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Ospedali in Italia, quali sono i migliori: la classifica

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(Adnkronos) – Per il terzo anno consecutivo l'Humanitas di Milano si conferma eccellenza, con livelli altissimi nelle 7 aree cliniche prese in esame dal report".Ci sono"poi due ospedali pubblici a pari merito, l'Azienda ospedaliera di Ancona e il Careggi di Firenze.

E' la fotografia che emerge dal Programma nazionale esiti 2024-Report su dati 2023 di Agenas, presentato oggi a Roma al Cnel.Come spiegato da Domenico Mantoan, direttore generale Agenas, "l'Ao di Ancona era nei primi posti anche lo scorso anno, ma ha fatto un notevole balzo in avanti e in tutte le 7 aree ha risultati di eccellenza.

La sorpresa è il Careggi", azienda ospedaliero-universitaria "che ha fatto grandi investimenti e si vedono".   Gli ospedali escono dalla fase critica che li aveva colpiti durante la fase acuta dell'emergenza Covid e subito dopo. "Nel 2023 – si legge nel rapporto – il sistema ospedaliero ha fatto registrare un ulteriore aumento delle ospedalizzazioni, che tornano a essere quasi 8 milioni (312mila in più rispetto al 2022), in linea con i valori attesi sulla base del trend prepandemico, sia per i ricoveri urgenti sia per quelli programmati e diurni".  Delle 950 strutture valutate col treemap', 356 sono valutate per almeno 6 aree cliniche e, di queste, solo 3 hanno una valutazione di qualità alta o molto alta per tutte le aree cliniche considerate e hanno tutti gli indicatori calcolati per le aree valutate.Nessuna struttura con almeno 6 aree valutate e tutti gli indicatori calcolati per quelle aree ha una valutazione di qualità bassa o molto bassa per tutte le aree cliniche considerate – puntualizza l'Agenas – Nella stragrande maggioranza delle strutture ospedaliere convivono aree di qualità alta o molto alta con aree di qualità di livello basso o molto basso".  "Rispetto alle strutture segnalate lo scorso anno per l'audit, si evidenzia che nella presente edizione 62 hanno superato le criticità precedentemente evidenziate.

In particolare, 7 strutture sono passate da un livello molto basso di aderenza a standard di qualità a un livello alto o molto alto: ospedale Maggiore C.A.Pizzardi (Bo), Azienda Ospedale Università di Padova, Ospedale di Circolo S.

L.Mandic – Merate (Lc), Casa di Cura Ini Srl – Grottaferrata (Rm), Ospedale Mons.

R.Di Miccoli (Bt), Ospedale della Valdinievole di Pescia (Pt), Ospedale Civile Villa d'agri Marsicovetere (Pz). 
Area cardiovascolare: "Complessivamente aumenta dal 51% nel 2022 al 59% nel 2023 la percentuale di strutture con livelli di aderenza a standard di qualità alti o molto alti (valutazione mediante indicatori Pne treemap)".

Bypass aorto-coronarico (Bac): "In recupero i ricoveri, migliora la concentrazione della casistica".Relativamente al numero di ricoveri "per Bac isolato (ossia non associato ad altri interventi cardiochirurgici), nel 2023 si è ulteriormente attenuato il gap rispetto al periodo prepandemico: -5,5%, pari a circa 750 ricoveri in meno".  
Chirurgia oncologica.

Tumore maligno della mammella: "77% degli interventi effettuati in strutture oltre la soglia del Dm 70/2015.Nel 2023, 66.532 ricoveri per intervento su tumore maligno della mammella (2.500 in più rispetto al 2022).

Le strutture con volume di attività uguale o superiore a 150 interventi/anno sono risultate 168 (erano 165 nel 2022), per un valore corrispondente di casistica pari all'85% (era 84% nel 2022).Nonostante il quadro positivo – segnala il report – persiste ancora nel 2023 un numero consistente di strutture (201 in totale) con casistiche pari o inferiori a 50 interventi/anno".  
Tumore maligno del colon: "Migliora la concentrazione della casistica, ma con margini di miglioramento.

Nel 2023, 26.154 interventi per tumore maligno del colon.Sono 183 le strutture in Italia che presentano volumi di attività uguali o superiori a 50 interventi l'anno, per un valore corrispondente di casistica pari al 66%.

Il 28% della casistica è trattato in strutture con volumi bassi o molto bassi (inferiore a 45 interventi/anno)". 
Tumore maligno della prostata. "Nel 2023, 23.650 interventi per tumore maligno della prostata.Sono 143 le strutture in Italia che presentano volumi di attività uguali o superiori a 50 interventi annui, per un valore corrispondente di casistica pari all'80%.

Il 16% della casistica è trattato in strutture con volumi bassi o molto bassi (meno di 45 interventi/anno).  
Tumore maligno del polmone. "Nel 2023, 14.336 interventi per tumore maligno del polmone.Sono 50 le strutture in Italia che presentavano volumi di attività uguali o superiori a 96 interventi annui, per un valore corrispondente di casistica pari al 74%.

Il 20% della casistica è trattato in strutture con volumi bassi o molto bassi (meno di 45 interventi/anno)".  
Tumore maligno del pancreas. "Nel 2023 sono stati effettuati 3.053 interventi per tumore maligno del pancreas.Grande frammentazione della casistica in strutture caratterizzate da volumi bassi o molto bassi, a fronte dell'elevata complessità dell'intervento chirurgico per il quale si richiede grande expertise – avverte l'Agenas – Solo 10 strutture in Italia presentano volumi di attività uguali o superiori a 50 interventi annui, per un valore corrispondente di casistica pari al 45%.

Mentre il 42% della casistica è trattato in strutture con volumi bassi o molto bassi (meno di 45 interventi/anno)".  
Area perinatale. "Il numero di parti – rileva il rapporto – è in diminuzione nel post-pandemia, seppur in misura minore rispetto al trend prepandemico: 381.766 parti nel 2023, 11.700 meno del 2022.Un terzo dei punti nascita sotto il limite dei 500 parti l’anno – osserva l'Agenas – Per quanto riguarda la concentrazione dei parti, nel 2023 si è registrato un leggero peggioramento rispetto agli anni precedenti, con una progressiva riduzione del numero di strutture che hanno raggiunto la soglia dei 1.000 parti/anno (136 nel 2023, per un valore corrispondente di casistica pari al 62%).

Aumentano i punti nascita al di sotto dei 500 parti/anno (137 nel 2023, in cui si concentra l'8% del totale dei parti)". Riguardo alla tipologia di parti, "diminuisce, ma lentamente la percentuale di parti con taglio cesareo Con riferimento ai parti con taglio cesario primario, si registra una proporzione pari al 22,7%, in lieve calo dopo la battuta d'arresto nel trend di decrescita osservata nel 2022 (23,1%).Un ulteriore aspetto da considerare – si legge – riguarda l'analisi per dimensione dei punti nascita e per comparto (pubblico e privato), da cui emerge un minore ricorso al taglio cesareo nelle strutture pubbliche (con una differenza rispetto al privato del 10%) e un gradiente inverso per volume di parti.

Persiste una marcata eterogeneità inter-regionale, con uno spiccato gradiente geografico: gran parte delle regioni del Sud ha fatto registrare nel 2023 valori mediani di taglio cesario superiori al dato nazionale.Si registra anche una spiccata variabilità intra-regionale, con strutture che superano il 40% in Campania, Sicilia, Puglia, Lazio e Lombardia".  
Area muscolo-scheletrica. "Frattura del collo del femore: migliora la proporzione di pazienti di età over 65 anni operati entro le 48 ore – prosegue il report – ma gran parte delle strutture rimangono al di sotto della soglia del 60%.

Nel 2023, la proporzione mediana di pazienti con età sopra i 65 anni operati tempestivamente è aumentata rispetto all'anno precedente, arrivando quasi alla soglia del Dm 70/2015: 59% rispetto al 53% nel 2022.Per quanto riguarda la variabilità territoriali, molte regioni mostrano valori mediani molto bassi e la quasi totalità delle strutture si colloca al di sotto della soglia del 60% (in particolare in Calabria, Liguria, Basilicata, Umbria.

