iervolino può confermare che il cammino dell’Ischia è favorevole, anche in virtù di una gara in più da effettuare sull’isola, a parte lo scontro diretto in casa col Napoli United e la trasferta di Casal di Principe contro un’Albanova che dovrebbe essere ormai fuori dai giochi. «Non mi piace guardare a lungo termine, il calendario sarà facile o difficile se saremo noi a farlo diventare in un modo o nell’altro – replica Iervolino –. Già domenica è importante, pensiamo a incamerare i tre punti.

Dopo aver fatto questo, si potrà pensare alla partita in casa del Savoia dove non è facile per nessuno fare punti. Siamo gli artefici del nostro destino, attendendo qualcosa dal calendario “contrario” visto che ci sono degli scontri duri e diretti (iniziando da Frattese-Savoia di oggi, ndr). Dovremo essere noi bravi a sfruttare questa situazione».

Dopo un inizio positivo e una fase difficile, i risultati sono tornati ad arridere ai gialloblù. Un buon viatico verso il rush finale. «Il calcio è fatto di momenti. Si diventa fenomeni e per un nonnulla si diventa brocchi in un istante. Noi stiamo lavorando bene in funzione di quello che è il club – sottolinea Iervolino –. Sono certo che anche nel futuro beneficeremo di quello che stiamo facendo quest’anno. Chiunque esso sia a capo di questo progetto tecnico e dirigenziale, ne trarrà benefici.

Spero che i ragazzi continuino così, sperando che arrivi qualche gol in più, giocando come stiamo facendo adesso. Si vede che i ragazzi cercano fluidità, una manovra che li renda protagonisti. Per arrivare a questo, per fare qualcosa diverso dal passato, ci vuole tempo. Come in tutte le cose. Ci vuole la vicinanza dei tifosi, della stampa, di tutti. Tutti vogliamo il bene dell’Ischia. Non è il momento di pensare se siamo migliori o peggiori, l’importante è essere equilibrati in tutte le cose, capire da dove si parte e sapere dove e come arrivare. All’interno questo lo sappiamo essendo concentrati tutto il giorno, questo deve passare anche all’esterno».

Arrestata ai domiciliari musicista che aveva cercato di corrompere assessore regionale

Ci siamo a suo tempo occupati del vicenda che ha visto denunciata una musicista per istigazione alla corruzione, con l’articolo del 10 Ottobre 2021 “Assessore siciliano di FdI rifiuta la tangente di 50 mila euro e denuncia la donna … Manlio Messina di Fratelli d’Italia, assessore regionale al Turismo e allo Spettacolo .. ha rifiutato una tangente da 50 mila euro per un evento musicale che sarebbe stata offerta da una intermediaria, ma ha denunciato tutto e incastrato i mandanti e la donna …”.

Adesso, nella mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di una 36enne musicista palermitana (M.M.) indagata per il reato di istigazione alla corruzione.

Il provvedimento è stato emesso dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, sulla base delle risultanze investigative emerse nel corso dell’indagine preliminare condotta dai militari dell’Arma e coordinata dall’A.G. che ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario a carico della predetta.

In particolare, il Giudice per le Indagini Preliminari ha ritenuto sussistente il grave quadro indiziario emerso nel corso delle indagini in relazione alla condotta posta in essere dall’indagata che, nell’aprile del 2021, avrebbe inviato un messaggio attraverso l’applicazione “Telegram” ad un funzionario dell’Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, con il quale offriva, asseritamente per conto di soggetti terzi non meglio identificati, la somma di 50.000 euro per l’approvazione di un progetto artistico (del valore complessivo di quasi 500.000 euro) per la realizzazione di un tour di concerti musicali da svolgere presso i più importanti parchi archeologici della Sicilia.

Adduso Sebastiano

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Amore: “Sottili ha pagato la testardaggine sul 4-2-3-1. Con Novellino nuova quadratura per la Juve Stabia”

Giuseppe Amore, giornalista, è intervenuto nel corso della trasmissione televisiva “Juve Stabia Live” per parlarci del momento delle Vespe di mister Novellino.

