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Juve-Verona 2-0, gol di Thuram e Koopmeiners: bianconeri quarti

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(Adnkronos) – La Juventus batte il Verona 2-0 nel posticipo della 27esima giornata della Serie A oggi 3 marzo e si riprende il quarto posto in classifica.I bianconeri, alla quinta vittoria consecutiva in campionato, si impongono con i gol di Thuram e Koopmeiners, sfondando il muro veneto nel finale del match.

Il successo consente alla formazione allenata da Motta di salire a 52 punti e di scavalcare la Lazio, quinta a 50.La Juve ora è a -3 dal terzo posto dell'Atalanta e a -6 dalla vetta della classifica, comandata dall'Inter con 58 punti. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina-Russia, Meloni: “Trump vuole accordo inattaccabile”

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(Adnkronos) – Sul fronte della guerra tra Ucraina e Russia, e dopo lo strappo tra Trump e Zelensky, "il momento non è facile, non è facile per nessuno, non è certamente facile per me, quando bene o male ti trovi a prendere delle decisioni che inevitabilmente incideranno sul futuro della tua nazione, dell'Europa, del quadro geopolitico nel suo complesso".Così la premier Giorgia Meloni ospite di XXI secolo su Rai1, in onda in seconda serata. "Certo – continua Meloni – non è che sono decisioni che si prendono con leggerezza e questa è anche la ragione per la quale sono convinta che questo sia un momento nel quale prima di fare una scelta bisogna ponderarla, nel quale bisogna mantenere la calma, nel quale bisogna cercare di ragionare nel modo più lucido possibile guardando sempre all'obiettivo e alla priorità" "Per me la priorità – spiega – è sempre difendere l'interesse nazionale italiano e credo che sia nell'interesse nazionale italiano evitare qualsiasi possibile frattura all'interno dell'Occidente perché una divisione, una frattura, divisioni in generale ci renderebbero solamente tutti quanti più deboli". "Questa è la ragione per la quale insomma in un momento nel quale ovviamente c'era molta emotività ho chiesto un incontro per parlarsi in modo franco di come si vuole affrontare questa questione specifica, la questione della guerra in Ucraina, ma in generale diciamo le grandi sfide che Europa, Stati Uniti e l'Occidente hanno di fronte", spiega ancora la premier. "Credo che alla fine, al di là di quello che può sembrare, l'obiettivo è un obiettivo condiviso, alla fine tutti condividono lo stesso obiettivo, lo stesso obiettivo" che è quello di "portare pace in Ucraina, portare in Ucraina una pace giusta, portare una pace stabile, duratura, io direi definitiva", continua quindi la presidente del Consiglio. "Quindi – sottolinea – la questione centrale è come si fa a costruire una pace che preveda tali garanzie di sicurezza per l'Ucraina" per "fare in modo che non possa tornare la guerra e questo serve a tutti, serve all'Ucraina, serve ai paesi europei, particolarmente a quelli che si sentono minacciati giustamente dalla Russia e serve a Donald Trump che è un leader forte e che chiaramente non può permettersi di siglare un accordo che qualcuno domani potrebbe violare".  "Non ho difeso Zelensky?

Un po' dispiace che si preferisca sempre la polemica un po' fine a se stessa, voglio dire quando scoppiò la guerra in Ucraina e io ero a capo dell'unico partito all'opposizione del governo Draghi, il governo Draghi potè contare sul nostro contributo, sul nostro aiuto", le parole di Meloni. "Ci sono dei momenti nei quali non c'è bisogno di fare polemica per forza, io ho detto quello che penso, questo è il tempo in cui le persone serie lavorano per ricomporre, non lavorano per dividere ulteriormente.A chi giova la tifoseria?", si domanda il premier.  "Il lavoro che cerco di fare io è un lavoro di ricomposizione, poi è possibile che altri non siano d'accordo, ma questo è l'obiettivo dichiarato ed è l'obiettivo che perseguo, che tutti vedono, riuscendo a parlare fortunatamente con tutti, che forse è una cosa che può aiutare in questa situazione". Sulla proposta di invio di soldati europei avanzata dalla Francia e dalla Gran Bretagna, "l'Italia ha espresso le sue perplessità, secondo me è una cosa molto complessa nella realizzazione, non sono convinta dell'efficacia, è la ragione per la quale, come si sa, abbiamo detto che non manderemo i soldati italiani in Ucraina", continua la premier. "Sicuramente è un momento nel quale tutti coloro che fanno delle proposte stanno facendo una cosa utile nel tentativo di cercare una soluzione", assicura.  "La linea mia è che sto con l'Italia, in Europa, per l'Occidente, e le letture infantili le lascio ad altri perché in questo momento non ce le possiamo permettere", continua Meloni.  "Se quando le opposizioni dicono che l'Italia deve stare senza se e senza ma dalla parte dell'Europa, come se gli Stati Uniti non fossero i nostri alleati ma va bene, vorrei sapere – domanda – se questo significa anche che dovremmo mandare i soldati italiani in Ucraina, come fa la Francia, come insomma ragiona di fare la Francia, perché ripeto gli slogan sono bellissimi, dopodiché però agli slogan seguono delle scelte e io sarei contenta di avere un'idea più chiara di cosa vogliono fare, anche perché ho rispetto ovviamente della posizione delle opposizioni".  "Tra l'altro queste sono materie sulle quali più si cerca di essere d'accordo sul da farsi e meglio è, quindi un elemento di chiarezza forse da questo punto di vista ci può aiutare", conclude. Sui dazi, spiega poi Meloni, "il nostro interesse è completamente opposto a quello che sta dichiarando Donald Trump, poi vedremo che cosa accadrà nei fatti, anche se io sono convinta che in realtà quello che può produrre l'avvio di dazi con una risposta europea, cioè una guerra commerciale, non convenga in realtà a nessuno, non conviene neanche agli Stati Uniti, però su questo ci possono essere punti di vista differenti".  "All'Italia, che è una nazione esportatrice ovviamente i Dazi non convengono, quindi farò tutto quello che posso per impedire che questo accada", assicura. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Kenya, due turisti italiani morti in un incidente stradale

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(Adnkronos) – Incidente stradale oggi, lunedì 3 marzo, con due vittime italiane in Kenya.La tragedia vicino alla località di Diani come rende noto la Farnesina che sta seguendo il caso con l'Ambasciata d'Italia a Nairobi e il Consolato onorario a Mombasa.

Le due vittime erano su un piccolo bus su cui viaggiavano anche altri quattro connazionali.Le autorità locali stanno accertando la dinamica.

