“Tempesta Emotiva” (Lo Piano Saint Red)

Le sentenze possono essere accettate, confutate, impugnate, altre volte discusse in accesi dibattiti televisivi; quella...

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Le sentenze possono essere accettate, confutate, impugnate, altre volte discusse in accesi dibattiti televisivi; quella di ieri, in cui si e’ parlato di “tempesta emotiva” da parte di un imputato di omicidio, lo sara’ sicuramente.
I Fatti : 
La Corte d’Appello di Bologna, ha ridotto da 30 anni a 16 anni di reclusione, la condanna nei confronti di Michele Castaldo, che nel 2016 a Riccione, aveva strangolato la sua ex compagna Olga Matei. La colpa della donna e’ stata quella di voler chiudere quel rapporto, che per lei era diventato opprimente.
 
I Giudici hanno adottato questo sconto di pena, perché si saranno convinti che l’imputato avesse avuto al momento di compiere il delitto, il cervello offuscato da una “tempesta emotiva”, non meglio definita, in cui forse avranno iniziato a “frullare” i suoi neuroni. 
 
Per la transitiva, si sarebbe trattato di un vero e proprio scompenso cerebrale, come se l’omicida avesse avuto un blackout temporale, che lo avesse messo nelle condizioni di non poter intendere ne’ volere.
 
Essere condannati a 16 anni per omicidio volontario, vuol dire che fra meno di 10 anni, il Castaldo tornera’ libero: vuoi per buona condotta, che per gli sconti di pena previsti dalla Legge. 
 
Su ogni anno di reclusione, vengono tolti 3 mesi, poi ci sono i periodi di prova fuori dal carcere, e tante altre misure non restrittive, perché il fine ultimo di ogni condanna e’ la riabilitazione del condannato.
 
Di parere diametralmente opposto sono giustamente i parenti della vittima, che avrebbero voluto la riconferma della condanna di 1° grado, o nella migliore delle ipotesi, l’ergastolo.
 
Cosa accadra’ adesso? sara’ la Cassazione ad emettere la sentenza definitiva, il terzo grado in questi casi e’ d’obbligo, vista la gravita’ del delitto.
 
Questa pagina giudiziaria, potrebbe aprire una vera e propria crepa in altri processi in “corso d’opera”. Chiunque potrebbe asserire di essere stato colpito da questa “tempesta tropicale”, ogni scusa potrebbe essere buona per alleggerire il peso di una pesante condanna.
Dati Sconfortanti :
In Italia annualmente si registrano piu’ di 100 delitti per motivi passionali, le vittime al 99% dei casi sono donne. 
 
Se non si riuscira’ ad arginare questo fenomeno con le ripetute denunce da parte di chi e’ colpito da stalking, da vessazioni, immaginiamo se un potenziale omicida possa avere una simile scappatoia, dopo aver portato a compimento la propria mattanza.
 
Alcune Leggi andrebbero cambiate, non in favore dei rei, come spesso accade, ma a favore delle vittime, che molto spesso non ottengono equa giustizia.
COLLEGATA da archivio:
Stanislao Barretta
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