Molise e Sardegna).Nel 2023 le strutture che hanno garantito un tempestivo accesso all'intervento chirurgico per frattura di femore, almeno 100 casi trattati e più del 95% dei pazienti operati entro 48 ore, sono: Po Umberto I (Sr), ospedale Monopoli (Ba), ospedale Sandro Pertini (Rm), Po S.

Giovanni di Dio (Aa), Humanitas Gavazzeni (Bg)". "Delle 69 strutture a più alto volume (più di 100 ricoveri/anno), 14 hanno raggiunto o superato la proporzione del 75% di interventi effettuati entro le 48 ore nel 2023 e anche nei 3 anni precedenti: Policlinico San Donato (Mi), Ospedale di Portogruaro (Ve), Ospedale di San Donà di Piave (Ve), Ospedale di Feltre (Bi), Ospedale Versilia (Lu), Ospedale Sandro Pertini (Rm), Ospedale San Paolo di Civitavecchia (Rm), AO San Camillo-Forlanini (Rm), Stabilimento di Jesi (An), Irccs Ospedale di Venere (Ba), Ospedale di Monopoli (Ba), Ospedale Guzzardi (Rg), PO S.Giovanni di Dio (Ag), PO Trigona (Sr).

Sono 10 le strutture ad alto volume che nel triennio precedente non avevano raggiunto la soglia del Dm 70/2015 e nel 2023 hanno migliorato il loro risultato, raggiungendo o superando il 75%: stabilimento Ospedaliero Castelli (Vb), Ospedale degli Infermi (Bi), Casa di Cura Mater Domini (Va), Ospedale Maggiore C.A.Pizzardi (BO), Ospedale L.

Parodi Delfino Colleferro (Rm), Presidio San Filippo Neri (Rm), Policlinico Umberto I (Rm), Casa di Cura Pineta Grande (Ce), S.Leonardo (Na), Ospedale Paola (Cs)". 
Chirurgia generale, colecistectomia laparoscopica. "Nel 2023 aumentano i ricoveri per colecistectomia laparoscopica: 101.700 interventi, 9mila in più del 2022.

Aumenta anche la proporzione di ricoveri con degenza post-operatoria inferiore a 3 giorni: dall'86% nel 2022 all'88% del 2023; si è inoltre ridotta la variabilità tra le strutture sul territorio nazionale, segno di un miglioramento diffuso dei livelli di sicurezza dell'assistenza", rimarca l'Agenas.  "In merito ai i ricoveri in day-surgery (inclusi quelli con un pernottamento), particolarmente penalizzati nel periodo pandemico, si segnala una forte ripresa degli interventi nel 2023: 5.000 in più rispetto al 2022.Tale dato sembra indicare una capacità ritrovata del sistema di riorientare la ripresa delle attività dopo la pandemia verso modalità alternative al ricovero ordinario, che in epoca precedente avevano con¬trassegnato lo sforzo di miglioramento dell’appropriatezza organizzativa", continua il report.  
Area cardiovascolare. "Complessivamente – dettaglia il rapporto – aumenta dal 51% nel 2022 al 59% nel 2023 la percentuale di strutture con livelli di aderenza a standard di qualità alti o molto alti (valutazione mediante indicatori Pne treemap).

Aumenta la tempestività di accesso (entro 90 minuti) all'angioplastica coronarica nei pazienti con infarto (Stemi) – si legge nel rapporto – La proporzione di Ptca (Angioplastica coronarica percutanea transluminale) effettuate entro 90 minuti ha superato nel 2023 la soglia del 60% prevista dal Dm 70/2015, passando da un valore mediano del 57% nel 2022 al 63% nel 2023.Le strutture ad alto volume (sopra i 100 ricoveri Stemi/anno) che hanno garantito un tempestivo accesso alla Ptca a più del 85% dei pazienti Stemi sono: PO Barone Romeo di Patti (Me), Ospedale di Treviso, Ospedale del Cuore G.

Pasquinucci (Ms)".  "Sono 35 strutture tra quelle ad alto volume hanno mostrato valori uguali o superiori alla soglia del Dm 70/2015 nel 2023 e nei 3 anni precedenti.Nord (17): Ospedale Maria Vittoria (To), Ospedale Santa Croce (To), Ospedale degli Infermi (Bi), Ospedale Sondrio (Ss), Ospedale Bolognini (Bg), PO di Chiari (Bs), Fondazione Poliambulanza (Bs), Ospedale C.

Poma (Mn), Ospedale Centrale di Bolzano, PO S.Chiara (Tn), Ospedale Sant'Andrea (Sp), Ospedale Maggiore C.A.

Pizzardi (Bo), Ospedale Santa Maria delle Croci (Ra), Ospedale Morgagni-Pierantoni (Fc), Ospedale Infermi (Rn), Nuovo Ospedale Civile S.Agostino – Este (Mo), Azienda Ospedaliero-Universitaria (Ff); Centro-Sud e Isole (18): Ospedale del Cuore G.

Pasquinucci (Ms), Ospedale San Giovanni Battista Foligno (Pg), Stabilimento di Pesaro, Stabilimento di Macerata, Presidio Ospedaliero Nord (Lt), Ospedale F.Spaziani (Fr), Policlinico Casilino (Rm), Aou Policlinico Tor Vergata (Rm), PO Maria SS.

Addolorata (Sa), Casa di Cura Villa Verde Srl (Ta), Casa di Cura Città di Lecce, Aou Mater Domini (Cz), PO S.Giovanni di Dio (Ag), PO Giovanni Paolo II (Ag), PO Barone-Romeo Patti (Me), PO S.

Antonio Abate (Tp), Ospedale Civico di Palermo, Policlinico Monserrato (Ca)".  
Bypass aorto-coronarico (Bac): "In recupero i ricoveri, migliora la concentrazione della casistica.Relativamente al numero di ricoveri per Bac isolato (ossia non associato ad altri interventi cardiochirurgici), nel 2023 si è ulteriormente attenuato il gap rispetto al periodo prepandemico: -5,5%, pari a circa 750 ricoveri in meno.

Sul versante della concentrazione della casistica, si è osservato nel 2023 per Bac isolato un aumento delle cardiochirurgie con volumi uguali o superiori alla soglia del Dm 70/2015: 18 strutture contro le 11 del 2022, con un valore corrispondente di casistica trattata pari al 35% del volume complessivo (era 24% nel 2022)", documenta il report che elenca: "Policlinico Universitario A.Gemelli (Rm), Ao.oo.rr.

S.Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona (Sa), Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche (An), Villa Maria Cecilia Hospital (Ra), P.O.

Clinicizz.SS.

Annunziata (Ch), Ospedale del Cuore G.Pasquinucci (Mc), A.O.U.

Mater Domini (Cz), Az.Ospedaliero – Universitaria Careggi (Fi), Ospedale di Treviso, Azienda Ospedaliera Sant'Andrea (Rm), Policl.

Univ.Campus Bio Medico (Rm), Casa di Cura Montevergine (Av), Ospedale di Mestre (Ve), Hesperia Hospital Modena Srl (Mo), Presidio Osp.

Cattinara e Maggiore (Ts), Azienda Ospedaliero-Universitaria (Pa), Ospedale Civile di Legnano (Mi), Presidio Ospedaliero Gaspare Rodolico (Ct)". "Se si considerano tutti gli interventi di Bac (non solo quelli isolati), il numero di strutture sopra soglia nel 2023 sale a 38, con un valore corrispondente di casistica intorno al 60% del volume complessivo", conclude il rapporto. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sostenibilità, Diamanti (Ing): “È fattore differenziante nell’offerta globale e in Italia”

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(Adnkronos) – “La sostenibilità è uno dei fattori differenzianti dell'offerta di Ing a livello globale e a livello italiano.In particolare, quello che facciamo è cercare di giocare un ruolo più sinergico possibile con gli altri attori dell'economia – aziende, consorzi, mondo delle istituzioni – in maniera tale da aiutare la transizione dei nostri clienti”.