Un connazionale è deceduto sul colpo, una seconda passeggera italiana è deceduta dopo il ricovero in ospedale. 
Gli italiani erano organizzati da un tour operator italiano che ha incaricato i suoi rappresentanti in Kenya di prestare assistenza ai quattro feriti ricoverati in due ospedali differenti, prosegue la Farnesina.Il console a Mombasa, l'agente consolare a Diani e il personale dell'ambasciata a Nairobi visiteranno gli ospedali in cui sono ricoverati i feriti.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Campi Flegrei, scuola chiusa per livelli di anidride carbonica oltre la soglia

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(Adnkronos) – La presenza di livelli di anidride carbonica oltre la soglia ha portato alla chiusura di una scuola a Pozzuoli. "La situazione è monitorata, sotto uno stretto controllo" ha detto il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, parlando con i giornalisti dopo il Centro coordinamento soccorsi, che si è tenuto in Prefettura, a proposito delle rilevazioni di anidride carbonica in alcune aree. "L'istituto scolastico Virgilio è stato chiuso e credo che resterà ancora così perché anche l'esito di questa sera ha dato un esito negativo". "I tecnici stanno accertando il motivo per il quale c'è questa situazione, ma altrove non c'è nulla.Mancano una decina di scuole, ma entro domani sarà tutto completamente monitorato", ha aggiunto il prefetto. “Entro stasera o domani mattina noi coinvolgeremo anche l'ispettorato del lavoro, perché lì c'è anche una questione che riguarda i datori di lavoro” spiega il prefetto che, poi, aggiunge: “Per i privati invece, oltre a munirsi di un rilevatore, la situazione riguarda esclusivamente i piani -1 e qualche locale a piano terra, come capitato nella palestra dell’istituto Virgilio”. Durante la riunione in Prefettura si è anche parlato dell'ipotesi di dotarsi di maschere antigas per i controlli ma il prefetto Michele Di Bari esclude possano servire: "A noi i tecnici dicono di 'no'.

A proposito dell'ipotesi di piazzare dei rilevatori di Co2 nelle metro, il prefetto ha detto che “si sta anche valutando questo aspetto.Non sarà lasciato come sempre nulla di intentato rispetto alla tutela della salute pubblica, questo è chiaro". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tommy Cash: “Le polemiche su Espresso Macchiato? Amo le persone che reagiscono”

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(Adnkronos) – "Amo quando le persone reagiscono.Ancora meglio quando reagisce un intero Paese.

Quando un governo reagisce, significa che c'è sentimento.E il sentimento è sempre meglio di nessun sentimento".

Così il cantante estone Tommy Cash risponde, in un'intervista all'Adnkronos, alle polemiche italiane sul fatto che il suo brano 'Espresso Macchiato', pieno di stereotipi sul nostro Paese, rappresenterà l'Estonia all'Eurovision Song Contest.  "Amo l'Italia: i vestiti italiani, le auto italiane, le città italiane, l'arte italiana, l'architettura italiana, la gente italiana, il cibo italiano e, naturalmente, il caffè italiano", dice Cash, rapper non nuovo alle provocazioni. "Non c'è niente di meglio che trovarsi in una piccola città italiana, entrare in un piccolo bar, ordinare un espresso macchiato, accendersi una sigaretta e prendersi un momento per sé". Come affronti le polemiche e coloro che chiedono la tua squalifica dall'Eurovision? "C'è così tanto da fare per la preparazione dell'Eurovision e tutto il resto.Sono un uomo molto impegnato, non ho tempo per fermarmi e pensare al dramma". Alcuni interpretano il testo e il video come satira, altri come offensivi.

Qual è il vero significato della canzone?Cosa speri che il pubblico ne tragga? "Non mi piace quando un artista deve spiegare la propria arte.

L'arte è fatta per essere compresa individualmente.Voglio che ogni persona ascolti la canzone, veda l'esibizione e ci trovi il proprio significato.

Ci sono 99 significati: scegline uno". 
Cosa ti aspetti da questa esperienza?Come pensi che il pubblico europeo reagirà alla tua esibizione?
 "In questo momento, siamo la terza traccia più virale su Spotify a livello mondiale e sono passate solo due settimane.

La gente la ascolta in tutta Europa, in tutto il mondo.Vedo i bellissimi video che le persone stanno realizzando, le cover che le persone cantano, le clip di persone vestite come Tommy.

Mi piace". 
Hai intenzione di modificare o adattare l'esibizione per l'Eurovision, soprattutto alla luce delle reazioni ricevute finora?
 "Questo è sempre stato il piano per far evolvere la performance, proprio come una falena si evolve in una farfalla.Ma l'amore che le persone hanno già per Tommy così com'è ora rende tutto ancora più difficile.

Detto questo, restiamo fedeli alla nostra visione originale.Elimineremo l'eccesso, manterremo ciò che funziona e modificheremo la performance per il palco dell'Eurovision". 
Cosa pensi degli stereotipi culturali nella musica?

Pensi che "Espresso Macchiato" li rafforzi o li decostruisca?
 "Gli stereotipi sono pensati per essere decostruiti, ripensati, cambiati, giocati visivamente e concettualmente.Musicalmente, ci sono solo stili e linguaggi con cui sperimenti.

Non abbiamo fatto riferimento a nessuna traccia italiana quando abbiamo creato Espresso Macchiato, è venuto tutto dal cuore". 
Qual è il tuo rapporto con l'Italia?
 "Ho navigato nei canali di una Venezia deserta di notte.Ho nuotato nelle spiagge di Capri.

Ho visto la bellezza di Firenze con i miei occhi.Ho cavalcato tra i vigneti e le foreste d'Italia.

Ho sorseggiato un caffè sul mio balcone a Positano, con vista sulla città, mentre il sole mi bruciava la pelle". Come ti piace il caffè? "Mi piace il caffè forte". (di Loredana Errico) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Papa Francesco, Vaticano: “Due episodi di insufficienza respiratoria acuta”

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(Adnkronos) – "Due episodi di insufficienza respiratoria acuta" per Papa Francesco.Questo l'aggiornamento del Vaticano nel bollettino di oggi sulle condizioni del Pontefice, ricoverato al Gemelli per una polmonite bilaterale dal 14 febbraio scorso.  "Nella giornata odierna, il Santo Padre ha presentato due episodi di insufficienza respiratoria acuta, causati da importante accumulo di muco endobronchiale e conseguente broncospasmo.

Sono pertanto state eseguite due broncoscopie con necessità di aspirazione di abbondanti secrezioni", fa sapere il Vaticano. "Nel pomeriggio è stata ripresa la ventilazione meccanica non invasiva.Il Santo Padre è sempre rimasto vigile, orientato e collaborante.

