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Tumori, D’Antona (Europa Donna): “Tanti bisogni insoddisfatti per donne con cancro seno”

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(Adnkronos) – "Sono tante le pazienti che soffrono di tumore al seno metastatico e sono tanti anche i loro bisogni insoddisfatti.Un aspetto importante di cui parlare è la qualità della vita, in quanto i nuovi farmaci salvavita sono molto importanti, ma seppur mirati lasciano strascichi, quindi è necessario anche prendere in considerazione che si vuole vivere e non sopravvivere.

Il motto principale è questo".Lo ha detto Rosanna D'Antona, presidente di Europa Donna Italia Aps, intervenuta a margine dell'evento di presentazione della campagna di sensibilizzazione 'In seno al futuro' promossa da Daiichi Sankyo e AstraZeneca e realizzata con la collaborazione delle associazioni pazienti A.N.D.O.S.

onlus nazionale e Europa Donna Italia Aps, della Società italiana di psico-pncologia (Sipo), e con il patrocinio di Fondazione IncontraDonna e Salute Donna Odv.La campagna è dedicata al tumore al seno metastatico e nasce dall'esigenza di rispondere ai bisogni insoddisfatti delle donne che convivono con questa diagnosi. "Il secondo aspetto importante – spiega D'Antona – è che questi farmaci a disposizione e approvati dagli enti regolatori in realtà arrivano in ritardo negli ospedali e dunque a disposizione delle donne.

C'è uno studio dell'Ocse, infatti, che pone l’Italia al decimo posto tra i vari Paesi europei per la velocità di approvazione e messa a disposizione dei farmaci.In Germania, per esempio, l'approvazione arriva in 3 mesi, mentre per noi ci vogliono dai 12 ai 14 mesi e per una donna in queste condizioni è un tempo di attesa troppo lungo.

Pertanto, il nostro augurio di oggi è sollevare il bisogno, ma anche trovare delle soluzioni". "Il supporto psico-oncologico è un elemento per cui ci stiamo battendo da molto tempo, le linee guida internazionali ne illustrano la necessità, ma in realtà, andando a vedere ciò che succede negli ospedali, ciò non accade – rimarca D'Antona – Quasi la totalità delle pazienti chiedono di poter ricevere un supporto psicologico, circa il 94-95%, ma solo una paziente su 4 riesce a iniziare il percorso, senza neanche completarlo.L'ideale sarebbe iniziarlo dal momento della diagnosi fino al completamento della cura, ma questo non avviene ancora e ci stiamo battendo affinché le cose migliorino". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Imprese, Cimenti (Assogasliquidi): “Decarbonizzare ed elettrificare non sono la stessa cosa”

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(Adnkronos) – "Decarbonizzare ed elettrificare non sono la stessa cosa.Sono due concetti diversi".

Così Matteo Cimenti, presidente Federchimica- Assogasliquidi, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Trasformazione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma.  "Noi e i nostri prodotti Gpl e Gnl nella transizione energetica e nella decarbonizzazione siamo a nostro agio – continua – Sappiamo di avere un ruolo da ricoprire.I nostri prodotti hanno un’impronta energetica e ambientale ridotta rispetto ad altri vettori disponibili.

La ricerca e lo sviluppo che sta facendo l’industria per proporre delle percentuali sempre crescenti di prodotto di origine biologica e rinnovabile rendono questi prodotti ancora più protagonisti nella decarbonizzazione del trasporto".  "Ma quel è l’orizzonte a lungo termine?Ci scontriamo con un approccio normativo e autorizzativo che rischia di creare confusione.

Abbiamo una classe imprenditoriale coraggiosa che investe e un quadro normativo non sempre lineare", spiega. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cancro seno, campagna ‘In seno al futuro’ per aiutare le donne nel percorso di cura

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(Adnkronos) – Rispondere ai bisogni insoddisfatti delle donne con tumore al seno metastatico e supportarle nella comprensione del percorso terapeutico.Sono i principali obiettivi di 'In seno al futuro', una campagna di sensibilizzazione di Daiichi Sankyo e AstraZeneca, con la collaborazione delle associazioni pazienti A.N.D.O.S.

onlus nazionale e Europa Donna Italia Aps, della Società italiana di psico-oncologia (Sipo), e con il patrocinio di Fondazione IncontraDonna e Salute Donna Odv, presentata oggi a Milano. La campagna nasce dall'esigenza di accompagnare le pazienti nel percorso di cura, dalla diagnosi al trattamento, e si sviluppa attraverso 5 video che raccontano questo cammino.La voce narrante della storia è affidata a La Pina, conduttrice e speaker radiofonica di Radio Deejay, che introduce e chiude ogni puntata e invita a riflettere sul significato più profondo delle immagini che scorrono.

Ogni video rappresenta una fase del viaggio ed è contraddistinto da un simbolo, un'immagine evocativa che richiama il significato di ogni singolo momento vissuto: l'onda, per raffigurare l'attimo impetuoso e travolgente della diagnosi; l'albero, ramificato come le tante opzioni terapeutiche a disposizione e come le molteplici figure professionali che prendono in carico la paziente; lo specchio che permette di guardarsi dentro e di avere una percezione di sé come persona e non come paziente, e infine una tavolozza di colori che la donna ha in mano per poter ridipingere la propria vita, attraverso il sostegno e il ritorno ad una socialità più consapevole.Tutti i contenuti, compresi gli approfondimenti sulla patologia, sono contenuti sul sito dedicato www.insenoalfuturo.it. In Italia – ricorda una nota – 37mila donne vivono con carcinoma mammario metastatico, noto anche come carcinoma mammario di IV stadio.

Nel 2023 sono state registrate 55.900 nuove diagnosi di tumore al seno, di cui 6-7% già di IV stadio (o già in fase metastatica).Si parla di metastasi quando le cellule tumorali si diffondono dalla mammella ad altre parti del corpo.

Questo può accadere anche molti anni dopo l'intervento chirurgico e le terapie post-operatorie, nonostante il tumore primario sia stato completamente rimosso. "Il primo a prendere in carico una paziente con tumore al seno metastatico è il medico oncologo – spiega Grazia Arpino, professore associato di Oncologia medica e responsabile del gruppo tumore mammario presso l'Università Federico II di Napoli – Coinvolgendo più specialisti, valuta lo stato e le caratteristiche della neoplasia e decide di conseguenza il percorso di cura.Tanti sono gli specialisti che lavorano con la paziente, ma anche tante sono le diverse forme di tumore al seno metastatico e le varie tipologie di trattamento da valutare.

Per questo i controlli periodici che si fanno dopo la prima diagnosi diventano fondamentali per individuare, il più precocemente possibile, eventuali metastasi e per poter intervenire in modo tempestivo con la terapia adeguata".  Quella del tumore al seno metastatico, sempre di più, oggi è una condizione cronicizzabile, anche se non guaribile, perché esistono diverse possibilità terapeutiche, grazie alle quali le pazienti possono convivere con la malattia e mantenere una buona qualità di vita, anche per anni. "I progressi scientifici in questo ambito hanno consentito un aumento della sopravvivenza di queste pazienti e si può affermare che il tumore in fase avanzata ha sempre più spesso il carattere di malattia cronica – sottolinea Valentina Guarneri, professore ordinario di Oncologia medica, Università di Padova – Le possibilità di trattamento sono prevalentemente farmacologiche e sono molteplici.La scelta dipende da molti fattori: dalla storia clinica della paziente, dal tipo di tumore e dalle sue caratteristiche molecolari, dal numero e dalla posizione delle metastasi.

Per i tumori Hr positivi abbiamo la terapia ormonale o endocrina che può essere combinata a farmaci target.Per il tumore Her2 positivo la chemioterapia e i farmaci anti Her2.

In un sottogruppo di tumori triplo negativi possiamo sfruttare l'immunoterapia che coinvolge il sistema immunitario.A queste opzioni si aggiungono le terapie loco-regionali, come la chirurgia, la radioterapia e la radiologia interventistica". Nel percorso di cura, oltre al trattamento farmacologico o chirurgico – rimarcano gli esperti – è fondamentale che sia incluso anche un sostegno psicologico per approfondire l'impatto psico-emotivo del cancro e per intervenire sui fattori psicologici, comportamentali e sociali che possono presentarsi nel processo di malattia e di cura.

Lo specialista in grado di trattare questo aspetto è lo psico-oncologo. "A partire dal momento in cui riceve una diagnosi, una paziente con tumore al seno metastatico potrebbe soffrire di ansia, depressione e distress emozionale, che va da sentimenti di vulnerabilità, tristezza e paura, a condizioni più gravi quali depressione, ansia, panico e isolamento sociale – afferma Marco Bellani, Università degli Studi dell'Insubria e past president Sipo – Il percorso che lo psico-oncologo disegna con lei ha l'obiettivo di migliorare la sua qualità di vita, limitare il rischio di conseguenze psicopatologiche importanti, aiutarla a mantenere il controllo in una fase delicata della malattia e a riprogettare la propria vita.L'intervento psico-oncologico deve essere rivolto anche alla famiglia della paziente.