Lo ha detto Andrea Diamanti, Head of Wholesale Banking Ing Italia, intervenendo oggi all'evento Adnkronos Q&A ‘Transizione green, investimenti e strategie’, al Palazzo dell’Informazione di Roma. “Ci siamo dotati di un team di sustainability a livello globale, che conta più di 60 persone – aggiunge Diamanti – anche in Italia abbiamo degli esperti.Ci siamo dotati di un approccio chiamato Terra, che mappa le curve di decarbonizzazione dei settori dove siamo attivi come banca misurando, su base annuale, il progresso che i nostri clienti fanno lungo le curve di decarbonizzazione.

Affianchiamo i clienti nell'emissione di strumenti finanziari che siano legati al raggiungimento di determinati obiettivi di sostenibilità, di decarbonizzazione.Abbiamo investito molto anche in soluzioni tecnologiche, digitali, che supportano l'analisi delle nostre forze vendite, dei nostri esperti di prodotto sul tema della sostenibilità.

Lo scorso anno, nel 2023 – illustra – il gruppo Ing, a livello globale, ha mobilitato circa 115 miliardi di euro di capitali cosiddetti sostenibili.Abbiamo avanzato il nostro obiettivo al 2027, da 125 miliardi a 150 miliardi di capitale mobilizzato sostenibile”. L'Italia “gioca un ruolo molto importante per il nostro gruppo – sottolinea Diamanti – L'anno scorso abbiamo mobilitato più di 4,4 miliardi di euro di capitali sostenibili e stiamo crescendo ancora anche quest'anno.

Una delle attività principali è il sostegno alle energie rinnovabili.Nel 2022 il gruppo Ing ha erogato circa 2,5 miliardi di euro di finanziamenti.

In questo settore contiamo di triplicare entro il 2027, quindi a 7,5 miliardi, l'obiettivo di finanziamenti a supporto delle energie rinnovabili.Vogliamo essere dei partner da un punto di vista di know-how, di supporto finanziario a chi dimostra di avere un piano ambizioso di decarbonizzazione, di sostenibilità e integriamo questi concetti nelle nostre decisioni di credito.

Noi valutiamo anche il rischio di transizione all'interno di tutti i rischi aziendali che dobbiamo tenere presente quando affidiamo, da un punto di vista di credito, un'azienda.Perché riteniamo che, nel lungo termine, questo sarà uno dei rischi più importanti nella sostenibilità”. A tale proposito, ci sono “due pubblicazioni molto importanti – spiega Diamanti – Una è il Climate Progress Update, che pubblichiamo su base annuale, in cui diamo un aggiornamento su quelle che sono le evoluzioni sulle politiche di supporto alla transizione ambientale che il gruppo Ing mette in piedi.

Un altro strumento molto importante che pubblichiamo su base trimestrale è quello del Sustainability Finance Pulse, una pubblicazione che tende a evidenziare quelli che sono i trend a livello mondiale e poi suddivisi per regioni, del coinvolgimento del sistema dei capitali a supporto della sostenibilità.Questo ci permette di monitorare i movimenti a livello macro dei player principali, orientare poi le nostre scelte di mercato nei singoli mercati dove operiamo e di capire anche come i vari operatori si stanno muovendo e come anche noi stessi ci stiamo muovendo”.  Quest’anno, “abbiamo visto che a fronte di una sostanziale, tenuta a livello mondiale dei fondi dei capitali dedicati alla sostenibilità – conclude Diamante – noi siamo in forte crescita, siamo cresciuti anno su anno di oltre il 30% dei capitali mobilizzati per la sostenibilità”.  —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Trasformazione green, il messaggio del ministro Pichetto – Video

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(Adnkronos) – "Un'informazione puntuale, costruita su dati ed evidenze, è decisiva nel processo di transizione ecologica, un processo anche indiscutibilmente culturale".Così il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto in un video-messaggio inviato in occasione dell'evento Adnkronos Q&A ‘Trasformazione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Emozioni e Ritorno al Passato, Auto e Moto d’Epoca 2024 Porta Bologna al Centro del Classic

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Bologna, 24-25-26-27 ottobre 2024 – Si è conclusa la 41ª edizione di Auto e Moto d’Epoca con grande soddisfazione degli organizzatori per i risultati raggiunti.Quest’anno l’appuntamento ha segnato una ripresa evidente nel mercato delle auto e moto d’epoca.

Lo confermano i commenti di dealer e commercianti presenti soddisfatti per le vendite e i contatti ottenuti durante l’evento bolognese di quattro giorni.

“L’afflusso e il riscontro ottenuto hanno superato le aspettative, confermando un trend positivo per il mercato classic a Bologna” – afferma Mario Carlo Baccaglini, organizzatore del salone. “A differenza di altre fiere europee del settore, possiamo affermare con orgoglio che Bologna ha ridato slancio al mondo del classic.Abbiamo registrato una crescita in tutte le fasce di prezzo, da 5.000 fino a 2 milioni di euro, con una forte attenzione per le auto particolari e per quelle in condizioni originali o con storie affascinanti.

Chi acquista un’auto d’epoca, infatti, cerca emozioni, ricordi e un tributo a una passione che attraversa le generazioni.”

“Auto e Moto d’Epoca è un vero viaggio tra sogni e memorie – dichiara Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere. “Trasferita da Padova per ampliare il suo respiro internazionale, questa edizione ha pienamente raggiunto il suo obiettivo.Ora Intermeeting è parte della famiglia BolognaFiere, e siamo fieri di aver accolto collezionisti e appassionati da tutto il mondo nel cuore della Motor Valley, una cornice perfetta per celebrare motori, storia e passione.”

Anche i commercianti si sono detti soddisfatti di questa 41ª edizione, con vendite in aumento in ogni settore.

C’è stato un forte interesse per le auto di fascia più accessibile (fino a 30.000 euro) e un’ottima risposta per quelle nella fascia media (30.000-100.000 euro).Sempre stabili le richieste per le Porsche classiche e per le auto italiane ed europee degli anni ’50, mentre la nuova generazione di collezionisti guarda alle youngtimer, in particolare quelle in edizioni limitate.

“Lo Stand ACI Storico è stato uno dei più visitati – commenta Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’Automobile Club d’Italia. “Auto e Moto d’Epoca è un punto di riferimento internazionale che riesce a unire tradizione e innovazione.

Abbiamo celebrato i 110 anni di Maserati, le vetture simbolo del cinema italiano e le auto delle competizioni in salita, oltre a offrire un’esperienza nel Metaverso tramite ACI Experience, con protagonista la Triumph TR3A del celebre film La Dolce Vita.Questo evento ha anche rappresentato un tributo alla resilienza di Bologna e dell’Emilia-Romagna, che hanno dimostrato forza e impegno di fronte a difficoltà recenti.”

Nel padiglione 22, l’ASI Village ha registrato un flusso costante di visitatori. “Siamo molto soddisfatti di questa edizione – afferma Alberto Scuro, Presidente dell’Automotoclub Storico Italiano – e in particolare del nostro ASI Village, che ha saputo coinvolgere gli appassionati con il tema del turismo motoristico e l’esposizione di veicoli d’eccezione.

Con grande emozione, abbiamo consegnato il Premio ASI per il Motorismo Storico ad Arturo Merzario, simbolo di passione pura per i motori e per la cultura delle competizioni.”

Anche il pubblico ha risposto con entusiasmo: i visitatori sono aumentati rispetto al 2023, con una significativa partecipazione internazionale.La Fiera ha visto una grande affluenza in tutti e quattro i giorni, in particolare all’apertura e al sabato, con appassionati e curiosi immersi in un viaggio senza tempo tra auto e moto iconiche, restaurate o mantenute nello stato originale, rarità imperdibili e le vetture che hanno fatto sognare intere generazioni.