La prognosi rimane riservata", fa sapere il bollettino. Stamani la situazione per il Papa era rimasta abbastanza tranquilla, poi nel pomeriggio si è fatta invece più difficile.Le crisi, nel bollettino, vengono descritte al passato, si deduce che siamo nella situazione successiva.

Fonti vaticane spiegano che l'accumulo di muco è conseguenza della polmonite, non di una nuova infezione che sta crescendo.  I medici, registrano le fonti, si sono sempre mantenuti cauti e hanno sempre lasciato aperto alla possibilità di crisi, come quelle avvenute oggi. Dopo aver "riposato bene tutta la notte", riferivano fonti vaticane in mattinata, il Pontefice aveva fatto colazione con un caffè continuando le terapie della giornata.I medici parlavano di un quadro generale stabile, quindi inserendo in questo contesto presumibilmente anche la polmonite che "starebbe seguendo una evoluzione naturale". Quanto agli Esercizi spirituali della Curia che si sarebbero dovuti svolgere in Aula Paolo VI con il Papa a partire da domenica prossima dalle 17, non ci sono ancora informazioni.

Si sa invece che i riti delle Ceneri di mercoledì prossimo all'Aventino saranno presieduti dal cardinale Angelo De Donatis, così come ha disposto il Papa. "Continua a essere critica la situazione" di Papa Francesco e "non si vede la fine della problematica di base e quindi del coinvolgimento dei polmoni", spiega all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, dopo l'ultimo bollettino.  "Si tratta di elementi collegati a questa persistenza dei problemi respiratori", alla polmonite che sembra non risolversi, commenta Pregliasco.  "Nel pomeriggio è stata ripresa la ventilazione meccanica non invasiva", riporta ancora il bollettino in cui si precisa che "il Santo Padre è sempre rimasto vigile, orientato e collaborante".Per il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva dell'università Statale di Milano, "è chiaro che se le cose non migliorano una delle possibilità potrebbe essere la necessità di intubazione".

Ma siamo nel campo delle ipotesi future, puntualizza l'esperto.Al momento, conclude Pregliasco, "dobbiamo solo aspettare e verificare l'efficacia della terapia antibiotica". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Torino, fuori programma in Sala Rossa: consigliere Viale con parrucca e naso da clown

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(Adnkronos) – Fuori programma oggi a Torino in Sala Rossa, per iniziativa del consigliere comunale di Radicali +Europa Silvio Viale, che durante la trattazione delle interpellanze si è presentato in aula con una parrucca riccia rosso fuoco con tanto di maxi pettine e un naso da clown.Il gesto per richiamare quanto successo giovedì scorso quando, durante il sopralluogo nello stabile di corso Regina Margherita, un tempo sede del centro sociale Askatasuna, i consiglieri comunali sono stati apostrofati come pagliacci e per entrare hanno dovuto camminare su un tappeto fatto di cartonati di politici nazionali e locali a cui era stato dipinto il naso con vernice rossa.  “Il regolamento del Consiglio comunale – ha spiegato Viale – prevede che i consiglieri debbano indossare giacca e cravatta ma non impedisce che possano portare oggetti personali.

Giovedì ci hanno apostrofati come pagliacci come se fosse un insulto, ma così non è, è un lavoro come un altro, i clown per esempio vanno anche negli ospedali per portare un po’ di gioia ai piccoli pazienti”.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cybersicurezza, l’esperto: “Passo indietro Usa svela debolezza Ue”

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(Adnkronos) – Il re è nudo: il passo indietro di Washington nel cyberspazio svela la debolezza europea nella difesa digitale.Ne è convinto l'esperto di Cybersecurity, Pierguido Iezzi, che, in una intervista all'Adnkronos, invita l'Unione europea "a difendersi per non rimanere ostaggio della guerra per procura orchestrata dal Cremlino", a pena "della nostra libertà". Che conseguenze ha sul piano digitale il drammatico scontro Trump-Zelensky alla Casa Bianca? "Il re è nudo: questa la drammatica conseguenza, anche sul piano digitale, degli esiti del turbolento confronto nello Studio Ovale della Casa Bianca di venerdì scorso tra Donald Trump, James D.

Vance e Volodimir Zelensky.La decisione della presidenza Usa, presa al termine del colloquio, di ordinare al Cyber Command statunitense di cessare con effetto immediato ogni azione offensiva verso la Federazione Russa sta già determinando effetti concreti, con la moltiplicazione esponenziale degli attacchi informatici verso i paesi europei che, all’indomani dell’incontro, hanno preso con decisione la difesa di Kiev.

Questo sta già̀ avvenendo in queste ore, con un crescendo di attacchi ai siti di molti enti locali italiani – Regioni e Comuni – e di amministrazioni centrali, di realtà del settore finanziario e dei trasporti". I cyberattacchi che ruolo hanno nella guerra in corso? "Se da un lato il passo indietro di Washington nel cyberspazio può esser letto come un gesto voluto per allentare la tensione con Mosca, dall’altro lato ciò consente al Cremlino di aumentare la pressione sugli Stati che continuano convintamente a sostenere Kiev tramite strumenti di guerra ibrida, quali le cyber offensive con attacchi DdoS mirati a colpire infrastrutture critiche e generare caos mediatico, ad esso non direttamente riconducibili.I gruppi come 'Noname057', infatti, possono immediatamente essere disconosciuti da Mosca qualora ve ne fosse la necessità, come già avvenuto ai primordi del conflitto con l’Ucraina, trasformando il cyberspazio in un’arena di 'guerra per procura'.

Ma gli strumenti a disposizione dei guerriglieri informatici al soldo di Mosca sono molteplici e possono far scivolare in fretta lo stato di tensione in un conflitto aperto.Ai relativamente innocui Ddos, che si limitano a rendere non operativo un sito web per qualche ora, si affiancano infatti: gli attacchi ransomware, condotti da gruppi di criminal hacker prossimi al Cremlino e capaci di colpire settori economici strategici per indebolire il tessuto produttivo europeo; i temibili wiper, in grado di distruggere i database dei sistemi colpiti; la ‘disinformazja’ digitale, in grado di manipolare l’opinione pubblica e minare la stabilità dei governi; le operazioni di spionaggio avanzato condotte dalle Apt, per anni latenti nei sistemi informatici governativi per sottrarre informazioni classificate e compromettere dall’interno la sicurezza europea; il reclutamento di quinte colonne digitali attraverso le piattaforme simili a Ddosia utilizzata da Noname057(016), in cui imbrigliare hacktivisti, mercenari, avventurieri e narcisisti digitali da utilizzare nel conflitto informatico". Quale deve essere la strategia europea sul fronte della difesa cyber? "Se il precipitare degli eventi obbliga i partner europei a considerare concretamente un esercito unico europeo, da costituire il più in fretta possibile per essere un deterrente efficace alle mire espansionistiche del Cremlino, la quinta dimensione del cyberspazio non può essere trascurata: ai fanti, avieri, carristi e marinai europei devono affiancarsi fin da subito, se non addirittura prima, dei cyber soldier capaci di arginare l’azione pervasiva dei russi nel digitale.