Da anni, la Sipo e le associazioni pazienti si stanno battendo affinché questo servizio fondamentale nel percorso di cura sia messo a disposizione in tutte le Breast Unit".  "Una delle principali necessità per le pazienti con tumore al seno metastatico è quella di avere disegnato un percorso univoco e specifico, con un accesso a esami e visite fluido e su questo le Associazioni stanno lavorando molto – evidenzia Flori Degrassi, presidente Associazione nazionale donne operate al seno – La malattia oncologica ha effetti anche sulla vita sociale e lavorativa di una donna.Può capitare che la donna veda ridursi il proprio ruolo personale e professionale nel contesto sociale.

Servono percorsi di affiancamento e riorientamento affinché riesca a ritrovare la fiducia in sé stessa e nelle sue capacità.E' fondamentale non solo promuovere nuove misure di natura contrattuale, ma anche supportarla nei percorsi di reintegrazione nel lavoro.

In questo senso, il lavoro delle Commissioni deve essere omogeneo in tutto il territorio". "Grazie agli importanti passi avanti della ricerca scientifica, le nuove terapie hanno permesso di aumentare la sopravvivenza delle pazienti con tumore al seno metastatico – rimarca Rosanna D'Antona, presidente Europa Donna Italia Aps – Questo, tuttavia, ci obbliga a mantenere alta l'attenzione sulla qualità della vita delle donne, affinché convivere con la malattia non metta a rischio il loro benessere personale, familiare e sociale.Anche in questo le associazioni di pazienti svolgono un ruolo fondamentale di informazione, caring e guida nei momenti di disorientamento, oltre a farsi portavoce dei loro diritti e delle loro istanze presso le istituzioni locali e nazionali".  "L'alleanza terapeutica che abbiamo con AstraZeneca si rafforza con la campagna 'In seno al futuro', che intende essere molto di più di un'iniziativa di disease awareness.

Siamo consapevoli – dichiara Mauro Vitali, Head of Oncology Business Division Daiichi Sankyo Italia – che ogni paziente vive la propria malattia in modo unico e personale, e dunque possiede una prospettiva unica sulla propria condizione.Partendo dall'ascolto delle pazienti, ci siamo posti l'importante obiettivo di tracciare un percorso di cura che sia in grado di rispondere alle necessità e ai bisogni.

Con una narrazione coinvolgente, che favorisce la piena comprensione della malattia e delle diverse opzioni di trattamento a disposizione, offriamo un aiuto concreto per migliorare la qualità di vita".  'In seno al futuro' "non è solo una campagna di sensibilizzazione, ma un progetto pensato per creare una rete di supporto attorno alle pazienti.Con questa iniziativa, insieme a Daiichi Sankyo, alla comunità scientifica e alle associazioni di pazienti, ci proponiamo di affrontare la complessità del tumore al seno metastatico, fornendo informazioni chiave per il percorso delle donne che ricevono questa diagnosi.

La ricerca scientifica sta rivoluzionando il trattamento delle patologie oncologiche e risulta fondamentale che ogni paziente abbia accesso a un percorso di trattamento personalizzato e riceva un supporto multidisciplinare continuo", conclude Alessandra Dorigo, Head of Oncology AstraZeneca. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Mazzotti (Polizia Stato): “98% agenti ha aderito a campagna prevenzione cancro seno”

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(Adnkronos) – "Questo progetto di prevenzione ha interessato la popolazione femminile della Polizia di Stato nelle regioni da me coordinate, quindi Lombardia ed Emilia Romagna.Eccezionale l'adesione allo screening riscontrata nelle scuole di formazione di Piacenza e di Brescia, dove l'iniziativa è stata accolta positivamente da almeno tre quarti della platea cui era rivolta.

Naturalmente, durante lo svolgimento del progetto il personale ha potuto continuare a svolgere il proprio servizio.Stiamo valutando di replicare ed estendere programmi di questo tipo ad altre fasce del personale, anche in considerazione dell'interesse alla prevenzione riscontrato in questa occasione da parte degli agenti di Polizia di sesso maschile".

Lo ha detto Mario Mazzotti, dirigente Ufficio di Coordinamento sanitario Polizia di Stato, Regioni Lombardia ed Emilia Romagna, intervendo oggi a a Roma al ministero della Salute alla presentazione dei risultati della campagna 'Care for Caring – Ambasciatrici della prevenzione', progetto di sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione del tumore al seno, rivolto alle donne in forza alla Polizia di Stato. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ciprani (Polizia Stato): “Per noi centrali prevenzione e informazione cancro seno”

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(Adnkronos) – "Per la Polizia di Stato la prevenzione ha un'importanza centrale, come del resto la corretta informazione rivolta al personale.In questa occasione abbiamo ritenuto opportuno coinvolgere nell'iniziativa le classi più giovani, così da rafforzarne la consapevolezza in merito ai successivi percorsi di prevenzione.

Nel percorso sono fondamentali la visita clinica con esami quali la mammografia e l'ecografia, che vanno ripetuti con cadenza regolare nel tempo affinché lo screening abbia la massima efficacia nella lotta alle neoplasie".Lo ha detto Fabrizio Ciprani, direttore centrale Sanità Polizia di Stato, durante la presentazione, oggi a Roma presso il ministero della Salute, dei risultati della campagna 'Care for Caring – Ambasciatrici della prevenzione', il progetto di sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione del tumore al seno rivolto alle donne in forza alla Polizia di Stato. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gemmato: “88% casi cancro seno si risolve entro 5 anni da diagnosi”

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(Adnkronos) – "Il grande tema odierno è che, se da un lato l'88% dei casi di tumore alla mammella diagnosticati si risolve nell'arco del quinquennio successivo alla diagnosi, dall'altro resta un 12% di donne che, purtroppo, non ce la fa.Iniziative come questa, che ha interessato il personale femminile della Polizia di Stato, mettono al centro l'importanza della prevenzione.

Diagnosticare per tempo una patologia, attraverso campagne di controlli cadenzati nel tempo, equivale a evitare che questa giunga alla fase sintomatica.Ciò vuol dire riuscire a curare meglio gli italiani, ma anche poter ridurre e razionalizzare la spesa sanitaria: una strategia fondamentale in un Paese nel quale l'età media della popolazione è un aumento".

Lo ha detto Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, intervendo oggi a Roma alla presentazione dei risultati della campagna 'Care for Caring – Ambasciatrici della prevenzione', progetto di sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione del tumore al seno, rivolto alle donne in forza alla Polizia di Stato. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Influenza e Covid, allarme Ecdc: “Troppo pochi i vaccinati”

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(Adnkronos) – L'adesione alla vaccinazione contro l'influenza e il Covid per i gruppi a rischio come gli anziani è stata "subottimale in diversi Stati membri dell'Ue/Spazio economico europeo durante la stagione 2023-2024".Per la vaccinazione antinfluenzale il tasso di copertura negli over 65 è variato in modo significativo tra i Paesi, dal 12% al 78%.

E solo 2 Paesi hanno superato il 75% di copertura vaccinale in questa fascia d'età.E' andata pure peggio con l'anti-Covid: i tassi di vaccinazione per Sars-CoV-2 tra settembre 2023 e luglio 2024 hanno una forbice ancora più ampia, dallo 0,02% al 66,1%, con una copertura mediana tra le persone da 60 anni in su che ha raggiunto solo il 14%.

E' il quadro che emerge da 2 relazioni pubblicate oggi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). "La vaccinazione – avverte Pamela Rendi-Wagner, direttrice dell'Ecdc – è una delle misure più efficaci che abbiamo per proteggere i più vulnerabili della società da gravi malattie, ospedalizzazione e morte.E' essenziale aumentare l'adesione alla vaccinazione mentre entriamo nella stagione invernale".

Anche la vaccinazione tra gli operatori sanitari in prima linea è importante, ammonisce l'Ecdc, data la loro esposizione ai patogeni, la loro interazione con pazienti vulnerabili e per prevenire carenze di personale. "Con l'imminente stagione invernale, è prevista una co-circolazione di influenza stagionale, virus respiratorio sinciziale (Rsv), Sars-CoV-2 e altri virus respiratori, che metterà a dura prova i sistemi sanitari e colpirà in modo sproporzionato le persone in gruppi ad alto rischio, come gli anziani e i pazienti con sistema immunitario indebolito e patologie pregresse", è il monito lanciato dall'Ecdc, che raccomanda di aumentare l'adesione alla vaccinazione antinfluenzale e anti-Covid nella popolazione a rischio.  "Oltre alla vaccinazione" contro l'influenza e Covid-19 per anziani e persone a rischio, "è importante considerare le misure preventive di base per ridurre la trasmissione dei virus", dalle mascherine al 'bon ton' anti-contagio, avverte l'Ecdc. Accanto alle iniezioni scudo, ci sono le misure per arginare il contagio e frenare la circolazione dei virus respiratori.L'Ecdc raccomanda di "rimanere a casa se si presentano sintomi di un virus respiratorio – elenca l'ente Ue in una nota – rispettare l'igiene respiratoria e l'etichetta della tosse, lavarsi spesso le mani e ventilare gli spazi chiusi".

