VIDEO ViViCentro – Scafati, progetto “Fiume Sarno”: tutti i dettagli dell’evento Rotary

Oggi, presso il Polverificio Borbonico di Scafati si è tenuta la decima edizione del progetto...

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Oggi, presso il Polverificio Borbonico di Scafati si è tenuta la decima edizione del progetto “Fiume Sarno”

Presso il Polverificio Borbonico di Scafati, si è tenuta la decima edizione del progetto/ concorso “Fiume Sarno”. L’evento è stato organizzato dal Rotary Club, i cui club promotori sono: Scafati-Angri-Realvalle Centario, Castellammare di Stabia, Nocera Apudmontem, Nocera Inferiore-Sarno, Nola- Pomigliano d’Arco, Ottaviano, Pompei, Pompei- Villa dei Misteri, Sorrento, Torre del Greco – Comuni Vesuviani. E  ha visto la partecipazione degli istituti:Liceo Scientifico “Rescigno” di Roccapiemonte, Liceo Scientifico “Sensale” di Nocera Inferiore, ITCGLS “Da Vinci” di Poggiomarino, ITI “Pacinotti”di Scafati, Liceo “Pascal” di Pompei, IS “Graziani” di Torre Annunziata, Liceo Classico “De Bottis” di Torre del Greco, Liceo Artistico “De Chirico” di Torre Annunziata, Liceo Scientifico “Severi” di Castellammare di Stabia, ITI “Elia” di Castellammare di Stabia, IIS “Vitruvio” di Castellammare di Stabia, IPSP “San Paolo” di Sorrento.

L’evento si è suddiviso in due parti: nella prima, gli Istituti partecipanti al concorso hanno mostrato e spiegato i loro lavori alla commissione formata da: nella seconda parte gli alunni degli Istituti hanno effettuato una marcia per il Fiume Sarno, arrivando fino al Teatro San Francesco dove ha avuto luogo il Convegno e la premiazione. Quest’anno i lavori degli studenti si sono concentrati su più aspetti che riguardano il fiume Sarno: la sua nascita e quindi la sua storia, la sua geografia, ai problemi attuali, all’analisi dell’acqua e dei terreni circostanti al fiume, ma soprattutto, i ragazzi hanno studiato anche le problematiche del Sarno e, di conseguenza, le possibili soluzioni da attuare per migliorare le condizioni di quello che è stato dichiarato, “il fiume più inquinato d’Europa”.

I relatori sono stati i seguenti: Antonio Crescenzo Presidente Ente Parco Regionale del Fiume Sarno, Laura Noviello curatrice del blog “Anima Vesuviana“, Rocco De Prisco ricercatore associato CNR, Giovanni Montoro per conto dell’assessore Clemente, Luciano Lucanìa Governatore Distretto 2100-RC Reggio Calabria. Con la partecipazione del Presidente RC Scafati-Angri Realvalle Centenario, Errico Santonicola, e di Michelangelo Ambrosio PDG RC Ottaviano, nelle vesti di moderatore.

Il convegno è stato presentato dal presidente Santonicola che ha dato poi la parola a Giovanni Montoro, all’evento per conto dell’assessore Clemente. Montoro ha parlato di Napoli e di come essa sia una città complessa: “A Napoli c’è una dicotomia tra bellezza e problematiche che attanagliano questa città. Solo attraverso il Recupero del territorio come risorsa possiamo riscoprire le nostre bellezze. Il Sarno può diventare una risorsa, ed è necessario riconquistare i beni comuni e riscoprire il nostro patrimonio, partendo dal territorio ed appunto, beni comuni. Il fiume può rappresentare una grande risorsa per il turismo campano.”

Michelangelo Ambrosio, in veste di relatore ha fatto un excursus sulla nascita del progetto “Fiume Sarno”: “La manifestazione è rimasta inalterata negli anni, data la sua struttura molto efficace: nacque nel 2007/08 quando vi era una piena crisi del fiume Sarno. Era stato dato l’incarico di risanare il fiume ma è chiaro che l’imposizione per legge se non è condiviso per i cittadini non porta a nulla. L’idea è di rivolgersi agli studenti che sono il futuro e che abiteranno questo territorio, serve a far capire a loro quale bene comune hanno a disposizione se si curasse.” Ambrosio vuole porre l’attenzione sul fatto che “non si tratta solo di recuperare un bene comune ma di fare un intervento sulla salute pubblica.”

Prosegue gli interventi, il Prof. Antonio Crescenzo Presidente Ente Parco Regionale del Fiume Sarno il quale ha dichiarato che sulle acque ci sono troppi enti che sono titolati a dire la loro, e questa  presenza multipla che dovrebbe dare sinergia ed efficacia, in realtà complica solo le cose. Ha poi continuato dicendo: “Nonostante tutte le difficoltà dell’Ente,  per fine anno potremmo immaginare di avere il primo finanziamento per il recupero argini del rivo Santa Maria.” Inoltre, sottolinea quanto sia importante puntare sulla “lungimiranza di intervenire sui giovani.”

Prosegue Laura Noviello, studentessa di archeologia e curatrice del  blog “Anima Vesuviana”.  Laura Noviello, che solo due anni ha partecipato al concorso con l’istituto superiore che frequentava il De Bottis di Torre del Greco,ha cominciato con un excursus storico sul Sarno, che riguarda appunto una parte del suo progetto “Il fiume Sarno era un dio?!” E  “Conosci ama e difendi la tua terra”. Questo suo progetto vuole testimoniare la persistenza tra passato e presente e di non fermarsi all’idea del Sarno, come quella del fiume più inquinato d’Europa, ma di andare alla sorgente e di informarsi sulla storia di quello che invece è stato ed è la culla delle più grandi civiltà della zona.

Rocco Di Prisco, ricercatore CNR, ci parla della tecnologia Em (Effective Microorganism), la quale viene usata su terreni inquinati, o terreni non bilanciati, la cui attività ne aiuta un risanamento veloce. È usato per trasformare terreni degradati (sabbiosi, argillosi o salmastri), in terreni fertili.

Conclude Luciano Lucanía Governatore Distretto 2100-RC Reggio Calabria: “Se non siamo tutti insieme ad occuparci dell’inquinamento, non siamo cittadini di una nazione giusta. Combattere l’inquinamento è un dovere di ognuno di noi: se non curiamo noi la nostra terra, in cui viviamo, e in cui un giorno vorremo vivere, con le nostre famiglie, chi dovrebbe farlo? a chi deleghiamo questo compito?! Il Rotary che organizza questa manifestazione è fatto da persone adulte e responsabili, che vi propongono questo modello di impegno, ed io vi dico di coglierlo, di farne una bandiera della vostra quotidianità. oggi avete preso un impegno, con i vostri progetti, quello di difendere la natura e la vita, facciamolo tutti insieme”

Dopodichè si è passati alla premiazione, che ha previsto un primo premio ed un premio speciale: il Premio speciale è stato assegnato all’Istituto Pascal di Pompei, mentre il primo premio è stato assegnato all’Istituto De Bottis di Torre del Greco.

a cura di Vincenza Lourdes Varone

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