La proposta del Ministro della Difesa italiano Guido Crosetto di creare una Forza Armata Cyber diventa quindi una necessità urgente, perché solo così si potrà garantire una risposta rapida e coordinata contro attacchi cibernetici statali e non statali.Ciò potrà aumentare la deterrenza europea, dimostrando la capacità di risposta contro operazioni ostili senza ricorrere a un’escalation militare convenzionale.

Per essere davvero efficace, questa iniziativa deve essere accompagnata da una revisione delle normative europee sulla condivisione delle informazioni di sicurezza.Gli attuali articoli dell’Ue che considerano la sicurezza nazionale come competenza esclusiva dei singoli stati impediscono una reale integrazione delle difese cibernetiche.

Per costruire una difesa cyber efficace, l’Europa deve superare questi limiti e promuovere una vera intelligence condivisa a livello comunitario". Di fronte a quello che sembra un disimpegno Usa che strada deve percorrere l'Europa? "Ancora una volta, come ormai abitudine dai tempi del covid, gli eventi costringono l’Europa a divenire sempre di più un soggetto federale, in cui le istanze centrifughe dei singoli Stati devono essere superate per affrontare emergenze fino a qualche anno fa inimmaginabili.Se nel 2020 ciò è avvenuto per effetto della pandemia, oggi avviene per l’imprevisto e imprevedibile disimpiego dell’alleato e – per molti versi egemone – Usa dallo scenario atlantico.

Ogni crisi è sempre un’opportunità: se ieri si trattava di non morire per un male oscuro, oggi la necessità è difendersi per non rimanere ostaggio della guerra per procura orchestrata dal Cremlino.Ne va della nostra libertà". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Spagna, incidente tra pullman a Barcellona: coinvolti studenti italiani, due feriti

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(Adnkronos) – Alcuni studenti italiani del liceo classico 'La Farina' di Messina sono rimasti coinvolti in un incidente stradale avvenuto oggi, 3 marzo, tra due pullman in Spagna, sulla Diagonal di Barcellona.E' quanto riferiscono fonti della Farnesina.  Il consolato a Barcellona sta seguendo la situazione e il console sta fornendo assistenza.

Nell'incidente sono rimaste ferite in totale 34 persone, di cui quattro in modo critico, ha fatto sapere il Sistema di emergenza medica della Catalogna (Sem). Secondo quanto apprende l'Adnkronos i due studenti di Messina feriti, un ragazzo e una ragazza, avrebbero riportato una lussazione al menisco e la frattura del setto nasale.  "L'autobus sul quale viaggiavano gli studenti – dice all'Adnkronos Giuseppe Pierro, direttore dell'ufficio scolastico regionale per la Sicilia – si è scontrato con un altro ed è andato a finire contro un albero.Due i ragazzi feriti, entrambi hanno riportato lievi escoriazioni, che faremo rientrare anticipatamente domani, mentre gli altri proseguiranno la loro gita".  "Su richiesta del ministro Giuseppe Valditara – prosegue – informato costantemente, ci siamo subito attivati, abbiamo fatto scattare verifiche immediate e contattato la scuola". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Juve Stabia a Mantova senza Adorante: L’attacco dovrà essere reinventato. Pagliuca studierà la soluzione

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La Juve Stabia è uscita sconfitta dal Menti contro il Cittadella.Una partita che ha lasciato tanto amaro in bocca in casa gialloblù.

Per la trasferta di Mantova come oramai è noto mancherà il bomber Andrea Adorante assente per squalifica dopo il giallo rimediato sabato.Una perdita pesante per Mister Pagliuca.

Se l’attaccante sarà disponibile subito dopo contro il Modena, le vespe per la trasferta di Mantova ritroveranno Leonardo Candellone (che ha scontato il turno di squalifica dopo l’espulsione di Pisa) che ha qualcosa da farsi perdonare visto anche le ultime prestazioni non proprio felici e fortunate.La domanda è questa, che Juve Stabia vedremo senza Adorante?

Dubickas ha giocato tutto il secondo tempo contro il Cittadella ed in teoria dovrebbe essere lui il designato in attacco ma l’ex Pordenone, Catania e Feralpi Salò visto contro il Cittadella ha offerto una prestazione opaca.Importante sarà capire anche se ci sarà il recupero di Maistro uno degli elementi chiave delle vespe grazie alla sua qualità in mezzo al campo.

Piscopo al momento è l’attaccante che sembra stare meglio in condizione mostrando una buona vivacità e movimento ed inoltre il suo rendimento sta crescendo anche in termini di gol ed assist (come dimostrato in questa seconda parte del campionato).Insomma con il recupero di Maistro si potrebbe provare la mossa Piscopo Candellone in attacco (la coppia della prima parte della stagione scorsa).

Le soluzioni non mancano a Pagliuca anche perché sembra finalmente recuperato anche Morachioli un calciatore che avrebbe meritato più spazio nel pomeriggio contro il Cittadella.In questo racconto manca anche Sgarbi che sembra al momento un corpo estraneo alla manovra.

Purtroppo i nuovi arrivi nel calciomercato di Gennaio hanno giocato poco e il poco che si è visto è un qualcosa che ha lasciato un po’ perplessi ma ovviamente il campionato è lungo e magari già dalla prossima partita si potrà cambiare radicalmente giudizio perché nel calcio basta una partita per cambiare il film di un intero campionato.Adesso la palla passa a Mister Guido Pagliuca che dovrà studiare questa mossa offensiva per magari tornare nuovamente a martellare verso la porta avversaria.

Pisa è stata giustificata ampiamente.La gara del Menti è stata insufficiente anche da questo punto di vista con una squadra apparsa troppo sterile da un punto di vista offensivo.

Energia, rinnovabili soluzione per caro bollette. Ora cruciale la partita sull’idroelettrico

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(Adnkronos) – Archiviato il decreto bollette, il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e per il PNRR, Tommaso Foti, ha già introdotto il prossimo punto che potrebbe essere messo sotto la lente dal Governo di Giorgia Meloni: le concessioni idroelettriche.Tutto parte da un concetto emerso in maniera chiara nel corso del dibattito che ha portato a elaborare le misure del decreto bollette: il Paese ha grande necessità di rinnovabili. Le misure varate venerdì 28 febbraio dal Governo prevedono interventi per circa 3 miliardi di euro indirizzati ad aiutare famiglie e piccole e medie imprese.

