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Castellammare di Stabia

La Ferrari di Oddo sbanda anche a Terni

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oveva essere la gara della riscossa, o, meglio, in assonanza con il periodo pasquale, quella della resurrezione. Invece, la gara di Terni ha rappresentato per il Pescara di Massimo Oddo l’ennesima dèbacle. Fanno tutti festa con il povero Delfino, che è passato dal limpido e blu mare dell’altissima classifica, al mare basso e pieno di melma della zona anonima della graduatoria.

La formazione abruzzese, infatti, è sprofondata al decimo posto in classifica. Se il campionato fosse finito oggi, la Ferrari di Oddo, che a dire il vero da qualche gara a questa parte somiglia più ad un vecchio macinino a tre cilindri, sarebbe addirittura fuori dal discorso play-off.

Il rientro di Campagnaro ha ridato un po’ di fiducia al pacchetto arretrato, ma la squadra sembra essere stanca, sia mentalmente che fisicamente, e non riesce a seguire i dettami del dispendioso gioco di Oddo, che chiede spesso ai vari reparti di accorciarsi tra di loro. Il risultato è che anche in avanti gli attaccanti non sono più lucidi (a proposito, a Terni ennesima prova anonima da parte di Cocco, il quale non riesce proprio ad integrarsi negli schemi di Massimo Oddo), con i disastrosi risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Il presidente Sebastiani, in settimana, ha ribadito la sua fiducia ad Oddo, lasciando intendere che per l’ex giocatore della nazionale italiana sarebbe pronto anche un rinnovo contrattuale. Il gioco del giovane tecnico diverte il presidente biancazzurro, sebbene la Ferrari pescarese continui a sbandare continuamente, mancando all’appuntamento con la vittoria da 9 turni, un segmento di campionato nel quale la squadra abruzzese ha avuto una media punti da squadra che lotta per la retrocessione. Altro che promozione diretta tanto sbandierata ai quattro venti.

Bisogna invertire questa tendenza il prima possibile. Sabato arriva il traballante Como, con un piede, e, forse, anche qualcosa in più in Lega Pro. Una vittoria servirebbe a dimostrare che la Ferrari non ha ancora fuso il suo motore. Se non altro.

CHRISTIAN BARISANI


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