Maltrattamenti e lesioni aggravate alla compagna incinta: arrestato

Maltrattamenti e lesioni aggravate verso la compagna incinta. Posto agli arresti domiciliari S.A un ventenne di Cirò Marina.

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Dio benedica la Polizia di Stato e ed il Procuratore capo dott. Spagnuolo, che ieri hanno posto agli arresti domiciliari S.A, un pericoloso ventenne di Cirò Marina per maltrattamenti e lesioni aggravate alla compagna incinta

Come ricostruito nelle indagini svolte dalla III Sezione Reati, contro la persona, in pregiudizio dei minori e reati sessuali, già in data 8 febbraio u.s, il G.I.P di Cosenza aveva emesso il provvedimento dei domiciliari a carico di S.A che solo ieri è stato possibile rendere esecutivo, in quanto il malvivente era fuggito all’estero proprio nel timore che si procedesse legalmente nei suoi confronti. Appena rientrato in Italia è stato rintracciato dagli agenti presso la sua abitazione e posto in regime di arresti domiciliari.

Dal Gennaio 2019, l’uomo aveva posto in essere un atteggiamento prevaricatorio e violento nei confronti della compagna, allora convivente, picchiandola senza alcun motivo con calci e pugni nel viso in diverse occasioni.

Quando la ragazza scoprì di aspettare un bambino, le aggressioni anziché smettere si intensificarono. La violenza dell’uomo raggiunse livelli sempre maggiori, arrivando in una circostanza di queste ad investire la ragazza con l’auto, la quale dopo una caduta sul cofano, finiva a terra, con una minaccia d’aborto in atto, mentre il “compagno”, fuggiva senza soccorrerla.

Pugni al pancione,sevizie morali, minacce, offese ed intimidazioni a condire, come d’abitudine, un piatto micidiale e mortale che sempre più spesso viene offerto da maschi frustrati e violenti, come dessert alle donne che riescono a circuire, allestendo all’inizio un banchetto, che appare invitante.

Il loro bisogno di sfogare la violenza repressa su elementi deboli ed indifesi, li porta spesso a comportamenti seriali dello stesso tipo, passando da una vittima all’altra.

La ragazza, per proteggere sé stessa ed il bambino , già da tempo era tornata a vivere presso la casa dei genitori, le auguriamo un po’ di tranquillita’ adesso che il suo aguzzino, si trova agli arresti domiciliari.

Nel complimentarci ancora una volta per l’impegno profuso e il successo raggiunto fin qui, dalla Squadra Mobile e dalla Procura, ci auguriamo che l’operazione venga coronata da una adeguata condanna, vista la giovane età del ragazzo, che ha davanti a sé una lunga vita amorosa, da rivedere profondamente in qualche punto, grazie a un pesante spunto di riflessione che qualche anno in carcere, può sicuramente offrire, per non reiterare il reato.

Picchiare selvaggiamente e tentare di uccidere una donna indifesa con un figlio in grembo, fosse anche di altri, è uno dei reati più disgustosi ed amorali che si possa commettere e ci auguriamo che come tale, venga considerato.

Francesca Capretta / Cronaca Calabria

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