A Bologna, passato e futuro si incontrano in un equilibrio tra la valorizzazione culturale dei motori storici e le nuove tecnologie.L’appuntamento è già fissato per la 42ª edizione di Auto e Moto d’Epoca, dal 23 al 26 ottobre 2025, sempre a BolognaFiere.

Le foto di Auto Moto D’Epoca 2024

Omicidio Sara Centelleghe, interrogato Badhan: “Situazione sfuggita di mano”

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(Adnkronos) – Jashan Deep Badhan, il 19enne arrestato con l’accusa di aver ucciso la giovane Sara Centelleghe lo scorso sabato a Costa Volpino, in provincia di Bergamo “doveva incontrarsi con l’amica di Sara per uno scambio di droga”.Lo ha detto oggi l’avvocato del ragazzo, Fausto Micheli, dopo l’interrogatorio di garanzia della gip Alessia Solombrino.  Badhan ancora non riesce a dare una motivazione razionale del movente che l’ha spinto al gesto.

Tra Sara e il ragazzo era incorsa una colluttazione, ma “ancora non riesce a dare una motivazione razionale del movente – ha spiegato Micheli – Si è spaventato e la situazione gli è sfuggita di mano”.Il ragazzo è mostrato pentito, addolorato e provato, sfogandosi dicendo che “si è meravigliato di questo gesto estremo – ha aggiunto l’avvocato – perché è sempre stata una persona buona che aiutava gli altri”.

Il 19enne si trova ora all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo dove sarà dimesso tra circa una settimana.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Valentina Spezzani: Lo stadio Menti è molto caldo, il Sassuolo dovrà fare molta attenzione con la Juve Stabia

Valentina Spezzani, collega della Gazzetta di Modena,  è intervenuto nel corso del programma “Il Pungiglione Stabiese”  che va in onda ogni lunedì sera alle 20:30 sui canali social di ViViCentro Network.

Le dichiarazioni di Valentina Spezzani, sulla partita tra la Juve Stabia e il Sassuolo, sono state raccolte e sintetizzate dalla nostra redazione:

Che ci fa questo Sassuolo in serie B?

Diciamo che, quando il Sassuolo è andato in serie A, il 18 maggio del 2013, se qualcuno ci avesse detto che ci saremmo rimasti 11 anni e che saremmo andati in Europa League, forse molti di noi non ci avrebbero creduto. Incidenti di percorso ne possono accadere; è stata un’annata storta sotto tanti punti di vista, ma credo che si possa indietreggiare per prendere la rincorsa e tornare su con la volontà.

Qual è la forza dell’attuale Sassuolo oltre alla qualità? La scelta di Fabio Grosso come allenatore è stata indovinata?

Fabio Grosso sta lavorando benissimo sotto tantissimi punti di vista; a parte quello tecnico-tattico che penso sia abbastanza evidente, sicuramente quello che emerge di più è l’aver ricreato un gruppo, una coesione incredibile che l’anno scorso era mancata, la capacità di gestire una rosa molto ampia.

Il Sassuolo conta una trentina di giocatori e Grosso ogni settimana è costretto a mandarne qualcuno in tribuna. Si tratta di giocatori che, probabilmente, in altre squadre, non sarebbero neanche in panchina bensì in campo. Nonostante questo, riesce a tenerli tutti sul pezzo: quando entrano e vengono chiamati in causa danno il massimo.

Volpato ha risposto a una mia domanda specifica su questo argomento ed ha affermato: “Siamo tutti disposti ad andare in guerra per tutti e andiamo tutti d’accordo e questo è merito del mister.” Credo che sia una risposta significativa.

Ve lo aspettavate un exploit da parte del Sassuolo nelle ultime giornate considerando che comunque non è partito benissimo nelle prime giornate? Cosa ha fatto sì che la squadra cambiasse passo ovviamente in maniera positiva rispetto alle prime giornate?

La risposta è semplicissima: si è chiuso il mercato. Il Sassuolo nelle prime tre partite ha fatto due pareggi Bari, Catanzaro e ha vinto col Cesena e poi ha preso quattro batoste dalla Cremonese. Poi c’è stata la sosta di settembre e da lì non ha più perso.

Sono arrivati sei risultati utili positivi in campionato (un pareggio e cinque vittorie) è arrivato il passaggio del turno in Coppa Italia contro il Lecce in casa del Lecce.

La differenza sta nel fatto che finalmente si è capito chi rimaneva e chi andava. Si sono spenti i riflettori e si è iniziato a lavorare con un gruppo che sapeva di essere quello definitivo e c’è stata la svolta.

Cosa può temere il Sassuolo da questa trasferta?

Innanzitutto, questa partita arriva a soli 72 ore dal derby con il Modena, un match molto intenso sia fisicamente che mentalmente. La preparazione per questa nuova sfida è stata quindi limitata, e il rischio di un calo di tensione è concreto.

Inoltre, la Juve Stabia è una squadra giovane e imprevedibile che ha già dimostrato di poter mettere in difficoltà avversari più quotati. Giocare in trasferta, soprattutto in stadi come quello di Castellammare di Stabia, richiede una concentrazione costante per evitare sorprese.

Il Sassuolo, pur essendo una squadra forte sulla carta, deve stare attenta a non sottovalutare l’avversario. Il calcio si gioca in campo, e anche le squadre più giovani possono creare problemi se non si è al massimo della concentrazione. La recente serie positiva dei neroverdi potrebbe portare a un rilassamento eccessivo, un aspetto che lo staff tecnico dovrà sicuramente monitorare.”

L’anno scorso, con Emiliano Bigica alla guida, la Primavera del Sassuolo ha ottenuto risultati straordinari, conquistando lo Scudetto e la Supercoppa Italiana contro la Fiorentina.

Sappiamo che nel Sassuolo ci sono tanti campioni, ma anche molti giovani interessanti. Oltre a De Andrea, chi altri potrebbe fare la differenza in campionato?

Dalla Primavera dello Scudetto, sicuramente Flavio Russo, autore di 24 gol la scorsa stagione, e Justin Kumi, un giocatore con grandi potenzialità. Sono entrambi ragazzi che potrebbero dare un contributo importante alla prima squadra.

Tra i giovani che si stanno mettendo in luce, vorrei segnalare Andrea Dion. Lo seguo con attenzione e credo abbia grandi margini di crescita. Purtroppo, un infortunio lo ha frenato nella sua esperienza in prestito, ma al suo ritorno al Sassuolo sta dimostrando di essere un giocatore di talento e intelligenza.

La Primavera del Sassuolo sta disputando un ottimo campionato, è a ridosso della vetta e ha perso solo una partita. Questo dimostra che il settore giovanile neroverde è in salute e continua a produrre talenti.

Voglio farti un’altra domanda veloce: Berardi resterà a gennaio?

Allora, no, non mi arrabbio nel senso che credo che Berardi abbia piacere a restare al Sassuolo. Abbiamo visto che non ha ancora vinto nulla come trofei ma ci tiene moltissimo a questa squadra. È rimasto qui dal 2012, è molto legato alla maglia e credo che voglia rivedere il Sassuolo in Serie A.

Se guardi le sue reazioni dopo i gol del Sassuolo, anche se sta in panchina, si vede chiaramente quanto ci tenga a noi. Al di là degli obiettivi personali potrebbe andare via solo per una squadra che gioca la Champions. Però deve trovare la forma migliore. È tornato da un infortunio grave (tendine d’achille n.d.a.) e ha bisogno di tempo per ritrovare la migliore condizione.

Per questo, da una parte lo terrei qui fino a 52 anni, ma dall’altra capisco che tutti vorrebbero vederlo giocare in Champions. Sarebbe un’opportunità importante per lui, ma spero che possa farlo dopo averci aiutato a tornare in Serie A.

Siamo infinitamente grati a tutto quello che ha fatto per noi e saremmo felici di vederlo raggiungere i suoi obiettivi, magari un po’ più in là, a Giugno sarebbe perfetto anche per lui.”