Un intervento necessario, ma che non cambia la situazione strutturale dell’Italia, che paga un mix energetico insufficiente.Per questo si deve guardare alle concessioni idroelettriche, in parte scadute e in parte in scadenza, che l’Italia dovrebbe assegnare attraverso gara diventando di fatto il primo Paese ad aprire un mercato così strategico al possibile intervento di fondi esteri.

Foti ha sottolineato che il Governo sta lavorando a un’opzione diversa: concedere il prolungamento della concessione in cambio di piani di investimenti da parte dei concessionari.Un percorso che potrebbe sbloccare investimenti fino a 15 miliardi, che avrebbero ricadute positive per i territori e per le bollette degli italiani. 
Bollette che restano un problema.

E per questo si è reso necessario l’ultimo decreto, che è stato accompagnato da un serrato confronto tra parti politiche, al quale ha partecipato anche una parte delle aziende di Confindustria.Il punto della situazione lo ha fatto Giovanni Pons su Repubblica evidenziando come nonostante l’Italia produca circa il 40% della propria energia da fonti rinnovabili, non sia in grado di garantire prezzi più bassi in momenti di tensioni internazionali, a causa della sua eccessiva dipendenza dal gas. La soluzione tanto invocata in queste settimane, il cosiddetto 'disaccoppiamento dei prezzi' (cioè la modifica del meccanismo che lega i prezzi delle diverse fonti) è impraticabile, in quanto il meccanismo è uguale in tutta Europa.

Anche l’Agenzia per la Cooperazione fra i Regolatori dell’Energia (Acer) ha sollevato perplessità sull’efficacia di soluzioni simili, e paesi come la Spagna e il Portogallo le hanno abbandonate perché ottenevano effetti opposti a quelli sperati. Nella sua analisi, Repubblica ha tirato in qualche modo le orecchie anche alle aziende che consumano grandi quantità di energia, i cosiddetti 'energivori', che hanno impattato sul dibattito pubblico chiedendo in maniera insistente interventi urgenti nonostante, fa notare Pons, da anni ricevano ingenti aiuti per le loro società.Sussidi peraltro pagati con le bollette degli italiani.

Tra i nomi citati nell’articolo compare quello di Antonio Gozzi, numero uno di Duferco, società che opera nell’acciaio ma che soprattutto registra la maggior parte degli utili del gruppo proprio tramite il trading di energia.Repubblica quindi mette in evidenza il paradosso per cui una società che fa profitti attraverso l’energia poi si lamenta di non avere abbastanza aiuti dal Governo. Anche Elettricità Futura, che in Confindustria rappresenta le società elettriche, ha partecipato al dibattito, ponendo l’accento sulle rinnovabili, la cui produzione andrebbe aumentata per ridurre la dipendenza dal gas e impattare positivamente sul costo delle bollette.

Elettricità Futura ha anche spiegato come l’efficientamento degli impianti esistenti e contratti a medio termine per acquistare energia prodotta da rinnovabili possano essere una soluzione per le imprese per ridurre l’impatto sui loro bilanci delle spese per energia. Che però le priorità del Paese siano altre lo ha spiegato in maniera chiara la CGIA di Mestre, secondo cui famiglie e piccole e medie imprese sono le categorie che subiscono maggiormente l’effetto dei rincari.Le PMI pagano l’energia 2,5 volte di più rispetto alle grandi aziende mentre 2,4 milioni di famiglie si trovano in quella che viene definita povertà energetica. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Elezioni comunali, 9 capoluoghi al voto: partiti studiano ‘griglia’ candidati

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(Adnkronos) – La data non è stata ancora ufficializzata ma l'ipotesi è quella dell'11 maggio per le amministrative di primavera.Una tornata che interessa complessivamente oltre 400 comuni.

Di questi nove sono capoluogo: Aosta, Bolzano, Genova, Matera, Nuoro, Pordenone, Ravenna, Taranto e Trento.Le regioni autonome hanno già fissato le loro date: a settembre per Aosta e il 4 maggio per le province di Trento e Bolzano.  
GENOVA – A Genova la sfida di maggiore impatto nazionale.

Una sfida apertissima e che ha il sapore di una possibile 'rivincita' per il centrosinistra dopo le regionali ad ottobre scorso quando Marco Bucci ha battuto, per qualche migliaio di voti, Andrea Orlando confermando la guida della regione Liguria al centrodestra.Gli sfidanti sono il vicesindaco e assessore al Bilancio a Genova, Pietro Picciocchi, per il centrodestra e Silvia Salis per il centrosinistra.

Piciocchi, classe ’77, avvocato, sei figli e due in affido, è stato l'uomo dietro la macchina di due giunte di Bucci: la sua candidatura è sostenuta da Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, Udc e Nuovo Psi oltre a due liste civiche.Il centrosinistra al gran completo ha raggiunto l'accordo su Salis, dopo alcune settimane di tensioni interne, soprattutto al Pd.

Alla fine i dem hanno optato, anche grazie al lavoro di composizione messo in campo da Orlando, per una candidata civica.Salis, ex-atleta, è vicepresidente vicaria del Coni ed è sposata con il regista cinematografico Fausto Brizzi.  
TRENTO E BOLZANO – A Trento il centrosinistra ricandida il sindaco uscente, Franco Ianeselli.

Mentre per il centrodestra c'è il nome di Ilaria Goio, messo sul tavolo da Fratelli d'Italia, che deve essere condiviso dagli alleati.Claudio Corrarati, attuale presidente regionale di Cna, è invece il nome a cui pensa la coalizione come primo cittadino di Bolzano (sostenuto da Fdi, Civica per Bolzano, Forza Italia e Lega).

In pole per Matera ci sarebbe Piergiorgio Quarto, segretario regionale di Fratelli d'Italia, già presidente della Coldiretti Basilicata ed ex consigliere regionale.Sul versante centrosinistra a Bolzano il candidato sindaco è Juri Andriollo, 49 anni, assessore comunale Pd dell'attuale giunta guidata dal sindaco Renzo Caramaschi.

Andriollo è sostenuto da Pd, Verdi, Socialisti e Sinistra Italiana mentre M5S resta fuori dalla coalizione.  
PORDENONE – A Pordenone si va al voto dopo le dimissioni del sindaco Alessandro Ciriani, eletto a giugno in Europa.Il centrodestra è unito su Alessandro Basso, esponente di Fdi mentre Nicola Conficoni del Pd, consigliere regionale in carica ed ex assessore all’ambiente a Pordenone, è il candidato del centrosinistra.