Le dichiarazioni di Giuseppe Amore sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Il cambio in panchina ha portato subito beneficio contro il Messina. C’era bisogno di maggiore concretezza e ci voleva una squadra più presente in campo e con un centrocampista in più. Con Sottili tanti esterni di attacco ma comunque non si segnava e numericamente eravamo sempre in affanno. Con Novellino – aggiunge Amore – si è avuta una nuova quadratura della squadra. Non capisco perché con Sottili non venisse impiegato per esempio Guido Davì. Speriamo che con la Turris ci venga ridato quello che ci è stato tolto all’andata. All’andata con la Turris la Juve Stabia avrebbe meritato di pareggiare e forse anche di vincere.

Penso che ci sarà qualcosa in più come pubblico. Ci sono tutte le premesse, è un giorno festivo e non ci sono gare concomitanti in Serie A. C’è una disaffezione che è oggettiva. Bisogna ringraziare chiunque investe un euro nella Juve Stabia ma non si sono dimostrati bravi i Langella con la Juve Stabia. E’ stato distrutto ciò che era stato fatto di buono lo scorso anno. Bisognava continuare con Padalino che non credo avesse chiesto la luna per il contratto. Tra Sottili e Novellino – continua Amore – abbiamo speso qualcosa in più ma bisognava accontentare le richieste di Padalino. Dopo la Ternana abbiamo espresso il calcio migliore della Serie C nello scorso campionato.

Credo che una squadra debba avere una propria identità e avere delle certezze. Se Novellino ha schierato il 4-3-3, io lascerei le cose immutate. Semmai – aggiunge Amore – con la salvezza ottenuta poi si potrà provare qualcosa di diverso come la difesa a tre. Non capisco l’involuzione che si è avuta con Sottili che aveva iniziato bene e poi si è perso strada facendo.

Non penso che senza l’esonero di Novellino la posizione in classifica sarebbe migliorata. Il materiale quello restava e con Novellino l’inizio di campionato non era stato buono. Sottili è stato testardo ad andare avanti con questo modulo e molte volte veniva messo sotto. Un allenatore – continua Amore – si deve porre delle domande in questi casi. Doveva porre rimedi alla situazione tattica che si era creata nel portare avanti un modulo che non portava risultati.

Con la Turris mi auguro una vittoria. L’ambiente ci crede. La Turris – conclude Amore – gioca un bel calcio senza eccessivi tatticismi e gioca le partite in maniera egregia. Dovremo cercare con pazienza la via del gol con i nostri ritmi e aspettare i momenti opportuni per poter pungere la squadra avversaria che sta disputando un ottimo campionato e sta meritando nettamente la posizione in classifica”.

Galvan: “Il derby ci dirà se Juve Stabia e Turris sono guarite dopo il periodo no”

Bruno Galvan, giornalista di Metropolis Quotidiano, è intervenuto nel corso della trasmissione televisiva “Juve Stabia Live” per parlarci della Turris, prossima avversaria della Juve Stabia in campionato.

Le dichiarazioni di Galvan sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“La gara di domenica servirà a dare delle risposte all’una e all’altra squadra. La Juve Stabia ha avuto la bravura di segnare subito e di arroccarsi poi dietro per difendere il vantaggio. La Turris viene da 2 vittorie consecutive e mezza (gara di Campobasso da recuperare il secondo tempo) ma è una Turris ancora convalescente – aggiunge Galvan – e la gara di domenica servirà a capire se entrambe le squadre sono guarite.

Se la Juve Stabia si arrocca in difesa e non riesce a ripartire e tenere il ritmo della Turris la vedo dura per le Vespe. Dall’altro lato temo solo Stoppa che salta bene l’uomo e può essere insidioso. Temo anche i calci piazzati. Se la Juve Stabia riesce a stare alta e tenere con personalità il campo vedremo una bella gara. Se scende in campo la Juve Stabia di domenica scorsa – continua Galvan – sarà dura per le Vespe.

Giannone è il capitano della Turris e quello più dotato tecnicamente per la Turris e per domenica ci sarà sicuramente perché il problema alla caviglia è stato risolto.
Manzi e Pavone sono due under che la Turris ha scoperto. Ma ci sono altri under come Ghislandi, Finardi e diversi altri che stanno valorizzando nel corso del campionato. Manzi è uno dei difensori più forti della Serie C. Pavone è un 2000 che alterna cose buone a cose meno buone ma il suo rendimento è costante. Dopo Monopoli c’è stato un contraccolpo psicologico. Sono arrivate altre 4 sconfitte ma anche tanti infortuni durante quel periodo e anche casi di Covid. La Turris poi – continua Galvan – si è rimessa in carreggiata ma quel periodo non era una crisi tecnica ma bensì un periodo in cui le indisponibilità hanno inciso tanto.

