Diritti coppie Gay: Italia spaccata in due

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Insomma l’inizio del 2016 sembra più un periodo medioevale che uno di epoca moderna.

Quello che sta succedendo in questi giorni sta scuotendo molte coscienze e molte questioni etiche: a breve sarà approvata la proposta di legge Cirinnà con cui le coppie omosessuali si avvicinano sempre più ad ottenere diritti simili a quelli garantiti dal matrimonio. Infatti i gay potranno adottare un figlio (solo se è figlio biologico di uno dei due); potranno prendere come primo o secondo cognome quello del partner; potranno godere dei diritti di assistenza sanitaria, carceraria, unione o separazione dei beni, subentro nel contratto d’affitto, reversibilità della pensione e i doveri previsti per le coppie sposate. Dunque la coppia omosessuale diventa “ufficiale” al 100 per cento, non soltanto su una questione legale e civile, ma soprattutto a livello sociale: finalmente le coppie gay smetteranno di nascondersi o di essere discriminate e usciranno allo scoperto. L’amore non ha etichette, né sesso, né religione, né età.. è solamente una questione sentimentale che si basa, tramite questa legge, anche sulla parola FAMIGLIA.

Proprio a questa ultima parola si sta cercando di dare un nuovo significato: non si basa solo sul matrimonio eterosessuale, su un’unione che rispetta i comandamenti e le direttive della Chiesa, bensì si fonda su persone che si amano e che vogliono condividere insieme ogni aspetto della vita e della società.

Questo concetto però sembra essere poco chiaro ad alcuni comitati cattolici, come “Difendiamo i Nostri Figli” e “ProVita” che hanno deciso di protestare il giorno 30 Dicembre nel Circo Massimo di Roma, proclamando il Family Day. L’obiettivo principale è quello di negare i diritti alle coppie omosessuali, oltre a riportare le generazioni sulla retta via discostandoli da commettere atti impuri, come l’aborto o la fecondazione assistita. Insomma un mix di pregiudizi, ignoranza e non rispetto per l’intera umanità e per la libertà.

La ciliegina sulla torta però è un’altra: ieri sera sul grattacielo Pirelli di Milano è comparsa la scritta “Family Day”, che è stata fatta lasciando accese le luci di alcune stanze dell’edificio. Il “Pirellone” è la sede del Consiglio Regionale della Lombardia, dove è insediata una giunta di centrodestra: la scritta è stata fatta per indicare l’adesione della giunta alla manifestazione contro il ddl Cirinnà, organizzata per il prossimo 30 gennaio. Tantissime polemiche a seguito di questo -gesto, tant’è che molti milanesi si sono sentiti indignati per questa scelta così estremista.

Per fortuna oltre all’Italia conservatrice ne esiste un’altra innovativa, che oggi ha protestato contro il Family Day e il Pirellone. Più di cento piazze, comprese Roma, Milano, New York e Dublino, si son colorate di bandiere arcobaleno, di simboli dell’amore, di baci fra persone dello stesso sesso.

Si spera che la bell’Italia si svegli da questo sonno medioevale e accetti la realtà così com’è: non si può impedire al cuore di amare né con le leggi ne con i pregiudizi. 

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