San Catello protettore dei forestieri e dunque anche degli immigrati

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Una t-shirt con l’immagine di San Catello protettore dei “forestieri” per affermare i principi della solidarietà, l’integrazione e il dialogo tra i popoli

San Catello protettore dei forestieri e dunque anche degli immigrati

Castellammare di Stabia – Un modo semplice ma originalissimo e incisivo per dire “Io sono dall’altra parte, io sono dalla parte giusta”, contro la rassegnazione di un paese costruito sull’odio e sul rancore.

Maglietta San Catello
Maglietta San Catello

Una t-shirt con su stampata l’immagine di San Catello con attorno scritto “my name is Catello, the patron saint of the foreingers”, per affermare, con grande necessità, principi e valori “semplici, forti e irrinunciabili”, come la solidarietà, l’integrazione, la pace e il dialogo tra i popoli.

Progetto promosso dalle associazioni I Care, CPS, Asharam Santa Caterina in collaborazione con EAV/Funivia Faito presentato nei giorni scorsi alla comunità stabiese.

L’idea nasce da un forte messaggio di don Gennaro Somma, personaggio molto noto e soprattutto molto caro a Castellammare, il quale ha sempre affermato che il santo protettore della città, San Catello, era il protettore dei forestieri e che oggi i forestieri son gli immigrati.

“E’ venuto il tempo di schierarsi, affermano i responsabili dei sodalizi promotori dell’iniziativa, il tempo di prendere e “affermare una posizione, una reazione, un sussulto di umanità in un tempo in cui tutto sembra aver smarrito la ragione e il cuore”.

L’invito dunque a indossare la t-shirt con l’auspicio che siano tanti i cittadini a farlo e che anche con questo piccolo ma grande gesto, intendono affermare che l’Italia deve ritornare a essere un paese aperto, accogliente e che i tanti “forestieri”, cui don Gennaro si riferiva, non siano più umiliati e respinti dai nostri porti e dalle nostre frontiere

“ perché i ‘sacri confini’ nazionali si difendono dai nemici, non dai disperati e dai diseredati, dai perseguitati, da chi senza valige porta sulle spalle dolore e speranza”.

Iniziativa che sta coinvolgendo anche chi cattolico non è ma che trovando un’altra forma per comunicare la sua totale disapprovazione alle politiche in campo che stanno, appunto, incrementando l’odio, la discriminazione, e annullando ogni forma di solidarietà e integrazione.

Dunque l’idea della maglietta che è disponibile, versando un modesto contributo, presso la sede della CPS, e per la stessa CPS presso il Circolo della Legalità e le strutture commerciali della piazzetta principale su Monte Faito.

Un contributo che serve a realizzare altre magliette, ci riferiscono gli organizzatori, e le somme restanti, tutto in un percorso di massima trasparenza, hanno voluto sottolineare, saranno utilizzate per progetti d’integrazione e di cooperazione internazionale, nello specifico un progetto della CPS di sostegno a distanza in Senegal di un minore.

Un messaggio forte che sta trovando numerose adesioni, che supera con estrema ed elegante superiorità concettuale e culturale le immotivate posizioni di Fratelli d’Italia stabiese che ci sembra non abbiano colto il messaggio e le motivazioni dell’iniziativa e che per aspetti partitici prova, ma con scarso successo a strumentalizzare San Catello e la pregevole iniziativa.

Giovanni Mura

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