Quale sarà la formazione titolare che domani giocherà contro la Juve Stabia?

Grosso mischia sempre le carte e non riusciamo ad anticipare le sue scelte ha 30 calciatori a disposizione e li tiene in considerazione tutti. Lui fa dei mischioni e non ne sbaglia uno quindi che gli vuoi dire? Boloca non ci sarà non dovrebbe aver recuperato.  Moldovan in porta, Romagna riposerà e quindi mette Muharemovic e Odenthal al centro della difesa, come terzini Toljan e Doig, a centrocampo potrebbe partire Obiang in regia, che si è già proposto bene altre volte, quindi Iannoni e Thorstvedt come mezz’ali, parte Volpato secondo me Berardi resterà in panchina potrebbe riposare Laurientè e giocare Pierini come centravanti potrebbe far riposare Mulattieri e schierare Flavio Russo.

Che ne pensi di Claudio Parlato che abita a Sorrento e gioca nella Primavera del Sassuolo?

E’ fortissimo e un terzino destro veramente forte ha una rimessa laterale da Superman sembra una catapulta. Riesce a mettere la palla al centro dell’area. E’ molto forte. L’anno scorso è cresciuto tanto alternandosi con Cinquegrano che era il titolare. Quest’anno è diventato titolare lui è bravo sia in fase difensiva sia in fase offensiva.

Sostenibilità, Pierini (Coca-Cola HBC Italia): “Per le imprese c’è un quadro regolatorio complesso”

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(Adnkronos) – Come azienda quotata, parte di un gruppo quotato”, sulla sostenibilità “abbiamo preso degli impegni con gli investitori e con la comunità finanziaria.Gli investimenti proseguono e vanno in un quadro regolatorio che a volte è un po' complesso”.

Così Giangiacomo Pierini, Corporate Affairs & Sustainability Director Coca-Cola Hbc Italia, in occasione dell'evento Adnkronos Q&A ‘Transizione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma, ricorda il “dibattito dell'anno scorso sul regolamento europeo relativo all'imballaggio, che rischiava di smontare un approccio dell'azienda che rappresento, ma più in generale dell'azienda italiana, ad esempio, preferendo il riuso.Questo complica” la situazione “perché, come multinazionale, ma vale per tutte le realtà multinazionali, ci inseriamo in un contesto culturale normativo specifico”. L’azienda ha deciso “di investire, ad esempio, sul riciclo – prosegue Pierini – Abbiamo 6 stabilimenti produttivi nel Paese in 5 regioni e ovviamente gli investimenti in sostenibilità, che dal 2010 a quest'anno montano a mezzo miliardo di euro, si concentrano particolarmente sull'attività industriale: nuovi impianti, nuovi strumenti, nuovi sistemi, nuovi processi.

L'area su cui ci siamo molto concentrati, in questo periodo, è proprio quella del packaging che è al 100% riciclabile perché abbiamo la plastica più nobile, il Pet, facilmente riutilizzabile, il vetro, l'alluminio.Si trattava di utilizzare sempre meno materia prima e anche, se possibile, di anticipare quelle tendenze che la normativa europea, che poi nell'ambito ambientale guida la normativa nazionale, ci imponeva”.

A tale proposito “abbiamo fatto una cosa, anticipando i tempi – che i consumatori odiano, ma che l'Europa ci chiede di fare – Sono i famosi tappi collegati alle bottiglie che, tra l'altro, vanno a mettere più plastica di prima.Ma è una scelta europea, alla quale ci siamo adeguati.

Abbiamo poi tolto i colori dai nostri prodotti e lavorato sulla sensibilizzazione dei consumatori sulla sicurezza dei prodotti alimentari". “La priorità ambientale per noi non è solo il packaging – aggiunge Pierini – C'è un grande tema che vediamo ricorrere anche nelle nuove linee guida della nuova Commissione europea che è l'acqua.Noi, come industria, di acqua ne utilizziamo tanta, è la nostra materia prima.

I nostri stabilimenti sono circondati da acqua di superficie, molto spesso ci sono delle risaie intorno a noi o coltivazioni agricole simili.Nello stabilimento, il nostro più grande d'Europa, che abbiamo a sud di Verona, a Nogara, ci siamo posti l'obiettivo di fare qualcosa in più.

Non prendiamo l'acqua dall'acquedotto, ma abbiamo dei pozzi che vanno in profondità.La purificano e, grazie agli investimenti industriali, abbiamo un water ratio, che è l'utilizzo di acqua per litro di bevanda prodotta, tra i più bassi in Europa, pari a 1.56.

Lo 0.56 in più, che non finisce nella bottiglia – conclude – ritorna depurato nell'ambiente”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ambiente, Piunti (Conou): “In Italia rigenerato il 98% dell’olio minerale contro il 61% Ue”

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(Adnkronos) – “L'economia circolare italiana è una esperienza di successo e di primato europeo.La prima legge che ha stabilito qualche cosa in merito al recupero degli oli minerali usati, è del 1940”.

Così Riccardo Piunti, presidente Conou, Consorzio nazionale oli usati, intervenendo oggi dell'evento Adnkronos Q&A ‘Transizione green, investimenti e strategie’, al Palazzo dell’Informazione di Roma, sottolinea che in “Conou l'economia circolare è totale, perché raccogliamo tutto l'olio minerale usato e lo rigeneriamo al 98%. È il risultato di un modello organizzativo straordinario che nasce 40 anni fa dalla cooperazione fra le aziende, principalmente aziende petrolifere di lubrificanti, sulla base dell'idea, che ‘chi inquina paga’, poi diventata responsabilità del produttore”.  Nella rigenerazione “l'Europa è al 61%, quindi un 40% dell'olio viene bruciato.In Italia invece è praticamente zero – sottolinea Piunti – E questo accade nonostante l'Europa abbia stabilito che la rigenerazione è la cosa migliore che si possa fare dal punto di vista ambientale.

Il tema è nell’organizzazione del sistema che fa questo in maniera spontanea, questo è vincente.Il consorzio è un arbitro indipendente, senza fine di lucro e come tale credibile”.

Nel settore degli oli minerali “l'Europa è sempre stata molto tiepida nel fissare degli standard.Pensate che anche i tassi di raccolta ufficiali che dà l'Europa in uno studio del 2023 sono l'82%: e l'altro 18% dove va?

Sono 500 mila tonnellate.Sembrava che l’Ue volesse fare degli standard, l’anno scorso, poi hanno detto no, aspettiamo.

Quindi hanno ribadito l'importanza di modelli circolari come quelli italiani, ma non hanno più forzato la mano e forse c'è qualche interesse, qualche lobby – conclude – che è abituato a bruciare l'olio usato”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sinner si ritira da Parigi-Bercy: “Non sono in grado di giocare”

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(Adnkronos) –
Jannik Sinner si ritira dal torneo di Parigi-Bercy, iniziato ieri nella capitale francese.Il tennista azzurro non parteciperà al Masters 1000 a causa di un virus intestinale, proprio alla vigila dell'esordio, in cui avrebbe dovuto affrontare Shelton o Moutet, e sarà sostituito dal lucky loser Cazaux. "Non sono in grado di giocare.

Sono arrivato a Parigi molto presto per preparare il torneo, ma ho preso un virus che passerà fra due o tre giorni.Il mio corpo non è pronto per competere, mi dispiace molto.

Ci rivedremo qui l'anno prossimo", ha scritto sul profilo X del torneo. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Italia-Libia, Meloni: “Rapporto con Tripoli priorità per Roma e per Ue”

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(Adnkronos) – "Consideriamo il rapporto con la Libia una priorità per l'Italia e per l'Europa.Siamo convinti che la cooperazione profonda che ci lega non abbia ancora espresso tutte le sue potenzialità".

Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al Business Forum Italia-Libia, a Tripoli, dove ha aggiunto: “Sono fiera di annunciare che Ita Airways tornerà a collegare le nostre due nazioni dal gennaio 2025.E sono fiera che l'Italia sia stata la prima nazione occidentale a cancellare il parere negativo sui viaggi d'affari in Libia”. Parlando della lotta all'immigrazione clandestina, la premier ha spiegato che un "elemento fondamentale è favorire i canali di migrazione legale.

Il governo ha portato avanti un decreto flussi triennale per 450mila ingressi ma chiaramente questi sono meccanismi che funzionano solo se i due sistemi produttivi delle Nazioni che stanno cooperando si parlano: se a monte c'è incontro tra domanda e offerta, se c'è un lavoro di formazione". "Penso che le nostre comunità imprenditoriali abbiano molto da dirsi, che siano molti i temi sui quali devono e possono confrontarsi e penso che il compito delle istituzioni sia quello di favorire questo dialogo". "I rapporti tra le nostre imprese – ha proseguito la premier – non si sono mai interrotti e c'è interesse comune a fare un salto di qualità rispetto a quanto fatto fino ad ora" rilanciando "collaborazioni che erano ferme da tempo", ampliando "le collaborazioni che sono andate avanti sempre" ed esplorando "le nuove forme di cooperazione".  Meloni è stata accolta all'aeroporto di Mitiga, a Tripoli, dal Ministro di Stato per gli Affari del Primo Ministro, Adel Juma, e dall'Ambasciatore d'Italia in Libia, Gianluca Alberini.Quindi si è trasferita alla Fiera Internazionale di Tripoli, dove è stata accolta dal Primo Ministro del Governo di Unità Nazionale Abdul Hamid Dabaiba. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Malattie rare, fino a 10 anni per diagnosi corretta di ipofosfatasia e ipofosfatemia

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(Adnkronos) – Sono ancora poche, in Italia, le diagnosi precoci di malattie rare dello scheletro: per l'ipofosfatasia e l'ipofosfatemia possono trascorrere in media fino a 10 anni prima che siano correttamente individuate.Il paziente, soprattutto quello adulto, continua a peregrinare da un ambulatorio all'altro per curare le sempre più dolorose fratture ossee.

Il sistema diagnostico attivo nel nostro Paese deve essere implementato partendo da una maggiore formazione del personale medico.Inoltre, va facilitato l'accesso agli esami di diagnosi genetica o biochimica rapida, che non si possono ottenere in tutti i laboratori.

Lìappello congiunto di clinici e pazienti arriva in occasione della Giornata internazionale malattie rare delle ossa che si celebra oggi con un convegno nazionale al Senato.E' organizzata per la prima volta insieme dalla Fondazione Firmo (Fondazione italiana ricerca sulle malattie dell'osso) con la presenza di Aifosf (Associazione italiana dei pazienti con disordini rari del metabolismo fosfato) e Api (Associazione pazienti ipofosfatasia).  "L'ipofosfatemia è una condizione caratterizzata da bassi livelli di fosforo nel sangue ed è un disturbo raro che può essere causato da varie patologie – spiega Maria Luisa Brandi, presidente Firmo – L'ipofosfatasia è invece una malattia metabolica originata dalla perdita di funzione dell'enzima fosfatasi alcalina.

La diagnosi risulta molto più facile nel bambino in età neonatale, quando le malattie si manifestano con segni molto evidenti e difficili da non riscontrare.Si registrano casi di fratture ossee già addirittura nell'utero materno durante la gestazione.

Il problema emerge quando finisce l'età pediatrica e la malattia non è ancora stata scoperta.Ciò avviene soprattutto nel caso in cui le mutazioni genetiche sono meno rilevanti e di conseguenza vi sono minori manifestazioni della patologia.

Fortunatamente, per entrambe le malattie, sono state messe a punto nel corso degli anni delle terapie molto efficaci". Oggi "esiste, per i malati di ipofosfatemia, un trattamento che si rivela molto efficace se preso fin dalla prima infanzia e proseguito per tutta l'arco della vita – afferma Nicoletta Schio, presidente Aifosf – Consiste nella somministrazione di un anticorpo monoclonale che ha dimostrato migliorare la qualità della vita dei pazienti.Purtroppo l'accesso al farmaco rimane molto complesso e non è garantito per le differenti fasi di vita di un paziente.

I pazienti infatti sono spesso costretti a sospendere la terapia perché non vi è più il riconoscimento della rimborsabilità da parte del servizio sanitario nazionale.Auspichiamo che sia quanto prima reso disponibile per tutti i malati del nostro Paese, a prescindere dalla loro età".  Il trattamento dell'ipofosfatasia "risulta complicato dai molti ritardi diagnostici accumulati nell'individuazione della patologia – sottolinea Luisa Nico, presidente Api – Tutto ciò aumenta la sofferenza degli ammalati e spesso anche l'angoscia dei loro familiari.

Contro le difficoltà di cura e di assistenza dei pazienti, è necessario che le strutture sanitarie di riferimento facciano rete e mettano in condivisione le proprie conoscenze".In Italia "esistono delle eccellenze nella gestione delle malattie rare dell'osso – prosegue Brandi – Siamo stati il primo Paese al mondo ad offrire un servizio gratuito per la diagnosi di ipofosfatasia.

L'accertamento preciso di queste patologie può essere molto difficile, anche perché non tutti i medici hanno le competenze per riconoscerle.Sono poi pochi i centri che hanno un accesso sicuro e garantito ad esami diagnostici non facili da eseguire.

Sono infatti svolti in laboratori altamente specializzati che non effettuano solo semplici esami di routine".  Le malattie rare colpiscono oltre 2 milioni di persone in Italia e sono complessivamente 7mila. "Di queste, più di 500 interessano lo scheletro e le ossa – evidenzia Annalisa Scopinaro, presidente Uniamo, Federazione italiana malattie rare – Rappresentano una sfida importante per l'intero sistema sanitario.Come per altre e più diffuse patologie, tra cui l'osteoporosi, nella maggioranza dei casi provocano fratture che necessitano di un intervento chirurgico.

Inoltre, rendono davvero difficile la vita quotidiana di uomini e donne, spesso giovani o giovanissimi.Siamo convinti che le terapie vadano rese disponibili a tutti e la ricerca medico-scientifica debba essere incentivata il più possibile.

Vi è poi anche un problema di formazione del personale medico-sanitario e una maggiore preparazione può solo che migliorare i livelli d'assistenza.In questo senso un ruolo importante può essere svolto dagli infermieri, che devono avere maggiori competenze anche cliniche sulle patologie dell'osso".  "Accogliamo i solleciti che sono arrivati oggi dai rappresentati dei clinici e dei pazienti – conclude l'onorevole Ylenia Zambito dell'Intergruppo parlamentare per le fratture da fragilità – Il nostro Intergruppo nasce proprio con l'obiettivo di rafforzare l'impegno da parte delle istituzioni verso delle patologie importanti come le fratture da fragilità.

Nel caso specifico delle malattie rare dell'osso, le difficoltà sono ancora maggiori per pazienti, caregiver e anche per gli specialisti.Ben vengano quindi iniziative, come quella odierna, che hanno il merito di accendere i riflettori su problemi sociosanitari che necessitano maggiore attenzione".

L'evento è realizzato con il supporto non condizionante di Alexion, Astra Zeneca Rare Disease e Kyowa Kirin. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Giornata psoriasi, Consulcesi in supporto di operatori e pazienti

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(Adnkronos) – La psoriasi non è solo una malattia della pelle, ma una condizione complessa che influisce profondamente su ogni aspetto della vita di chi ne soffre.In occasione della Giornata mondiale della psoriasi, Consulcesi Club lancia un nuovo corso Ecm per sensibilizzare e formare i professionisti sanitari sulle sfide che i pazienti psoriasici affrontano quotidianamente, offrendo loro strumenti pratici per migliorare il trattamento e la gestione della patologia.  La psoriasi – ricorda una nota – è una malattia cutanea cronica, infiammatoria e immuno-mediata, caratterizzata da placche rosse ricoperte di squame bianche che si manifestano principalmente su gomiti, ginocchia e cuoio capelluto.

