Napoli, qui vengono creati i documenti falsi usati dai membri dell’ Isis

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Si indaga sull’uomo che ha provato a scagliarsi con l’ auto contro il Santuario di Pompei

Napoli diventa centrale di contraffazione dei documenti per i membri dell’ Isis. Tutto tramite l’ attività ” Mosaico ” che, nella giornata di ieri, ha portato gli agenti del Commissariato di Napoli all’ arresto di 5 uomini, tutti tunisini tra Roma e Latina, quattro dei quali con la residenza nella regione Campania. Infatti, i documenti provenivano proprio da Napoli, uno in particolare è quello di A. A., autore principale della strage di Natale a Berlino. Secondo gli investigatori, a darglieli, A. B., arrestato anch’ egli ieri, residente proprio a Napoli. Lui organizzava con l’ aiuto di altre persone, l’accoglienza degli extracomunitari riguardanti l’ immigrazione in determinate strutture, aiutando loro a raggiungere la frontiera con carte d’identità, certificati di cittadinanza e patenti, tutti documenti rigorosamente falsi. Mentre ieri sono state completate altre perquisizioni, la magistratura antiterrorismo di Napoli sta indagando su O. J., l’algerino che lunedì 26 marzo ha percorso contromano l’ intera via Barolo Longo di Pompei, per poi dirigersi violentemente con l’ intenzione di irrompere tra le barriere di cemento che proteggono il Santuario di Pompei, tutto questo con un tasso etilico altissimo e con auto rubata. Gli agenti del Commissariato interessati del caso, stanno studiando su di lui con l’ intendo di scoprire dove si possa trovare il suo appartamento, la cui perquisizione di quest’ ultimo sarebbe fondamentale per scoprire le intenzioni dell’ uomo.


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