L’Argentina batte la Francia ai rigori: Estasi nel nome di Diego!

L’Argentina batte la Francia neii Mondiali 2022 di calcio, sconfiggendo la Francia per 7-5 ai calci di rigore (2-2 al 90′, 3-3 in chiusura dei tempi supplementari) al termine di una Finale letteralmente pirotecnica.

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L’Argentina batte la Francia neii Mondiali 2022 di calcio, sconfiggendo la Francia per 7-5 ai calci di rigore (2-2 al 90′, 3-3 in chiusura dei tempi supplementari) al termine di una Finale letteralmente pirotecnica.

L’Argentina batte la Francia ai rigori: Estasi nel nome di Diego!

L’Argentina ha vinto i Mondiali 2022 di calcio, sconfiggendo la Francia per 7-5 ai calci di rigore (2-2 al 90′, 3-3 in chiusura dei tempi supplementari) al termine di una Finale letteralmente pirotecnica.

L’Albiceleste ha prevalso nell’atto conclusivo andato in scena allo Stadio Iconico di Lusail (Qatar), riuscendo così a conquistare il terzo titolo iridato della sua storia dopo quelli del 1978 e del 1986.

Una Nazionale sudamericana torna sul tetto del Pianeta a distanza di venti anni dall’ultimo sigillo confezionato dal Brasile, imponendosi nella quarta finale delle ultime cinque decisa oltre i tempi regolamentari.

I ragazzi di Scaloni fanno esultare un Paese intero, che aspettava questo momento dai tempi di Diego Armando Maradona, compianto Pibe de Oro scomparso ormai due anni fa.

La Francia esce dal campo a testa bassa: i Campioni del Mondo 2018 non sono riusciti a difendere il titolo conquistato quattro anni fa.

I Galletti, che nei primi ottanta minuti sono  apparsi decisamente fuori fora dal punto di vista fisico (ha inciso il virus di cui si è parlato negli ultimi giorni?), hanno riaperto la partita grazie alla classe di Mbappé e poi hanno dato vita a quella che potrebbe essere già incoronata come la partita del secolo (del ventunesimo, Italia-Germania 4-3 d.t.s. va lasciata dov’è).

La Francia ha mancato l’appuntamento con il bis riuscito soltanto all’Italia di Vittorio Pozzo (1934 e 1938) e al Brasile di Pelè (1958 e 1962).

L’Argentina aveva perso il match d’esordio contro l’Arabia Saudita, poi si è scatenata, primeggiando nella fase a gironi e poi regolando Australia, Olanda (ai calci di rigore), Croazia e Francia.

A decidere la contesa è stato uno straripante Lionel Messi. Il numero 10 dell’Argentina ha sbloccato la partita al 23′, trasformando un calcio di rigore concesso per il fallo commesso da Dembelè su Di Maria.

Il fantasista ha poi illuminato la scena al 36′, lanciando una stupenda azione corale degna di una finale mondiale: tocco d’esterno per Alvarez, che di prima lancia in profondità per Mac Allister, il quale crossa rasoterra in area per l’accorrente Di Maria, abile a trafiggere Lloris e a fare volare l’Argentina sul 2-0.

La partita si è accesa negli ultimi dieci minuti dopo l’improvviso calcio di rigore trasformato da Kylian Mbappé e poi il numero 10 francese ha firmato la doppietta che ha trascinato la contesa ai supplementari, dove abbiamo assistito a un nuovo botta e rispota tra i due fenomeni, prima dei calci di rigore.

I record di Lionel Messi sono semplicemente infiniti. Oggi è diventato il giocatore con più minuti e partite giocate in un Mondiale, chiude la competizione con sette gol all’attivo (contro gli otto di Mbappé) e merita il premio di miglior giocatore dell’intera kermesse.

Alla sua seconda finale disputata, dopo quella persa nel 2014 ai tempi supplementari contro la Germania, uno dei giocatori più forti di tutti i tempi ha finalmente coronato il sogno di alzare al cielo la Coppa del Mondo.

Lo fa a 35 anni, dopo che lo scorso anno era stato assoluto protagonista nella trionfale Coppa America. Nel giro di meno di due anni, l’Albiceleste si è presa tutto considerando anche la Finalissima conquistata battendo l’Italia qualche mese fa.