Inoltre, l'invito è a "indossare una mascherina in luoghi affollati o in presenza di persone vulnerabili", una misura che "può essere presa in considerazione quando si manifestano sintomi". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Imprese, Rossi (Assarmatori): “In Italia la più grande flotta di traghetti del mondo”

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(Adnkronos) – “In Italia c’è la più grande flotta di traghetti del mondo che serve la più articolata rete di collegamenti marittimi sia europei che internazionali quindi abbiamo dei campioni del mondo come armatori ma abbiamo anche delle responsabilità che ci vengono affidate da una serie di regole".Così Alberto Rossi, direttore generale Assarmatori, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Trasformazione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma.  "Noi rischiamo la tempesta perfetta", secondo Rossi per via della "tensione imposta dalle regole, soprattutto Ue, che a nostro avviso hanno male calibrato la tempistica degli investimenti perché la tecnologia non è matura, la produzione di carburanti alternativi nella scelta effettuata già dal legislatore europeo in una gamma di carburanti possibili non è matura, e soprattutto non è matura la sua distribuzione nei porti".  Inoltre, "abbiamo investimenti che devono durare per essere bancabili ma per essere bancabili devono superare l’esame della tecnologia disponibile.

Oggi abbiamo una tecnologia che magari tra 10-15 anni sarà obsoleta e di conseguenza l’accesso al credito è molto difficile".Abbiamo molte "regole e molti compiti a casa da fare – conclude – La buona notizia è che i prelievi che l’Ue ha ideato a carico di passeggeri e merce andranno a generare un ciclo attivo di investimenti che saranno autofinanziati da questo aiuto".  —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

“Fascismo immenso e rosso”, bufera su sottosegretaria Frassinetti

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(Adnkronos) –
Bufera sul sottosegretario di Fratelli d'Italia all'Istruzione, Paola Frassinetti, che in un commento postato sul suo profilo Facebook privato fa riferimento al "fascismo immenso e rosso", citando lo scrittore francese Robert Brasillach, accusato di collaborazionismo con il Terzo Reich.Pd e Avs chiedono le dimissioni della esponente di Fratelli d'Italia. Frassinetti, tifosa del Milan, ieri – lunedì 28 ottobre – ha postato l'immagine di un derby Milan-Inter del 1984 con Hateley che sovrasta il nerazzurro Collovati.

A un utente, che scrive "ci sarebbe anche un altro 28 ottobre da ricordare" (con tanto di cuore nero), Frassinetti risponde con la citazione di Brasillach. Alla sinistra che chiede le dimissioni, la sottosegretaria risponde: "Il mio era un post calcistico e nei commenti rispondo con una battuta, probabilmente infelice" ammette interpellata dall'Adnkronos. "Per parlare del colore rosso cito una frase di questo autore.Non ho festeggiato nessun 28 ottobre (anniversario della marcia su Roma, ndr), ho solo ricordato un gol storico.

Ci rido su, mi sembra che sia una tempesta in un bicchiere d'acqua.Festeggiare vuol dire altro.

Io ho festeggiato quel gol.Era un riferimento per parlare dei colori, in un dibattito dove si parla di un derby" prosegue Frassinetti. "Le intenzioni – conclude – vanno guardate bene.

Chiedo scusa se ho urtato la sensibilità di qualcuno, ma non volevo" aggiunge. "Sicuramente ammetto che l'autore è controverso, non è che lo esalto.Ma il mio commento era semplicemente descrittivo.

Non dico 'evviva'" conclude Frassinetti.   "Paola Frassinetti è da due anni sottosegretaria al Ministero dell'istruzione e del merito.Può continuare a ricoprire tale incarico una che esalta la Marcia su Roma e uno scrittore filonazista che aiutava i nazisti a catturare gli ebrei?

Direi proprio di no.Assolutamente no".

Lo scrive su X il senatore del Pd Dario Parrini, vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali. "Paola Frassinetti si è posta fuori dallo spirito e dalla lettera della Costituzione, inneggiando alla marcia su Roma con le parole di uno scrittore filonazista e antisemita.Questo comportamento è inqualificabile e, per una sottosegretaria di Stato, proibito: tragga le giuste conseguenze e lasci il suo incarico".

Lo chiede la capogruppo di Alleanza Verde e Sinistra, Luana Zanella.   —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sinner e il ritiro da Parigi-Bercy: quando torna a giocare, cosa cambia per ranking e montepremi

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(Adnkronos) –
Un virus intestinale ha fermato Jannik Sinner.Il tennista azzurro, alla vigilia del suo esordio al Masters 1000 di Parigi-Bercy, ha annunciato il
ritiro

dal torneo parigino: "Non sono in grado di giocare.

Sono arrivato a Parigi molto presto per preparare il torneo, ma ho preso un virus che passerà fra due o tre giorni", ha scritto Sinner sul profilo X del torneo, "il mio corpo non è pronto per competere, mi dispiace molto.Ci rivedremo qui l'anno prossimo".

Ma come cambiano ora i programmi per l'altoatesino? Nello spiegare i motivi del ritiro, Sinner ci ha tenuto a precisare che il virus dovrebbe essere smaltito in un paio di giorni e che quindi non è in dubbio, almeno al momento, né la sua partecipazione alle Atp Finals né quella alla Coppa Davis.Jannik rimarrà a Parigi fino a giovedì, poi farà ritorno a Montecarlo per riprendere gli allenamenti e infine volerà a Torino dove, dal 10 al 17 novembre, sono in programma le Finals.

L'altoatesino dovrebbe arrivare in città domenica o lunedì, per poi presenziare al sorteggio del tabellone e alla seguente conferenza stampa, in programma giovedì 7 novembre. Dopo le Finals, dove spera di migliorare la finale persa lo scorso anno contro Novak Djokovic, Sinner guiderà l'Italia in Coppa Davis.Gli azzurri, campioni in carica, affronteranno a Malaga l'Argentina nei quarti di finale della competizione, che riprenderà il 19 novembre. Il forfait da Parigi-Bercy non avrà grosse ripercussioni sul ranking di Jannik Sinner, già sicuro di chiudere in ogni caso l'anno al primo posto in classifica.

Lo scorso anno l'azzurro si era infatti ritirato agli ottavi di finale, dopo aver battuto McDonald all'esordio in un match durato fino a tarda notte.Proprio l'eccessiva stanchezza accusata è stata alla base della decisione di Sinner, che ha lasciato il torneo alla vigilia del match contro De Minaur. Per questo motivo il ritiro di Sinner costerà all'azzurro soltanto 90 punti in classifica.

Jannik guiderà ancora la classifica con 11.420 punti, ma potrebbe vedere avvicinarsi Carlos Alcaraz, ora secondo con 7.120 e in campo a Parigi-Bercy. Il ritiro di Sinner da Parigi-Bercy costerà anche qualcosa in termini di montepremi.Essendo un Masters 1000, il torneo parigino può contare su premi piuttosto ricchi, anche se non minimamente paragonabili a quelli di Riad, soprattutto in caso di vittoria.

Al vincitore di Parigi-Bercy verrà infatti corrisposto un assegno da 892.590 euro, mentre al finalista uscito sconfitto 487.420.La semifinale viene pagata 266.530 euro, un quarto di finale invece 145.380.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Re Carlo sta meglio? Dal 2025 tornerà a viaggiare con regolarità

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(Adnkronos) –
Il re tornerà a viaggiare regolarmente all'estero dal'anno prossimo.Lo ha annunciato Buckingham Palace, dando in questo modo un segnale ottimistico sull'andamento della terapia contro il cancro a cui il sovrano è sottoposto.

Carlo volerà all'estero durante la primavera e l'autunno, i periodi tradizionali per i viaggi ufficiali della famiglia reale all'estero, ma sempre a condizione che i medici autorizzino di volta in volta i viaggi. La notizia arriva dopo il recente tour del re con la regina in Australia e Samoa, viaggio che Carlo era "determinato" a compiere e che è stato "perfettamente tonificante" per il capo dello Stato, ha affermato un alto funzionario del Palazzo, che ha aggiunto: "Stiamo lavorando a un programma completo di tournée all'estero per il prossimo anno, che sembra abbastanza normale, e per noi è un momento positivo, sapere che possiamo programmare in questi termini". Non sono stati forniti aggiornamenti sullo stato di salute del re o sulle sue cure, ma la notizia che Carlo intraprenderà altri viaggi all'estero suggerisce che il trattamento contro il cancro sia gestito con successo.Il re "ha apprezzato sinceramente" il tour e "si è trovato davvero bene" con il programma australiano e samoano conclusosi sabato, ha detto il funzionario, poiché ha sollevato "il suo morale, il suo umore e la sua ripresa.