Nella gara con l’Andria ha impiegato 77 minuti per arrivare alla rete ma prima erano state sprecate diverse palle gol. Alla Juve Stabia manca un po’ di autostima anche perché nei primi 10 posti ci può andare tranquillamente. La Turris – aggiunge Galvan – gioca uomo su uomo e se non sei bravo a ripartire puoi pagare dazio.

A Torre c’è una società solida, non ci sono debiti e i calciatori sono quasi tutti di proprietà. La Turris ha un progetto importante nel quale forse non si riusciranno a tenere tutti i migliori nel prossimo mercato. Quest’anno fare i playoff significa fare esperienza e magari il prossimo anno ci sarà uno step ulteriore. Già dall’estate – conclude Galvan – con gli acquisti fatti si capiva che il progetto della Turris sarebbe stato importante”.

Amore: “Il settore giovanile della Juve Stabia va evidenziato a livello nazionale. C’è un grande lavoro di squadra alla base”

Enrico Maria Amore, ex centrocampista della Juve Stabia e della Turris, è intervenuto nel corso della trasmissione televisiva “Juve Stabia Live”.

Le dichiarazioni di Amore sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Quelle tra Juve Stabia e Turris sono gare particolari che hanno una storia a sé. In queste gare prevalgono le motivazioni e l’attaccamento che si ha alla maglia e la voglia di affrontare l’avversario e anche la partecipazione del pubblico è importante. Il derby – aggiunge Amore – ha un sapore particolare e bisogna prepararlo anche mentalmente.

La Turris è in una posizione di classifica favorevole ma non arriva da un grande momento diversamente da quanto è avvenuto all’andata. Nella Juve Stabia c’è stata un po’ di movimento a livello tecnico che non aiuta mai. Ma Novellino non ha bisogno di presentazioni e l’esperienza non gli manca. La squadra di Caneo – continua Amore – gioca in modo aperto senza tattiche particolari. Sarà una bella partita. Sono partite che si decidono anche sull’aspetto emotivo. Queste gare le vince chi ha voglia di vincere. E’ la determinazione che fa la differenza.

Posso garantire che sia Saby Mainolfi che lo conosco da quando eravamo ragazzini che Amodio hanno voluto fortemente che io venissi a Castellammare. Sto seguendo il settore giovanile avendo un legame particolare con loro ma posso dire che il lavoro del settore giovanile della Juve Stabia è veramente importante e andrebbe risaltato anche a livello nazionale. Domani la Primavera della Juve Stabia – continua Amore – inizierà i playoff nazionali. Essere alla pari con squadre come il Pescara è motivo di vanto. E’ un valore aggiunto a cui dare risalto il settore giovanile della Juve Stabia. Il loro segreto? C’è un grande lavoro di squadra alla base. 

A Torre del Greco ho iniziato grazie a Merolla che era l’allenatore. Venivo dal settore giovanile del Torino. Il più bel ricordo fu un campionato splendido nella stagione 93-94, eravamo tutti legati ed abbiamo un gruppo whatsapp in cui ci sentiamo ancora. Il più bel ricordo di Castellammare – aggiunge Amore – è l’anno della promozione in C1 dopo l’anno precedente che fu molto brutto e che culminò con la retrocessione in C2.

Nell’anno della C2 c’era Salvatore Soviero ma anche Ametrano, Rastelli prima calciatore e poi allenatore, Alessandro Fabbro. Il momento più bello è l’ultima gara di campionato in cui ci fu molta tensione. Mentre tutti festeggiavano la promozione – continua Amore –  la mia reazione fu quella di scappare negli spogliatoi e piangere e quello mi fece pensare sul fatto che per me era finito il calcio.

L’area scouting è fondamentale per me, ho elaborato un software che viene utilizzato dal settore tecnico di Coverciano. E’ importante osservare i giocatori da vicino sul campo già dal riscaldamento e approfondire.

