Spagna, il business dei rimpatri: Air Europa si assicura l’esclusiva sui voli dei migranti

RIMPATRI – Le Ong li chiamano “i voli della vergogna”, ma ogni volta che si...

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RIMPATRI – Le Ong li chiamano “i voli della vergogna”, ma ogni volta che si apre un bando scatta la corsa delle compagnie. Il vettore del gruppo Globalia, in tandem con Swiftair, si è assicurato un prolungamento della concessione di diciotto mesi per quasi 12 milioni di euro. Polemiche sull’assegnazione

MADRID – E’ un business che fa gola alle compagnie aeree: riportare in patria i migranti in situazione irregolare. In altre parole, gestire le deportazioni. Le Ong e le associazioni che lottano contro le espulsioni e che, da tempo, sollecitano la chiusura dei Cie (i centri d’internamento creati dal governo), li chiamano senza mezzi termini “i voli della vergogna”. Ma ogni volta che il Ministero dell’Interno lancia un bando, parte la corsa per assicurarsi il contratto. E, di nuovo, l’ha spuntata la compagnia del gruppo Globalia, Air Europa, in alleanza con Swiftair, che ha visto prolungata di diciotto mesi la concessione di cui già disponeva, sconfiggendo la concorrenza della Ute (unione temporanea di imprese) formata dalla filiale regionale di Iberia, Air Nostrum, in alleanza con Barceló Viajes.

Al precedente concorso era filato tutto liscio, essendo Air Europa l’unico candidato. Ma, in questa occasione, non è mancata la polemica, perché l’offerta di Air Nostrum era, almeno in teoria, più conveniente per lo Stato. Alla fine, invece, il governo ha scelto l’aerolinea di Globalia per un prezzo complessivo di 11,8 milioni di euro. Per i viaggi della deportazione, Air Europa incasserà da un minimo di 9000 euro per ora di volo nel caso in cui i passeggeri non superino il numero di 75, fino a un massimo di 21.300 quando si trasportino più di 200 persone.

Fra il mese di gennaio del 2010 e ottobre del 2014, il Ministero dell’Interno ha espulso 9410 migranti in 257 voli internazionali. I voli di deportazione sono considerati operazioni di polizia e, di conseguenza, hanno un carattere riservato. L’unico organismo che periodicamente pubblica dati sui cosiddetti “voli della vergogna” è il Defensor del Pueblo (l’ombudsman spagnolo), che elabora le informazioni fornite dall’agenzia europea Frontex e dallo stesso Ministero dell’Interno. Secondo l’ultimo rapporto disponibile, nel 2014 il governo di Madrid organizzò il rimpatrio di 3373 migranti su 134 voli. La maggior parte, con destinazione Ceuta o Melilla, per riconsegnare gli stranieri in situazione irregolare alle autorità marocchine. Le altre destinazioni più frequenti: Mali, Nigeria, Senegal, Colombia ed Ecuador.

Il presidente dell’aerolinea Air Nostrum, Carlos Bertomeu, ha fatto sapere che sta valutando l’ipotesi di presentare un ricorso contro l’assegnazione del contratto al consorzio concorrente, che richiederà un esborso per lo Stato superiore a quello preventivato dall’offerta della filiale di Iberia, che ha sede a Valencia. Ma il Ministero dell’Interno, nel giustificare la scelta, ha addotto una mancanza di solvenza tecnica delle aeronavi bimotore proposte da Barceló e dalla filiale di Iberia, insieme a presunte carenze nella documentazione sui titoli dei piloti.

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