Il monarca trae grande forza dalla presenza della Regina, non da ultimo perché lei è una persona coi piedi per terra". Commentando la decisione di Carlo di intraprendere il tour in Oceania, il funzionario ha affermato: "Penso che sia una grande testimonianza della dedizione del re al servizio e al dovere il fatto che fosse pronto ad andare così lontano ed era incredibilmente felice e molto, molto determinato a farlo. È anche un ottimo esempio del modo in cui il re sta affrontando la diagnosi.Lui crede molto nella mente, nel corpo e nell'anima, e questa combinazione funziona per lui molto bene". —internazionale/royalfamilynewswebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Camorra, minacce di morte alla tiktoker Rita De Crescenzo: arrestati padre e figlio

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(Adnkronos) – La tiktoker Rita De Crescenzo e suo marito ricevevano minacce di morte da Antonio e Rosario Piccirillo, padre e figlio. È uno degli elementi che emergono dall'inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale Antimafia che ha portato all'arresto di Antonio e Rosario Piccirillo, padre e figlio, ritenuti i boss della Torretta federati all'alleanza di Secondigliano. "Quando andrai a fare la denuncia fai scrivere che siamo in due a volerti uccidere, io e mio padre", è una delle frasi venute a galla.Durante le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Napoli sono emersi infatti dialoghi e intercettazioni che hanno confermato quanto denunciato dalla tiktoker e da suo marito, gestori di alcuni ormeggi a Mergellina nel 2020 e vittime di tentativi di estorsione da parte di Rosario Piccirillo, figlio del boss Antonio, che si sarebbe presentato ad alcuni imprenditori per prendere possesso di boe e di alcuni gommoni da noleggiare.

Proprio dalla loro denuncia erano partite le indagini, che hanno portato al nuovo arresto per il boss Rosario Piccirillo, che in passato aveva annunciato di essersi dissociato, e di suo figlio Antonio, che più volte aveva partecipato a manifestazioni contro la camorra.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ascolti tv: ‘Ninfa Dormiente’ vince prima serata, secondo ‘Grande Fratello’

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(Adnkronos) –
'Ninfa Dormiente – I casi di Teresa Battaglia', fiction interpretata da Elena Sofia Ricci, vince la prima serata di ieri 28 ottobre.La fiction di Rai 1 ha conquistato 3.776.000 telespettatori e uno share del 22,4% mentre il 'Grande Fratello', in onda su Canale 5, si posiziona al secondo posto, ottenendo 2.219.000 telespettatori e uno share del 18,1%.

Terzo posto per Rai 2 che con la presentazione di 'Boss in incognito', dalle 21.26 alle 22, ha ottenuto 725.000 spettatori (3,5%) mentre il docureality condotto da Max Giusti, a seguire, ha totalizzato – dalle 22 a mezzanotte – il 6,1% di share con 914.000 spettatori.  Fuori dal podio Italia 1 con il film 'Paradise City' che ha raggiunto 899.000 telespettatori (5,5% share) mentre su Tv8 'GialappaShow' ha ottenuto 889.000 spettatori (5,5% share).Seguono: La7 con 'La Torre di Babele' (886.000, 4,6% share); Rete 4 con 'Quarta Repubblica' (696.000 telespettatori, 5% share); Rai 3 con 'Lo stato delle cose' (599.000, 3% share) e Nove con 'Only Fun – Comico show' (332.000 telespettatori, 2,3% share). Nell'access prime time, 'Affari Tuoi' su Rai 1 si conferma leader con 5.714.000 telespettatori e uno share del 26,7% mentre 'Striscia la Notizia' su Canale 5 ha registrato 2.913.000 spettatori e uno share del 13,6%. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Imprese, cittadini e istituzioni italiane: ecco come rivedere il Green deal

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(Adnkronos) – La cronaca di questi giorni con il dissenso di una parte dell’industria automotive e le proteste dei lavoratori sembra confermare i numeri della rilevazione effettuata da Adnkronos tra i propri utenti web e social: per il 65% il Green deal europeo andrebbe eliminato, per il 23% migliorato e solo per il 12% è una priorità.Così come viene portata avanti, secondo i 5.500 utenti che non rappresentano un campione statistico, la transizione danneggia l’economia (75%).

In pochi si esprimono positivamente sull’acquisto delle auto elettriche a causa del prezzo (46%) o dei limiti per la ricarica (38%).Le risposte sono state oggetto di commento durante il convegno Adnkronos Q&A dal titolo “Trasformazione green, investimenti e strategie” che si è svolto oggi nel Palazzo dell’Informazione di Roma. Il Direttore di Adnkronos Davide Desario, introducendo i lavori, ha sottolineato l’importanza di “interrogarsi su cosa resta del Green Deal europeo e su come le politiche nazionali stanno cambiando per attuarlo.

Comprendere quale sarà l'approccio della nuova Commissione Europea e a che punto siamo nella corsa alla transizione ecologica.Esaminare le iniziative delle aziende italiane che cercano di conciliare sostenibilità e competitività.

Analizzare la percezione della sostenibilità da parte degli italiani, basata sulla nostra recente rilevazione.Discutere -continua Desario- anche su come la sostenibilità debba essere comunicata efficacemente e quale ruolo cruciale svolga l'informazione in questo processo. È tutto quello che, come Adnkronos, abbiamo provato a fare con questo convegno su dei temi che toccano da vicino il Paese reale e la vita di cittadini e imprenditori”. Pareri che si conciliano con le preoccupazioni della politica e delle istituzioni italiane.

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha introdotto la strategia del Governo: “L’attenzione del governo è su più fronti: il lavoro in corso sui settori in cui è più difficile carbonizzare, gli incentivi per le CER, l’avanzamento delle misure al PNRR e diverse altre azioni normative semplificatorie.Sono convinto che il rinnovamento delle istituzioni europee ci permetterà di affrontare con maggiore pragmatismo anche quelle norme del green deal che si sono dimostrate molto ma molto sbilanciate”.  “L’Italia non ha mai lavorato per distruggere- ha precisato il ministro Fratin – Ha voluto piuttosto migliorare, anche riuscendo, direttive e regolamenti che rischiano di lasciare indietro interi settori dell’economia.

Non c’è più posto in Europa per approcci che non tengano conto di quelle che sono le evidenze scientifiche e di contesti nazionali differenti tra i 27 paesi europei.Credo che su questa linea si possa lavorare nel nuovo parlamento, nella commissione e consiglio europei.

Come già fatto al G7 clima, energia e ambiente così a COP 29, che si apre tra pochi giorni, porteremo con responsabilità la voce del sistema paese espressione di valore e di eccellenza”.  Di recente il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha presentato una proposta al Parlamento Europeo per anticipare la revisione del Green Deal rispetto al 2026.Tramite un messaggio trasmesso durante il dibattito, Urso ha spiegato che “in questa fase, sul settore automotive, insieme alla Repubblica Ceca, il nostro Paese si è fatto promotore di un non paper che sarà presto discusso in Commissione al fine di riesaminare le modalità che porteranno allo stop ai motori endotermici nel 2035.

La transizione deve esserci ma occorrono le condizioni per raggiungerla.Il processo va sostenuto con una forte immissione di risorse pubbliche a oggi fuori dalla portata dei bilanci pubblici non solo dell’Italia ma di tutti i Paesi europei.

Non solo: serve un approccio basato su evidenze empiriche e non su posizioni ideologiche, che guardi con favore alla neutralità tecnologica e all’inserimento dei biocarburanti tra le modalità per raggiungere l’abbattimento di CO2.Per questo chiediamo di anticipare alla prima metà del prossimo anno il Rapporto di valutazione previsto per fine 2026”.  “Il Governo – ha concluso il ministro Urso – è consapevole che l’obiettivo della decarbonizzazione non può essere messo in discussione, ma occorre un confronto aperto su quale sia la modalità corretta per raggiungerlo”.  Sulla stessa lunghezza d’onda le osservazioni espresse dal mondo delle imprese.

Su questo fronte, la rilevazione tra gli utenti Adnkronos sembra andare in altra direzione: secondo il 56% tra le aziende ci sarebbe troppo green washing nella comunicazione e servirebbe più attenzione (35%).In veste di consumatori, 4 utenti su 10 tengono conto dell’attenzione alla sostenibilità per i propri acquisti.

Fatti (per il 64%) e coerenza (32%) sembrano avere un maggiore impatto sulle scelte del carrello. Enrico Giovannini, direttore scientifico ASviS, ha parlato dell’Agenda 2030 e degli obiettivi da raggiungere: “Parafrasando una nota canzone di Battisti, tra pensieri parole e azioni, in questa fase, c’è una divergenza impressionante.L’Italia purtroppo sta disattendendo alla realizzazione di alcuni punti fondamentali dell’Agenda 2030: transizione digitale ed ecologica, attuazione della legge europea sul clima, pilastri sociali dei diritti, resilienza economica e sociale, difesa.

