21 novembre: nuovo D-Day per l’Italia. Il DUO fa spallucce e fa rientrare i condoni

Il 21 novembre sarà il giorno in cui la Commissione europea annuncerà, con ogni probabilità,...

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Il 21 novembre sarà il giorno in cui la Commissione europea annuncerà, con ogni probabilità, la procedura di infrazione per debito eccessivo della manovra italiana inviata a Bruxelles.

Anche le reazioni non ufficiali, come il tweet del vicepresidente della commissione Valdis Dombrowski, bocciano la lettera del Governo italiano che, confermando i numeri della manovra, ha giocato la carta delle rassicurazioni promettendo interventi rapidi, se si dovesse andare fuori rotta, e promette privatizzazioni per 18 miliardi, ma poi chiede lo scorporo dei soldi necessari per il piano contro il dissesto idrogeologico.

Purtroppo però anche questa carta, ad ora, sembra non essere bastata visto che Olanda e Austria (ndr: in teoria alleata di Salvini) hanno subito chiesto una risposta rigida di Bruxelles con una bocciatura per la manovra e la conseguente apertura della procedura di infrazione.

Come da prassi consolidata però, i due ministri prezzemolini, nonché vicepremier, minimizzano e, in particolare Salvini, ha ripetuto: “non ci muoviamo di un millimetro” e vanno avanti a “giocare” sugli altri tavoli del “Casinò Italia” dove, ad esempio su quello di Palazzo Madama, estraggono il solito asso dalla manica e fanno comparire un emendamento che reintroduce il condono edilizia nel decreto per Genova. Poi, ovviamente, lo facenno votare e approvare per cui, oggi stesso alle 9:30, sono già cominciate le dichiarazioni di voto in aula dove, se non ci saranno altri colpi di scena, e nonostante la dichiarazione contraria di Liberi e Uguali, il provvedimento sarà approvato e diventerà legge superando il rischio della terza lettura a Montecitorio.

Tutto qui? (si fa per dire). Ma proprio per niente.

Come si sà, l’appetito viene mangiando e la famosa copertina di CUORE, oggi come non mai, è di massima attualità e realismo per cui ecco che ai tavoli del “Casinò Italia”, vengono serviti altri Full d’Assi, Poker e Scale Reali che arrivano con gli ultimi emendamenti al test in Parlamento e cosa possono essere secondo voi? Ma certo, sono altri condoni e sanatorie!

La prima, firmata Lega, è un condono su piccoli errori formali della dichiarazione dei redditi (si sà, si parte dal piccolo ma poi è un attimo a dilagare ovunque).
La seconda, sempre della Lega ma firmata anche dei 5 Stelle, sospende per tutto il 2019 le sanzioni sulla fatturazione elettronica: diventerà obbligatoria l’anno prossimo.

E questo è!

Ma torniamo alla ciliegina sulla torta ed al capolavoro dell’italico trasformismo con il trionfo delle facce di …. bronzo ricordate ed eternate dalla copertina di CUORE: il condono per Ischia!

Il condono per Ischia, uscito dalla finestra è rientrato dalla porta principale e, come già segnalato, è tornato – ieri sera – in tutta la sua completezza nell’aula del Senato dove l’emendamento di Forza Italia sul decreto Genova, approvato in una commissione con i voti dei dissidenti 5 Stelle, è stato respinto dal Senato, udite udite, anche con i voti della stessa Forza Italia che ha votato con la maggioranza contro il suo stesso emendamento ricordandoci così che anche il famigerato, e mai dimenticato, Circo Montecitorio è sempre lì attivo ed operante con tutti i suoi nani, giocolieri e ballerine.

In tutto questo saltellare e scoppiettio di tric-trac, un’unica buona notizia per gli italiani, ma brutta per i 5 Stelle: i dissidenti, ieri, sono stati, sette. Dato non certo lieto per loro mitigato solo dalla constatazione che che vanno in ordine sparso tra chi si è astenuto, chi era fuori dall’aula e chi ha votato contro come De Falco.

I vertici del partito minimizzano la fronda e anche il tema delle espulsioni sembra, per ora, accantonato viste le prossime scadenze e soprattutto il voto definitivo di oggi sul decreto ma …..

 

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