In corsa anche i civici Marco Salvador e Anna Ciriani.  
RAVENNA – Finita l'era Michele De Pascale, eletto presidente della Regione Emilia Romagna, a Ravenna sarà Alessandro Barattoni, 41 anni, segretario provinciale del Pd, a raccogliere il testimone sostenuto da una coalizione ampia di centrosinistra.Il centrodestra invece è ancora alla ricerca di una intesa: se Fdi e Fi puntano su Nicola Grandi, la Lega insiste ancora su Alvaro Ancisi, forte anche di una sua lista civica.  
NUORO – A Nuoro il centrosinistra ha trovato la quadra nei giorni scorsi su Emiliano Fenu: il deputato e già senatore del Movimento 5 Stelle sarà il candidato sindaco di un'ampia coalizione.

Nel centrodestra invece la partita è a due al momento: i papabili sarebbero Gianni Pittorra, presidente della Nuorese Calcio, e Giuseppe Luigi Cucca, considerato una figura di garanzia per una alleanza civica più ampia.  
TARANTO – Tempi strettissimi a Taranto per il rinnovo dell'amministrazione comunale dopo che il consiglio comunale ha sfiduciato nei giorni scorsi il sindaco Rinaldo Melucci.Nel centrodestra il dossier è stato appena aperto e si stanno facendo le prime valutazioni anche per capire come muoversi e verificare le condizioni politiche per correre unito.

Partita aperta anche nel centrosinistra sebbene nelle ultime ore starebbe crescendo il pressing sul senatore e vicepresidente del MoVimento 5 Stelle, Mario Turco.  
AOSTA – Il centrodestra avrebbe raggiunto un'intesa di massima sul profilo del candidato per sfidare Gianni Nuti, sindaco uscente al primo mandato.Sul voto, previsto per settembre, con il rinnovo anche il consiglio regionale, le forze di maggioranza tengono però nascosti i nomi della rosa condivisa, anche perché non mancherebbe qualche tensione, soprattutto tra Fdi e Fi. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Roma, trovati resti umani in pozzo a Castel Sant’Angelo: è giallo

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(Adnkronos) – E' giallo su alcuni frammenti di ossa umane trovati la settimana scorsa in un pozzo nel museo nazionale di Castel Sant'Angelo a Roma.A quanto apprende l'Adnkronos, l'area è stata sequestrata dai carabinieri e i resti saranno sottoposti a esami di carattere antropologico.

Ad avvisare gli investigatori subito dopo il ritrovamento da parte di alcuni operai, che stavano svolgendo delle ispezioni ai pozzi a causa di infiltrazioni di acqua in un cunicolo, usato molto probabilmente come prigione, è stata la direttrice del museo. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Antonella Clerici, il tatuaggio con la figlia Maelle: “Promessa mantenuta”

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(Adnkronos) –
Antonella Clerici ha fatto il suo primo tatuaggio.La conduttrice tv ha deciso di mantenere la promessa fatta alla figlia Maelle, ossia quella di tatuarsi insieme.

E ora mamma e figlia condividono la stessa frase tatuata sul braccio: "La cultura è libertà". "Promessa mantenuta", scrive Antonella Clerici a corredo del video che immortala tutto il procedimento: dalla scelta del font all'immagine della frase incisa sulla pelle.  "Io e Maelle ci siamo tatuate quello che è un po’ il mio mantra e che le ripeto fin da quando è piccola: la cultura è libertà!", ha spiegato la conduttrice televisiva di 'È sempre Mezzogiorno', che a 61 anni ha deciso di fare un passo importante insieme alla figlia.    "Antonella Maelle è molto fortunata ad avere una mamma come te", ha commentato un utente sotto il video condiviso dalla Clerici sul suo profilo Instagram.Il messaggio del tatuaggio è arrivato forte e chiaro: "Un tatuaggio con questa frase diventa un simbolo permanente dell'importanza dell'educazione nel liberare la mente da pregiudizi, ignoranza e condizionamenti", ha commentato qualcun altro.  
Mamma Antonella e la figlia Maelle hanno un legame molto forte.

Proprio lo scorso 21 febbraio Antonella Clerici ha dedicato un post alla figlia Maelle che ha compiuto 16 anni: "Oggi sei una giovane donna.Sono fiera di quello che sei diventata.

Oggi sei una giovane donna.Sono fiera di quello che sei diventata.

Tosta, ostinata, sicura e fragile, dura e morbida come la panna.Le contraddizioni della tua eta’.

Mamma ci sarà sempre, io e te siamo un unicum inscindibile.Come dice la nostra canzone dancing queen…

balla da regina e goditi la vita!" —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

realme 14 Pro+, la recensione

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(Adnkronos) – realme, con il suo 14 Pro+, propone un dispositivo di fascia media con caratteristiche premium del mercato, sfidando apertamente concorrenti del calibro di Xiaomi e Samsung.Il prezzo di lancio di 529 euro per la versione 12GB RAM/512GB di storage trova giustificazione in una serie di dettagli che elevano l'esperienza utente ben oltre la semplice competizione sul rapporto qualità-prezzo.

Si tratta del dispositivo più economico sul mercato per quello che offre, e certamente di uno dei più sorprendenti del 2025. Il realme 14 Pro+, specialmente nella variante Pearl White, offre un'esperienza estetica senza precedenti.La scocca posteriore, caratterizzata da un pattern unico per ogni singolo dispositivo, si distingue per l'implementazione della tecnologia "termochromic".

Questa innovazione permette alla parte posteriore di cambiare colore, assumendo tonalità bluastre in alcune zone del pattern, quando la temperatura scende sotto i 16 gradi centigradi.Questo effetto, visibile anche in condizioni di luce naturale durante i mesi invernali, conferisce al dispositivo un aspetto dinamico e sempre diverso, stimolando un continuo apprezzamento visivo. Oltre all'aspetto cangiante, realme ha curato meticolosamente la costruzione, utilizzando materiali di alta qualità e raggiungendo un equilibrio ottimale tra peso e dimensioni.

L'ergonomia, con le sue linee morbide e arrotondate, si discosta dalla tendenza dei bordi piatti, offrendo una presa confortevole e naturale.L'estetica generale è sofisticata, elegante e trasmette una sensazione di qualità premium, pur mantenendo un design armonioso e distintivo.

In un segmento dove l'omologazione è sempre più diffusa, realme riesce a distinguersi con un prodotto unico. Il display del Realme 14 Pro+ è un altro punto di forza.Pur rinunciando a tecnologie come HDR10+ o Dolby Vision, realme offre un'esperienza visiva di altissimo livello grazie a un design frontale impeccabile.

I bordi simmetrici, ridotti a soli 1,6 millimetri (un record per il segmento), massimizzano l'immersione.Il vetro, leggermente curvo ai lati, si fonde elegantemente con la cornice metallica, elevando ulteriormente l'esperienza tattile.