Nel Piano strutturale di bilancio c’è poco di tutto questo”.  “Qual è la vera prospettiva che il nostro Paese vuole conseguire? – ha proseguito Giovannini – innanzitutto c’è l’idea di ridiscutere questi obiettivi.Se pensiamo al settore della mobilità sostenibile, il Piano prevede incentivi di un solo miliardo all’anno per le auto green e il resto destinato all’automotive. È evidente come vada cambiata la prospettiva, a partire dalle modalità di reperimento delle risorse per la transizione energetica che, per esempio, potrebbero essere recuperate nei 30 miliardi di sussidi – rivelatisi dannosi per l’ambiente – che ogni anno il Governo dà alle grandi aziende.

Va detto che il Governo si è impegnato a sbloccarli nei prossimi anni ma è anche vero che le modalità vanno a toccare settori complessi”. “Insomma – ha concluso Giovannini – manca coerenza nelle strategie politiche, anche perché permane ancora un approccio ideologico al Green Deal, contrariamente alla realtà, ovvero un Piano immaginato come un programma di sviluppo economico dell’Europa e non come un programma meramente ambientalista”.  Hanno preso parte al convegno: Matteo Cimenti, Presidente Federchimica- Assogasliquidi; Riccardo Piunti, Presidente Conou; Andrea Diamanti, Head of Wholesale Banking ING Italia; Lucia Fioravanti, Chief Corporate Affairs Officer Polo Strategico Nazionale; Ada Rosa Balzan Founder e Presidente di ARB SB; Giangiacomo Pierini, Corporate Affairs & Sustainability Director di Coca-Cola HBC Italia; Diego Cattoni AD Autostrade del Brennero; Luigi Ferraris, AD Fibercop; Paola Aragno, Eikon Sc, Livio Livi, SostenibileOggi; Alberto Rossi DG Assarmatori. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Formula 1, la Ferrari vuole il Mondiale costruttori: ora il sorpasso sulla McLaren

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(Adnkronos) – Se il Mondiale piloti 2024 di Formula 1 sembra destinato a tingersi ancora una volta di orange, con la quarta vittoria consecutiva di Max Verstappen, quello Costruttori è ancora tutto da scrivere.La Ferrari, reduce dalla doppia vittoria a Austin prima e in Messico poi, è in netta crescita e ha messo la freccia proprio sulla Red Bull, puntando ora il primo posto della McLaren.

La vetta è ora distante solo 29 punti con ancora quattro gare da correre e due Sprint. Il Mondiale di Formula 1 non concede soste e tornerà protagonista anche il prossimo weekend, quando andrà in scena il Gp del Brasile, in programma domenica 3 novembre alle ore 18. A Maranello il Mondiale costruttori di Formula 1 manca dal 2008, quando la Ferrari vinse proprio sulla McLaren.La scuderia britannica invece non vince un costruttori dal 2007, e dopo 16 anni, intervallati da momenti di buio con il dominio prima della Mercedes e ora della Red Bull, la lotta si riaccende. E dopo il Gp del Messico la sfida è più aperta che mai.

Il primo posto di Carlos Sainz e il terzo, con giro veloce, di Charles Leclerc, vincitore invece negli Stati Uniti con il compagno di scuderia secondo, hanno portato al Cavallino la bellezza di 42 punti.Il secondo posto sembra così consolidato, visti i 25 punti di vantaggio sulla Red Bull, in discesa prestazionale e con evidenti problemi a presentare aggiornamenti competitivi. La rimonta della Rossa è merito sì dei suoi piloti, ma soprattutto del calo di Sergio Perez e Oscar Piastri, rispettivamente 17esimo e ottavo in Messico.

La Ferrari ha recuperato così 19 punti sulla McLaren e ben 33 alla Red Bull, che ora sembra fuori dai giochi.L'obiettivo di Horner è portare a casa il Mondiale piloti, con Verstappen, solo sesto in Messico e in calo nelle ultime gare, che conta 362 punti, con un vantaggio di 47 lunghezze su Lando Norris. A quattro Gran Premi dal termine e con due Sprint ancora da correre, sono oltre 200 i punti ancora a disposizione.

Sebbene sia difficile fare previsioni, la Ferrari può puntare al sorpasso non solo vincendo i gran premi, ma anche, semplicemente, raccogliendo piazzamenti migliori rispetto ai due piloti McLaren. Al vincitore di un Gran Premio vengono assegnati 25 punti, al secondo classificato 18, al terzo 15.Nel caso della Sprint Race invece, al primo vanno 8 punti, al secondo 7 e al terzo 6.

A chi fa il giro veloce durante la gara invece viene assegnato un punto addizionale. 1.McLaren: 566 punti 
2.

Ferrari: 537
 3.Red Bull: 512 4.

Mercedes: 366 5.Aston Martin: 86 6.

Haas: 46 7.Vcarb: 36 8.

Williams: 17 9.Alpine: 14 10.

Sauber: 0  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Juve Stabia, convocati per il match contro il Sassuolo

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La S.S. Juve Stabia 1907 ha diramato la lista dei convocati per l’importante sfida di domani, martedì 29 ottobre, contro il Sassuolo. Il match, valido per l’undicesima giornata di Serie BKT, si disputerà allo stadio “Romeo Menti” con fischio d’inizio alle ore 20:30.

Il tecnico Guido Pagliuca ha a disposizione un gruppo di 26 calciatori, pronti a dare il massimo per conquistare un risultato positivo contro una delle squadre più in forma del campionato.

Portieri: 1 Matosevic, 16 Signorini, 20 Thiam

Difensori: 3 Rocchetti, 4 Ruggero, 6 Bellich, 13 Baldi, 15 Floriani Mussolini, 23 Folino, 24 Varnier, 28 Andreoni, 29 Fortini

Centrocampisti: 5 Di Marco, 7 Zuccon, 8 Buglio, 10 Pierobon, 14 Meli, 25 Gerbo, 37 Maistro, 55 Leone, 98 Mosti

Attaccanti: 9 Adorante, 11 Piscopo, 27 Candellone, 90 Artistico, 99 Piovanello

Indisponibile: Morachioli.

Sarà una partita ricca di emozioni, con due squadre che ambiscono a conquistare l’intera posta in palio.

La Juve Stabia, forte del sostegno del proprio pubblico, cercherà di sfruttare il fattore campo per mettere in difficoltà il Sassuolo.

Piacenza, su 13enne morta spunta video di violenze dell’ex fidanzato

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(Adnkronos) – Un video di violenze sulla 13enne morta il 25 ottobre a Piacenza dopo essere precipitata dal terrazzo del suo palazzo da parte dell'ex fidanzatino 15enne, fermato ieri per omicidio dopo diversi interrogatori.Lo avrebbe ricevuto Nucleo investigativo dei carabinieri di Piacenza che indaga indagano sulla vicenda di Aurora.  Nel filmato, che sarebbe stato realizzato per caso da tre ragazze presso la stazione dei bus di Piacenza, viene ripreso il 15enne intento a strattonare, picchiare e insultare la vittima.

Dalle immagini si evincerebbe anche come Aurora sarebbe stata salvata dai maltrattamenti dell'ex fidanzatino solo grazie all'intervento di una delle tre giovani che, una volta notato un ragazzo robusto intento a strattonare una ragazzina minuta, sarebbe intervenuta per fermarlo, fingendosi un'amica.A corredo del video, oltre alle dichiarazioni della ragazza intervenuta, i carabinieri di Piacenza avrebbero ricevuto anche diverse immagini che confermerebbero l'accaduto.  Intanto dall'esame esterno eseguito ieri sul corpo della giovane, il medico legale nominato dalla Procura per i minorenni di Bologna, Giovanni Cecchetto, avrebbe rilevato un importante trauma cranico e la presenza di una grossa quantità di sangue sulla testa, riscontri che dovranno essere ulteriormente analizzati per stabilire se siano dovuti alla caduta o ad un trauma precedente e quindi riconducibile ad altre cause.

L'esame esterno del corpo di Aurora è stato eseguito alla presenza dei consulenti nominati dalle parti, a cui si è aggiunta anche Lorenza Dordoni, avvocata della madre della vittima.L'esame autoptico vero e proprio sul corpo della 13enne è previsto per la giornata di oggi.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cancro al seno, poliziotte ambasciatrici prevenzione con campagna ‘Care for Caring’

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(Adnkronos) – Oltre 1.400 le donne raggiunte in soli 2 mesi e, a 2 giorni dalla chiusura del progetto (31 ottobre), circa 500 le ore messe a disposizione dal personale medico e oltre 600 le visite mediche eseguite e gli incontri di counseling.Ma soprattutto, successo di adesioni fra le più giovani.

Sono questi i risultati di 'Care for Caring – Ambasciatrici della prevenzione' (www.careforcaring.it), il progetto di sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione del tumore al seno rivolto alle donne in forza alla Polizia di Stato, che sono stati illustrati oggi al ministero della Salute presso l'Auditorium Cosimo Piccinno.L'iniziativa, ideata e coordinata da Ladies First, ha coinvolto il personale medico specialistico di 4 strutture, Fondazione Irccs Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, Irccs Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna Sant'Orsola-Malpighi, Spedali Civili di Brescia e Ausl di Piacenza.  Le attuali fasce di popolazione sottoposte a controllo mammografico – è stato ricordato – sono quelle tra i 45 e i 49 anni (una volta all'anno) e tra i 50 e i 74 anni (ogni 2 anni), attraverso i programmi di screening gratuiti previsti dalle Regioni. "La campagna Care for Caring – Ambasciatrici della prevenzione è un'iniziativa lodevole sotto molti punti di vista.