Con una prevalenza stimata intorno al 3% della popolazione, è una delle malattie infiammatorie della pelle più diffuse e può colpire non solo la cute, ma anche le unghie, le articolazioni e il sistema immunitario.Le sue cause comprendono fattori genetici e ambientali, e diversi elementi esterni, come traumi, stress, infezioni e alcuni farmaci, possono scatenarla o aggravarla.

Questa condizione cronica incide negativamente sulla qualità della vita, influenzando la salute psicologica e le relazioni sociali dei pazienti.Esistono diverse forme di psoriasi, come quella a placche, guttata e pustolosa.

In alcuni casi la patologia può essere associata a comorbidità quali l'artrite psoriasica e disturbi cardiovascolari.La diagnosi è effettuata da un dermatologo, che definisce un trattamento mirato che varia tra terapie topiche, sistemiche e farmaci biologici.

Recenti studi hanno evidenziato il ruolo dell'ormone epcidina, che nei pazienti con psoriasi viene prodotto in eccesso nella pelle, causando un sovraccarico di ferro e amplificando l'infiammazione.Tra le nuove opzioni terapeutiche, l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha recentemente approvato un farmaco orale che agisce sul sistema immunitario per migliorare la gestione della malattia, offrendo un controllo efficace anche in aree difficili come il cuoio capelluto. Il corso Ecm 'Percorsi diagnostici-terapeutici condivisi per il paziente affetto da psoriasi', disponibile sulla piattaforma Consulcesi Club e dal valore di 5 crediti Ecm, è progettato proprio per formare i professionisti sanitari sulle pratiche e i protocolli terapeutici più avanzati relativi alla psoriasi.

Con l'obiettivo di migliorare l'assistenza ai pazienti, il corso approfondisce i dati epidemiologici, le cause, le manifestazioni cutanee e le varianti cliniche della malattia, insieme alle comorbidità e alle diverse opzioni terapeutiche, sia convenzionali che biologiche. A guidare i partecipanti in questo percorso sono tre esperti di spicco: Paolo Misericordia, medico di famiglia e responsabile del Centro studi e dell'Area Ict della Fimmg; Stefano Palcic, dirigente farmacista presso l'Asugi e referente per la farmaceutica territoriale e Vincenzo Panasiti, direttore dell'Uos di Dermatologia del policlinico Campus Bio-Medico di Roma.Attraverso lezioni multimediali e un test finale di verifica, il corso offre una formazione completa che integra innovazione terapeutica e attenzione al paziente, per selezionare il trattamento più adeguato tramite screening accurati e follow-up. La Giornata mondiale della psoriasi – prosegue la nota – può dunque rappresentare un momento importante per aggiornare le competenze e migliorare l'assistenza offerta ai pazienti.

Grazie a corsi come questo, i professionisti possono acquisire strumenti preziosi per affrontare una patologia tanto complessa e contribuire a ridurre il carico della malattia per ogni singolo paziente, favorendo un approccio multidisciplinare e personalizzato.  Il corso fa parte della vasta offerta formativa che Consulcesi Club dedica ai professionisti sanitari da anni.Sono infatti disponibili oltre 300 corsi Fad multimediali e interattivi, webinar ed eBook, per un totale di oltre 1.800 crediti Ecm in settori come management, medicina, sicurezza e legale.

La piattaforma, accessibile da tutti i dispositivi digitali, include anche strumenti innovativi come film formativi e videoclip educativi.Ma oltre alla formazione, con Consulcesi Club gli operatori sanitari possono accedere a una vasta gamma di risorse necessarie per la vita professionale.

L'iscrizione consente di esplorare temi di attualità in ambito sanitario attraverso podcast, video, infografiche e articoli personalizzati.Consulcesi Club fornisce inoltre supporto legale attraverso un network di avvocati specializzati, un assistente personale dedicato e consulenze assicurative.

Infine, il Club favorisce il networking tra professionisti sanitari tramite l'Elenco professionisti sanitari, che promuove collaborazioni e connessioni tra colleghi.Per ulteriori dettagli sul corso e sulle modalità di iscrizione, è possibile visitare il sito di Consulcesi Club. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Urso: “Riesaminare le modalità che porteranno allo stop dei motori endotermici”

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(Adnkronos) – "Il percorso verso la transizione ecologica deve essere accompagnato da una strategia chiara e pragmatica, capace di tenere insieme la necessità di ridurre le emissioni con il mantenimento della competitività del nostro tessuto industriale.In questa fase, sul settore automotive, insieme alla Repubblica Ceca, ci siamo fatti promotori di un non paper che sarà presto discusso in Commissione al fine di riesaminare le modalità che porteranno allo stop ai motori endotermici nel 2035".

Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un messaggio di saluto inviato in occasione dell'evento Adnkronos Q&A ‘Transizione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma. "La transizione deve esserci ma occorrono le condizioni per raggiungerla.Il processo va sostenuto con una forte immissione di risorse pubbliche ad oggi fuori dalla portata dei bilanci pubblici non solo dell’Italia ma di tutti i Paesi europei.

Non solo: serve un approccio basato su evidenze empiriche e non su posizioni ideologiche, che guardi con favore alla neutralità tecnologica e all’inserimento dei biocarburanti tra le modalità per raggiungere l’abbattimento di CO2", spiega.  "Per questo chiediamo di anticipare alla prima metà del prossimo anno il Rapporto di valutazione previsto per fine 2026.Il governo è consapevole che l’obiettivo della decarbonizzazione non può essere messo in discussione, ma occorre un confronto aperto su quale sia la modalità corretta per raggiungerlo", conclude. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Giovannini: “Green Deal c’è, ora c’è da accompagnare la transizione del settore industriale”

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(Adnkronos) – "Cosa resta del Green Deal?Al momento il Green Deal non è stato toccato di una virgola, c’è tutto.

Certamente, si potranno rivedere alcuni aspetti.L’approccio ideologico non è mai esistito.

Inoltre, il Green Deal è sempre stato immaginato non come una politica ambientalista ma come una politica di sviluppo economico".  Così Enrico Giovannini, direttore scientifico ASviS, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Transizione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma. "Per andare a negoziare a Cop29 e Cop16, il documento approvato dal Consiglio, e quindi dai governi, è: 'massime ambizioni, dal Green Deal non si torna indietro, gli altri Paesi devono muoversi molto di più'.Cosa bisognerà fare?

Il Clean Industrial Act perché gli altri Paesi del mondo che vanno in questa direzione oltre a regolare ci mettono anche i soldi.Bisogna accompagnare molto di più la transizione del settore industriale", aggiunge. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Berrettini-Popyrin: orario, precedenti e dove vederla in tv

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(Adnkronos) –
Matteo Berrettini in campo a Parigi-Bercy.Il tennista romano è reduce dai quarti di finale raggiunti a Vienna, dove è stato battuto da Khachanov, e affronterà l'australiano Alexei Popyrin, numero 24 del ranking.  Il vincente tra Berrettini e Popyrin affronterà, ai sedicesimi di finale, Daniil Medvedev. Il match tra Berrettini e Popyrin è in programma oggi, martedì 29 ottobre, alle ore 12.30 circa.

Tra i due ci sono due precedenti, entrambi vinti dall'azzurro, l'ultimo risalente al torneo di Vienna del 2021. Berrettini-Popyrin sarà trasmesso, come tutto il torneo di Parigi-Bercy, sui canali di SkySport, ma sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo, su Now e Tennis Tv.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Napoli in cerca di sicurezze e conferme contro un Milan affamato di punti

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Questa sera presso lo stadio San Siro di Milano, per la 10 giornata di serie A, si terrà l’incontro Milan contro Napoli, una gara importante per consolidare le posizioni alte della classifica.La sfida inizierà alle 20:45, arbitra il direttore di gara Colombo, una sfida che si preannuncia fondamentale, soprattutto per il Napoli, che, nonostante un eventuale passo falso, manterrebbe comunque il primato in classifica, grazie al vantaggio di quattro punti sull’Inter.