La qualità del pannello è ineccepibile: colori vividi, fluidità garantita dai 120Hz di refresh rate, risoluzione 1,5K per una nitidezza impeccabile e una luminosità adeguata, seppur non eccezionale, per l'utilizzo in esterni.La diagonale da 6,83 pollici posiziona il 14 Pro+ tra i dispositivi con lo schermo più ampio della sua categoria, rendendolo ideale per la fruizione di contenuti multimediali e per il gaming. A proposito di gaming, il chipset Qualcomm Snapdragon 7s Gen 3, abbinato a un sistema di raffreddamento ottimizzato, garantisce prestazioni eccellenti.

Il 14 Pro+ si colloca al vertice della fascia media per potenza di calcolo, permettendo di eseguire qualsiasi gioco disponibile sul Play Store con fluidità e reattività.Sebbene possa mostrare qualche limitazione con i titoli graficamente più esigenti o nel gaming competitivo, il dispositivo offre un'esperienza di gioco appagante per la stragrande maggioranza degli utenti.

L'efficienza del processore, combinata con una batteria da 6.000 mAh basata sulla tecnologia al silicio-carbonio, si traduce in un'autonomia eccezionale. È possibile utilizzare intensamente il dispositivo per un'intera giornata senza preoccupazioni, raggiungendo in alcuni casi anche due giorni di utilizzo senza ricarica.Questa caratteristica, unita a un design sottile e leggero, dimostra l'impegno di realme nel creare un dispositivo completo e performante. realme compie poi un passo audace nel comparto fotografico, introducendo un sensore periscopico, una caratteristica solitamente riservata ai top di gamma.

Abbandonando la tendenza dei sensori macro spesso inutili, realme punta sullo zoom ottico, offrendo agli appassionati di fotografia una funzionalità preziosa a un prezzo più accessibile.La combinazione di sensore principale, ultra-grandangolare e periscopio rende il comparto fotografico del 14 Pro+ estremamente versatile, consentendo di catturare immagini di alta qualità in diverse situazioni, inclusi scatti che richiedono un avvicinamento al soggetto.  La fotocamera offre un'ottima resa cromatica, un buon range dinamico e una facilità d'uso che permette di ottenere scatti di qualità senza particolari accorgimenti.

Il sensore periscopico si rivela particolarmente efficace per i ritratti, garantendo un effetto bokeh consistente e preservando la qualità dell'immagine.L'intelligenza artificiale, i numerosi filtri e le diverse modalità di scatto completano un'offerta fotografica completa e versatile.

I numerosi strumenti basati su intelligenza artificiale permettono poi di accedere a livello software a un editing potente e versatile. Si tratta di un dispositivo eccellente, che si posiziona in una fascia di prezzo dove è difficile chiedere di più: il design innovativo, la fotocamera con periscopio e le prestazioni dello Snapdragon 7s Gen 3 sono ottimi: il realme 14 Pro+ merita sicuramente attenzione, soprattutto in caso di offerte e sconti che lo rendano ancora più competitivo.In definitiva, rappresenta una delle proposte più interessanti e innovative della fascia media premium del 2025. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, Trump attacca: “Non tollereremo a lungo idea Zelensky su cessate il fuoco”

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(Adnkronos) – ''L'America non sopporterà ancora a lungo'' la posizione sul cessate il fuoco del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che oggi ha ''fatto la peggiore dichiarazione che potesse fare'' dicendo che la fine della guerra con la Russia è ancora ''molto molto lontana''.Ad attaccare ancora dopo lo scontro nello Studio Ovale è il presidente americano Donald Trump sul suo social Truth, affermando che le parole pronunciate oggi da Zelensky sono una dimostrazione che ''non vuole che ci sia la pace''.

Ma, ha aggiunto Trump, ''l'Europa, nell'incontro avuto con Zelensky, ha dichiarato senza mezzi termini che non si può lavorare senza gli Stati Uniti''. Trump avrebbe quindi convocato per il pomeriggio un vertice sulla crisi in Ucraina durante il quale valuterà l'ipotesi di sospendere gli aiuti militari forniti da Washington a Kiev, scrive Axios citando un funzionario statunitense e una fonte informata sull'incontro.  Per discutere i prossimi passi da adottare nei confronti dell'Ucraina, Trump ha convocato il vicepresidente JD Vance, il segretario di Stato Marco Rubio, il segretario alla Difesa Pete Hegseth, il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz e altri alti funzionari, hanno affermato le fonti. "La pazienza del popolo americano non è illimitata, i loro portafogli non sono illimitati e le nostre scorte e munizioni non sono illimitate", ha detto Waltz intervistato oggi da Fox News.Sottolineando che il tempo non è dalla parte di Zelensky, Waltz ha affermato che è arrivato "il momento di parlare". Dal canto suo, Zelensky oggi è tornato a commentare il pressing Usa sulle sue dimissioni dopo l'imboscata tesa da Trump e Vance nello Studio Ovale.  Da Londra, dove è stato accolto con calore dai leader europei e da Re Carlo, Zelensky ha infatti rilanciato: "Non sarà così facile sostituirmi" alla guida di un Paese in guerra da oltre tre anni contro la Russia.

Nelle dichiarazioni rilasciate prima della partenza dal Regno Unito, Zelensky si era detto pronto a dimettersi "in cambio dell'ingresso dell'Ucraina nella Nato".  "Se ci sarà la Nato e la fine della guerra, allora avrò completato la mia missione", aveva ribadito Zelensky.Ma, aveva aggiunto, per sbarazzarsi di lui, come vuole il Cremlino, "non sarà solo sufficiente organizzare elezioni.

Bisognerà anche impedirmi di partecipare.Cosa un poco più complicata". 
Poi le parole che hanno scatenato l'ira del tycoon: Zelensky ha detto infatto che "la strada da percorrere" per giungere alla fine della guerra con la Russia "è ancora lunga" e che un accordo per porre fine al conflitto deve essere "onesto", "equo" e "stabile". "Devono inoltre esserci garanzie di sicurezza molto specifiche".

L'Ucraina, ha sottolineato, "non sta parlando" di alcuna concessione oggi, perché sarebbe "sbagliato" e sta "ascoltando segnali da vari partner". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Indian Wells: calendario, italiani in campo, montepremi e dove vederlo in tv

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(Adnkronos) – L'attesa è finita.Inizia oggi, lunedì 3 marzo, il torneo di Indian Wells, uno dei Masters 1000 più ambiti e prestigiosi dell'intero circuito.