In primo luogo perché accende l'attenzione sul tema della prevenzione, elemento primario per la salute individuale e di comunità, che sappiamo essere un fattore decisivo soprattutto in ambito oncologico – dichiara Simona Loizzo, componente della XII Commissione (Affari sociali) alla Camera – Inoltre, la campagna ha coinvolto moltissime giovani donne in forza alla Polizia di Stato, che quindi ora potranno diventare loro stesse 'ambasciatrici della prevenzione', diffondendo i valori che son stati trasmessi loro durante le visite e il counseling.Infine, penso che questo progetto sia un esempio virtuoso di collaborazione tra le istituzioni, la comunità scientifica e l'industria, e spero che possa essere un modello per iniziative future.

In qualità di presidente dell'Intergruppo parlamentare 'Nuove frontiere terapeutiche nei tumori della mammella' sono dunque molto orgogliosa di aprire l'evento conclusivo di presentazione dei risultati della campagna Care for Caring" La novità dell'iniziativa consiste nel focalizzare l'attenzione sulla prevenzione del tumore al seno già partendo dalla fascia di età tra i 20 e i 44 anni.Lo si è fatto mettendo a disposizione un controllo clinico senologico ed ecografico che ha offerto l'opportunità di promuovere la cultura della prevenzione all'interno della Polizia di Stato, affinché il prendersi cura della propria salute possa riflettersi in una sempre più efficace offerta di sicurezza alla collettività.

Alla fascia di popolazione femminile tra i 45 e i 60 anni sono state messe a disposizione brevi sessioni di counseling educazionale a cura di medici specialisti, sull'importanza di sottoporsi ai controlli mammografici previsti dalle Regioni, eseguire l'autopalpazione, seguire stili di vita sani.L'evento è stato aperto dal sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, e da Loizzo, promotrice.

Il progetto ha avuto il patrocinio di Regione Emilia Romagna e Fondazione Aiom (Associazione italiana oncologia medica).Tra gli interventi del mondo scientifico, quello del presidente Aiom Francesco Perrone. "Diagnosticare un cancro a uno stadio precoce significa raggiungere livelli di sopravvivenza superiori al 95%.

Quindi la prevenzione primaria è il modo ottimale per salvare vite e ridurre i costi sanitari – afferma Giuseppe Curigliano, presidente della Società europea di oncologia medica (Esmo) e vicedirettore scientifico dell'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano – Sovrappeso o obesità, fumo, eccessivo consumo di alcolici, sedentarietà, alimentazione non corretta sono fattori di rischio noti, insieme alla familiarità: chi ha parenti di primo grado (madri, nonne, zie, sorelle) che hanno sviluppato un carcinoma mammario corre più pericoli.Bene che ci siano iniziative come questa che lavorano sul concetto di cultura della prevenzione, così da aumentare anche tra le giovani donne l'awareness sull'importanza di sottoporsi a controlli ecografici una volta all'anno e, specialmente, di abituarsi a fare l'autopalpazione una volta al mese, così che, se notano anomalie, non venga perso tempo prezioso". "Per la nostra struttura è stato un onore mettere la professionalità dei nostri specialisti a disposizione delle donne in servizio alla Polizia di Stato, che hanno risposto con fiducia ed interesse alla possibilità di accedere agli esami e ai consulti – commenta Gianpaolo Carrafiello, direttore Struttura complessa di Radiologia Ospedale Policlinico di Milano – Ci auguriamo che campagne come questa possano ripetersi, magari coinvolgendo anche altre categorie professionali, per amplificare sempre più l'azione della prevenzione e moltiplicare le opportunità di individuare precocemente i casi ed agire tempestivamente".  "Abbiamo abbracciato con convinzione questa iniziativa virtuosa – evidenzia Paola Bardasi, direttore generale dell'Azienda Usl di Piacenza – insieme ai nostri professionisti perché si tratta di un'azione concreta che si affianca alle attività di prevenzione che sono il nostro impegno quotidiano e irrinunciabile.

La risposta a Piacenza è stata positiva, soprattutto tra le giovani under 45 della Scuola di Polizia, segno che sul nostro territorio c'è una sensibilità forte sul tema.La nostra azienda, in linea con la Regione Emilia Romagna, crede fortemente nell'offerta dello screening gratuito che, insieme agli altri, si è dimostrata capace di modificare la storia della malattia.

Scoprire una patologia il più precocemente possibile, prima della comparsa dei sintomi, permette di controllarne l'evoluzione: possiamo offrire maggiori possibilità di cura, terapie meno aggressive e meno impattanti sulla qualità di vita, con una notevole riduzione di mortalità.Prevenire è creare salute.

Non ci stancheremo di ripeterlo alle donne: è difficile trovare il tempo per un esame, ma sono 5 minuti che valgono una vita". "Questo progetto rientra tra le attività di promozione della salute del nostro personale ed è stato favorevolmente accolto dalle donne della Polizia di Stato, che hanno mostrato un'adesione pari al 65% nella provincia di Bologna e all'88% tra le allieve agenti della Scuola di Polizia giudiziaria e amministrativa di Brescia – riferisce Mario Mazzotti, dirigente Ufficio di Coordinamento sanitario Polizia di Stato, Regioni Lombardia ed Emilia Romagna – Dall'analisi dei dati preliminari risulta che, nonostante il 26% di queste colleghe presentasse familiarità per il tumore al seno, oltre la metà di loro non si era mai sottoposta ad una visita senologica e ad un'ecografia al seno.Per questo riteniamo che averle informate e sensibilizzate sia stato estremamente importante e abbia trasferito quanto la cultura della prevenzione sia fondamentale per scongiurare situazioni di malattia oggi in molti casi evitabili o circoscrivibili.

Consegniamo queste evidenze alle istituzioni e alle società scientifiche, affinché possano essere valutati e intrapresi i passi necessari per rendere questi programmi di prevenzione una realtà solida, accessibile e continuativa anche per le giovani donne, nel loro percorso di vita". In chiusura dei lavori, i rappresentanti dell'azienda main sponsor, AstraZeneca, e delle aziende partner tecnici, Centro diagnostico italiano-Gruppo Bracco, GE HealthCare e Samsung Healthcare Italia, hanno infine portato il punto di vista dell'Industria sull'importanza dell'educazione alla prevenzione. "Siamo orgogliosi dei risultati di questa campagna, in particolare per l'impatto avuto sulle giovani donne in forza alla Polizia di Stato – conclude Francesca Patarnello, VP Market Access & Government Affairs, AstraZeneca – La prevenzione e la tutela della salute sono fondamentali ad ogni età e questa iniziativa risponde alla necessità di coinvolgere nei programmi di screening anche le fasce di popolazione più giovane.Per AstraZeneca la ricerca di soluzioni terapeutiche innovative e l'accesso equo e tempestivo alle cure sono essenziali per garantire, su tutto il territorio nazionale, le risposte più attuali ed efficaci.

Come dimostra questo progetto crediamo fortemente nel valore delle partnership con istituzioni, società scientifiche, associazioni di pazienti e clinici per generare un impatto reale nella definizione di migliori percorsi di cura". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ospedali in Italia, quali sono i migliori: la classifica

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(Adnkronos) – Per il terzo anno consecutivo l'Humanitas di Milano si conferma eccellenza, con livelli altissimi nelle 7 aree cliniche prese in esame dal report".Ci sono"poi due ospedali pubblici a pari merito, l'Azienda ospedaliera di Ancona e il Careggi di Firenze.

E' la fotografia che emerge dal Programma nazionale esiti 2024-Report su dati 2023 di Agenas, presentato oggi a Roma al Cnel.Come spiegato da Domenico Mantoan, direttore generale Agenas, "l'Ao di Ancona era nei primi posti anche lo scorso anno, ma ha fatto un notevole balzo in avanti e in tutte le 7 aree ha risultati di eccellenza.

La sorpresa è il Careggi", azienda ospedaliero-universitaria "che ha fatto grandi investimenti e si vedono".   Gli ospedali escono dalla fase critica che li aveva colpiti durante la fase acuta dell'emergenza Covid e subito dopo. "Nel 2023 – si legge nel rapporto – il sistema ospedaliero ha fatto registrare un ulteriore aumento delle ospedalizzazioni, che tornano a essere quasi 8 milioni (312mila in più rispetto al 2022), in linea con i valori attesi sulla base del trend prepandemico, sia per i ricoveri urgenti sia per quelli programmati e diurni".  Delle 950 strutture valutate col treemap', 356 sono valutate per almeno 6 aree cliniche e, di queste, solo 3 hanno una valutazione di qualità alta o molto alta per tutte le aree cliniche considerate e hanno tutti gli indicatori calcolati per le aree valutate.Nessuna struttura con almeno 6 aree valutate e tutti gli indicatori calcolati per quelle aree ha una valutazione di qualità bassa o molto bassa per tutte le aree cliniche considerate – puntualizza l'Agenas – Nella stragrande maggioranza delle strutture ospedaliere convivono aree di qualità alta o molto alta con aree di qualità di livello basso o molto basso".  "Rispetto alle strutture segnalate lo scorso anno per l'audit, si evidenzia che nella presente edizione 62 hanno superato le criticità precedentemente evidenziate.

