Se ”una telefonata allunga la vita” lo smartphone in auto te l’accorcia

Una nota pubblicità recitava: “una telefonata allunga la vita”. Forse è vero anzi, in molti...

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Una nota pubblicità recitava: “una telefonata allunga la vita”. Forse è vero anzi, in molti casi lo è di sicuro ma, se a farla usi un telefono mentre sei alla guida, e magari poi ti ci metti pure a giocare …. allora te la accorcia, e di parecchio. Se ti va bene te la rovina. Questa è quanto emerge da una intervista che Lidia Catalano ha fatto al commissario Capo della Polizia di Stato Damiano Pica e che, a seguire, vi proponiamo:

  • “La prima causa degli scontri è lo smartphone” LIDIA CATALANO

Il commissario capo della polizia: “Abbiamo sanzionato persino una ragazza che aveva imboccato la tangenziale di Firenze in contromano mentre era a caccia di Pokémon”

La Pokémon Go mania non risparmia neppure le autostrade italiane. Sabato notte una ragazza di 19 anni ha imboccato la Firenze Ovest contromano perché era intenta a dare la caccia ai mostriciattoli sul suo smartphone. Un «gioco» che si è risolto con una sanzione e la decurtazione di quattro punti dalla patente. «Sorprende la leggerezza con cui vengono messi in atto comportamenti irresponsabili che possono avere conseguenze gravissime», sottolinea Damiano Pica, commissario capo della Polizia di Stato. Che non ha dubbi sull’entità del nemico numero uno per chi si mette al volante: la distrazione.

Più pericolosa dell’eccesso di velocità?

«Senza dubbio, il sorpasso è avvenuto negli ultimi due anni. L’uso di smartphone e tablet alla guida oggi è la prima causa di incidenti stradali, perché ingloba ben tre condotte illecite rischiose».

Quali?

«L’attenzione rivolta allo schermo altera la percezione della distanza di sicurezza e della velocità, che deve essere sempre adeguata al traffico e alla tipologia di strada. Inoltre la distrazione determina la “fuoriuscita autonoma” del veicolo dalla sede stradale».

Insomma, si vedono più veicoli ondeggiare tra le corsie?

«Esatto, in passato capitava in seguito a un tamponamento, a un guasto meccanico o alla presenza di un ostacolo improvviso sulla carreggiata. Oggi lo stesso effetto è causato da una telefonata o da un sms».

Dunque per l’estate 2016 dobbiamo aspettarci un incremento degli incidenti?

«In effetti tra il 1° gennaio e il 7 agosto si è registrato un lieve aumento sullo stesso periodo del 2015 (16.731 rilevazioni contro le 16.603 dello scorso anno), ma il dato positivo è che la mortalità si è ridotta dell’11%».

Il binomio «più giovani, più imprudenti» resta valido?

«Purtroppo sì, nell’ultimo anno sono aumentati i decessi tra gli under trenta: 289 persone nel 2016 contro le 245 del 2015. Un dato su cui la distrazione da smartphone potrebbe avere inciso in modo significativo».

Quali sono le altre cause di incidenti?

«Al secondo posto resta l’eccesso di velocità, seguito dallo stato di ebbrezza, a pari merito con il mancato rispetto della distanza di sicurezza».

Quali interventi vengono messi in campo per combattere il «nemico numero uno»?

«Abbiamo intensificato il pattugliamento delle strade con vetture in borghese. Oltre a ciò la Polizia stradale ha attivato corsi nelle scuole per educare al rispetto delle norme stradali. Talvolta i più giovani mettono in atto comportamenti emulativi senza valutarne la pericolosità. Ciò che manca è una reale percezione del rischio».

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