La tripletta di Mbappé è da record, ma non è stata sufficiente.

LE FORMAZIONI DI ARGENTINA-FRANCIA

Scaloni schiera la sua Argentina con un 4-1-2-3:

  • Martinez tra i pali,
  • difesa a quattro con Tagliafico e Molina sugli esterni, Otamendi e Romero al centro;
  • Fernandez davanti alla difesa, le chiavi del centrocampo sono affidate a Mac Allister e de Paul;
  • tridente offensivo formato da Di Maria, Alvarez, Messi.

Didier Deschamps risponde in maniera speculare:

  • Lloris tra i pali;
  • linea difensiva con Koundè, Varane, Upamecano, Hernandez;
  • Tchouameni a fare da schermo, Griezmann e Rabiot ad agire alle spalle delle punte Dembelè, Giroud e Mbappè.

LA CRONACA DELLA PARTITA

L’Argentina spinge fin dalle prime battute, mentre la Francia appare decisamente abulica e scarica dal punto di vista fisico.

Al 17′ Messi innesca De Paul, ma il passaggio di ritorno non riesce e il pallone finisce sui piedi di Di Maria, che spreca con il destro da buona posizione.

Al 22′ si materializza l’episodio che dà una scossa alla partita: Dembelè stende Di Maria in area di rigore, l’arbitro concede un sacrosanto penalty, Lionel Messi si presenta sul dischetto e trasforma spiazzando Lloris (palla alla destra del marcatore, portiere dall’altra parte).

I sudamericani sono in totale controllo dell’incontro e al 36′ raddoppiano concretizzando una stupenda azione di squadra: Messi d’esterno per Alvarez a centrocampo, la palla vola in profondità per Mac Allister, che crossa rasoterra in area per l’accorrente Di Maria, bravo a trafiggere Lloris.

La Francia è in balia degli eventi, i transalpini sono giù di tono dal punto di vista fisico (ha inciso il virus di cui si è parlato negli ultimi giorni?).

All’inizio della ripresa l’Albiceleste ha anche delle occasioni con Messi e Mac Allister, ma è un po’ sprecona.

Scaloni sembra essere sicuro della vittoria e infatti toglie Di Maria al 64′ per coprirsi, mentre la Francia non riesce minimamente a reagire.

La vittoria dell’Argentina sembra ormai cosa fatta, ma la partita subisce una svolta inattesa quando mancano una decina di minuti al termine. Kylian Mbappè, fino a quel momento un fantasma in campo, si accende nel volgere di due giri di lancette:

  • all’80mo trasforma il calcio di rigore concesso per il fallo di Otamendi su Kolo Muani,
  • all’81mo minuto pareggia con un superbo destro a incrociare su invito di Coman, che aveva rubato palla a Messi.

Rabiot ha poi una clamorosa chance al 95′ e due minuti più tardi Lloris si è inventato una parata miracolosa sul tiro dalla distanza di Messi.

Le due squadre non si risparmiano nei tempi supplementari, ma Lautaro Martinez sciupa due occasioni da gol davvero clamorose.

La finale subisce una svolta apparentemente decisiva per mano del solito Messi: al 108′ spettacolare azione che porta Lautaro a un tiro ravvicinato, Lloris respinge ma Messi si fionda sul pallone e insacca.

L’esultanza è straripante sotto la sua curva, l’Argentina questa volta sembra avercela fatta, ma non ha fatto i conti con uno stellare Mbappé: mani di Montiel e l’attaccante transalpino trasforma il calcio di rigore che vale il 3-3.

In pieno recupero Kolo Muani calcia a botta sicura per la vittoria, ma Martinez si inventa la parata della vita.

Mbappé trasforma il primo calcio di rigore, Messi risponde prontamente.
Coman sbaglia, mentre Dybala è glaciale. Tchouameni fallisce dal dischetto e Paredes allunga.
Kolo Muani prolunga l’agonia, Montiel regala il titolo all’Argentina.

CALCIO – CRONACA SPORTIVA / Qatar

Fonti: Oasport/Rai

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