Taormina dovrà dichiarare il dissesto finanziario

Il sindaco ha annunciato che Taormina non farà ricorso contro la sentenza della Corte dei conti che ha bocciato il Piano di riequilibrio

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LA BOCCIATURA DELLA CORTE DEI CONTI DEL PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO

Il 25 maggio 2021 la Corte dei conti, sezione di controllo per la Regione Siciliana, aveva bocciato il piano di riequilibrio finanziario del Comune di Taormina. Il giudizio era stato emesso al termine del contraddittorio nella stessa giornata.

In quell’occasione il Sindaco di Taormina Prof. Mario Bolognari*, di area Pd, dichiarò che quella decisione, se fosse divenuta definitiva avrebbe comportato l’obbligatoria dichiarazione di dissesto finanziario ma che si stava valutando se presentare ricorso avverso la deliberazione stessa.

Bolognari rassicurò comunque i taorminesi che, nel caso di default, non ci sarebbero state conseguenze per i cittadini, in quanto imposte, tasse e tariffe locali erano già da molti anni al massimo e quindi sarebbero potute ulteriormente aumentare. Anche il personale dipendente del Comune e delle partecipate non avrebbe avuto nulla da temere. Inoltre le manutenzioni e i sevizi essenziali sarebbero stati comunque garantiti, poiché la gestione commissariale riguarderà solo il pagamento dei debiti pregressi e il recupero dei crediti alla data del 31 dicembre 2020.

L’ANNUNCIO DEL SINDACO CHE TORMINA NON AVREBBE RICORSO

Ieri è però giunto l’annuncio del sindaco Bolognari che Taormina non avrebbe ricorso contro il dispositivo dei Giudici della Corte dei conti.

Implicitamente così dichiarando il dissesto finanziario del Comune di Taormina.

“Quella del dissesto è una notizia che ci addolora – ha detto il sindaco di Taormina – ma è una scelta inevitabile, dopo che la Corte dei conti ha dovuto bocciare il piano di rientro presentato dalla precedente amministrazione che era di 18 milioni di euro. Questo perché era un piano stilato male ed effettivamente i debiti erano molto maggiori”.

“Questa situazione – ha specificato Bolognari – si trascinava da tempo addirittura dal 2014, le precedenti amministrazioni avevano presentato prima di questo altri due piani di riequilibri poi ritirati. Purtroppo nessuno di questi era stato fatto bene anche perché non corrispondevano i reali debiti e crediti. Nei prossimi 30 giorni dovremo quindi dichiarare il dissesto finanziario, noi resteremo in carica per gestire la normale amministrazione. Naturalmente tutto sarà più complicato, purtroppo è una decisione che non è imputabile a noi, ma deriva da un’eredita che ci viene dal passato”.

“Sarà un debito in bilancio che si dovrà recuperare nei prossimi anni – ha concluso il sindaco di Taormina – Chiedo comunque a tutti di rimanere tranquilli. Taormina riuscirà ad uscire anche da questa situazione complicata e tutti i servizi saranno garantiti”.

* Mario Bolognari, nasce a Taormina (Messina) il 31 marzo 1950, Laurea in sociologia; docente universitario. Iscritto al gruppo parlamentare Pci dal 5 luglio 1976 al 19 giugno 1979. Eletto nella VII Legislatura della Repubblica italiana deputato nel collegio di Catania il 5 luglio 1976: Governi: Andreotti III (1976-1978); Andreotti IV (1978-1979); Andreotti V (1979). Componente della IV Commissione (Giustizia) dal 5 luglio 1976 al 19 giugno 1979. Componente della Commissione speciale incaricata, in sede referente, dell’esame dei progetti di legge concernenti disposizioni in materia di locazioni di immobili urbani, dal 21 gennaio 1977 al 19 giugno 1979. Termine del mandato: 19 giugno 1979. Il 21 novembre 1993 hanno avuto luogo le elezioni amministrative ed è stato eletto il sindaco Mario Bolognari (43 anni) con una lista civica indipendente. Il 30 novembre 1997 si sono tenute le elezioni amministrative ed è stato riconfermato il sindaco Mario Bolognari (47 anni) con una coalizione di Centrosinistra (Liste Civiche). Il 10 giugno 2018 i cittadini di Taormina sono stati chiamati alle urne per le elezioni comunali 2018. È stato eletto il sindaco Mario Bolognari.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

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