E’ stata una grande emozione poter giocare nel Cava United con mio figlio Gabriele. Non gioco più perché ho paura anche di procurarmi qualche infortunio che mi impedirebbe di portare avanti la mia attività. La passione però c’è sempre – conclude Amore – e faccio l’allenatore per una squadra delle mie parti”.

5 arresti, diverse denunce, sequestrate armi da fuoco, 6 kg di droga, contanti ed esplosivo

I Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa, supportati dal Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT), dallo Squadrone Eliportato dei Cacciatori di Sicilia e dagli Artificieri del Comando Provinciale di Catania, hanno eseguito degli arresti e delle perquisizioni in una zona rurale tra il Capoluogo e Floridia.

Durante le operazioni sono state arrestate 5 persone:

–              un pregiudicato siracusano di 51 anni e il figlio minorenne di 17 anni per detenzione di stupefacenti, poiché in possesso di circa 5 chili e mezzo di hashish e marijuana, 1.800 euro in contanti e 2 pistole calibro 7,65 e calibro 22. Il minore non era estraneo all’attività criminale del padre e durante le perquisizioni si è dato dal retro dell’abitazione portando con sé un bidone in plastica, precedentemente semi interrato, in cui era nascosta gran parte della droga e una pistola. I militari lo hanno raggiunto e arrestato e su ordine della Procura dei Minori collocato in un centro di accoglienza, mentre il padre del ragazzo è stato tradotto in carcere;

–              un siracusano incensurato di 55 anni è stato trovato in possesso di due pistole e 2 carabine ad aria compressa, oltre che a 250 grammi di un pericolosissimo esplosivo da cava sul quale sono in corso indagini per stabilire provenienza e relativa miccia con detonatori. Il predetto materiale è stato immediatamente preso in custodia dagli artificieri per provvedere alla distruzione in sicurezza, l’arrestato anche in questo caso è stato tradotto in carcere;

–              finiscono invece ai domiciliari altri due pregiudicati responsabili, rispettivamente di evasione e detenzione di piccole quantità di stupefacenti.

Nel corso delle operazioni sono state denunciate ulteriori 5 persone per diversi reati, tra cui guida senza patente, guida in stato di ebbrezza e porto abusivo di coltello ed oggetti atti ad offendere.

NOTA

Continua incessante l’attività di controllo da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa al fine di affermare che non esistono zone franche.

Adduso Sebastiano

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Scafati avanza in Coppa Italia: battuta 87-72 la JB Casale

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Gli uomini di Rossi archiviano i quarti di Coppa Italia superando la Novipiù Casale Monferrato. Domani alle 18:00 la semifinale al PalaMaggetti.

È finito 87-72 il primo quarto dell’edizione 2022 delle Final Eight di Coppa Italia. La Givova Scafati si è aggiudicata il successo contro la Novipiù Casale Monferrato e lo ha fatto con pieno merito, grazie ad una sfida intensa e determinata.

Coach Rossi decide di tenere fuori Raucci per questa sfida, mentre il suo dirimpettaio Valentini è costretto a fare a meno per infortunio di Okeke, L. Valentini e Williams (in panchina solo per onore di firma). Le buone percentuali di tiro e l’intensità difensiva alla fine hanno fatto la differenza, nonostante il dominio dei piemontesi sotto i tabelloni.

LA PARTITA: Givova Scafati vs Novipiù Casale Monferrato

Riccardo Rossato in azione contro la JB Casale Monferrato al PalaTricalle di Chieti

La sfida entra subito nel vivo, con ritmi intensi. Inizia bene in attacco la compagine piemontese, con Ghirlanda sugli scudi (3-4 al 3’), mentre quella campana appare inizialmente in difficoltà in difesa (troppi rimbalzi in attacco concessi all’avversario), ma poi in ripresa con la girandola dei cambi, il gioco spalle a canestro dei propri lunghi e la regia lucida di Monaldi (16-8 al 7’). Molti errori in fase realizzativa caratterizzano gli ultimi minuti del primo quarto, che premia comunque il lavoro degli uomini di coach Rossi, che costringono gli avversari a cambiare difesa (da uomo a zona), chiudendo in doppia cifra di vantaggio 19-8.

