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on immenso dolore e profondo cordoglio, la redazione di ViViCentro annuncia la scomparsa del proprio fondatore, Stanislao Barretta, che oggi è tornato alla Casa del Padre all’età di 80 anni compiuti da pochissimo.
Stanislao non era iscritto all’Ordine dei Giornalisti ma possedeva una penna tagliente e uno stile inconfondibile capace di raccontare la realtà con passione e senza filtri. Ricoverato da alcuni giorni presso l’Ospedale Città di Brescia, ha combattuto con la forza e la determinazione che lo hanno sempre contraddistinto, come un leone, ma questa volta la battaglia si è rivelata impari.
Nato nella sua amata Castellammare di Stabia, terra di cui non ha mai rinnegato le origini, Stanislao ha vissuto oltre cinquant’anni della sua vita a Brescia portando con sé i colori e lo spirito della sua città natale. Prima di dedicarsi al giornalismo ha intrapreso numerose attività. Ha gestito il suo vivere quotidiano guidato sempre da un profondo senso di giustizia e dall’insofferenza verso le incompetenze.
Fu proprio da questo spirito indomito e dalla sua scelta di vivere nel centro di Brescia che nacque l’idea di fondare, insieme ad alcuni amici, l’associazione ViViCentro che trovò presto la sua espressione digitale in un blog. Quando poi la lotta alle ingiustizie e incompetenze prese una piega legale, Stanislao decise di trasformare quella semplice associazione, blog, in una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Brescia dal nome ViViCentro (ViVere il Centro) al fianco dell’amico Francesco Cecoro già giornalista e attuale direttore responsabile.
Con il passare del tempo Stanislao, mio zio, mi ha convinto ad intraprendere la carriera del giornalismo, un modo per continuare a raccontare la sua e la mia Castellammare di Stabia, la città a cui è stato sempre legato e dove io ancora vivo. Dal mio arrivo in redazione ha sempre creduto in me e nelle mie qualità e non ha mai smesso di farlo. Se oggi sono un giornalista affermato e stimato da tanti lo devo anche a lui.
Grazie alla sua visione e al nostro impegno, ViViCentro è cresciuta, diventando una grande testata che, prima della pandemia, contava redazioni in Campania, Sicilia, Lazio, Lombardia e Veneto, dando spazio e opportunità a tanti giovani che hanno poi coronato il sogno di diventare giornalisti iscritti ai vari ordini d’Italia. Stanislao era un faro, sempre al servizio dei “novellini” delle redazioni, sempre pronto a guidarli e a credere nel loro potenziale.
Lo ricordo come un grande zio, un uomo che ha vissuto una vita a volte fuori dalle righe e dagli schemi, uno spirito libero e ribelle, con un cuore grande e un’anima indomabile. Non ha mai seguito i binari standard, ha sempre scelto quelle che agli occhi degli altri sembravano le strade più impervie, quelle dove si poteva incontrare qualche difficoltà. Ha vissuto la sua vita appieno con passione e coraggio ricevendo molto meno di quello che meritava.
In questo momento posso solo dire che, per onorare la sua memoria, continuerò questo cammino con la stessa passione e lo stesso impegno che è riuscito a trasmettermi. Posso solo dire che finché avrò la forza, ViViCentro non morirà mai, perché come diceva lui: “Dobbiamo parlare dei problemi della nostra amata città, Castellammare, ma anche raccontare delle vittorie della Juve Stabia!”.
Mi ha sempre detto ad ogni inizio di campionato: “Ti aspetto a Brescia per vedere insieme la partita con la Juve Stabia”. Lo abbiamo fatto, nel 2012, 2013 e nel 2014. Quest’anno non ha potuto, stava male, ma quando mi ha visto nel letto d’ospedale, mi ha sorriso, perché la sua Juve Stabia incontrava nuovamente il Brescia ma questa volta da favorita!
Ciao Zio, che la terra ti sia lieve.
Il tuo spirito indomito continuerà a vivere nelle pagine di ViViCentro.
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