F1, GP Olanda: vince Max. Ferrari, c’è da lavorare

Il racconto del GP d'Olanda vinto da Max Verstappen

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F1, GP Olanda: vince Max. Ferrari, c’è da lavorare

 

Articolo di Pasquale Buondonno in collaborazione con Carlo Ametrano

 

Il tracciato di Zandvoort è ritornato in calendario l’anno scorso dopo un’assenza di 36 anni. Una delle edizioni rimaste impresse nella mente degli appassionati è stata sicuramente quella del 1979 con l’iconico giro di Gilles Villeneuve su tre ruote. Fu quello l’ultimo Campionato in cui la Ferrari trionfò con Jody Scheckter prima che Michael Schumacher interrompesse un digiuno lungo 21 anni. Altri tempi, ma la passione è la medesima, quella che ti fa vacillare il controllo, quell’argine di sabbia che si sfalda alla prima ondata.

A Zandvoort è Pole Position per Max Verstappen, subito dopo Leclerc e Sainz. I primi tre sono divisi da soli 92 millesimi di secondo. Quarto tempo per Hamilton. Si preannuncia una bella battaglia.

Tuttavia, i pronostici confermano le aspettative.

GP Olanda
FONTE FOTO: Scuderia Ferrari Twitter

GP Olanda, non c’è partita

Vince Verstappen dinanzi al suo pubblico accorso in massa. 30^ vittoria in carriera per «Super-Max» che si porta a meno uno dal “leone” Mansell.

Verstappen lo abbiamo visto guidare in modo superbo con una capacità di tenere in pista la macchina in modo davvero incredibile. Non sente la pressione di un popolo che tifa per lui completamente, un pilota che manovra la sua monoposto con incredibile “nonchalance” eguagliando Jackie Stewart con 17 Pole Position mostrando una capacità incredibile di autocontrollo in gara non comuni ad altri piloti.

F1 Olanda
FONTE FOTO: McLaren F1 Twitter

La gara d’Olanda

Quando la velocità diventa arte, ciò che resta negli occhi è la sensazione di aver scoperto un mondo nuovo e si può rimanere incantati nella spettacolare cornice di un Circuito di enorme bellezza con i suoi colori “orange” soverchianti dove tutto sa di enorme bellezza, perché in essa c’è l’espressione più alta di un’idea: efficienza motoristica, aerodinamica e concretezza di risultati. Quando Verstappen si è tolto la polvere dalle spalle e dalla testa, le pennellate che tracciavano arcobaleni, perfino nelle tenebre di una notte buia e tempestosa avrebbero illuminato il Circuito con i suoi lampi di classe, seducendo per intero una platea nel gigantismo di forme capaci di attrarre e forse di stordire.

F1 Olanda GP
FONTE FOTO: Mercedes-AMG PETRONAS F1 TEAM Twitter

Verstappen domina

La sua «visionaria» interpretazione può specchiarsi nel capolavoro di una gara perfetta. Il “Progetto” smette di essere un concetto “retorico” e diviene la rappresentazione di una filosofia che riassume velocità-spazio-tempo e spettacolo. Tutto in un unico nucleo.

Padrone del tempo, dimostrazione lampante di un’effervescenza che si avverte ovunque. Una prestazione figlia di una personalità dominante. Eleganza e pragmatismo. Quando il futuro ti si spalanca dinanzi con quell’orizzonte così fosforescente è opportuno non dimenticare nessuno, compreso tecnici, ingegneri e magazzinieri.

Una leadership mai messa in discussione.

Ogni strategia alle spalle di Max Verstappen che mirasse a spodestarlo è risultata vana naufragando miseramente.

 

Griglia di arrivo:

  1. Verstappen 2. Russell 3. Leclerc 4. Hamilton 5. Perez 6. Alonso 7. Norris 8. Sainz (penalità)

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