La Novipiù inizia la seconda frazione a spron battuto, provando ad accorciare le distanze con una difesa aggressiva e con un attacco lucido, che trova importanti canestri da capitan Martinoni (26-20 al 15’), mentre i gialloblu faticano a trovare con continuità la via del canestro. Le maglie della difesa di Casale si stringono in maniera significativa, tanto che la sfida viene praticamente riaperta (32-30 al 19’). Una tripla di Sarto ribalta addirittura il risultato, prima che la sirena dell’intervallo lungo fermi il punteggio sul minimo vantaggio scafatese sul 34-33.

In avvio di ripresa, Ikangi è la spina nel fianco della difesa avversaria (39-35 al 22’). Con due triple di fila, Sarto e Formenti riportano però avanti la compagine rossoblu, che nei minuti successivi allarga la forbice del divario (44-47 al 26’). Aumentando la pressione difensiva, gli scafatesi recuperano qualche prezioso possesso e provano così a rialzare nuovamente la testa (53-47 al 28’), grazie al contributo di Ambrosin, tra i principali artefici del 61-52 con cui si chiude il terzo periodo.

Con lo stesso spirito gagliardo la Givova affronta la prima parte dell’ultima frazione, ritrovando la doppia cifra di vantaggio (65-54 al 32’). Mobio è indemoniato da entrambe le parti del campo (68-56 al 33’), trova manforte in Daniel, Ambrosin e Rossato, consentendo a Scafati di allungare sull’avversario, raggiungendo il massimo vantaggio (79-64 al 37’). Lentamente Casale esce di scena, calano le energie fisiche e mentali, al cospetto di una formazione, quella gialloblu, che invece non cala di intensità, nonostante il vantaggio accumulato, e vince meritatamente con il punteggio finale di 87-72.

La Givova Scafati vola alle semifinali della Coppa Italia LNP 2022

COACH ROSSI: “CREDIAMO SEMPRE IN QUELLO CHE FACCIAMO IN CAMPO”

«Era una partita che mostrava delle insidie e che, a parte il secondo quarto, abbiamo tenuto in mano. Abbiamo sempre creduto nelle cose che facciamo, anche quando abbiamo passaggi a vuoto. Usciamo dal campo con 87 punti fatti, buone percentuale e una difesa che è cresciuta nel secondo tempo. Queste partite ci servono per capire a che livello siamo e quali sono le cose da correggere. Siamo felici di avere avuto accesso alle semifinali, siamo pronti e lo faremo a testa alta. Dobbiamo lavorare sui nostri punti di forza, tra cui il gioco aggressivo ed intenso, anche se non ci riesce sempre per merito degli avversari. Dobbiamo essere sempre coesi e compatti».

I TABELLINI

GIVOVA SCAFATI – NOVIPIU’ CASALE MONFERRATO 87-72

GIVOVA SCAFATI: Mobio 5, Daniel 15, Parravicini 3, De Laurentiis 6, Ambrosin 7, Clarke 9, Rossato 9, Monaldi 12, Cucci 11, Ikangi 10. Allenatore: Rossi Alessandro. Assistente Allenatore: Nanni Francesco.

NOVIPIU’ CASALE MONFERRATO: Sarto 16, Valentini 7, Formenti 8, Sirchia 3, Williams n. e., Lomele 2, Martinoni 13, Ghirlanda 8, Leggio 12, Hill-mais 3. Allenatore: Valentini Andrea. Assistenti Allenatori: Comazzi Stefano, Piastra Giovanni.

ARBITRI: Caforio Angelo di Brindisi, Pellicani Nicholas di Ronchi dei Legionari (Go), Di Toro Claudio di Perugia.

NOTE: Parziali: 19-8; 15-25; 26-19; 27-20. Falli: Scafati 20; Casale Monferrato 17. Usciti per cinque falli: Hill-mais. Espulsi: nessuno. Tiri dal campo: Scafati 30/64 (46,9%); Casale Monferrato 26/59 (44,1%). Tiri da due: Scafati 17/35 (48,6%); Casale Monferrato 17/30 (56,7%). Tiri da tre: Scafati 13/29 (44,8%); Casale Monferrato 9/29 (31,0%). Tiri liberi: Scafati 14/19 (73,7%); Casale Monferrato 11/13 (84,6%). Rimbalzi: Scafati 33 (9 off.; 24 dif.); Casale Monferrato 38 (11 off.; 27 dif.). Assist: Scafati 17; Casale Monferrato 13. Palle perse: Scafati 8; Casale Monferrato 16. Palle recuperate: Scafati 9; Casale Monferrato 5. Stoppate: Scafati 1; Chieti 3.