In particolare, 7 strutture sono passate da un livello molto basso di aderenza a standard di qualità a un livello alto o molto alto: ospedale Maggiore C.A.Pizzardi (Bo), Azienda Ospedale Università di Padova, Ospedale di Circolo S.

L.Mandic – Merate (Lc), Casa di Cura Ini Srl – Grottaferrata (Rm), Ospedale Mons.

R.Di Miccoli (Bt), Ospedale della Valdinievole di Pescia (Pt), Ospedale Civile Villa d'agri Marsicovetere (Pz). 
Area cardiovascolare: "Complessivamente aumenta dal 51% nel 2022 al 59% nel 2023 la percentuale di strutture con livelli di aderenza a standard di qualità alti o molto alti (valutazione mediante indicatori Pne treemap)".

Bypass aorto-coronarico (Bac): "In recupero i ricoveri, migliora la concentrazione della casistica".Relativamente al numero di ricoveri "per Bac isolato (ossia non associato ad altri interventi cardiochirurgici), nel 2023 si è ulteriormente attenuato il gap rispetto al periodo prepandemico: -5,5%, pari a circa 750 ricoveri in meno".  
Chirurgia oncologica.

Tumore maligno della mammella: "77% degli interventi effettuati in strutture oltre la soglia del Dm 70/2015.Nel 2023, 66.532 ricoveri per intervento su tumore maligno della mammella (2.500 in più rispetto al 2022).

Le strutture con volume di attività uguale o superiore a 150 interventi/anno sono risultate 168 (erano 165 nel 2022), per un valore corrispondente di casistica pari all'85% (era 84% nel 2022).Nonostante il quadro positivo – segnala il report – persiste ancora nel 2023 un numero consistente di strutture (201 in totale) con casistiche pari o inferiori a 50 interventi/anno".  
Tumore maligno del colon: "Migliora la concentrazione della casistica, ma con margini di miglioramento.

Nel 2023, 26.154 interventi per tumore maligno del colon.Sono 183 le strutture in Italia che presentano volumi di attività uguali o superiori a 50 interventi l'anno, per un valore corrispondente di casistica pari al 66%.

Il 28% della casistica è trattato in strutture con volumi bassi o molto bassi (inferiore a 45 interventi/anno)". 
Tumore maligno della prostata. "Nel 2023, 23.650 interventi per tumore maligno della prostata.Sono 143 le strutture in Italia che presentano volumi di attività uguali o superiori a 50 interventi annui, per un valore corrispondente di casistica pari all'80%.

Il 16% della casistica è trattato in strutture con volumi bassi o molto bassi (meno di 45 interventi/anno).  
Tumore maligno del polmone. "Nel 2023, 14.336 interventi per tumore maligno del polmone.Sono 50 le strutture in Italia che presentavano volumi di attività uguali o superiori a 96 interventi annui, per un valore corrispondente di casistica pari al 74%.

Il 20% della casistica è trattato in strutture con volumi bassi o molto bassi (meno di 45 interventi/anno)".  
Tumore maligno del pancreas. "Nel 2023 sono stati effettuati 3.053 interventi per tumore maligno del pancreas.Grande frammentazione della casistica in strutture caratterizzate da volumi bassi o molto bassi, a fronte dell'elevata complessità dell'intervento chirurgico per il quale si richiede grande expertise – avverte l'Agenas – Solo 10 strutture in Italia presentano volumi di attività uguali o superiori a 50 interventi annui, per un valore corrispondente di casistica pari al 45%.

Mentre il 42% della casistica è trattato in strutture con volumi bassi o molto bassi (meno di 45 interventi/anno)".  
Area perinatale. "Il numero di parti – rileva il rapporto – è in diminuzione nel post-pandemia, seppur in misura minore rispetto al trend prepandemico: 381.766 parti nel 2023, 11.700 meno del 2022.Un terzo dei punti nascita sotto il limite dei 500 parti l’anno – osserva l'Agenas – Per quanto riguarda la concentrazione dei parti, nel 2023 si è registrato un leggero peggioramento rispetto agli anni precedenti, con una progressiva riduzione del numero di strutture che hanno raggiunto la soglia dei 1.000 parti/anno (136 nel 2023, per un valore corrispondente di casistica pari al 62%).

Aumentano i punti nascita al di sotto dei 500 parti/anno (137 nel 2023, in cui si concentra l'8% del totale dei parti)". Riguardo alla tipologia di parti, "diminuisce, ma lentamente la percentuale di parti con taglio cesareo Con riferimento ai parti con taglio cesario primario, si registra una proporzione pari al 22,7%, in lieve calo dopo la battuta d'arresto nel trend di decrescita osservata nel 2022 (23,1%).Un ulteriore aspetto da considerare – si legge – riguarda l'analisi per dimensione dei punti nascita e per comparto (pubblico e privato), da cui emerge un minore ricorso al taglio cesareo nelle strutture pubbliche (con una differenza rispetto al privato del 10%) e un gradiente inverso per volume di parti.

Persiste una marcata eterogeneità inter-regionale, con uno spiccato gradiente geografico: gran parte delle regioni del Sud ha fatto registrare nel 2023 valori mediani di taglio cesario superiori al dato nazionale.Si registra anche una spiccata variabilità intra-regionale, con strutture che superano il 40% in Campania, Sicilia, Puglia, Lazio e Lombardia".  
Area muscolo-scheletrica. "Frattura del collo del femore: migliora la proporzione di pazienti di età over 65 anni operati entro le 48 ore – prosegue il report – ma gran parte delle strutture rimangono al di sotto della soglia del 60%.

Nel 2023, la proporzione mediana di pazienti con età sopra i 65 anni operati tempestivamente è aumentata rispetto all'anno precedente, arrivando quasi alla soglia del Dm 70/2015: 59% rispetto al 53% nel 2022.Per quanto riguarda la variabilità territoriali, molte regioni mostrano valori mediani molto bassi e la quasi totalità delle strutture si colloca al di sotto della soglia del 60% (in particolare in Calabria, Liguria, Basilicata, Umbria.

Molise e Sardegna).Nel 2023 le strutture che hanno garantito un tempestivo accesso all'intervento chirurgico per frattura di femore, almeno 100 casi trattati e più del 95% dei pazienti operati entro 48 ore, sono: Po Umberto I (Sr), ospedale Monopoli (Ba), ospedale Sandro Pertini (Rm), Po S.

Giovanni di Dio (Aa), Humanitas Gavazzeni (Bg)". "Delle 69 strutture a più alto volume (più di 100 ricoveri/anno), 14 hanno raggiunto o superato la proporzione del 75% di interventi effettuati entro le 48 ore nel 2023 e anche nei 3 anni precedenti: Policlinico San Donato (Mi), Ospedale di Portogruaro (Ve), Ospedale di San Donà di Piave (Ve), Ospedale di Feltre (Bi), Ospedale Versilia (Lu), Ospedale Sandro Pertini (Rm), Ospedale San Paolo di Civitavecchia (Rm), AO San Camillo-Forlanini (Rm), Stabilimento di Jesi (An), Irccs Ospedale di Venere (Ba), Ospedale di Monopoli (Ba), Ospedale Guzzardi (Rg), PO S.Giovanni di Dio (Ag), PO Trigona (Sr).

Sono 10 le strutture ad alto volume che nel triennio precedente non avevano raggiunto la soglia del Dm 70/2015 e nel 2023 hanno migliorato il loro risultato, raggiungendo o superando il 75%: stabilimento Ospedaliero Castelli (Vb), Ospedale degli Infermi (Bi), Casa di Cura Mater Domini (Va), Ospedale Maggiore C.A.Pizzardi (BO), Ospedale L.

Parodi Delfino Colleferro (Rm), Presidio San Filippo Neri (Rm), Policlinico Umberto I (Rm), Casa di Cura Pineta Grande (Ce), S.Leonardo (Na), Ospedale Paola (Cs)". 
Chirurgia generale, colecistectomia laparoscopica. "Nel 2023 aumentano i ricoveri per colecistectomia laparoscopica: 101.700 interventi, 9mila in più del 2022.