Il Milan, tuttavia, non può permettersi di sottovalutare l’incontro.Con Theo Hernandez e Reijnders squalificati, Gabbia fuori per infortunio e Abraham in dubbio per un fastidio alla spalla, la squadra di Fonseca dovrà trovare un nuovo assetto.

Si parla di una possibile titolarità da parte di Okafor, con Leao pronto a partire dalla panchina, occhio anche al giovanissimo Camarda che sembrerebbe essere convocato per la partita di domani.La panchina di Leao potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio: da un lato, la freschezza di Okafor potrebbe offrire nuove opportunità in attacco, dall’altro, la qualità e l’impatto di Leao potrebbero mancare, specialmente in un match di questa intensità.

Il Napoli, dal canto suo, arriva con una marcia in più, grazie alla propria forma fisica e dalla solidità mostrata finora.Tuttavia, l’unico punto debole sembra essere il riposo: meno giorni per recuperare rispetto al Milan, che ha avuto il tempo di ricaricare le batterie, mentre il Napoli sabato sfidava il Lecce.

Questa partita non è solo una questione di punti, ma anche un test di carattere per entrambe le squadre.Il Milan cerca sicurezze, dopo un periodo di alti e bassi fra lo spogliatoio questa sfida sarà fondamentale per il morale del gruppo spinto anche dal proprio pubblico, cercherà di sfruttare il fattore casa per riprendersi e tornare a lottare per le posizioni di vertice.

Il Napoli, con la voglia di consolidare il proprio dominio, avrà l’occasione, con una vittoria, di farsi largo in classifica con una delle pretendenti allo scudetto.

Ambiente, Pichetto: “Aziende che investono su processi sostenibili sono la nostra forza”

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(Adnkronos) – "Le imprese che investono su processi produttivi sostenibili sono oggi la nostra maggiore forza".Così il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto in un video-messaggio inviato in occasione dell'evento Adnkronos Q&A ‘Transizione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma. "Il nostro Paese si sta attrezzando al meglio sulla lunga ma ormai tracciata strada che dovrà portarci alla decarbonizzazione dei sistemi produttivi e alla neutralità carbonica, prevista totalmente nel 2050.

La sicurezza energetica, primaria urgenza del sistema Paese, si sta concretizzando attraverso una strategia che punta ad attribuire all'Italia un ruolo centrale nell'ambito del Mediterraneo.La forte affermazione delle rinnovabili e la spinta all'innovazione, nei numeri che ci indica il nostro Piano nazionale integrato energia e clima, avranno bisogno di un settore privato vivace e molto protagonista", dice Pichetto.  "Ci sono modelli vincenti come quelli dell'economia circolare italiana che tutti ci invidiano.

Per queste imprese il governo sta cercando di creare il miglior contesto di lavoro, semplificando i quadri normativi, garantendo certezze, incentivando, ove utile, la conversione produttiva.Dobbiamo permettere, insomma, che la transizione venga vissuta come un'opportunità di sviluppo, un asset aziendale e non come una sommatoria di adempimenti e di penalizzazioni.

L'attenzione del governo è su più fronti: il lavoro in corso sui settori in cui è più difficile decarbonizzare, gli incentivi per le Cer, l'avanzamento delle misure del Pnrr e diverse altre azioni normative semplificatorie". "Sono convinto che il rinnovamento delle istituzioni europee ci permetterà di affrontare con maggiore pragmatismo anche quelle norme del Green Deal che si sono dimostrate molto sbilanciate.L'Italia non ha mai lavorato per distruggere, ha voluto piuttosto migliorare, anche riuscendoci, direttive e regolamenti che rischiano di lasciare indietro interi settori produttivi.

Sia chiaro che non è mai stato in dubbio il nostro impegno e i nostri obiettivi green, ma non c'è più posto in Europa per approcci che non tengono conto di quelle che sono le evidenze scientifiche e dei contesti nazionali differenti tra i 27 Paesi europei.Credo che su questa linea si possa lavorare nel nuovo Parlamento, nella Commissione, nei Consigli europei.

Come già fatto al G7 Clima, Energia e Ambiente, così a Cop29, che si apre tra pochi giorni, porteremo con responsabilità la voce del sistema Paese, espressione quindi di valore e di eccellenza", aggiunge. "Un'informazione puntuale, costruita su dati ed evidenze, è decisiva nel processo di transizione ecologica, un processo anche indiscutibilmente culturale", conclude. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Musetti-Struff: orario, precedenti e dove vederla in tv

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(Adnkronos) –
Torna in campo Lorenzo Musetti.Il tennista azzurro, dopo la deludente eliminazione in semifinale a Vienna, fa il suo esordio al Masters 1000 di Parigi-Bercy.

Per il primo turno del torneo Musetti affronterà il tedesco Jan-Lennard Struff, numero 42 nel ranking Atp. Non un incontro facile quindi per il toscano, numero 16 del mondo, ma ampiamente alla portata.Nel turno successivo il vincente affronterà uno tra il francese Fils e il croato Cilic. Il match tra Musetti e Struff è in programma alle ore 11 di oggi, 19 ottobre.

Si tratterà del secondo incontro tra i due, con il primo che è stato vinto, nel 2022, da Musetti nei quarti di finale del torneo di Sofia con il punteggio di 7-6 (3), 6-1. Musetti-Struff sarà trasmesso come tutto il torneo di Parigi-Bercy sui canali di SkySport, ma sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo, su Now e Tennis Tv.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Wta Jiujiang, Martina Trevisan torna a vincere: batte Zheng senza problemi

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Martina Trevisan passa al secondo truno del Wta in corso a Jiujiang in Cina.L'azzurra, n. 136 del ranking, ha superato in scioltezza la cinese Wushuang Zheng, n. 352, in due set con il punteggio di 6-1 6-2 in meno di un'ora e mezzo di gioco.  Fuori subito dal torneo invece Lucia Bronzetti.

L'azzurra, n. 77 del ranking, è stata eliminata in tre set dalla 22enne thailandese Mananchaya Sawangkaew, n. 147, con il punteggio di 6-4 4-6 6-2 in due ore e venti minuti di gioco. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sassuolo: Domenico Berardi l’ultima bandiera di un calcio che ha perso il romanticismo in favore del business

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La Juve Stabia nel turno infrasettimanale, questa sera, sfiderà il Sassuolo in una classica gara non per cuori forti ma dal sapore di scalata al Monte Everest.Non sappiamo se sarà protagonista in campo ma sicuramente Domenico Berardi merita una citazione per questo importante appuntamento.

Nel mondo del calcio oramai è sempre più difficile trovare le bandiere.Calciatori come ad esempio Alessandro Del Piero, Javier Zanetti, Paolo Maldini o Francesco Totti o Daniele De Rossi che hanno sposato praticamente per sempre i colori della loro squadra diventata poi del cuore.

Domenico Berardi è sicuramente una delle ultime bandiere rimaste nel panorama del calcio Italiano.Un attaccante che ha spostato anni fa i colori nero verdi dove è riuscito a scrivere pagine importanti con la casacca del Sassuolo.

La piccola meraviglia che ha camminato con i giganti della Serie A, la bestia nera dell’ Inter e le vittorie importanti contro le big del campionato.Berardi era una tassa che tutti hanno pagato nel corso della storia.

Un calciatore devastante, un tiro spaziale, rapido e veloce nei movimenti ed eroe della notte magica di Londra con Roberto Mancini nell’ anno della vittoria agli europei che tanto ci fece piangere di gioia.Il Sassuolo ha una rosa importante, forse la più importante del campionato e Berardi che sta tornando in campo dopo un brutto infortunio può rappresentare un qualcosa di devastante per le squadre avversarie.

Una bandiera, una storia a tratti romantica per un calcio che oramai parla poco di romanticismo ma molto di business.