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Castellammare di Stabia

Stabia, Napoli e Paris, tutti per uno: anno da sogno per lo storico asse

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Nei cori tra tifoserie spesso si gioca sulle alleanze tra i vari gruppi organizzati di varie squadre in giro per l’Italia, per l’Europa e per il mondo intero.Un’alleanza tra le più solide e le più durature coinvolge la Juve Stabia, il Napoli e il Paris-Saint Germain.I vari cori intonati dai tifosi spesso accennano a questo legame, simboleggiato da un atleta al centro dei riflettori mondiali: Gianluigi Donnarumma.Nativo di Castellammare, in provincia di Napoli, leader del club francese.

Insomma, vita e carriera si incrociano in questa figura motivo d’orgoglio di una terra e sicurezza per i successi oltralpe.Tuttavia, la stagione è stata superlativa per le 3 realtà e, nuovamente, Gigio rappresenta il collante di questi grandi successi.

Risultati storici ed esultanze sfrenate: Stabia, Napoli e Paris unite

Ripercorrendo i risultati sportivi dei 3 club, la stagione 2024/25 è da considerare estremamente memorabile per l’asse Stabia-Napoli-Paris.Le Vespe, al ritorno in Serie B dopo alcuni anni di assenza, hanno vissuto un cammino trionfale: gli uomini di Guido Pagliuca hanno raggiunto le semifinali playoff della cadetteria, sfiorando un’incredibile promozione in massima serie da squadra con il minor monte ingaggi della stagione, data per spacciata dai pronostici a inizio stagione ma capace di cacciare il meglio da sé con il perfetto connubio tra dirigenza, staff tecnico e rosa.I partenopei, reduci da un disastroso decimo posto nella scorsa stagione con tre allenatori in panchina, sono tornati sul tetto d’Italia.

La vittoria dello Scudetto (il secondo in tre anni) ha consacrato il club presieduto da Aurelio De Laurentiis come una grande potenza del calcio italiano e mondiale: per ricostruire, si punta su garanzie come Antonio Conte.E quel che consolida ulteriormente la reputazione azzurra sta avvenendo fuori dal campo: convincere il tecnico salentino a proseguire il suo cammino e l’ipotetico arrivo di giocatori dal blasone internazionale sono due ampie dimostrazioni di forza.Infine, les parisiens: poche presentazioni necessarie.Il tutto è sintetizzabile con una sola parola: treble (o triplete, se si preferisce l’accezione italiana del termine).

Quella appena conclusa è la prima stagione senza le stelle assolute come Messi, Neymar, Mbappé, Ibrahimovic, eccetera.Sulla carta, il club transalpino partiva notevolmente indebolito rispetto al passato.Ma, tuttavia, c’è un fattore che stravolge totalmente questo discorso: il concetto di squadra.Sotto la guida dell’esperto e saggio Luis Enrique il gruppo è parso più compatto che mai, pieno di spirito di sacrificio e di voglia di non deludere più nessuno.

Non ci sono stelle o ambizioni personali, ma solo un grande gruppo di campioni (sia tecnicamente che moralmente parlando) che sono riusciti a dare il meglio di sé, spinti dall’atteggiamento spregiudicato e mai arrendevole del proprio tecnico.E dunque, per la prima volta dopo anni, le tre piazze dell’alleanza Stabia-Napoli-Paris han potuto gioire tutte insieme.L’apporto delle tre tifoserie in stagione è stato colossale: la presenza di napoletani stabiesi a Monaco di Baviera tra il tifo organizzato parigino racchiude tutto questo: unione e condivisione comune per piazze abituate ad aspettare, a costruire, a combattere.Ora è il momento della gloria, delle esultanze e dei sogni realizzati.

Ma, si sa, il calcio non si ferma mai: è più difficile confermare i miracoli piuttosto che realizzarli una singola volta. 


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