Violenza al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare. Medico picchiato nel nosocomio stabiese. Secondo la norma, voleva eseguire un tampone ad una vittima di un incidente stradale.
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oveva sottoporsi a tampone covid, così come vuole la prassi ma, dopo il suo rifiuto lamentando dolore nell’esecuzione, tre famigliari sono intervenuti facendo irruzione nel reparto d’urgenza del San Leonardo e hanno picchiato il medico che lo stava eseguendo.
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“Il tampone mi fa male”, medico picchiato all’ospedale di Castellammare
La denuncia arriva dall’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, che su Facebook ha raccontato l’accaduto del medico picchiato.
L’associazione racconta che, alle ore 18 di domenica 22 maggio, al Pronto Soccorso del nosocomio stabiese è giunto un uomo, rimasto coinvolto in un incidente stradale: come da prassi, al paziente è stato effettuato il tampone per rivelare eventuale positività al Covid-19, ma l’uomo ha cominciato a lamentarsi per il dolore e il fastidio provocatigli dalla procedura.
In poco tempo, in “soccorso” del paziente sono arrivati tre uomini, suoi famigliari, che hanno invaso il codice rosso del Pronto Soccorso e hanno preso a schiaffi il dottore, tra i più esperti e con una lunga esperienza nel reparto d’urgenza stabiese, che stava effettuando il tampone, che è caduto rovinosamente al suolo.
Il medico si è fatto refertare, è di dieci giorni la prognosi per le ferite riportate nell’aggressione, e ha presentato denuncia alla polizia che ora indaga sull’accaduto per risalire ai responsabili.
Il caso nel pronto soccorso di Castellammare dove già si vive in una continua emergenza per l’alto numero di pazienti e l’assenza di posti letto sufficienti, con una carenza cronica di medici e infermieri.
Il medico ha avuto bisogno di essere medicato: si è fatto refertare e ha sporto regolare denuncia per l’aggressione subita.
Soltanto qualche giorno fa, la stessa associazione ha reso noto di un’aggressione avvenuta all’ospedale di Battipaglia, nella provincia di Salerno.
Qui, un infermiere è stato aggredito dal marito di una paziente, che lo ha colpito con un oggetto contundente alla testa: l’infermiere ha rimediato un trauma cranico e per lui sono stati necessari dei punti di sutura.
“Fermate questa ondata di violenza prima che altri colleghi incrocino le braccia, l’esodo è già iniziato e non ve ne siete accorti……resterete senza assistenza sanitaria!”
ha dichiarato il dottor Manuel Ruggiero, presidente dell’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”.
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Cristina Adriana Botis / Redazione Campania
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