Formula Uno: beffa Ricciardo! E’ positivo al Covid

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Nulla da fare per Daniel Ricciardo che, a seguito di vari problemi di salute, che non gli hanno mai premesso di scendere in pista per questi test, è risultato positivo al Covid 19. Domani dunque, spazio a Norris per l’ultima giornata di test in Bahrain, che anticipano l’inizio della nuova stagione

 

Formula Uno: beffa Ricciardo! E’ positivo al Covid

 

Una notizia che spaventa un po’, e soprattutto insospettiva, che ha alla fine è arrivata. Attraverso un comunicato la McLaren ha annunciato che il loro pilota Daniel Ricciardo è risultato positivo al Covid 19. Ricciardo, non è infatti mai sceso in pista in questi due giorni di test, ed è sempre stato sostituito da Norris. Inizialmente, si era parlato di problemi di salute per l’australiano, senza far riferimento al Covid… fino a questa sera. Per il numero 3 della scuderia di Woking, non ci sarà opportunità dunque di scendere in pista questo weekend ma, come afferma lui stesso, la speranza è quella di tornare carico e negativo(soprattutto questo) settimana prossima per la prima gara della stagione.

 

L’annuncio

Ad annunciare la positività dell’australiano è stato il suo team, attraverso un comunicato: “McLaren Racing può confermare che, dopo essersi sentito male da mercoledì in Bahrain, Daniel Ricciardo ha ora restituito un test PCR positivo per il Covid-19. Daniel sta quindi continuando a stare in isolamento, in conformità con i regolamenti locali. Secondo questi regolamenti Daniel sarà rilasciato in tempo per il GP del prossimo fine settimana. Daniel sta già iniziando a sentirsi meglio e gli auguriamo un rapido recupero”.

 

Cambio di piani

Nella giornata di domani dunque, è già confermato Lando Norris che correrà sia nell’ultima sessione mattutina(dalle ore 08.00 alle 12.00) che in quella pomeriggio(dalle ore 13.00 alle ore 17.00).

 

Teresa Manzo su Castellammare; priorità al benessere dei cittadini

L’obiettivo principale è porre l’attenzione sulla popolazione

 

La notizia

 

Come ben sappiamo, la giunta comunale di Castellammare di stabia è stata sciolta a seguito di alcune notizie potenzialmente gravi trapelate riguardo possibili coinvolgimenti sospetti; Gaetano Cimmino, l’ex sindaco della città, sta portando avanti una battaglia per difendere la sua persona dalle accuse che stanno crescendo contro di lui negli ultimi tempi, mentre Teresa Manzo si concentra sui cittadini lasciati allo sbando.

 

Una scelta di vero cuore

 

La deputata del M5S si è espressa sulla questione relativa la giunta comunale di Castellammare, ponendo l’attenzione sui cittadini e fissandoli come priorità per evitare che ne paghino le conseguenze; nonostante le questioni che in passato hanno visto protagonisti la deputata e l’ex primo cittadino stabiese, la Manzo ha voluto sorvolare su questioni passate e sulle denunce fatte da quest’ultima sulla campagna elettorale del lontano 2018 “non bisogna commettere l’errore di attardarsi su polemiche che potrebbero apparire agli occhi degli stabiesi di tipo personalistico”.

La Manzo ha inoltre aggiunto “Castellammare, come tanti altri Comuni del nostro territorio, ora, ha un disperato bisogno di tornare alla politica, quella che è capace ancora di appassionare anche i più giovani, quella capace di far sognare, di coinvolgere.”

Una scelta ben chiara, dunque, da parte della deputata 5 stelle che confida nel commissariamento e in un futuro radioso per la città.

 

Teresa Manzo su Castellammare; priorità al benessere dei cittadini/Antonio Cascone/redazionecampania