Aumenta anche la proporzione di ricoveri con degenza post-operatoria inferiore a 3 giorni: dall'86% nel 2022 all'88% del 2023; si è inoltre ridotta la variabilità tra le strutture sul territorio nazionale, segno di un miglioramento diffuso dei livelli di sicurezza dell'assistenza", rimarca l'Agenas.  "In merito ai i ricoveri in day-surgery (inclusi quelli con un pernottamento), particolarmente penalizzati nel periodo pandemico, si segnala una forte ripresa degli interventi nel 2023: 5.000 in più rispetto al 2022.Tale dato sembra indicare una capacità ritrovata del sistema di riorientare la ripresa delle attività dopo la pandemia verso modalità alternative al ricovero ordinario, che in epoca precedente avevano con¬trassegnato lo sforzo di miglioramento dell’appropriatezza organizzativa", continua il report.  
Area cardiovascolare. "Complessivamente – dettaglia il rapporto – aumenta dal 51% nel 2022 al 59% nel 2023 la percentuale di strutture con livelli di aderenza a standard di qualità alti o molto alti (valutazione mediante indicatori Pne treemap).

Aumenta la tempestività di accesso (entro 90 minuti) all'angioplastica coronarica nei pazienti con infarto (Stemi) – si legge nel rapporto – La proporzione di Ptca (Angioplastica coronarica percutanea transluminale) effettuate entro 90 minuti ha superato nel 2023 la soglia del 60% prevista dal Dm 70/2015, passando da un valore mediano del 57% nel 2022 al 63% nel 2023.Le strutture ad alto volume (sopra i 100 ricoveri Stemi/anno) che hanno garantito un tempestivo accesso alla Ptca a più del 85% dei pazienti Stemi sono: PO Barone Romeo di Patti (Me), Ospedale di Treviso, Ospedale del Cuore G.

Pasquinucci (Ms)".  "Sono 35 strutture tra quelle ad alto volume hanno mostrato valori uguali o superiori alla soglia del Dm 70/2015 nel 2023 e nei 3 anni precedenti.Nord (17): Ospedale Maria Vittoria (To), Ospedale Santa Croce (To), Ospedale degli Infermi (Bi), Ospedale Sondrio (Ss), Ospedale Bolognini (Bg), PO di Chiari (Bs), Fondazione Poliambulanza (Bs), Ospedale C.

Poma (Mn), Ospedale Centrale di Bolzano, PO S.Chiara (Tn), Ospedale Sant'Andrea (Sp), Ospedale Maggiore C.A.

Pizzardi (Bo), Ospedale Santa Maria delle Croci (Ra), Ospedale Morgagni-Pierantoni (Fc), Ospedale Infermi (Rn), Nuovo Ospedale Civile S.Agostino – Este (Mo), Azienda Ospedaliero-Universitaria (Ff); Centro-Sud e Isole (18): Ospedale del Cuore G.

Pasquinucci (Ms), Ospedale San Giovanni Battista Foligno (Pg), Stabilimento di Pesaro, Stabilimento di Macerata, Presidio Ospedaliero Nord (Lt), Ospedale F.Spaziani (Fr), Policlinico Casilino (Rm), Aou Policlinico Tor Vergata (Rm), PO Maria SS.

Addolorata (Sa), Casa di Cura Villa Verde Srl (Ta), Casa di Cura Città di Lecce, Aou Mater Domini (Cz), PO S.Giovanni di Dio (Ag), PO Giovanni Paolo II (Ag), PO Barone-Romeo Patti (Me), PO S.

Antonio Abate (Tp), Ospedale Civico di Palermo, Policlinico Monserrato (Ca)".  
Bypass aorto-coronarico (Bac): "In recupero i ricoveri, migliora la concentrazione della casistica.Relativamente al numero di ricoveri per Bac isolato (ossia non associato ad altri interventi cardiochirurgici), nel 2023 si è ulteriormente attenuato il gap rispetto al periodo prepandemico: -5,5%, pari a circa 750 ricoveri in meno.

Sul versante della concentrazione della casistica, si è osservato nel 2023 per Bac isolato un aumento delle cardiochirurgie con volumi uguali o superiori alla soglia del Dm 70/2015: 18 strutture contro le 11 del 2022, con un valore corrispondente di casistica trattata pari al 35% del volume complessivo (era 24% nel 2022)", documenta il report che elenca: "Policlinico Universitario A.Gemelli (Rm), Ao.oo.rr.

S.Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona (Sa), Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche (An), Villa Maria Cecilia Hospital (Ra), P.O.

Clinicizz.SS.

Annunziata (Ch), Ospedale del Cuore G.Pasquinucci (Mc), A.O.U.

Mater Domini (Cz), Az.Ospedaliero – Universitaria Careggi (Fi), Ospedale di Treviso, Azienda Ospedaliera Sant'Andrea (Rm), Policl.

Univ.Campus Bio Medico (Rm), Casa di Cura Montevergine (Av), Ospedale di Mestre (Ve), Hesperia Hospital Modena Srl (Mo), Presidio Osp.

Cattinara e Maggiore (Ts), Azienda Ospedaliero-Universitaria (Pa), Ospedale Civile di Legnano (Mi), Presidio Ospedaliero Gaspare Rodolico (Ct)". "Se si considerano tutti gli interventi di Bac (non solo quelli isolati), il numero di strutture sopra soglia nel 2023 sale a 38, con un valore corrispondente di casistica intorno al 60% del volume complessivo", conclude il rapporto. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sostenibilità, Diamanti (Ing): “È fattore differenziante nell’offerta globale e in Italia”

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(Adnkronos) – “La sostenibilità è uno dei fattori differenzianti dell'offerta di Ing a livello globale e a livello italiano.In particolare, quello che facciamo è cercare di giocare un ruolo più sinergico possibile con gli altri attori dell'economia – aziende, consorzi, mondo delle istituzioni – in maniera tale da aiutare la transizione dei nostri clienti”.

Lo ha detto Andrea Diamanti, Head of Wholesale Banking Ing Italia, intervenendo oggi all'evento Adnkronos Q&A ‘Transizione green, investimenti e strategie’, al Palazzo dell’Informazione di Roma. “Ci siamo dotati di un team di sustainability a livello globale, che conta più di 60 persone – aggiunge Diamanti – anche in Italia abbiamo degli esperti.Ci siamo dotati di un approccio chiamato Terra, che mappa le curve di decarbonizzazione dei settori dove siamo attivi come banca misurando, su base annuale, il progresso che i nostri clienti fanno lungo le curve di decarbonizzazione.

Affianchiamo i clienti nell'emissione di strumenti finanziari che siano legati al raggiungimento di determinati obiettivi di sostenibilità, di decarbonizzazione.Abbiamo investito molto anche in soluzioni tecnologiche, digitali, che supportano l'analisi delle nostre forze vendite, dei nostri esperti di prodotto sul tema della sostenibilità.

Lo scorso anno, nel 2023 – illustra – il gruppo Ing, a livello globale, ha mobilitato circa 115 miliardi di euro di capitali cosiddetti sostenibili.Abbiamo avanzato il nostro obiettivo al 2027, da 125 miliardi a 150 miliardi di capitale mobilizzato sostenibile”. L'Italia “gioca un ruolo molto importante per il nostro gruppo – sottolinea Diamanti – L'anno scorso abbiamo mobilitato più di 4,4 miliardi di euro di capitali sostenibili e stiamo crescendo ancora anche quest'anno.

Una delle attività principali è il sostegno alle energie rinnovabili.Nel 2022 il gruppo Ing ha erogato circa 2,5 miliardi di euro di finanziamenti.

In questo settore contiamo di triplicare entro il 2027, quindi a 7,5 miliardi, l'obiettivo di finanziamenti a supporto delle energie rinnovabili.Vogliamo essere dei partner da un punto di vista di know-how, di supporto finanziario a chi dimostra di avere un piano ambizioso di decarbonizzazione, di sostenibilità e integriamo questi concetti nelle nostre decisioni di credito.

Noi valutiamo anche il rischio di transizione all'interno di tutti i rischi aziendali che dobbiamo tenere presente quando affidiamo, da un punto di vista di credito, un'azienda.Perché riteniamo che, nel lungo termine, questo sarà uno dei rischi più importanti nella sostenibilità”. A tale proposito, ci sono “due pubblicazioni molto importanti – spiega Diamanti – Una è il Climate Progress Update, che pubblichiamo su base annuale, in cui diamo un aggiornamento su quelle che sono le evoluzioni sulle politiche di supporto alla transizione ambientale che il gruppo Ing mette in piedi.

Un altro strumento molto importante che pubblichiamo su base trimestrale è quello del Sustainability Finance Pulse, una pubblicazione che tende a evidenziare quelli che sono i trend a livello mondiale e poi suddivisi per regioni, del coinvolgimento del sistema dei capitali a supporto della sostenibilità.Questo ci permette di monitorare i movimenti a livello macro dei player principali, orientare poi le nostre scelte di mercato nei singoli mercati dove operiamo e di capire anche come i vari operatori si stanno muovendo e come anche noi stessi ci stiamo muovendo”.  Quest’anno, “abbiamo visto che a fronte di una sostanziale, tenuta a livello mondiale dei fondi dei capitali dedicati alla sostenibilità – conclude Diamante – noi siamo in forte crescita, siamo cresciuti anno su anno di oltre il 30% dei capitali mobilizzati per la sostenibilità”.  —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)