Anche senza Jannik Sinner, squlificato per tre mesi dopo l'accordo con la Wada per porre fine al caso Clostebol, sono tanti i tennisti italiani impegnati sul cemento della California.Da Matteo Berrettini a Lorenzo Musetti e non solo.  A caccia della corona di Carlos Alcaraz, vincitore nel 2024, ci saranno tutti i migliori tennisti del circuito, alla ricerca di punti preziosi per il ranking.

Uno dei più agguerriti sarà proprio lo spagnolo, terzo nella classifica Atp e con 1000 punti da difendere, mentre Alexander Zverev, numero 2 del mondo, spera di avvicinare il primato di Jannik Sinner.  Tanta Italia a Indian Wells.Oggi, lunedì 3 marzo, Mattia Bellucci, Matteo Gigante, Giulio Zeppieri e Fabio Fognini affronteranno il proprio turno di qualificazione al tabellone principale.

Ad attenderli ci sono i già qualificati Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti, Luciano Darderi, Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego e Luca Nardi.In quello femminile invece attendono alla fase finale del torneo Jasmine Paolini, Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti. Il torneo inizierà oggi, lunedì 3 marzo, con le qualificazioni, mentre il tabellone principale partirà il 5 e terminerà domenica 16 marzo con l'attesissima finale.   Tanti punti in palio a Indian Wells.

Il vincitore del torneo riceverà 1000 punti, il finalista
650 mentre chi si qualificherà alle semifinali ne conquisterà 400.I quarti di finale valgono 200 punti, mentre gli ottavi 100. Ricco anche il montepremi.

Chi trionferà a Indian Wells si intascherà oltre 1.2 milioni di dollari (1.201.125 per la precisione), mentre al finalista andranno oltre 630mila dollari.Per i semifinalisti sono in palio quasi 355mila dollari, mentre per chi si ferma ai quarti di finale ce ne saranno 202mila.

Gli ottavi di finale valgono oltre 110mila dollari, mentre il terzo turno più di 64mila.  Il torneo di Indian Wells sarà trasmesso in diretta esclusiva sui canali Sky Sport, con il tabellone femminile che sarà visibile anche in chiaro su SuperTennis.Il Masters 1000 sarà disponibile anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Roma, furto al portiere Gollini: rotto finestrino dell’auto, rubati pc e borsa griffata

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(Adnkronos) – Hanno spaccato il vetro anteriore destro della sua auto, una Mercedes Vito, e rubato una borsa Luis Vuitton con all'interno un computer MacBook e tre magliette di calcio.Vittima, apprende l'Adnkronos, il portiere della Roma Pierluigi Gollini.

Il furto è avvenuto intorno all'una e un quarto della notte scorsa in via di Porta Pinciana.E' stato proprio il calciatore, ex Atalanta e Napoli, a chiamare il 112.

Sull'accaduto indaga la polizia. (di Silvia Mancinelli) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Addio a Rino Dondi Pinton, il papà del Cynar morto a 103 anni

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(Adnkronos) – È morto sabato scorso all’età di 103 anni nella sua casa di Padova, Rino Dondi Pinton, considerato l'inventore dell’amaro Cynar, ossia colui che mise a punto la ricetta, tuttora segreta.Il tecnico, già insignito del titolo di ‘Padovano Eccellente’, nel 2022 fu anche premiato dal Presidente Mattarella con l'onorificenza di ‘Cavaliere di Gran Croce’.

Dondi Pinton creò l’amaro a base di carciofo, che poteva anche essere bevuto come aperitivo, mentre lavorava nell’azienda di distillati e liquori G.B.Pezziol di Padova, di proprietà dei fratelli Dalle Molle, che già producevano il Vov, il liquore a base di uova ideato dal padovano Gian Battista Pezziol che fondò la distilleria.  Il Cynar nacque nel dopoguerra, ma i suoi consumi esplosero negli anni Sessanta anche grazie ai popolari spot con Ernesto Calindri che lo sorseggiava, seduto in mezzo al traffico dell’incrocio della Stanga di Padova, ‘contro il logorio della vita moderna’.

Un successo in Italia e all’estero fino a tutti gli anni Settanta, poi un lento declino fino alla sua recente riscoperta, essendo sempre stato una delle originarie e tradizionali varianti venete, assieme al veneziano Select, dello spritz.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Morto l”uomo dal braccio d’oro’, ha salvato oltre 2 milioni di bambini

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(Adnkronos) –
Addio a James Harrison, uno dei più prolifici donatori di sangue al mondo, il cui plasma ha salvato la vita a più di 2 milioni di bambini.L'uomo, 88 anni, è morto nel sonno il 17 febbraio in una casa di cura nel New South Wales, in Australia, dove era conosciuto come "l'uomo dal braccio d'oro". Harrison possedeva nel sangue un raro anticorpo, l'Anti-D, cruciale nella produzione di farmaci salvavita per donne in gravidanza a rischio di incompatibilità sanguigna con il feto.

L’Australian Red Cross Blood Service che ha reso omaggio a Harrison, ha spiegato che Harrison decise di diventare donatore, dopo aver ricevuto trasfusioni a seguito di un intervento chirurgico al torace a 14 anni.  A 18 anni iniziò la donazione di plasma e ha continuato a farlo ogni due settimane fino all'età di 81 anni.Nel 2005, ha ottenuto il record mondiale per la maggior parte del plasma sanguigno donato, un titolo che ha detenuto fino al 2022 quando è stato superato da un uomo negli Stati Uniti. Sua figlia, Tracey Mellowship, ha dichiarato che suo padre era "molto orgoglioso di aver salvato così tante vite, senza alcun costo o dolore.

Ha sempre detto che non fa male e che la vita che salvi potrebbe essere la tua".La stessa Mellowship e i due nipoti di Harrison sono beneficiari delle immunizzazioni anti-D. "Lo rendeva felice sentire parlare delle numerose famiglie come la nostra, che esistevano grazie alla sua gentilezza", ha aggiunto. L'iniezione di Anti-D protegge i bambini da una condizione potenzialmente letale, la malattia emolitica del feto e del neonato (HDFN).

Questa patologia insorge quando si verifica incompatibilità tra i globuli rossi materni e fetali, causando un attacco del sistema immunitario materno ai globuli rossi del feto, con conseguenti danni potenzialmente gravi, tra cui anemia severa, insufficienza cardiaca e morte.Prima dello sviluppo delle terapie anti-D, a metà degli anni '60, la mortalità per HDFN era del 50%. Non è chiaro come il sangue di Harrison sia diventato così ricco di anti-D, ma alcuni rapporti hanno detto che aveva a che fare con la massiccia trasfusione di sangue che ha ricevuto a 14 anni.

In Australia, i donatori di Anti-D sono meno di 200, ma il loro contributo è fondamentale per circa 45.000 madri e bambini ogni anno. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)